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INDICE

Que
sto
ok a
eBo
Presentazione ..........................................................5
par p
tien
e
aud
a: C
l Dio ........................................................................10
I viaggi durante il sonno........................................12
Dove si viaggia quando si sogna ..........................28
L’arte di dimenticare ............................................43
Come nascono i pensieri ......................................58
La legge del successo ............................................71
Come mantenere la nostra forza............................89
Osservate i gigli ..................................................102
L’arte dello studio ..............................................110
Relazioni utili e dannose ....................................125
La schiavitù della paura ......................................136
Cosa sono i doni dello spirito..............................145
Il processo della reincarnazione..........................158
La reincarnazione universale nella natura ..........169

L'autore................................................................181
5

PRESENTAZIONE

P rentice Mulford è ancora conosciuto e letto


Que
sto
pochissimo in Italia nonostante sia stato uno
eBo
ok a
dei pionieri del nuovo pensiero. I suoi saggi
par p
tien
più noti sono quelli pubblicati negli Stati Uniti d’A-
a: C e
aud l
merica in una serie di sei volumetti intitolata The
White Cross Library. Durante il corso della sua vita
questi divennero rapidamente famosi sulle due
sponde dell’Atlantico, ma la loro pubblicazione pe-
riodica terminò a causa della morte inaspettata e
prematura dell’autore.
Prentice Mulford nacque il 5 aprile del 1834 a
Sag Harbor, Long Island, USA, ed è descritto come
“il più strano degli uomini”. Aveva previsto l’aereo e
la radio, aveva profetizzato la telepatia e aveva cer-
cato di praticarla. All’età di 22 anni andò a Jame-
stown, in California, dove lavorò nelle miniere d’o-
ro, fece il cuoco, l’insegnante e il predicatore, e fu
un acuto osservatore della natura umana. Fece fortu-
na non con l’oro, ma con i suoi articoli e i suoi inte-
Il segreto per esprimere il meglio di te 6


ressanti e originali libri. Era un’istituzione nei circo-
li letterari nel 1860, che includevano Mark Twain,
Harte e altri artisti bohémien. Scrisse dozzine di sto-
rielle umoristiche per l’Overland Monthly, Golden
Era e altri giornali locali in California. Egli era es-
senzialmente un giornalista, un giornalista america-
no. Finì per fare lo scrittore non tanto per ambizioni
Que
sto
letterarie quanto per il piacere che scoprì nello scri-
eBo
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p
vere i propri pensieri. Non era un uomo che leggeva
par
tien
e
e aveva una media istruzione, ma era una persona
a: C
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che pensava molto e l’attività della scrittura lo aiuta-
va a pensare in modo più chiaro.
Nel 1865 si interessò a fenomeni mentali/spirituali e
visse in una vecchia baleniera che viaggiava per la baia
di San Francisco. Dopo un viaggio all’estero, Prentice
Mulford trascorse i successivi 17 anni da eremita nelle
paludi di Passaic, nel New Jersey. Fu lì che scrisse le
sue migliori opere sulle leggi mentali/spirituali, tra cui
The White Cross Library, in cui tratta in particolare le
correnti-pensiero e come usarle, cercando di definire
“un sistema per dimostrare che si possono ottenere ri-
sultati in tutte le attività o in tutte le arti attraverso la
forza del pensiero e del potere silenzioso della mente”.
A lui si deve il merito di essere stato il precurso-
re di un nuovo pensiero, quello che oggi sta influen-
Presentazione 7


zando molte persone in tutto il mondo e ha avuto
eco negli scritti di molti che lo hanno seguito. Fu un
insegnante saggio e nessun dogmatismo appare nel-
le sue parole: “Nella vita spirituale, ogni essere uma-
no è uno scopritore e non bisogna prendersela se non
si è creduti. È vostro interesse andare avanti lo stes-
so, trovare altro e aumentare la vostra felicità indivi-
Que
sto
duale”. Il suo pensiero può sembrare irreale dato
eBo
ok a
p
che, nel tentativo di penetrare il mistero che circon-
par
tien
e
da l’uomo, dà corpo a una filosofia molto particola-
a: C
aud l
re e ricca di suggerimenti illuminanti. Questi non ci
dicono niente di nuovo, ma affermano cose note in
modo diverso e ci rinfrescano le idee, oltre a fornir-
ci informazioni. Gran parte del suo pensiero ha un
tocco di stravaganza che non è affatto spiacevole e
contiene una parte di verità.
All’età di 57 anni Mulford decise di ritornare a
Sag Harbor, dove morì serenamente e in solitudine,
apparentemente senza nessuna malattia, nella sua
barca mentre navigava.
Dopo essere stato sepolto senza pietra tombale
per trent’anni, il suo corpo fu deposto nel cimitero di
Oakland, a Sag Harbor.
La grossa pietra sulla sua tomba porta l’iscrizione
“I pensieri sono cose”.
8

Questa breve raccolta di saggi, tratta dalla serie


The White Cross Library, può essere un mezzo per
far conoscere e apprezzare Prentice Mulford.

Que Anna Maria Cipriani


sto
eBo
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par p
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a: C e
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Presentazione
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Prentice Mulford (1834-1891)

Il pioniere del nuovo pensiero


10

DIO

I
Que
sto
eBo
ok a
p l Potere Supremo e la Saggezza governano l’U-
niverso. La mente Suprema è incommensurabile
par
tien
e
e pervade lo spazio infinito. La Saggezza Supre-
a: C
aud l
ma, il Potere e l’Intelligenza sono in ogni cosa che
esiste, dall’atomo al pianeta.
Il Potere Supremo e la Saggezza sono molto più
che essere in ogni cosa. La Mente Suprema è ogni
cosa, ogni atomo della montagna, del mare, degli al-
beri, degli animali, degli uomini, delle donne. La Su-
prema Saggezza non può essere capita dall’uomo o
dagli esseri superiori a lui, ma questi riceverà con
piacere il pensiero Supremo e la Saggezza e li la-
scerà operare attraverso di lui per la felicità, non
preoccupandosi di penetrare il loro mistero.
Il Potere Supremo ci tiene sotto la sua custodia,
come pure i soli e i sistemi infiniti dei mondi nello
spazio. Nel divenire consapevoli di questa sublime
saggezza senza fine, impareremo sempre più a chie-
Il segreto per esprimere il meglio di te

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dere di attirarla a noi, farne una parte di noi stessi e


quindi a rinnovarci. Questo significherà una salute
sempre perfetta, un potere più grande per godere di
tutto ciò che esiste; un passaggio graduale verso uno
stato più elevato dell’essere e uno sviluppo di poteri
che noi ora non ci rendiamo conto di possedere.
Noi siamo le parti limitate, ma sempre in crescita,
Que
sto
e le espressioni del Supremo Tutto Senza Fine. È de-
eBo
ok a
p
stino di tutti vedere, alla fine, la relazione con il Su-
par
tien
e
premo, e anche capire che il dritto e angusto sentie-
a: C
aud l
ro verso una felicità sempre crescente consiste in
una perfetta fiducia e dipendenza dal Supremo, per
tutta la saggezza simmetrica a tutto tondo che noi
non possiamo individualmente emanare. Chiediamo
quotidianamente di avere fede, perché questa è il po-
tere di credere e di vedere che tutte le cose sono par-
ti dello Spirito Infinito di Dio, che hanno la bontà o
Dio in loro e che tutte le cose, quando sono da noi ri-
conosciute come parti di Dio, devono senz’altro la-
vorare per il nostro bene.
12

I VIAGGI DURANTE IL SONNO

Q uando il nostro corpo si trova in quello sta-


to che chiamiamo sonno, noi “viaggiamo”.
Il vero Io non è nel corpo, esso è un organi-
smo invisibile chiamato “spirito”. Lo spirito ha dei
sensi proprio come quelli del corpo, ma questi sono
di livello più elevato, perché lo spirito può vedere
forme e sentire voci che si trovano molto lontane dal
corpo. Lo spirito non risiede nel corpo e non vi è
mai stato totalmente, ma agisce su questo e lo utiliz-
za come strumento. È un potere che può farsi sentire
anche a una distanza assai lontana dal corpo.
Metà della nostra vita è per noi una lacuna, è il pe-
riodo in cui il nostro spirito di notte lascia il corpo,
viaggiando in regioni lontane e visitando persone che
non conosceremo mai in carne e ossa. Il sogno è un
processo di auto-mesmerismo1 compiuto inconscia-
1 Il mesmerismo (o magnetoterapia), dal nome del medico
F.A. Mesmer (1734-1815) che aveva teorizzato la presenza
di una energia utilizzabile a fini terapeutici sia nei mi-nerali
che negli esseri viventi,è sinonimo di magnetismoanimale [N.d.T.].
Il segreto per esprimere il meglio di te


13

mente. Proprio come l’operatore mesmerico fa passa-


re volontariamente un individuo allo stato di non co-
scienza, così ogni sera ci mettiamo, o piuttosto met-
tiamo il nostro corpo, in uno stato di insensibilità.
L’attività dell’operatore mesmerico consiste nel
portare lo spirito al di fuori del corpo del paziente.
Conduce il pensiero del soggetto verso un centro, si-
Que
sto
mile a una moneta tenuta nel palmo della mano: lo
eBo
ok a
p
spirito del soggetto, così concentrato, si trova in una
par
tien
e
condizione in cui l’operatore può facilmente impres-
a: C
aud l
sionarlo attraverso la sua volontà. Quindi ordina allo
spirito della persona di uscire dal corpo. Fatto questo,
egli riversa il suo pensiero su tale corpo perché questo
è ormai diventato come una casa abbandonata dal
proprietario. L’operatore può allora prendere possesso
di quel corpo con il potere del proprio pensiero. Non è
affatto il soggetto che vede, sente o percepisce secon-
do la volontà dell’operatore: è lo spirito o il pensiero
dell’operatore stesso, esercitato in un altro corpo, la-
sciato temporaneamente libero dallo spirito che lo oc-
cupava in precedenza.
I viaggi durante il sonno 14


Il pensiero è una sostanza, come l’aria o come
ogni altro elemento invisibile che la chimica ci fa
conoscere. La sua forza ha numerosi e svariati gradi.
Una mente potente equivale a una volontà ferma.
Alcune persone sono così deboli nel pensiero, in con-
fronto a quello dell’operatore esperto, che a questo
non possono resistere. Altre che possiedono un pen-
siero più potente, possono sottomettersi volontaria-
mente al suo controllo. Se resistete con il pensiero,
nessuno potrà impadronirsi di voi e se vi accorgete
che state per essere sopraffatti, chiamate una potenza
superiore in vostro aiuto.
Quando “andiamo a dormire” lo spirito, a causa
della fatica giornaliera, si è disperso lontano dal cor-
po; restandogli poca forza, il corpo cade nello stato di
trance del sonno. Come l’operatore mesmerico fa
uscire lo spirito dal corpo del soggetto, così il nostro
spirito si ritira dal nostro corpo, stanco dei numerosi
sforzi compiuti durante il giorno.
Il nostro corpo non è il nostro vero Io. La forza
che lo muove secondo la nostra volontà è lo spirito,
che è un organismo invisibile, totalmente distinto e
separato dal corpo. Lo spirito (il vero Io) usa il corpo
come il falegname usa il martello o qualunque altro
strumento per fare un lavoro.
Il segreto per esprimere il meglio di te 15


È lo spirito che di sera è stanco, esausto e non può
più usare con vigore il corpo. Questo in realtà è forte
come sempre, come il martello del falegname che ha
la stessa forza anche quando il braccio del falegname
è troppo debole per utilizzarlo.
Lo spirito di sera è debole perché le sue forze pen-
santi sono state mandate in molte direzioni diverse e
Que
sto
non può più riunirle. Ogni pensiero è una di queste
eBo
ok a
p
forze e una parte del nostro spirito. Ogni pensiero,
par
tien
e
espresso o no, è una cosa, una sostanza reale, anche
a: C
aud l
se invisibile, come l’acqua o il metallo. Tutti i pen-
sieri, anche quelli non espressi, sono qualcosa che va
alla persona, alla cosa o alla località verso i quali so-
no diretti. Il nostro spirito, quindi, si è sparso in mi-
gliaia, forse anche in milioni di direzioni diverse.
Quando pensiamo, operiamo. Ogni pensiero rappre-
senta un’emissione di forza. Emettendo forza per se-
dici-diciotto ore, di sera non ne resta al corpo una
quantità sufficiente. Il corpo cade quindi in uno stato
di insensibilità che noi chiamiamo sonno. Durante
questo stato lo spirito raccoglie le sue forze disperse,
con i pensieri proiettati lontano, e ritorna nel corpo
con i suoi poteri nuovamente concentrati e in piena
forza e ne prende di nuovo possesso. È come se, riu-
niti in un solo fiume, molti piccoli ruscelli che scor-
I viaggi durante il sonno 16


rono in direzioni diverse acquistassero la potenza che
fa girare la ruota del mulino.
Se potessimo ricondurre immediatamente il nostro
spirito al centro riunendo le sue forze disperse, ritor-
neremmo freschi e forti in tanti minuti quante sono le
ore che ci vogliono per riposarci. Questo segreto era
conosciuto da Napoleone I e lo sostenne nei momenti
Que
sto
di crisi durante le sue campagne dormendo poche ore
eBo
ok a
p
di sonno, quando aveva bisogno di avere a sua dispo-
par
tien
e
sizione il massimo delle energie. Questo è un potere
a: C
aud l
che tutti noi possiamo acquisire con l’allenamento.
Innanzitutto bisogna mettere il corpo in uno stato
di riposo più completo possibile, arrestando tutti i mo-
vimenti fisici involontari, come dondolare le membra,
tamburellare con le dita o con i piedi. Tutti questi mo-
vimenti involontari disperdono la forza e, peggio, tra-
scinano inconsciamente a delle abitudini che sono dif-
ficili da eliminare. È necessario anche arrestare l’in-
volontario lavorio della mente, il divagare dei pensie-
ri in tutte le direzioni – persone, cose, piani e progetti
–; anche le inutili preoccupazioni per cose più o meno
importanti devono cessare. La mente deve essere, per
alcuni minuti, chiara e serena il più possibile. Sarà di
grande aiuto la forte concentrazione del pensiero sul-
l’espressione “rientrare in se stesso” oppure sull’im-
Il segreto per esprimere il meglio di te 17


magine mentale del nostro spirito, che con i suoi sot-
tili filamenti elettrici ha raggiunto le persone, i luoghi
e le cose lontano da noi ed è stato richiamato indietro
e concentrato in un fuoco per ottenere un tale scopo.
Tutto ciò che noi immaginiamo è una realtà spiri-
tuale. Qualsiasi piano o progetto, visto in modo chiaro
con il pensiero, si compone di una sostanza pensante
Que
sto
che è tanto reale quanto il legno, la pietra, il ferro o
eBo
ok a
p
qualunque altro materiale nel quale questo piano o pro-
par
tien
e
getto possa in seguito incarnarsi e rendersi visibile agli
a: C
aud l
occhi del corpo, ottenendo risultati sul piano fisico.
Se, per esempio, un uomo pensa di uccidere, egli
emette realmente nell’aria un elemento di delitto: ema-
na da se stesso un piano per uccidere così reale come
se fosse scritto sulla carta; il suo pensiero è assorbito
dagli altri e così questo progetto di uccidere è assorbi-
to da altre menti e le incita, se non al delitto, almeno
alla violenza. Se una persona pensa continuamente al-
la malattia, emanerà da sé l’elemento della malattia; se
pensa alla salute, alla forza e alla gioia, emanerà co-
struzioni di pensiero che determineranno in sé e negli
altri salute e forza. Un uomo emana nei suoi pensieri
ciò di cui egli (il suo spirito) è principalmente fatto:
“L’uomo è ciò che pensa”. Il nostro spirito è un fascio
di pensieri; ciò che noi pensiamo di più, quello è il no-
I viaggi durante il sonno 18


stro spirito. Immaginiamo, quindi, di riunire tutti quei
filamenti sparsi in molti luoghi e diverse cose. I pen-
sieri che noi emaniamo in un solo minuto non potreb-
bero essere trascritti in un’ora. Bisogna ricondurli ver-
so un centro per avere richiamata e riconcentrata la no-
stra forza, per poterla poi dirigere dove più ci piace.
Quando gli occhi o lo spirito sono fissi su un semplice
Que
sto
oggetto che non assorbe molte energie, per esempio un
eBo
ok a
p
punto nel muro, il pensiero positivo o i filamenti sono
par
tien
e
concentrati in un unico punto. Il fissarsi su un oggetto
a: C
aud l
qualunque allenta questi filamenti dal loro punto di
unione, più o meno distante. Prima di questo allenta-
mento, lo spirito è simile a una mano con le dita diste-
se, mentre successivamente, quando il pensiero è con-
centrato, è simile a un pugno chiuso e serrato.
Quando il pensiero è diretto verso un punto qual-
siasi, è emessa una forza che si accresce quando que-
sto è concentrato e lontano da ogni divagazione.
L’adepto indiano è in grado, dopo una certa prati-
ca mentale, di mandare il suo spirito fuori dal corpo.
Rimane a esso collegato per mezzo di una sottile e
invisibile corrente di vita, conosciuta nella Bibbia co-
me “filo d’argento”. Quando questo filo si spezza, il
corpo e lo spirito sono completamente separati e il
corpo perisce. L’adepto si lascia seppellire vivo; del
Il segreto per esprimere il meglio di te 19


riso è seminato sulla sua tomba, dei suggelli sono sta-
ti messi sulla sua bara e la tomba è sorvegliata accu-
ratamente. Rimane così per settimane e, quando è
dissotterrato, egli “ritorna alla vita”.
L’uomo reale non è mai stato sepolto, perché sol-
tanto il suo corpo, in uno stato di trance auto-indotto,
era stato sepolto. Tra il corpo e lo spirito, forse di-
Que
sto
stanti l’uno dall’altro diverse miglia, il sottile cordo-
eBo
ok a
p
ne spirituale ha sostenuto la vita del corpo, o piutto-
par
tien
e
sto ha trasmesso solo ciò che è necessario per impe-
a: C
aud l
dire la decomposizione. Quando il corpo si dissotter-
ra, lo spirito vi fa ritorno e ne riprende pieno posses-
so. L’adepto può fare con il suo corpo quello che l’o-
peratore mesmerico fa con il paziente, con la diffe-
renza che egli fa uscire il proprio spirito, mentre l’o-
peratore fa uscire lo spirito del soggetto. L’adepto,
prima di far uscire il suo spirito, svuota la sua mente
così come fa l’operatore prima di scacciare lo spirito
dal corpo del paziente, inducendo la mente di que-
st’ultimo nello stesso stato. In altre parole, egli ferma
le forze resistenti del pensiero della persona facendo
convergere tutto il suo pensiero verso un centro.
Durante il sonno lo spirito può abbandonare il
corpo e vagare in altri luoghi e questo avviene fre-
quentemente. Corpo e spirito sono uniti dal suddetto
I viaggi durante il sonno 20


cordone, fatto di un elemento molto sottile che può
arrivare fino a grandi distanze, ed è come un filo elet-
trico che si espande e si contrae collegando lo spirito
con lo strumento con il quale esso opera: il corpo.
Questo potere che lo spirito ha di lasciare il corpo
spiega il fenomeno di persone che sono state viste con-
temporaneamente in due posti, anche molto distanti
tra loro. È lo spirito visto da un occhio chiaroveggente;
è il “doppio”, il doppel ganger dei tedeschi, il wraith
degli scozzesi, il “corpo astrale” degli occultisti.
Lo spirito può essere molto lontano dal corpo
anche appena prima del suo decesso. È solo la som-
ministrazione debole della vita, fatta grazie al cor-
done che li tiene uniti, che provoca le cosiddette an-
gosce volontarie della dissoluzione. Ma queste non
sono così penose come sembrano e l’Io vero può
anche non rendersi conto di quello che avviene sul
letto di morte. Esso può recarsi presso una persona
anche lontana, dalla quale è molto attratto. In questo
modo si spiega il mistero delle apparizioni viste da
amici lontani di persone della cui morte, avvenuta
nel momento di tali apparizioni, sono venuti a co-
noscenza mesi dopo.
Talvolta avviene che delle persone, durante alcuni
periodi di malattia, cadano in uno stato in cui lo spiri-
Il segreto per esprimere il meglio di te 21


to lascia il corpo, ma senza interrompere il legame
con la vita. La catalessi in cui cade il corpo è scam-
biata per vera morte e l’individuo viene sotterrato vi-
vo. Lo spirito è però costretto a ritornare nel suo cor-
po nella bara e il cordone della vita si può rompere so-
lo dopo questo ritorno.
Il nostro essere reale emana continuamente, con
Que
sto
ogni pensiero, un sottile raggio o filamento che rap-
eBo
ok a
p
presenta la nostra vita, forza e vitalità e raggiunge
par
tien
e
l’oggetto, il luogo o la persona verso cui esso è diret-
a: C
aud l
to, sia essa alla distanza di un metro o di migliaia di
chilometri dal corpo.
Il pensiero è la forza reale. Quando solleviamo un
peso, dirigiamo il nostro pensiero verso il muscolo
che effettua questa azione; più il carico è pesante, più
vi concentriamo la forza pensante. Se, nel sollevare il
peso, una parte del nostro pensiero si rivolge verso
un’altra direzione – ad esempio se qualcuno ci rivolge
la parola o se qualcosa ci spaventa o ci infastidisce –,
una parte della nostra forza o pensiero ci abbandona
per andare verso l’oggetto che ha portato via una par-
te della nostra attenzione.
Sono la mente, il pensiero, lo spirito che fanno agire
il muscolo per sollevare il peso, proprio come usiamo
una corda per tirare un carico. Non si può fare nessun la-
I viaggi durante il sonno 22


voro senza intelligenza. L’intelligenza, il pensiero, la
mente e lo spirito significano all’incirca la stessa cosa.
Non ha importanza se, per comunicare la forza, lo
spirito concentrato sia vicino o lontano dal corpo. Nel
momento in cui riuniscono le forze (pensieri), siano es-
si lontani o vicini dal corpo, la sua potenza si afferma, e
quando riprende possesso del corpo e lo sveglia, è in
Que
sto
grado di usare il corpo nella pienezza delle sue forze.
eBo
ok a
p
Ma lo spirito può rimanere disperso per tutta la not-
par
tien
e
te; può non essere in grado in qualunque momento di
a: C
aud l
riunire le proprie forze. Può vivere, così come fanno
molti, con il pensiero sempre in anticipo rispetto al-
l’atto che compie o che sta per compiere. Così, mentre
fa camminare il corpo, manda la sua forza (il suo pen-
siero) nel luogo in cui si sta affrettando – ad esempio
quando, mentre con il corpo scrive, pensa a qualche al-
tra cosa. Quando lo spirito vagabonda in questo modo,
manda delle forze in tutte le direzioni. Tale stato men-
tale, queste emissioni di pensieri, questo spreco inutile
di forza, diventa infine una tale abitudine inveterata
che lo spirito può perdere tutto il potere di riunire le
sue forze. In questo stato, non raccoglie nessuna forza
né durante il giorno, né durante la notte.
L’insonnia deriva dalla difficoltà dello spirito a
concentrarsi e a riunire le forze. La pazzia viene dal-
Il segreto per esprimere il meglio di te 23


la totale incapacità dello spirito di centralizzare i
propri pensieri. La cura permanente per guarire l’in-
sonnia deve iniziare durante il giorno. Bisogna in-
nanzi tutto indurre il nostro spirito a dirigere il pen-
siero sull’atto che si sta compiendo. Per esempio, se
ci stiamo legando le scarpe, allora pensiamo a quel-
lo che stiamo facendo e a nient’altro. In tal modo ci
Que
sto
si può concentrare e riunire le forze; se al contrario
eBo
ok a
p
mentre ci leghiamo le scarpe pensiamo all’acquisto
par
tien
e
che dovremmo fare tra breve, perderemo inutilmen-
a: C
aud l
te metà della nostra forza. In realtà stiamo cercando
di fare due cose alla volta e non facciamo bene né
una né l’altra, disperdendo il nostro spirito su altret-
tante cose quante ne pensiamo. Così, mentre ci al-
lacciamo le scarpe, continueremo nell’abitudine di
disperdere le nostre forze fino a che questa diventa
involontaria. Noi aumentiamo sempre più la diffi-
coltà del nostro spirito a rientrare con forza nel suo
corpo il mattino o di abbandonarlo la sera. Non si
può avere un sonno salutare se lo spirito non si ritira
dal corpo. L’insonnia significa semplicemente che il
nostro spirito non può lasciare il corpo.
Se cadiamo nell’abitudine pericolosa di vagare con
la mente, il nostro spirito divagherà nel momento di la-
sciare il corpo durante la notte tanto quanto lo fa nel-
I viaggi durante il sonno 24


l’usarlo durante il giorno; oppure, se siamo in una di-
sposizione litigiosa, lo spirito combatterà, si azzufferà,
odierà tutta la notte, e così ritornerà nel corpo senza
più forze da utilizzare, perché tutto il combattere, an-
che solo con il pensiero, richiede l’impiego della forza.
È per questa ragione che è pericoloso e malsano
lasciare che “il sole tramonti sulla nostra collera”,
Que
sto
cioè avere in mente, nel momento di chiudere gli oc-
eBo
ok a
p
chi per dormire, il ricordo di persone aborrite ed es-
par
tien
e
sere impegnati a mandare loro pensieri di odio. Lo
a: C
aud l
spirito, dopo aver lasciato il corpo, seguirà lo stesso
sentimento. Odiare significa semplicemente spende-
re la forza per ridurre se stessi, ovvero il nostro spi-
rito, in pezzi, perché l’odio è una forza distruttiva.
La benevolenza verso tutti invece è costruttiva: ci fa
diventare sempre più forti e attira a noi elementi sa-
lutari e costruttivi provenienti da tutti coloro con i
quali entriamo in contatto. Se si potessero vedere gli
elementi positivi che fluiscono da queste persone a
noi, la loro simpatia nei nostri confronti, questi ele-
menti ci sembrerebbero come dei sottili ruscelli di
vita che alimentano la nostra. Al contrario, se potes-
simo vedere gli elementi di odio che possiamo sti-
molare negli altri, vedremmo fluire verso di noi i
raggi scuri di una sostanza velenosa e pericolosa.
Il segreto per esprimere il meglio di te 25


Mandando un pensiero di odio alla persona detesta-
ta, non si fa altro che aumentare la forza e la poten-
za di questo elemento, perché questi due elementi
opposti e pericolosi si incontrano e si mescolano,
agiscono e reagiscono su coloro che li hanno emessi,
richiedendo continuamente rifornimenti di forza fre-
sca per mantenere il combattimento, fino a che en-
Que
sto
trambi si esauriscono. L’interesse personale dovreb-
eBo
ok a
p
be suggerire di non odiare nessuno. Questo senti-
par
tien
e
mento di odio indebolisce il corpo ed è causa di ma-
a: C
aud l
lattia. Nessun cinico, brontolone e nessun malinco-
nico gode di buona salute, i loro pensieri acidi li av-
velenano. Le malattie di cui soffrono si originano
nella loro mente, che è malata, e questo fa ammala-
re conseguentemente il corpo. Tutte le malattie na-
scono in questo modo. Bisogna guarire lo spirito,
cambiare lo stato mentale, sostituire il modo di esse-
re sgradevole verso gli altri con un modo gradevole
per mettersi sulla strada della guarigione dalla ma-
lattia. Quando lo spirito non genera pensieri di liti-
gio, di odio, di tristezza, di scoraggiamento, né pen-
sieri comunque spiacevoli, il corpo non si ammala.
Possiamo opporre con successo il nostro pensiero
benevolo all’odio e ai cattivi pensieri degli altri. La
benevolenza quale elemento-pensiero è più potente
26

I viaggi durante il sonno


del pensiero di odio e può stornarlo. Le “battute ma-
ligne”, anche solamente pensate, sono reali e colpi-
scono le persone contro le quali sono dirette e le fan-
no ammalare. Il precetto di Cristo: “Fate del bene a
coloro che vi odiano”2 è basato su questa legge. Que-
sto significa che i pensieri sono cose reali e che il
pensiero del bene può sempre avere il sopravvento su
Que
sto
quello del male. Con il termine “potere” qui si inten-
eBo
ok a
p
de il potere in senso letterale, come quello della for-
par
tien
e
za usata per sollevare un tavolo o una sedia. Il fatto
a: C
aud l
che qualsiasi pensiero, emozione, sentimento di mi-
sericordia, di pazienza, di amore, ecc., sia un ele-
mento reale come ogni cosa tangibile è la pietra mi-
liare della base scientifica della religione.
Quelli che noi chiamiamo sogni sono delle realtà.
Lo spirito di notte esce dal corpo incontra persone e si
reca in luoghi dove forse non è mai stato con il corpo.
Al risveglio, ci si ricorda poco di ciò che si è visto, i ri-
cordi sono confusi perché la memoria del corpo può
trattenere solo una piccola parte di quello che la me-
moria dello spirito afferra. Ci sono due memorie; una
adatta alla vita del corpo, l’altra a quella dello spirito.
Se fin dalla prima infanzia si avesse conoscenza della
2 Cfr. Matteo, 5, 44, Luca, 6, 35 [N.d.T.].
27
Il segreto per esprimere il meglio di te 27


vita dello spirito e della sua potenza e se tutto ciò fos-
se riconosciuto come una realtà, la memoria dello spi-
rito sarebbe allenata sufficientemente per ricordare la
propria vita e richiamarla totalmente alla memoria nel
momento del risveglio del corpo. Siccome ci è stato
insegnato a considerare il nostro spirito come un mito,
consideriamo un mito anche la sua memoria. Se dal-
Que
sto
l’infanzia s’insegnasse a una persona a mettere in dub-
eBo
ok a
p
bio l’evidenza dei suoi sensi, questi si affievolirebbero
par
tien
e
fino a scomparire. Se, ad esempio, a un bambino pic-
a: C
aud l
colo si raccontasse deliberatamente per anni che non si
possono vedere né il cielo, né le case, né i campi, né
gli oggetti familiari e non si permettesse a nessuno di
rompere tale illusione, allora la vista di quel bambino,
come pure il suo giudizio, sarebbero seriamente dan-
neggiati. Similmente, ci viene insegnato a negare tutti
i sensi e i poteri del nostro spirito, cioè le nostre facoltà
reali delle quali i sensi del corpo non sono che una de-
bole controparte. In sostanza, ci si insegna che noi non
siamo che dei corpi materiali; che sarebbe come dire
che il falegname non è altro che il martello che usa.
Se in un cosiddetto sogno vediamo una persona
morta alcuni anni prima, vediamo semplicemente una
persona il cui corpo, essendosi consumato, non po-
trebbe servirle più su questo piano di vita.
28

