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DIREZIONE- SUPERIORE DEL SERVIZIO TECNICO DELLE ARM! — MUNIZIONI NORME TECNICHE PER LA VISITA ALLE ARMI MOD. 91 IN DISTRIBUZIONE. tou STAB. TIP, A. MESCHINI was. xy DIREZIONE SUPERIORE DEL SERVIZIO TECNICO DELLE ARMI £ MUNIZIONI NORME TECNICHE PER LA VISITA ALLE ARMI MOD. 91 IN DISTRIBUZIONE. 1. - Premesse. Le seguenti norme consentono di eseguire presso i corpi una visita sufficientemente razionale alle armi mud. GL, per riconoscere lo stato in cui si trovano, specialmente per quanto riguarda quegli elementi che nel tiro pil facilmente danno lvogo ad inconvenienti o guasti, e procedere alla sostituzione delle parti che mon possono pit funzionare regolarmente. 2. = L'esame delle parti suddette non deve perd sempre _li- mitarsi a quella di ognuma di esse presa singolarmente, ma deve estendersi spesso a due o pit parti prese insieme, la cui _unione costituisce un organo che ha una determinata funzione. In pari tempo @ da osservare che una stessa parte pud, con i suoi vari elementi, partecipare alla costituzione di pil organi aventi funzioni diverse. Per tali ragioni la verifica devesi eseguire in modg da con- trollare sopra tutto il funzionamento dei vari organi, che &, dal- tronde, in dipendenza diretta delle buone condizioni delle parti che li costituiscono, 3, - Strumenti verificatori, Per la visita di cui trattasi oc— corrono i seguenti strumenti. a) 4 verificatori del calibro di canna di armi mod. 91, rispettivamente del diametro di mm. 6,51 - 6.55 - 6,60 - 6,65; 1 asta di riferimento; 1 asta di riferimento graduata, oppure una riga graduata. 4) 1 verificatore della distanza fra il piano della testa del cilindro ¢ i] cono di raccordamento della camera di canne di armi mod. 91 (rifiuto in servizio). = ¢) | verificatore della sporgenza della punta del percussore sul piano della testa del cilindro delle armi mod. 91. d) | verificatore della forza di sollevamento dell’ elevatore delle armi mod. 91, con relativa leva per il controllo. e) 3 verificatori del mirino: (1 per il fucile mod. 91; 1 per moschetto mod. 91; 1 per il moschetto mod. 91 T. S)). f) 1 serie verificatori del piano di tiro per le canne di armi mod. 91, costituita da un verificatore per lo zoccolo, ed | per il mirino. Le descrizioni sommarie dei suindicati strumenti sono contenute nei numeri seguenti, insieme alle indicazioni sul modo di impie- garli I. VERIFICA DELLE CANNE 4. - Lesione delle canme. Le canne di armi mod. 91 in di- stribuzione possono presentare talvolta qualche traccia di lesione, consistente in incrimatura o rigonfiamento, che se non avvertita in tempo pud essere causa di scoppio. Le incrimature possono provenire da difetto di metallo, o falla interna, rimasta nascosta durante la lavorazione, ¢ si appalesano in generale dopola prova forzata di sparo, eseguita presso le fabbriche d@’armi, ma qualche rara volta si manifestano soltanto dopo wn lun- go periodo di servizio, in seguito alle ripetute vibrazioni dello sparo. Possono altresi dipendere da tensioni anormali interne, eventual- mente prodattesi durante I'uso dell’arma. { rigonfiamenti dipendono pure da tensioni anormali interne, che si sviluppano in seguito ad ostruzione della canna, quando juesta non dia luogo senz‘altro allo scoppio dell’arma. Se lostru- zione si verifica durante Vimpiego di cartucce ridotte per il tiro a segno avviene pit facilmente il rigonfiamento che lo scoppiv. 