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@ Qu~sco 9 RECUPERO EDILIZIO IN ZONA SISMICA PARTE SECONDA: ANALISI TECNICA. RILEVAMENTO E DIAGNOSTICA PRELIMINARI coordinatori: Giampiero Cuppini, Pier Paolo Diotallevi ricercatori: Paolo Genova, Dario Seruti Dypagrivo ot ancumsrr uA ELAN EACIONY TERRITOMALE Raedes & Un marchio QUASCO Progetto REDES RECUPERO EDILIZIO IN ZONA SISHICA ations de progetto: QUASCO s.r partner: OHPT Universita deg Stu Botoena Manuale di compilazione delle schede: 1 2 4. ‘Metodo Rilevamento dell’esposizione sismica 1. Localizzazione dell'edificio 2. Storia dell’edificio 3. Inquadramento delt’edificio 4. Dati metrici 5. Condiziont d’uso 6. Stato delle finiture e impfanti 7, Tipotogia editizia 8. Tipologia strutturale 9. Estensione e livello det danno Rilevamento della vulnerabilita sismica 10. Tipo ed organizzazione del sistema resistente 11. Qualita del sistema resistente 12. Resistenza convenzionale 13. Configurazione planimetrica 14, Posizione edificio e fondazioni 15. Orizzontamenti 16. Configurazione in etevazione 17. Distanza massima fra le murature 18. Copertura 19. Elementi non strutturali 20. Stato di fatto Diagnosi del rischio sismico pag. pag, Pag. Pag. pag. pag. Pag, Pag, pag. Pag. pag. pag, Pag, pag, pag, pag, pag. pag. pag. pag. pag. Pag. pag. pag. 15 15 15 7 20 20 22 23 24 25 25 26 7 1. Metodo La premessa essenziale per poter eseguire interventi su edifici costruiti in zona sismica, siano essi danneggiati dal terremoto, siano essi oggetto di intervento indipendente dall’evento sismico, @ quella di conoscere e di rilevare le caratteristiche strutturali della costruzione, la sua eventuale connessione con altri edifict, la preesistenza di degrado, la qualita dei materialt, ecc.; ossta & necessaria una anamnesi della costruzione ed una diagnosi della situazione attuale. Per una costruzione in zona sismica cid significa: - _ valutazione della vulnerabilitas = valutazione dell’organizzazione e della consistenza strutturale; = valutazione dell’eventuale danno subito a seguito del sisma; = valutazione della qualita dei materiali; - _indicazione di eventuali carenze statiche 0 fondali (indipendenti dall’azione sismica} Clascuna di queste operazioni pud essere condotta seguendo un percorso guldato mediante Vimpiego di schede di rilevamento le quali, al termine del percorso stesso possono fornire indicaziont utili (e necessarie) sull'attuale stato della costruzione, costituendo quel quadro di informazioni che potra poi guidare le operazioni di progettazione ed esecuzione degli interventi rivolti al consolidamento e al miglioramento del comportamento della struttura. Nella successiva fase di intervento sf pud fare riferimento ad interventi tipici la cui codificazione pud essere fatta sulla base di schede generali di intervento nelle quali si riportano le fasi delle lavorazioni, i materiali da impiegare, le tecniche e le sequenze esecutive. In questa fase @ possibile individuare delle situazioni critiche per determinati procediment! di intervento, che consentano a all’operatore di effettuare una sorta di procedura di controllo sull’intero iter di intervento. Il percorso cosi tracciato e guidato sulla base di dati acquisiti in maniera completa ed omogenea per diverse costruzioni, permette, nella sua ripetuta applicazione, di costituire competenze negli operator! ai ‘quali viene affidata l'opera di intervento. La scheda allegata & frutto di un’elaborazione e semplificazione dt strumenti prodotti e testati all’interno delle attivita di studio e ricerca condotte a cura del C.N.R., Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti € dal Servizio sismico Nazionale. In particolare, a partire da “Rilevamento dell'esposizione e vulnerabilita sismica degli edifici - istruzioni per la compilazione della scheda di primo livello” e “Rilevamento della vulnerabitita sismica degli edifici in muratura- istruzioni per la compilazione della scheda di secondo livello”, a cura di C.N.R., Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti, Roma, 1993, si sono selezionate le voci che, per tecnica costruttiva e tipologia di intervento, pil: sono attinenti all’oggetto della ricerca condotta, La scheda elaborata ha lo scopo di costituire un valido e versatile strumento per i tecnici del processo edile che si accingono, anche con differenti scopi, a formulare valutazioni riguardo un intervento di recupero edilizio in zona sismica. Rilevamento dell'esposizione sismica Loggetto di ogni scheda di rilevamento & un singolo edificio. Per una corretta compilazione della scheda & opportuno consultare e raccogliere preventivamente ogni tipo di cartografia esistente dell’edificio che si intende rilevare; successivamente, sara indicata sulla cartografia la posizione dell’edificio all’interno dell’aggregato strutturale che gli compete, e tale cartografia sara allegata alle schede di rilevamento. Laggregato strutturale & costituito da un insieme di elementi strutturali non omogenei che possono interagire sotto un'azione dinamica. Un aggregato strutturale pud essere costituito da uno o pil edifici accorpatt; si intendono accorpati gli edifici, anche di diversa concezione strutturale, che presentino tra loro un collegamento o anche un semplice contatto tra pareti attigue. La presenza di un giunto di separazione identifica due aggregati differenti. Secondo la normativa vigente {D.M. 24/01/1986), affinché un giunto sia considerato efficace sotto Uaspetto sismico deve avere dimension! non inferiori a: dh) = h/ 100, dove d{(h) @ la distanza tra due punti affacciati, posti a quota h a partire dallo spiccato delle strutture in elevazione. Nel caso di ampliamenti ¢ di sostanziali modificazioni apportate agli edifici & possibile che il giunto sia occultato da materiale di rivestimento e risulti quindi di non facile individuazione. Allinterno degli aggregati strutturalt st individuano gli edifici, definiti come unita strutturalt omogenee da cielo a terra. L’omogeneita strutturale dell’edificio non esclude il fatto che l'edificio possa presentare materiali e tecniche costruttive differenti in alcune sue parti, dovute essenzialmente ad interventi condotti da mani diverse e in tempi diversi In genere, un edificio & distinguibile dagli altri adiacenti per almeno una delle seguenti caratteristiche strettamente correlate ad un comportamento dinamico distinto: = tipologia costruttiva - differenza di altezza - _ itregolarita planimetrica con parti non collegate efficacemente - eta di costruzione - _sfalsamento det pian Ad esempio, una differenza di altezza in gronda tra due edifici contigui, superiore al 20% dell’altezza maggiore, determina differenze di comportamento a sollecitazioni dinamiche sufficienti a far considerare le due unita edificl indipendentt. Nella valutazione dell’ aggregato strutturale e degli edifict che lo compongono non vanno tenute in rigida considerazione né la numerazione civica né la suddivisione in unita immobiliari. La validita della scheda ha come premessa essenziale che Vindagine e il rilevamento dei dati non siano ircoscritti alla singola unita abitativa (che é spesso Voggetto di intervento), bensi siano estesi all'intero organismo edilizio. La compilazione della scheda inoltre non pud prescindere da un accurato ritievo del degrado e dal condurre preventivamente un’adeguata analisi storico costruttiva dell’ edificio. Esempl di individuazione di aggregati strutturall ed edifict’ ast |ilese / car |} va2 | I samc: sutra in muratura ortioana ast eat | eae pare itruturata ampliamenio sonza oleae ammovsature La qualita dellinformazione (0 grado di attendibilita), nei dati di valutazione di ogni parametro, va contrassegnata con un asterisco (*) laddove non si sla potuto procedere ad una raccolta prevalentemente diretta dell’informazione, ossia con un grado di attendibilita vicino alla certezza. informazioni prevatentemente dedotte (misure effettuate in sito, letture di elaborati grafici o fotografici, visione diretta degli elementi di informazione, misure desunte da elaborati, saggi non distruttivi di attendibilita varia) con un grado di attendibilita vicino alla certezza o quantomeno non troppo distante. + informazioni prevalentemente presunte (misure dedotte da ragionevoli ipotesi conoscitive quali quelle sulle usuali modalita e sulle pill frequenti scelte progettuali, informazioni orali diverse dalle precedent!) con un grado di attendibilita di poco superiore ad una scelta puramente casuale della classe 0 addirittura intorno ai limiti di una scelta casuale. In questi casi LVinformazione & quasi assente e la valutazione del rilevatore ha valore puramente indicativo. Le immagini del presente paragrafo e dei successiv sono tratte oa ‘cura di C.NR., Gruppo Nazionale pe la Difesa dai Terremot, Rlevamento dell'esposizione e wulnerabiita sismica deg ecifici - ‘struzion per la compilazione della scheda ci primo tivello, Roma, 1993) ‘8 cura diC.NLR., Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti, Rlevamento della