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—N71472008- ANNO XIT- 1 Agowo/tS Agosto. Cosimo Galasso ° Peters rasan, se SOn LEFONDAMENTA — Questo relativism che tafilosofiadell"immanen- d Il fitolo scelto per questa oggi, quale sentimento za avviata dal cogito car- C miniserie vuole parafrasa- base della personaiillumi-tesiano. Per esso non esi-_N ti i % U re, apertamente, un cele- nata, sispinge ampiamen- ste un reale preesistente € ~ bre libro seritto da Ber- te fin dentro la teologia, 2 trascendente I'intelletto. trand Russel, grandissimo il problema pitt grande Secondo la modernita, la matematico-e filosofo: della nostra epoca. Que-verita coincide con il pen- “Perché non sono cristia- sto & anche il mo- no’ tivo per cui oggila Inoltre, &un titolo che sca- _verita @ surrogata turisce dall’esortazione dalla prassi e il che. Pietro scrisse nella fulcro della reli- sua prima lettera e che gione si é sposta- vale per i cristiani d'ogni 10. Noinon sappia- tempo: “Pronti sempre a mo cid che & vero rispondere a chiunque vi_ma quel che dob- domandi ragione della biamo fare: speranza che é in voi” Anche qui la logi- In tempi difficili come ca, inesorabilmen- ‘questi, segnati dal relativi- te, ci dovrebbe far smo, dallo scetticismo, e chiedere: perché dall’agnosticismo che devo fare quel che come nebbie sottii, ma devo fare? Perché persistenti, velano agli ~senonc’é un as- ‘occhi,e al cuore dell’uo- mo Iésistenza stessa del- la Verita, d’ogni.veritd, & ‘opportuno rispondere cri stianamente ¢ razional- ‘mente alla domanda che i pid immediati? Pilato pose a Ges: "Co- E necessario, allo- S'la verita?” Risponde- ra, tomare a riflet- re aquesta domanda, non ® né pretenzioso, né una Tommaso - perdita di tempo: porsela e tentare di rispondervi @ basilare per chiunque vo- glia dare un significato alla propria vita: distin ‘uendoci nettamente. da>.. po. lodei lumi, si “Adaeguatio intel- ¢ fatta strada Videa luci- lectus et rei.” ferina che le affermazio- L’intelletto ~ dal conerete di una re latino intus Legere ne sono favole vuote, ti- —2 una facolta spi- piche di una mentaliti'an- rituale che inten- _, "cardinale Ratzinger (nce fv) sost tica, pre-critica. L'atteg-zionalmente ci fa ‘wants Prova della relativic dl ognin giamento confemporaned sconsteereil seals eciogie, el problem phi ever ce Versola verita in generale come & fatto il “momo pertealoootononta vce ~equellareligiosain par- mondoecheleco- _religione si spostato. Nol non sap ticolare-& bene espresso se esistono — res obbion da Hans Kelsen, il quale sunt ~ dapprima riflettendo sulla domanda che nascessimo. siero— veritas cognoscen- diPPilato, disse: “ EI’uni- 11 mondo, dungue, non @ di-enoncon ladeguarsi coatteggiamento adegua- un prodottodei nostrisen- del pensiero ad un reale 10, visti problemi morali si. U sensi aiutano V'intel- esterno che non solo non ¢religiost dell’umanita, in letio acogliere il realeme-_conosce, ma che non pud ordine alla configurazio- diante la percezione sen- neppure conoscere in li- nea di principio; non po- ne della comunita statale. _ sibile degli oggetti. E.cosi, La verita é sostituita dal- ad esempio, che d'inver- tendo, pertanto, confor- a decisione della mag- no i sensi percepiscono il_marvisi (veritas essendi gioranza perché non pud i Tpensiero moderno, dun- fr nape or tilesy 7 eed risponderea chiunque vi "a Wee domandi ragione della biamo fare." Speranza che @ in voi” Anche qui la logi In tempi difficili come ca, inesorabilmen- ‘questi segnatidalrelativi- te, ci dovrebbe far Smo, dallo scetticismo, e