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Il dominio

dell’irrazionalità
ispirato al mito della biga alata

Nando il “pazzo”, uomo di 38 anni, ha


vissuto la sua infanzia in una famiglia
ricca di problemi, che l’hanno portato ad
avere una visione della vita priva di
regole. Era un uomo estremamente
lunatico, per questo motivo il suo umore
mutava repentinamente, oscillando tra
momenti di lucidità a momenti di
estrema follia, di conseguenza molti concittadini lo temevano, in
quanto non sapevano a cosa potevano andare incontro avendo a
che fare con un individuo di questo tipo. Infatti, era socialmente
emarginato.
L’unico individuo con cui aveva una sorta di dialogo era un suo
compagno del liceo, Carlo. Carlo, conosceva alla perfezione, sia
tramite voci di paese che personalmente, i tratti caratteriali di
Nando, ma ciò non lo impauriva affatto,
in quanto, nonostante tutto, provava
della pena e dell’affetto per lui.
Anche nel loro rapporto, ovviamente, vi
erano degli scontri, in cui Carlo, molto
diplomaticamente, cercava di risolvere
tutto, assorbendosi così il carattere
esuberante e irrazionale di Nando, ma Nando a sua volta veniva
compensato dalla stabilità e dalla pacatezza di Carlo.
Durante una delle loro liti estremamente banali, Carlo si è
proposto con un atteggiamento più aggressivo nei confronti di
Nando, e questo lo ha destabilizzato, così che la sua irrazionalità a
preso il sopravvento sulla sua lucidità, portando a compiere un
gesto estremo, ossia colpire a morte il suo unico amico.
Questo avvenimento l’ho portato a non avere più paura di niente,
in quanto una volta sciolti i freni inibitorio, ha constatato, suo
mal grado, la sua capacità di uccidere, e di conseguenza sarà
pronto a farlo ogni qual volta la sua irrazionalità dominerà su di
lui.
Federica Perra

Liceo Scientifico “G. Brotzu”


Anno scolastico 2010/2011

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