DOVE SI VIAGGIA
QUANDO SI SOGNA

C i sono i sensi del corpo e i sensi dello spirito. Lo


Que
sto
spirito è un’organizzazione distinta dal corpo:
eBo
ok a
ha occhi, orecchie, tatto, palato, ecc. I suoi oc-
par p
tien
chi possono vedere diecimila volte più lontano rispetto
a: C e
aud l
agli occhi del corpo e anche gli altri sensi sono infinita-
mente superiori. I sensi che noi usiamo normalmente
sono di molto inferiori a questi. L’occhio del corpo, a
confronto con quello dello spirito, è una semplice cruna
dell’ago. I sensi del corpo sono grossolani rispetto a
quelli dello spirito, perché devono servire in un piano di
vita più materiale: in una miniera di carbone è più adat-
to indossare un indumento da minatore che abiti di seta
o di velluto. Il nostro corpo, con i suoi sensi materiali, è
destinato a questo piano di vita più grossolano. Esiste,
malgrado ciò, una possibilità di scivolare fuori del vesti-
to grossolano (il corpo) per un breve periodo e di rag-
giungere un livello di vita superiore e più bello.
Noi già possediamo un occhio chiaroveggente e un
orecchio chiaro-udente, ma non sono aperti. L’occhio
Il segreto per esprimere il meglio di te 29


chiaroveggente è chiuso come quello di alcuni animali
nella loro prima infanzia. In alcune persone è aperto
prematuramente rispetto agli altri sensi spirituali, e
questa è da considerare una maturità anticipata.
L’occhio chiaroveggente è l’occhio spirituale; è un
occhio che sta alla fine di un pensiero. Se siete chiaro-
veggenti e dirigete il vostro pensiero su Londra, voi
Que
sto
mandate lì contemporaneamente il vostro occhio.
eBo
ok a
p
L’orecchio chiaro-udente, invece, segue il pensiero.
par
tien
e
La chiaroveggenza e la chiaroudenza non sono doni
a: C
aud l
speciali che possiedono particolari persone: tutti noi ne
possediamo il germe.
I nostri sensi spirituali sono stati menomati dalla na-
scita a causa della mancanza di esercizio e sono quindi
“fuori uso”. La sera, quando abbandoniamo il nostro
corpo, avvertiamo uno stato di smarrimento, di vertigi-
ne, in cui vediamo senza vedere, sentiamo senza senti-
re, siamo come storditi da una scossa o da un colpo
improvviso. In questo momento, l’occhio spirituale
può vedere, ma esso non conserva nessun ricordo di ciò
che ha visto. In un tale stato è possibile ricordare solo
vagamente una folla di visi intorno a noi: questo è tut-
to. In una condizione quasi identica a questa si trova lo
spirito quando lascia il corpo, come un bambino lascia-
to fuori della porta. Andiamo dove ci porta un vago de-
Dove si viaggia quando si sogna 30


siderio capriccioso lasciando i sensi fisici della vista,
dell’udito e del tatto nel corpo; questi sono completa-
mente inesperti a farci da guida perché per tutta la vita
ci è stato insegnato a negare la loro esistenza. Insegna-
re a un bambino, fin dalla prima infanzia, a non crede-
re nell’udire o nel vedere condurrà a un impedimento
della sua vista e del suo udito.
Que
sto
Il bambino impara gradualmente a usare i sensi del
eBo
ok a
p
suo corpo in modo corretto, infatti non ha nessuna idea
par
tien
e
della distanza. Cerca di afferrare quello che è lontano
a: C
aud l
da lui immaginando che sia sufficientemente vicino a
sé. Cadrebbe da un precipizio se lasciato a se stesso.
Impara, inoltre, per mezzo delle sue esperienze doloro-
se, a non toccare carboni ardenti o un ferro infuocato.
Sono necessari anni per educarlo a fare un uso appro-
priato dei suoi sensi fisici.
Il nostro spirito ha i suoi propri sensi, che non sono
riconosciuti e sono lasciati inutilizzati negli anni. In
quello stato chiamato sonno, noi non vediamo con
l’occhio del corpo, come non udiamo con l’orecchio
fisico, ma vediamo con l’occhio spirituale e ascoltia-
mo con l’orecchio spirituale.
Siamo letteralmente perduti quando nell’addormen-
tarci entriamo nella nostra vita spirituale, dove branco-
liamo come un bambino con i suoi sensi fisici inesper-
Il segreto per esprimere il meglio di te 31


ti. Dei nuovi sensi, conserviamo, l’idea che noi abbia-
mo di quelli del corpo appena abbandonato e ci trasci-
niamo con l’impressione di vivere ancora nel vestito
(corpo) che indossavamo durante il giorno; apprezzia-
mo e giudichiamo tutto quello che vediamo o sentiamo
con i nostri sensi inferiori (fisici), dei quali però non ci
serviamo in quel momento.
La notte, abbandonando il corpo, entriamo in un
piano spirituale di vita, ma non ce ne rendiamo conto
perché usiamo i sensi spirituali come usiamo quelli
corporali, assomigliando così all’individuo che utilizza
una gruccia quando ha due robuste gambe che hanno
solo bisogno di essere utilizzate per farlo diventare un
buon camminatore.
Un individuo senza uno scopo né una meta nella vi-
ta diventa ben presto di intelligenza inferiore e, per si-
militudine, il nostro io spirituale
Qu
est si trova nella stessa
o e da altri spiriti sen-
condizione. Esso è spesso attorniato Bo
o
za scopo e che non sanno che fare di kseapstessi.
par
La narrativa non ha mai neppure osato immaginare
tien
ea
gli scenari che si realizzano ogni notte. Migliaia e: mi- Cla
ud
gliaia di esseri ciechi, liberati temporaneamente dal io Signo
proprio corpo, errano, vanno tastoni ovunque, passeg- rini
giano nelle case, nelle strade, nei campi vicini o lonta-
ni. Essi non sono mai né addormentati, né svegli; vaga-
Dove si viaggia quando si sogna 32


bondano come in un sogno che però non è un sogno.
Qualche volta l’occhio si apre un po’ e allora vedono
un conoscente o uno straniero, una scena familiare o
sconosciuta, ma questo riconoscimento non è sempre
soddisfacente, perché inconsciamente ci è stato inse-
gnato a non credere nella realtà di ciò che vediamo du-
rante quello stato. Per questo motivo non l’ammettiamo
come realtà, e ciò che lo spirito rifiuta permanentemen-
te non può essere conservato dalla memoria.
È un fatto ben accertato che alcune persone, dopo
la morte del proprio corpo, pensano ancora di averlo e
possono rimanere in quello stato per anni. Essi vanno
e vengono, mangiano, dormono e vivono in questo
piano di esistenza che, nonostante sia invisibile, è tutto
intorno a noi; perché tutto quello che noi vediamo,
ascoltiamo, tocchiamo, prendiamo e assaggiamo in
questa vita ha il corrispettivo
Qu
est spirituale e può essere
usato esattamente come quaggiù.
oe
Bo In Natura non esisto-
o
no transizioni violente di nessunkgenere
app e le persone
arti
che muoiono nel piano fisico non entrano enin
e anessuna
condizione gloriosa di esistenza a meno che non :C
lauab-
dio
biano già vissuto tale esistenza con il pensiero. Essi Sign
orin
vanno dove i loro pensieri giornalieri li richiamano, gli i
amici li accolgono come ospiti nella loro casa, ma so-
no soltanto ospiti e non possono rimanere in questi cir-
Il segreto per esprimere il meglio di te 33


coli se non vi appartengono con lo spirito. Se i loro
pensieri sono inferiori, essi devono, dopo un certo pe-
riodo di tempo, ritornare nell’ordine spirituale nel qua-
le vivevano quando lasciarono il corpo e non possono
costruire cominciando da questo stato. Noi stessi dob-
biamo costruire “la nostra casa nel cielo”, quindi è più
vantaggioso cominciare a costruirla qui, cosciente-
mente, che iniziare dopo la perdita del corpo. La legge
della natura vuole che ognuno di noi la costruisca da
sé, e non perché individui capaci e saggi che si posso-
no incontrare in ogni stadio avanzato dell’esistenza af-
fermano che sia necessario farlo. Tutti questi esseri
che vivono al di là di ogni nostro potere di compren-
sione hanno costruito e costruiscono tuttora “il loro
tempio” (se stessi). Quello che ci richiedono è di co-
struire anche noi la nostra abitazione e farlo con la
stessa gioia, perché questa
Què semplicemente la costru-
est
zione della nostra felicità individuale
oe
Bo
ok
in proporzioni
più grandi, più estese e sempre crescenti.
app
a ti
Il nostro primo errore nel passare dallo rstato
ene di ve-
a: C
glia a quello conosciuto con il nome di sonno consiste lau
d
nel credere che ci muoviamo ancora con il corpo fisi- io Signo
co. Bisogna distruggere questa convinzione errata e rini
fissare bene in mente, prima di addormentarci, che, se
ci accadrà di svegliarci nel mezzo di un sogno, noi
Dove si viaggia quando si sogna 34


non stiamo usando il corpo fisico, e sarà inoltre ne-
cessario pensare a noi stessi come uno spirito o piut-
tosto come un invisibile organismo motore che usa il
nostro corpo durante il giorno.
L’ultimo pensiero che avremo prima di addormen-
tarci sarà molto probabilmente quello che rimarrà con
noi prima di lasciare il corpo; se questo è intenso, lo ri-
troveremo mischiato a ciò che noi chiamiamo “i nostri
sogni” e sarà il filo conduttore che porterà al riconosci-
mento del nostro vero sé quando saremo fuori del cor-
po. Bisogna tenere bene in mente l’idea della realtà del
nostro vero essere; questo aiuterà moltissimo gli amici
invisibili dell’altra vita a riavvicinarci e a svegliarci al-
la conoscenza del nostro vero io.
Gli ordini di spiriti più saggi e più potenti, che pos-
sono comunicarci il loro pensiero durante il giorno o
mentre usiamo il corpo, Qupossono non essere in grado di
es
farlo durante la vostra uscitato da
eBesso a causa del motivo
oo
sopra menzionato. Perciò, invecekdiapelevarci
par in un re-
gno spirituale più sereno, scendiamo di nottee aa uno in-
tien
feriore causato dalla cecità e dalla forza dell’abitudine.
:C
lau
d
Noi possiamo, mentre siamo nel corpo, allenarci a col-io Signo
tivare pensieri nobili ed elevati, ma di notte, essendo rini
stati educati in parte alla scuola dei sensi fisici, non
possiamo portare questa istruzione con noi perché ci
Il segreto per esprimere il meglio di te 35


serviamo degli occhi e degli orecchi spirituali pensando
che siano invece corporali.
Il filo conduttore che permette ai nostri potenti
amici invisibili di avvicinarsi a noi quando lasciamo il
corpo e di svegliarci alla vita spirituale è questo: raffi-
gurare noi stessi sotto forma di spirito, ossia un’entità
distinta dal corpo. Un pensiero è una cosa reale come
un filo telegrafico; è questo che ci terrà uniti a loro,
perché essi non rimarranno con noi in modo perma-
nente in questo grossolano piano di vita. Essi potreb-
bero, ma preferiscono condurci nelle loro dimore, nei
loro regni dove tutto è più bello e magico di quello che
la penna o il pennello potranno realizzare nel mondo
al quale apparteniamo ora. Rievocare il ricordo di ciò
durante il giorno, quando lo spirito è prigioniero del
corpo, significherebbe portare sulla terra la vita cele-
ste. Bisogna tentare di abbandonare
Qu
es i piaceri materiali
per realizzare e vivere le gioieto esuperiori,
Bo
o
perché ogni
rinuncia ha il solo scopo di ottenere ilk distacco
app
arti
dai pia-
ceri transitori, che lasciano in noi una pena durevole,
e ne
a: C
per conseguire una gioia infinita. lau
d
Se, prima di addormentarci, persistiamo nel fissare io Signo
nel nostro spirito l’idea che noi non ci serviamo più dei rini
sensi del corpo, dopo un certo periodo di tempo diven-
teremo coscienti di quello che ora chiamiamo sogno e
Dove si viaggia quando si sogna 36


ci sorprenderemo a pensare: “Ciò è reale come il mio
corpo o come ciò che succede quando sono sveglio, mi
trovo soltanto in uno stato diverso”.
La vita dello spirito, lontana dal corpo durante la
notte, molte volte ci esaurisce invece di ristorarci.
Possiamo essere trascinati inconsciamente da corren-
ti inferiori di pensiero verso persone o scene ripu-
gnanti, come un bambino ignaro che, entrato nel fiu-
me, è trascinato lontano dal luogo dove tocca con il
piede da una corrente più forte. Non sapendo che il
pensiero si muove in correnti e che il pensiero infe-
riore o cattivo è più potente vicino alla terra, e non co-
noscendo inoltre le nostre forze e i nostri sensi spiri-
tuali, nel momento in cui lasciamo il corpo noi siamo
deboli come un lattante.
Se potessimo andare verso le regioni superiori del
pensiero, se potessimoQattraversare
ues la corrente dei pen-
sieri oscuri e rozzi che ci circondano
to e
Bo
ok
ovunque, ci ritro-
veremmo in un luogo meraviglioso, apdallo
par scenario su-
blime e incantato, pieno di fiori, dove latieluce
ne del sole
a C
risplende. Lì potremmo unirci alle persone che: più laude-
d
sideriamo vedere e alle quali apparteniamo nello spiri-io Signo
to. Riposeremmo in un piacevole languore che ci per- rini
metterebbe di contemplare scene dal fascino indescri-
vibile; saremmo infine coscienti della vita. Al mattino,
Il segreto per esprimere il meglio di te 37


ritorneremmo nel nostro corpo con questa nuova vita.
La notte di gioia sarebbe stata allo stesso tempo un ri-
poso per il pensiero e un salutare stimolo vitale per il
nostro corpo. I nostri sensi spirituali si aprirebbero in
questa elevata atmosfera-pensiero e così saremmo li-
beri per sempre dalla schiavitù notturna. I nostri con-
tatti con le regioni superiori diventerebbero permanen-
ti, per poter poi ritornarvi nei momenti in cui ci sentia-
mo sopraffatti dai pensieri rozzi intorno a noi, per tro-
varvi delle forze nuove.
Ogni luogo di ritrovo, ogni riunione dove si incon-
trano parassiti più o meno sotto l’influenza di uno sti-
molo, ogni posto, indipendentemente dal suo scopo
convenzionale, se vi si mente o si imbroglia, diventano
una fonte di pensieri bassi che sgorgano invisibili ma
reali, come l’acqua da una sorgente. In ogni grande
città, vi sono migliaia diQuqueste
est sorgenti di pensieri
o eSono simili non a cor-
pessimi, vicine le une alle altre. Bo
o
renti rapide e vivaci, ma piuttosto a kunapletto
par di fango
fetido dal quale si è inzaccherati e lentamentetietrascina-
ne
a: C
ti. Ogni gruppo di persone pettegole, ciarliere, divul- lau
d
gatrici di scandali, è una sorgente di pensieri cattivi, io Signo
così come una famiglia dove regnano disordine, oc- rini
chiate severe, parole ingiuriose, irascibilità e stizza. La
cosiddetta “buona società” può contribuire, come le
Dove si viaggia quando si sogna 38


persone che stanno nei gradi bassi della scala sociale,
all’emissione di questa corrente di pensieri inferiori.
Lo spirito più puro non può vivere in una simile am-
bientazione senza rimanerne colpito sfavorevolmente.
Occorre una tensione costante di forza per resistervi.
Si finisce per trovarsi mischiati, avviluppati, accecati
dalla sua oscurità, sopraffatti dal peso che apporta.
Avrete potuto notare come ci si sente liberi quando si
abbandona la città per andare in campagna. Le monta-
gne sono più pure della pianura a causa della legge di
gravità. I pensieri bassi scendono nei luoghi inferiori
come tutte le sostanze pesanti, rozze e grossolane.
Sfortunatamente il commercio, l’attività industriale e
la manifattura richiedono di costruire città vicino ai
fiumi o in riva al mare. Nelle civiltà future più elevate
come scopo principale si ricercherà la perfezione degli
uomini e delle donne,Qucome
est pure i piaceri veri e per-
manenti. Le città, allora, saranno
o e costruite sulle colline
Bo
o
o sulle montagne, cosicché tutte lek aemanazioni
ppa nocive
scorreranno via velocemente. rtie
ne
a: C
Con una grande quantità di elementi invisibili ladan-
ud
nosi intorno a noi, potremo avere la necessità di forma-io Signo
re gruppi di persone con aspirazioni pure le quali, rini
unendosi frequentemente in una conversazione o in una
comunione silenziosa, genereranno una corrente di
Il segreto per esprimere il meglio di te 39


pensiero più pura. Maggiore sarà la partecipazione a
formare questa unione, più potere avrà ogni individuo
del gruppo nell’avere forza sufficiente per respingere la
prevalente potenza distruttiva che ci circonda. Questo
gruppo di individui formerà una catena di connessione
con la regione più alta, più potente e più pura di pen-
siero; più la partecipazione a questa connessione sarà
attiva, più potente diventerà la catena.
La corrente di pensieri emessa da un ristretto
gruppo di persone sempre d’accordo e ben unite ha
un valore enorme, inestimabile. È la forza più po-
tente, poiché è una parte del pensiero degli spiriti
saggi e benefici che saranno attratti dal cenacolo e
verranno in aiuto, appena manifestiamo loro il desi-
derio. Questa corrente purificherà la nostra mente,
renderà più forte il corpo, distruggerà la malattia e
suggerirà nuove idee e progetti
Qu
est riguardanti ogni ge-
nere di attività legittima. Tuttoo eciò dimostrerà quan-
Bo
ok
to l’assorbimento inconsapevole, l’accecamento
app
arti
o
la confusione delle correnti basse di pensiero e ne che ci
a: C
circondano, ci allontanano dal successo, mantenen- lau
d
doci a un livello basso di vita, e come accettiamo io Signo
certe condizioni di vita come una necessità che in- rini
vece potremmo evitare se la nostra intelligenza fos-
se più potente e più nitida.
Dove si viaggia quando si sogna 40


Assorbiamo la timidezza delle altre persone co-
me pure l’inerzia e la mancanza di energia; i perio-
di di sfiducia non sono altro che il risultato dell’as-
sorbimento di questo elemento inferiore. Non ci
rendiamo conto di quanto ciechi siamo e quanto po-
tremmo essere diversi se vedessimo più chiaramen-
te quello che ci danneggia. La generazione di pen-
sieri nobili e puri emessi in comune e il desiderio
del bene universale purificano la mente, accrescono
l’energia, preservano dall’errore e dagli intoppi, mi-
gliorano la salute e danno una forza che attirerà a
voi tutti i beni materiali. Questo è il senso della fra-
se: “Ricercate anzitutto il regno di Dio e tutto il re-
sto vi sarà dato in aggiunta”. Questi beni arriveran-
no in più perché la forza creata in noi stessi durante
queste riunioni fraterne e familiari è come una cala-
mita potente che attiraQu tutte le cose che la saggezza
est
afferma essere profittevoli. oe
Bo
o
Il “Nuovo Mondo” scoperto dak aCristoforo
ppa Colom-
bo è niente se paragonato a ciò che si apre ndavanti
rtie
ea alla
nostra soglia di notte e nella quale possiamo: Cincon-
lau
d
sciamente entrare. Noi guardiamo con gli occhi delio Signo
corpo le nostre stanze, le strade, i campi, pensando che rini
tra noi e le mura, le case, le foreste o le montagne non
ci sia niente, ma solo “l’aria vuota”, quando in realtà
Il segreto per esprimere il meglio di te 41


quello spazio è pieno di forme, persone e immagini in-
visibili di ciò che ci circonda.
Le visioni prodotte dall’uso dell’oppio e dell’hashi-
sh sono delle realtà perché permettono allo spirito di
staccarsi più completamente dal corpo. Lo spirito rice-
ve una forza artificiale dagli elementi estratti dal papa-
vero o dalla canapa indiana che gli permette di viaggia-
re lontano ed è stimolato ad andare oltre i limiti abitua-
li di notte nel sonno. Può visitare regioni più elevate e
sublimi e scoprire delle meraviglie mai realizzate sulla
terra, ma in questo modo penetra in elementi troppo
sottili che non può trattenere né portare indietro nel cor-
po. Rientra quindi in sé privo di forza. Da questo di-
pendono la reazione e la miseria del fumatore di oppio,
quando l’effetto della droga è finito. Saremmo anche
noi nella stessa condizione se degli spiriti superiori ci
trascinassero, come hannoQuilepotere
s
di fare, nei loro do-
mini prima che ci arrivassimotonoi eB attraverso la nostra
ook
crescita spirituale. Gli elementi che noi apassorbiremmo
par
sarebbero troppo sottili da utilizzare sul nostro piano
tien
e a di
vita attuale. Nonostante ciò, un’aspirazione continua :C
lau
d
può rendere lo spirito adatto a ricevere questi elementi. io Signo
Molti uomini e molte donne nella storia, che sono rini
più numerosi di quanto si sappia, si sono risvegliati
alla vita spirituale mentre possedevano ancora il cor-
Dove si viaggia quando si sogna
42

po. Paolo [di Tarso] racconta di essere stato “rapito al
terzo cielo e di avervi visto delle cose indicibili”.
Swedenborg era in relazione continua con questo
mondo. Ve ne sono stati molti altri durante le varie epo-
che, ma essi sono stati discreti abbastanza da tenere per
sé la loro conoscenza: le loro storie non sarebbero state
credute nel loro tempo e il raccontarle avrebbe com-
portato risultati spiacevoli.
Il tempo dei segreti è trascorso; ora ci sono spiriti in-
telligenti a sufficienza in grado di capire queste verità.
Questi sono degli spiriti incarnati con una parziale co-
noscenza di queste verità che le riconosceranno quando
saranno affermate arditamente.
È trascorso il tempo in cui il materialismo respinge-
va le verità spirituali; si sta aprendo ora un’era in cui la
verità spirituale si affermerà da sé e trionferà sul mate-
rialismo. Non importaQuquantoes piccolo sia il gruppo di
persone che riconoscono eto mettono
eB
ook in pratica queste
verità. La cruna di un ago può rivelareapp un immenso
a ti
paesaggio. Il punto di contatto in cui larcorda ene è legata
a: C
alla barca e che la tirerà fuori dal canale è di pochi lacen-
ud
timetri, ma questi sono sufficienti. Così, il relativo pic-io Signo
colo numero di coloro che riceveranno queste cose sarà rini
la forza che trascinerà molti.
43

L’ARTE DI DIMENTICARE

N ella chimica del futuro il pensiero sarà ricono-


sciuto come una sostanza reale proprio come
gli acidi, gli ossidi e tutte le altre sostanze chi-
miche conosciute oggi. Non c’è nessuna differenza tra
ciò che noi chiamiamo spirito e la materia. Entrambi
sono elementi o sostanze che si mischiano tra loro in
modo impercettibile. In realtà il mondo materiale non è
altro che la forma visibile di elementi più sottili che noi
chiamiamo spirituali.
Il nostro pensiero invisibile e non espresso emana da
noi un elemento e unaQforzaues reale che possiamo vedere
come un ruscello d’acqua otocome eB la corrente di elettri-
ook
cità che invece non vediamo. Questo apsi
pamischia al pen-
siero degli altri e da questa combinazione nascono
rtie
ne
a: C
nuo-
ve qualità di pensiero, come nella chimica la combina- lau
dio
zione di certe sostanze ne produce delle nuove. Sig
n
Quando emettiamo pensieri di preoccupazioni, di af- orini
fanno, di odio o di dolore mettiamo all’opera delle forze
nocive per il corpo e per lo spirito. La facoltà di dimen-
Il segreto per esprimere il meglio di te 44


ticare implica quella di scacciare i pensieri spiacenti e
ingiuriosi e di sostituirli con un elemento positivo che
possa edificare invece che distruggere.
La natura dei pensieri che noi emettiamo influisce in
modo favorevole o sfavorevole sulle nostre cose e in-
fluenza gli altri a nostro favore oppure contro di noi. È
una forza sentita da altri in modo piacevole o spiacevo-
le e ispira in loro fiducia o sfiducia.
Lo stato mentale prevalente, ossia il carattere del
pensiero, forma il corpo e i suoi lineamenti, ci rende
brutti o piacevoli, attraenti o ripugnanti. Il pensiero mo-
della i nostri gesti, i nostri modi, la nostra andatura; il
più piccolo movimento di un muscolo ha uno stato
mentale, un pensiero dietro di sé. Una mente determi-
nata ha sempre un portamento deciso, perché lo spirito
di determinazione fortifica ogni muscolo. Al contrario,
una mente debole, mutevole, Qu vacillante produce un’an-
est
datura barcollante, agitata, incerta.
oe
Bo
ok
Guardiamo persone scontente, malinconiche,
app
arti
cupe
e sgarbate e vedremo sui loro volti le prove dell’azione
e ne
a: C
di questa forza silenziosa dei loro pensieri spiacevoli, lau
d
che forgiano le loro espressioni. Questi individui non io Signo
sono mai in buona salute poiché questa forza agisce su rini
di loro come veleno, procurando varie forme di malat-
tia. Un pensiero costantemente diretto verso uno sco-
L’arte di dimenticare 45


po, specialmente se questo scopo riguarda la felicità
degli altri come la nostra, riempirà di forza ogni nervo
del corpo. È un egoismo saggio quello di lavorare per
il beneficio degli altri oltre che per il proprio, perché
siamo tutti uniti nello spirito. Noi siamo delle forze
che agiscono e reagiscono le une sulle altre, nel bene e
nel male, attraverso ciò che noi in modo ignorante
chiamiamo “lo spazio vuoto”. Sono dei nervi invisibi-
li che uniscono, gli uni agli altri, gli uomini e gli esse-
ri. In questo senso ogni forma di vita è collegata. Noi
siamo tutti “membri di un corpo”. Un cattivo pensiero
o una cattiva azione è una pulsazione di dolore che vi-
bra attraverso miriadi di organismi. Un pensiero amo-
revole e una buona azione producono l’effetto contra-
rio. È quindi una legge della natura e della scienza
quella per cui non possiamo fare il vero bene agli altri
senza farlo anche a noiQustessi.
es
Piangere la perdita, sia tdi
o eun amico che di un bene
Bo
o
qualsiasi, indebolisce lo spirito e ilk corpo,
app inoltre non è
a
di nessun aiuto al compianto amico, martieènabbastanza
ea
doloroso per lui poiché il nostro pensiero triste: lo
Clarag-
ud
giunge e anche se è passato in un altro piano di esisten-io Signo
za sarà per lui fonte di dolore. rini
Un’ora di lamentele, di irritazione o di paura, mani-
festa o silenziosa, consuma molta forza nel renderci in-
Il segreto per esprimere il meglio di te 46


sopportabili agli altri e forse nel farci dei nemici. Essa
nuoce alle nostre attività, direttamente o indirettamente.
Sguardi scontrosi e parole sgarbate allontanano da noi le
persone. Il cattivo umore e l’odio esauriscono il nostro
spirito. La forza spesa in questo modo potrebbe essere
utilizzata per darci conforto e piacere.
Essere in grado, quindi, di allontanare o dimenticare
un pensiero o una forza nociva è il mezzo più sicuro per
rendere robusto il corpo e purificare la mente. La forza
del corpo e la chiarezza intellettuale producono il suc-
cesso nelle imprese.
Questo dà potenza allo spirito e le forze del nostro
spirito agiscono sugli altri i cui corpi sono distanti mi-
gliaia di chilometri, e ciò a nostro vantaggio o a nostro
svantaggio, perché esiste una forza che appartiene a tut-
ti noi, distinta da quella del corpo, e che agisce conti-
nuamente. È indispensabile Qu che questa sia in attività in
es
ogni momento, che sia il corpotosveglio
eB
ook o addormentato.
Questa forza, usata in modo incosciente, apcon
par ignoranza
e quindi poco saggiamente, ci fa precipitare negli
tien
e aabissi
della miseria e dell’errore. Usata in modo saggio e: Cin- lau
dio
telligente, ci porterà ogni immaginabile bene. Sig
nor
Questa forza è il nostro pensiero. Ogni nostro pen- ini
siero è di vitale importanza per la salute e per il suc-
cesso. Tutti quelli che noi generalmente chiamiamo
L’arte di dimenticare 47


successi reali non lo sono, perché una fortuna ottenu-

ta a detrimento della salute non è un vero successo.


