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La superficie terrestre in lento, ma costante movimento e i terremoti si verificano quando la tensione risultante accumulata da stress meccanici eccede la capacit o resistenza del materiale roccioso di sopportarla cio supera il cosiddetto carico di rottura. Questa condizione occorre molto spesso ai confini delle placche tettoniche nelle quali la litosfera terrestre pu essere suddivisa. I terremoti si verificano su fratture o spaccature della crosta terrestre note come faglie sismiche laddove cio si accumula lo stress meccanico indotto dai movimenti tettonici. I confini tra placche tettoniche non sono infatti definiti da una semplice rottura o discontinuit, ma questa spesso si manifesta attraverso un sistema di pi fratture, spesso indipendenti tra loro ed anche parallele per alcuni tratti, che rappresentano appunto le faglie. La dislocazione delle placche si presume dunque sia il meccanismo scaturente dei terremoti. Causa secondaria quella del movimento magmatico all'interno di un vulcano che possono essere indicatori di una imminente eruzione assieme al caratteristico tremore. L'intensit di un sisma dipende dalla quantit di energia accumulata nel punto di rottura che dipende a sua volta in generale dal tipo di rocce coinvolte nel processo di accumulo cio dal loro carico di rottura, dal tipo di sollecitazione o stress interno e dal tipo di faglia.
Moto di rotazione - porta la Terra a girare su se stessa in senso antiorario (da Ovest verso Est), attorno ad un asse inclinato di 23,5 e passante per i poli Nord e Sud. Da esso derivano l'alternanza del giorno e della notte e l'apparente moto del cielo. Dura circa 24 ore (giorno). Moto di rivoluzione - il moto orbitale che il nostro pianeta compie attorno al Sole in un arco di tempo pari a 365,25 giorni (anno), e che avviene secondo una traiettoria di forma ellittica che lo porta ad una distanza variabile da un massimo di 152 milioni di km (afelio) e ad un minimo di 147 milioni di km (perielio).