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* BAMBINI IMPACCIATI
* BAMBINI… DISPRASSICI
Le PRASSIE non sono semplici
movimenti, ma sistemi coordinati di
movimenti in funzione di
un'INTENZIONE
un RISULTATO
Piaget (1960)
L'a-prassia è caratterizzata dalla
dissociazione automatica-volontaria: durante
la vita quotidiana il paziente aprassico non è
particolarmente limitato dal suo disturbo. Al
contrario, quando si trova in una situazione
non pragmatica ed altamente intenzionale,
(come durante un test a tavolino) affiora la
rottura dell'organizzazione gestuale.
Lo stesso gesto che viene eseguito
correttamente in risposta a sollecitazioni
contestuali o a esigenze interiori non viene
prodotto quando richiesto al di fuori di ogni
motivazione interna o esterna, come
produzione artificiale o intenzionale
1. APRASSIA IDEATIVA (AI) o di utilizzazione,il
paziente è incapace a rappresentarsi e ad "ideare"
il gesto da compiere:
NON SA COSA DEVE FARE
PERDITA DELLA RAPPRESENTAZIONE DEL
GESTO.
Difetto di ideazione, errori nell'uso di oggetti
(riconosciuti), o nell'organizzazione della sequenza
d'uso.
GLI ERRORI CHE L’ADULTO CON
LESIONE CEREBRALE COMPIE (paraprassie)
- perplessità, il paziente non sa cosa fare
- perseverazione, il paziente non riesce a portare a
termine il movimento perché persevera nella riproduzione
di un elemento del gesto
- maldestrezza, il paziente esegue l'azione in modo rozzo
e inefficace
- omissioni, il paziente salta uno o più passaggi nell'azione
- errori di localizzazione, l'azione è appropriata ma
eseguita nel luogo errato
- uso erroneo, l'azione è concettualmente inappropriata
- errori di sequenza, il soggetto compie singole azioni
corrette, ma nella sequenza sbagliata, ad es. l'oggetto è
usato prima che sia stata eseguita un'operazione
preliminare necessaria.
MODELLO DI LIEPMANN (1905-1920)
reinterpretato da Geschwind (1950)
(Aicardi, 1994).
COS’E’ LA DISPRASSIA EVOLUTIVA??
La Disprassia
(DIS= MALE PRASSIA= FARE)
•Disprassia verbale.
•Disprassia orale.
•Diaprassia labio-glosso-velare.
•Disprassia degli arti.
•Disprassia dell’abbigliamento.
•Disprassia del disegno.
•Disprassia della scrittura.
•Disprassia costruttiva.
•Disprassia della marcia.
La povertà di strategie e le ridotte abilità di
generalizzazione rendono tuttavia difficoltosa
l'acquisizione di nuovi compiti e il trasferimento di
soluzioni strategiche già acquisite.
MARIA MONTESSORI
da Educazione per un mondo
nuovo)
BIBLIOGRAFIA:
1-La disprassia in età evolutiva: criteri di valutazione ed intervento
(Letizia Sabbadini) Ed. Springer Verlag 2005,
2- Protocollo per la valutazione delle abilità prassiche e della
coordinazione motoria (APCM) Autore Sabbadini Letizia; Tsafrir
Yael; Iurato Enrico Ed. Springer Verlag 2005
3- Guida alla riabilitazione neuropsicologica in età evolutiva.
Esemplificazioni cliniche ed esperienze Autore Sabbadini Letizia;
Sabbadini Giorgio Franco Angeli editore
4- Manuale di Neuropsicologia di Denes et all,
Ed Zanichelli 1986
5- «Educazione per un mondo nuovo» M. Montessori- Ed Garzanti
2000