Ogni persona si comporta, generalmente in modo
inconscio, secondo il carattere o la natura dei suoi
pensieri e ciò non può essere cambiato in breve tem-
po. Possiamo aver allenato inconsciamente la nostra
mente ad avere pensieri cattivi; possiamo non aver
mai compreso che rimuginare su un insuccesso e tor-
mentarci è una perdita, e che agitarci per paura che
questa o quella cosa potrebbero non andare secondo i
nostri desideri, crea una forza distruttrice che ci toglie
la forza, comporta delle malattie, ci rende inadatti agli
affari, ci causa una perdita di denaro e può anche al-
lontanare gli amici.
Imparare a dimenticare è tanto utile e necessario
quanto imparare a ricordare. Durante la giornata noi
pensiamo a molte coseQalleues quali sarebbe molto più pro-
fittevole non pensare affatto.to La
eB capacità di dimenticare
ook
consiste nell’allontanare la forza invisibile
app
arti
(il pensiero)
che ci nuoce e cambiarla in una forza (o ordine e ne di pen-
a: C
sieri) da cui trarre beneficio. lau
d
Domandate in modo imperativo e persistente unaio Signo
qualsiasi qualità del carattere della quale voi mancate: rini
pazienza, decisione, giudizio, coraggio, fiducia o preci-
sione e attirerete a voi queste qualità, poiché queste so-
Il segreto per esprimere il meglio di te

 48

no elementi reali che appartengono a una chimica sotti-


lissima della natura ancora sconosciuta.
Qu scoraggiata, disperata e lamentosa ha in-
La persona e
consciamente schiesto
to
eB scoraggiamento e disperazione e
quindi l’ottiene perché
oo questo è il risultato del suo in-
ka
consapevole allenamento ppal male. La mente è un “ma-
ar
gnete” perché attira a sé ogni tiepensiero sul quale si fissa
ne
o a cui solo aspira. Se permettiamo a: alla paura di trasci-
Cl
narci, allora avremo sempre più paura. au
dSe
io smettiamo di
resisterle e apriamo la porta completamente Si per invitar-
gn
la a entrare, ciò vuol dire che abbiamo chiestoorlaini paura.
Al contrario, se fissiamo la mente sull’idea del coraggio,
diventeremo più coraggiosi perché il coraggio è quello
che abbiamo chiesto.
Non c’è alcun limite alla natura invisibile nel fornir-
ci queste qualità spirituali. Nelle parole: “Chiedete e vi
sarà dato” Cristo vuol significare che qualsiasi mente
può, chiedendo, attirare a sé tutto quello di cui ha biso-
gno. Domandate in modo saggio e il meglio vi sarà con-
cesso. Ogni minuto di domanda saggia ci porta un ac-
crescimento di potere e tale accrescimento non è mai
perduto. È uno sforzo verso un guadagno duraturo che
L’arte di dimenticare 49


possiamo fare in ogni momento. Ciò di cui tutti abbia-
mo bisogno è più potere per ottenere risultati, costruire
la nostraQufortuna,
e
per rendere tutto ciò che ci circonda
confortevolestoper
eB noi e per i nostri amici. Noi non pos-
siamo alimentareogli
o
k altri se non abbiamo per noi stessi
abbastanza per non amorire
pp
ar di fame. Tale potere differi-
sce da quello che consiste tie nel ricordarsi delle opinioni
ne
altrui o tenere a mente gli eventi a: e i fatti letti sui libri.
Cl
Qualsiasi successo ottenuto è compiuto au
dio per mezzo di
una forza spirituale invisibile che è Semanata ign da una
mente, operante su altre menti vicine o lontane; or
i ni una for-
za tanto reale quanto quella che usa il nostro braccio
per sollevare una pietra.
Un uomo, anche se ignorante, può emettere dalla sua
mente una forza che tocchi e influenzi molte altre per-
sone vicine o lontane e gli permetta in questo modo di
aumentare la sua fortuna, mentre lo scienziato può vive-
re di stenti nonostante la sua erudizione. L’intelletto non
è una borsa dove mettere i fatti, ma è un potere attivo
che deve dare risultati. Lo scrivere libri non è altro che
un frammento del lavoro dell’intelligenza. I più grandi
filosofi prima pianificarono e solo in seguito agirono. Fu
così per Cristoforo Colombo, Napoleone, Fulton, Mor-
se, Edison e molti altri che non solo spiegarono come
muovere il mondo, ma lo fecero essi stessi.
Il segreto per esprimere il meglio di te 50


Qualsiasi piano, scopo o disegno che riguarda un
affare o un’invenzione è la costruzione reale di un invi-
sibile elemento-pensiero
Qu
es
e questa struttura è anche una
calamita poiché, to non appena il piano o lo scopo è ulti-
eB
mato, inizia a attirare ooa sé delle forze costruttive. Perse-
k
verate nel vostro pianoaoppscopo
ar e queste forze verran-
no sempre più vicine, diventerannoti e ne sempre più forti e
porteranno a risultati sempre piùa:favorevoli.
Cl Abbando-
nate invece il vostro progetto, e fermerete au
dio l’arrivo di
queste forze, distruggendo inoltre altrettanta Si forza at-
gn
trattiva invisibile in precedenza raccolta; il successo or
ini di
qualsiasi impresa dipende dall’applicazione di questa
legge. Una decisione persistente è una forza attrattiva
reale che attira costantemente sullo scopo da raggiun-
gere aiuti sempre più numerosi per raggiungerlo.
Quando il nostro corpo è nello stato chiamato
sonno, queste forze (i nostri pensieri) sono ancora in
attività, operano su altre menti. Se, prima di addor-
mentarci, il nostro ultimo pensiero è di preoccupa-
zione, ansia o odio per qualcuno, esso ci procurerà
dei cattivi risultati. Se, al contrario, abbiamo un pen-
siero di speranza, di gioia, di fiducia e di pace con
tutti gli uomini, sarà allora una forza più potente e
lavorerà per farci ottenere dei buoni risultati. Se il
sole tramonterà sulla nostra collera, il nostro pensie-
L’arte di dimenticare 51


ro arrabbiato agirà sui pensieri simili degli altri men-
tre noi dormiamo, arrecandoci soltanto danno.
NonQèuequindi una necessità quella di coltivare il po-
tere di dimenticare
sto
eB ciò che desideriamo, cosicché la cor-
rente del nostro pensiero
oo
k che attira il male sia trasporta-
ta verso una correnteapche
pa attrae il bene, mentre il nostro
corpo riposa? rtie
ne
Nella nostra epoca migliaia a: e migliaia di persone
C
non pensano mai a controllare la lnatura
au
dio dei loro pensie-
ri. Essi lasciano semplicemente andareSlaignloro mente al-
la deriva. Quando un pensiero li tormenta,orinon ni dicono
mai: “Non voglio più pensarci”. Inconsciamente chie-
dono ciò che per loro è nocivo e il loro corpo si amma-
la sotto l’azione dei pensieri ai quali si abbandona.
Nel momento in cui ci rendiamo conto del male
causato da un cattivo pensiero, acquisteremo il pote-
re di scacciare questo pensiero, e nel fare questo noi
guadagneremo sempre più forza di resistenza. “Resi-
stete al demonio”, dice Cristo, “ed egli si allontanerà
da voi”. Non ci sono altri demoni che le forze cattive
della mente, le quali sono terribilmente potenti nel-
l’affliggerci e tormentarci. Ogni modo di pensare cat-
tivo o triste è un demone che può farci ammalare,
perdere amici e denaro. Questo simboleggia il godi-
mento dei beni, senza i quali non possiamo essere al
Il segreto per esprimere il meglio di te 52


meglio delle nostre forze. Il peccato dell’“amore per
il denaro” sta nel preferire quest’ultimo alle cose ne-
cessarie cheQuesso può procurare.
e
Per avere ilspiù
to grande successo in un affare qualun-
eB
que, per fare dei grandi
oo progressi in un’arte qualsiasi,
k
per favorire una causa,aèppassolutamente
ar necessario che
in certi intervalli di tempo dimentichiamo
ti e ne completa-
mente tutto ciò che si riferisce a quest’affare,
a:
Cl arte o cau-
sa, allo scopo di far riposare la nostra menteau
dio e poter riu-
nire forze nuove per un rinnovato sforzo. Sign
Riesaminare costantemente lo stesso progetto, or
ini studio
o speculazione, pensare sempre a quello che dovremmo
o non dovremmo, significa sprecare questa forza sulla
ruota di un mulino che gira a vuoto. In tal modo ci ripe-
tiamo più volte sempre le stesse cose.
La persona che è incline a pensare allo stesso og-
getto, a parlarne continuamente, a non dimenticarlo
mai, che è incapace di seguire una conversazione ge-
nerale e che non si interessa a ciò che avviene intorno
a essa e preferisce tacere se non può parlare dell’argo-
mento dei suoi pensieri, corre il pericolo di diventare
monomaniaca.
Il monomaniaco è colui che, avendo fatta sua un’i-
dea, dopo averla assimilata cerca, forse inconsciamente,
di imporla agli altri. Non abbandona mai e in nessun
L’arte di dimenticare 53


momento la sua teoria e non riesce ad adattarsi al pen-
siero degli altri. Per questa ragione perde la capacità di
Qu di allontanare dalla sua mente l’unico pen-
dimenticare,
es
to e vi si invischia sempre più.
siero assillantee
Le persone Bcheoo gli stanno vicino sentono sgrade-
ka
volmente il suo pensieropp
ar fisso, perché il pensiero di
una persona è percepito tdagli
ien altri attraverso un senso
e
che non ha ancora un nome.a:Nell’esercizio
Cl di questo
senso sta il mistero delle “impressioni”
au
dio che abbiamo
all’inizio di una persona. Noi emaniamo Si continuamen-
gn
te nell’aria una corrente mentale che influisce or
ini positi-
vamente o negativamente sugli altri, secondo la qualità
e acutezza dei loro sensi. Siamo toccati nella stessa
maniera dal pensiero degli altri, siano essi vicini o lon-
tani. È in tal modo che noi parliamo agli altri quando
la nostra lingua è muta, ci facciamo amare oppure
odiare rimanendo da soli nella nostra stanza.
Un monomaniaco diventa spesso un martire, o pen-
sa di esserlo. Il martirio non è una necessità assoluta, a
eccezione dell’ignoranza, perché è quest’ultima che
crea la necessità. Il martirio implica sempre una man-
canza di giudizio e di tatto nel presentare un principio
nuovo al mondo. Se lo analizziamo, troveremo nel mar-
tirio la determinazione di inculcare nelle persone un’i-
dea qualsiasi sotto una forma offensiva e antagonistica.
].

54

Le persone di grande abilità, a forza di avere un’idea do-


minante, sono finite con l’esserne catturati. L’antagoni-
smo che suscitano
Qu
es
negli altri era già prima presente nel-
la loro immaginazione.
to
eB “Non sono venuto per portare la
pace” disse Cristo, o“ma o
k a la guerra”
guerra”. Nella storia del
mondo è arrivato il momento pp di rinfoderare la spada. Ci
ar
sono molte persone buone che tie prendono inconsciamen-
ne
te la spada per inculcare le idee che a: credono migliori. Vi
Cl
è la spada spirituale delle grandi riforme, au
diola spada del di-
sprezzo degli altri che non adottano le nostre Si abitudini.
gn
Ogni pensiero discorde è una spada che chiamaorinverso i di
noi la spada. Ogni pensiero emesso è subito controbi-
lanciato da uno dello stesso tipo. Il regno futuro della
pace sarà costruito riconciliando le differenze, facendo-
ci amici i nemici, mettendo in luce il bene che è nelle
persone anziché il male che hanno in loro stessi, sco-
raggiando il pettegolezzo e le maldicenze e conversa-
zioni più profittevoli e più gradevoli, provando inoltre
con l’esempio che esistono leggi ancora sconosciute che
possono dare salute, felicità e fortuna senza nuocere agli
altri. Il sostenitore di questo regno andrà, con un sorriso
di vera amicizia, incontro ai malati che sono sempre i
maggiori peccatori. La creatura, uomo o donna, la più
L’arte di dimenticare 55


ripugnante, la più ipocrita e velenosa, ha bisogno della
nostra pietà e dell’aiuto di tutti noi poiché quell’uomo o
quella donna,
Qu
e
emettendo cattivi pensieri, attira a sé del-
l’angoscia estodele dolore.
La persona che Bo
oknutre sentimenti cattivi verso un’altra
dalla quale ha ricevuto ap
paun insulto, un’offesa, un’ingiu-
stizia qualsiasi o un danno, rtie
netrattiene dentro di sé questi
sentimenti per ore e anche pera:giorni Cl interi. Alla fine fi-
nisce per stancarsene, ma non può più au
dio scacciarli ed essi
fanno ammalare la sua mente e il suo corpo. Si
gn
Questo avviene perché l’individuo ha attirato or
ini su di sé
i pensieri ostili dell’altra persona, la quale pensa di noi
ciò che noi pensiamo di lei, e ci manda correnti di pen-
siero ostili. In questo modo diamo e riceviamo colpi di
una forza invisibile e, se questa guerra silenziosa si pro-
lunga per settimane, entrambi gli avversari saranno dan-
neggiati. Questa lotta di forze e volontà opposte avviene
senza posa tutto intorno a noi e l’aria ne è piena.
Sforzarsi di dimenticare i nemici e mandare loro so-
lo pensieri di amicizia è un gesto che ci protegge quan-
to mettere la mano per ripararsi da un colpo. Persistere
nel pensiero benevolo allontana le cattive intenzioni e le
rende innocue. L’ingiunzione di Cristo di fare del bene
ai nostri nemici è fondata su una legge naturale che egli
sostiene. Questo significa che il buon pensiero ha una
Il segreto per esprimere il meglio di te 56


forza più grande che impedirà e allontanerà i cattivi ef-
fetti del pensiero negativo.
ChiedeteQul’oblio quando non potete fare a meno di
e
non pensare astuna
o e persona o a una cosa che vi reca
angoscia, tormentoBooppure
ok collera, poiché domandare
è uno stato mentale cheapmette
pa in moto delle forze che
porteranno il risultato voluto.neLa domanda è la base
rtie
scientifica della preghiera. Nonasupplicate,
:C
lau
domanda-
te solo con persistenza la vostra partediodi forza e per
mezzo di questa potrete orientare la vostra Si mente ver-
gn
so ogni desiderio. or
ini
Non ci sono limiti alla potenza acquisita coltivan-
do la nostra forza-pensiero; essa ci preserva da tutti i
dolori derivanti dalla sfortuna, dalla perdita di amici
e da situazioni sgradevoli nella vita. Questa capacità
è l’attitudine della mente più favorevole a ottenere
fortuna e amici, perché una mente potente scaccia i
pensieri fastidiosi, faticosi, pesanti; li dimentica e si
interessa a qualche altra cosa. La mente debole in-
dugia nei pensieri di preoccupazione che la snervano
e la schiavizzano. Quando temiamo una disgrazia
(che forse non verrà mai) il nostro corpo si indeboli-
sce, l’energia si paralizza. Possiamo, invece, attra-
verso una domanda costante, tirar fuori da dentro di
noi la capacità di gettare via ogni paura, ogni timore
L’arte di dimenticare

57

o stato mentale miserevole. Questa è la suprema via


al successo.
Chiedetela,
Qu
e
ed essa aumenterà sempre di più, finché
non avrete spiù
to paura. Un uomo o una donna senza pau-
eB
ra possono compiereoo cose meravigliose.
k
Il fatto che finoraapnessun
pa individuo abbia conquista-
to totalmente questa facoltànnon
rtie
ea
è una prova che ciò non
sia possibile da fare. Cose nuove : C avvengono ogni gior-
lau
no nel mondo. Trent’anni fa, se qualcuno dio avesse affer-
mato che una voce umana poteva farsiSigsentire no da New
York a Philadelphia, sarebbe stato consideratoni un pazzo.
r i
Oggi la meraviglia del telefono è cosa quotidiana.
Le facoltà ancora sconosciute del nostro pensiero fa-
ranno cose più prodigiose del telefono. Le persone che
riuscissero a coltivarle potrebbero compiere meraviglie
che la fantasia non ha osato o non osa rivelare al mondo.
58

COME NASCONO I PENSIERI


Qu
es
to
eB

C
oo
ka
pp
a
ome dalla combinazione
rtie
ne di elementi chimici
scaturiscono nuove sostanze,
a :C dall’unione di so-
stanze pensiero che provengonolau
dio da menti di-
verse e che si mescolano nascono dei pensieri S ign nuovi.
Il carattere e la qualità dei nostri pensieri or sono of-
ini
fuscati e, fino a un certo punto, cambiati da ogni per-
sona con la quale noi entriamo in contatto, perché i
pensieri degli altri si mischiano con i nostri formando
una combinazione nuova. Per esserci intrattenuti ieri
con A, siamo diversi che se avessimo scambiato opi-
nioni con B, perché abbiamo innestato in noi un rifles-
so della natura di A e della qualità del suo pensiero.
Se frequentiamo persone infime e degradate, i pen-
sieri che nasceranno nella nostra mente attraverso l’u-
nione con i loro, nonostante i più grandi sforzi e le più
grandi aspirazioni, saranno appesantiti e quindi tra-
scinati in basso dalle loro grossolanità. È in questo
modo che “le cattive compagnie corrompono le buone
maniere”. Al contrario, se i vostri compagni sono raf-
Il segreto per esprimere il meglio di te 59


finati, puri, elevati, il pensiero che nasce dallo stare
insieme a loro è elevato, puro, nobile e potente. La
Qu di esseri infimi e impuri fa diminuire
frequentazione e
la potenza delstopensiero.
eB Quello che indebolisce la
mente, indebolisce anche
o ok il corpo e fa diminuire il po-
tere che hanno i nostriapensieri
pp
ar di conseguire risultati
lontano dal corpo. ti e ne
Se il contatto tra una mente agenerosa:C
lau
e aperta con
una bassa, ignobile e vile è costante,diola forza della
mente generosa e quindi superiore può esaurirsi Si
gn nello
sforzo di respingere i pensieri di quella inferiore. or
i ni Mi-
gliaia di nature raffinate sono, oggi, ammalate fisica-
mente perché il loro spirito è saturo dei pensieri bassi e
grossolani loro circostanti.
Un pensiero nuovo, una nuova idea, portano forza
al corpo e allo spirito. In futuro l’approfondita cono-
scenza delle leggi del pensiero (quella grande forza si-
lenziosa della natura) darà allo spirito la capacità di
usare il suo corpo con una coscienza piena e sempre
crescente delle sue facoltà mentali e fisiche.
Il corpo di molte persone s’indebolisce e perde il vi-
gore nel pensare continuamente gli stessi pensieri. Il
pensiero è il cibo dello spirito come il pane è il cibo del
corpo. Il pensiero vecchio è una vecchia sostanza fuori
uso che non può nutrire opportunamente lo spirito. Se
Come nascono i pensieri 60


lo spirito è affamato, il corpo ne soffre, diventa un fos-
sile semi-animato. Se lo spirito è sufficientemente for-
te da imporre
Qu
e
le sue richieste, il corpo soffrirà di irre-
quietezza, distoansia
eB e di altre forme di disagio corporale.
Oggi migliaia diopersone
ok soffrono per questo motivo. Il
loro spirito è in pena, ap
pperché
ar la loro educazione mon-
dana, o piuttosto quella parte ti e ne dello spirito educato qua-
si involontariamente a conformarsi a:
Cl alle opinioni e alla
vita dell’ambiente circostante, resiste au
dio all’intuizione e
alle suppliche del loro spirito, che essiSspesso ign reputano
capricci e chimere. Un pensiero nuovo è un or
i ni rinnova-
mento di vita. Una nuova idea, piano o scopo ci riem-
piono di speranza e vigore. Il segreto della vita eterna e
della felicità è andare sempre verso quello che è nuovo,
“dimenticare il passato e incamminarsi verso l’avveni-
re”. L’eternità e lo spazio infinito sono sorgenti inesau-
ribili e sempre nuove. La senilità arriva se ci guardiamo
sempre indietro e viviamo nel passato. Noi non abbia-
mo niente a che fare con la persona che eravamo un an-
no fa, possiamo solo trarre vantaggio dall’esperienza
fatta. Quella persona è morta. Il “noi” di oggi è un in-
dividuo diverso e nuovo. Il “noi” del prossimo anno
sarà ancora diverso e più nuovo.
“Io muoio ogni giorno”, dice Paolo: con questa
affermazione intende dire che alcuni pensieri di ieri,
Il segreto per esprimere il meglio di te 61


oggi sono morti, gettati via come vecchi indumenti
che si sostituiscono. Quando il nostro spirito cresce
sano, ci liberiamo
Qu
e
per sempre di una parte del nostro
essere alla finestodie ogni giorno; questa parte è morta, è
un pensiero mortoBoche ok non ci serve più perché usarlo
significherebbe farci adel pp male. Lo rigettiamo, così
ar
come il nostro corpo elimina tie giornalmente una por-
ne
zione di carne morta. La persona a:
Cl che ha pensieri
sempre freschi vedrà aprirsi davantiaudaiio suoi occhi un
mondo nuovo ogni giorno. Si
gn
La felicità non dipende tanto dai luoghiorinini cui ci
possiamo trovare quanto dall’aumento dei pensieri
nuovi che abbiamo. Così una persona può trovare la
felicità anche in una cella, mentre le persone chiuse
a idee nuove possono sentirsi miserabili in palazzi
sontuosi. Siamo, in questo modo, sulla via verso
l’affrancamento quasi assoluto dal mondo fisico. In-
dipendenza significa potere. Finché siamo in qual-
che modo dipendenti da un’altra persona, da un ci-
bo, da una droga, da uno stimolante o da qualsiasi
altra cosa, noi siamo schiavi. Il continuo fluire di
nuove idee è la strada che ci conduce fuori del car-
cere della povertà materiale spirituale. Si può essere
ricchi in questo mondo di beni materiali, eppure
molto poveri nel non essere capaci di goderseli. Non
Come nascono i pensieri 62


si può rimanere poveri a lungo nel senso mondano,
se si è spiritualmente ricchi. Ma la ricchezza spiri-
tuale non
Qu chiede che di godere del presente e non si
e
accumula snelle
to
eB casse delle banche. L’afflusso gior-
naliero di nuovioopensieri
ka apporta un nuovo potere e
coloro che giornalmente
pp
ar ricevono questa nuova for-
za conducono con successo ti e ne le loro imprese. La forza
silenziosa del nostro spirito amantiene
:C
lau
la sua influen-
za costante sugli altri che, in modo dio cosciente o me-
no, cooperano con noi. Si
gn
Nei regni superiori dello spirito ci sono or
ini persone
che sono sempre allegre, gioiose e fiduciose del suc-
cesso e della felicità futura: si sono elevate fino alla
Legge suprema e la sperimentano, per queste persone
“la fede si trasforma in vittoria”. Sanno che, mante-
nendo lo spirito in un certo stato e controllando i pro-
pri pensieri, arriverà un afflusso costante di felicità e
forza, perché la forza e la felicità stanno insieme, co-
sì come sono uniti il peccato e la debolezza. Queste
persone sanno anche che i loro progetti, se seguono
la Legge, avranno successo. Di conseguenza, la vita
per loro è una successione costante di vittorie. La lo-
ro fede nei trionfi è certa quanto lo è quella che tutti
noi abbiamo rispetto al fatto che il fuoco brucia e che
l’acqua spegne il fuoco.
Il segreto per esprimere il meglio di te 63


Noi possiamo, per mezzo del desiderio ardente e
persistente, connetterci con questo spirito e ottenere
una nuova Qforza;
ue possiamo sgomberare la strada sfor-
zandoci di scacciare
sto
eB l’invidia, la tristezza, l’irritabilità
e ogni pensiero impuro.oo
k a Qualunque pensiero nocivo è
impuro e sporco, e ci impedisce
pp
ar di elevarci a un livel-
lo superiore di spirito dove possiamo
ti e ne percepire i pen-
sieri in modo reale: così come ora a: vediamo una pietra,
Cl
le altre persone ci appariranno coperte au
dio di spazzatura
oppure di fiori. Si
gn
Un grande poeta, un artista, uno scrittore oorun ini qual-
siasi altro lavoratore in ogni settore può essere grato
dei suoi successi a questa capacità medianica.
Un uomo può essere piccolo, meschino, insignifi-
cante, vile, schiavo di disordinate passioni, eppure può
manifestare, allo stesso tempo, i sentimenti più eleva-
ti. Una piccola parte dell’intelletto di quest’uomo cor-
risponde a questi sentimenti; mentre i suoi difetti, le
sue passioni e i suoi vizi prevalgono nettamente. Egli
si libra a sublimi altezze in certi stati d’animo partico-
lari, mentre durante la vita quotidiana è soltanto un
piccolo uomo. Ci sono stati poeti i cui sentimenti si so-
no mostrati quasi contraddittori: alcune volte esprime-
vano purezza, altre volte il contrario. La loro vita è sta-
ta volgare, rozza e servile.
Come nascono i pensieri 64


Queste nature sono usate in momenti opportuni da
alti livelli di intelligenze invisibili per esprimere il loro
pensiero.Qu Per un’intelligenza colma di visioni della
e
eB bellezza delle possibilità della vita, è
grandezza estodella
un’assoluta necessità
oo
k a dare espressione al proprio pen-
siero. Questa necessità pp è una legge di natura. Tali men-
ar
ti sono come sorgenti imprigionate
tie
ne che esplodono per
necessità. Colui che è ricco dia: Cpensieri
lau
li emetterà tut-
te le volte che ne avrà occasione. Èdcome io un albero so-
vraccarico di frutti maturi; quando ilSfruttoign è maturo,
bisogna che si distacchi dal ramo: quandooilrinpensiero
i è
maturo, bisogna che si manifesti. Se non c’è nessuno
vicino a noi per ascoltarlo, bisogna andare dove può
essere ascoltato, e ciò per l’auto-conservazione. Non si
può custodire dentro di sé un dono, un talento, una ve-
rità, una capacità di fare bene qualcosa.
Lo spirito, man mano che accresce la sua ricchezza
di pensiero, diventa oppresso dal peso di tale ricchezza
e cerca in ogni modo di esternarla. Nel fare ciò, può
trovare un organismo sensitivo sul piano terrestre del-
la vita e può comunicargli il suo pensiero, oppure, at-
traverso una certa cooperazione, un numero di tali in-
telligenze possono unirsi, dirigersi verso l’individuo e
avvolgerlo con l’atmosfera del loro pensiero. Questo
agirà sull’individuo come stimolante e lo solleverà net-
Il segreto per esprimere il meglio di te 65


tamente al di sopra del suo livello abituale. Mentre ciò
accade, egli vede ogni cosa alla luce di una vita più pu-
ra e più elevata
Qu
e
rispetto a quella delle persone che lo
circondano. Instoquesta
eB condizione, un sentimento di
grado superiore si imprime
o ok nella sua intelligenza, che
lo assorbe e risente dellaappsua
ar influenza potente. Esso la
inebria e la intossica, perchétieènuno
ea
stimolante la cui in-
fluenza sull’individuo è proporzionata: C alla raffinatezza
lau
del suo organismo, alla sua impressionabilitàdio e recetti-
vità. Questa eccitazione non è altro cheSi“l’influenza
gn
magnetica” e questo è il segreto dell’attrazione or
ini che
una persona esercita su un’altra. La persona attratta,
mentre è vicina alla persona che la attrae, è stimolata
dal suo pensiero e lo assorbe.
In questa condizione mentale un poeta può espri-
mere il pensiero che gli è trasmesso, secondo il suo gu-
sto o preferenza, per quanto riguarda il ritmo e l’armo-
nia; oppure il poema gli può essere dettato.
Fu in queste condizioni mentali generate dalle cau-
se sopra descritte che delle importanti opere furono
scritte o delle invenzioni furono concepite. Artisti e
scultori possono avere tali ispirazioni; similmente, ge-
nerali sono stati sollecitati e aiutati nelle operazioni
militari. Nel mondo degli affari e della finanza la stes-
sa legge è al lavoro e opera a ogni livello, sia in alto
Come nascono i pensieri 66


che in basso. Non esiste nessuna grande opera, realiz-
zata su qualsiasi piano di vita, e non c’è nessuno sfor-
zo intellettuale,
Qu
e
nessuna grande invenzione che avven-
ga da partestdi
o euno spirito senza l’aiuto di altri spiriti,
perché noi tuttiBosiamo
ok parte di un unico tutto, siamo
tutti parte dello stesso
ap
pcorpo
ar e non possiamo fare nien-
te senza cooperazione. La npersona
ti e
ea
che, nella sua sem-
plicità, crede di poter fare tutto : Cda sé, è ignorante.
Il poeta che compone sotto ll’ispirazione
au
dio di una o
più intelligenze può lasciare dietro di sé Si un nome cele-
gn
bre, pur non meritando la reputazione acquisita. or
ini I suoi
scritti sono il risultato del pensiero di un insieme di in-
telligenze invisibili concentrato su di lui. Queste scari-
carono su di lui i loro pensieri allo scopo di alleggerir-
si e poter salire più in alto per assorbire idee più nuove
e più sottili. Così come se noi comunichiamo i nostri
pensieri e le nostre idee ad altri, ne riceviamo di nuovi.
Se esitiamo, impediamo a noi stessi l’assorbimento di
nuovi pensieri. Colui che serve da intermediario tra le
forze dell’universo da trasmettere e gli altri, deve stare
attento a che niente impedisca il libero passaggio del
nuovo pensiero che si manifesta in lui. Nel momento
in cui ritiene che una qualsiasi verità, piano, progetto o
invenzione gli appartenga in modo esclusivo, tale co-
municazione si arresta.
Il segreto per esprimere il meglio di te 67


Il trattenere per sé rende poveri, sotto tutti gli aspet-
ti. Se diamo liberamente, incrementiamo la ricchezza e
l’abbondanza Qu di beni e possiamo facilmente ottenere
es
ciò che basta per to attirare gli aiuti materiali necessari. Il
eB
testo “Gratuitamente oo avete ricevuto, gratuitamente da-
k
te” è basato su un fattoascientifico
pp
ar dell’invisibile regno
del pensiero. ti e ne
In alcune persone l’idea è organizzata;a:
Cl esse crea-
no il pensiero e lo assorbono. Sono coloro au
dio che cerca-
no di essere all’altezza dei loro più elevati Si
gn ideali e
della più grande varietà di vita e di occupazione. or
ini
L’individuo che vede la necessità di fare questo, atti-
ra a sé tutto ciò che c’è di meglio di cui appropriarsi
nell’universo. Egli assorbe lo spirito da ogni parte e
poi lo emette nuovamente, colorato dalla sua indivi-
dualità. Una persona così è simile a uno specchio ri-
flettente, tinto da un colore particolare; la luce che vi
si riflette rimanda i raggi dello stesso colore: la luce è
lo spirito e il globo o riflettore rappresenta l’indivi-
duo attraverso il quale risplende la luce. L’olio delle
nostre lampade proviene dalla stessa fonte. La luce di
una serie di lampade può essere di diversi colori; co-
sì, in una serie di individui, sebbene alimentati dallo
stesso spirito, ognuno riflette la luce secondo il pri-
sma della sua individualità.
Come nascono i pensieri 68


Possiamo diventare creativi e originali assorbendo
uno spirito qualunque e dandogli un’impronta origina-
Qu guardiamo il metodo di un attore o di un
le. Quando e
artista, noi sassorbiamo
to
eB il suo pensiero, ma non saremo
più semplici copiatori
o ok del suo metodo perché il suo
pensiero, combinatoapcon pa il nostro, produce un’opera-
zione chimica di elementi rtie
neinvisibili da cui risulta un
nuovo elemento, cioè il nostro a: originale pensiero. Più
Cl
il nostro pensiero e le nostre intenzioni au
dio sono pure, me-
no egoistico sarà lo scopo, maggiore sarà Si la rapidità di
gn
tale combinazione, e più originale e bello osarà rin il nostro
i
pensiero. Così nascono i pensieri. Le qualità di giusti-
zia e di altruismo sono esse stesse gli elementi e i fat-
tori scientifici di questa nascita.
Lo spirito egoistico si accontenta di prendere in
prestito, si appropria del pensiero o dell’idea di
un’altra persona senza riconoscere il legittimo auto-
re: per questo rimarrà sempre uno che prende in pre-
stito. Ma non ci saranno sempre persone dalle quali
prendere in prestito. Dovrà arrivare, in questa vita o
nell’altra, un tempo in cui tale spirito sarà lasciato
alle sue sole risorse. A quel punto egli si troverà nel-
la miseria, perché l’abitudine di prendere in prestito
l’avrà reso impotente e si accorgerà che questa abitu-
dine impedisce l’assimilazione chimica e la nascita
Il segreto per esprimere il meglio di te 69


dell’elemento nuovo o, in altre parole, la nascita di
un’idea originalmente riflessa. Egli si è semplice-
mente impadronito
Qu
e
del bene di un’altra persona e l’ha
spacciato per ssuo;
to non un fabbricante quindi, ma uno
eB
sfruttatore del lavorooo degli altri.
k
Ha poca importanzaapse pa egli in questo modo assor-
be e utilizza l’idea come rsetienfosse
e
la propria, prove-
niente da intelligenze i cui corpia:sono
Cl visibili o invisi-
bili: rimarrà sempre un debitore e aciò ud diminuisce la
io
sua capacità di ottenere il proprio particolare
Si
gn riflesso
di luce individuale. or
ini
Se degli spiriti, trovato un individuo sensibile, gli
comunicassero continuamente il loro pensiero renden-
dolo loro interprete abituale, facendolo parlare e scri-
vere incessantemente, potrebbero cagionargli un grave
danno. Poco importa quanto elevato o utile sia il loro
pensiero: questo travasare continuamente le idee a una
sola intelligenza crea l’abitudine e il desiderio di non
fare altro che raccontare, scrivere o fare sempre la stes-
sa cosa, provocando uno sviluppo disarmonico di una
sola capacità a danno delle altre. L’equilibrio dello spi-
rito e l’armonia delle facoltà indispensabili alla produ-
zione dell’originalità devono provenire anche dalla
partecipazione a tutti i possibili generi di vita, così co-
me da uno scopo puro e altruistico. È necessario in-
70

trattenersi e simpatizzare con tutti i tipi di persone, tut-


te le occupazioni e tutte le professioni per caratterizza-
re le proprie concezioni con la più grande originalità.
In questo modo diventeremo, con uno scopo disinte-
ressato, non un miscuglio di pezzi presi in prestito da
tutti coloro con i quali siamo stati in contatto, bensì un
mosaico nel quale ogni idea, presa da altri e trapianta-
ta nella nostra, ha un’individualità sua propria.
71

