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La risoluzione ONU n 1973 sancisce lentrata in guerra dello Stato Italiano contro la Libia. Saranno sette le basi aeree che lItalia metter a disposizione in relazione alla situazione in Libia.Le basi sono Amendola, Gioia del Colle, Sigonella, Aviano, Trapani, Decimomannu e Pantelleria. E pi che ovvio che la sola no fly zone non sar sufficiente per condurre alla vittora le forze Usa/israeliane nel territorio libico. Sar necessario intervento anche per via terra. E questo al Governo italiano lo hanno ben capito. Infatti, LaRussa sostiene che il governo chieder lautorizzazione al Parlamento di aderire alla coalizione di volenterosi cui spetter far rispettare la risuluzione Onu sulla Libia; offrendo le basi, ma senza nessun limite restrittivo allintervento, quando si ritenesse necessario per far rispettare la risoluzione Onu. Proprio perch siamo vicini alla Libia ha detto La Russa il nostro ruolo non pu essere quello degli affittacamere: il nostro ruolo deve essere propositivo, moderato ma determinante. La non opposizione quale il Pd tramite la voce di Bersani afferma che Nei limiti della risoluzione dellOnu siamo pronti a sostenere il ruolo attivo dellItalia. Il segretario dellOnu Ban Ki-Moon ha definito di portata storica la risoluzione sulla Libia adottata dal Consiglio di Sicurezza. In una conferenza stampa congiunta con il premier spagnolo Jos Luis Zapatero, Ban Ki-Moon ha detto che tutti gli stati membri dellOnu devono contribuire alla sua applicazione e che le autorit libiche devono cessare immediatamente ogni ostilit contro la popolazione civile. E missione di guerra. Non voglio difendere Gheddafi, ma occorre riflettere su alcune questioni: 1) Si parlava di genocidio in itinere in Libia, di donne e bambini uccisi, di ci non vi traccia; 2) le uniche fonti che forniscono informazioni sono solo quelle controllate dalle forze occidentali, qualche testimonianza non riscontrabile direttamente sul campo; 3) La Libia ha invitato osservatori internazionali, tra cui anche quelli tedeschi, per verificare la situazione vigente. Nessuna risposta giunta sul punto. 3) Non ancora dato comprendere chi sostiene direttamente con le armi i ribelli, quanto sono i ribelli,rilevato che pi fonti hanno sostenuto che i mercenari che lottavano per proteggere Gheddafi venivano forniti da Israele, i ribelli(?) da chi sono armati? Pu essere operazione made in Usa per destabilizzare la Libia, da un lato armando i ribelli dallaltro fornendo mercenari a Gheddafi, controllando integralmente linformazione mediatica, riproponendo il pericolo delle armi chimiche, per intervenire direttamente in Liba con la forza per sostenere le ragioni economiche anche della Bp? La situazione confusa, ma chiaro che si vuole intervenire militarmente, escludendo ogni altra via diplomatica e politica. LItalia in prima fila. E scandaloso che non esista opposizione in questo a paese a tale missione di guerra! LArticolo 11 della Costituzione? Esiste ancora? LItalia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libert degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parit con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranit necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. Gran bel compleanno quello per lItalia. E vergognoso che non si valuti minimamente ogni altra soluzione diversa da quella militare e di guerra. Moriranno civili, persone, donne ,uomini, bambini.

Solo il pensiero di sentir volare nuovamente sui nostri cieli gli aerei da guerra, ripensando alla Jugoslavia,mi vengono i brividi sia di rabbia, che di terrore. E tremendo sapere che dalle basi militari italiane partiranno mezzi che attaccheranno per ragioni economiche e non umanitarie la Libia. E tremendo sapere che a breve ascolter il rumore maledetto di quei mezzi militari che partiranno dal nostro territorio e porteranno morte, morte e morte. E tremendo sapere che non esiste opposizione politica e sociale a tale situazione. E tremendo sapere che lItalia freme nel voler dimostrare al mondo la sua grande tecnologia militare, spingendo in tutti i modi perch siano i mezzi da guerra italiani ad intervenire prima di ogni altra cosa. Probabilmente sar un modo anche per poi dividersi,pensando allEni, alla Bp e tante altre realt capitalistiche, in base allimpegno manifestato, in modo pi equo le risorse di quel paese. Se lOnu avesse veramente a cuore il senso del rispetto della persona umana non lascerebbe che nel resto dellAfrica continuino a morire da decenni donne, uomini e bambini per vili guerre interne. Ma la Libia risorsa economica. Quanta falsit in tale vicenda. Capiremo il tutto quando sar tardi. Ricordate la vicenda dellIraq, le armi chimiche? La storia ancora una volta si ripete. Fermiamo questa missione di guerra, diciamo no allutilizzo delle basi militari italiane, a qualsiasi collaborazione italiana per tale missione di guerra, no allintevento militare in Libia. Mandate ispettori, terzi che possano verificare sul campo la realt delle cose. Ad oggi la situazione non chiara, non ci sono fonti certe, attendibili, o siamo tutti drogati,annichiliti dai media occidentali? No alla guerra. No alla guerra. No alla guerra. Il 26 marzo vorrei che a Roma si manifestasse anche per dire no alla Guerra, anche se forse sar gi tardi, perch entro poche ore sentiremo il rumore orribilante della guerra volare sopra i 150 anni dellItalia. http://baronemarco.blogspot.com/ 19-03-2011 14:43 - Marco Barone

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