Sei sulla pagina 1di 2

WORLD SOCCER SCOUTING

Pagina 1 di 2

|
powered by

Cerca

HOME

IL PUNTO DI VISTA

TEAM WSS

INVIACI IL TUO VIDEO

LA PAROLA ALL'ESPERTO

RASSEGNA STAMPA

ULTIME NOTIZIE

BLOG

IL CONTENUTO DEL TRATTATO DI COTONOU E LE NORMATIVE SUGLI EXTRACOMUNITARI. PARLA L'AVV. FERRARI.
La Parola all'Esperto LUCA FERRARI, AVVOCATO SPECIALIZZATO NELLA CONSULENZA LEGALE IN MATERIA DI DIRITTO SPORTIVO, COMMERCIALE-SPORTIVO, DIRITTI DI IMMAGINE E TRASMISSIONE DI EVENTI. HA MATURATO UNA LUNGA ESPERIENZA IN TRASFERIMENTI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI DI GIOCATORI, SPONSORIZZAZIONI, PROPRIETA INDUSTRIALE E LICENZE NONCHE NEL CONTENZIOSO SPORTIVO IN MATERIE DISCIPLINARI ED ECONOMICHE, PARTICOLARMENTE IN QUELLO ARBITRALE NAZIONALE ED INTERNAZIONALE. COLLABORA CON VARIE RIVISTE GIURIDICHE ED E COAUTORE DI LIBRI PUBBLICATI IN TUTTA EUROPA. E INOLTRE RELATORE IN DIVERSE CONFERENZE NAZIONALI ED INTERNAZIONALI IN TEMI DI DIRITTO SPORTIVO.

GLI SVINCOLATI
STEFANO FIORINI ULTIMO CLUB: Isola Liri (Italy) - AGE: 23 POSITION: Goalkeeper.

L'OSPITE
"I giornali hanno recentemente attribuito al Presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, lintenzione di far valere lAccordo di Cotonou per superare i limiti posti dalla FIGC al tesseramento dei calciatori extracomunitari provenienti dagli stati dellAfrican-CaribbeanPacific (ACP). LAccordo di Cotonou, c.d. Cotonou Agreement, stato firmato il 23 giugno del 2000 in Benin tra gli stati dell'ACP da un lato e, dallaltro, la Comunit Europea e suoi Stati Membri. Lintesa ha una durata di 20 anni dalla sua sottoscrizione ed giuridicamente classificata quale accordo di parternariato. Lobiettivo pi alto dellaccordo consiste nella riduzione e, in prospettiva, eliminazione della povert attraverso la progressiva integrazione dei paesi dellACP nelleconomia mondiale, nel rispetto degli obiettivi dello sviluppo sostenibile. Il raggiungimento di tale ambizioso traguardo richiede tra laltro una cooperazione ad ampio raggio su distinti ambiti quali: il potenziamento della dimensione politica delle relazioni tra gli Stati ACP e lUE; la promozione di approcci partecipativi; strategie di sviluppo mirate alla riduzione della povert; introduzione di un quadro efficace per la cooperazione economica e commerciale e il riordino della cooperazione finanziaria. Allinterno dellAccordo di Cotonou sono previste, tra le altre, disposizioni in tema di trattamento accordato ai lavoratori provenienti dagli Stati ACP legalmente occupati negli stati dellUE (art. 13.3 Cotonou Agreement). In base allart. 13.3 il trattamento accordato da ciascuno stato membro deve essere privo di discriminazioni basate sulla nazionalit per quanto attiene le condizioni di lavoro, la remunerazione ed i licenziamenti. Dai riferimenti esposti prendono spunto i fautori della tesi per cui la applicazione dellAccordo di Cotonou determinerebbe una apertura delle frontiere italiane ad atleti professionisti provenienti dagli Stati ACP cui sia offerto un impiego in Italia. Successivamente allingresso in Italia, sulla base del concetto di non discriminazione enunciato allart.13.3, agli stessi sarebbe applicabile il medesimo trattamento dei lavoratori cittadini comunitari ivi incluso il diritto di circolare liberamente nellArea Economica Europea, con tutto quel che ne consegue. Purtroppo questa tesi appare infondata. Innanzitutto va smentita la generica ed imprecisa asserzione in base alla quale si dichiara che lapplicazione dellAccordo di Cotonou apre le frontiere italiane agli atleti extracomunitari provenienti dagli stati dellACP. Deve essere chiaro che in Italia, come in tutti gli altri Stati dellUnione Europea, gli extracomunitari entrano sulla base delle norme nazionali che disciplinano i flussi migratori. altres doveroso chiarire che tali norme sono contenute in provvedimenti legislativi emanati da ciascuno Stato quale espressione delle propria sovranit, in un ambito per ora- non subordinato al diritto comunitario. Un accordo di parternariato, tra laltro, punta soprattutto alla crescita e allo sviluppo delle attivit economiche in loco. Ci vale gi ad affermare che non si di fronte ad alcuno scardinamento delle regole sullimmigrazione n ad alcuna apertura