LA LEGGE DEL SUCCESSO


Qu
es
to
eB

I
oo
ka
pp
a
l successo in un affare
rtie o in una qualsiasi impresa
n
dipende dell’operare die auna
: C legge: nulla succede
per caso. Nel funzionamentolaudelle
dio leggi della na-
tura non ci sono mai né il caso né la fortuna.
Si
gn Anche la
caduta, considerata accidentale, di unaorpietraini dalla
montagna è il risultato di forze che hanno agito su
quella pietra per innumerevoli epoche.
L’essere umano e le sue vicende non sono il risul-
tato del caso più di quanto non lo sia un albero nella
sua primissima fase di crescita. L’uomo è il prodotto
degli elementi che operano attraverso il funziona-
mento di una legge. Egli può, quando l’ha scoperta,
fare di se stesso qualsiasi cosa gli piaccia.
Il vostro pensiero, non il corpo, è il vostro vero sé.
È una sostanza invisibile, reale come l’aria, l’acqua o
il metallo. Esso agisce separatamente dal corpo, va
da voi verso gli altri, vicini e lontani; agisce su di lo-
ro muovendoli e influenzandoli. Ciò avviene sia se il
corpo dorme, sia se è sveglio.
Il segreto per esprimere il meglio di te 72


Questo è il vostro vero potere. Imparate il suo fun-
zionamento, come mantenerlo, usarlo e controllarlo;
svolgereteQallora
ue delle attività più remunerative e rea-
lizzerete più in sto un’ora di quanto potete fare attual-
eB
mente in una settimana. oo È possibile aumentare questa
ka
forza con l’esercizio. Questapp
ar e solo questa fu la base
dei miracoli e del potere occulto tie
ne nei tempi antichi.
Il vostro stato d’animo predominante
a:
Cl o umore ha,
più di ogni altra cosa, un’influenza preponderante
au
dio sul
successo o sul fallimento di una qualunque Si impresa.
gn
La vostra mente è quella sostanza-pensierooriche ni si è
accumulata durante le innumerevoli epoche nella
successione di molte esistenze fisiche. La mente è
una calamita che ha il potere di attrarre il pensiero e
di rimandarlo fuori. Noi non creiamo i nostri pensie-
ri, li riceviamo soltanto e li percepiamo nel momento
in cui arrivano.
Secondo il tipo di pensieri di cui noi riempiamo
quella calamita che è la nostra mente o ci disponiamo
a riceverli, questa attrarrà a noi gran parte di questi
stessi pensieri. Se, quindi, nutriamo principalmente
pensieri di determinazione, speranza, allegria, ener-
gia, forza, potere, giustizia, gentilezza, ordine e pre-
cisione, attireremo e riceveremo in numero sempre
più grande tali elementi-pensiero.
La legge del successo 73


Questi sono gli elementi del successo. Le qualità
dell’elemento-pensiero sono reali come ciò che ve-
diamo oQusentiamo.
es
Più a lungo lasciate la calamita in
questa direzione,
to
eB più aumenterà la sua possibilità di
attirare a sé elementi
o ok simili.
Qualsiasi pensiero ap
pavoi elaboriate o riceviate ema-
na da voi una forza invisibilertie
ne che agisce sugli altri.
Il vostro personale pensiero a: è ora nell’aria, agen-
Cl
do e attraendo a voi lo stesso tipo au
diodi pensiero di al-
tri individui che non avete forse maiSiconosciuto. gn Le
persone che incontrerete in futuro, che saranno or
i ni in
grado di aiutarvi oppure di danneggiarvi, sono quel-
le i cui pensieri, che sono usciti dai loro corpi, han-
no già incontrato e si sono mischiati con i vostri.
Quell’attrazione tende a portarvi fisicamente insie-
me. Vi porterà sicuramente insieme sotto qualche
forma d’esistenza.
Quando un determinato pensiero ne incontra un al-
tro e vi si unisce per raggiungere uno stesso scopo, il
potere di successo che possiede è raddoppiato per via
di questa stessa unione, che siano usati per questo
pensiero i corpi, la mente o lo spirito lì vicino o lonta-
no migliaia di miglia. Ma se voi, per la maggior parte
del tempo, avete pensieri di scoraggiamento o di rab-
bia, oppure che derivano da qualsiasi forma di cattivo
Il segreto per esprimere il meglio di te 74


umore, state mandando a centinaia e migliaia di chi-
lometri dal vostro corpo questo elemento-pensiero di
scoraggiamento, di disperazione o di rabbia, che co-
stituisce letteralmente una parte del vostro sé nasco-
sto. Esso attira, incontra e si mischia con lo stesso ele-
mento-pensiero spedito da altri, e allo stesso modo at-
tira voi a loro, vostri compagni di miseria. Vi arrecate
quindi reciprocamente danno alla salute e alla fortuna.
Un pensiero ne attira un altro dello stesso tipo. Te-
nete fisso nella mente un qualsiasi pensiero, riguar-
dante per esempio la salute o la forza, e attrarrete a
voi sempre di più l’elemento-pensiero di salute e di
forza. Tenete in mente l’idea di forza, di intrapren-
denza, di stimolo e attirerete a voi l’elemento che vi
darà la forza, lo stimolo e l’intraprendenza.
Così, se vi trovate in uno stato d’animo fiducio-
so, determinato e sereno avendo un certo scopo spe-
ciale in vista, basato sul diritto e sulla giustizia, il
potere silenzioso più forte del vostro pensiero atti-
rerà a voi le persone la cui cooperazione vi è neces-
saria. Viceversa, se il vostro scopo non è basato sul
diritto e sulla giustizia, il potere silenzioso della vo-
stra mente si muoverà lo stesso, ma non otterrà ri-
sultati così vantaggiosi per voi rispetto al pensiero
basato sull’idea più elevata di giustizia.
La legge del successo 75


Se volete ottenere ciò attraverso la falsità e la fur-
bizia, potete farlo. Attrarrete, secondo la stessa legge
Qu metodo, pensieri di falsità e di disonestà
e lo stesso
e
prima dei scorpi
to
eB che li hanno emessi. Lavorerete,
quindi, con la disonestà
oo
ka presente nel corpo. La men-
te disonesta si riunisce
pp in gregge attraverso una legge
ar
naturale. I disonesti sono tie sicuri che alla fine si feri-
ne
ranno l’un l’altro in qualcheamodo.:C
lau
Un pensiero, sia buono o cattivo, dio è una cosa, un
elemento nascosto ma reale come unSalbero, ign un fiore,
un prato. Esso esiste già prima che lo percepiate or
i ni e
che lo riceviate, perché la vostra mente lo attira attra-
verso il suo umore o stato d’animo. Quando lo pen-
sate, voi lo mettete di nuovo in grado di agire, di
muovere o di influenzare gli altri individui; ma il
pensiero che proferite o mormorate nella riservatezza
della vostra stanza ha sugli altri un’azione più forte di
quella che avrebbe se vi limitaste a meditarlo. Se due
o più persone parlano senza polemica o disaccordo
su uno scopo comune in una qualsiasi impresa, emet-
tono un volume di forza proporzionatamente più
grande, che lavora su altre menti che si occupano di
tale questione. Se invece queste persone non sono
d’accordo, si arrabbiano e discutono fra loro, la forza
da loro emessa è dannosa per l’impresa comune. Se
Il segreto per esprimere il meglio di te 76


parlano, invece, in modo pacifico, mettendo da parte
le preferenze individuali o i pregiudizi di ognuno per
raggiungere Qulo stesso scopo, il pensiero e la forza che
e
essi generanossono
to
eB costruttivi e agiscono favorevol-
mente sia lontano ocheok vicino sulle menti altrui per
far progredire quell’impresa.
ap
pa
Ogni volta che voi pensate,rtie
ne influenzate in bene o
in male il vostro destino, ogni avolta : C che parlate con
lau
gli altri, producete una forza ancora dipiù
oS
grande per
acquisire o per perdere la salute, gli amici igne la fortu-
na. Ogni vostro pensiero, silenzioso o parlato, or
ini ha un
valore autentico.
Se ricevete o formulate il pensiero di non poter
riuscire in un’impresa, quel pensiero esce fuori da
voi, incontra e attira un altro scoraggiato e demora-
lizzato pensiero “non posso”, vi porta sempre più vi-
cino a persone che non hanno speranze e che sono af-
flitte, danneggiando così la vostra salute e le vostre
facoltà attive, e vi porta infine in contatto personale
con gente che sarà d’aiuto per la rovina reciproca.
State dando forma alla vostra forza-pensiero per il
non-successo. Potete usare questo potere per portare
a voi risultati buoni oppure cattivi; così come potete
usare una locomotiva per portarvi in viaggio o usarla
per farvi schiacciare buttandovi sotto.
La legge del successo 77


Qualsiasi progetto o schema di attività nella quale
la vostra mente è concentrata in modo persistente e
con la determinazione
Qu
es
di riuscire, è una costruzione-
pensiero non to visibile che attira a voi forze ausiliarie.
eB
Per “forze ausiliarie”
oo
k a si intende, per prima cosa, la fe-
condità sempre crescente pp
ar della mente nel produrre
nuovi piani per mandare navanti ti e
e
la vostra attività; se-
condariamente, l’attrazioneaa: Cvoi lau
delle persone più
capaci ad aiutarvi nei vostri progetti. dio
Non sprecate il vostro potere nel cercare Si
gn queste for-
ze con il vostro corpo. Lasciate che la mente or
inisilenziosa
e persistente faccia il lavoro. Lo farà se voi perseverate
nel mantenere sempre lo stesso stato mentale. Non è un
potere nuovo, benché possa essere nuovo a molti di noi.
È costantemente, anche se inconsciamente, esercitato
da noi per il bene o per il male, perché il nostro corpo
non è il solo potere con il quale dobbiamo lavorare. Es-
so è semplicemente lo strumento usato dalla nostra
mente o dal nostro spirito. La mente, l’io invisibile, uti-
lizza il corpo per tagliare un albero o per altri lavori
manuali esattamente come il braccio adopera l’accetta.
Ma una tale forza (il pensiero), quando non usa il cor-
po, è al lavoro altrove con un potere più grande.
Pensare con determinazione – a quello e a nient’al-
tro – creerà un potere che di certo agirà e produrrà dei
Il segreto per esprimere il meglio di te 78


risultati sicuri come il martinetto che, posto sotto l’edi-
ficio più pesante, produrrà un movimento di elevazio-
ne. Il potereQucreato
es
con la vostra mente e con le forze
nascoste lavorerà to durante il sonno e vi porterà nuovi
e
stratagemmi, pianiBeoometodi
ka per portare avanti il vostro
obiettivo. Quando li otterrete,
pp
ar vi porteranno ad agire,
perché non riuscirete più a stareti e ne fermi nel momento in
cui si percepisce un’idea che è possibilea:
Cl realizzare im-
mediatamente: tale idea è per voi un potere. au
dio Non si può
stancare il proprio corpo fino al punto di Snon ign avere più
forza per ricevere le idee che si presenteranno.oriOgni ni at-
tività di successo è basata su un afflusso continuo di
nuove idee, piani, progetti, stratagemmi.
Il vostro spirito e il vostro pensiero agiscono e la-
vorano sugli altri mentre il vostro corpo dorme. Que-
sto può avvenire mentre anche i loro corpi dormono.
Se siete arrabbiati o scoraggiati quando andate a dor-
mire, il vostro invisibile io nel lasciare il corpo sarà
probabilmente attratto da qualche altra natura arrab-
biata o scoraggiata. Migliore è il vostro stato d’animo
durante la notte quando lasciate il corpo ed entrate
nell’altro piano di vita, migliore sarà il pensiero o la
persona che incontrerete in quell’esistenza che vi
agevolerà nel vostro scopo. Se non avete nessuno
scopo, incontrerete probabilmente qualcuno che co-
La legge del successo 79


me voi non ne ha. Non avere nessuno scopo partico-
lare nella vita, ma semplicemente lasciarsi trasporta-
re dallaQucorrente,
es
significa non avere nessun punto
sul quale focalizzare
to
eB e concentrare il vostro potere-
pensiero. Se questo o ok non è concentrato, ma disperso,
legato a una cosa oggi ap
pae a un’altra domani, sarete in-
soddisfatti, depressi e rinfelici.
tie
ne Se la vostra mente è
infelice, non potrete mai essere a: in buona salute.
Cl
Il vostro spirito è sempre attivo, au
dio che il corpo sia
sveglio o addormentato. Agisce, però,Siin gn modo consi-
derevole anche su coloro dai quali è attratto or
ini quando il
vostro corpo dorme; è quindi meno distratto dalle spe-
ranze, dalle paure, dai pregiudizi e dalle abitudini del-
la vita del corpo. Se avete uno scopo all’orizzonte, sa-
rebbe quindi meglio non concentrare troppo intensa-
mente i vostri pensieri su certe persone che ritenete
possano cooperare con voi, perché lo spirito, quando è
fuori del corpo, ha un campo d’azione ben più vasto e
una nitidezza di vedute maggiore rispetto a quando
usate il vostro corpo. Potete concentrare oltremisura la
sua forza, e questa influenza il corpo, più su una per-
sona meno adatta a voi che su un’altra o su un pensie-
ro verso il quale essa sarebbe invece attratta se fosse
tenuta lontana dal corpo. In tal caso, la sua forza è
orientata in due direzioni quando invece dovrebbe es-
Il segreto per esprimere il meglio di te 80


serlo solo in una. Parlare dei vostri progetti o dei vostri
affari produce una forza che può essere sia favorevole
che contraria
Qu a voi. Un piano o un’idea chiara attraver-
e
so la quale ci ssitopuò
eB procurare del denaro rappresenta
una forza. Un pianooconfuso
ok rappresenta una forza mi-
nore e più imperfetta.apUnapa nuova invenzione è una
nuova forza. Parlare di affari
rtie
necon coloro che vi sono
veramente amici senza ombra dia: Cinvidia
lau
o di rancore
aggiunge il loro pensiero, la loro forzadioalla vostra per
rendere i piani più chiari. La solidarietà èSuna
ign forza. La
buona volontà di ogni persona è una sostanza or
inireale e
vivente che fluisce a voi ogni volta che quella persona
vi pensa. Essa possiede un valore commerciale. La
malevolenza è anche un elemento che emana la perso-
na che la crea e che lavora a vostro sfavore, sebbene
quella persona non parli né agisca fisicamente contro
di voi. La potete sconfiggere emettendo contro di lei
un elemento-pensiero di amicizia. Il pensiero positivo
verso gli altri è l’elemento nascosto più forte che può
allontanare la cattiveria (debolezza).
Visto il funzionamento di quella legge, è pericolo-
so farsi dei nemici, e non ha importanza quanto giu-
sta sia la causa.
Raccontare i propri interessi non significa soltan-
to dirlo a persone che poi lo diranno ad altre, ma vuol
La legge del successo 81


dire anche spargere nell’aria i vostri segreti e i vostri
piani. Questi andranno a finire nelle menti di altre
personeQueepotrete scoprire che i vostri piani saranno
sto altri prima che da voi. L’aria è lette-
stati usati dagli
e
ralmente pienaBdeioo cosiddetti segreti che si annuncia-
ka
no alle persone sotto ppforma di sospetti e impressioni.
a
Qualunque riunionertturbolenta,
ien
e
ogni lite familiare
o qualunque disaccordo traa: due Cl persone emettono
nell’aria un’onda distruttrice e perniciosa
au
dio di una so-
stanza che influenza in modo spiacevole Si
gn le menti di
persone a migliaia di chilometri di distanza. or
ini Il pen-
siero proveniente da un centro di turbolenza forma
così un’onda, una corrente. Se siete arrabbiati per
qualche sciocchezza, voi disponete la mente nell’at-
teggiamento di una calamita che attira e lascia entra-
re questa corrente-pensiero dannosa. La vostra rab-
bia, stizza o irritabilità, causate all’inizio da una ba-
nalità, sono costantemente alimentate da queste cor-
renti. Per avere un sollievo, dovete quindi volgere la
vostra mente verso un ordine di pensieri più piacevo-
li. Tale pratica vi darà sempre più forza e vi renderà
più semplice cambiare il carattere dell’elemento-pen-
siero che giunge a voi.
Quando l’interesse, la compassione e la buona vo-
lontà s’incontrano in un gruppo di persone che si
Il segreto per esprimere il meglio di te 82


scambiano opinioni su un certo argomento, da quelle
stesse persone proviene un’onda di sostanza-pensiero
che colpisce
Qu altre menti, sveglia o rinnova l’interesse
es
in quell’argomento
to
eB particolare in proporzione alla lo-
ro sensibilità o capacità
oo ricettiva. Qualunque pensiero
k
nuovo, che giunge a voiappimprovvisamente,
ar arriva per-
ché da qualche parte se n’è parlato
ti e ne o ha creato agita-
zione. L’onda così determinata aagisce :C
lau
sotto forma di
un elemento invisibile, esattamente come dio le onde di
un’acqua tranquilla nella quale è stato gettato Si
gn un sas-
so. Queste onde si diffondono ugualmente odal rin punto
i
di conversazione e continueranno a spargersi in ogni
direzione, colpendo altre menti fino a quando è man-
tenuta l’agitazione dei discorsi nel luogo dove si ten-
gono. In un certo senso, nessun pensiero è originale.
La stessa idea, o parti o anche sfumature di questa,
possono fluttuare in un migliaio di menti in un’ora at-
traverso poche persone che ne discutono. Parlare con
altri in modo amichevole di un miglioramento tecno-
logico, di una nuova invenzione o di una nuova idea
per il bene dell’uomo, grazie alla sostanza-pensiero
spedita così lontano da voi, risveglierà il desiderio e
l’interesse per l’argomento discusso. Più saranno le
persone interessate a qualcosa, più ne verranno per
aiutarvi o per acquistare il vostro prodotto.
La legge del successo 83


Qualsiasi conversazione discreta che si riferisca a
un progetto, a un piano, a uno scopo, qualsiasi determi-
nazioneQperseverante,
ue rappresentano un vero e proprio
investimento stodi forza spesa per attirare a voi la cosa de-
eB
siderata. Se impiegate
oo
k una tale quantità di forza per
esempio per tre mesiapepapoi vi scoraggiate e vi arrende-
te, abbandonate un edificio rtie
nche
ea
è in via di costruzione e
che possiede un grande potere : Cdi attrazione. Forse voi
lau
non vedete dove questa forza opera, dima
oS
nondimeno es-
sa è al lavoro portandovi le persone compassionevoli
ign o
chi vuole proprio quello che voi volete offrire. or
i ni
Le liti, la collera e l’impazienza emettono una si-
lenziosa forza distruttrice. Le discussioni amichevoli
e l’esposizione pacifica di un’opinione individuale
producono, invece, una silenziosa forza costruttrice.
Se la vostra mente si concentra con persistenza sul
desiderio di intrattenersi con le persone migliori con
le quali parlare e di averle in aiuto, esse verranno da
voi attraverso quella potente forza di attrazione del
pensiero. Proprio lo stato di spirito che avrete più de-
siderato verrà a voi. Se non fate troppo caso ai princì-
pi di morale e di onestà, questa legge attrarrà coloro
che non sono molto cauti in fatto di onestà.
Ci sarà sempre la richiesta per cose migliori in
ogni campo, un’arte sempre più perfetta o un servizio~
Il segreto per esprimere il meglio di te 84


migliore di quello precedente, perciò, quando siete
sicuri che la vostra opera è la migliore, allora, produ-
cetela. Il talento
Qu
e
nell’arte o nell’invenzione è una co-
sa, la capacitàsdi
to manifestare quell’arte e quell’inven-
eB
zione è un’altra. Per ooavere successo, dovete averli en-
k
trambi. Il mondo pagaameglio
pp
ar chi produce. Centinaia
di inventori e di artisti falliranno
ti e ne se non coltiveranno
la scienza del presentare se stessi a: al mondo.
Cl
Potete imparare questa scienza da au
dvoi
io stessi. Si ac-
quisirà col vedere voi stessi con gli occhiSdella ign mente,
presentandosi davanti agli altri con coraggio, or
inonestà,
i
lealtà e rendendosi piacevoli. Più farete questo con
l’immaginazione e più sarete in grado di farlo real-
mente. Ciò che avviene nel pensiero è realtà. Quello
che si è vissuto di più con il pensiero si realizza sem-
pre. Dopo un certo periodo di questo esercizio menta-
le, sentirete di avere più forza, coraggio, tatto, abilità e
desiderio di mischiarvi con ogni tipo di persone per
prendere nel mondo quello che vi appartiene di diritto.
La povertà dipende in gran parte dall’isolamento vo-
lontario e dalla paura di assumersi delle responsabilità.
Se con la vostra immaginazione vi vedete sempre
diffidente, timido e timoroso, grazie alla stessa legge
lo diventerete. Invertite questo processo di cura menta-
le silenziosa, vedetevi coraggiosi. Potete ricostruire~
La legge del successo 85


voi stessi raggiungendo l’ideale più elevato per mezzo
di questo processo del pensiero silenzioso. Non potete
ottenereQuilesuccesso e fare soldi se rimanete appartati.
eB affari solo per lettera o per procura.
Non si puòstofare
Voi dovete, a un oo certo punto, mostrarvi agli altri.
ka
Quando il vostro spirito
pp porta il vostro corpo davanti a
a
un’altra persona, questortporta
ien con sé lo strumento che
e
permetterà al vostro spirito dia: Cemettere
lau
su quella per-
sona la più grande quantità possibilediodi forza-pensiero.
Il pensiero, essendo sostanza o forza,
Si
gn può essere
accumulato nella mente in enormi quantità or
ini che è in
grado di far agire per noi oppure contro di noi. Pen-
sare sempre alle difficoltà e ai problemi in un’impre-
sa significa fare della vostra mente una calamita che
attirerà solo difficoltà, prima con il pensiero e poi
nella realtà. Questa è un’abitudine inveterata, assai
difficile da eliminare.
Quando in una circostanza qualsiasi si presenta
una difficoltà, non vi è che una cosa da fare: dirigere
la vostra mente come una calamita in una direzione
dalla quale possano venire forza, idee e piani per su-
perare quella difficoltà. Se avete dei problemi con una
persona e se pensate continuamente al suo comporta-
mento ingiusto nei vostri confronti irritandovi e la-
mentandovi, voi state alimentando con il pensiero la
Il segreto per esprimere il meglio di te 86


questione esistente; in questo modo sciupate in la-
gnanze, rimproveri e cattivo umore, tacitamente o
Qu la stessa forza che potreste utilizzare in-
apertamente, es
vece per liberarvi
to di questo dispiacere. È esattamente
eB
in virtù dello stesso ooprincipio che la forza usata da un
k
muratore per costruireapunpa muro può essere usata per
demolirlo. Se concedete alrtcorpo
ien
ea
tutto il riposo di cui
ha bisogno, la vostra forza mentale : C agirà da vicino e
da lontano con più potenza, i vostrilauprogetti
dio saranno
più profondi e, qualora fossero realizzati, Si produrreb-
gn
bero risultati più soddisfacenti. Se il corpo oèrinsempre
i
estenuato, la maggior parte della forza dello spirito
dovrà essere usata per sostenerlo o, in altre parole, a
tenerlo in vita. Non ha importanza se vi stancate vo-
lontariamente oppure se siete costretti a farlo per gua-
dagnarvi da vivere: il risultato è lo stesso.
Se desiderate più tempo per riposarvi, domandate-
lo in modo persistente. Un’occasione alla fine si pre-
senterà mediante la quale potete guadagnare abbastan-
za da vivere evitando al corpo di lavorare per molte ore
ogni giorno. Arriverà attraverso quella legge misterio-
sa e quel potere d’attrazione che concede a tutti, se-
condo la forza dei loro desideri e della persistenza.
Voi potete, attraverso la stessa forza (il desiderio
persistente), attirarvi velocemente del male come del
La legge del successo 87


bene. Quello che desiderate adesso con ardore può tra-
sformarsi in male; ma se desiderate o domandate la
saggezzaQu che fa conoscere ciò che deve procurare il
es
bene duraturo,to otterrete, in virtù di questa legge, la fa-
e
coltà di vedere Bquello
oo
k che è realmente più vantaggioso
per voi. Desiderateapinpamodo persistente “una mente
limpida” e otterrete unartmente
ien
e
limpida. Quando arriva
un’opportunità che vi concedea: treCl o quattro ore al gior-
no di tempo libero, non vi affannate au
diocon sforzi aggiun-
tivi a guadagnare di più. Questa opportunitàSi
gn è forse il
primo passo verso una nuova via. Concedetevi or
i ni un po’
di riposo e non temete di divertirvi. La vostra mente
sarà così di nuovo pronta per generare piani per il suc-
cesso futuro, e man mano che questi progetti nasce-
ranno, sarete stimolati a realizzarli con le vostre forze.
Una situazione stabile e un buono stipendio non
sono la via che conduce al successo duraturo e cre-
scente. Voi non siete che una vite nella grande mac-
china commerciale e quando sarete fuori uso, sarete
rimpiazzati da una vite nuova. Se, per quanto riguar-
da gli affari, siete in cima per il vostro talento, mentre
siete in basso quanto al guadagno, ciò avviene per-
ché, nonostante la vostra competenza, non riuscite a
ottenere la giusta ricompensa del vostro lavoro. Do-
vete aspirare a dirigere un’impresa basata sulla vostra
Il segreto per esprimere il meglio di te

88

norini
capacità, e non dovete essere contenti di farla ammi-

Claudio Sig
nistrare da altri che, approfittando della vostra bravu-
ra, presentano al pubblico il prodotto del vostro lavo-
ro incamerando molti dei vostri profitti. Dovete ado-
perare tutto il vostro potere del pensiero per presen-
ne a:
tare al pubblico voi stessi e il vostro lavoro.
Per ottenere un maggiore successo, dovete dirige-
ok appartie
re un’impresa o almeno una parte di questa ed esser-
ne l’unico padrone, senza interferenze o impedimen-
ti da parte di altri. Soltanto la responsabilità può ma-
Questo eBo

nifestare la vostra piena potenza e la felicità che ne


risulta; altrimenti, sarete come un semplice impiega-
to, sottoposto alle richieste di un padrone o sottomes-
so alle condizioni stabilite da coloro per i quali siete
obbligati a lavorare. Vedrete le vostre migliori idee
portate avanti in modo imperfetto perché voi stessi
non potete controllare la loro realizzazione.
89

norini
COME MANTENERE

Claudio Sig
LA NOSTRA FORZA

U no dei mezzi più importanti per mantenere e


ok appartie
aumentare la forza fisica e quella mentale sta
nell’abituare la mente e il corpo a fare solo
una cosa alla volta; in altre parole, mettere tutto il
Questo eBo

pensiero che è necessario per compiere un atto in


ne a:

quell’atto stesso e mettere da parte tutti gli altri pen-


sieri che non si riferiscono a questo atto.
Il corpo non è altro che una macchina usata dalla
mente; se questo è debole, per supportarlo può essere
ampiamente usato il potere del nostro pensiero, anche
se l’operazione può essere infruttuosa. La mente è,
quindi, come un operaio che cerca di portare avanti il
suo lavoro con uno strumento difettoso. Alla fine,
questo strumento può rendere inutile e distruggere la
capacità dell’operaio.
La forza mentale e fisica è la pietra fondamentale
di ogni gioia e successo. La debolezza del corpo non
ci fa gioire di nulla. I nostri corpi sono dei serbatoi di
forza, e mangiare e dormire sono mezzi per riempirli
Il segreto per esprimere il meglio di te 90

norini
di quella forza; in altre parole, per riempirli della for-

Claudio Sig
za del pensiero. Quando siamo pieni, possiamo gode-
re di una passeggiata, di un affare o dei nostri sforzi,
di ogni genere. Quello che è per tutti consigliabile sa-
pere è come trattenere la maggior parte di questa for-
ne a:
za e, se possibile, aumentarla, perché essa ha un valo-
re commerciale e un corpo debole e stanco non è ok appartie
adatto né agli “affari”, né al piacere. Tutti gli affari
vanno meglio quando è un piacere svolgerli.
Un vecchio detto filosofico afferma: “Ciò che fai,
Questo eBo

fallo con tutto il potere che hai”. Non il potere spa-


smodico della furia o della collera, questo non è per
nulla un potere, ma una perdita di forza. Questo detto
vuole affermare che ogni gesto della nostra vita, an-
che i più banali, come allacciarsi le scarpe, scrivere
una lettera o temperare una matita, devono essere fat-
ti con metodo, precisione, esattezza e cura, in breve
con tutta la nostra capacità di concentrazione. Quando
ero appena un ragazzo, mentre scavavo per la prima
volta con i cercatori d’oro in California, un anziano
minatore mi disse: “Ragazzo, stai facendo troppa fati-
ca, dovresti mettere più attenzione in quella vanga”.
Riflettendo su questa osservazione, mi resi conto
che il mio lavoro di scavo richiedeva una cooperazio-
ne della mente e dei muscoli: la mente per guidare i
Come mantenere la nostra forza 91

norini
muscoli, la mente per mettere il badile dove questo

Claudio Sig
poteva prendere più terra con minore impiego di for-
za, la mente per gettare la terra fuori dal solco, e delle
parti di pensiero, direi quasi infinitesimali, nel movi-
mento di ogni muscolo durante il lavoro. Scoprii che
ne a:
più pensiero io mettevo nella vanga, meglio potevo
vangare e, più leggero il lavoro diventava, più mi pia-
ok appartie
ceva e più a lungo potevo continuarlo. Mi rendevo
conto che quando i miei pensieri si dirigevano in altre
cose (non importa quali), subito impiegavo meno for-
Questo eBo

za e avevo meno piacere nello scavare, di conseguen-


za quel lavoro diventava un compito noioso.
Ogni pensiero è una cosa fatta di una sostanza invi-
sibile. Il pensare impiega una certa quantità delle no-
stre forze corporali. Queste forze sono usate anche nei
momenti cosiddetti “di pigrizia”; se, mentre si compie
un gesto fisico, noi pensiamo a un’altra cosa, allora
sperperiamo la nostra forza e il nostro pensiero. Prima
di raccogliere uno spillo dal pavimento, noi emaniamo
con il pensiero una sostanza, il progetto di raccogliere
quello spillo. Questo progetto è la forza. Noi dirigiamo
questa forza sul nostro corpo, che ne è lo strumento, e
non dobbiamo mischiare tale piano con un altro pro-
getto per fare un’altra cosa, mentre la nostra mano rac-
coglie da terra lo spillo. Se ciò avviene, noi mandere-
Il segreto per esprimere il meglio di te 92

norini
mo la nostra forza (o per lo meno proviamo a mandar-

Claudio Sig
la) contemporaneamente in due direzioni e confonde-
remo il piano e la forza di un atto con il piano e la for-
za di un altro atto. Ogni atto o pensiero impaziente, an-
che se piccoli gesti, ci costano uno spreco di forza sen-
ne a:
za profitto alcuno. Se, talvolta, quando ci sentiamo
stanchi di camminare mentre il nostro cervello è stato
ok appartie
impegnato in sogni a occhi aperti, in affanni, in pro-
getti durante la via, proviamo a scacciare tutti questi
pensieri e, se riusciamo a mettere tutta la nostra mente,
Questo eBo

tutta l’attenzione e la forza nelle nostre gambe, saremo


sorpresi nel sentire il vigore ritornare e la stanchezza
abbandonarci. Ogni gesto fisico costa un pensiero, ed
ogni pensiero è un dispendio di forza; ogni passo che
facciamo implica un piano per dirigerlo, dal momento
che ogni progetto implica una spesa di pensiero che si-
gnifica una spesa di forza. Se mentre camminiamo
pensiamo ad altre cose, noi mandiamo della forza in
entrambe le direzioni.
Credete che un acrobata potrebbe così facilmente
salire su una corda se non impiegasse, in quel gesto,
tutta la sua intelligenza oltre che la sua forza? Oppure,
un oratore potrebbe parlare in modo entusiastico al suo
uditorio, per esempio, girando una macina? Eppure,
non ci sovraccarichiamo inconsciamente in molte si-
Come mantenere la nostra forza 93

norini
tuazioni, girando quella macina nel pensare una cosa

Claudio Sig
mentre ne facciamo un’altra? Se, nel salire una collina,
guardiamo costantemente la cima con impazienza, sa-
remo ben presto stanchi: se, con l’immaginazione ci
troviamo vicino alla sommità, mentre il nostro corpo è
ne a:
ancora in basso, noi mandiamo a quella cima la forza
del nostro pensiero, lasciandone poca al nostro povero
ok appartie
corpo, che si trascinerà con fatica. Se, invece, mante-
niamo tutta quella forza nel corpo, se la concentriamo
in ogni passo, saliremo più facilmente, perché la nostra
Questo eBo

forza si sarà concentrata in quella parte del corpo (le


gambe) che ne ha più bisogno. Quando ci concentria-
mo in ogni nostra azione, la rendiamo più semplice, ri-
cavando un certo piacere nel compierla, e dimentichia-
mo tutti i nostri problemi, che sono causati dall’impa-
ziente desiderio di trovarsi in cima alla montagna.
Questa è una legge valida per ogni cosa nella vita.
Non desideriamo forse di poter dimenticare i nostri af-
fanni, le nostre delusioni e le nostre sensazioni di per-
dita attraverso la concentrazione di tutti i nostri pensie-
ri su qualche altra cosa e facendoci assorbire tanto da
dimenticare ogni altra cosa? Questa è una possibilità
della mente che si può realizzare con la concentrazione
o, in altre parole, con il mettere la nostra capacità men-
tale nel fare le cose cosiddette banali, e ogni secondo
Il segreto per esprimere il meglio di te 94

norini
speso in tale pratica ci avvicina al risultato desiderato.