4. - Esame oculare delle canne. - (1). Viene eseguito inter— namente ed esternamente, dopo accuratissima e minuziosa pulizia delle canne Lesame interno tende a ricercare lanto le inerinature che | rigontiamenti, poiché le prime si manifestano con maggior faciita nell'interne che non alfesterme, ed i secondi vi sono pitt facilinenty visihili, anche se di lieve entita, Le inerinature si presentano in genere sutto laspetto di leg- Kerissimi segni filiformi, di assai difficile osservazione, ed occarre wn occhio molto pratico per poterle scoprire. Nel caso tuttavia in cui sergesse dl dubbio di aver rilevato un indizio dei suddetti guasti se ne deve prendere nota, ¢ U arma deve essere ritirata per un ulteriore esame, da far eseguire da personale specializzato o presso la fabbrica d'armi | ngonfiamenti sono pitt facilmente rilevabili delle incrinature, per un ombra circolare che producono. Anche in tal caso l'arma deve essere ritirata ¢ pow inviata alla fabbrica d‘armi. L’'esame interna, quando eseguito da ottimi specialisti, serve anche a stabilire le condizioni di livellatura delle cane, ossia la fettilineita del loro asse. L’esame esterno ha minure importanza di quello interno, pre- senta minore difficolta, ¢ con questo possono rintracciarsi le- vanti mgontiamenti della canna che sono esternamente ben visibili 6. - Controllo dell’efficienza delle canne. - (2). Allo scapo di Ficonoscere se le canne sono ancora in condizioni da consentirne Vimpiego, oppure debbano esser messe fuori servizio, se ne ese= guisce il controllo impiegando i due © verificatori del calibro dé canna mod. 91 da mm. 6,51, ¢ da mn. 6,65 . quest’ ullimo mon- tato sull’* asta di riferimeato . ¢ \' altro su una usuale bacchetta (figura 1). Eseguita — come detto sopra — ia pill accurats pulizia della canna si introduce dapprima il verificatore da mm. 6,51 per riscon- trare se la canna non presenta restcingimenti o ostruzioni, cid che & controliato dal libero passaygio del verificatore per tutta la lun- ghezza della canna, Nel caso di arresto del verificatore l'arma verra ritirata, per essere sottoposta a nuova verifica dal personale specializzato detla fabbrica d'armi, o dalla fabbrica stessa. ag = Se il controllo suddetto ha dato buon risultato si eseguisce quello con il verificatore da mm. 6,65. La canna deve considerarsi fuori servizio quando il verificatore suddetto, introdotto dalla bocca, penetra nella canna per una lun- ghezza superiore acm, 2, ¢ quando introdotto dalla culatta pe- netra nella canna per una lunghezza maggiore di cm. 18. Questa misura & indicata da uno dei segni di riferimento incisi sull'asta, allorché viene a disporsi in corrispondenza del piano posteriore del corpo della culatta mobile. Fra il suddetto piano e la sezione della camma che non deve essere oltrepassata la distanza risulta quindi di mm, 320, essende di mm. 140 !a lunghezza dalla culatta mobile ne! tratto compresu tra il piano stesso € il piano posteriore della canna. 7. - Verifica del calibro delle canne, - (3). Serve a stabilire lo stato d'uso delle canne, ogsia le loro condizioni di logoramento, e ne permette la loro razionale classifica. Si eseguisce impiegando i 3 verificateri di canna mod. 9F con asta di riferimento graduata, oppure si impiegano i verificatori montati su bacchette di fucile, servendusi per le misure di una riga graduata. la verifica consiste nel determinare le posizioni delle sezioni dellanima, (nella parte rigata della canna), aventt calibri eguali ai diametri dei 3 verificatori Cib si ottiene introducende succ ite (se entrano) prima dalla culatta, € poi dalla bocca, i verificatori suddetti, a cominciare da quello di minor diametro, ¢ misurando in millimetri la pene trazione di questi a partire dal piano posteriore della culatla mo- bile, o dalla bocca. Le misure rilevate dalla culatta devono essere diminuite cia~ seuna di mm, 140 - che &, come detto al nm. precedente, la di- stanza fra il piano posteriore della culatta ¢ Vino della canna. Si intende che anche con tale metodo di verifica, deve essere fenuto. conto di quanto detlo nel precedente n, 6, circa le canne da considerare fuori servizio, in relazione alla, penetrazione del. verificatore da mm. 6,5, I. VERIFICA DEGLI ORGANI DI CHIUSURA 8. - Condizione essenaiale per evitare inconvenient al tire con le armi mod, 91 & il perfetto stato di efficienza degli organi di chinsura. QO. Visita dei cilindei otturatori. — (4). Si esamina atleatamente la testa di ogni cilindro olturatore .specialmente.nell'atlacco delle alette @ (v. fig. 2) ai corpo; € in questo esame non st devoro scorgere traccieé di rottuce o incrinature, nel qual caso il cilindro deve essere sostituito. Per quanto si riferisce ad altre verifiche, devesi anche osservare se il foro f della testa del cilindro si presenta allargato o ristretto, © comunque irregolare, ¢ se il piccolo incavo i della parte poste- riore risulta agli orli ammaccato o in altro modo deteriorato (cfr. n. 11, 14 € 16). Si tollerano perd in servizio i cilindri che presentano la rot— tura del beccuccio & o della parte corrispondente alla scanalatura s di uscita del dente del tubetto. 10. - Verifica della chiusura. - (5). Si eseguisce con il * ve- rificatore della distanza fra it piano della testa del cilindro e tl cono del raccordamento nella camera di canna di armi mod. 91 , (rifiuto in servizio), 0 jalsa cartuccia (fig. 3) che & di acciaio ; hala forma di una cartuccia, e dimensioni corrispondenti allo scopo per cui & destinato. Si dispone il verificatore, o falsa cartuccia, all'imboceatura della camera, in posizione simile a quella della cartuccia vera quando esce dal caricatore, ¢ cid per facilitare la presa del fondella col beccucio del cilindro, ed evitare la possibile deformazione dell'un- ghia dell'estrattore quando si spinge lotturatore contro la cartuccia gia introdotta nella canna. Si fa quindi scorrere avanti il eilindre. e si prova ad abbattere il manubrio. 1” arma ¢ da considerare, agli effetti della chiusura, in buone condizioni di servizio quando il manubrio del cilindro non si pud abbattere completamente. Se invece il manubrio si abbatte con facilita l'arma é da ri- tenersi pericolosa per il tiro, e si deve quindi procedere alla so- stituzione del cilindro con un altro, che nella posizione della prova non si possa chiudere completamente. In caso diverso larma deve essere rifirata per inviarla alla fabbrica d'armi. HL VERIFICA DEGLI ORGANI DI PERCUSSIONE EDI SCATTO 11. - Si eseguisce con I'esame particolare di alcuni elementi delle seguenti parti, del modo in cui risultano reciprocamente di- Sposti, e del loro relativo funzionamento. a) Percussore. - (6). Se ne esamina la sporgenza della punta del piano di testa del cilindro per assicurarsi che possa produrre re- golarmente la deflagrazione della capsula della cartuccia, ¢ si os- serva se l'asta risulta deformata invece che diritta. 6) Molla a spirale def percussore. - (7). Si esamina per stabilire se trovasi nellevolute condizioni per far agire-il pereussore ‘con la forza viva necessaria allo schiacciamento della capsula. ¢) Cilindro otturatore. -(4). Se ne esaminano le condizioni del foro di testa dove passa la punta del percussore, e quello del pic- colo incavo della parte posteriore dove si appoggia, quando si arma, la punta del risalto elicoidale del cane (cfr. n. 9). d) Cane. - (8). Si esamina se esiste logoramento della punta del risalto suddetto, perché insieme a quello del piccolo incavo cilin- drico pud produrre il disarmo automatico del cane, (cfr. n. 14) e si os— serva quali sono le condizioni del dente di arresto, i cui difetti danno luogo ad irregolarita dello scatto (cfr. n. 15). e) Bottone del percussore. - (9). Se & in buone condizioni e se 10 Si avvita completamente in modo che il piuolo del cane, spinto dalla Mmolletta a spirale, pud collocarsi nell'apposito alloggiamento. f) Tubetto con nasello, - (VQ), Se & rotto o deformata, &) Dente di scatto. (11). Se ne esamina la posizione, se si pre- senta logorato, & si osserva qual’é il suo fuuzionamento insieme a tutto il congegno di seatto. 