GIANLUCA GALASSO

ECCO IL BOTTA E RISPOSTA DEL NOSTRO NUOVO OSPITE GIANLUCA GALASSO (EX CENTROCAMPISTA DI TERNANA, SALERNITANA, FROSINONE E BARI) CON LA NOSTRA REDAZIONE!!!

ARCHIVIO
TOP LEVEL TOP 10 WSS I VOSTRI VIDEO LA PAROLA ALL'ESPERTO IL PUNTO DI VISTA GLI SVINCOLATI

ACCEDI GRATIS

http://www.worldsoccerscouting.com/default.asp?p=Notizie&show=detail&key=2076

19/09/2011

WORLD SOCCER SCOUTING

Pagina 2 di 2

indiscriminata ai calciatori extracomunitari. In secondo luogo, dalla semplice lettura dellarticolo 13.3 dellAccordo di Cotonou, emerge con chiarezza che questo si riferisce ai soli lavoratori legalmente occupati in uno Stato membro, quindi alle persone (in questo caso provenienti dagli Stati ACP) che gi sono regolarmente immigrate nel nostro Paese. La portata della normativa deve quindi ridursi solamente a tali ultimi soggetti. Tema centrale della normativa introdotta da accordi di associazione e parternariato quali quello di Cotonou il principio di uguaglianza e non discriminazione delle condizioni di lavoro. Tuttavia, anche sotto questo profilo, occorre fare attenzione. Principio di eguaglianza non significa anche libert di circolazione intracomunitaria dei soggetti in questione. Il principio di non discriminazione va considerato in ordine alle condizioni di lavoro sotto il profilo dello svolgimento dellattivit lavorativa. Dunque, ove anche latleta extracomunitario sia residente nel territorio di uno stato membro, non si realizza lassimilazione ai cittadini, il cui status comporta, per i soli atleti-lavoratori comunitari, il diritto di lavorare ovunque nel territorio europeo, e perci di spostarsi liberamente in tale ambito. In altre parole, laddove un atleta extracomunitario (il cui Stato di provenienza abbia firmato un accordo di associazione o di parternariato con lUnione Europea) fosse interessato a trasferirsi in un altro Stato membro sar tenuto a rispettare, anche in questo caso, le norme sullimmigrazione dello stato nel quale intende portare la sua residenza. E quindi corretto concludere che, ai sensi dellAccordo di Cotonou, come anche di molti altri accordi di associazione o praternariato conclusi dallUE e dagli Stati Membri: a. i calciatori extracomunitari che non sono gi legalmente residenti nel nostro Paese, non vantano alcun diritto allingresso in Italia;

email@email.it accedi

Password dimenticata? Registrati

b. i calciatori extracomunitari legalmente impiegati in altro Stato Membro non hanno alcun diritto di trasferirsi in Italia".

WORLDSOCCERSCOUTING 2010 TERMINI DI UTILIZZO | CONTATTACI | PRIVACY

http://www.worldsoccerscouting.com/default.asp?p=Notizie&show=detail&key=2076

19/09/2011

Potrebbero piacerti anche