wunerabilitasismica deg edifct in muratura- istrusionl per la compllaziane della seheda of secondo tvell, Rema, 1993, 4 __1. Dati generali e localizzazione dell’ edificio rilevatore data indirizzo riferimento catastale edificio zona di piano vincoli 2. Storia dell’edificio eta interventi eventi Nome det rilevatore Si riporta la data di compilazione della scheda Si riporta Vindirizzo completo dell’edificio Si riportano i dati relativi all’edificio: Foglio, Mappale, Particella Nel caso in cut U'aggregato strutturale sia suddiviso In pit edifict, se ne indica il numero d’ordine: S\ indica la zona individuata dal PRG vigente: A zona di centro storico B- zona di completamento zona di espansione D- zona per insediamenti produttivi E- zona destinata ad usi agricoti F- zona destinata ad attrezzature ed impianti collettivi G- zona + edificio sottoposto a vincolo di tutela da parte della Soprintendenza (D.L. 490/99) - edificio soggetto a vincolo Idrogeologico (R.0. 3267/23) - edificio tutelato dallo strumento urbanistico comunale Si riporta la classe di eta o "epoca che individuano la costruzione dell’edificio Si riporta un elenco dei principali interventi noti subiti dall’edificio Si riporta un elenco dei principali eventi sismici o dinamici __3. inquadramento dell’edificio fronti in comune vie di accesso relazione fotografica A. Dati metrict superficie coperta altezze interpiano altezze fuori terra 5. Uso numero di unita d’uso percentuale di utilizzo destinazioni d’uso Si riporta il numero di fronti in comune con altri edifict (nei casi di accostamento con un altro aggregato strutturale, il lato corrispondente non @ da considerarsi in comune, in quanto il giunto ne preclude il collegamento) Si riportano le distanze di massima del fronti dell’edificio da quelli rospicienti, al fine di valutare il grado di accessibilita coi mezzi meccanici, Si allega un’accurata selezione di fotografie scattate durante il sopralluogo. Si riporta la superficie coperta ad ogni singolo piano. Si riportano le altezze medie degli interpiani Si riportano la massima e la minima altezza fuori terra valutata in gronda, allo scopo di segnalare la regolarita altimetrica. Numero di unita d’uso presenti (si intende per unita d’uso una porzione di edificio con accesso indipendente, anche su parti comuni, identificabile come: residenza; attivita produttiva; servizio pubblico) Percentuale di utilizzo spaziale del fabbricato. Si indicano le destinazioni d’uso prevalenti + residenziale = commerciale terziario - insediament! produttivi = (altro) _6. Stato delle finiture e impianti 7. Tipologia edilizia prevalente tipotogia edilizia prevalente -8. Tipologia strutturale tipotogia strutturale di ogni piano Si riporta, per ogni tipo di finitura/impianto indicati, lo stato dei medesimi: -efficiente: si intendono impianti e/o finiture eseguiti nel rispetto della regola d’arte, quindi funzionanti e funzionali; non efficiente: si intendono impianti e/o finiture mancanti anche di uno solo dei suddetti requisiti; - non esistente, Secondo le codifiche individuate nella scheda si individua la tipologia dominante. + Tipologia specialistica (capannoni, chiese, ecc...) - Struttura in muratura o mista - Struttura in c.a, + Struttura in acciaio ~ (altro) Per ogni piano, anche quelli interrati, si individua la tipologia di ‘ogni elemento strutturale. Di seguito si riportano, dettagliatamente, le definizioni contenute in modo sintetico nella scheda Strutture verticali N.B. Si pud indicare solamente una delle voci. Nel case di combinazioni di due (o pit) delle tipologie murarie oppure di due (0 pit) tipologie a telaio, non si classifica la struttura come mista, bensi le si assegna a tipologia (muraria 0 a telaio) prevalente. - Muratura a sacco formata da pietre di pezzature molto varie. Male intessuta e priva di collegamento traf due fogli. - Muratura a sacco formata da pietre di pezzatura pit! regolare, bene intessuta e priva di collegamento trai due fogli oppure come sopra con spigoti. mazzette e/o ricorsi in pietra squadrata o mattoni pieni. Muratura di pietra sbozzata in presenza di irregolarita - Muratura di pletra sbozzata con spigolt, mazzette e/o ricors! in maton! pent e/o pletra squadrata. - Muratura di pfetra arrotondata o ciottoli di fiume di pezzatura varia senza mazzette e/o ricorst in mattoni pieni e/o pietra squadrata. ~ Come sopra con spigoli, mazzette e/o ricorsi in pietra squadrata e/o mattoni pieni ‘Muratura in blocchetti di tufo o pietra da taglio di dimensioni