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LimiA inderogabili di densit edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricaA e rapporA massimi tra gli spazi desAnaA agli insediamenA residenziali e produGvi e spazi pubblici o riservaA alle aGvit colleGve, al verde pubblico o a parcheggi, da osservare ai ni della formazione dei nuovi strumenA urbanisAci o della revisione di quelli esistenA, ai sensi dell'art. 17 della legge n. 765 del 1967.
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Sono
considerate
zone
territoriali
omogenee,
ai
sensi
e
per
gli
eeG
dell'art.
17
della
legge
6
agosto
1967,
n.
765:
le
parA
del
territorio
interessate
da
agglomeraA
urbani
che
rivestano
cara$ere
storico,
arAsAco
e
di
parAcolare
pregio
ambientale
o
da
porzioni
di
essi,
comprese
le
aree
circostanA,
che
possono
considerarsi
parte
integrante,
per
tali
cara$erisAche,
degli
agglomeraA
stessi;
le
parA
del
territorio
totalmente
o
parzialmente
edicate,
diverse
dalle
zone
A):
si
considerano
parzialmente
edicate
le
zone
in
cui
la
supercie
coperta
degli
edici
esistenA
non
sia
inferiore
al
12,5%
(un
o$avo)
della
supercie
fondiaria
della
zona
e
nelle
quali
la
densit
territoriale
sia
superiore
ad
1,5
mc/mq;
le
parA
del
territorio
desAnate
a
nuovi
complessi
insediaAvi,
che
risulAno
inedicate
o
nelle
quali
l'edicazione
preesistente
non
raggiunga
i
limiA
di
supercie
e
densit
di
cui
alla
precedente
le$era
B);
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o$obre
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A.
B.
C.
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D. E.
le parA del territorio desAnate a nuovi insediamenA per impianA industriali o ad essi assimilaA; le parA del territorio desAnate ad usi agricoli, escluse quelle in cui - fermo restando il cara$ere agricolo delle stesse - il frazionamento delle propriet richieda insediamenA da considerare come zone C); le parA del territorio desAnate ad a$rezzature ed impianA di interesse generale.
F.
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art. 3. RapporA massimi tra gli spazi desAnaA agli insediamenA residenziali e gli spazi pubblici o riservaA alle aGvit colleGve, a verde pubblico o a parcheggi
Per gli insediamenA residenziali, i rapporA massimi di cui all'art. 17, penulAmo comma, della legge n. 765, penulAmo comma, della legge n. 765 sono ssaA in misura tale da assicurare per ogni abitante - insediato o da insediare - la dotazione minima, inderogabile, di mq 18 per spazi pubblici o riservaA alle aGvit colleGve, a verde pubblico o a parcheggio, con esclusione degli spazi desAnaA alle sedi viarie.
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a) b) c) d)
Tale quanAt complessiva va riparAta, di norma, nel modo appresso indicato: mq 4,50 di aree per l'istruzione: asili nido, scuole materne e scuole dell'obbligo; mq 2,00 di aree per a$rezzature di interesse comune: religiose, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministraAve, per pubblici servizi (uci P.T., protezione civile, ecc.) ed altre; mq 9,00 di aree per spazi pubblici a$rezzaA a parco e per il gioco e lo sport, eeGvamente uAlizzabili per tali impianA con esclusione di fasce verdi lungo le strade; mq 2,50 di aree per parcheggi (in aggiunta alle superci a parcheggio previste dall'art. 18 della legge n. 765. 18 della legge n. 765): tali aree - in casi speciali - potranno essere distribuite su diversi livelli.
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Ai ni dell'osservanza dei rapporA suindicaA nella formazione degli strumenA urbanisAci, si assume che, salvo diversa dimostrazione, ad ogni abitante insediato o da insediare corrispondano mediamente 25 mq di supercie lorda abitabile (pari a circa 80 mc vuoto per pieno), eventualmente maggioraA di una quota non superiore a 5 mq (pari a circa 20 mc vuoto per pieno) per le desAnazioni non specicamente residenziali ma stre$amente connesse con le residenze (negozi di prima necessit, servizi colleGvi per le abitazioni, studi professionali, ecc.)
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art.
4.
QuanAt
minime
di
spazi
pubblici
o
riservaA
alle
aGvit
colleGve,
a
verde
pubblico
o
a
parcheggi
da
osservare
in
rapporto
agli
insediamenA
residenziali
nelle
singole
zone
territoriali
omogenee
La
quanAt
minima
di
spazi
-
denita
al
precedente
arAcolo
in
via
generale
-
sogge$a,
per
le
diverse
zone
territoriali
omogenee,
alle
arAcolazioni
e
variazioni
come
appresso
stabilite
in
rapporto
alla
diversit
di
situazioni
obieGve.
1.