Claudio Sig
Ogni sforzo ci apporta il suo atomo di guadagno in au-
mento di forza. Quest’atomo guadagnato non va mai
perduto, perché lo utilizzeremo per impedire che la
mente divaghi su altre cose durante il lavoro.
ne a:
Per quanto tempo possiamo concentrare il nostro
pensiero su una cosa alla volta? Possiamo fare tre no-
ok appartie
di in uno spago e mettere tutti i nostri pensieri nell’a-
zione di legare questi tre nodi, impedendo ad altri pen-
sieri di intervenire? Potrete forse dire: “Posso benissi-
Questo eBo

mo fare un nodo e pensare a molte altre cose nel frat-


tempo”. Certamente è possibile, ma potete fare dei no-
di e pensare solo a essi? Oppure la vostra mente ha tal-
mente acquisito l’abitudine a occuparsi di una decina
di cose diverse in un minuto che avete perso la capa-
cità di focalizzarla su una singola cosa per dieci se-
condi consecutivi?
Non pensate che tutto questo sia banale. Allenate
la vostra mente a concentrarsi su un solo gesto im-
pedendo che il pensiero divaghi su altre cose, e vi
abituerete a utilizzare al massimo la vostra intelli-
genza sul discorso quando parlerete, sulla vostra abi-
lità quando lavorerete con le mani, sulla vostra voce
quando canterete, sulle vostre dita quando richiede-
rete da loro qualche lavoro delicato e su tutte le fun-
Come mantenere la nostra forza 95

norini
zioni del vostro essere quando avrete l’occasione di

Claudio Sig
esercitarlo.
Forse penserete: “Questo è solo un altro modo per
dire ‘Fate attenzione!’”. È vero. Eppure, non sono
molti coloro che sanno come fare attenzione o essere
ne a:
accurati. Non vediamo ogni giorno persone la cui
mente, mentre si affrettano lungo la strada, progetta,
ok appartie
lavora, si affanna e va ben lontano da loro? Quelle per-
sone si chiedono meravigliati il motivo delle loro di-
menticanze, dei loro errori o perché molti piccoli par-
Questo eBo

ticolari del loro lavoro le stancano.


Questo è un tema di filosofia pratica. Se, per esem-
pio, l’indomani dovete avere un importante colloquio
di lavoro con una persona scaltra, abile, dalla forte
volontà, che conosce metodi e tattiche che vi sorpren-
dono, vi confondono, vi ingannano e vi spaventano,
non avete bisogno di ogni possibile atomo di forza
per competere con lei?
Se coltiviamo questo potere di focalizzare tutta la
nostra forza su un singolo atto, coltiviamo anche la fa-
coltà di trasportare tutta la nostra intelligenza da un
soggetto a un altro. Questo significa, allora, che pos-
siamo distogliere la nostra mente da una noiosa
preoccupazione e coinvolgerla nel piacere di un’atti-
vità gioiosa, dimenticando le afflizioni. Il dolore, la
Il segreto per esprimere il meglio di te 96

norini
perdita, la delusione e lo scoraggiamento deprimono e

Claudio Sig
uccidono molte persone.
Noi, generalmente, diciamo a coloro che sono co-
sì afflitti: “Non pensare più a quello o a questo”, ma
dovremmo dire loro come distogliere i loro pensieri
ne a:
dai fastidi.
I bambini dall’intelligenza scarsa e gli idioti man-
ok appartie
cano della capacità di afferrare con le mani. In alcune
scuole particolari si insegna a questi bambini ad affer-
rare con entrambe le mani una barra posta al di sopra
Questo eBo

della loro testa e a spingersi verso l’alto sul dorso lun-


go un piano inclinato. Occorrono molte settimane di
esercizio prima che essi riescano a farlo. La mente de-
bole non ha nessun potere di mettere tutto il suo pen-
siero o forza sulla mano e di fare una cosa alla volta, e
questa impotenza si osserva a un grado più o meno
elevato in tutti i cervelli dalla scarsa intelligenza.
Ogni gesto di impazienza, non importa quanto sia
piccolo, costa un dispendio inulte di forza fisica e
mentale, come quando, per esempio, ci ostiniamo a
voler sciogliere un nodo troppo complicato oppure ci
gettiamo contro una porta chiusa e vogliamo far salta-
re la serratura perché non si apre subito. Se giro una
macina con un braccio, dopo un certo periodo di tem-
po esaurisco la forza di una serie di muscoli. Se smet-
Come mantenere la nostra forza 97

norini
to di girare con il braccio e la faccio girare con un pe-

Claudio Sig
dale, i muscoli delle braccia si possono riposare. Que-
sti, ricevendo nuovamente della forza, possono in se-
guito, senza fatica, continuare a lavorare. Una simile
legge governa il lavoro mentale. Se siamo assorbiti da
ne a:
un programma particolare o da un progetto, se ce ne
occupiamo continuamente, non possiamo fare a meno
ok appartie
di pensare sempre a questo. Di che cosa abbiamo bi-
sogno? In questo caso, abbiamo bisogno di riposare il
cervello e possiamo farlo in un solo modo: volgendo
Questo eBo

la nostra attenzione, per un certo periodo di tempo, su


qualche altra cosa. Avrete certamente notato che,
quando siete molto stanchi, se avete potuto trascorre-
re un’ora piacevole in conversazione con un vostro
amico, vi siete riposati meglio che se foste rimasti so-
li? Questa conversazione vi ha fatto riacquistare la
forza. Eppure, c’è stato un dispendio di forza da parte
vostra, dal momento che tutto il vostro pensiero è sta-
to, per un certo periodo di tempo, occupato a seguire
la conversazione. In tal modo, il nostro organismo si
riposa e si restaura da sé. Bisogna dare riposo a una
delle sue facoltà quando è stanca, e subito ricomincia
l’opera di ricostruzione con materiali più solidi e mi-
gliori. La conversazione ci ha dato la possibilità di far
cambiare direzione ai pensieri. Ma possiamo fare la
Il segreto per esprimere il meglio di te 98

norini
stessa cosa, quando si presenta l’occasione, senza il

Claudio Sig
soccorso degli altri?
Possiamo spostare tutto il complesso dei nostri pen-
sieri da un argomento all’altro? Possiamo abbandonare
il pensiero, ad esempio, della costruzione della nostra
ne a:
casa mentre temperiamo una matita? Possiamo fare
questa operazione per un minuto senza pensare a ok appartie
nient’altro? Se possiamo fare ciò, abbiamo fatto grandi
passi verso il dominio della concentrazione. Se possia-
mo fare questo, siamo allora possessori del più grande
Questo eBo

potere dell’universo, che non solo ci renderà sempre


più felici, ma migliorerà la qualità della nostra attività.
Comandiamo la nostra mente. Nessuno comanda vera-
mente gli altri se non regna su se stesso. Se, in una
qualsiasi condizione di affanno, riuscite a mettere tutti i
vostri pensieri sull’atto dell’appuntare uno spillo, per
quel minuto sarete liberi dai vostri dolori e avrete gua-
dagnato un atomo del potere di concentrazione.
Siamo ora sulla strada del dominio assoluto sulle
nostre menti e sul nostro umore. In molte persone,
purtroppo, è quest’ultimo che domina la mente. Esse
sono come banderuole che girano a ogni brezza del
vento. Non siamo sicuri di riuscire a mantenere il
buon umore e l’allegria per un’ora, perché può cam-
biare in ogni momento in scoraggiamento, abbatti-
Come mantenere la nostra forza 99

norini
mento o irritazione a causa di qualcosa di spiacevole,

Claudio Sig
per la parola sgarbata di un amico o addirittura per un
pensiero passeggero. Migliaia di persone si rallegre-
rebbero di poter dimenticare le cose spiacevoli, i pro-
blemi di cuore o di altro genere che indeboliscono il
ne a:
corpo e l’anima. Un pensiero agitato è un’acqua tor-
bida: bisogna pulire quell’acqua. ok appartie
L’agitazione, l’ansia e l’indecisione ci conducono
letteralmente alla morte della nostra forza. Per poter
dimenticare, è necessario volgere il pensiero su qual-
Questo eBo

cosa di più allegro, affinché quella perdita si arresti e


noi recuperiamo la nostra forza. Riassumiamo i van-
taggi della pratica della concentrazione:
1° Quando un chiodo è messo con molta cura e preci-
sione, è certo che terrà.
2° Nel compiere questa operazione, avete lasciato ri-
posare altre capacità, che potranno poi lavorare
meglio. Potevate segare un’asse a metà, se mentre
fissavate il chiodo non avete pensato all’asse. Se,
segando, pensate soltanto alla sega, taglierete me-
glio l’abito che dovrete fare dopo; ma segare e
pensare a come usare le forbici dopo, oppure ta-
gliare la stoffa e pensare alla sega, significa aprire
la porta all’errore e al disappunto.
Il segreto per esprimere il meglio di te 100

norini
3° Concentrando tutta la forza necessaria per piantare

Claudio Sig
un chiodo, segare o cucire per dieci secondi, avre-
te aumentato il potere di concentrazione.
4° Questo ha aumentato la vostra capacità di provare
piacere nel compiere atti fisici o mentali. Mettere
ne a:
la mente nei muscoli porta piacere nell’esercizio
muscolare: questo è il segreto della grazia, della
ok appartie
destrezza e dell’agilità nei movimenti. La ballerina
o il ballerino più grazioso è colei o colui che met-
te tutti i suoi pensieri sui muscoli necessari alla
Questo eBo

danza per dimenticare qualunque cosa e rimanere


assorto nell’atto e nell’espressione del sentimento
o nell’emozione che vi sono connessi.
Mediante questi esercizi possiamo aumentare con-
tinuamente il nostro potere mentale, la nostra volontà.
Diciamo che il nostro amore universale è il massimo
della felicità, ma questo amore universale non deve
estendersi alle cose e agli atti come alle persone?
Come potremo acquisire il potere della concentra-
zione in qualsiasi gesto se, dopo anni trascorsi nell’a-
bitudine inconscia e dannosa della distrazione, ci
sembra di aver perso completamente tale facoltà?
Pensate a intervalli regolari alla parola “concentrazio-
ne”, perché questa è il simbolo di un pensiero. Se
Come mantenere la nostra forza

101

norini
mettete la vostra mente, anche per pochi secondi, su

Claudio Sig
questo pensiero, vi mettete in relazione con la corren-
te universale di concentrazione e di pensiero costrutti-
vo, e attirerete a voi l’elemento di cui avete bisogno.
Ogni atomo di concentrazione che vi arriva è una pie-
ne a:
tra che si aggiunge all’edificio che state costruendo.
Non sarà mai persa, anche se ci vorrà molto tempo
ok appartie
prima che possiate vedere la vostra costruzione.
“Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto”.
Potete fare una richiesta vantaggiosa in un secondo e
Questo eBo

i secondi impiegati sono i più proficui. Se anche que-


sti secondi non vi procureranno il diamante intero, ma
solo la polvere del diamante, è di questa polvere che è
composto il gioiello.
102

norini
OSSERVATE I GIGLI

Claudio Sig ne a:

V
ok appartie
orrei fare un sermone sul testo: “Osservate i
gigli dei campi”. Non una predica di minac-
cia o di ammonimento, ma di speranza, per-
Questo eBo

ché il mondo ne ha bisogno. Siamo sconfortati princi-


palmente perché in passato ci hanno parlato troppo
della nostra cattiveria e di quello che di negativo sa-
rebbe successo nel perseverare in questa, mentre poco
ci è stato detto sulle parti di bontà e di potere che so-
no presenti in noi. Ci è stato ampiamente dato un cat-
tivo concetto di noi stessi e le persone che hanno un
cattivo concetto di sé, sicuramente possono fare del
male. La Scrittura sostiene: “L’uomo è ciò che pen-
sa”. È quando un uomo ha poca considerazione di sé,
che va a ubriacarsi o a commettere qualche azione
meschina. Al contrario, è quando un uomo ha consi-
derazione di sé che si tiene lontano da azioni cattive e
avvilenti. Ogni uomo e ogni donna possiedono più
poteri di quelli che hanno mai sognato di avere e,
Il segreto per esprimere il meglio di te 103

norini
quando essi sapranno come adoperarli, si allontane-

Claudio Sig
ranno dal male per dirigersi verso il bene. Un giglio, o
qualunque altra pianta, crescono e si abbelliscono se-
condo le leggi dell’universo come l’uomo e la donna
che sono cresciuti, per epoche innumerevoli, secondo
ne a:
le stesse leggi dei gigli.
È un grande errore supporre che ogni essere umano
ok appartie
sia il risultato di una sola vita, perché noi tutti abbiamo
probabilmente vissuto in varie forme di vita. Il nostro
punto di partenza riguardo alla nostra esistenza mate-
Questo eBo

riale è forse da ricercare in fondo al mare, o nei ghiac-


ciai, o nel fuoco, in un germe che ha dormito forse
centinaia di secoli all’interno di qualche montagna. Ci
siamo evoluti in una forma o nell’altra, acquisendo
sempre, a ogni cambiamento, un po’più d’intelligenza
e un po’ più di forza fino al punto in cui siamo arriva-
ti. Il giglio ha una vita e un’intelligenza propria.
Potete non condividere la mia opinione e io me lo
aspetto. Molte persone credono che l’intelligenza ri-
guardi solo gli esseri umani, e ogni cosa che le asso-
miglia negli animali o nelle piante la chiamiamo
“istinto”. Io penso che l’intelligenza sia diffusa ovun-
que, come l’aria, solo che in alcune forme di vita è
presente in quantità maggiore che in altre. In questa
terra è l’uomo che ne ha di più, e l’intelligenza del-
Osservate i gigli 104

norini
l’uomo noi la chiamiamo pensiero. Il pensiero è una

Claudio Sig
sostanza rarefatta e molto potente, invisibile e imper-
cettibile ai nostri sensi esterni. Più un individuo ne
possiede e più c’è vita in lui o in lei. Normalmente i
pensatori vivono più a lungo degli altri. Per “pensa-
ne a:
tori” non intendo quelle persone che stanno sempre
sui libri, perché molti di loro non pensano affatto con
ok appartie
la loro testa e vivono del pensiero degli altri, ma chi
ha sempre idee originali e nuove. Questo tipo di vita
o di pensiero – essendo questi termini convertibili –
Questo eBo

rigenera il corpo e l’anima.


Il giglio ha abbastanza intelligenza da svilupparsi
dal germe sepolto sotto terra, quando il sole lo solle-
cita. Così l’uomo ha (o dovrebbe avere) la stessa in-
telligenza per uscire di casa quando è bel tempo e as-
sorbire la vita e la forza che gli manda il sole. Quelli
che non fanno questo e rimangono al chiuso per la
maggior parte del tempo sono pallidi come le foglie di
una pianta che cresce in cantina. Anche il giglio ha
abbastanza buon senso da crescere al sole e, se lo met-
tiamo in una stanza, si girerà dalla parte della luce.
Ciò accade semplicemente perché desidera la luce, sa
che gli è necessaria e si volge verso di lei perché sen-
te che gli è salutare. Noi cerchiamo il cibo per la stes-
sa ragione, solo che chiamiamo la nostra azione “ri-
Il segreto per esprimere il meglio di te 105


sultato dell’intelligenza”, mentre quella delle piante la
chiamiamo istinto. Ma c’è differenza? Se il giglio ci
supera in una cosa, anche se ha meno vita e intelli-
genza di noi, è perché non si preoccupa del domani.
Non si sovraccarica, prende dall’acqua, dall’aria, dal-
la luce del sole o da qualsiasi altro elemento quello
che gli serve per il momento presente o per il giorno,
e nient’altro. Non lavora per accumulare una quantità
in più di acqua, aria o luce del sole per il domani, te-
mendo di rimanerne senza, come facciamo noi che ci
diamo da fare nell’accumulare denaro per garantirci
dalla povertà che temiamo. Se il giglio facesse allo
stesso modo, consumerebbe tutte le sue forze e non
diventerebbe mai il giglio perfetto che sorpassa in
splendore Salomone e tutta la sua gloria.
Il tessuto del giglio, della rosa o di ogni altro fio-
re, sono di una bellezza, di una finezza e di una deli-
catezza che vanno oltre ogni cosa che l’arte umana
può produrre. Essi sono di una bellezza vivente per
tutto il tempo che durano. I nostri bei merletti e le
nostre sete sono di una bellezza relativamente morta,
perché cominciano ad appassire non appena sono fi-
niti. La bellezza del giglio aumenta senza sosta fino
al massimo del suo sviluppo. È impossibile trovare
una stoffa che sia splendente più domani che oggi,
Q
esu
o t
Boe
k o
ppa
rti a
e
ne
a:
la C
di u
o
Osservate i gigli 106


anche se non dura che pochi giorni. Se il giglio, con
la sua limitata intelligenza, si preoccupasse e si af-
fliggesse per timore che il sole non si sollevi il gior-
no dopo o che l’acqua o il denaro possano mancare,
diventerebbe un fiore avvizzito prima di crescere.
Spenderebbe tutta la sua forza nella preoccupazione
di assicurarsi i beni a lui necessari. Se un’intelligen-
za qualsiasi si preoccupa in tale maniera dei suoi fu-
turi bisogni, allontanerà da sé il potere di attirarsi
quello che le serve per la sua crescita, la sua salute,
la sua forza e la sua prosperità del momento.
Tutto questo lo intendo nel suo vero senso, senza
metafore o allegorie. La piccola intelligenza del giglio
o, se più vi piace, la sua forza mentale, non si sovrac-
carica di preoccupazioni per il domani, ma attira a sé
gli elementi di cui ha bisogno per il momento. Questi
bisogni del presente sono i soli bisogni reali. La mat-
tina abbiamo bisogno della colazione, ma non della
colazione del giorno seguente. Eppure, nove su dieci
di noi si preoccupano, direttamente o indirettamente,
della colazione di domani, sottraendo in questo modo
a se stessi tutta la forza necessaria per godere, digeri-
re e assimilare la colazione dell’oggi.
Allo stesso modo in cui il giglio leggero tranquil-
lamente attira a sé il potere di crescere e di abbellir-
Q
esu
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Boe
k o
ppa
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e
ne
a:
la C
di u
o
Il segreto per esprimere il meglio di te 107


si con la bellezza che lo circonda, l’essere umano
quando è sereno attira a sé mille volte di più ciò che
gli è necessario per portare avanti i suoi piani e rag-
giungere la felicità. Perdiamo questo potere dal mo-
mento in cui cominciamo a roderci. Qualsiasi uomo
d’affari sa che, se la sua mente può fissarsi su un
piano e scacciare tutto il resto, si trova nelle miglio-
ri condizioni. Ogni artista sa che le sue opere mi-
gliori si realizzano quando la sua mente è completa-
mente focalizzata e assorbita nel lavoro del momen-
to. Sarà allora in grado di utilizzare tutte le sue fa-
coltà e, ciò che è ancora meglio, egli attirerà a sé
nuove forze, che resteranno per sempre di sua pro-
prietà. Vi sento dire: “Non posso fare a meno di
preoccuparmi, di infastidirmi. I tempi sono difficili,
la paga è bassa, il costo della vita aumenta sempre di
più, la famiglia cresce e bisogna alloggiarla, vestirla,
e io ci penso ogni giorno e ogni notte. Voi dite di non
preoccuparmi, ma ciò è un nonsenso”. Vedete, ho
cercato di dar voce alle vostre obiezioni. Ma il non-
senso è dire che non si può smettere di preoccuparsi,
almeno per il presente. Quanto al risultato di ciò,
non calcolate la perdita di forze a causa delle inquie-
tudini, il danno che questo arreca alla salute, l’inde-
bolimento dell’intelligenza, l’invecchiamento del
Q
esu
o t
Boe
k o
ppa
rti a
e
ne
a:
la C
di u
o
Osservate i gigli 108


corpo e, peggio ancora, la perdita del vostro potere
mentale attrattivo che, se agisse liberamente, potreb-
be darvi il più grande potere momentaneo. Un uomo
può gustare solo un pranzo alla volta, sebbene possa
avere denaro a sufficienza da pagarne mille.
Se ci troviamo in mezzo a una folla presa dal pani-
co, saremo costretti a seguire la corrente e rimanerne
forse schiacciati. La vita, come è vissuta ora da mi-
gliaia di persone, dà l’immagine di una folla terroriz-
zata dalla paura del futuro. Qualsiasi paura è una per-
dita di forza. Non voglio dire che le persone dovrebbe-
ro smettere di preoccuparsi. Non c’è nel mio vocabo-
lario la parola “dovrebbe”. La gente non può fare a
meno di preoccuparsi, perché l’abitudine è nata con
noi e generazioni di nostri antenati si sono affannati
prima di noi. Ma prendersi pensiero del domani è una
causa d’indebolimento. La legge è senza pietà e conti-
nua la sua azione: utilizziamola, allora. Ma come?
Pensiamo alla speranza, invece che alla disperazione;
pensiamo al successo, invece che al fallimento. Come
è sicuro che l’universo è governato da una legge fissa e
immutabile, è altrettanto certo che, se pensiamo cose
felici, le attiriamo a noi: se pensiamo cose tristi, ta-
gliamo i fili invisibili delle cose felici e prendiamo im-
mediatamente contatto con la corrente dei pensieri tri-
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Il segreto per esprimere il meglio di te

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sti. Forse direte che tutto questo è semplice e puerile,


ma che cosa è “una cosa semplice”? Il germogliare di
un seme è una piccola cosa, ma nessuno ne conosce la
vera causa, si sa soltanto che se si mette sotto terra,
con un po’ di calore e di umidità, questo germoglierà.
Il coperchio caduto da una teiera messa sul fuoco fece
venire in mente a Watts la prima idea sulla potenza del
vapore. Trovò, in questo modo, la prima applicazione
di questa forza che è il calore. Ma c’è un’altra forza
dietro al calore. Quale? Non si sa. Che semplicità! Che
cosa c’è nel mondo di più semplice?
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L’ARTE DELLO STUDIO

