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Vitto e alloggio

(Vedi accordo di rinnovo in nota)


D/1 - Convenzione per la fornitura del vitto e alloggio
per le aziende alberghiere
Le aziende alberghiere provvederanno alla somministrazione del vitto ed alla fornitura
dell'alloggio ai lavoratori dipendenti alle condizioni appresso indicate:
a) ogni pasto, pranzo, o cena, deve essere composto da un primo piatto, da un secondo
con contorno, pane, frutta ed un quarto di vino;
b) la prima colazione deve essere servita secondo gli usi e le consuetudini locali;
c) le camere adibite ad alloggio dovranno soddisfare le esigenze di decoro e di igiene e
sanità, in particolare per quanto riguarda la cubatura d'aria a disposizione del dipendente;
d/1) il lavoratore che usufruirà delle somministrazioni dei pasti e dell'alloggio,
corrisponderà dal 3 maggio 1990 il relativo prezzo all'azienda fornitrice, secondo le
seguenti tabelle:
- un pranzo: lire 500;
- una prima colazione: lire 125;
- un pernottamento: lire 625;
corrispondenti a lire 1.250 giornaliere e lire 33.750 mensili per il vitto intero e a lire
18.750 mensili per l'alloggio;
d/2) a decorrere dal 1° luglio 1996 il prezzo di cui sopra è determinato come segue:
- un pranzo: lire 650;
- una prima colazione: lire 150;
- un pernottamento: lire 800;
corrispondenti a lire 1.600 giornaliere e lire 43.500 mensili per il vitto intero e a lire
24.000 mensili per l'alloggio;
d/3) a decorrere dal 1° gennaio 1999, il prezzo di cui sopra è determinato come segue:
- un pranzo: lire 800;
- una prima colazione: lire 175;
- un pernottamento: lire 925;
d/4) a decorrere dal 1° agosto 2003, il prezzo di cui sopra è determinato come segue:
- un pranzo: euro 0,50;
- una prima colazione: euro 0,10;
- un pernottamento: euro 0,60;
e) le parti si danno reciprocamente atto che, avendo inteso stipulare con il presente atto
una convenzione per la fornitura del vitto e alloggio su scala nazionale ai dipendenti dalle
aziende alberghiere, tale fornitura non è collegabile in alcun modo alle prestazioni
lavorative dei singoli dipendenti e che pertanto essa non è valutabile ai fini contrattuali ed
assicurativi;
f) il dipendente è tenuto ad avvertire all'atto dell'assunzione il datore di lavoro della
propria intenzione di usufruire del servizio vitto e alloggio. Di ogni modifica di detta
scelta deve darne comunicazione al datore di lavoro con preavviso di almeno 30 giorni;
g) il datore di lavoro che per accertate oggettive esigenze aziendali non sia in grado di
fornire il servizio di vitto e alloggio deve dichiararlo per iscritto all'atto dell'assunzione in
servizio del dipendente. Qualora l'impossibilità a prestare il servizio intervenga in un
momento successivo il datore di lavoro è tenuto a darne comunicazione alle R.S.A. per
ricercare le più idonee soluzioni.
Nota a verbale
A decorrere dal 3 maggio 1990, eventuali valori del vitto e alloggio provincialmente in
atto superiori a quelli di cui al punto d/1) della presente convenzione verranno adeguati
nella misura massima di lire 100 per un pranzo, di lire 25 per una prima colazione e di
lire 125 per un pernottamento.
A decorrere dal 1° luglio 1996, eventuali valori del vitto e alloggio provincialmente in
atto superiori a quelli di cui al punto d/2) della presente convenzione verranno adeguati
nella misura massima di lire 150 per un pranzo, di lire 25 per una prima colazione e di
lire 125 per un pernottamento.
A decorrere dal 1° gennaio 1999, eventuali valori del vitto e alloggio provincialmente in
atto superiori a quelli di cui al punto d/3 della presente convenzione verranno adeguati
nella misura massima di lire 150 per un pranzo, di lire 25 per una prima colazione e di
lire 125 per un pernottamento.
A decorrere dal 1° agosto 2003 eventuali valori del vitto e dell'alloggio provincialmente
