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C una relazione tra il mal di schiena e la colite.

Forse non tutti sanno che la colonna vertebrale strettamente legata ai visceri; ma cosa mette in relazione vertebre e visceri? Eil sistema nervoso neurovegetativo, ossia quella parte del sistema nervoso che si divide in ortosimpatico e parasimpatico e che funziona in maniera autonoma, quindi senza la nostra volont e provvede, tra le altre cose, alla peristalsi (ovvero allavanzamento delle sostanze contenute allinterno degli organi viscerali cavi) facendo contrarre e rilasciare i muscoli involontari della parete dellorgano. Il sistema nervoso autonomo ha origine dalla colonna vertebrale e si distribuisce ai visceri, mettendo quindi in stretta correlazione le vertebre con i nostri organi interni il cui stato influisce,a loro volta,sulla colonna vertebrale.

Ogni organo interno comunica con un segmento vertebrale,

ad esempio il fegato collegato alla settima, ottava, nona e decima vertebra dorsale; il rene alla decima, undicesima e dodicesima vertebra dorsale ed alla prima vertebra lombare; il colon ha una grossa rappresentazione vertebrale che va dalla sesta alla dodicesima vertebra dorsale ecc ecc. Quindi, appurato questo importantissimo collegamento tra schiena ed organi interni, risulta facilmente comprensibile come ad esempio un colon perturbato da una cattiva alimentazione, da stress ecc..possa inviare delle informazioni alterate nel tratto dorsale corrispondente; in questo caso si avrauna riduzione di mobilit delle articolazioni tra una vertebra e laltra ed il risultato di tutto ci sar il MAL DI SCHIENA LOMBARE. Losteopata, trattando il nostro organismo nella sua globalit e mai dividendolo in settori separati fra loro, grazie alle tecniche manuali riesce a mettere in evidenza un segmento vertebrale in disfunzione collegandolo con il viscere perturbato, e ad eseguire tecniche viscerali per migliorare la mobilit di quellorgano ed infine a liberare quel tratto di colonna bloccato. In conclusione possiamo dire che lavorare solo sulla schiena trascurando lorgano comporterebbe un riaccentuarsi della sintomatologia dolorosa nel giro di pochi giorni. A cura di Francesco Tondi (Dottore in Osteopatia)

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