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Falcidiata dagli infortuni la 3MP butta il cuore oltre l’ostacolo 4ND!

In un quarto di finale esaltante la sorpresa 3MP continua il sogno volando in semi-finale

E alla fine la 3MP ce la fa. Dopo una partita molto tesa e combattuta, passata per larghi tratti a inseguire, si risolve solo
ai rigori la vittoria della terza. Squadra stoica che reagisce bene alle mille vicissitudini della vigilia. Infatti si erano
dovuti fermare per infortunio il capitano Marchesini, lesione dei muscoli della coscia, Petrucci, per lancinanti dolori alla
schiena, e Bellisardi per un affaticamento muscolare. Inoltre i giocatori a disposizione non erano al meglio: Giagnorio
arrivava da un affaticamento alla gamba, Olivi si portava dietro gli effetti dei dolori alla schiena, Cristini con uno
stiramento al polpaccio e Guglielmi con una caviglia quasi slogata. Per rimediare alle assenze allora le prime
convocazioni per Baiesi e Toschi. Dunque la partita.

Una terza decimata allora parte schierando Giagnorio in porta, Olivi e Rangoni in linea difensiva e Cristini unica punta.
A questi risponde la 4ND giocando con uno spregiudicato 1-2, con in difesa un solo uomo a supporto di due attaccanti
larghi. Ed è proprio questo atteggiamento che favorisce la quarta in avvio di partita. Infatti nonostante gli avvertimenti
del capitano assente nominato coach , la ND trova subito 3 reti in fotocopia, con una ripartenza veloce in contropiede e
sfruttando la superiorità numerica formatasi. Dopo i primi 5 minuti di follia allora le prime mosse del coach, che si
affida all’esperienza di Baiesi togliendo uno spento Rangoni che non sfrutta l’opportunità della partenza da titolare. La
squadra ottiene maggior compatteza, anche se le distrazioni dietro rimangono una costante, e trova anche il primo
squillo con un gol di Olivi. Gran bordata dalla distanza e 3-1. Segnale di vita però che illude per poco, poiché la 4ND
reagisce subito segnando il 4-1 con la solita mossa che aveva contraddistinto i primi tre. Altri 3 gol di vantaggio e il
coach che corre ai ripari per non incappare in una goleada, sostituendo Cristini con il più geometrico Guglielmi. Mossa
azzeccata ed è proprio il neoentrato a segnare due gol che portano al primo pareggio, che dura meno di un minuto
poiché i padroni di casa ripassano in vantaggio con il4-3. Da qui una mirandola di cambi e gol, per un primo tempo
spettacolare e pieno di emozioni, che si conclude sull’8-7 per la 4. Un solo gol da recuperare all’intervallo, ma anche
tante energie, spese nei primi venti minuti a causa della mancanza di cambi .