in atto superiori a quelli di cui al punto d4) della presente Convenzione verranno adeguati
nella misura massima di € 0,09 per un pranzo, di € 0,01 per una prima colazione e di €
0,12 per un pernottamento.
D/2 - Convenzione per la somministrazione del vitto
per i pubblici esercizi del 21 ottobre 1973
I titolari degli esercizi pubblici della ristorazione provvederanno alla somministrazione,
nei giorni in cui l'azienda è aperta, di due pasti giornalieri ai propri dipendenti, alle
condizioni appresso specificate.
1) Ogni pasto deve essere composto da un primo piatto, un secondo con contorno, pane,
frutta ed un quarto di vino. Il pasto deve essere sano ed in quantità sufficiente.
2) I lavoratori che usufruiranno della somministrazione dei pasti dai rispettivi datori di
lavoro fornitori corrisponderanno il prezzo relativo da determinarsi con specifici contratti
dalle Organizzazioni provinciali dei lavoratori e dei datori di lavoro entro un limite
massimo di 150 lire a pasto. Il prezzo massimo di ciascun pasto sopra specificato sarà
soggetto a verifica annuale da parte delle Organizzazioni contraenti.
3) Le parti si danno reciprocamente atto che avendo inteso stipulare con il presente atto
una convenzione per la fornitura del vitto su scala nazionale ai dipendenti delle aziende
della ristorazione tale fornitura non è collegabile in alcun modo alle prestazioni lavorative
dei singoli dipendenti e che pertanto essa non è valutabile ai fini contrattuali ed
assicurativi.
Nota a verbale
A partire dal 1° giugno 1986 il prezzo del vitto in atto nelle varie province è aumentato di
lire 150 a pasto.
A partire dal 3 maggio 1990 il prezzo del vitto in atto nelle varie province è aumentato di
lire 100.
A partire dal 1° luglio 1996 il prezzo del vitto in atto nelle varie province è aumentato di
lire 150 a pasto.
A partire dal 1° gennaio 1999, il prezzo del vitto in atto nelle varie province è aumentato
di lire 150 a pasto.
A decorrere dal 1° agosto 2003, il prezzo del vitto in atto nelle varie province è
aumentato di euro 0,09 a pasto.
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N.d.R.: L'accordo 27 luglio 2007 prevede quanto segue:
Vitto e alloggio
L'Allegato D al c.c.n.l. turismo 19 luglio 2003 è modificato come segue.
Al paragrafo D/1, dopo la lett. d4) è aggiunta la seguente:
"d5) a decorrere dal 1° agosto 2007 il prezzo di cui sopra è determinato come segue:
- un pranzo: € 0,70;
- una prima colazione: € 0,12;
- un pernottamento: € 0,75.".
Al termine della nota a verbale che segue al paragrafo D/1 è aggiunto il seguente periodo:
"A decorrere dal 1° agosto 2007 eventuali valori del vitto e dell'alloggio provincialmente
in atto superiori a quelli di cui al punto d5) della presente convenzione verranno adeguati
nella misura massima di € 0,20 per un pranzo, di € 0,02 per una prima colazione e di €
0,15 per un pernottamento.".
Al termine della nota a verbale che segue il paragrafo D/2 è aggiunto il seguente periodo:
"A decorrere dal 1° agosto 2007, il prezzo del vitto in atto nelle varie province è
aumentato di € 0,20 a pasto.".
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N.d.R.: L'ipotesi di accordo 20 febbraio 2010 prevede quanto segue:
Vitto e alloggio
Al paragrafo D/1 dell'Allegato D al c.c.n.l. turismo 27 luglio 2007 è aggiunto il seguente
periodo:
"A decorrere dal 1° gennaio 2011, eventuali valori del vitto e dell'alloggio
provincialmente in atto superiori a quelli di cui al punto d4) della presente convenzione
verranno adeguati nella misura massima di euro 0,10 per un pranzo, 0,02 per una prima
colazione e di euro 0,10 per un pernottamento.".
All'Allegato D, alla nota a verbale che segue il paragrafo D/2 è aggiunto il seguente
periodo:
"A decorrere dal 1° gennaio 2011, il prezzo del vitto in atto nelle varie province è
aumentato di euro 0,10 a pasto.".

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