Sei sulla pagina 1di 13

CORSODJ.

COM

GUIDA GRATUITA PER DIVENTARE DJ

Indice

1. Chi è il DJ?

2. A cosa andate in contro

3. Strumentazione di base

4. Il genere musicale

5. La Tecnica
- Messa a tempo
- Metrica
- Equalizzazione
- Mixaggio

6. Consigli Finali
1. CHI E' IL DJ

Il Dj o Disc Jockey o Deejay o come lo si voglia chiamare, non è altro che un musicista il
quale, attraverso l'utilizzo di una particolare strumentazione, solitamente identificata con il
termine generico di “Consolle”, propone delle canzoni o tracce in sequenza o successione,
col fine di intrattenere, far ballare e, più in generale, divertire il pubblico che lo sta
ascoltando o che si trova nel luogo in cui egli suona.
In realtà, proprio quest'ultimo termine “suona”, non sarebbe il più indicato per definire
l'attività del Dj. Il Dj infatti NON suona, semplicemente passa da una canzone all'altra,
mescolando o meglio, mixando le canzoni stesse, con la possibilità di includere nel flusso
sonoro che viene prodotto anche altri tipi di fonti audio quali ad esempio voci (“acapellas”)
o altri suoni (“jingles”) preparati in precedenza tramiti appositi programmi di
campionamento o produzione musicale.
A mio modo di vedere il dj è “tutto”! E' il musicista che ha più libertà di azione nell'esibirsi,
proprio perchè non si serve di strumenti che emettono dei suoni determinati (chitarra –
piano – batteria etc.) ma può direttamente proporre delle fonti sonore che includano già tutte
queste sonorità.
L'unico limite del Dj è il Dj stesso, o meglio il suo grado di creatività. Egli può mixare e
includere nella propria sequenza musicale (“dj Set”), tutte le sonorità che gli sembrano
opportune, senza alcuna limitazione.
2. SAPPIATE A COSA ANDATE IN CONTRO

Il Djing è un hobby o, per meglio dire, una passione piuttosto costosa. Oltre al costo iniziale
per la strumentazione, che, se si desidera un minimo di console decente, si aggira sui 500 €
(cdj, mixer 2 canali, cuffie), e molto spesso rappresenta lo scoglio più grosso a livello di
impegno economico, mettetevi ben in testa fin da subito che la musica si acquista, e non
costa poco.
Se siete convinti di poter sostenere le spese per acquistare i dischi o i cd o gli mp3 dai siti di
Download a pagamento, quindi che mensilmente potrete investire come minimo intorno ai
40 € sulla musica, se parliamo di mp3 ovviamente (vale a dire circa € 500 all'anno), allora
non abbiate timore ad affrontare questa avventura.
In caso contrario vi conviene attendere tempi migliori, onde non ricorrere ad escamotage
illegali, tipo scaricare la musica o cose del genere, che altro non fanno se non danneggiare i
producers, danneggiare i Djs che acquistano i dischi e danneggiare voi stessi, anche perchè
quelle canzoni non le potrete mai suonare in una serata in pubblico.
Inoltre, se si considera il tempo che si deve dedicare all'allenamento e alla ricerca e
selezione della musica, ci rendiamo conto che praticare il Djing non è come suonare uno
strumento qualsiasi, ma rappresenta un impegno non da poco, non solo dal punto di vista
economico.
Valutate bene tutti questi fattori: non vi voglio scoraggiare, ma è bene sappiate fin da subito
che tipo di impegno vi state prendendo. Per capirci, non avrebbe senso comprarsi una moto,
se dopo non si hanno neanche i soldi per fare benzina e il tempo per andare in giro, a sto
punto è preferibile aspettare un po', trovarsi magari un lavoretto da svolgere il weekend e
poi, se le entrate lo consentono, acquistare il mezzo desiderato.
3. STRUMENTAZIONE DI BASE: CDJ, GIRADISCHI O CONTROLLER?

