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REGOLE DA OSSERVARE NELLA PRATICA DEL TAIJIQUAN secondo il M. GU MEISHEN (Shanghai 1991) Le regole del tajiquan variano un poco a seconda delle differenti tappe della pratica. Prima tappa corpo , i movimenti corretti -II portamento della testa deve essere eretto -Lo'sguardo davanti a sé, leggermente verso ato, € portato il pid lontano possibile nella direzione della mano o delle mani senza pero fissarsi su di este. -Quando ci si appoggia sulla gamba posteriore i gomiti si alzano in maniera che le braccia siano parallele al suolo; quando ci si appoggia sulla gamba avanti i gomit si abbassano dolcemente fino alia, osizione in cui ci si senta a proprio agio (il principio “spalle rilassate e gomiti bassi" é valido solo ‘quando le mani raggiungono il punto pi lontano dal corpo). -Quando le/manii sono alte, le dita devono arrivare almeno alfaltezza delle sopracciglia; le |braccia | sono allungate senza essere rigide; i cerchi ampi e legger. -Le palme sono sollevate cercando di evitare la rigiita a livello dei polsi; le dita delle mani dritte ma ‘non rigide, i polici aperti e leggermente indietro, -Lavita deve rimanere diritta e non piegarsi in nessun caso. -La parte posteriore leggermente inarcata ma flessuosa. -1 movimenti delle gambe sia in avanti che indieto devono essere ampi in modo da distinguere cchiaramente la. gamba piena dalla gamba vuota, sempre mantenendo il corpo erett. -Quando il peso @ sulla gamba posteriore il ginocchio deve allargarsi, quando si sposta il peso sulla gamba avanti il ginocchio si chiude leggermente. La gamba posteriore non si raddrizza mai Completamente ¢ il ginocchio non deve ruotare troppo alinterno, -Alzare la. gamba piuttosto alta quando si cambia posizione o durante i passi, posarla dolcemente senza faria cadere, sempre conservando la vita drita -Non “incrociare! i piedi; la distanza da sinistra a destra non supera i dieci centimetr. -II piede davanti puntato dritto avanti e il piede dietro girato né troppo all'estemo, né troppo alintemno (Tangolo tra le linee di prolungamento @ ai poco inferiore ai 90 gradi. -| piedi toccano fermamente e completamente il suolo con una particolare attenzione alla spinta dei talloni, Quando il peso é dietro la punta del piede davanti non deve sollevarsi, nemmeno il tallone de! Piede dietro quando il peso ¢ davanti -La respirazione é libera Durante questa tappa la durata della pratica quotidana @ determinata tenendo conto delle attivita € dello stato di salute di ognuno, dalla sequente norma: aumentare la durata quando ci si sente indolenziti; diminuire la durata quando si sentono dei dolori piuttosto fort; fermarsi quando il dolore é acuto. \Velocita:rallentare quando i movimenti sono troppo fluttuanti, accelerare quando i movimenti tendono ‘a stagnare. Durante tutto questo periodo in cui si ammorbidisce il corpo, si aumentano le forze, si ‘correggono i movimenti, si imparano le regole e ci si familiarizza con esse , il volume delle energie interior’ aumenta e migliora la sua qualita, si arriva cosi, a poco a poco a realizzare la messa in movimento de qi attraverso i movimenti del corpo. Da qui inizia la fase motto importante della formazione del "campo del cinabro” (dantian ). Anche se i praticanti hanno differenti motivazioni, se il campo del cinabro non @ formato non si puo pariare del Testo. Una volta formato il cinabro ci si trovera allera a un incrocio da cui ci si potra dirigere verso diverse destinazioni secondo il fine che si desidera : narziale, terapeutico, meditativo ‘Seconda tappa Igi elo yao Dallo stato gassoso, il qi centrale (qi del dantian ) passa allo stato liquido, poi per ‘condensazione, allo stato solido trasformandosi in una palla. Questa diminuendo, diventa un cinabro. E' sulla base di questo cinabro che proseguendo nella pratica , si arriva infine a erigere un asse che attraversa il corpo verticalmente, il cui centro, situato alfaltezza della vita, si chiama yao : “a vera vita Ecco come procedere : attraverso i movimenti corretti della vita , si accende il fuoco del ‘mingmen_e si procede cosi alla sublimazione delfessenza (jing ) per trasformaria in qi_centrale. In seguito accumulando il qi purificandolo , si genera 'asse , questo si chiama “coltvare il qi per ‘erigere lo yao". Cosi la coltivazione del qi é il fondamento stesso della formazione del cinabro e dello