costanti. - Muratura in blocchetti di calcestruzzo prefabbricati, con inerti ordinari. - Muratura in blocchetti di calcestruzzo prefabbricati, con inerti leggeri (argilla espansa, ecc.), omogenei in tutta la sua estensione. - Muratura in laterizio di buona qualita, pieno o semipieno ( foratura < 45%). Muratura in laterizio con foratura > 45%. Paretl in calcestruzzo non armato. - Parett in calcestruzzo armato e ben collegato; nel caso non sia possibile rilevare o avere notizie sulla presenza di armatura, assegnare la tipologia N. + Telai in ¢.a. non tamponati o con tamponature (di qualsiasi tipo) distribuite in maniera disuniforme sul perimetro (ad es. un solo lato tamponato su quattro). - Telai in c.a. con tamponature deboti (ad es.: in mattoni forati o con aperture molto ampie), uniformemente distribuite sul perimetro. + Telai in c.a. con tamponature in muratura appartenente ad una delle tipologie G; H, |, L, N, 0, senza grandi aperture con rispettanti le seguenti limitazionis (= 0.2L eh <0.3H Ossatura con profilati metallic - Struttura mista, intendendo per cid una combinazione (in uno stesso piano) di una (0 pli) delle tipologie murarle A = 0 con una o pili delle tipologie a telaio P + s. - altre tipologie strutturali Tipotogia strutturale - Scale NB. Per scale a sbalzo si intendono quelle con gradini a mensola incastrati in una parete laterale o in una trave laterale oppure incastrati in una struttura centrale, - Struttura in legno appoggiata tra due murature o tra due travi in legno - Struttura in legno a sbalzo Struttura in profilati d’acciaio appoggiati tra due murature o travi Struttura in profilati dacciaio a sbalzo - Struttura in pietra o laterizio con gradini appoggiati - Struttura in pietra o laterizio con gradini a sbalzo - Volte appoggiate in muratura Volte rampanti in muratura - Scala in ca. appoggiata (soletta a travi appoggiate) - Scala inc.a. a sbalzo Tipologia strutturale - Strutture orizzontali e coperture - Solai con orditura principale e secondarta in legno - Come sopra con catene o tiranti ~ Solai con putrelle metalliche e voltine o tavelloni Come sopra con catene o tirant! - Solai laterocementizi o solette in ca. con cordolo ammorsato o inserito nella muratura - Volte (a botte, a padiglione, ec.) senza catene - Come sopra ma con catene Combinazione di volte spingenti (tipo F) con solai piani - Combinazioni di volte non spingenti (tipo G) con solai piani - Altra tipologia di strutture orizzontalt = Coperture in legno spingenti per i soli carichi verticali generalmente costituite da due falda inclinate senza trave di colmo 0 con trave di colmo deformabile (rapporto luce/altezza I/h> 20) e senza tiranti. Coperture in legno con travi inclinate ad una falda oppure a due falde e con muro di spina oppure on trave di colmo poco deformabile (rapporto I/h <20) - Coperture in legno a spinta eliminata 0 con travi ortzzontalt - Coperture con solai laterocementizi o solette in c.a. Copertura con orditura principale in putrelle metalliche, spingente (analoga al tipo M per il legno) Copertura con orditura principale in putrelle metalliche, non spingente (analoga ai tipi N ed 0 per il Legno) - Combinazione det tipt suddetti con almeno un tipo spingente (M, 0) Combinazione del tipi non spingenti suddetti (N, 0, P, R) Altra tipologia strutturale per le coperture ‘coperseoge cisioga Mi Iwasa isa “»\ <* i rd mE soy Ad ‘ _9. Estensione e livello del danno Nella valutazione del danno non dovranno essere prese in considerazione le lievi fessuraziont superficiali imputabili, ad esempio, a oscillazioni termiche. 1 livello di danno deve essere indicato ai vari piani e separatamente in relazione a: SSTRUTTURE VERTICAL strutture portanti murarie, ~ —ossature in c.a., = ossature in acciaio ‘STRUTTURE ORIZZONTALI E COPERTURE - volte, = solai di ogni tipo, coperture di ogni SCALE in muratura, inca, in legno 0 acciaio ‘TAMPONATURE E TRAMEZZI = _ tamponature in telat in c.a. e tramezzi in telai in ¢.a. 0 in edifict in muratura STRUTTURE VERTICALI Strutture portanti murarie AS nessun danno B- danno lieve lesioni di ampiezza fino ad 1 mm, comunque distribuite © danno medio lesioni di tipo 1, 5, 6 fino a 4 mm e di tipo 2, 3, 7 fino a 2mm danni di tipo 4, 8, 9 di tievi entita D- danno grave lesiont di tipo 1, 5, 6 fino a 10 mm e di tipo 2, 3, 7 fino a5 mm danni di tipo 4, 8, 9 di media entita E- danno gravissimo lesioni e danni di entita superio di quelle al punto D F. crollo Ossature in c.a A- nessun danno B- danno lieve C- danno medio