12. - Verifica del percussore. - (6). Si eseguisce col verificatore della sporgenza delia puata del percussore sul piano della testa de! cilindro delle armi mod. 91 (lig. 4) che si compone di una sagoma slaza avente ad una estremita due intagli, di profondita conve- niente, pressa i quali sono impresse le indicazioni massima c mi Anima, Fuge Per procedere alla vecifica basta disarmare il cane, appoggiare il verificatore sul piano della testa del cilindro, in modo da disporre ‘a punta del percussore successivamente nei due intagli, ed assicu- rarsi che essa non sporga dal piano delia testa del cilindro, né oltre i massimo, né al disotto del minimo. Se la punta del percussore ¢ troppo sporgente basta, la mag- gor parte delle volte, cambuare detta percussare com quella diun altro cilindro, Se non si ottiene inizialmente lo scopo si fannu altri tentativi analoghi, non riuscendo i quali; a) $i cambia senz‘altro il percussore, se questo ha presentato lo stesso difetta in tutti i cilindri in cui fu provate; 4) si cambia il cilindro, se in questo tutti i percussori pro- vati hanno presentato lo stesso difetto. Se la punta invece @ poco sporgente, si scompane I'utturature nei suoi due gruppi, ¢ si ¢samina se il difetto dipende da defor- mazione della punta del percussore (rotta, appiattita o storta), nel qual caso il percussore deve essere inviato alla riparazione. Pub darsi pero che la punta del percussore non presenti al- cuna deformazione, ma che l'insufficiente sporgenza dipenda da deformazione del foro della testa del cilindro, o da fecce rimaste internamente al cilindro sui fondo, per cui se, dopo pulito |'interno del foro del cilindro, il difetto permane, si procede alla verifica del foro stesso nel seguente modo : Separato il cilindro da tutte le altre parti dell’otturatore vi si imtroduce un percussore nuove, sprovvisty di molla, bottone, ecc., ¢ si verifica attentamente se la faccia anteriore della sua testa va ad urtare contro il risalto interno del foro, ¢ se la sua punta al- traversa liberamente, senza alcun attrito, il foro stesso. Se cid non avviene significa che id foro si & ristretto ¢ quindi il cilindro deve essere riparato 13. - Verifica della molla a spirale del percussore, - (7). Consiste wellinvestire la molla su di un percussore sciolto facendola a poggiare sulla faccia posteriore della testa (fig. 5). Cosi disposta = ee la molla deve raggiungere con la sua lunghezza il tratto impanato deli’asta, e se non supera tale limite & segno che la molla ha per- duto in lunghezza e quindi in forza, «© per cid deve essere sostituita. Liindebolimento della molla del percussore, se raggiunge un certo limite, pud dar luogo allo scatto a vuota. 