Sei sulla pagina 1di 2

Minirecensione> Ultimatum alla Terra, confronto tra originale e remake

Post n°1478 pubblicato il 10 Maggio 2009

Tag: Cinema
Qualche sera fa ho guardato il remake di "Ultimatum
alla Terra", il film di fantascienza tratto dal racconto di
Harry Bates "Addio al Padrone" (1940).
La vicenda è piuttosto nota:
L'Alieno Klatu viene sulla Terra ad avvertire l'umanità
che è stata condannata all'estinzione perchè
rappresenta un pericolo per il pianeta Terra e per
l'Universo intero.
Starà all'umanità smentirlo.
Nella versione originale del film (1951), l'alieno Klatu
viene interpretato dal bravo attore inglese Michael
Rennie che gli da un'aria saggia, "altra" ma non
disumana. La salvezza dell'umanità arriverà (ma non
vi è certezza...il film lascia molte strade aperte) SE e
SOLO SE l'umanità la smetterà con i meschini litigi
che dividono le nazioni e che le mettono in
competizione per questioni di potere. La Vita è
preziosa, dice Klatu, e sprecarla restando divisi per
sciocchezze è da stolti. Bisogna unirsi e concentrare
tutti gli sforzi: cosi il progresso verso il proprio
benessere e l'armonico rapporto col resto
dell'Universo sarà possibile.
Per ora l'umanità non sarà distrutta da Gorth, il robot
che accompagna Klatu nei suoi giri spaziali. Ma sarà
"rivalutata" più avanti, per vedere se avrà messo in pratica il suo messaggio.
Nella versione del 2003, Klatu viene interpretato da Keanu Reeves (io avrei scelto David Bowie già
speriementato nello Sci-fi "L'uomo che cadde sulla Terra). Questa scelta da all'alieno una venatura
inquietante e non del tutto positiva sin dall'inizio. L'umanità è stata GIA' condannata, e lui è venuto per
comunicare alle persone della Terra che il nostro pianeta sarà liberato dalla nostra infausta presenza. Più
avanti qualche specie più degna e dotata di senno la ri-popolerà...senza ridurla nel modo in cui l'abbiamo
fatto noi sin'oro.
Quindi nella prima versione della storia, vi è una lettura "Politica" e "Psicologica" dei problemi dell'umanità.
Le persone sono violente, aggressive e ciò si traduce nel modo in cui i potenti regolano i loro rapporti
internazionali. Ciò deve cambiare: si deve andare verso un'approccio collaborativo e non "muscolare" ai
problemi dell'umanità.
Nella seconda versione della storia, invece, vi è un'impronta "Ecologista" ai nostri problemi. L'umanità è
condannata perchè ha un rapporto "Padrone-Servo" con la Natura. Non rispetta la flora e la fauna del nostro
pianeta: usa le risorse e le esaurisce, tiene in vita solo ciò che serve e fintanto che serve. Per una cività
"illuminata" come quella di Klatu questo è inaccettabile e va sanzionato con la pena massima: la
"formattazione" del pianeta.
Tutto sembrava deciso, definitivo quando...colpo di scena! La distruzione del pianeta era già iniziata quando
viene sospesa perchè Klatu si accorge che l'umanità, pur sconsiderata, ha dei pregi: il senso
dell'attaccamento. Verso i ricordi e verso i propri cari. Attaccamento che è in grado di mutare le persone per
il meglio, di mostrare comele persone potrebbero essere davvero, se volessero. Se lo volessero tutti,
beninteso.
No, forse l'umanità non va cancellata. Il seme per un'esistenza migliore c'è. Nelle nuove generazioni. Si
aspetti che germogli, e le cose cambieranno.
Ciò detto, ho rivalutato questo remake massacrato dalla critica. Certo l'originale era un'altra cosa perchè più
esplicativo e lento, mentre questo privilegia l'azione e la spettacolarità al veicolo della sua "morale".
Però...per essere un adattamento ai tempi moderni, un senso ce l'ha. Un pò semplicistico magari, però...bello.
E, visto ciò che c'è in giro, non è poco. Decisamente non poco.

Potrebbero piacerti anche