D- danno grave E- danno gravissimo F- crotlo STRUTTURE ORIZZONTALI E COPERTURE Volte e coperture a volta muraria lesioni fino a 2 mm nelle travi e fino a 1 mm nei pilastri lesioni fino a 4 mm nelle travi e fino a 3 mm nei pilastri (con o senza schiacclamento alle estremita dei pilastri) ; lesion diagonal fino a 1 mm nel nodi trave-pilastro o nelle paret! in c.a, lesioni fino a 6 mm nelle travi; sintomi di schiacciamento dei pilastri e/o distacco del raccordo tra le nervature del solaio ¢ le travi, lesione di qualunque ampiezza con evidente schiacciamento ed espulsione del copriferro, lesioni diagonali fino a 3 mm nei nodi trave-pilastro o nelle pareti di c.a., fuori piombo fino a 30 mm su un interpiano. situazioni pitt gravi di quelle descritte al punto D per le travi; espulsione di tutto il copriferro e parte del nucleo alle estremita dei pilastri; forte incurvamento delle barre longitudinali. NB: Si considerano distintamente gli element privi di catene (I caso) e gli elementi provvisti di catene (Il caso). A- nessun danno B- danno lieve C- danno medio D- danno grave E- danno gravissimo F- crollo lesioni 1 2 inferiori a2 mm | caso :lesioni 1, 2, 3 inferiori a 3 mm; sintomi di schiacciamento I caso :lesioni 1, 2, 3 inferior a2 mm | caso :lesioni 1, 2, 3 inferiori a 7 mm; rilevante schiacciamento caso :lestoni 1, 2, 3 inferiori a 4 mm; sintomt di schiacciamento Lesioni con valori maggiori di quelli indicati ai punti precedenti Solai di ogni tipo e coperture a terrazzo di ogni tipo od a tetto in ¢. A~ nessun danno B- danno lieve lesioni sottili (inferior a 1 mm) parallele alle nervature portanti osservabili nell’eventuale intonaco di intradosso C- danno medio lesiont ritevanti (c oltre 4 mm, segni di dissesto nel pavimento, segni di dissesto nell’orditura secondaria e/o terziaria D- danno grave distacchi ben definiti tra solaio e strutture portanti, qualche crollo nelle orditure secondarie e/o terziarie, dissesti rilevanti (c.s.) E- danno gravissimo parziale crollo dell’orditura primaria, ampi ed estesi distacchi tra solaio e strutture portanti, crollt estesi delle orditure secondarie e/o terziarie. F + crollo totale Coperture a tetto di legno o di acciato con manto in tegole A~ nessun danno B- danno lieve caduta di qualche tegola di bordo C- danno medio leggere sconnessioni nell’orditura secondaria, caduta di tegole < 10%, leggeri_spostamenti alloggiamento (< 5mm) delle travi_principali D~ danno grave sconnessione dell’orditura secondaria, spostamenti delle travi principali (> 5 mm e < 30 mm), sconnessione del manto di copertura e caduta di tegole < 20% E = danno gravissimo scavallamento di travi principal, crollt parzialt F- crotlo totale SCALE Scale in muratura (Per ta valutazione dell’entita delle lesiont si fa riferimento allo schema delle lesioni rappresentate per le strutture murarie portanti). A~ nessun danno B- danno lieve lesioni fino a 1 mm nei casi 1,4,6,8, fino a 2 mm nei rimanerti casi C- danno medio lesioni fino a 2 mm nei casi 1,4,6,8, fino a 4 mm nei rimanerti casi, sintomi iniziali di schiacciamento all incastro nei casi 2,4,6,8 D- danno grave lesioni fino a 4 mm nei casi 1,4,6,8, fino a 10 mm nei rimanerti casi, schiacciamenti consistenti nei casi 2,4,7,8,9 ed inizi di schiacciamento net cast rimanenti. E- danno gravissimo parziali crollt F- crollo totale Scale inc. A~ nessun danno B- danno lieve distacchi con ampiezze inferiori a 1 mm tra rampe e pianerottoli C- danno medio distacchi fino a 2 mm tra rampe e pianerottolt D- danno grave distacchi fino a5 mm tra rampe e pianerottolt E- danno gravissimo distacchi oltre 5 mm tra rampe e pianerottolt F- crollo totale Scale in legno 0 acciaio A~ nessun danno B- danno lieve lesioni fino a 1 mm sulla muratura in corrispondenza dell’attacco con la scala C- danno medio lestont fino a 3 mm, inizi di schlacclamento o sfilamento sulla ‘muratura in corrispondenza dell’attacco con la scala D- danno grave lesiont fino a 6 mm e segni evidenti di schiacciamento o sfilamento sulla muratura in corrispondenza dell’attacco con la scala E- danno gravissimo lesioni fino a 10 mm sulla muratura in corrispondenza dell’attacco con la scala F- crollo totale TAMPONATURE E TRAMEZZI tamponature in edifict in c.a. e tramezzi in edifict in c.a. 0 in muratura caltl IL 7 z 3 a 5 a — [a | [B [e2mm [22mm fet mm © [25mm [25mm [22mm Zt mm | sintomi _ [D [2t0mm 270mm [=5mm 22mm | presenza 1 Ve EB idmm —[>40mm > 5mm > 2mm |notevoli F | Croll parzialt e7o completi La sezione schematica consente