Nel secondo tempo, come previsto dal coach Mourchesini, la 4 ha un calo fisico in avvio e la MP è capacissima nel farsi
trovare pronta e infilare un parziale di 3a0 guidato da Cristini, Olivi e un colpo da biliardo di Rangoni che riscatta una
prestazione fin lì opaca. 8-10 in 5 minuti. Poi la stanchezza comincia ad affiorare e i cambi obbligati dell’ottimo Olivi e
del concreto Cristini sbilanciano la squadra più verso la propria area. E dopo il repentino 9-10, da una azione
apparentemente innocua sfocia il gol del pareggio grazie ad un autogol di Baiesi, che un goffo tocco all’indietro beffa
Giagnorio. Quindi gli ultimi 3 minuti si aprono col punteggio di parità. Parità che dura, come solito ormai in questa
partita, per meno di un minuto, poiché con una grande dormita di tutta la squadra viene concesso alla quarta il vantaggio
11-10 a meno di 2 min dalla fine. Un gol da recuperare e poco tempo a disposizione. Allora il colpo di genio. Mou
prova la mossa della disperazione, togliendo un non esente da colpe Giagnorio portiere sostituendolo con un Toschi
fresco e tolto per l’occasione dalla naftalina, messo in porta in jeans, felpa e chiavi di casa in tasca. Scende Baiesi allora
per lasciare posto alla fantasia di Giagnorio. E subito altra mossa azzeccata poiché solo un minuto dopo, da una grande
azione giocata in coppia da Olivi-Giagnorio, serie di passaggi sulla fascia, è proprio quest’ultimo a servire su un piatto
d’argento l’assist per il pareggio a Cristini, che non sbaglia e da posizione ottima infila il portiere avversario con un
gran tiro. E proprio quando i supplementari sembravano inevitabili, a 28 secondi esatti dal termine, la MP riesce nella
non facile impresa di farsi trovare scoperta in contropiede, ancora una volta, sotto gli occhi increduli dei tifosi e della
panchina presenti. Olivi da ultimo uomo è costretto al fallo in scivolata, prendendo sì il pallone, ma con un intervento
vietato dal regolamento. L’arbitro fischia rigore e subito invasione di campo da parte di tutti nel cercare di evitare la
beffa a così poco tempo dalla fine. Ma il direttore si dimostra inamovibile e oltre ad assegnare il rigore manda un
richiamo verbale al mister, esploso alla chiamata del rigore. E allora tutto si decide ai famosi 28 secondi dal termine,
uno contro uno, Toschi contro il difensore della 4ND,designato rigorista per l’occasione. Duello fra pesi massimi,
essendo tutti e due sopra il metro e 90 e gli 80 kg. Toschi è bravissimo nell’occasione a chiudere mentalmente la porta
al rigorista, che non trova più buchi in quella piccola porta per far passare il pallone. Così calcia un potente rasoterra,
che si spegne però a lato, con più di un brivido che percorre la schiena di tutti i presenti. La palla viene scaraventata via
e la partita finisce i suoi 40 minuti regolamentari sulla parità 11-11.
Dopo 5 minuti di riposo e telefonate all’impazzata per sapere che cosa bisognasse fare in caso di parità alla fine del
tempo, si decide per giocare altri 5 minuti, un supplementare secco, senza appello. Così prima della ripresa delle ostilità,
il discorso per dare la carica dell’allenatore, che richiama i suoi uomini a raccolta e con poche parole cerca di dare loro
il migliore atteggiamento tattico. Richiede maggiore attenzione sui fatali contropiedi e un maggior impegno nella fase
difensiva. E si ricomincia. Riprendono il campo coloro che avevano finito il tempo regolamentare, che accecati dalla
foga agonistica di cercare il gol del vantaggio, si sbilanciano non rispettando le consegne del mister. E subito quindi in
avvio di tempo il repentino gol della 4, che trova la rete sugli sviluppi dell’ennesimo contropiede ben giocato. Squadra
quindi mal messa in campo, ma il coach è troppo preso dalla partita per rendersene conto e non cambia nulla. Dopo
soltanto un minuto è punito nuovamente con il gol del 13-11 che sembra spalancare le porte della semifinale alla 4ND.
Ma la svolta la produce la sorte. Infatti Giagnorio si infortuna alla caviglia a 2 minuti dalla fine e il cambio obbligato
ricade su Guglielmi. Il neo entrato si fa trovare subito pronto sull’invitante assist di Olivi per il 13-12, poi a meno di un
minuto dalla fine trova con una bordata dalla metà campo il gol del pareggio, gol fantasma che viene convalidato
dall’arbitro. Allora 13-13 e ultimi secondi di fuoco, dove le squadre finalmente cercano più l’inviolabilità della propria
porta che il gol qualificazione. Arriva il fischio finale e saranno i rigori a decidere chi passerà il turno.

Comincia la MP la lotteria. Il primo mandato sul dischetto è Cristini ,che freddo non sbaglia. Nel ruolo di portiere torna
Giagnorio, che con decisione si tuffa alla sua destra e para il primo rigore della ND. Allora con un gol di vantaggio va a
tirare Guglielmi, e anche lui non sbaglia infilando un perfetto rasoterra.. Allora la palla passa di nuovo alla 4, che sciupa
nuovamente la possibilità di rientrare in partita, trovandosi di fronte un suntuoso muro, detto Giagnorio. Altro miracolo
del portiere e Olivi che si trova il match-ball sui piedi. Rigore calciato di potenza pura, che non dà scampo
all’incolpevole portiere e urlo liberatorio di tutta la squadra che conquista così le semi-finali.

Dunque ennesima prova di forza di quella che è stata la rivelazione di questo torneo e che ormai ne è una realtà. Vittoria
che fa proseguire il cammino nel campionato, ora si approda alle final4 dove servirà il contributo di tutti, perché oggi si
è sentita molto la mancanza di alcuni elementi che davano solidità in difesa. Comunque elogi a tutti e al coach, che ha
guidato bene la squadra con le sue scelte, ma che ben poco avrebbe potuto se non avesse avuto una risposta così
convincente dai suoi giocatori.

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