E siste un’arte dello studio. Da giovani ci è stato


detto di studiare, ma non ci è stato mai detto co-
me studiare convenientemente o, in altri termi-
ni, come acquistare delle idee. Affidando alla propria
memoria parole, frasi e regole, non si acquistano delle
idee. Questo significa memorizzare, coltivare sempli-
cemente la memoria utilizzandola, esercitandola e alle-
nando la parte dell’intelletto che impara a ricordare i
suoni. Se affidate alla memoria una grande quantità di
parole e di frasi, non fate altro che sottoporre a solleci-
tazione eccessiva una facoltà del nostro spirito, cari-
candola di un peso che dovrà portare. Se deste un nome
a ogni trama del vostro tappeto e se credeste vostro do-
vere ricordare ognuno dal suo nome, avreste mai il
tempo o la forza di pensare ad altre cose?
Le parole non sono idee, sono semplicemente i
segni per mezzo dei quali, grazie all’intermediazione
dei sensi della vista e dell’udito, una parola stampata
o pronunciata può rappresentare un’idea dello spirito.
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Una parola o una frase densa di significato per una
persona possono significare nulla per un’altra.
Più vi sono cose da ricordare, che affidiamo alla
memoria, più il fardello che pesa su questa facoltà
aumenta. Quante “cose da fare” ci possiamo ricorda-
re facilmente uscendo di casa la mattina? Il pensiero
di decine di faccende da sbrigare ci affanna, ci mole-
sta e ci confonde. Così accade ai bambini con il no-
stro sistema di istruzione. Essi vengono sovraccari-
cati da migliaia di “fatti” e gli si dice che “può esse-
re loro utile conoscerli”. È come se volessimo inse-
gnare a una persona a sparare sovraccaricandola di
fucili: noi possiamo portare fucili sulle spalle per
tutta la vita, senza mai diventare un tiratore scelto.
La memoria è utile solo a trattenere quello che af-
ferra lo spirito. Nessun libro potrà mai insegnare a
qualsiasi uomo come guidare una barca. Egli deve
creare da sé la propria istruzione. Quando nella pratica
avrà imparato, dopo ripetuti fallimenti, che il timone
deve essere tenuto costantemente in una certa posizio-
ne per controbilanciare la forza del vento contro la ve-
la, allora la sua memoria ricorderà ciò che gli avrà in-
segnato l’esperienza. Affidarsi alla memoria per ricor-
dare le istruzioni teoriche su quello che si deve fare
non aiuterà. Al contrario, nello sforzo di ricordare, la
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sua mente si fisserà su una frase, invece che su ciò che
ha in mano, e così il suo apprendimento ritarderà, in-
vece di avanzare. Il ricordo di quello che la memoria
ritiene per mezzo dell’esercizio ci insegnerà a guidare,
a sparare, a vogare, a nuotare, a pattinare, a ballare, a
dipingere, a intagliare, a tessere, a cucire, ecc. Ma non
si impara niente se ci viene insegnata la teoria prima
della pratica. Avete forse imparato a ballare confidan-
do prima nella vostra memoria, imparando le regole
che guideranno i vostri passi e provando a ricordarle e
a seguirle? Sicuramente no, ma avrete ricevuto l’idea
da una persona che lo sa fare. Avete assorbito l’idea o
pensiero. Con questo pensiero in mente, il vostro Io in-
visibile ha progressivamente insegnato al corpo a
muoversi concordemente con il piano mentale.
La persona che vuole imparare velocemente qual-
cosa, deve prima di tutto imparare a mettersi in uno
stato mentale che è quello della serenità e del riposo.
È esattamente il contrario dello stato d’animo nel
quale stanno i bambini quando “studiano” la loro le-
zione. “Studiare” intensamente o di fretta è un vano
tentativo di forzare la memoria a fare un certo lavoro
in un certo tempo.
Per imparare un’arte qualsiasi bisogna farlo nel pro-
prio modo, vale a dire secondo quello che la nostra ispi-
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razione suggerisce. Non tenete conto di ciò che altri di-
cono sulla necessità di essere “ben ferrati” su certe re-
gole che dovranno esservi insegnate da altri. È vero che
bisogna essere “ben ferrati”, ma solo in quello che il
nostro spirito ci può insegnare meglio e più velocemen-
te. Lo spirito detta da sé le sue regole. Lasciato a se stes-
so creerà dei metodi nuovi e originali. Non furono delle
regole già pronte a istruire Shakespeare, Byron, Burns o
Napoleone, perché costoro trovarono in loro stessi la
forza interna rivelatrice dei metodi. Quando dei risultati
sorprendenti sono raggiunti, gli uomini gridano al “ge-
nio”, e quindi si mettono subito all’opera per elaborare,
con il metodo adottato da questo genio, una serie nuova
di catene da imporre poi a tutti quelli che seguiranno
quell’arte, ignorando che un genio può servirsi di un
metodo come noi ci serviamo di una stampella, che si
butta via quando ormai non serve più, per prendere
qualche cosa di meglio. I metodi utilizzati dal genio non
sono mai gli stessi. Napoleone rivoluzionò l’arte milita-
re; il suo spirito era tale per cui avrebbe potuto rivolu-
zionare la sua stessa tattica. Solo il genio può vedere la
follia nel seguire sempre lo stesso tracciato, anche quan-
do si fosse stati autori di quel tracciato.
Non siate troppo ansiosi di imparare un’arte, una
scienza o un’impresa come vorreste. Non inquietatevi
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se fallite un tentativo dietro l’altro. Se vi sentite in uno
stato d’animo troppo frettoloso e irritato, fermatevi,
perché quello è lo stato d’animo più contrario allo stu-
dio, in quanto stanca e esaurisce. Si può imparare qual-
siasi cosa se la mente vi si applica costantemente, ma è
necessario aspettare in tranquillità; l’arte verrà da sé.
Se per quindici minuti o mezz’ora al giorno ci se-
diamo con dei colori e una tela e proviamo a dipinge-
re, se abbiamo un reale desiderio di imparare, ben
presto vedremo cieli, montagne e foreste prodotte dal-
le alternanze di luci e ombre, man mano che gli strati
di colore si succedono. Una rocca accidentata scatu-
rirà all’improvviso da un colpo di pennello e ci sarà
suggerito come rappresentare un tronco d’albero con
poche linee diritte o curve. Una chiazza di blu sarà
uno stagno o un lago e sul bordo alcuni segni verdi
rappresenteranno i ramoscelli. Prima ancora di accor-
gercene, si presenterà un panorama più bello ai nostri
occhi, nonostante la sua rozzezza, del più grande arti-
sta, perché questa è la nostra creazione, nostro figlio.
Questo è il fondamento dell’arte, è così che ha
avuto origine, è in tal modo che è cresciuta. Una
combinazione apparentemente fortuita di luci, om-
bre e colori suggerì ad alcune menti l’idea di rappre-
sentare le cose familiari su una superficie piatta. Da
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qui nacque l’idea della prospettiva e della rappresen-
tazione in tal modo dei solidi e delle distanze, e ogni
principiante deve fare quello che fece il primo pitto-
re e seguirne le tracce. Così avviene per tutte le arti.
Più la mente è lasciata libera di seguire il suo inse-
gnamento, la sua intuizione, la guida dello spirito, e più
grande sarà la sua ispirazione. Se si seguono le regole
fatte da altri, ci saranno allora imitatori e copisti. Una
regola imposta a un allievo, dalla quale non deve disco-
starsi, è una catena, un argine che farà da impedimento
nel nuovo territorio del pensiero e dell’investigazione.
Lo stato d’animo più adatto allo studio, cioè per
scoprire dei metodi e per poterli ricordare, è quello
della calma più perfetta che si possa avere. Non bi-
sogna avere fretta né eccitazione. Se vi rallegrate più
del necessario di un successo improvviso o di una
scoperta lungamente attesa, fate attenzione, perché
potreste perdere temporaneamente il frutto del vo-
stro lavoro. Non ci deve essere nessun movimento
improvviso del corpo o della mente, nessuna impa-
zienza precoce nelle particolarità necessarie. Se uno
strumento si spezza, si deve spostare una sedia o get-
tare la vostra penna, agite come se fosse la sola cosa
da fare in tutta la giornata, mantenete il corpo il più
possibile in uno stato di calma. Siate apatici, piutto-
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sto che frettolosi o agitati, perché quando il corpo è
in questo stato di riposo, allora esso è nello stato più
favorevole possibile per essere usato come migliore
strumento dello spirito, ed è sotto il governo della
mente, che è il vero essere, l’invisibile Io.
Quando il corpo e la mente sono in questo stato,
quando tutte le facoltà sono sospese eccetto quelle
concentrate sull’opera o quando la mente si trova in
uno stato recettivo, lo spirito lavora molto meglio.
Esso in questo modo può raggiungere, impadronirsi
e condurre l’idea, l’effetto, il metodo e i mezzi di
manifestare questa concezione. Quanto più il corpo
è calmo e la mente tranquilla, tanto prima si troverà
il modo di realizzare ciò che si desidera entrando in
rapporto con delle correnti spirituali più elevate e
più sottili, e ricevere così il sapere e l’ispirazione. La
vostra mente sarà come un lago tranquillo e chiaro.
Voi imparate ogni giorno, spesso quando non ci
pensate, come per esempio quando passeggiate tran-
quillamente nella strada, guardando i visi delle per-
sone e interessandovi ai loro modi. Imparate, in que-
sto modo, a conoscere i diversi tipi della natura uma-
na. Uomini e donne sono per voi dei libri aperti che
potete aprire e leggere. Imparate a riconoscere in un
istante, con un colpo d’occhio, i loro sentimenti e il
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loro temperamento. Potete, involontariamente, clas-
sificare gli uomini e le donne e ordinarli nella vostra
mente secondo il tipo. Un determinato esemplare
serve da modello a mille altri, a una serie intera. Stu-
diate così la natura umana, e la sua conoscenza può
avere un valore monetario. Quando vi sarete perfe-
zionati, potrete dire in cinque secondi se vi potete fi-
dare di una persona. La fiducia nelle persone è la
pietra angolare di ogni successo. Anche i ladri devo-
no fidarsi dei loro soci per riuscire nelle imprese.
Napoleone I realizzò il suo grande successo per
mezzo di questa conoscenza intuitiva e dell’espe-
rienza degli uomini che gli permetteva di capire per
che cosa erano meglio adatti. Il Cristo scelse i suoi
dodici discepoli tra i più adatti a ricevere il suo inse-
gnamento e a insegnarlo ad altri attraverso la stessa
intuizione. L’intuizione è l’insegnamento che rice-
viamo dal maestro interiore che risiede in ognuno di
noi. Lasciamolo libero e domandiamo all’infinito
Spirito di saggezza una guida, e così i suggerimenti
e il genio nasceranno in noi. Il genio riconosce i dia-
manti nella sabbia, e negli uomini le qualità che han-
no per raggiungere il successo, siano essi poveri,
colti o ignoranti. Talvolta il genio non conosce la
grammatica della lingua che parla, eppure muove le
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montagne, costruisce le città e circonda il pianeta di
reti ferroviarie. La persona colta può scrivere e par-
lare in modo elegante, ma non essere in grado di
spostare una topaia, e guadagnerà uno stipendio in-
sufficiente in un ufficio come semplice impiegato al
servizio di un genio poco istruito, ma più attivo e fe-
condo che dieci scienziati.
Lo stato di riposo, di serenità e di calma è quello
in cui lo spirito ha fatto le sue più belle scoperte e ri-
ceve le idee e le aspirazioni. L’occhio ansioso che
scruta l’orizzonte non percepisce la vela lontana sul
mare così bene come chi invece non la cerca. Il no-
me di una persona, che momentaneamente noi non
ricordiamo, raramente ritorna alla nostra memoria
quando ci sforziamo di ricordarlo, ma è solo quando
non ci pensiamo più che ci ritorna in mente.
Questo sforzo della memoria causa un’inconscia
fatica muscolare perché mettiamo il nostro cervello in
movimento mandandogli del sangue e questo è un
ostacolo per lo spirito. Più tranquillo è lasciato ciò che
appartiene al corpo, più forza si aggiunge allo spirito.
Questo ha i suoi propri sensi, che sono completamen-
te distinti da quelli corporali della vista, dell’udito, del-
l’odorato, del gusto e del tatto. Essi sono più sottili, più
potenti e vanno più lontano. I sensi interni o spirituali
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possono, una volta allenati, uscire dal loro stato di la-
tenza ed entrare in comunicazione con gli stessi sensi
di un’altra persona il cui corpo è a Londra o a Pechino.
Quotidianamente, forse a tutte le ore del giorno, noi
comunichiamo con questo spirito per mezzo dei sensi
interni, che non si curano affatto delle distanze più di
quanto noi ci curiamo di questa parola.
Nella vita quotidiana, in ogni circostanza abbiamo
prova dell’utilità di non stancare troppo il corpo.
L’uomo che ha più successo negli affari è quello che
ha la testa libera, che ha imparato intuitivamente a
non stancare il corpo affinché il suo spirito lavori.
Questa stessa persona forse ignora di possedere uno
spirito, una facoltà che dal suo corpo si estende e gli
porta dei progetti, dei piani e delle idee utili al suo la-
voro. Nessun’altra facoltà, fuorché quella spirituale,
potrebbe essere utilizzata a questo scopo. La legge
spirituale opera ugualmente per gli interessi materia-
li e per quelli spirituali, ma sono le menti superiori,
quando vengono a conoscenza dell’esistenza di que-
sta forza, a servirsene con intelligenza, e per questo
avranno sempre a loro disposizione la potenza più
grande, il pensiero più sottile, il genio più elevato.
Lo sforzo riuscito in qualunque fase della vita deri-
va dall’esercizio di questo potere che consiste nel “la-
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sciarsi condurre dallo spirito”. Se vi smarrite, trovere-
te la strada più velocemente andando adagio e mante-
nendo lo spirito concentrato, invece di correre rapida-
mente di qua e di là senza scopo o oggetto. Il cacciato-
re esperto si mette in questo stato mentale quando
cammina a passo lento tra i boschi; mentre l’inesperto,
folle di eccitazione, percorre chilometri di territorio
senza vedere la selvaggina. In entrambi i casi, quando
il corpo è ridotto in uno stato di apatia, una facoltà in-
terna si sveglia, entra in attività e fa ritrovare la strada
se vi siete persi, o la selvaggina al cacciatore. Il pre-
cetto: “Lasciarsi condurre dallo spirito” trova applica-
zione in tutti i gradi spirituali e nel loro oggetto.
Talvolta, senza saperne il motivo, ci troviamo in
uno stato di spirito contento, soddisfatto. Camminia-
mo spensieratamente, senza fretta, senza nessun desi-
derio irraggiungibile, sentendoci in pace con il mondo
intero. Abbiamo dimenticato i nostri nemici, i nostri
guai, le nostre ansie; è in questo stato che possiamo
godere meglio dei boschi, del cielo e di quello che ci
circonda e siamo meglio disposti a studiarlo. In que-
sto momento certe cose che ci erano sempre sfuggite
ci colpiscono. Il nostro spirito calmo e tranquillo, ri-
ceve costantemente impressioni gradevoli e vivide. È
allora che desideriamo che un tale stato dello spirito
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possa durare per sempre, ma questo dipende da noi.
Questo stato proviene dalla concentrazione dello spi-
rito, che si focalizza in uno stato di riposo, tiene le sue
forze in riserva e lascia passare solo quello che è ne-
cessario al movimento del corpo.
Quando ci troviamo in questo stato, noi assorbia-
mo il pensiero, e assorbire il pensiero significa assor-
bire la forza durevole. Ma se, durante l’atto di assor-
bimento, qualche cosa ci disturba o ci sollecita, que-
sto potere cessa immediatamente. Il nostro spirito
smette di ricevere idee e si chiude a qualunque comu-
nicazione, mettendosi in uno stato combattivo, e va
allora diritto verso alla cosa che lo disturba o lo solle-
cita. Quando diciamo “esso va”, intendiamo dire che
il nostro pensiero si dirige letteralmente verso il posto
e l’oggetto o la persona che ci turba. È sia la forza del
corpo che quella della mente che fuggono insieme dal
nostro corpo, e noi cessiamo d’imparare. Il riposo e la
serenità mentale sono condizioni indispensabili per
imparare, e da ciò dipende un apporto continuo di for-
za. Noi possiamo allenarci a realizzare questo stato di
riposo fino al punto in cui sarà divenuto abituale e ci
accompagnerà anche nelle ore di lavoro.
Questo è lo stato di spirito adatto allo studio, al
lavoro, al godimento. Queste tre cose in realtà do-
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vrebbero essere una soltanto: il godimento. Senza
questo stato, niente può essere veramente goduto. È
così che noi edifichiamo e le nostre forze invisibili si
accumulano per dispiegare la loro potenza su una
certa cosa in un certo momento. Se, essendo in que-
sto stato, ci troviamo alla presenza di un uomo ricco
e orgoglioso che vorrebbe schiacciarci con un’oc-
chiata, noi saremo più forti di lui. Egli sentirà il no-
stro potere prima che noi parliamo. Questo è lo stato
mentale necessario negli affari per non essere so-
praffatti dalla volontà più forte della parte avversa-
Qu
sto e
ria. Gli uomini d’affari sono dei magnetizzatori eB
commerciali, il loro potere di controllo è simile a
ok o
ap
quello delle persone di spettacolo. Non lo si ricono-
tie
ar p

sce sotto questa forma, ma ciò nonostante è messo in


ne

opera da loro inconsciamente.


a:
Cl
au
È questo lo stato in cui lo spirito diventa simile a
dio

una calamita. Come queste forze si concentrano, si


Si
gn
or
accresce la loro potenza di attrazione, e si accrescerà
ini

sempre di più con l’esercizio. Più idee voi attirate e


più acquistate forza, così i progetti e i piani vengono
a noi. Le nostre facoltà interne si affinano e si orga-
nizzano in modo tale che potranno produrre ciò che
desiderano. Il nostro spirito così concentrato è una
potenza, sia di resistenza che di attrazione.
Il segreto per esprimere il meglio di te 123


Il problema che hanno molti studenti è quello di
voler imparare troppo in fretta. Noi conosciamo mol-
to poco la facoltà che realmente ci procura quello che
acquisiamo; quella facoltà che si prolunga da noi
mentre le altre rimangono temporaneamente sospese,
per apportarci non solo delle idee nuove ma anche per
insegnarci anche come portarle avanti. Un’invenzione
viene in mente mentre ci si trova nello stato di spirito
descritto e non quando ci si dà da fare per trovarla.
Con una penna o con una matita disegneremo un cer-
chio più perfetto di quello che otterremmo se ci met-
Qu
sto e
tessimo a farlo con grande ardore. Quando siamo li- eB
beri dall’ansia, il nostro vero potere ha l’opportunità
ok o
ap
di agire. Questo è il potere dello spirito. Sarà colui che
tie
ar p

getta i suoi pensieri di successi o fallimenti ai venti,


ne

che molto probabilmente riuscirà a compiere un atto


a:
Cl
au
coraggioso laddove altri indietreggerebbero oppure
dio

tenterebbero con paura. Il timore del fallimento sa-


Si
gn
or
rebbe la causa dell’insuccesso. Il miglior pilota, di
ini

fronte a una difficoltà in volo, è quello che ha la capa-


cità di dimenticare tutti i pericoli e di vedere solo gli
ostacoli. Il suo spirito allora è cosciente, e la coscien-
za è la facoltà di possedere e controllare il corpo, il
suo strumento. La mancanza di questa consapevolez-
za implica che uno spirito educato male, l’Io reale,
124

immagini di non essere che il corpo del quale esso si


serve. Sarebbe come se un carpentiere si ritenesse una
sega o un martello. La coscienza deve dimenticare
tutto del corpo e pensare a farne il miglior uso possi-
bile, nello stesso modo in cui il carpentiere, mentre
sega un’asse, non pensa alla sua sega in continuazio-
ne, ma soltanto al lavoro che sta facendo.

Qu
sto e
eB
ok o
ap
ar p
tie
ne
a:
Cl
au
dio
Si
gn
or
ini
125

RELAZIONI UTILI E DANNOSE

I l pensiero, essendo una sostanza invisibile, è as-


sorbito da tutti. Se assorbiamo il pensiero di un’al-
tra persona, questo si mischia con il nostro e allo-
ra, in tutto o in parte, noi penseremo i pensieri di quel-
la persona e, in una certa misura, vedremo, sentiremo, sto
Qu
e
giudicheremo come lui e avremo le sue stesse opinio- eB
ni. Saremo sotto la sua influenza, non completamente ok o
ap
noi stessi, ma in parte l’altra persona. ar p
Siamo di fronte a una forza magnetica che agisce
tie
ne
su di noi come quella dell’operatore mesmerico sul
a:
Cl
suo soggetto. Se frequentiamo sempre la stessa per-
au
dio
sona e raramente stiamo da soli, attingeremo co-
Si
gn
stantemente ai pensieri di quella persona. Nel caso
or
ini
in cui costui sia più evoluto di noi, ne trarremo be-
neficio, ma se non lo fosse noi saremmo danneggia-
ti. I nostri gusti, la nostra cultura e i nostri giudizi
assumeranno la colorazione dei pensieri della per-
sona di livello inferiore che frequentiamo. È in que-
sto senso che le cattive compagnie sono corruttrici.
Il segreto per esprimere il meglio di te 126


Essere legato fortemente a una persona meno
evoluta di noi ci condiziona al punto che crediamo
che le opinioni che enunciamo siano nostre, mentre
non lo sono completamente. Se per un periodo ces-
siamo tale intimità, vedremo ritornare le nostre vec-
chie idee e opinioni, perché siamo lontani dall’in-
fluenza del pensiero di quella persona.
Passare tutto il proprio tempo in compagnia di
gente triste e depressa, oppure irritabile, cinica o
scettica, è malsano. Per quanto fiduciosi, decisi e
coraggiosi possiamo essere, noi assorbiremo sem-
Qu
sto e
pre una parte della loro titubanza e della loro viltà. eB
Ci sarà una nube sul nostro giudizio e avremo pen-
ok o
ap
sieri di timore o di indecisione che metteranno alla tie
ar p

prova il nostro coraggio e la nostra risolutezza. Qua-


ne

lunque sia la cattiva qualità del pensiero di una per-


a:
Cl
au
sona, in misura minore o maggiore, ci infesterà.
dio

Non saremo mai influenzati o controllati dal pen-


Si
gn
or
siero di un’altra persona, se desideriamo intensa-
ini

mente di non esserlo, perché questo desiderio è una


preghiera. La preghiera è la richiesta del nostro spi-
rito di essere libero da tutto quello che intralcia il
suo potere e la sua felicità. Potere e felicità indicano
la stessa cosa. Potere significa la capacità di stare
lontano da ciò che ci turba e significa anche mante-
Relazioni utili e dannose 127


nere la mente in stato di felicità. Quando avremo
raggiunto questo potere, saremo noi a governare la
nostra mente, e non viceversa. Allora ogni cosa sul
piano materiale si manifesterà e verrà a noi in con-
formità con il nostro stato mentale.
La legge sulla corrispondenza tra il piano materia-
le e quello spirituale è meravigliosamente esatta nel
suo funzionamento. Le persone dominate da pensieri
tristi attirano a loro cose tristi, quelle che sono sem-
pre scoraggiate non riescono mai nelle cose che fan-
no e vivono solo come peso sugli altri. La speranza,
Qu
sto e
la fiducia e l’allegria attirano sempre gli elementi di eB
successo. Lo stato in cui è tenuto il giardino di una
ok o
ap
casa mostrerà lo stato d’animo in cui si trova il suo
tie
ar p

proprietario. Una donna, con il vestito che indossa,


ne

mostrerà attraverso questo il suo stato d’animo. Una


a:
Cl
au
persona sciatta renderà nota la sua trascuratezza e
dio

mancanza di criterio. Gli stracci e la sporcizia sono


Si
gn
or
sempre nella mente prima di manifestarsi sul corpo.
ini

Il pensiero attira e cristallizza l’elemento visibile


corrispondente intorno a noi, come il pezzo di rame
immerso in una soluzione attira a sé le particelle in
sospensione nel liquido. Una mente sempre ottimi-
sta, fiduciosa, coraggiosa e determinata attira a sé
tutto quello che è favorevole al suo scopo.
Il segreto per esprimere il meglio di te 128


Se pensiamo a cose corrotte, mettiamo la corru-
zione nel nostro corpo. Avremo dei foruncoli, delle
eruzioni oppure delle malattie causate dal sangue
cattivo, perché il sangue è guastato dall’impurità
dello spirito. Lo spirito è la vita del sangue, è il no-
stro pensiero: quello che pensiamo, lo fabbrichiamo
nel nostro spirito. I pensieri impuri o corrotti sono
molto più che pensieri licenziosi, sono pensieri di
bruttezza, di odio, di disprezzo degli altri, di guada-
gno a ogni costo, di ansietà, di scoraggiamento, di
debolezza, di disperazione e di malinconia che ap-
Qu
sto e
pesantiscono lo spirito e tutto quello che opprime eB
l’animo danneggerà il corpo. Lamentarsi continua-
ok o
ap
mente della perdita di un amico ci abbatte quanto le tie
ar p

cosiddette pratiche immorali. Il danno cagionato alne

corpo è altrettanto grande e costituisce esso stesso


a:
Cl
au
un peccato. Le persone che si affliggono sono delle
dio

vere e proprie “peccatrici”, esse creano uno spirito


Si
gn
or
triste. Materializzano il loro umore e lo trasformano
ini

in abitudine, che è poi difficile da eliminare. Tutto


questo logora il corpo e alla fine lo uccide. Queste
persone sono, quindi, colpevoli come la vittima di
qualche disgustosa malattia causata dal vizio. Ogni
abitudine che danneggia il corpo è un vizio. È vero,
ci sono malattie più rispettabili di altre. Infatti, la
Relazioni utili e dannose 129


consunzione suona meglio del delirio tremens, ma
entrambe uccidono il corpo perché entrambe viola-
no la legge, ed entrambe rappresentano il prezzo da
pagare per tale violazione.
Ogni nostro pensiero ha un valore reale. La forza
fisica, la forza mentale, il successo negli affari e il
piacere che la nostra compagnia arreca agli altri di-
pendono dalla natura dei nostri pensieri, perché
ogni nostro pensiero è una parte di noi stessi ed è
sentita dagli altri come tale. Non c’è bisogno di par-
lare per essere un compagno gradevole, perché le
Qu
sto e
persone vicine a noi sentiranno il nostro incanto se i eB
nostri pensieri saranno gradevoli. Nello stesso modo
ok o
ap
percepiranno i nostri pensieri spiacevoli. Il magneti-
tie
ar p

smo di una persona sono i suoi pensieri, e il potere


ne

magnetico è semplicemente il pensiero percepito


a:
Cl
au
dagli altri. Se il nostro pensiero è debole, triste, ge-
dio

loso, cinico, esso è respingente. Se, al contrario, è


Si
gn
or
allegro, ottimista e pieno di un desiderio profondo
ini

di fare il maggior bene possibile a quelli che ci cir-


condano, anche solo per un minuto esso è attrattivo.
Stare troppo a contatto con una persona dai pen-
sieri bassi può diminuire il nostro pensiero naturale
di attrazione. Porteremo con noi una parte del suo
pensiero egoista, cinico e triste ovunque andiamo.
Il segreto per esprimere il meglio di te 130


Lo emetteremo insieme con il nostro e sarà avverti-
to come una combinazione spiacevole.
Il nostro valore e il nostro prestigio dipendono
molto più da quello che pensiamo che da quello che
diciamo. Se i nostri pensieri sono puri, luminosi, fi-
duciosi e coraggiosi, noi rappresentiamo un vero va-
lore dovunque andiamo e le persone saranno sempre
felici di vederci. Come noi (i nostri pensieri) arrivia-
mo in un luogo, apportiamo agli altri un piacere, ma
anche un potere e una forza, i nostri pensieri aiutano
gli altri a rafforzare il loro corpo, e si sentono meglio
Qu
sto e
quando ci vedono. Siamo come una fonte di salute e eB
piacere ovunque andiamo, possiamo calmare l’essere
ok o
ap
più contrario e sfidare il temperamento più scontroso.tie
ar p

Se diciamo a noi stessi: “Mi rifiuto di vedere ne

ogni persona come un nemico”, non avremo nemici.


a:
Cl
au
Se parliamo di “avere nemici” pensando a certe per-
dio

sone, noi di queste persone faremo dei nemici, per-


Si
gn
or
ché – siatene certi – essi sentono il nostro pensiero.
ini

Questa è una sostanza che si propaga da noi verso di


loro e li colpisce spiacevolmente. Se invece pensia-
mo: “Non sono tuo nemico e non voglio esserti
sgradevole, voglio amarti meglio di quanto ho fatto
finora”, essi sentiranno questo pensiero e non po-
tranno resistere al suo potere. Il pensiero buono è
Relazioni utili e dannose 131


sempre più forte di quello cattivo. Questa è una leg-
ge di Natura.
La pietra angolare dell’attrazione di una persona
è espressa in queste parole: “Desidero esservi utile
il più possibile, voglio aiutarvi nella vostra salute e
nei vostri affari perché voi abbiate la situazione che
si conviene e la posizione in cui poter mettere a frut-
to i vostri talenti”. Se questo pensiero è sincero, ha
un immenso potere e ne attirerà sempre di più, per-
ché la buona volontà di ogni persona è un piccolo
ruscello di vita che arricchisce il nostro che, benché
Qu
sto e
invisibile, è reale come le cose che noi vediamo. La eB
benevolenza degli altri è un pensiero costruttivo che
ok o
ap
ci aiuta, è buono per il corpo, ci rende il sangue più
tie
ar p

puro, i muscoli più forti e le forme più armoniose: è


ne

il vero elisir della vita. Se persistiamo nei nostri


a:
Cl
au
buoni pensieri verso tutti, li collegheremo con il più
dio

alto e potente ordine dell’elemento “pensiero”. Ri-


Si
gn
or
ceveremo vibrazioni da un mondo più elevato, ir-
ini

realizzabile quaggiù, ma dove si lavora incessante-


mente, dove gli abitanti hanno il potere degli dei, le
cui creazioni spontanee vanno oltre i nostri sogni
più arditi. Se ci connettiamo con questo mondo, ri-
ceveremo il suo potente pensiero e saremo assoluta-
mente protetti da tutti i nemici.
Il segreto per esprimere il meglio di te 132


Questo non è un mito, dipende dallo stesso siste-
ma di leggi in virtù del quale il sole riscalda, il vento
soffia, la marea sale, i germi crescono. In qualunque
stato noi poniamo il nostro animo, il nostro spirito ri-
ceve una sostanza invisibile corrispondente. È una
legge tanto spirituale quanto chimica. La chimica non
rimane confinata agli elementi che possiamo vedere,
perché gli elementi che non vediamo con gli occhi
del corpo superano di migliaia di volte il numero di
quelli che vediamo. L’ingiunzione di Cristo: “Fate il
bene a quelli che vi odiano” è basata su un fatto
Qu
sto e
scientifico e su una legge naturale. Fare del bene si- eB
gnifica attirarsi tutti gli elementi di potere e di bontà.
ok o
ap
Fare del male, al contrario, è attirare su di sé elemen-
tie
ar p

ti di distruzione. Quando i nostri occhi sono apertine

alla verità, ci preserviamo da qualunque pensiero cat-


a:
Cl
au
tivo. Coloro che vivono di odio, muoiono per l’odio,
dio

cioè “Colui che di spada ferisce, di spada perisce”.


Si
gn
or
Ogni pensiero cattivo è come una spada tesa verso la
ini

persona alla quale quel pensiero è diretto.


Cristo controllò gli elementi con il potere del suo
pensiero, collegandosi con il più potente e più eleva-
to mondo del pensiero. Il pensiero, essendo sostanza,
quando è molto potente può concentrarsi tanto da
rendersi visibile nella forma fisica. Furono il pensie-
133

Relazioni utili e dannose


ro di Cristo e il potere così esercitato la causa del mi-
racolo dei pani e dei pesci e di tutti gli altri miracoli.
Si racconta che quando una donna toccò il bordo
della veste di Cristo per essere da lui salvata, egli
disse: “Chi mi ha toccato? Ho sentito che una forza
è uscita da me”. Questa era una donna piena di
cattivi pensieri, e Cristo immediatamente ha avver-
tito di esserne stato contaminato, e i cattivi pensie-
ri gli causarono la momentanea perdita del potere
di controllare gli elementi.
Lo spirito di Cristo era così puro e sensibile da
Qu
sto e
avvertire immediatamente il contatto con ogni ordi- eB
ne di pensiero cattivo. La facoltà di sentire la natura
ok o
ap
ostra liberazione dai pen-
altrui è in rapporto con la vostra tie
ar p

sieri cattivi. Purità significa potere. Lo spirito più


ne

raffinato proviene dal pensiero più puro ed è il più


a:
Cl
au
potente. Cristo avvertì subito la natura cattiva della
dio

donna e gli effetti che producevano in lui, ma cono-


Si
gn
or
scendo le leggi si liberò dal malvagio con il più po-
ini

tente pensiero di benevolenza nei suoi confronti. Se


fosse stato costretto a rimanere in contatto con lei
per molto più tempo, non sarebbe potuto rimanere

139
Il segreto per esprimere il meglio di te 134


indenne dalle conseguenze causate dai cattivi pen-
sieri della donna.
Se il nostro pensiero è superiore, ci saranno molte
persone che ne beneficeranno stando a contatto con
noi, ricevendo una piccola quantità dei nostri pensie-
ri. Essi ci daranno in cambio i loro pensieri inferiori,
e noi li assorbiremo in larga misura. È come dare oro
e ricevere in cambio del piombo. Noi riceveremo
molto più piombo rispetto al bisogno che ne abbia-
mo, mentre essi riceveranno molto più oro di quanto
riescano ad assorbire. In questo modo, entrambe le
Qu
sto e
parti saranno danneggiate. eB
Dobbiamo, quindi, associarci con coloro il cui
ok o
ap
pensiero è largamente apprezzato e utilizzato; così tie
ar p

ne beneficeremo noi e i nostri associati mentalmen-ne

te e fisicamente.
a:
Cl
au
Se il nostro pensiero, benché superiore, procura
dio

a certe persone un piacere momentaneo, questo sarà


Si
gn
or
loro di poca utilità. Se queste persone migliorano
ini

molto lentamente attraverso il pensiero assorbito da


noi, non possiamo affrontare una relazione intima
con loro. Esse sono lontane da noi spiritualmente.
Se la nostra compagnia le fa progredire rapidamen-
te, se accettano la verità che diamo loro e se cercano
di conformare a questa le loro azioni, allora possia-
Relazioni utili e dannose

135

mo restare in associazione con loro. Se tali persone


migliorano rapidamente, genereranno una qualità di
vita o di pensiero che è loro, e questa sarà assorbita
come un cibo e come forza per noi. Allora avremo
dato e ricevuto con vantaggio.
Se vostro è il pensiero superiore, può darsi che gli
altri abbiano bisogno di assimilare quello che abbia-
mo dato loro. Allora bisogna separarsi e tornare di
nuovo insieme per donarsi reciprocamente elementi
nuovi di pensiero raccolti altrove. Non vi è una se-
parazione eterna per quelli che educano il loro spiri-
Qu
sto e
to con gli stessi elementi di pensiero. Essi stanno eB
sempre più vicini arricchendosi reciprocamente, e se
ok o
ap
si separano lo fanno con la certezza di incontrarsi di
tie
ar p

nuovo ritrovandosi nell’altro, e la legge, che all’ini-


ne

zio era forse sembrata loro dura e crudele, appare in-


a:
Cl
au
vece come una sorgente di pace e di felicità.
Si
dio
gn
or
ini
136

LA SCHIAVITÙ DELLA PAURA

L a più comune eppure la più sconosciuta forma


di schiavitù è quella governata dai nostri pen-
sieri. Se sul lavoro facciamo il nostro dovere
per guadagnarci lo stipendio, siamo coscienziosi e
onesti, tuttavia siamo continuamente turbati dalla pau- eB
sto
Qu
e

ra di non dare piena soddisfazione al nostro datore di ok o


ap
lavoro. Viviamo nella paura perpetua di venire alla re-
ar p

sa dei conti e quindi essere licenziati, oppure di sentir-


tie
ne
ci costretti a continuare questa lotta dentro noi stessi.
a:
Cl
au
La ragione di questi pensieri sgradevoli è che
dio
qualche altra mente sta agendo su di noi. Qualche
Si
gn
persona ci è ostile e noi sentiamo i suoi pensieri.
or
ini

Non è sicuramente una nostra “opinione”. Ci sono


molte persone, oggi, che vivono sotto il controllo di
menti indecise e che da loro dipendono. Costoro
possono dare a questa mente indecisa molte delle lo-
ro ispirazioni, invenzioni, stratagemmi e fertilità di
pensiero, e lo fanno inconsciamente perché, vale la
Il segreto per esprimere il meglio di te 137


pena ripeterlo, “Il pensiero è una sostanza ed è as-
sorbito da una mente all’altra”.
La persona, così guidata, può avere una mente
superiore e può essere indispensabile al volubile, in-
giusto e tirannico datore di lavoro. Se portato via,
quel datore di lavoro sentirà che un puntello gli è
stato tolto. Eppure quella mente superiore può conti-
nuare anno dopo anno a lavorare in schiavitù.
Non ci sono catene più pesanti di queste. Intral-
ciano lo spirito e in questo modo noi non facciamo il
nostro lavoro, non portiamo avanti un nostro dise-
Qu
sto e
gno. Stiamo invece cercando di lavorare per l’altro eB
quando l’altra persona non ha una chiara idea del la-
ok o
ap
voro che vuole fare per sé. tie
ar p