di avere un quadro globale dell’edificio e costituisce un completamento dei dati rilevati nel corso della compilazione della scheda. La sezione va tracciata indicando, a fil di ferro, le dimensioni e { rapporti principali.. Nella sezione devono essere contenute le seguent! indicaziont = eventuale pendenza del terreno e esistenza di un terrapieno ~ numero det piani - _altezze medie di interpiano {misurato tra solai portanti ed escludendo le controsoffittature) - altezza minima a massima in gronda = scale = eventuali riduzioni di volume - tipo di copertura 3. Rilevamento della vulnerabilita sismica -10. Tipo ed organizzazione del sistema resistente Con questa voce si valuta il grado di organizzazione degli elementi verticali, prescindendo dal materiale e dalle caratteristiche delle singole murature: Velemento significative @ la presenza e Iefficacia dei collegamenti fra pareti ortogonali, tali da assicurare Uefficienza del comportamento scatolare della struttura. Pertanto le quattro classi sono definite come segue: Classe A: - Edifici costruiti in accordo con le normative sismiche per le nuove costruzioni; ~ Edifici con murature consolidate e/o riparate secondo le prescrizioni delle norme sulle riparazioni Classe B: _- Edifici che presentano a tuttt{ livelli e su tutti {lati liberi collegamenti realizzati mediante cordoli perimetrali 0 catene e ammorsamenti in grado di trasmettere azioni taglianti verticali Classe C: Edifici che, pur non presentando cordoli o catene a tutti i livelli, sono costituiti da pareti ortogonali ben ammorsate fra loro. Classe b: - Edifici con pareti ortogonali non efficacemente legate. 11. Qualita del sistema resistente Si tiene conto con questa voce dei diversi tipi di muratura pil) frequentemente utilizzati, differenziandone, in modo qualitativo, le caratteristiche di resistenza, al fine di valutarne lefficfenza, Vattribuzione di un edificio ad una delle quattro classi si effettua in funzione di due fattori: da un lato il tipo di materiale e la forma degli elementi costituenti le murature, dallaltro (omogeneita di materiale e di pezzatura per tutta Cestensione della parete. A proposito del secondo fattore va notato che la presenza ad esempio di ricorsi in mattoni estes! a tutto lo spessore del muro non costituisce un elemento di disomogeneit per una muratura in pietrame. Analogamente la presenza di pietre di dimensioni sensibilmente maggiori in corrispondenza di aperture o di angoli di un edificio non viene considerata una disomogeneita ai fini della pezzatura. La tipologia da indicare (quale elemento di valutazione) & quella relativa al piano di verifica, secondo i codict esposti al paragrafo 8. Il piano di verifica da prendere in considerazione & quello che si trova nelle condizioni pili sfavorevoli dal punto di vista della resistenza alle azioni orizzontali ed & generalmente il primo piano fuori terra ( v. fig. 1b). In casi quali quello riportato in fig. 1a, nel quale il piano interrato é libero di oscillare, @ da considerare ‘questo piano come quello di verifica. Nei casi che presentano forti discontinuita e considerevoli variazioni in elevazione del sistema resistente (con peggioramento dal basso verso Valto) occorre valutare la possibilita che si trovi nelle condizioni pil sfavorevoli un piano superiore (V. fig. 1¢); il criterio & valido anche nei cast in cut si abbiano variazioni nella tipologia costruttiva (v. fig. 1d). intercapedine possibile paw. eee possibile — pd. WS 7 TRS. Fig. tc Fig. 14 Le quattro classi sono cosi definite: Classe A: - Murature in laterizio di buona qualita, murature in pletrame o tufo ben squadrati, Purché omogenee in tutta la loro estensione; - Murature a sacco ben intessute ed omogenee, purché dotate di collegamenti fra 1 due fogti Classe B: — - Murature in laterizio, pietrame 0 tufo ben squadrati ma non omogenee, anche a sacco purché dotate di collegamenti fra i due fogti. Classe C: _- Murature in pletrame grossolanamente squadrato o in laterizio di cattiva qualita, in presenza di irregotarit - Murature a sacco, in tufo 0 pietrame, bene intessute ma prive di collegamenti fra i due foal Classe D: _- Murature in pietrame irregolari; - Murature in laterizio di cattiva qualita con inclusione di ciottoli; - Murature a sacco male intessute e prive di collegamenti fra i due foglt -12. Resistenza convenzionale NelUipotesi di un perfetto comportamento scatolare la valutazione della resistenza di un edificio in muratura alle azioni sismiche pud essere condotta