Bene, abbiamo capito chi è un Dj e cosa ci vuole per diventarlo: passione innanzitutto,
tempo e Soldi. Vediamo ora nel concreto come iniziare.
Il primo passo è la scelta dell'attrezzatura e non è cosa da poco. Basta dare un'occhiata alle
console di locali e discoteche per rendersi conto che i deejays possono usare diversi
strumenti: Cd Players (Cdj), Giradischi, Controller e addirittura si vedono certi che suonano
direttamente con il computer, senza nemmeno uno straccio di controller.
In questo marasma di aggeggi cosa conviene scegliere?
Nell'effettuare la vostra scelta tenete presenti i seguenti fattori:
1) I Giradischi rappresentano l'opzione più affascinante ma al contempo la più costosa,
non tanto per il costo dei piatti in sé, quanto piuttosto per il costo dei dischi che è molto più
elevato rispetto ai cd o agli mp3.
2) I Controller sono sicuramente l'opzione più comoda ed economica, ma sappiate che
partendo da zero con un controller, difficilmente apprenderete la tecnica come uno che si fa
le ossa su due cdj o giradischi. Di conseguenza, oltre a tutta una serie di lacune tecniche, c'è
anche da considerare che, se vi capiterà di trovarvi a lavorare su consolle in cui per chissà
quale ragione il controller non può essere collegato, vi troverete in seria difficoltà
nell'utilizzo dei cdj.

Alla luce delle considerazioni sopraelencate, vi do il mio consiglio: se potete permettervi i


Giradischi, il che significa spendere più o meno 80 - 100 € al mese di vinili, se volete
crearvi un minimo di repertorio musicale, allora fatelo. Il Dj che si forma con i giradischi è
il dj che acquisisce la tecnica più acuta in assoluto, poiché i piatti sono molto più difficili da
“gestire” rispetto ai cdj, e, una volta che imparato su quelli, ci si adatta senza problemi a cdj
o controller o altro, mentre non è assolutamente vero il contrario.
Se invece il vostro budget è medio (500 euro di partenza e 40-50 al mese da investire per la
musica) allora optate per i cdj. In qualche mese, con impegno e costanza vi farete una buona
base tecnica e potrete anche passare all'utilizzo del controller ma con un ottimo bagaglio
tecnico alle spalle, che vi permetterà di fare la differenza in fase di mixaggio.
Qualora il vostro budget sia invece striminzito, se proprio non riuscite a stringere i denti e
mettere da parte qualcosa in più per arrivare ai Cdj, allora optate per un controller entry
level, tipo Hercules per capirci, ma sappiate che, se non imparerete a suonare almeno con
dei cdj, sarete sempre dei Dj a metà e un Dj a metà non fa molta strada.
Per avere una panoramica dei prodotti che potete acquistare per cominciare a suonare, date
un'occhiata qui!

4. IL GENERE MUSICALE

Una volta acquistata l'attrezzatura, non vi resta che cominciare a suonare... bene... ma cosa
suono?
Eccoci di fronte ad un punto cruciale nel percorso di ogni Dj: capire qual'è il proprio genere.
Innanzitutto per avere una panoramica dei generi musicali, date un'occhiata a questa guida
interattiva, molto utile per crearvi un'infarinatura di base.
Una volta che avrete ben chiara la differenza tra i generi, potrete acquistare mp3 online nei
seguenti portali specializzati per Dj:

-Beatport

-Goodymusic Download

-Juno Download

-Dj Download.Com

-Track It Down

-Resonant Vibes

-Xpress Beats

-Emusic

-What People Play

-Traxsource

-IMO Download

-Danceria

-Kompakt-Mp3

e inoltre :
http://www.addictech.com
http://www.bleep.com
http://www.boomkat.com
http://www.dancerecords.com
http://www.digital-tunes.net
http://www.djtunes.com
http://www.globalgroovedigital.com
http://www.satelliterecords.com
http://www.snocap.com
http://www.warprecords.com
http://www.zero-inch.com

Insomma, abbiamo solo l'imbarazzo della scelta: mi piace l'house, la minimal, la techno, la
progressive, l'afro, la trance, il funky, l'eurodance, l'indie......? Che caspita mi piace? Magari
mi piacciono proprio tutti i generi, e allora cosa devo fare, devo acquistare tutti i dischi che
mi piacciono anche se di genere diverso? La risposta è SI, ovviamente compatibilmente con
le vostre possibilità economiche.
Mi spiego, se sapete che il vostro budget è di “20 canzoni al mese”, dovrete selezionare i
dischi che più vi piacciono, ma in ogni caso, ragazzi, non complicatevi la vita per niente,
suonate semplicemente i dischi che vi entusiasmano quando li ascoltate e che secondo voi,
stanno bene in sequenza. Non ponetevi altri quesiti o seghe mentali riguardo ai generi.
Vedrete che col tempo i dischi che sceglierete saranno accomunati da una costante; bene,
quella costante sarà il vostro “Gusto Musicale” ed è ciò che vi differenzierà da un altro Disc
Jockey nella selezione dei pezzi che proporrete.
5. LA TECNICA

Molto bene, abbiamo la console, abbiamo i dischi, non ci resta che mixarli! Ma come si fa?