chiedere: perché Gall’agnosticismo che devo fare quel che ‘come nebbie sottii, ma devo fare? Perché persistenti, velano agli ~ senon c’é un as- bechi e al cuore dell'uo- soluto—debbo oc- mo l'ésistenza stessa del- _cuparmi degli altri, Ta Verita, d'ogni veritt, 2 della giustizia, del mmo rispondere cri- bene, secid collide Stianamente e razional- con i miei interes: mente alla domanda che si pit immediati? Pilato pose a Gest: "Co- E necessario, allo- sre la verita?” Risponde- ra, tomare a riflet- tea questa domanda, non _teresulla verita.San & né pretenzioso, né una ‘Tommaso —ripren- -perdita di tempo: porsela _dendo ed amplifi- fC tenlare di rispondervi & cando ulteriormen- vo- telarisposta classi al ‘ea ~affermava che fila propria vita: distin- Ia verita 2 la corri- ~~ euendoci nettamente, @ fatta strada lick ferina che le affermazio- L'intelletto ~ dal niconerete di una religio- latino intus legere ‘ne son favoe vuoi. ti =i fac Bente Raina nl) 50 piche di jitvan- rituale che inten: 0 fica, pre-critica. L’atteg- zionalmente ci fa ont eres mca) fgiamento contermporaneo _conoscere il reale, "problema pio rence dt Sigtulaveritain generale come & fatto il motivo per cul oggl a verit 8 sur: “eTfuellareligiosain par- mondoe cheleco- _religlones1@ spostato, Nol non t8P ticolare ~8 bene espresso se esistono ~ res dobbiar da Hans Kelsen, il quale sunt ~ dapprima riflettendo sulladomanda che nascessimo. siero — veritas cognoscen- di Pilato, disse: “ E/’uni- Tl mondo, dunque, non & di—e non con l'adeguars Goatteggiamento adegua- un prodotio dei nostri sen- del pensiero ad un realé so sist problemi morali si. Lsensi aiutano V'intel- esterno che non solo nor Cretigioss dell'umanita, in lettoacogliereilealeme- conosce, ma che non Pud ordi alla configurazio- diante la perceziong sen- neppure conoscere in li- omfella comunita statale, —sibile degli oggetti, Ecost, nea di principio; non po- La verita sostituita dal- ad esempio, che d'inver- pertanto, confc la decisione della mag- no i sensi percepiscono il ‘gioranza perché non pud freddo ¢ V’intelletto “giu- Garsi la verita come enti- dica” opportuno ricoprir- td accessibile e vincolan- si per non morire asside- stente Teper ti giiuomini".rali. Guai, se qualcuno,. che vive nel tempo, ha di- _ Gkest'atteggiamento @ ideologicamente, preten- chiarato che anche Ia ve~ Sholto pericoloso, poiché desse di vestirsi a genna- rit @ soggetta al cam! Thon si sottraggono al- io come a luglio oa Mo- mento delle situazioni sto- senPvalor alla tirannia sca come a Miami, non riche, ai mutamenti delle Gella maggioranza — in adeguandosi alla realt, circostanze. La verit non pralica se sirifiuta il di- Certo, se vuole To pud pid'eterna ed immutabi Rito naturale - come ha fare, ma molto probabil- le, bens! é filia temporis, Getto il papa nell encieli- mente il prezzo da pagare diviene con il divenire se Centesimus Annus la sarebbe estremo: Ia vita. _storico: cambia secondo i Gemocrazia pud sfociare . Ugualmente accadrebbe dei gusti degli nel totalitarismo. Che ac- sedecidessimo rifiutan- wom Pade, infatti,se lametd pid. do la realtA delle cose di Storicamente, i frutti di Gnodecide che Tizio, pur non mangiare, bere, respi- tale mutamento ontolo- essendo innocente, deve rare. i ‘gico sono stati amarissi- tmorire? Magari perché & za mediante sensi, non mi. Da quando lo spi antipatico ? Se davvero solo ha la capacitA di co- to umano a stabilire cid traessimo le dovute con- gliere la realtA delle cose che é giusto.e cid che non ‘lusioni dalle nostre erra- ma possiede anche