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GIOVEDÌ

13
18 DICEMBRE
2008

FOGLIETTONE
Elisabetta Pagani
epagani@unita.it

Compie 15 anni il primo mensile di strada nato in Italia, ideato e scritto dai senzatetto
di Bologna. Oggi è anche un’associazione, con servizi di sostegno e aiuto legale gratuito

LA VOCE DEI CLOCHARD


IN «PIAZZA GRANDE»

Disegno di Fabio Magnasciutti (tecnica: acrilico, collage e digitale)

iazza Maggiore viene conside- logna invece riuscimmo a dar voce alla gente che Leonardo Tancredi, direttore del giornale, sono

P
rata il cuore di Bologna. Ma ve- non ne aveva, a noi stessi. Ne sono molto fiero. Ma arrivati il servizio di sostegno (una squadra mo-
niamo al succo di ciò che rima- non basta: l’inverno è qua e non vorrei sentir parla- bile di due volontari, un medico e un avvocato
ne dalle 9.30 alle 18: pensiona- re di emergenza perché - fa una pausa - come sem- ora a rischio a causa dei tagli), l’officina di bici
ti, ex carcerati, disoccupati, dro- pre c’è stato un anno per agire». (rimesse a posto e vendute all’asta) e la sartoria
gati, ladri... Ecco cosa rimane Il primo numero di «Piazza Grande», stampato (inserita nel progetto di occupazione femmini-
di Bologna, nel suo cuore, nelle a ridosso di Natale, raccoglieva piccoli racconti au- le). La prossima iniziativa sarà l’apertura di un
ore in cui la società è impegna- tobiografici, storie di strada, poesie. E andò a ru- centro di documentazione sulle povertà gestito
ta con se stessa». Così, nel dicembre del 1993, ba, vendendo 12 mila copie. «La meraviglia fu dai clochard. Tutte occasioni per creare lavoro.
dal sotterraneo di un dormitorio trasformato in enorme - spiega Assunta Serenari, che insieme ad Un impiego, anche se saltuario, lo hanno in
redazione Slim descriveva la sua piazza grande, altri tre sindacalisti della Cgil lanciò l’idea del gior- tanti. Barboni ed extracomunitari che, spiega An-
così simile a quella cantata da Dalla, nel primo nale dei senza fissa dimora -. I redattori, una venti- tonio Mumolo, fondatore di Avvocati di strada
giornale di strada nato in Italia. na di persone tra i 20 e i 60 anni che si erano cono- nel 2001, «spesso non vengono pagati perché si
Oggi «Piazza Grande», il mensile allora pensa- sciute nell’unico dormitorio (con 150 posti letto) pensa non possano far valere i loro diritti. Le cau-
to e scritto dai senza-tetto bolognesi, festeggia che esisteva in città, quello di via Sabatucci, si ri- se di lavoro che abbiamo sono molte - aggiunge
15 anni. E con lui crescono tutti i progetti dell’as- scoprirono potenziali lavoratori». Il Comune ap- Mumolo, soddisfatto per l’apertura in Italia del
sociazione «Amici di Piazza Grande»: il servizio poggiò il progetto e concesse l’uso della stanza sot- 18˚ sportello di assistenza legale gratuita ai sen-
notturno di sostegno, la sartoria, l’officina di bici- terranea, dove presto arrivarono i pc. «Superata la zatetto sul modello bolognese -, ma anche quelle
clette, la compagnia teatrale e lo sportello legale diffidenza iniziale, ci si buttarono a capofitto. Mol- per la residenza, senza la quale non hai diritto
gratuito. «Ogni città ha i suoi rifugi - racconta ti redattori della prima ora, anche se giovani, sono alla pensione. A livello penale invece, i dati stra-
Antonio Palaia, presidente dell’associazione e morti, ma le storie ben risolte sono la maggioran- volgono i luoghi comuni: la maggior parte delle
nel ‘93, dopo 40 anni di vita di strada su e giù per za». L’anno dopo la fondazione del giornale è nata pratiche riguarda infatti aggressioni ai clochard,
l’Italia, fra i primi giornalisti del mensile -. Sono l’associazione, con l’obiettivo di sostenere l’inseri- come quella di Andrea, bruciato vivo a Rimi-
nascondigli che di solito rimangono oscuri. A Bo- mento sociale dei senza-tetto. E con lei, racconta ni».❖

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