Semplice, apprendendo le basi tecniche e allenandosi!

L'allenamento, soprattutto all'inizo, è fondamentale per consolidare le basi tecniche del


Djing; queste consistono in:

• apprendimento della messa a tempo


• apprendimento della metrica delle canzoni
• apprendimento dell'utilizzo degli equalizzatori
• appendimento e sperimentazione delle tecniche di mixaggio

Vediamole una ad una.

5.1 La Messa a Tempo


La prima nozione da acquisire è rappresentata dalla Messa a Tempo. Il Dj infatti passa da
una canzone all'altra allineando perfettamente i battiti di 2 canzoni, ovvero mettendole a
tempo.
Ogni disco ha una sua velocità che si misura in BPM (Battiti per Minuto). Per passare da un
disco ad un altro devo quindi rispettare 2 condizioni:
1) i bpm delle due canzoni devono essere alla stessa velocità
2) nel passaggio (mixaggio), i bpm devono esattamente sovrapporsi, in modo da far si
che il suono che esce dalle casse, sia scandito da uno ed un solo ritmo. I battiti delle 2
canzoni quindi devono coincidere perfettamente e cadere nel medesimo istante.

Per fare tutto ciò è necessario saper utilizzare, per quanto riguarda i cdj: play/pausa, punto
di cue, Pitch e Jog Wheel.
Con il tasto play/pausa e con il tasto cue fisso il punto di partenza del brano. Dopodichè,
ascoltandolo in cuffia prima di “lanciarlo”, ne modifico la velocità, equiparandola al disco
che sta suonando, spostando il pitch in alto o in basso, a seconda che il disco entrante sia più
veloce o più lento di quello uscente. Una volta che le 2 canzoni sono allo stesso tempo, nel
momento che ritengo opportuno, lancio il disco entrante e, aiutandomi con la jog, lo allineo
a quello che sta suonando, cioè al disco uscente. A questo punto i due dischi stanno
suonando allo stesso tempo e in battuta: la messa a tempo è cosa fatta!

Esercizio Messa a Tempo: un ottimo esercizio per capire qual'è il proprio livello di abilità
nel mettere a tempo è il seguente:
Prendete una traccia e copiatela in un altro CD. Avrete quindi due cd diversi contenenti la
stessa canzone. Inserite uno dei due in un cdj, variate il livello del pitch casualmente, verso
l’alto o verso il basso o, ancor meglio, fatelo variare da un’altra persona, in modo da non
darvi alcun riferimento di accelerazione o decelerazione del disco entrante che dovrete
mettere a tempo. Una volta effettuata la variazione di velocità, coprite interamente lo stesso
cdj con un panno.
A questo punto, con la canzone che sta viaggiando nel cdj coperto, ad un tot di bpm a voi
ignoto, inserite nell’altro cdj la stessa traccia, che, chiaramente avrà una velocità diversa da
quella che starà suonando.

Il vostro compito è dunque di sincronizzare i bpm delle due tracce utilizzando prima il pitch
e, chiaramente, aggiustando con la jog wheel, fino a che non siete certi che i due brani
girino allo stesso tempo. Per averne la conferma non dovrete far altro che sollevare il panno
e dare un’occhiata al livello del pitch.

Se è molto simile (scarto massimo 0,2%) o, meglio ancora, identico, tra i due cd players,
allora significa che siete sulla buona strada per imparare a mettere a tempo due canzoni.
Altrimenti resta solo una cosa da fare: allenarsi, allenarsi e ancora allenarsi!

5.2 La Metrica
Prendendo spunto da due termini citati nel paragrafo precedente, ovvero il fatidico
“Momento Opportuno” e l'obiettivo, nel mixaggio, di ottenere “un mix che spinga”,
introduciamo la seconda nozione basilare per imparare a mixare correttamente, ovvero
l'apprendimento della metrica.
Il concetto di metrica delle canzoni è fondamentale: ogni traccia è suddivisa in battute,
solitamente di 4/4 (1 battuta = 4 battiti) e, la struttura di una canzone è (a grandi linee) di
questo tipo:
- intro: 32 battute

- strofa: 64 battute

- ritornello: 64/96 battute

- strofa: 64 battute

- ritornello: 64/96 battute

- strofa 64 battute

- outro 64/96 battute

Rispettare la metrica delle canzoni nel mixaggio, significa far partire la traccia entrante in
un punto preciso della traccia uscente, al fine di ottenere un mixaggio che “spinga”, ovvero
al fine di creare una sorta di “traccia unica” dove non si percepisca una variazione di
struttura nel flusso musicale prodotto dall’azione di mixing.

