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F. Bevacqua

Teoria di propagazione degli errori per misure indirette.


A. Supponiamo di avere una grandezza fisica y che sia il prodotto di altre due x1 e x2 , si abbia
cioè:

y = x1 ⋅ x 2

Si potrà scrivere:

x1 = x1 ± ∆x1
x 2 = x 2 ± ∆x 2

ed anche:

(1) y = y ± ∆y

Di conseguenza si avrà:

y = ( x1 ± ∆x1 ) ⋅ ( x 2 ± ∆x 2 ) e cioè, svolgendo il prodotto di polinomi:

y = x1 ⋅ x 2 ± x1 ∆x 2 ± x 2 ∆x1 ± ∆x1 ∆x 2

e trascurando il termine
∆x1 ∆x 2

perché molto piccolo rispetto agli altri termini nella somma, si potrà scrivere:

y = x1 ⋅ x 2 ± x1 ∆x 2 ± x 2 ∆x1 ovvero, raggruppando:

y = x1 ⋅ x 2 ± ( x1 ∆x 2 + x 2 ∆x1 )

Confrontando tale ultima equazione con la (1) si deduce infine che deve risultare:

(2) y = x1 ⋅ x 2

che fornisce il valore medio della grandezza y in funzione dei valori medi di x1 e x2

(3) ∆y = x1 ∆x 2 + x 2 ∆x1

che fornisce l’errore assoluto della grandezza y.

Per calcolare l’errore relativo dividiamo l’equazione (3) per y cioè, in base alla (2), per x1 ⋅ x2 e
otteniamo:
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∆y x1 ∆x 2 x 2 ∆x1
= +
y x1 x2 x1 x2

e facendo le opportune semplificazioni otteniamo:

∆y ∆x 2 ∆x1
= +
y x2 x1
che naturalmente si potrà scrivere così:

∆y ∆x1 ∆x 2
= +
y x1 x2

Tale ultima equazione consente in definitiva di calcolare l’errore relativo della grandezza y prodotto
di altre due. La regola da applicare si potrà enunciare così:
L’errore relativo di un grandezza y che è il prodotto di altre due x1, x2 è uguale alla somma degli
errori relativi delle grandezze x1, x2.

Esempio di applicazione

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