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Inno di Cdmon ( fine VII sec.

) Versione sassone occidentale Nu sculon herigan heofonrices weard, meotudes meahte and his modgeanc, weorc wuldorfder, swa he wundra gehws, ece dryhten, or onstealde. He rest sceop eoran bearnum heofon to hrofe, halig scyppend; a middangeard moncynnes weard, ece dryhten, fter teode firum foldan, frea lmihtig. Ora dobbiamo lodare il custode del regno celeste, la potenza del signore e il suo intimo pensiero, le opere del padre glorioso, come egli di ogni meraviglia, leterno signore, pose linizio. Egli per prima cosa cre per i figli della terra il cielo come tetto, il santo creatore; la terra il custode del genere umano, leterno signore, poi fece per i figli della terra, il signore onnipotente.

LInno stato tramandato da Beda ( 733), che lo ha inserito nella sua Historia ecclesiastica gentis Anglorum (IV, 24), traducendolo in latino. Nella trasmissione manoscritta dellopera di Beda i singoli amanuensi hanno aggiunto a margine, o sullultima pagina del codice, il testo dellInno ora in northumbrese, ora in sassone occidentale (traduzione del IX sec., ved. oltre). Quando lintera Historia ecclesiastica fu tradotta in sassone occidentale, durante il regno di Alfredo il Grande ( 899), lInno fu inserito direttamente nel testo. Ne sono pervenute 17 copie: 4 in northumbrese ( tradizione seriore, a partire dalla prima met dellVIII secolo) - sempre in copie latine della Historia ecclesiastica; 13 in sassone occidentale (tradizione recenziore, a partire dal X secolo ), di cui 8 in copie latine della Historia ecclesiastica, 5 in copie della traduzione sassone occ. dellopera di Beda.

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