-
Zone
A):
l'Amministrazione
comunale,
qualora
dimostri
l'impossibilit
-
per
mancata
disponibilit
di
aree
idonee,
ovvero
per
ragioni
di
rispe$o
ambientale
e
di
salvaguardia
delle
cara$erisAche,
della
conformazione
e
delle
funzioni
della
zona
stessa
-
di
raggiungere
le
quanAt
minime
di
cui
al
precedente
arAcolo
3,
deve
precisare
come
siano
altrimenA
soddisfaG
i
fabbisogni
dei
relaAvi
servizi
ed
a$rezzature.
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2. - Zone B): quando sia dimostrata l'impossibilit - detraG i fabbisogni comunque gi soddisfaG - di raggiungere la prede$a quanAt di spazi su aree idonee, gli spazi stessi vanno reperiA entro i limiA delle disponibilit esistenA nelle adiacenze immediate, ovvero su aree accessibili tenendo conto dei raggi di inuenza delle singole a$rezzature e della organizzazione dei trasporA pubblici. Le aree che vanno desAnate agli spazi di cui al precedente art. 3 nell'ambito delle zone A) e B) saranno computate, ai ni della determinazione delle quanAt minime prescri$e dallo stesso arAcolo, in misura doppia di quella eeGva.
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3.
-
Zone
C):
deve
essere
assicurata
integralmente
la
quanAt
minima
di
spazi
di
cui
all'art.
3.
Nei
Comuni
per
i
quali
la
popolazione
prevista
dagli
strumenA
urbanisAci
non
superi
i
10
mila
abitanA,
la
prede$a
quanAt
minima
di
spazio
ssata
in
mq
12
dei
quali
mq
4
riservaA
alle
a$rezzature
scolasAche
di
cui
alla
le$.
a)
dell'art
3.
La
stessa
disposizione
si
applica
agli
insediamenA
residenziali
in
Comuni
con
popolazione
prevista
superiore
a
10
mila
abitanA,
quando
tra$asi
di
nuovi
complessi
insediaAvi
per
i
quali
la
densit
fondiaria
non
superi
1
mc/mq.
Quando
le
zone
C)
siano
conAgue
o
in
dire$o
rapporto
visuale
con
parAcolari
connotaA
naturali
del
territorio
(quali
coste
marine,
laghi,
lagune,
corsi
d'acqua
importanA;
nonch
singolarit
orograche
di
rilievo)
ovvero
con
preesistenze
storico-arAsAche
ed
archeologiche,
la
quanAt
minima
di
spazio
di
cui
al
punto
c)
del
precedente
art.
3
resta
ssata
in
mq
15:
tale
disposizione
non
si
applica
quando
le
zone
siano
conAgue
ad
a$rezzature
portuali
di
interesse
nazionale.
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4.- Zone E): la quantit minima stabilita in mq 6 da riservare complessivamente per le attrezzature ed i servizi di cui alle lettere a) e b) del precedente art. 3.
5. - Zone F): gli spazi per le attrezzature pubbliche di interesse generale - quando risulti l'esigenza di prevedere le attrezzature stesse - debbono essere previsti in misura non inferiore a quella appresso indicata in rapporto alla popolazione del territorio servito:
- 1,5 mq/abitante per le attrezzature per l'istruzione superiore all'obbligo (istituti universitari esclusi);
- 1 mq/ abitante per le attrezzature sanitarie ed ospedaliere;
- 15 mq/ abitante per i parchi pubblici urbani e territoriali.
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art.
5.
RapporA
massimi
tra
gli
spazi
desAnaA
agli
insediamenA
produGvi
e
gli
spazi
pubblici
desAnaA
alle
aGvit
colleGve,
a
verde
pubblico
o
a
parcheggi
l
rapporA
massimi
di
cui
all'art
17
della
legge
n
765,
per
gli
insediamenA
produGvi,
sono
deniA
come
appresso:
1) nei
nuovi
insediamenA
di
cara$ere
industriale
o
ad
essi
assimilabili
compresi
nelle
zone
D)
la
supercie
da
desAnare
a
spazi
pubblici
o
desAnata
ad
aGvit
colleGve,
a
verde
pubblico
o
a
parcheggi
(escluse
le
sedi
viarie)
non
pu
essere
inferiore
al
10%
dell'intera
supercie
desAnata
a
tali
insediamenA;
2)
nei
nuovi
insediamenA
di
cara$ere
commerciale
e
direzionale,
a
100
mq
di
supercie
lorda
di
pavimento
di
edici
previsA,
deve
corrispondere
la
quanAt
minima
di
80
mq
di
spazio,
escluse
le
sedi
viarie,
di
cui
almeno
la
met
desAnata
a
parcheggi
(in
aggiunta
a
quelli
di
cui
all'art.
18
della
legge
n.
765);
tale
quanAt,
per
le
zone
A)
e
B)
rido$a
alla
met,
purch
siano
previste
adeguate
a$rezzature
integraAve
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l Comuni che si trovano nell'impossibilit, per mancanza di aree disponibili, di rispe$are integralmente le norme stabilite per le varie zone territoriali omogenee dai precedenA arAcoli 3, 4 e 5 debbono dimostrare tale indisponibilit anche agli eeG dell'art 3, le$. d) e dell'arAcolo 5, n. 2 della legge n. 765.
