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(a cura di Luca Fabbri)

Siamo arrivati a giugno e l’estate è ormai alle


porte. Qualcuno ha da tempo cominciato a fare
qualche capatina nei fine settimana al mare o in
montagna mentre gli altri cominciano a contare i
giorni che mancano alle sospirate ferie.
Anche l’anno pastorale è giunto al termine, nelle
varie parrocchie si cominciano a vedere i vari
depliant che propongono campiscuola, grest,
ritiri spirituali, vacanze insieme…
In generale, nelle vacanze, si mette da parte persone incapaci di riflettere e di pregare. In
tutto quello che si fa durante l’anno per aprire realtà, solo nel silenzio l'uomo riesce ad ascoltare
“un altro capitolo”. Tra le tante cose che nell'intimo della coscienza la voce di Dio, che
vengono messe da parte spesso e volentieri c’è veramente lo rende libero. E le vacanze pos-
pure la nostra relazione con Dio. Le chiese, du- sono aiutare a riscoprire e coltivare questa
rante l’estate, sono pressoché deserte se non, a indispensabile dimensione interiore del-
volte, addirittura chiuse. Ma Dio non va in ferie! l'esistenza umana».
La vita di fede non dovrebbe conoscere la vil- "Fermatevi e sappiate che Io sono Dio!". (Sal
leggiatura. Anzi, forse proprio durante la villeg- 46,11). Il testo latino ha "vacate et videte"... cioè
giatura o la vacanza dovrebbe essere più facile prendetevi una vacanza dalle occupazioni
dedicarsi allo spirito e allo spirituale. C’è più ordinarie; fermatevi, ascoltatemi, ascoltatevi!
tempo: meno fretta; meno urgenze…. La vacanza per il cristiano si dovrebbe fondare
Il termine «vacanza» – sono andato a ricercarlo qui: tempo per Dio, tempo per se stessi,
su internet – deriva dal latino vacare che in realtà tempo per l'essenziale, tempo per la medita-
significa dedicarsi pienamente a un’attività. zione, tempo per il silenzio.
La vera sosta, infatti, dovrebbe scandire ogni Nella vacanze non dovremmo poi dimenticare
giornata e ogni opera umana: Pascal non esitava tutti coloro che per vari motivi non possono go-
a scrivere che «ogni disgrazia viene agli uomini dere di questo tempo così come vorrebbero.
da una cosa sola: il non saper restare in riposo in L’invito a non dimenticarci il nostro essere
una camera» (Pensieri, n. 139). “ekklesia”, il nostro essere comunità sta proprio
Non è sempre facile organizzare il riposo: biso- ricordando tutte queste persone e in questo ci
gna costruire un ozio intelligente. Per il cri- potrebbero aiutare le parole che l’anno scorso
stiano le vacanze dovrebbero essere fonte di Benedetto XVI dedicò a loro: «Non dimentico
rigenerazione, di crescita spirituale da vivere con quanti non possono beneficiare di un tempo di
gioia!!! riposo e di vacanza: penso ai malati negli ospe-
Nel 2004, durante le sue vacanze, il Beato Gio- dali e nelle case di cura, ai carcerati, agli anziani,
vanni Paolo II disse: «In questa oasi di quiete, di alle persone sole e a coloro che trascorrono l’e-
fronte al meraviglioso spettacolo della natura, si state nel caldo delle città. A ciascuno assicuro la
sperimenta facilmente quanto proficuo sia il si- mia affettuosa vicinanza e un ricordo nella pre-
lenzio, un bene oggi sempre più raro. Le molte- ghiera».
plici opportunità di relazione e di informazione
che offre la società moderna rischiano talora di Buone vacanze a tutti!
togliere spazio al raccoglimento, sino a rendere le
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