14. = Verifica della possibilita del disarmo automatico del cane. - (4) ¢ (8). Il disarmo automatico del cane & un inconveniente che pud aver luogo al momento in cui si tira indietro il manubrio, se la trazione & esercitata con uno sforzo un pd violento e supe- riore al normale. Fig. 6 Il disarmo avviene o perché lincavoiche @ nella parte poste- riore del citindro, (v. fig. 6) per difetto di tempera, per il lun- go uso si ammacca agli orli, e lascia sfuggire la punta del risaltu elicoidale del cane, 0 perché questa punta & a sua volta ammaccata per lo stesso motivo, od infine per la concomitanza delle due cir- costanze indicate. Riscontranda tale difetto, si deve procedere al cambio dell parti guaste, 13. = Verifica dello seatto. - (11), Consiste net rilevare s¢ la" fore di seatto , del grilletto visulta aormale, ¢ cioé corrispunde ad un peso di cirea Kg. 1,500; o se lu scatto si ottiene appena si tocea il grilletta - scatfo dolee ; oppure se occorre una notevole pressionc Su questo per farlo scattare - scotte duro. Mancando presso i corpi il congegno per eseguire la misura suindicata, sé ne eseguisce un controllo sulficientemeate appros- simato sospendendo I'arma in equilibrio sul grilletto, con fa canna rivalta in basso, facendo appoggiare il grilletto su di un dito, ed osservando come avviene lo scatto. -—i4— Se questo avviene dopo che si é lasciata I'arma sospesa, anche se presentata una lievissima resistenza,lo scatto & abbastanza rego- lare ; se avviene appena il grilletto si appoggia al dito lo scatto é dolce; se invece non si ottiene nemmeno col peso solo dell’arma sospesa lo scatto & duro. Le cause dei suaccennati difetti sono diverse ¢ precisamente le seguenti: (v. fig. 7). @) nel caso di seatto dolce :logorio del dente di arresto del cane - 9 del dente di scatto - del piano della coda della culatta dove appoggia la gobba del grilletto - qualche volta anche delle gobbe del grilletto - cane ripiegato in alto per deformazione del-— Vasta del percussore. ‘b) nel caso di scafto daro: formazione di sgranature o sba- vature sul dente di arresto del cane, che possono generare attriti- eccessiva sporgenza del dente di scatto - montaggio poco accurato del bilanciere, grilietto ¢ dente di scatto - cane ripiegata in basso, per urto ricevuto, unitamente all’asta del percussore rimasta. de- formata Il congegno di scatlo & inaltre in condizioni da non poter _ funzionare quando la molletta a spirale dell’espulsore & rotta o fortemente deformata, cio che di tuogo a libero giuoco del_bilan- ciere, ¢ conseguentemente del grilletto, che mon assume piiria sua posizione normale, © non presenta pit resistenza a qualunque spostamento. IV. VERIFICA DEGLI ORGANI DI ESTRAZIONE EDL ESPULSIONE 16. - Verifica detl’estrattore, (12). Si eseguisce sull’otturatore tolto dall'arma osservando se la falsa cartuccia si investe regolar- mente sulla testa dell’otturatore, restando presa col fondello dal beccnecio 6 ¢ daliunghia d dell’estrattore (fig. 2 ¢ 8) il cul impegno deve avvenire con un leggero scatto. Affinché cid si verifichi & necessario, ira alten, che I unghia —- i — dell’estrattore risulli lievemente distaccata dal piano della testa del cilindro otturatore, in moda da potersi spostare liberamente senza attritu. Se I’ investimento avviene con troppa facilita 0 con eccessivo sforzo si deve sostituire l'estrattore. Nei casi in cui anche dopo aver sostituito lestrattore pid volte occorra forzare la cartuccia per investirla, & segno che T'estrattore, per soverchia profondita déll'incastro del cilindro otturatore in cui @ alloggiato, viene a risultare con Ia testa troppo vicina all'asse del cilindro stesso. Occorre allora far riparare il cilindro otturalore dalla fabbrica d'armi. 17. - Verifica dell'espulsore. - (13). Consiste nel riconoscere se la festa dell’'espulsore sporge di cirea 5 mm. dal foro della culatta mobile. In caso diversa (cid che avviene raramente) il difetto pud di- pendere specialmente dalla rottura o deformazione della sua mol- letta a spirare (cfr. m. 15).

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