Questo è uno dei più alti prezzi da pagare per la


ne

dipendenza. Se nella nostra vita non abbiamo altri


a:
Cl
au
obiettivi che quello di servire o assistere qualcuno
dio

dietro pagamento, questo sarà il prezzo che dovremo


Si
gn
or
pagare. Troveremo certamente meno costoso e meno
ini

doloroso iniziare qualche attività per conto nostro,


non importa quanto piccola sia, e saremo chiamati
ad assumerci delle responsabilità. Se abbiamo paura
di fare questo, saremo sempre schiavi. Se siamo la
mente della nostra attività, chiediamo il giusto prez-
zo. Di che cosa abbiamo paura? Se togliamo la men-
La schiavitù della paura 138


te, il nostro lavoro andrebbe avanti con successo? Se
ci sentiamo derubati, siamo ugualmente colpevoli
insieme a chi ci ha derubato.
Lavorare e vivere con la paura di finire in un ospi-
zio per poveri significa già stare in un ospizio per po-
veri. Non ci sentiremmo poveri se vivessimo vera-
mente in un posto simile. Vivere in una costante con-
dizione di paura danneggia la mente e il corpo. Qual-
siasi problema che turba la mente danneggia sicura-
mente, in un modo o nell’altro, anche il corpo.
Non riusciremo ad avere pensieri lucidi se vivia-
Qu
sto e
mo nella schiavitù della paura. Se finiamo sotto il eB
controllo di una mente indecisa, evasiva e voltagab-
ok o
ap
bana, assorbiremo i suoi pensieri e diverremo noitie
ar p

stessi indecisi, evasivi e voltagabbana. Influiremo


ne

sulle persone che verranno da noi per ricevere ordini


a:
Cl
au
nel lavoro, così come siamo stati influenzati noi stes-
dio

si. Se il nostro datore di lavoro non sa esattamente


Si
gn
or
cosa vuole, allo stesso modo, noi non sapremo ciò
ini

che vogliamo dagli altri. Coloro che sono alle nostre


dipendenze sono influenzati da noi ed essi ugual-
mente influenzeranno gli altri con i quali avranno
contatti. Se il capo di un’organizzazione o di un mo-
vimento è un po’ strambo o incerto, ci sarà incertez-
za e insoddisfazione lungo tutta la scala gerarchica.
Il segreto per esprimere il meglio di te 139


Non potremo mai soddisfare una persona simile,
perché egli stesso non è mai soddisfatto.
Se non riusciamo a scoprire che cosa si vuole da
noi diciamolo, ma non cerchiamo di fare qualcosa
per quelli che non sanno essi stessi che cosa biso-
gna fare.
Seguiamo i nostri piani. Se vediamo una buona
ragione in ogni passo che facciamo o in ogni detta-
glio, anche se banale, non concediamoci discutendo-
ne a fondo con altri. Il regno della mente è pieno di
tiranni. Essi vogliono avere la meglio su di noi, sem-
plicemente per amore del potere. Molto probabil-
mente non ne sono neppure coscienti. In certa misu-
ra, tutti noi potremmo essere simili a tiranni.
Possiamo chiedere con profitto informazioni a
molte persone, ma possiamo chiedere con sicurezza
l’opinione, specialmente riguardo ai nostri scopi, a
poche persone. Quelle più premurose, riguardose e
giuste sono quelle più attente a dare giudizi e faran-
no molta attenzione nel dirci che ciò che stanno di-
cendo
Quenon
sto eèBaltro
ook ap
che la loro opinione. Gli enunciati
dogmatici sono pienipadi rtieignoranza,
ne a: C di presunzione e
di ingiustizia. Non confondiamo l’arroganza
laudio
Signor
ini con
l’informazione. Se lo facciamo, assorbiremo quei
pensieri arroganti e quei pregiudizi; saremo gover-
La schiavitù della paura 140


nati da quella mente e portati ad abbandonare quello
che per noi era vantaggioso.
Se sentiamo di essere superiori e ci permettiamo
di essere governati dagli altri o di essere influenzati
in qualche modo da una mente inferiore, stiamo im-
pedendo il nostro successo. Disturbiamo i piani di
quelle intelligenze invisibili, che possono fare molto
per noi, mettendo in moto delle forze contrarie a es-
se. Nel fare questo, le obblighiamo a smettere di aiu-
tarci. Esse non lavoreranno più per noi, se vedono il
nostro lavoro gettato via.
Nel momento in cui permettiamo al pensiero di
una persona di influenzarci contro le nostre convin-
zioni, sentimenti o intuizioni, allora perdiamo il no-
stro pensiero migliore perché in parte penseremo
con la mente di quella persona, infangando così il
nostro limpido intelletto con un ruscello torbido.
La persona che ci condiziona ha un invisibile se-
guito di menti come la nostra. Quando, forse incon-
sciamente, noi le cediamo i nostri pensieri, facciamo
entrare
Q uesto etutti i suoi seguaci, che ci influenzeranno e ci
Book a
condizioneranno.ppPeggio
artiene ancora, faranno da ostacolo
a: Clau
ai nostri consiglieri invisibili, perché questi
dio S ultimi
ignorin
i pos-
sono essere facilmente mandati via e il loro potere per
noi diventerà limitato. Tale potere dipende, appunto,
Il segreto per esprimere il meglio di te 141


dall’attitudine della nostra mente verso di loro. Se noi,
desiderando di essere noi stessi, chiediamo il migliore
e il più saggio consiglio, in questo sforzo lo ricevere-
mo. Manteniamo sempre questa richiesta, perché que-
sta allontanerà ogni invisibile pensiero inferiore.
I nostri più elevati amici invisibili possono e vo-
gliono aiutarci nello sforzo di essere noi stessi, ma
non possono farlo se noi assorbiamo oggi il pensiero
di qualche mente inferiore, e forse domani il pensie-
ro inferiore di qualcun altro. È come se oggi volessi-
mo costruire una nave, e domani una semplice chiat-
ta; eppure è questa la condizione di molte menti im-
pressionabili che, inconsapevolmente lusingate o go-
vernate dal pensiero di altri, oggi seguono un piano e
domani un altro.
In una riunione tra amici non ci esprimeremo su
un’opinione che non condividiamo per paura di per-
dere un amico. Finché avremo questa paura che ci
impedisce di parlare, saremo sotto il dominio della
mente del nostro amico. In questo modo, noi teniamo
in considerazione
Questo
eBook più l’amico che la verità, e barat-
tiamo quest’ultima appcon
artielanesua benevolenza. Non sa-
a: Clau
remo mai liberi e indipendenti. Forse dioinconsciamen-
Signor
ini
te quella persona ci governa, eppure, nel fare questo,
egli non ci rispetta né ci apprezza per essere sotto il
La schiavitù della paura 142


suo dominio, perché nella natura umana c’è un amo-
re innato e un rispetto per tutto ciò che è libero.
La paura indebolisce lo spirito e fa ammalare il
corpo, ed è ovunque: paura del bisogno, dell’opinione
pubblica o di quella privata, paura che quello che si ha
oggi può non essere più nostro domani, paura della
malattia, della morte, ecc. La paura è divenuta un’abi-
tudine. I pensieri basati sulla paura sono ovunque e
sono gettati su di noi da ogni direzione. La paura fa
diventare tiranni e rende l’impietoso padrone un cre-
ditore inesorabile. “Ho paura”, dice l’uomo miliona-
rio, “che se non pretendo gli affitti, io non possa più
godere nell’ammassare denaro, che non mi dà nessun
bene se non il pensiero di possederlo”. “Temo”, dice
il suo agente, “che se non obbedisco agli ordini del
mio padrone e non riscuoto i suoi soldi, io non possa
vivere”. L’agente ha la paura che l’uomo ricco gli ha
gettato attraverso il pensiero, ed egli lo ha assorbito.
Pensa con la paura che sta nella mente dell’uomo ric-
co. L’agente deve riscuotere il denaro dall’editore o
daluesacerdote,
Q sto eBo ai quali consegna la paura che gli è sta-
ta trasmessa.okQuesti
appartiultimi sono contagiati. “Non pos-
ene a:
Claudio
so stampare questo”, dice l’editore. “Non
Signorposso tene-
ini
re questo sermone”, dice il sacerdote, “perché le per-
sone mi abbandoneranno, e dove troverò il denaro per
Il segreto per esprimere il meglio di te 143


pagare l’affitto?”. Questo pensiero di paura e di so-
stanza invisibile è reale come ogni altro elemento in
natura. In questo modo, la paura fluisce dalla mente
dell’uomo ricco fino al povero affittuario nella soffit-
ta o nello scantinato, e finisce con il ladro. “Ho pau-
ra”, egli dice, “di morire di fame”. Mette la mano di-
rettamente nella tasca del vicino e tira fuori delle ban-
conote. Non c’è nessuna differenza, eccetto il metodo,
tra questo gesto e quello di dominare uno spirito.
“Ho paura”, dice qualcuno che comincia a imparare
un’arte, “della critica degli altri riguardo al mio metodo
imperfetto. Temo il ridicolo”. Siamo, in questo modo,
governati da loro. Avanzeremo velocemente soltanto se
non teniamo in nessuna considerazione cosa essi dico-
no. La cosa migliore è liberarsi della paura, perché è la
fonte della povertà nel benessere economico e nella sa-
lute. Vivere nel timore costante, nel continuo servili-
smo e nella paura di ogni cosa, che sia la perdita dell’a-
more, del denaro, della posizione sociale o della situa-
zione economica, significa perdere ciò che temiamo.
Ciueaiuta
Q sto epagare
Book a
un debito per paura del creditore,
quando nel nostro portafoglio
p partien
e a: Cnon c’è un soldo? Ci
aiuta guadagnarci da vivere per avere laudio
sempre
Signor la pau-
ini
ra del bisogno? Ci è d’aiuto alla salute avere paura
della malattia? No. Ci indebolisce in ogni modo.
La schiavitù della paura

144

Come possiamo liberarci della paura e governare


la nostra mente difendendola dalla paura degli altri?
Attacchiamo, nella mente, tutto ciò che temiamo.
Vediamoci calmi in quello che chiamiamo immagi-
nazione, sfidiamo quello che temiamo, sia esso un
uomo o una donna, un debito o una situazione sco-
moda. Quello che ci prefiguriamo nella nostra men-
te è realtà, e questo pensiero ci darà forza. Chiedia-
mo per noi più coraggio, domandiamolo, preghiamo
per averlo e il coraggio verrà sempre di più a noi e,
una volta arrivato, non ci lascerà mai più.

Questo
eBook
appartie
ne a: C
laudio
Signor
ini
145

COSA SONO
I DONI DELLO SPIRITO

C’ è un solo spirito, un solo potere, una sola


forza nell’universo, ma le sue diverse ma-
nifestazioni sono innumerevoli. Questa
forza muove la brezza, gli oceani, le valanghe e la ter-
ra nella sua orbita. Fa germogliare il seme e crescere le
piante, colora con tinte inimitabili i fiori e le piume de-
gli uccelli e dà potere alle loro ali; agisce sull’istinto
degli animali e ha la sua maggiore affermazione nel-
l’uomo, perché in lui c’è la maggiore concentrazione
di questa forza. In altri ordini di esseri invisibili questa
forza è concentrata in una serie di quantità e di qualità,
in modo tale per cui questi esseri sono tanto lontani
dall’uomo quanto questo è al di sopra del mollusco.
Quando le cose vanno male, quando i debiti ci op-
primono
Q uesto e
e gli amici scompaiono, un dono spirituale ci
fa mantenere
Booklaa mente in uno stato d’animo ottimisti-
pparti
co e allegro, come se eilnsuccesso
e a: Cla ci agevolasse. Se ab-
udio Sig
biamo un tale dono o, in altre parole, se riusciamo a
norini

mantenere questo stato d’animo nonostante le avver-


Il segreto per esprimere il meglio di te 146


sità, noi comandiamo il successo e questo deve acca-
dere. La forza silenziosa della nostra mente è avverti-
ta da altre menti risolute, le quali si interessano e la-
vorano per noi, sia che il nostro corpo dorma o che sia
sveglio. Quando manteniamo uno stato d’animo di fi-
ducia e di determinazione, ci colleghiamo spiritual-
mente con tutte le altre menti fiduciose, determinate e
lanciate. Diventiamo parte di tali menti dando loro la
nostra forza e ricevendo la loro in cambio, e con esse
ci muoveremo verso il successo.
La perspicacia negli affari è un dono spirituale,
un potere; essa implica una certa facoltà profetica
negli affari, che ci suggerisce quando e che cosa
comprare e quando vendere. Implica, inoltre, la co-
noscenza della natura umana e la percezione intuiti-
va, a colpo d’occhio, dell’onestà e della disonestà;
un senso che afferra il pensiero degli altri e che ci
avvisa se è buono o cattivo, come il tatto insegna se
una superficie è ruvida o liscia. È un potere spiri-
tuale che negli affari insegna a economizzare il tem-
po e l’energia e a fare tanto lavoro in un’ora quanto
altri ne farebbero in un giorno. Ogni grande succes-
so negli affari si ottiene per mezzo di un potere spi-
rituale, e questo è utilizzato in tutti gli scopi da rag-
giungere ed è il solo usato.
Cosa sono i doni dello spirito 147


La spiritualità non si trova nei sogni, né vivendo
tra le nuvole, né è data da un viso pallido e un’aria
languida, come se le cose terrene non dovessero es-
sere prese in seria considerazione. La spiritualità è la
più grande acutezza dell’intelletto, la più grande pre-
videnza, la maggiore quantità di potere e l’utilizza-
zione più saggia di questo potere da parte di chi ce
l’ha. Significa la più grande capacità di governo,
esercitato sia nel piccolo regno della casa che nel
più vasto impero di una nazione. I doni spirituali
comprendono tutti i talenti, tutti i poteri e tutti i me-
todi per usare questi poteri.
Esistono molti doni spirituali che, a prima vista,
non sembrano tali; così è un dono spirituale cono-
scere tutte le proprietà terapeutiche delle piante, del-
le radici e delle erbe. Tutta la natura materiale è
un’espressione di intelligenza e di forza; ogni pianta
ha una qualità particolare di questa forza che, appli-
cata giudiziosamente, può aiutare un individuo a
cacciare la malattia.
QueTutte
sto eBleo cose fisiche sono l’espressione di aspetti
relativamente bassiartidello
ok app
ene aspirito
: C ud
e quindi hanno una
forma limitata. Perciò, quandolaun rimedio
io Signor materiale è
ini
applicato, è soprattutto nel potere della nostra mente
che dobbiamo porre la fiducia per allontanare le ma-
Il segreto per esprimere il meglio di te 148


lattie dal nostro corpo. Generalmente ci copriamo con-
tro il freddo, ma se crediamo nel potere della mente di
resistere alle basse temperature possiamo indossare
abiti meno pesanti rispetto alla media delle persone. Se
crediamo in questo potere della mente, lo spirito lo
può raggiungere grado per grado. Se credo che una
medicina aiuti la forza interna a guarire il mio corpo,
aggiungo alla mia la sua particolare forza spirituale, ed
è quindi meglio prenderla. Ma non bisogna, per questa
ragione, precipitarci a prendere pillole o sostanze sti-
molanti al primo segno di debolezza o di sofferenza,
piuttosto si dovrà per prima cosa fare appello alla pro-
pria forza mentale e solo successivamente appoggiarsi
ai trattamenti. Il dono della cura con il pensiero è un
dono spirituale e tutti noi lo possediamo in ragione
della purezza, della gaiezza, della determinazione, del
vigore e della buona volontà verso gli altri della nostra
attività mentale. Un tale pensiero, mandato a una per-
sona malata, è un elemento reale e ha il potere di dare
forza a quella persona e allontanare da essa le malattie.
Se Qdiamo
uesto forza
eBooktraendola da una fonte così salutare
che è il pensiero sano,
appaelimineremo
rtiene a la malattia o il ma-
: Claud
lessere del corpo. Il nostro pensiero iosalutare,
Signor aiutato
ini
dal pensiero salutare altrui, è una sostanza reale che ha
il potere di sanare qualsiasi organo che si sia ammala-
Cosa sono i doni dello spirito 149


to, infiammato o esaurito per la mancanza di un qual-
che elemento a esso necessario.
Ogni dolore è dovuto all’assenza di un elemento
di vita nella parte malata, dove il sangue può non
fluire normalmente e ristagnare. Questo è ciò che noi
chiamiamo infiammazione. Il sangue non è la vera
vita del corpo, ma solo il conduttore della vita reale e
invisibile o dello spirito e, quando questo esprime
una volontà, il conduttore o messaggero non ha il po-
tere di viaggiare. Esso si raccoglie in qualche posto e
lo sforzo dello spirito di guidarlo fuori dal quel luogo
o a quell’organo causa malessere o dolore.
Il pensiero sano può far rivivere e dare forza a un
corpo malato ed è per questo motivo che, se siete ma-
lati, vi sentirete molto meglio dopo la visita di una
persona allegra e vigorosa: essa vi ha portato un ele-
mento mentale della vita. Se, prima di sedersi vicino
al suo letto, gli amici del malato cercassero di avere
pensieri di forza, di speranza e di allegria, se essi
avessero chiara in mente l’idea che lo spirito del ma-
lato
Q uesètoforte
eBoeokche il suo dolore non è che lo sforzo del-
lo spirito che lotta
appaper
rtienriprendere
e a: Cla il possesso comple-
to del suo strumento che è il corpo, essinoaiuterebbero
udio Sig
rini
efficacemente lo spirito del malato mandando ele-
menti reali di forza per far guarire il corpo. In questo
Il segreto per esprimere il meglio di te 150


modo essi userebbero il loro potere spirituale per aiu-
tare un altro spirito nel cercare di riparare un corpo
danneggiato. Se, invece, le persone vicine al letto del
malato sono tristi, abbattute e scoraggiate, inviano al-
lo spirito che lotta pensieri di abbattimento e rendono
più pesante il suo lavoro. Se tutti gli amici, vicini e
lontani, alla notizia che la malattia è incurabile si
comportassero in questo modo, utilizzerebbero il lo-
ro potere spirituale in modo errato.
Il dono di curare può e dovrebbe essere usato in-
sieme agli altri. Se, in caso di un corpo sopraffatto da
una grave malattia, invece che di aspettativa di morte,
tutte le menti dirigessero su quella persona una cor-
rente di pensieri di speranza, di vigore e densi di
aspettativa di vita e del desiderio, quando lo spirito
controlli di nuovo il corpo, di imparare la causa della
malattia e di stare in guardia perché non avvenga di
nuovo, allora ci sarebbero vite più lunghe, maggior
vigore della mente e la vita del corpo sarebbe così
lunga che il mondo attualmente neppure si sogna.
Sarà
Q uesla
to “preghiera
eBook della fede” che salverà il mala-
to, vale a dire la fedearnel
a p p tienpotere
e a: C di una certa qualità
del pensiero che porta la forza elaripara il ncorpo
udio Sig
orini am-
malato e, attraverso l’elemento invisibile del pensie-
ro reale, lo riporta alla guarigione. Questo è il pote-
Cosa sono i doni dello spirito 151


re di Dio o dello spirito infinito del bene che opera
in noi e attraverso di noi per curare noi stessi e gli al-
tri. Questo potere deve essere accumulato da noi tut-
ti in questa o in qualche altra esistenza al fine di po-
ter riparare i nostri corpi, di tenerli liberi dal dolore e
sempre pieni di vita, di rendere sana la nostra mente
come il nostro corpo, di liberarci dallo scoraggia-
mento, dalla tristezza, dalla depressione o da ogni
altra forma di malattia mentale. Tutto ciò si trova nel
detto “Dio asciugherà le lacrime dai nostri occhi”.
Il mondo si sta rendendo conto di questo; la
scienza medica fa sempre meno uso di droghe ri-
spetto al passato, perché l’uomo è più saggio di
quanto si renda conto e si sta lentamente avvicinan-
do agli elementi invisibili o spirituali della Natura.
Ci sono due tipi di dottori: uno nutre le malattie
del paziente, l’altro il suo corpo; uno mantiene la
malattia viva, l’altro rende vivo il corpo; uno tiene la
malattia nel corpo, l’altro la manda fuori di esso. En-
trambi i dottori operano con il potere spirituale sul
paziente,
Q uesto e ma in modi diversi e con diversi risultati.
Bo
Questo èokunappotere
partien spirituale o un dono per cui,
e a: C
quando abbiamo formato un lapiano o uno
udio Sig
scopo
norin i nel-
la nostra mente, questa lo trattiene e fa sì che noi
non siamo influenzati, persuasi, tentati, derisi o ridi-
Il segreto per esprimere il meglio di te 152


colizzati dagli altri. Se siamo decisi a diventare qual-
cuno nell’arte o nel commercio, questa decisione ci
sosterrà. L’uomo o la donna che vogliono raggiun-
gere il successo, devono sempre vivere, muoversi,
pensare e agire come se avessero già raggiunto il
successo, o non lo raggiungeranno mai. I veri re e le
vere regine nell’impero della mente hanno una così
alta opinione di sé e valutano se stessi così bene che
le altre persone, avvertendo questi pensieri di auto-
apprezzamento, porteranno loro il rispetto che gli è
dovuto. Ciò avverrà attraverso la forza silenziosa
della mente, più che attraverso l’uso del corpo, che
deve essere usato solo quando la forza spirituale ha
individuato la cosa giusta, il tempo giusto e il luogo
giusto in cui usarlo, come il falegname usa la sega
quando ha misurato e deciso che cosa tagliare con
essa. Se egli segasse le tavole in modo indiscrimina-
to, sprecherebbe tutto il legno e non costruirebbe
niente. È proprio quello che tante persone fanno con
il loro corpo: impiegano tutta la forza che hanno agi-
tandosi per piccole cose e quando la laboriosità di
un’intera mattina ha portato a eliminare tutta la pol-
vere dagli angoli della casa e hanno strofinato i tega-
mi, si sono afflitte per un’ora perché la lettera che
stavano aspettando non è arrivata; passata un’ora a
Cosa sono i doni dello spirito 153


cercare in una scrivania piena di carte un’altra lette-
ra, che cosa hanno raggiunto oltre che sprecare la
propria forza o potere spirituale per niente?
Noi dobbiamo essere quello che maggiormente stia-
mo vivendo nel pensiero, dal momento che è quest’ul-
timo che attira a noi e rende concreta la materia corri-
spondente. Se nella mente umiliamo noi stessi di fron-
te al talento di un’altra persona, intimoriti dalla sua pre-
tenziosità, mettiamo le più grandi barriere. Guardiamo
sempre alle cose migliori che il mondo ci può dare co-
me se queste fossero già nostre, perché possiamo otte-
nerle con i nostri guadagni avendo sufficiente fede nel-
la legge spirituale o nella condizione mentale che è la
sola forza veramente valida per ottenerle.
Non è sbagliato possedere e godere delle cose mi-
gliori di questa terra, è necessario e benefico, e tutti i
gusti più raffinati dovrebbero avere quello che chie-
dono, ma ci sono metodi giusti e metodi ingiusti per
ottenerli. In altre parole, ci sono metodi saggi e meto-
di imprudenti per ottenere ciò di cui noi abbiamo bi-
sogno.
Q uesto Ingiustizia
eBook è solo un altro termine per indicare
l’ignoranza o la mancanza
a p p artiene di saggezza. Non cadiamo
a: C
giù da un precipizio durante lalaulucedio Sdel giorno,
igno rini è più
facile che ci accada di notte con il buio. Allo stesso
modo, non commetteremo nessun atto se ci rendiamo
154

Il segreto per esprimere il meglio di te


chiaramente conto che questo ci arrecherebbe dei pro-
blemi oppure che sarebbe controproducente.
Non è di nessun beneficio, ma solo un danno, vi-
vere in una baracca, indossare abiti logori, mangiare
cibo scadente o essere costretto a vivere tra gente
volgare e ignorante. Cristo non predicò mai che vi-
vere in povertà fosse un dovere, ma disse di vendere
tutti i beni e donarli ai poveri, e nel fare questo egli
presupponeva la fede nella coltivazione di quello
stato mentale o ordine di pensieri che ci porteranno
tutte le cose di cui noi abbiamo bisogno. In sostanza
egli disse: “Cercate innanzitutto di mettere la vostra
mente, finché potete, in corrispondenza e in rappor-
to con Dio o con la forza infinita del bene; quando
fate questo, giungerà a voi la vostra parte, sempre
crescente del potere spirituale, che vi porterà casa e
terre”. Non vedo nessun motivo per cui non dovreb-
bero essere incluse le case, le automobili, i vestiti e
tutto ciò che fa piacere ai sensi. Lo splendore mate-
riale non degrada la persona. Se così fosse, ci dan-
neggerebbe
Questo guardare uno stupendo tramonto. Se voi
eBook
siete tutt’uno con aDio
ppartioecon l’infinito, siete in linea
ne a: C
laudio Sig
norini

162
Cosa sono i doni dello spirito 155


con il più elevato potere spirituale. Non potete esse-
re quindi poveri in nessun senso, non più di quanto
Dio è povero. Questo potere infinito, quando dili-
gentemente perseguito, dona “buoni doni” a coloro
che lo cercano, e i “buoni doni” non sono pane am-
muffito, né abiti logori, né case sgangherate.
La profezia è anche un dono spirituale e molte
persone lo possiedono senza metterlo in attività. Il
vostro spirito, il vostro io superiore ha il potere di
darvi l’intuizione sui metodi più adatti per dirigere i
vostri affari. Talvolta ci avverte al primo incontro
con una persona, se questa ha un carattere da cui noi
dobbiamo guardaci.
Ognuno potrebbe essere profeta per se stesso, se
il fare profezie non fosse qualcosa da disprezzare e
se l’insegnante interiore, così spesso soffocato che
non ne sentiamo quasi più la voce, potesse guidarci
nella giusta via tanto da attribuirgli tutti gli onori,
invece che ad altri che ci direzionerebbero male.
La nostra mente o spirito vive in anticipo sulla vi-
tauemateriale.
Q sto eBo Con la sua sensibilità più sottile può
con particolare rapidità
ok app
artieneagire, vivere e vedere in un
a: Clau
piano superiore quello che faremo dio successivamente,
Signor
ini
nel corso futuro della nostra vita, perché il mondo
invisibile è tanto reale quanto il mondo fisico, che è
Il segreto per esprimere il meglio di te 156


una copia esatta del mondo del pensiero dove si tro-
vano gli ideali di ogni individuo. Ogni avvenimento
fisico e visibile, prodotto dal vostro modo di vedere,
è preceduto da un avvenimento simile nel mondo
spirituale ed è l’occhio spirituale della profezia che
vede quest’avvenimento nel suo piano. È possibile
Que
sto vedere tanto bene per un altro quanto per se stessi.
eBoQuesta è la ragione per cui talvolta, nel fare una co-
ok
sa, aabbiamo
ppa
rtien all’improvviso un flash di pensieri, co-
me se altrove,e a:
in
Claun altro tempo, avessimo fatto la
udio
stessa cosa in circostanze Sig identiche. Stiamo com-
nor
piendo nel mondo fisico quello ini che abbiamo già fat-
to in quello spirituale. Se riteniamo che le profezie
del nostro spirito siano immaginazioni o se pensia-
mo che siano dettate dall’opinione altrui, ciò non
impedirà che si realizzino in futuro e, se non in que-
sta, in qualche altra esistenza fisica, ma possiamo
rallentarle. Potete ritardare la vostra futura inevitabi-
le felicità per molte cause, ma non potrete distrug-
gerla. Il “noi” di oggi può usare un altro corpo tra
centinaia di anni, ed esso avrà sicuramente più pote-
re di quello di oggi. Verrà il tempo in cui ogni spiri-
to raggiungerà un certo potere che gli permetterà di
guardare velocemente o richiamare le sue esistenze
passate, da quelle più basse fino all’attuale, e veder-
Cosa sono i doni dello spirito

157

le tutte come una vita soltanto, con i diversi corpi


che sono stati usati in queste vite come fosse una se-
rie di abiti che indossiamo in questa vita terrena.
Tutte le cose e tutti gli eventi non hanno la loro
origine in questo mondo, ma in quello spirituale. Le
cose materiali non sono che ombre di quelle spiri-
Que
sto tuali. È questo mondo spirituale che dà la vita a tut-
eBo to, che sostiene tutto, come il sole che ci manda il
ok a
calore
ppa
rtienecessario
ne a
alla vita, alle piante, agli animali e
agli uomini. Come
:C laud il sole si è progressivamente raf-
finato attraverso iiosecoli
Sig per modellare alle creature
nor
delle forme sempre più belle, ini così la forza spirituale
che agisce sul nostro pianeta diventa sempre più sot-
tile e sempre più potente.
158

IL PROCESSO
DELLA REINCARNAZIONE

Que
sto
eBo
I l fatto che una persona con l’ipnotismo possa ac-
ok a quisire controllo su un’altra tanto da assorbirne l’i-
ppadentità e da tenerla per un certo periodo di tempo
rtie
soggettanealla sua
a: C
la volontà,
desidera che essauveda,
facendole vedere quello che
dio facendole gustare i sapori che le
Sig
nor
indica, facendole sentire di iessere
ni ciò che questa vuole
che sia, è il filo conduttore e la pietra angolare per com-
prendere il mistero della reincarnazione. Per mezzo di
questa uno spirito è introdotto in un altro organismo
terreno, in completo oblio riguardo alle sue passate esi-
stenze o identità, proprio come il soggetto sotto il con-
trollo dell’ipnotizzatore è dimentico del suo sé indivi-
duale e della sua esistenza.
Un essere mortale può ipnotizzare un’entità spiri-
tuale e ciò può avvenire inconsciamente. Se una donna,
prima e dopo il concepimento, si sofferma spesso con i
pensieri su un qualche tratto di carattere ideale o mate-
riale, può attirare a sé un’entità spirituale che possiede
tale qualità. Non vi sono ideali in senso terreno, perché
Il segreto per esprimere il meglio di te 159


un ideale rappresenta sempre qualche tipo vivente nel
mondo dello spirito. Il carattere più elevato che siamo
capaci di concepire ha sempre un qualche rappresen-
tante nel mondo invisibile, ma anche la vostra attuale
più elevata concezione può essere relativamente imper-
fetta. Quindi il nostro eroe, il nostro ideale, l’essere rea-
Que
sto le attirato a noi dai piani superfisici può essere imper-
eBofetto, ma la nostra stessa incompletezza ci rende ciechi
ok a
ai suoi
ppa
difetti.
rtien
Un tale spirito,
e a:
Claattirato da una donna prima del par-
u
to, può essere quellodidio Squalche
igno persona che era stata
importante durante la vita terrena, rini di un poeta, di un fi-
losofo, di un guerriero, di un uomo di stato o di un
grande artista. Questo spirito può essere molto infelice
e cercare riposo, ma non trovarlo, e può, a causa della
sua imperfezione, essere incapace di avvicinarsi a quel-
le persone che gli furono care nella vita precedente.
Sulla terra degli spiriti possono giungere apparente-
mente in stretta associazione. Così, molto può essere
inflitto da uno e sopportato dall’altro. Un lato della na-
tura del marito può essere duro, insensibile, irriflessivo
e tirannico, mentre la moglie può, al contrario, essere
gentile, premurosa, paziente. Nella vita dello spirito
marito e moglie non possono unirsi di nuovo finché i
difetti da una parte o dall’altra non siano stati sanati.
Il processo della reincarnazione 160