I
limiA
inderogabili
di
densit
edilizia
per
le
diverse
zone
territoriali
omogenee
sono
stabiliA
come
segue:
1)
Zone
A):
- per
le
operazioni
di
risanamento
conservaAvo
ed
altre
trasformazioni
conservaAve,
le
densit
edilizie
di
zona
e
fondiarie
non
debbono
superare
quelle
preesistenA,
computate
senza
tener
conto
delle
soprastru$ure
di
epoca
recente
prive
di
valore
storico-arAsAco;
-
per
le
eventuali
nuove
costruzioni
ammesse,
la
densit
fondiaria
non
deve
superare
il
50%
della
densit
fondiaria
media
della
zona
e,
in
nessun
caso,
i
5
mc/mq;
5
o$obre
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2) Zone B): le densit territoriali e fondiarie sono stabilite in sede di formazione degli strumenti urbanistici tenendo conto delle esigenze igieniche, di decongestionamento urbano e delle quantit minime di spazi previste dagli artt. 3, 4 e 5.
Qualora le previsioni di piano consentano trasformazioni per singoli edici mediante demolizione e ricostruzione, non sono ammesse densit fondiarie superiori ai seguenti limiti:
- 7 mc/mq per comuni superiori ai 200 mila abitanti;
- 6 mc/mq per comuni tra 200 mila e 50 mila abitanti;
- 5 mc/mq per comuni al di sotto dei 50 mila abitanti.
Gli abitanti sono riferiti alla situazione del Comune alla data di adozione del piano.
Sono ammesse densit superiori ai predetti limiti quando esse non eccedano il 70% delle densit preesistenti.
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3) Zone C): i limiti di densit edilizia di zona risulteranno determinati dalla combinata applicazione delle norme di cui agli artt. 3, 4 e 5 e di quelle di cui agli artt. 8 e 9, nonch dagli indici di densit fondiaria che dovranno essere stabiliti in sede di formazione degli strumenti urbanistici, e per i quali non sono posti specici limiti.
4) Zone E): prescritta per le abitazioni la massima densit fondiaria di mc 0,03 per mq.
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Le altezze massime degli edici per le diverse zone territoriali omogenee sono stabilite come segue: 1) Zone A): per le operazioni di risanamento conservaAvo non consenAto superare le altezze degli edici preesistenA, computate senza tener conto di soprastru$ure o di sopraelevazioni aggiunte alle anAche stru$ure; per le eventuali trasformazioni o nuove costruzioni che risulAno ammissibili, l'altezza massima di ogni edicio non pu superare l'altezza degli edici circostanA di cara$ere storico-arAsAco; 2) Zone B): l'altezza massima dei nuovi edici non pu superare l'altezza degli edici preesistenA e circostanA, con la eccezione di edici che formino ogge$o di piani parAcolareggiaA o loGzzazioni convenzionate con previsioni planivolumetriche, sempre che rispeGno i limiA di densit fondiaria di cui all'art. 7.
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3) Zone C: conAgue o in dire$o rapporto visuale con zone del Apo A): le altezze massime dei nuovi edici non possono superare altezze compaAbili con quelle degli edici delle zone A) prede$e. 4) Edici ricadenA in altre zone: le altezze massime sono stabilite dagli strumenA urbanisAci in relazione alle norme sulle distanze tra i fabbricaA di cui al successivo art. 9.
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- - -
3)
Zone
C):
altres
prescri$a,
tra
pareA
nestrate
di
edici
anAstanA,
la
distanza
minima
pari
all'altezza
del
fabbricato
pi
alto;
la
norma
si
applica
anche
quando
una
sola
parete
sia
nestrata,
qualora
gli
edici
si
fronteggino
per
uno
sviluppo
superiore
a
ml
12.
Le
distanze
minime
tra
fabbricaA
-
tra
i
quali
siano
interposte
strade
desAnate
al
traco
dei
veicoli
(con
esclusione
della
viabilit
a
fondo
cieco
al
servizio
di
singoli
edici
o
di
insediamenA)
-
debbono
corrispondere
alla
larghezza
della
sede
stradale
maggiorata
di:
ml.
5,00
per
lato,
per
strade
di
larghezza
inferiore
a
ml.
7.
ml.
7,50
per
lato,
per
strade
di
larghezza
compresa
tra
ml.
7
e
ml.
15;
ml.
10,000
per
lato,
per
strade
di
larghezza
superiore
a
ml.
15.
Qualora
le
distanze
tra
fabbricaA,
come
sopra
computate,
risulAno
inferiori
all'altezza
del
fabbricato
pi
alto,
le
distanze
stesse
sono
maggiorate
no
a
raggiungere
la
misura
corrispondente
all'altezza
stessa.
Sono
ammesse
distanze
inferiori
a
quelle
indicate
nei
precedenA
commi,
nel
caso
di
gruppi
di
edici
che
formino
ogge$o
di
piani
parAcolareggiaA
o
loGzzazioni
convenzionate
con
previsioni
planivolumetriche.
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