con ragionevole affidabilita. II procedimento di seguito riportato rappresenta una necessaria semplificazione e richiede il rilevamento dei dati di sequito specificati, relativi al plano di verifica N_ Numero di piani a partire da quello di verifica (incluso) At area coperta media al disopra del piano di verifica Ax,Ay area totale degli elementi resistenti in due direzioni ortogonali. La lunghezza degli ‘element resistenti misurata tra gli interassi dei muri ortogonali di intersezione. L’area degli elementi inclinati di un angolo o.rispetto alla direzione considerata va moltiplicata er cos? ct, Indicando con A valore minimo fra Ax e Ay B _valore massimo fra Ax e Ay ao = AV Ac y= BIA si dimostra che il rapporto C fra il taglio ultimo a livello det piano di verifica ed il peso P della parte di edificio al disopra é dato da &“T aN ——— aN \ 1S-a-t,-04+7) 1) Nella 1) compaiono, oltre ai parametri gia definiti, il valore della resistenza tangenziale di riferimento, «4, caratteristica del tipo di muratura ed il valore q del peso medio, per unita di area coperta, di un livello delledificio (somma del peso di un solaio e di un interpiano di muratura). | valori di n,€ di q possono essere stimati sulla base del seguenti critert. II peso medio per unita di area coperta q pud essere valutato in funzione del peso specifico medio della muratura Px, del peso medio per unita di superficie del solaio p. e della altezza media di un interpiano h; si ha Nel caso di edifici in muratura il primo addendo & nettamente preponderante: conseguentemente, una certa approssimazione nella stima di p. non comporta errori significativi Anche se la 1) é stata ricavata nellipotesi di distribuzione uniforme di masse lungo laltezza delledificio, in accordo con lo spirito informatore del metodo di valutazione della vulnerabilita sismica degli edifici qui descritto, & possibile far riferimento alla 1) anche quando tale ipotes! non & a rigore verificata. In questo aso; nel valutare il peso medio per unita di area coperta q, @ necessario tener presente che il prodotto N'q°A deve risultare pari al peso totale della parte di edificio al disopra del piano di verifica. SaSe5t 900) 102 Per la determinazione dei valori della resistenza tangenziale di riferimento, in assenza di informazioni sperimentali dirette, si pud fare riferimento alla tabella A, che si ispira ai valori suggeriti dal D.M. 2 luglio 1981 ¢ relative circolari: in tabella A sono riportati, accanto al valori proposti per la valutazione della vulnerabilita (14), quelli del decreto ministeriale citato ( x"). Per le murature di mattoni pient si indica Uintervallo di valori da 6 a 12 t/mg; Cestremo inferiore @ riferito a murature ben conservate. Nel caso di murature di pietrame si usera il valore 2 t/mq in presenza di pietre non squadrate; per pietrame squadrato si suggerisce Uintervallo 7+9 t/ma: si assumerd tk =7 per pietrame grossolanamente squadrato mentre si adottera 9 nel caso di blocchi ben squadrati e di murature omogenee e ben intessute. Per le murature in tufo lintervallo suggerito va da 2.a 10 t/m2. Per le murature a sacco st adottera », -2 t/m2 se la malta @ di cattiva qualita, la fattura & pessima e | letti di malta soto orizzontali Si potra assumere 1, =3 t/m2 per murature nelle stesse condizioni di quelle ora citate ma non a sacco. Si adottera 1 =4 t/m2 quando, pur in presenza di malta di cattiva qualita, si tratti di murature che presentano anche letti di malta verticali; lestremo superiore si riferisce a murature di buona qualita, omogenee e ben intessute. II panorama delle murature utilizzate nel nostro Paese & estremamente vario; non @ raro, in particolare, tl aso di murature composte con materiall diversi: in tall situazioni si determinera il valore di x come media pesata det valort indicati nella tabella A: si usera come peso una stima della percentuale relativa ai diversi materialt utitizzati Vattribuzione di un edificio ad una delle quattro classi avviene sulla base del rapporto «=C/C fra il valore di C, ricavato come detto pili sopra, ed il valore di C di riferimento: si assume per C il valore 0.4 corrispondente a quanto previsto per le zone sismiche di prima categoria dal D.M. 2.7.81 e relative circolari ministeriali. Tabella A “VALOR! DELLA RESISTENZA TANGENZIALE DI RIFERIMENTO (t/mq) ‘a ‘Murature non consolidate, non lerfonate % © = mattoni pier - matte bastarda oR + blocco modulare con carateristiche rispondenti ale prescrizioni del D:M, 24.01.1986 - malta bastarda, 8 8 blocco