Gli spiriti non possono essere in una stretta e perma-
nente unione se la loro affinità non è reale, e questa
non può essere presunta.
La donna che pensa spesso a qualche entità spiri-
tuale, attira a sé tale entità e le dà il solo riposo che può
trovare. Come chiunque, preferisce stare dove si è più
Que
sto apprezzati e ammirati o dove ci si può sentire come a
eBo casa propria: così precisamente avviene con le entità
ok a
spirituali.
ppa
rtien Quando con la mente ci intratteniamo sulle
caratteristiche
e a:
Cdi
lauqualche spirito con ammirazione e ri-
spetto, quando leggiamo
dio
Signla loro vita soffermandoci sul-
orin
le loro gesta o le loro affermazioni
i e siamo eccitati da
queste, spesso siamo alla reale presenza di questa entità
spirituale. Siccome noi le mandiamo il nostro pensiero
o il nostro spirito, essa ci manda di ritorno il suo; la
concentrazione di questo spirito sul nostro e l’avvici-
narsi a noi rendendosi presente saranno proporzionati
alla nostra ammirazione.
Lo spirito attirato da una donna nel periodo di cui
abbiamo parlato, incapace di trovare altro riposo, sia
pure inconsciamente può essere ipnotizzato da una tale
concentrazione di interesse e può attaccarsi a lei in mo-
do permanente ed essere incapace di allontanarsene.
Esso arriva, alla fine, a vedere attraverso gli occhi di lei
e a udire attraverso le sue orecchie. Le opinioni di lui
Il segreto per esprimere il meglio di te 161


vengono sempre più sviate e venate dalle opinioni di lei
fino al punto in cui egli cessa di averne delle proprie.
Questa condizione mentale, provocata in uno spirito,
può essere osservata intorno a noi in grado maggiore o
minore. Migliaia di esseri umani perdono la loro indi-
vidualità a causa dell’influenza degli altri. Inconscia-
Que
sto mente, essi pensano con la mente altrui, hanno le opi-
eBonioni altrui, vedono con gli occhi altrui. Il controllo ma-
ok a
gnetico
ppa
non
rtien è altro che il controllo del pensiero.
Stare a stretto
e a:
Ccontatto
laud con una persona, facendo di-
pendere la propria felicitàiginteramente
io S
nor
dall’associazio-
ne con questa non avendo altre ini conoscenze, significa
correre il rischio del magnetismo, ossia il dominio del
pensiero da parte di questa persona; in altre parole, di
pensare i suoi pensieri e di avere le sue opinioni invece
che le nostre. Un tale controllo può essere esercitato
dall’altro in modo consapevole o inconsapevole. Pos-
siamo prevenire questo pericolo avendo una varietà di
relazioni e con periodi di solitudine durante i quali pos-
siamo “ritrovare noi stessi”.
Così assorbita nella donna, la mente dello spirito è
sospinta verso ciò che maggiormente occupa l’atten-
zione della madre, e questo sarà il bambino che la don-
na darà alla luce, o in altre parole, il nuovo organismo
che si sta formando dentro di lei. Esso diviene unito a
Il processo della reincarnazione 162


lei da un legame spirituale; infatti, la donna ha incon-
sciamente guadagnato un completo dominio ma-
gnetico su quell’entità spirituale mettendola in uno sta-
to di sonno magnetico nel quale egli ha già dimentica-
to se stesso e la sua passata esistenza, diventando in un
certo senso parte della donna, agendo e pensando se-
Que
sto condo il suo volere. Essa è quindi unita da un legame
eBo spirituale al feto che si sta formando, perché l’aspira-
ok a
zione
ppa
rtidella
en madre può essere per un figlio simile al
suo idealee ae: Cillacostante
udio
flusso del suo pensiero verso
tale desiderio forma appunto
Sign questo legame spirituale.
Un flusso di pensiero è unorflusso
ini di sostanza altrettan-
to reale quanto qualunque altra cosa che vediamo e
sentiamo. Un flusso di pensiero tra noi e un’altra per-
sona è un legame invisibile che ci unisce a lei, qualun-
que sia la distanza che ci separa.
Il corpo del bambino nasce, quindi, con uno spirito
realmente magnetizzato avvinto a lui – lo spirito non è
dentro il corpo del bambino perché nessuno spirito è
veramente racchiuso in un corpo umano –, il suo nu-
cleo è lì, ma uno spirito è un organismo che si estende
molto al di fuori del corpo: esso è ovunque egli mandi
il suo pensiero. Mandate, in un momento di raccogli-
mento, tutto il vostro pensiero in qualche luogo e la
maggior parte del vostro vero essere sarà in quel posto.
Il segreto per esprimere il meglio di te 163


Il nostro corpo è un organismo distinto dallo spirito,
è semplicemente lo strumento usato dallo spirito nello
stato terreno dell’esistenza. Lo spirito, per adattarsi alle
esigenze della vita terrena, ha bisogno di un mezzo ter-
reno allo stesso modo in cui una persona, scendendo in
una miniera di carbone, avrà bisogno d’indossare un
Que
sto vestito pesante adatto, anziché uno di stoffa sottile e de-
eBolicata. In questo senso, il corpo è una protezione dello
ok a
spirito
ppa
nella
rtien sua vita terrena. Lo spirito che perde il suo
corpo fisico eprima
a: C di aver raggiunto un certo livello di
laud
conoscenza, soffre molto io S per tale perdita perché il cor-
igno
po spirituale, costretto a rimanere rini in prossimità della
terra a causa della sua immaturità (come molti sono co-
stretti a fare), può sentire e soffrire intensamente a cau-
sa dei pensieri dei mortali che lo circondano. È “sensi-
tivo” a un grado che può difficilmente essere raggiunto
sulla terra. Le persone molto impressionabili, che av-
vertono la piacevole o la spiacevole presenza di altri es-
seri a seconda della natura di questi, possono compren-
dere come degli spiriti deboli, attratti da certe persone
alla cui attrazione non possono resistere, possono esse-
re destinati a soffrire. Il corpo, con tutti i suoi mali deri-
vanti dall’ignoranza delle leggi spirituali, è ancora una
protezione per il nostro spirito immaturo contro il pote-
re dei cattivi pensieri. È semplicemente un nuovo corpo
Il processo della reincarnazione 164


che la madre fornisce a uso di uno spirito, eppure que-
sto corpo ha una certa vita propria che è analoga a quel-
la delle piante. Come un albero, esso ha la sua gioventù,
la sua maturità e la sua vecchiaia. Se lo spirito posse-
desse sufficiente conoscenza, potrebbe arrestare la de-
cadenza e conservare il suo strumento tanto a lungo
Que
sto quanto gli piace, e non solo in una condizione di matu-
eBo rità, ma di crescente vigore. Lo spirito potrebbe fare
ok a
questo
ppa
rtiemandando
ne a
se stesso (ossia il suo pensiero) nelle
regioni della vita
:C spirituale
laud più elevata, ed è per mezzo
di questa linea o raggioigndio pensieri che funzionerebbe
io S
come anello di congiunzione rinie attirerebbe a sé elemen-
ti vitalizzanti. Un nome per questo procedimento è
“aspirazione”. In altre parole è il desiderio, la preghiera
o la richiesta per ottenere le cose più elevate e migliori.
Questa azione mentale è basata su una legge altrettanto
scientifica quanto quella dell’attrazione magnetica o
della gravitazione e consiste nell’invio reale di una par-
te del nostro vero essere (lo spirito) in un luogo dove es-
so può prendere fresche provviste di vita. Il pensiero
che noi mandiamo verso l’alto è una cosa reale e invisi-
bile, come un filo del telegrafo che è un vero condutto-
re di vita, ed è inoltre il filo per mezzo del quale noi
possiamo ricevere messaggi e conoscenza di metodi
per l’incremento della vita e del potere.
Il segreto per esprimere il meglio di te 165


Lo spirito così congiunto a un nuovo corpo non è un
“nuovo essere”, è lo stesso spirito che ha un nuovo stru-
mento di lavoro, ma è ancora uno spirito, in un certo
senso ancora addormentato. Il potere mentale della ma-
dre non abbandona il nuovo corpicino dopo che è ve-
nuto al mondo, dunque questo è influenzato dal pensie-
Que
sto ro materno, dai suoi errori di pensiero e anche da quel-
eBoli prodotti dall’ignoranza di pensiero di chi sta vicino
ok
allaapmadre,
par
tien cioè di coloro che sono a essa associati,
perché il magnetismo
e a:
Cla o la forza-pensiero di parecchie
u
persone focalizzato dsuio Sun’altra
igno è proporzionalmente
maggiore di quello di una mente rini sola.
Mentre il corpo è ancora giovane lo spirito può far-
ne scarso uso, perché vi è in lui solo un frammento del
vecchio spirito. Quando il piccolo grida per la fame o
per qualche altra cosa che lo disturba è come se voi
pungeste o pizzicaste il corpo di una persona adulta che
dorme. In esso c’è ancora abbastanza animazione o spi-
rito lasciato nel corpo del dormiente per protestare con
un grido o con un movimento simile a quelli che fa il
bambino quando piange. In realtà, durante un sonno
sano e profondo, il nostro spirito o il nostro vero sé non
è con il nostro corpo, ma è al di fuori di questo e vaga
lontano, vede altri spiriti in altri luoghi e rimane con-
nesso al corpo per mezzo di un anello di congiunzione.
Il processo della reincarnazione 166


Lo spirito, unito al nuovo corpo durante il periodo
chiamato infanzia, è ancora magnetizzato: esso non è il
suo sé reale e non può avvantaggiarsi dell’esperienza
acquisita in passato perché questa è eclissata dalla vo-
lontà degli operatori. Uno spirito fortemente segnato,
che è passato attraverso molte reincarnazioni, con il
Que
sto crescere comincerà a manifestare qualche tratto del suo
eBo vero sé e a protestare contro molte opinioni di coloro
ok a
che
ppa
gli
rtiesono
ne a
accanto. Avrà molti pensieri che imparerà
presto a non : comunicare
Cla
udio
agli altri per non essere chia-
mato “visionario”. Questi
Sign pensieri, infatti, sono visio-
nari, ma sono visioni realioriperché
ni sono i suggerimenti
dell’anima, il protendersi del vero sé, dello spirito, ver-
so ciò che è vero, a dispetto degli impedimenti frappo-
sti dall’influenza del pensiero che gli fluttua intorno.
Il corpo nuovo dato allo spirito può essere imper-
fetto. Come i semi di piante deboli producono altre
piante di qualità inferiore, così sono i corpi che na-
scono imperfetti. L’influenza del pensiero di quelli ac-
canto a esso può aggravare una tale imperfezione; se i
genitori pensano sempre con angoscia al male del lo-
ro figlio, alimentano in lui la malattia. Una madre che
non pensa ad altro che ai suoi malanni, lascerà questi
in eredità al figlio. Lo spirito è spesso magnetizzato
dalla convinzione di avere lo stomaco malato, i pol-
Il segreto per esprimere il meglio di te 167


moni deboli ecc. Il genitore che pensa sempre al pia-
cere dell’alcool, trasmette in questo modo al bambino
la tendenza all’alcool, anche se egli non ne beve una
goccia. Questa è la vera causa di ciò che chiamiamo
“malattie ereditarie”, le quali non sono eredità del
corpo, ma scaturiscono dal pensiero dominante di chi
Que
sto è intorno a noi mentre siamo giovani.
eBo Se i genitori imparassero, anche se afflitti da qual-
ok
cheamale,
ppa
rtiean combattere la tendenza a pensare sempre
alla malattiaeearivolgessero
: Cl
aud la loro mente alla salute e
alla forza, guarirebbero gradualmente
io Signo se stessi e la-
scerebbero ai loro figli un’eredità rini di salute nonostan-
te le imperfezioni fisiche dalla nascita, che sono il ri-
sultato dei pensieri della madre o delle persone che le
stanno accanto.
Così lo spirito, provvisto di un corpo nuovo, può ri-
tornare nel mondo a fare le sue esperienze, appesantito
fin dall’inizio da un nuovo carico di errori, e rimanere
addormentato e insensibile ai poteri avuti nella recente
vita passata. Condannato alla schiavitù dell’influenza
dei pensieri intorno a lui, abituato a tale influenza fino
a rimanere incatenato a questo solco di pensieri, am-
maestrato a identificarsi con il suo corpo, educato a de-
nigrare ogni potere spirituale e a considerare lo spirito,
ossia se stesso, come un nonsenso, maledetto da appe-
Il processo della reincarnazione

168

titi forse gettati su di lui dalle menti altrui nel modo


suddetto, anche lo spirito e il genio di Napoleone, di
Byron o di Shakespeare sarebbero potuti essere trasci-
nati da un misero corpo, ammalato e dissipato: un va-
ini

gabondo che vive un triste sogno. Questo sogno può


nor

continuare attraverso successive reincarnazioni a meno


ig

che non si cada sotto l’influenza di qualche spirito che


io S

conosce la verità. Il risveglio alla conoscenza e alla rea-


ud

lizzazione di questa verità può essere molto difficile,


Cla

perché il processo della cattiva educazione subita è va-


a:
iene

sto e complicato. Molte sono le false idee nutrite, gran-


de è la tendenza ad allontanarsi dalla verità in tutto ciò
rt
ppa

che pensate, forte è il potere del pensiero delle persone


a

intorno a voi che vi collocarono in una falsa corrente di


ook

pensiero. Così ignari delle leggi reali delle forze della


o eB

natura, così increduli delle verità che qui si tenta di


st

esporre, che deve sembrare assolutamente favoloso cre-


Que

dere che quello che considerate il vostro sé reale non è


affatto il vostro vero sé, allo stesso modo in cui un vo-
stro braccio amputato non è l’intero vostro corpo.
169

LA REINCARNAZIONE
UNIVERSALE NELLA NATURA
ini

T
nor ig

utte le forme di vita sono il risultato di una


io S

serie continua di reincarnazioni in quello che


ud

noi chiamiamo materia, cioè in quella forma


Cla

più grossolana dello spirito organizzata in modo da


a:

divenire visibile all’occhio fisico.


iene

Gli animali che vediamo oggi sono reincarnazioni di


rt
ppa

quelli del passato. Negare che lo spirito ha una forma di


a

intelligenza significa negarlo a tutte le forme, uomo in-


ook

cluso. Ogni animale riappare in una serie di nascite e


o eB

ognuna di queste dà allo spirito una nuova forma, la


st

quale porta sempre con sé un leggero miglioramento ri-


Que

spetto alla precedente. Il progresso, il miglioramento e il


cambiamento continuo da una forma grossolana a un
organismo più fine non riguardano soltanto l’uomo.
Nell’epoca preistorica vivevano bestie gigante-
sche, uccelli, rettili e pesci dalle forme goffe, le cui
ossa oggi provano la loro esistenza. Questi furono i
pesanti progenitori delle razze attuali degli animali.
Lo spirito di un mammut che visse in tempi preistori-
Il segreto per esprimere il meglio di te 170


ci può oggi vivere nell’elefante o nel cavallo selvag-
gio; si tratta di uno spirito più raffinato, che usa un
corpo più piccolo e di qualità più elevata e più agile:
è il risultato di una tendenza inconscia che si riscon-
ini

tra in tutte le forme di vita, che diventano migliori e


nor

più raffinate. Quando lo spirito di un goffo e pigro


ig

rettile o di un mammut usava il suo corpo, aveva


io S

sempre il desiderio di un organismo o di uno stru-


ud

mento che gli permettesse di muoversi con maggiore


Cla

libertà. Sicuramente sentiva il peso delle sue tonnel-


a:
iene

late di carne e di ossa come un impedimento. Quando


quello spirito aveva consumato un corpo e ne aveva
rt
ppa

trovato un altro, il desiderio rimaneva ancora, e ha


a

quindi continuamente modellato il nuovo corpo se-


ook

condo la volontà dominante dello spirito. Natural-


o eB

mente questa trasformazione è molto lenta, se tenia-


st

mo conto del nostro modo di calcolare il tempo, ma il


Que

tempo non ha valore nello sviluppo di un pianeta e di


quello che nasce su questo.
La reincarnazione rende gli animali addestrati dal-
l’uomo più intelligenti e più adatti all’uso che egli ne
vuole fare. Lo spirito del cane allenato all’acqua, in
una nuova nascita, tratterrà il risultato dell’abilità e
dell’allenamento ricevuto dal suo padrone nell’esi-
stenza precedente. Se il desiderio del cane era quello
La reincarnazione universale nella natura 171


di eccellere della corsa, il suo corpo nuovo sarà for-
giato in modo da essere più agile.
Il processo di reincarnazione negli animali è simi-
le a quello nell’uomo. Lo spirito che ha abbandonato
ini

un corpo è attirato da un essere nel quale un nuovo


nor

organismo si sta formando e, quando il feto comincia


ig

a differenziarsi dal corpo materno, s’impossessa del-


io S

lo spirito. Questo possesso diventa sempre più com-


ud

pleto, mano a mano che il corpo cresce, e va verso la


Cla

maturità, mentre diminuisce dopo averla raggiunta.


a:
iene

Il gioco e l’allegria dell’infanzia e della giovinez-


za scaturiscono dalla gioia e dall’euforia dello spirito
rt
ppa

che ha trovato un corpo nuovo, così come voi vi sen-


a

tite meglio in un vestito nuovo che in uno vecchio. Il


ook

vestito vecchio è pieno dei vostri pensieri, perché es-


o eB

si sono una sostanza che si attacca e penetra in tutto


st

ciò che sta vicino a chi pensa.


Que

L’animale passa da una rinascita all’altra attraver-


so periodi che, paragonati a quelli che abbracciano la
storia nota all’uomo, sono una semplice goccia d’ac-
qua nell’oceano. Alla fine esso raggiunge un punto in
cui la rinascita della sua stessa specie cessa. Lo spiri-
to è attratto da un organismo più fine e più comples-
so nel quale è incorporato e di cui diventa parte, e
questo nuovo organismo dello spirito è l’uomo.
Il segreto per esprimere il meglio di te 172


Nell’età preistorica gli istinti dell’uomo erano di
poco al di sopra di quelli degli animali selvaggi. In
realtà, egli era un animale con più abilità nell’arte di
uccidere. Il suo intelletto si era sviluppato fino al
ini

punto di rendersi conto che un bastone e una pietra


nor

acuminata potevano essere adoperati per uccidere gli


ig

animali. In quello stadio, una madre poteva attirare


io S

lo spirito di qualche animale selvaggio più intelli-


ud

gente e progredito. Questo spirito perdeva la sua


Cla

identità di quadrupede e rinasceva nel corpo di un


a:
iene

uomo o di una donna. Poteva non essere il solo spiri-


to a reincarnarsi in un nuovo essere, lo spirito princi-
rt
ppa

pale poteva essere quello di qualche uomo o di qual-


a

che donna il cui corpo era morto.


ook

Le supposte favole delle antiche mitologie riguar-


o eB

danti esseri metà uomini e metà bestie, come i cen-


st

tauri o le sirene, hanno le loro origini in questa verità.


Que

La nostra razza si è sviluppata da quella animale e da


forme più grossolane di vita. Nelle epoche primitive
tutte le forme di vita erano più grossolane rispetto al
presente; come queste si sono sviluppate, l’uomo ha
attirato e assorbito lo spirito di quelle più raffinate.
Lo spirito di un animale può veramente rinascere
nel corpo di un uomo o di una donna e le sue caratte-
ristiche preminenti si mostreranno in quell’uomo o in
La reincarnazione universale nella natura 173


quella donna. Ricordate che, per quanto riguarda la
forma e la dimensione, lo spirito di un cavallo non ha
bisogno di essere come un cavallo materializzato in
carne e sangue. Lo spirito prende possesso di una
ini

massa di materia e la plasma in armonia con il suo


nor

più forte desiderio e con la sua intelligenza. Un’ana-


ig

conda ha una tenue scintilla d’intelligenza che si ri-


io S

sveglia soltanto quando ha il desiderio di inghiottire e


ud

di digerire. Queste basse forme di vita come i rettili o


Cla

i pesci non sono ancora risvegliati nemmeno dall’af-


a:
iene

fetto per i loro nati. Il rettile come spirito o intelletto


è solo un vegetale semovente, perché lo spirito ap-
rt
ppa

partiene anche a quel regno. Gli alberi hanno una vi-


a

ta loro: sono gregari e vivono in comunità e lo spirito


ook

dell’albero vecchio rianima quello nuovo. Anche nel


o eB

regno vegetale si trova il desiderio inconscio di affi-


st

namento e di raggiungere sempre migliori forme di


Que

vita, ed è per questo che l’intero regno vegetale è og-


gi più fine di quello delle età primitive, quando albe-
ri e piante, benché di dimensioni gigantesche, erano
più rozzi nelle fibre, in corrispondenza con la vita
animale che li circondava.
La vera evoluzione è quella dello spirito che, at-
traverso epoche successive, si reincarna e a ogni rein-
carnazione aggiunge a se stesso una nuova qualità.
Il segreto per esprimere il meglio di te 174


La “sopravvivenza del più adatto” implica che le
migliori qualità così faticosamente acquisite debbano
sopravvivere, mentre quelle più basse, più grossolane
e più selvagge siano destinate a diminuire gradual-
ini

mente e a sparire. Le migliori qualità di tutte le forme


nor

di vita sono raccolte nell’uomo. Egli ha acquistato o


ig

assorbito il coraggio dal leone, l’astuzia dalla volpe,


io S

la rapacità dall’avvoltoio e dall’aquila. Il volto espri-


ud

me segni del carattere dello spirito. L’uomo incon-


Cla

sciamente lo riconosce quando, nel descrivere un in-


a:
iene

dividuo, usa i termini “volpino”, “lupino” ecc.


Nessun animale, preso nel suo stato selvaggio o na-
rt
ppa

turale e allenato dall’uomo in successive rinascite per


a

suo uso, è realmente progredito come animale, perché


ook

è migliorato solo per l’uso o per il piacere dell’uomo.


o eB

Un animale sovraccarico di grasso, come si può vede-


st

re in qualche fiera, è deprivato della sua forza e della


Que

sua agilità. Lo sviluppo eccessivo del grasso è danno-


so all’animale. L’addomesticamento dei polli e di altri
animali è artificiale e li rende totalmente dipendenti
dall’uomo per il loro sostentamento; sono quindi inca-
paci di provvedere a se stessi, come invece sono in
grado di fare quando si trovavano nelle loro condizio-
ni naturali. L’oca e l’anatra, dall’andatura titubante, at-
traverso le generazioni in cattività hanno quasi perdu-
La reincarnazione universale nella natura 175


to la capacità di volare. Gli uccelli e gli altri animali
hanno il diritto di avere i poteri che la natura aveva lo-
ro concesso, ma noi li priviamo di questi poteri per
amore della loro carne, delle loro uova o per qualche
ini

altro uso che possiamo fare di loro.


nor

Lo spirito degli animali addomesticati è assorbito


ig

da quello dell’uomo, ma con questo noi assorbiamo


io S

lo spirito di schiavitù, di sottomissione, di impotenza.


ud

Assorbiamo un prodotto spirituale innaturale, forzato


Cla

e artificiale, tingiamo il nostro spirito di queste qua-


a:
iene

lità e il male che facciamo agli animali ritorna a noi.


La natura rifiuta di perpetuare condizioni artifi-
rt
ppa

ciali o forzate in ogni genere di vita. Più elevato e più


a

fine è l’allevamento, maggiori cure sono necessarie


ook

per il sostentamento di mammiferi, di uccelli e di ve-


o eB

getali. Gli animali superiori allevati dall’uomo ri-


st

chiedono stalle calde e cibo più accurato rispetto a


Que

quello dei cosiddetti animali inferiori. Il cavallo sel-


vatico delle praterie della California si sostiene da sé
e compie un duro lavoro, mentre un nostro cavallo si
esaurirebbe. Arriva, alla fine, un punto dove l’alleva-
mento artificiale non può andare, il tipo artificiale di-
venta sempre più delicato e richiede sempre più cure.
Se le cure dell’allevamento sono abbandonate e l’a-
nimale può sopravvivere, esso ritorna in poche gene-
Il segreto per esprimere il meglio di te 176


razioni al tipo originale selvatico, come si può vede-
re nel coniglio che, se lasciato in libertà, riprenderà in
tre o quattro generazioni il colore grigio della sua
specie selvatica e diventerà più forte di quelli bian-
ini

chi. L’uomo non può migliorare la natura perché que-


nor

sta conosce meglio di noi quello che è bene per le sue


ig

creature. Lasciamo libero lo spirito ai suoi impulsi,


io S

alla sua direzione, ed esso farà cose buone. Quando


ud

noi ci intromettiamo nella sua opera, la pasticciamo.


Cla

Tutti i frumenti, frutti e vegetali coltivati dall’uomo


a:
iene

sono tipi naturali catturati e schiavizzati da lui, sono tut-


ti allevati in condizioni forzate. Essi, per il loro sviluppo,
rt
ppa

dipendono dalle cure dell’uomo; se le togliamo, essi


a

non possono sostenersi come fanno invece le piante sel-


ook

vatiche o i progenitori dell’attuale grano, delle nostre


o eB

patate, delle mele, delle ciliege e degli altri vegetali allo


st

stato naturale. Nel consumare questi prodotti, l’uomo


Que

assorbe anche il loro spirito di dipendenza, di schiavitù


e di una condizione innaturale, e tutto questo tende a ral-
lentare lo sviluppo dei nostri poteri spirituali.
Tutti i vegetali coltivati crescono, come gli ani-
mali allevati artificialmente, molto più soggetti alle
malattie rispetto a quelli della stessa specie che cre-
scono allo stato naturale. Se sono trascurate dall’uo-
mo, scompaiono oppure ritornano al tipo originale.
La reincarnazione universale nella natura 177


Voi potete chiedere: come avrebbe potuto vivere
l’uomo senza coltivare il frumento, la frutta, i vegeta-
li e allevare animali? La risposta è che l’uomo non è
un corpo, ma uno spirito che usa il corpo. Se questo
ini

spirito avesse potuto svilupparsi liberamente, esso


nor

avrebbe trovato altri e migliori mezzi per nutrire e


ig

rafforzare il corpo di quelli ora usati. Sarebbe stato


io S

raggiunto un più alto potere spirituale, atto a materia-


ud

lizzare gli elementi dal cibo e da ogni fragranza di ci-


Cla

bo desiderato, come fece Gesù quando nutrì le molti-


a:
iene

tudini. Quando, molti secoli fa, l’uomo nella sua ce-


cità ebbe timore di affidarsi allo spirito e ripose com-
rt
ppa

pletamente la sua fiducia nella materia, nella carne e


a

nel grano coltivato artificialmente per nutrirsi, egli si


ook

tagliò fuori dalla sua più alta e migliore vita, dalla fe-
o eB

licità e dalla vita dello spirito.


st

L’albero della conoscenza nel giardino dell’Eden e


Que

l’effetto dannoso del suo frutto su Adamo ed Eva non


è una favola. Il Paradiso Terrestre era la nostra terra
nelle sue condizioni naturali e Adamo ed Eva erano i
progenitori della nostra razza bianca, portati su questa
terra da un potere superiore. Essi possedevano un’in-
telligenza superiore a quella delle razze nere che esi-
stevano allora. Il potere che li portò qui voleva che
queste due persone si sostenessero usando le loro fa-
Il segreto per esprimere il meglio di te 178


coltà spirituali, nutrendosi di frutti selvatici per assor-
bire solo lo spirito naturale e più potente di tali piante,
e tale potere non desiderava che fosse schiavizzata
nessuna forma di spirito incorporato in qualsiasi orga-
ini

nismo materiale, né che si corrompesse questo spirito


nor

con processi forzati e artificiali. L’albero della cono-


ig

scenza comportava che vi fossero vie e mezzi per ot-


io S

tenere questi sviluppi artificiali che non era un bene


ud

per loro conoscere. La Suprema Saggezza voleva che


Cla

essi apprendessero a usare i loro poteri spirituali, così


a:
iene

come essa voleva e ancora vuole che anche noi lo fac-


ciamo. Questi poteri avrebbero apportato loro molto
rt
ppa

più bene di quelli materiali, così come possono ap-


a

portarne anche a noi. Le facoltà dello spirito, se colti-


ook

vate e sviluppate, possono darci la capacità di abban-


o eB

donare temporaneamente il corpo, attraversare vasti


st

spazi, visitare altri continenti e renderci indipendenti


Que

dagli attuali mezzi di locomozione. Non ci sarebbe


bisogno di trasportare merci o prodotti da un paese al-
l’altro, se in pochi secondi potessimo portare il nostro
corpo spirituale in quei paesi. Per mezzo di questo
potere, noi potremmo ricavare qualunque cibo deside-
rato dagli elementi che ci circondano, rendendo inuti-
le la coltivazione del suolo e ogni coltura forzata o ar-
tificiale di animali e di vegetali.
179

La reincarnazione universale nella natura


Adamo ed Eva commisero l’errore di non confidare
in questo potere. La conoscenza a loro proibita era di
sapere che il sostentamento della vita dei loro corpi si
poteva ottenere con questi stati artificiali di piante e di
ini

animali, per mezzo della cattura di organismi naturali e


nor

del loro innaturale sviluppo in cattività, uccidendo o fa-


ig

cendo di un animale e di una pianta ciò che la natura


io S

non intendeva che fosse fatto, rinnovando la vita del


ud

corpo umano con la vita innaturale di un altro corpo.


Cla

“Se mangerete il frutto dell’albero della conoscen-


a:
iene

za, voi certamente morirete”


morirete”, disse loro il Potere Su-
premo. Essi mangiarono e assorbirono il pensiero di
rt
ppa

questa conoscenza proveniente da qualche sorgente,


a

probabilmente dalle razze inferiori che erano intorno a


ook

loro, e catturarono animali selvaggi, con l’allevamento


o eB

artificiale ne fecero creature come la natura non inten-


st

vessero essere, e lo stesso fecero con le


deva che dovessero
Que

piante. Seguì l’uccisione di questi animali e il nutrirsi


con i loro corpi e con il loro sangue. È ripetuto due
volte nei primi capitoli della Genesi: “Non mangiate
carne che abbia ancora la vita sua, cioè il sangue”.

18
Il segreto per esprimere il meglio di te 180


Nel Paradiso Terrestre gli animali non temevano
l’uomo: non c’era bisogno di addomesticarli. Anche
oggi gli animali selvatici possono essere ammansiti
con la gentilezza e con la dolcezza persistente.
ini

Ma con la cattura, la caccia e l’uccisione, gli uc-


nor

celli e gli altri animali hanno imparato a temere l’uo-


ig

mo, e così l’Eden è finito.


io S

La paura impiantata nell’animale si trasmette nuo-


ud

vamente all’uomo che ne mangia la carne. È così per


Cla

ogni altra qualità innaturale e distorta che proviene da


a:
iene

uno sviluppo artificiale; noi assorbiamo elementi di ti-


more e di debolezza da tutto ciò che per il suo svilup-
rt
ppa

po dipende interamente dalle cure dell’uomo.


a

Adamo ed Eva fallirono a causa della loro incapa-


ook

cità di comprendere e di confidare nelle leggi dello


o eB

spirito, affidandosi soltanto al materiale; ma il mate-


st

riale è temporaneo, mentre lo spirituale è permanen-


Que

te. Ciò che vediamo, che sia un albero, un animale o


ogni forma di materia, è tenuto insieme dallo spirito.
Questa è la forza di coesione che tiene insieme la ma-
teria. Confidare nelle cose materiali e nelle sue leggi
significa credere nel motore che trascina il treno, più
che nel macchinista che lo guida. Il motore rappre-
senta il mondo materiale, il macchinista rappresenta
lo spirito che lo muove e che lo controlla.


          
         
                       
ini

                         


nor ig

     


io S ud

       


  
Cla

     


      
a:
iene

   
               
  
rt

     


 

   
ppa

   

     


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ook
o eB


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