stabilirsi dello ya Durante tutta questa fase sono indispensabil diverse condizioni per riuscire: = Avere il cuore giusto € lo spirito camo, = Moltiplicare le azioni giuste , evitare le azioni perverse. ~ Sorvegliare gli organi di senso e diminuire gli sorechi di energia. ~ Praticare la “concentrazione dello spirito sul dantian *, i iti della vita e il movimento del dantian. Le regole descritte nella prima tappa sono sempre valide, con le seguenti modificazioni - Cambiare i movimenti meccanici indietro e in avanti in apertura e chiusura cominciando dal bacino (kua ) per estenderia gradualmente a tutto il corpo. Dall'apertura-chiusura esterna si passa a pooo a poco a quella del qi centrale. Le differenze tra le due fasi: tensione/distensione, durezza/morbidezza, ‘accumulazione del energia/restituzione dell energia, sono altrettantitratt caratterstici dello Yin / yang. Notiamo che questa pratica porta il norte di taj. II Taj comporta necessariamente le due fasi yin e yang. Nella sequenza si possono fare moite divisioni dello yang e dello yin , ma é meglio ccoglere la principale che & quella di apertura/chiusura, la prima yang la seconda yin. -La respirazione deve essere in accordo con i movimenti. Cid ha come effetto di far si che il qi si muova , aiutandolo a realizzare l'aperturalchiusura. ideale sarebbe di respirare una sola volta per ‘ogni movimento: inspirare durante apertura, espirare durante la fase di chiusura. Se si ha difficolta ad ‘accompagnare il movimento con una sola respirazione, si raccomanda di farne altre per non far salire il qi € bloccarlo. Ma anche se si fanno diverse respirazioni, é Tinspirazione che predomina durante apertura e lespirazione durante la chiusura. - La distinzione tra la. gamba piena e la gamba vuota diventa meno evidente. Anche se le due gambe ‘non portano lo stesso peso i due piedi devono fare lo stesso sforzo in modo che lo yao sia al centro. - Portare costantemente Iattenzione sui talloni - Eseguire i"movimenti di torsione” opponendo le braccia alla vita. - Lo sguardo va a sinistra e a destra precedendo i movimenti del corpo, = Nel momento in cul si passa da un movimento alfaltro 0 si fa un passo, le mani , una volta arrivate a destinazione devono continuare ad andare un po’ avanti approfittando dello siancio. Questo serve a ron interrompere lenergia interiore. Si chiama "geste pliant’. Subito dopo questo si fa un piccolo movimento verso Falto , prima di partire , € cid che si chiara “virage" per cambiare la direzione. ~'Geste pliant’ e "virage" non si fanno in nea dintta ma sotto forma di S. ~ Attraverso "geste pliant" e "virage" , apertura e la chiusura si eseguono anche in linea curva e non in linea ret -Durante apertura il gi si sposta verso la parte posteriore del corpo e si “incolla al dorso" quando si arriva al massimo dell apertura. Durante la chiusura il qi si sposta verso avanti e cade nel campo del cinabro quando si arriva alla fine della chiusura. Apertura-chiusura, cerchi, accumulazione e restituzione delenergia, tutti sono diretti dallo yao. Bisogna stabil il legame tra lo yao il qi. Perché lo yao possa svolgere il suo ruolo, bisogna che sso trovi la sua controparte. Questa é costiuita dai piedi e dalle mani. Generalmente si comincia @ sentire fesistenza delle mani con le quali lo yao mantiene un contatto manifesto, poi quella dei piedi Le mani e i piedi rappresentano le quattro estremita del qi, formano con lo yao cinque punt interdipendent. Questa interdipendenza @ proprio il giusto collegamento tra lo yao e il qi. In maniera pit concreta, durante apertura lo yao trascina le mani e durante la chiusura le mani trascinano lo yao ¢ tutto riposa sui talloni Menitre si cambia il passo lo yao deve poter controlare i piedi e per questo i piedi non devono pit! sollevarsi troppo ma sfiorare quasi il suolo in modo da mantenere sempre ii collegamento tra lo yao @ i piedi ‘Questa interdipendenza tra i cinque punti sovramenzionati é cid che si chiam: yin e yang nel corpo” . Questa & la divisione corretta in yin e yang. Entrando ancor questa divisione si fa tra lo yao ee il cinabro che diventano anch’essi interdipendenti. Monsieur Yue Tan , il figio del mio maestro diceva: " II lavoro sullo yao_nella prima fase ‘accende il fuoco nel'acqua’(questiultima @ il smbolo del gi centrale), cid corrisponde soltanto alla trasformazione delf'essenza in qi, la formazione dello