L’esempio classico è quello di far partire l’intro della canzone entrante all’inizio dell’ultima
strofa della canzone uscente. Naturalmente il lancio del disco, almeno per i primi passaggi,
avverrà al 1° battito dei 4/4 che costituiscono la prima battuta dell’intro e il disco verrà
lanciato in concomitanza del primo battito della prima battuta dell’ultima strofa della
canzone uscente.

Questo meccanismo che, dopo un periodo di allenamento vi verrà naturale, è fondamentale


poichè solo effettuando mixaggi di questo tipo realizzerete dei dj set di qualità

Mixare senza rispettare la metrica è un pò come guidare un auto cambiando marcia a caso:
potreste passare dalla 4° alla 2° rallentando improvvisamente oppure dalla 2° alla 5° senza
dunque rispettare un’accelerazione crescente e costante.

Allo stesso modo realizzare un passaggio fuori metrica rischia di svuotare improvvisamente
la musica, oppure di sovrapporre suoni in modo confuso e scoordinato e questo non è
chiaramente ammissibile in fase di dj set.

Rispettate dunque la metrica, allenatevi e, se lavorerete bene, dopo qualche tempo sarete in
grado di fissare punti di CUE e di lancio del disco in perfetta sintonia con la struttura dei
brani, quasi senza rendervene conto.
Sarà dunque il momento di preoccuparvi dell’equalizzazione

Esercizio per la Metrica: Per comprendere al meglio la metrica delle canzoni, cominciate
col prendere carta e penna e, ascoltando un brano che vi piace in particolare, riportatene sul
foglio lo schema metrico. Questo esercizio ha 2 funzioni: la prima è quella di memorizzare
bene il brano (è fondamentale per ogni DJ che si rispetti conoscere quasi a memoria le
“proprie” canzoni). La seconda è quella di fissare bene in mente lo schema metrico del
disco; oltretutto, una volta che avrete ripetuto l'operazione per più canzoni, avrete una
panoramica del tipo di musica mixate. Se le strutture metriche dei dischi sono molto diverse
tra loro, significa che siete ancora in fase di definizione del vostro “gusto musicale”, se
invece sono molto simili, significa che avete già identificato qual'è il vostro genere e dunque
non dovete fare altro che continuare su quella strada.

5.3 Utilizzo degli equalizzatori

L'utilizzo degli equalizzatori è molto probabilmente il fattore che più di tutti differenzia un
DJ da un altro, a livello di tecnica di mixaggio. Nel mixaggio infatti, dato per scontato che il
passaggio da una canzone all'altra si effettua “a tempo” e, rispettando la metrica dei due
brani, la grossa differenza la fa la capacità di gestire gli equalizzatori, ovvero ALTI, MEDI e
BASSI del Mixer.

Per rendervi conto di come utilizzarli al meglio, cominciate col comprendere appieno la loro
funzione: in sostanza girate il knob dell'equalizzatore fino a tagliare completamente bassi
medi e alti di un brano facendo attenzione a come si modifica il suono.
Vi renderete conto di alcune cose: i bassi regolano ciò che in gergo definiamo “cassa”, di
conseguenza, soprattutto in fase di mixaggio, sarà opportuno “tagliare” il basso della
canzone uscente e aprire in pieno quello della canzone entrante. Due bassi a pieno regime
creerebbero infatti il classico effetto “rimbombo”, coprendo tra l'altro gli altri suoni del
brano.
I medi regolano le “voci” e altri suoni: se, in un brano “cantato”, tagliate completamente i
medi, otterrete come effetto l'annullamento quasi totale della voce. Questo può tornare utile
in fase di mixaggio, qualora, erroneamente andiamo a sovrapporre parti vocali di due
canzoni diverse, cosa che non si dovrebbe mai fare, a meno che non si voglia di proposito
creare un effetto particolare. In ogni caso, se ci troviamo in una situazione del genere con
due parti vocali che si sovrappongono creando confusione, basterà tagliare i medi della
canzone entrante per ottenere nuovamente un suono pulito.
Gli alti regolano le sonorità più “acute”, tipo i classici “clap”. Non ci sono particolari
accorgimenti riguardo a questo equalizzatore; ovviamente se sentite che in fase di mixaggio
il suono è troppo “metallico”, provvedete a tagliare leggermente uno dei 2 alti e otterrete
una sonorità più morbida.