lacapa- lo é, i morti si contano a te premesse itd di adeguarsi e di con- centinaia di milioni. Per ‘AHL Kelsen harispostoloformarsi ad esse. San convincercene, proviamo 80 Card, J. Ratzinger ‘Tommaso con la filosofia ad elencare le varie forme Cosi la molteplicitd dell’Essere ciha insegnato di concretizzazione stori- delle culture divenca pro- che V'intelligenza quando _¢a di questo spirito uma- ‘a della relativita di emettegiudizisiconforma, no e tutto sara pid. chiaro. ‘ognuna. La cultura viene manon crea il vero. Lilo trascendentale kan- ee nirapposta alla verta,-Diversa a posicione deltiano; to Spirito Assolito a [re — 0 cristiano di Hegel, ! Umanita di Comte, il Superuomo di Nietzsche, la Classe ope- aia di Marx, lo spirito - liberaldemocreatico ¢ to- talitario di Rousseau. Urge un ritomo alla filo- iene: “La molteplicita delle culture na. La cultura viene contrapposta alla, pinge lella nostra epoca. Questo ‘rogata dalla prass! ei fulcro della pplamo eld che & vero, ma quel che ‘no fare” sofia dell’essere! ‘TRE CONDIZIONI BASE E’ necessario approfondi- re il discorso analizzando la verith ontologica: fon- damento della prima, che fa si che una realtd sia ‘vera. E’ esperienza comu- ne che tutto cid che. atria senan Creatrce. La o> stra condizione & parago- nabile a quella di chi os servasse delle impronte di scarpe in un giardino in- nnevato: una cosa é certa, ‘qualcuno da Ti & passato, anche se attual mente non lo ve~ diamo! Non solo. Osservando le im- pronte con atten- zione potremmo ricavarne anche delle informazioni utili alla sua iden- tificazione: peso, altezza ecc. Bene, tutto il creato, not “altro ‘non siamo”, che I"im- pronta di Dio. S. ‘Tommaso ha formalizzato, me- ‘gio di tutti, questo problema basilare per chi voglia ca- pire il significato della sua esisten- ‘za; per chi non si ritiene — con- fortato anche dal- a scienza — un ice prodotto del. caso, ouenuto ‘mescolando ato- mi; usciti fuori, non si sa bene, né come, né da dovel T1Poeta per ecce ‘espresse plarmente, per tut- ti, nella Divina ‘Commedia iltin- guaggio filosofico ancorché pit pre- ciso e, perd, pid Jontano dal modo di argomentare della gente comu- ne~il fine grande della vita dell’ uo- ‘mo: “Fatti foste non per viver come bruti ma per seguire virtute ¢ cono- scenza”. Tutte le cose, ‘dunque, hanno il loro fon damento in Dio: tutte le veritt discendono dalla Verita prima e assolut: come nella causa univer- sale che contiene ogni ve- sith & fa Ciah. cam absere. pee are ditando su un pensiero di Debrel: * se andrai in capo al mondo, troverai solo le tracce di Dio. Se ‘andrai in fondo a te stes- ‘0, troverai Dio.” L’apologetica classica ha individuato almeno tre ‘condizioni per parlare di vera religione. Lavera eligione, deve es- sere ~ in qualche modo ~ fondatada Lui. Deve con- templare al suo interno oltre al “vero” anche il “buono”: il vero perché adeguato alla realta di aed umana; il buono poi- ché conforme all’ amore di Dioe del!’ uomo. Dio deve essere il proprio fondamen- toeil proprio ine: bisogna fare cid che egli comands. Eglinon pud contraddire se stesso. Pertanto, nessuna religione che neghi oigno- 11 Dio puod essere quella vera. Al massimo, sara un'ascesi umana. La nostra anima, difficilmente, sara attratta da teligioni idolatriche, atee, 0 secola- i, com’? accaduto nei se- coli precedenti, dove il po- sto di Dio fu preso, secon- do le ideologie, dall’Uo- mo; dalla Razza; dal- P'Umanita; dalla Nazione; dalla Patria; dalla Classe. La seconda condizione &

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