yao nella seconda tappa provoca il bollre dellacqua nel centro del fuoco che brucia e questo corrisponde gia alla trasformazione del qi in shen “divisione in in profondita Quando si sara eretto lo yao e Imparato a utilzzarlo, ci si trovera sulla via, si varchera la soglia, si troverd la chiave del tajiquan. Terza tappa to ‘Quando si sara raggiunto stabilmente il collegamento tra lo yao e il gi, si potranno cercare diverse forme di energia. Le energie sono numerose, il nostro compito é di controllare le pit importanti che sono: 1- Separazione dello yin dello yang in uno stesso movimento (quando si va avanti si comincia con tun movimento indietro ecc...) 2- Apertura-chiusura 3-1 quattro cerchi (due “gestes pliant’ e due "virege") 4 "dang-kai elastico interiore sempre teso, forza centrifuga che parte dallo yao arriva alle quattro estremita). 11 dang-kai 6 il criterio che distingue veramente il vero taj dai fal 5- Ling qi (portare verso l'alto) | quatro cerchi portano il nome di “energie rotonde" La divisione in yin e yang nello stesso movimento porta il nome di “energie quadrate”. Queste due cose combinate corrispondono alla formula utizzata nel faijiquan: : "il quadrato nel rotondo e il rotondo nel quadrato”. La forza motrice del vero yao viene dallo yi ( intenzione). Lo yi potrebbe gia entrare in funzione prima di aver ottenuto il vero yao , ma se.questo @ costituitoe il gi elo shen sono in buono stato, si sara in grado di portare coscientemente lo yi, in modo she questo potra regolare il gi del corpo attraverso lo 'yao. Si sara messo completamente. in opera il principio detto: "lo yi & il comandante, lo yao é lastae igi la bandiera” ‘Quando lo yi opera, come d'altra parte anche il qi opera, si deve sempre portare Tattenzione allo yao @ osservare tutte le regole. Lo yi opera prima nel corpo, a livello dello yao a cui da Timpulso, poi fuori dal corpo. Poiché "ll qi segue lo yi ovunque questo vada’, il qi esce necessariamente dal corpo. La divisione dello yi in yin e yang genera quella del qi © del corpo. E’ soltanto quando lo yi arriva a formare il dang kai (operare in perfettaliberta e non essere impedit dda nulla), che il gi @ il corpo conosceranno anchiessi il dang kai Durante questa tappa, ¢ importante elevare lo stato di coscienza. Se questo resta normale, il livello, della pratica sara necessariamente limitato. Coloro che hanno lavorato tutta una vita senza raggiungere un alto livello & perché sono spesso impediti da uno stato di coscienza non sufficientemente alto. Per elevario, la cosa principale @ di dedicarsi al perfezionamento spirtuale. La mediazione, la lettura di opere che vi si riferiscono come i Sutra buddhist, gli scrti confuciani, taoisti ec sono indispensabil. E’ anche raccomandato di saper apprezzare un‘arte cinese, lideale sarebbe’iniziarvisi e poi approfondire da soli, alfine di penetrare il taijiquan per analogia. II tajiquan é un prodotto della cultura cinese, é impossibile separario da essa. Si uscira a padroneggiare il ajiquan tanto pitifacilmente se ci si tuffera a fondo nella cultura cinese e se ne sara impregnati IL MOMENTO OPPORTUNO Si tratta del momento opportuno che bisogna cogliere prima di fare un movimento qualsiasi Per passare da un movimento ad un altro non bisogna avere fretta né andare troppo lentamente. Bisogna cogliere il momento, cioé quando un movimento arriva alla fine bisogna aspettare un po’, i! ‘tempo per sentire che il gi ha fatto un giro indietro, e approfittare di quel momento per fare il movimento successivo. Se andate troppo velocemente questo momento non é ancora arrivato, se_andate troppo lentamente lo perdete. Quando si arriva a cogliere questo momento tutto avviene molto naturalmente e i ‘movimenti diventano piti facili, Allo stesso modo lo yao_non deve fare uno sforzo volontario! Quando viene il momento lo yao gira su se stesso in maniera naturale. Ecco quello che si chiama cogliere il momento opportuno, Infine bisogna che lo spirto e il cuore rimangano calmi, sereni , lucid, é solo a queste condizioni che si arriva @ cogliere il momento giusto, se no anche se é gia presente non ve ne rendete conto. LA FORZA DI TORSIONE In ogni movimento , vi sono sempre due forze antagoniste (cioé che vanno in direzioni opposte). Vi sara un lato pieno e altro vuoto, e il vuoto non é sinonimo del nulla, Vi é sempre

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