Nell'utilizzo degli equalizzatori, a parte gli accorgimenti sopraelencati, non ci sono regole
precise.
C'è chi mixa per set interi senza toccare medi e alti, soltanto aprendo i bassi delle canzoni
entranti e chiudendo quelli delle canzoni uscenti, e chi invece smanetta costantemente,
anche a caso, sui poveri knob del mixer.
Chi ha ragione? Quello che alla fine crea un set migliore, entusiasmante e più gradevole
all'ascolto.

5.4 Tecnica di Mixaggio


La tecnica di Mixaggio è un po' il riassunto dei concetti precedentemente esposti (messa a
tempo, metrica ed equalizzazione), con l'aggiunta dell'utilizzo dei fader dei canali e del
crossfader.
Solitamente, si mixa tenendo il Crossfader al centro e alzando ed abbassando i fader dei 2
canali. Lo spostamento dei fader può essere graduale, qualora si voglia ottenere un
mixaggio morbido (ad esempio se sto mixando 2 pezzi house che hanno stessa struttura
metrica e ritmo molto simile), oppure può avvenire in modo secco (alzo di colpo il fader
della canzone entrante e contemporaneamente abbasso quello della canzone uscente), se ad
esempio sto mixando due canzoni dance e voglio passare in modo deciso dall'una all'altra.
Anche in questo caso non ci sono regole, tuttavia posso darvi dei consigli utili. Innanzitutto
non perdete l'occasione, quando andate a fare qualche serata in un club come clienti, di
prestare attenzione a come mixa il DJ in console e come utilizza non solo Fader e
Crossfader, ma anche equalizzatori e compagnia bella.
In secondo luogo, e questo è un esercizio fondamentale per prendere piena padronanza del
mixaggio: registrate i vostri passaggi e Dj Set.
Esistono vari programmi gratuiti (es Audacity per Mac o Cool Edit Pro per Windows) per
registrare i propri Dj Set. Bene, cominciate col mixare le stesse 2 canzoni varie volte,
registrate i passaggi, fate ad esempio 5 passaggi diversi per le stesse 2 canzoni, ogni volta
utilizzando in modo differente equalizzatori, fader etc. e scegliendo punti diversi in cui far
partire il brano entrante.
Riascoltate bene i mix ed esaminate attentamente, oltre che eventuali errori, anche le
sonorità che siete stati in grado di creare. Chiedete un parere a terze persone, secondo loro
qual'è il passaggio migliore? E secondo voi?
Individuato il passaggio migliore provate a rifarlo più e più volte, finchè vi rimarrà stampato
ben in testa e, quando vi troverete a suonare d fronte ad un vero pubblico, sarete sicuri di
fare “esplodere” la pista!

Ps: Ogni Dj, ha la propria tecnica, ovvero il proprio modo di utilizzare gli elementi che
abbiamo descritto. Non esiste una tecnica migliore o peggiore, o meglio esiste fino ad un
certo punto.
Molto spesso sul web si scatenano discussioni relative a chi sia il miglior DJ in assoluto, o
chi sia il Dj più scarso tecnicamente. Beh lasciate stare queste diatribe, sono solo
chiacchiere da bar che non hanno soluzione oltre che non avere un senso.
Il Dj migliore è semplicemente quello che fa divertire il proprio pubblico, che suoni con i
cdj, coi giradischi, con un controller o mangianastri, se il Disc Jockey fa ballare e divertire ,
allora significa che sta facendo il suo dovere!

6. Consigli finali:
Questa piccola guida ha voluto semplicemente dare delle indicazioni di base da seguire per
affrontare, con il piede giusto, il percorso per diventare un vero e proprio Disc Jockey.
E' un po' come un promemoria che indica l'equipaggiamento e gli accorgimenti di base di
cui avete bisogno per intraprendere un lungo viaggio in cui per molti aspetti sarete soli, ed è
necessario che lo siate.
E' importante che vi alleniate duramente, che vi facciate le ossa attraverso le prime feste con
gli amici, per prendere coraggio, vedere cosa riuscite a trasmettere al pubblico, sbagliare;
soprattutto sbagliare, ma allo stesso tempo imparare dagli errori commessi.
Non scoraggiatevi di fronte alle prime difficoltà, tipo che musica devo suonare? Ma non
riesco a mettere a tempo etc. etc.
Allenatevi duramente e vedrete che col tempo i vostri sforzi saranno ripagati!
E mi raccomando, ogni volta che salite in consolle, fatelo con un solo obiettivo, anzi 2:
divertirvi e divertire!

Alex Zeta.

Potrebbero piacerti anche