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La Cronaca cittadina

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S ABATO 4

GIUGNO

2011

Giovani
La struttura aperta a tutti, ma sono in particolare i giovani a manifestare maggior bisogno di sfogarsi
giovani hanno bisogno di risposte. Certo. Ma, ancora prima, hanno spesso e volentieri soltanto lesigenza di essere ascoltati. E a risolvere questo disagio che vuole contr ibuire il Centro di ascolto e consulenza g iovanile Edith Stein, che da poco nato incardinato allinterno della parrocchia dei Santi Angeli Custodi di Borgotrebbia. Lazione di questo centro - dicono i responsabili - si concretizza mediante lascolto attento ai problemi personali di chiunque senta la necessit di parlarne. Spesso, quando non sappiamo a chi manifestare i nostri problemi, questi ci sovrastano e diventano giganteschi, paurosi, affievoliscono il senso della vita, ci paralizzano e ci soffocano la speranza. Il Centro di ascolto e consulenza giovanile vuole essere un luogo dove tutti possono accedere, certi di essere accolti, ascoltati, e accompagnati nella loro realt esistenziale. Vediamo ogni giorni come i ragazzi facciano una fatica enorme a parlare di s - spiega il parroco, don Pietro Cesena - In casa non c tempo di ascoltarli, si sempre di corsa. Poi ci sono certe domande che non si dicono, perch nessuno ha una risposta, nessuno vuole mettersi in discussione. Ma questo genera nei giovani uno smarrimento che li por ta a trascinarsi avanti, e porsi la domanda di senso: perch devo vivere questa vita. Ci siamo resi conto del bisogno enorme che c di ascolto, e siccome i cr istiani sono coloro che ascoltano la parola di Dio, gli uditori della Parola come aveva detto un teologo, abbiamo pensato di poter fare questo servizio, che non un servizio promosso da specialisti, ma da persone della parrocchia che hanno maturato capacit umane per poter ascoltare. E chiaro che, se durante questi incontri, emergono ulteriori necessit, li affianchiamo e li inviamo ad altri specialisti: psicologi, assistenti sociali, etc. Abbiamo visto che quello dellascolto un bisogno primario. Ormai non ci sono nemmeno pi i preti. Penso che sia un servizio che partito dalla gente, non stata una mia intuizione - prosegue don Cesena - E stato ideato e portato avanti da alcune persone, come Francesca Longaretti. E unesperienza pastorale che non ha scopo di lucro, e attualmente incardinata dentro i locali della parrocchia, poi vedremo se riusciremo a trovare unaltra collocazione. Questo centro - sottolinea il parroco - stato intitolato a Edith Stein perch stata la prima che ha parlato di empatia, e della necessit dellascoltare laltro, senza che entrambi si mangino a vicenda. Sono due realt che si incontrano, e dallincontro-ascolto pu nascere un cambiamento positivo. E per questo che abbiamo voluto mettere degli adulti al servizio dei ragazzi. Attualmente ci sono un pap, due mamme, una ragazza assistente sociale e Francesca che esperta in processi formativi. E chiaro che dietro c il discorso di fede che riconosce nellaltro la figura di Ges Cristo, e che permette di far sentire accolti, come in una famiglia. Troverete persone accoglienti e desiderose di ascoltarvi - dice don Pietro - Il servizio gratuito e si svolge il marted e gioved dalle 9

Qui un punto di incontro per chi ha bisogno di essere ascoltato


Borgotrebbia,nasce il Centro di Ascolto e Consulenza Giovanile Edith Stein Qui chiunque pu contare su una persona,e pu parlare dei suoi problemi

In alto, lassemblea dei giovani di Borgotrebbia a Verdeto (foto Tommaso Croce). Sopra, il gruppo di lavoro dei giovani a Verdeto (foto Cecilia Bonini). A destra, lideatrice del centro di ascolto, Francesca Longaretti

Don Pietro Cesena


Quello dellascolto un bisogno primario

E linizio di un lavoro. A molti manca una figura parentale di riferimento. Qui ci sono volontari che hanno maturato capacit umane

alle 11. E possibile anche fissare appuntamenti ad orari personalizzati in base alla disponibilit degli operatori e alle necessit dellutenza. E indispensabile fissare lappuntamento telefonando in parrocchia e chiedendo di essere contattati da un operatore. E anche presente allingresso della casa parrocchiale una buca delle lettere riservata a chi desidera utilizzare questa modalit per iniziare ad esprimere i suoi bisogni ed i suoi problemi. Il servizio ovviamente aperto a tutti, e siamo gi stati contattati da gente anche fuori provincia. E linizio di un lavoro - conclude don Pietro - Molte persone hanno solo bisogno di essere ascoltate per poter esprimere il loro bisogno esistenziale. Fino ad ora abbiamo incontrato soprattutto ragazzi nella fascia compresa tra i 16 e i 25 anni. A molti manca una figura di riferimento parentale e sono soli. Le famiglie non recepiscono i loro appelli. Molte volte hanno soltanto bisogno di parlare, e di non sentirsi soli. Questo centro un luogo dove puoi confrontarti, chiarire dubbi, chiedere informazioni, parlare liberamente dei tuoi problemi, in assoluta riservatezza. Possono andarci gli adulti ma anche ogni ragazzo o ragazza senza bisogno di richiesta dei genitori o di chiunque altro, dai 14 anni in su. Giampietro Bisaglia

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