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TRADURRE DAL GRECO

Piccoli accorgimenti per dare un senso anche alle versioni pi ostiche

U.C.A.S. (Ufficio complicazioni affari semplici) lassociazione che potrebbe raggruppare molti degli studenti liceali. Noi insegnanti raccomandiamo con costanza di leggere la versione prima di mettere mano al vocabolario e voi ragazzi cominciate coscienziosamente a pronunciare una parola dietro laltra, senza riguardo alcuno per ci che pu significare. Sbagliato: una prima lettura serve ad individuare il soggetto, i verbi e la struttura elementare della frase, non a dimostrare che conoscete lalfabeto. E buona norma pertanto sottolineare i verbi, man mano che li incontrate: non esiste proposizione che non ne abbia uno; se manca, probabilmente da qualche parte sottinteso eimi. La frase greca ha poi un irdine ben preciso: incomincia con i complementi di tempo e luogo, poi pone il soggetto, in seguito i complementi indiretti, poi loggetto e infine il verbo. Adottate poi il cosiddetto principio delle matrioske, le bambole orientali che sono racchiuse luna nellaltra. Solitamente anche le frasi greche sono concentriche: allesterno c la proposizione principale e dentro si formano le subordinate. La struttura tipica dunque la seguente: SOGGETTO PRINCIPALE prop. Subordinante Sogg. Subordinata.1 prop. Subordinante Sogg. Sub.2 Verbo sub.2 Verbo sub.1 VERBO PRINCIPALE . Rispettate questa struttura ad incastro, ne avrete un aiuto prezioso. E importante sapere anche che solitamente il verbo si trova a fine di frase: ci significa che tutte le parole che precedono il verbo devono essere legate a questo. Identificata dunque la struttura, potete prendere il vocabolario!

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