oi argillaexpansao calcestruzzo - malta bastards 18 8 ‘Murature in petra (in presenza oi rcors fn matton! Il valore pub essere Incrementato det 30% = pertrame in cattive condizion (non squacrato) 2 = piertrame squardato ¢ ben organizzato 19 =a sacco in buone concizoni 4 = blocco in tufo 20 10 b Mratare nove ‘mattoni pen con fori circolari~ malta cementizia - Rm non minare o} 1480 t/me 2 20 = foratt oppo UNI rape. Yuota/peno = 40% - malta cementisia- Rm non minore di 1450 t/mq 18 8 © Marature consotidate ‘murature in mattonipieni, pietrame squacrato, consolidate con due astre di .c.a. da minimo 3 em 1" " Pietrame iniettato - murature in pietra a sacco consoidate con due laste di c.c.a, 68 minima 3.¢m " " Valor suggeriti dat DM. 2 luglio 1981 Le quattro classi sono definite in funzione di a nel modo seguente: Classe A: - Edifici con o> 1 Edifici con 0.6 << 1 Classe C: - Edifici con 0.4 < « < 0.6 Classe D: - Edifici con a < 0.4 -13. Configurazione planimetrica IL comportamento sismico di un edificio dipende, a parita di altri fattori, anche dalla pianta delledificio stesso. Nel caso di edifict rettangolari @ significativo il rapporto [t= a/1x100 fra le dimensioni det lato minore e del lato maggiore. Nel caso di piante che si scostano dalla forma rettangolare, oltre alla forma allungata det corpo principale {misurata dal parametro B1 sopra definito) & necessario tener conto dellentita di tale scostamento: cid ud essere fatto mediante il parametro 82 definito in fig. 5. Lassegnazione di un edificio alle varie classi avviene sulla base della pits sfavorevole, nel piano di verifica, delle condizion! poste dai parametri pi e f2 nel modo seguente: rapporto percentuale fi; ~ ail 100 rapporto percentuale (i; ~ 61-100 + Gut Sob sek Spe as Classe A: 61> 80 p2=10 Classe B: 60. 1< 80 10< p2<20 Classe C: 40. 1< 60 20 < p2<30 Classe b: p1< 40 p2> 30 -14, Posizione dell’edificio e fondazione Si vuole con questa voce valutare, per quanto possibile con una indagine a vista, l'influenza del terreno e delle fondazioni. Ci si limita pertanto a considerare alcuni aspetti - _ consistenza e pendenza percentuale del terreno - _eventuall fondazioni a quote diverse = spinte non equilibrate di terrapieni. Alcune precisazioni riguardo le informazioni richieste sono le seguenti: - Pendenza percentuale dal terreno Si wole rilevare la situazione altimetrica media del terreno su cut insiste il fabbricato, valutata nella direzione ortogonale alle isoipse. Consistenza del terreno 20 Questa informazione pud essere desunta o dalle certificaziont eventualmente effettuate @ allegate al progetto delledificio, oppure per analogia con quanto accertato per fabbricati vicini o infine per una ricognizione sul terreno. L'opzione roccia dovra essere indicata in presenza di roccia affiorante anche se sovrastata da deposit! superficiali parzialmente disgregati. Lopzione terreno sciolto riguarda le restant! condizioni distinguendo perd in spingente (in condizioni di spinte non equilibrate di terrapieni) e in non spingente (in caso contrario). Fondazioni Si considerano fondazioni anche solo dei cordoti o ingrossamenti della muratura affondati nel terreno. Le quattro classi di situazione sono definite come segue: Classe A: Classe B: Classe C: Classe D: - Edifici posti su roccia con pendenze p inferiori o al massimo eguali al 10%. Edifici post! su terreni sciolti non spingenti con pendenze minori o al massimo eguali al 10% e piano di posa delle fondaziont ad unlunica quota - Edifict posti su roccta con pendenza 10% < p < 30%. - Edifici posti su terrent sciolti con differenza fra le quote di imposta delle fondazioni o h non superiore ad 1 metro ed in assenza di spinte non equilibrate dovute a terrapieni che verificano anche una delle seguenti condizioni: - il terreno ha pendenza p < 10% ma la differenza fra le quote di imposta delle fondamenta @ diversa da zero - Uedificio ha fondazioni e il terreno ha pendenza 10% < p < 30% Uedificio non ha fondazioni ed il terreno ha pendenza 10%

50% + Edifici posti su terreni sciolti con differenza fra le quote di imposta delle fondamenta superiore ad 11m - Edificl senza fondazioni, posti su terreni sciolti con pendenza p>30% Ai fini delattribuzione della classe si fa riferimento alla condizione pili sfavorevole. a Nel caso di edifict su roccia non vengono considerati gli eventualt sfalsamenti fra le quote di imposta delle fondazioni Quando & possibile accertare la presenza di cordoli di fondazione o di ingrossamenti della muratura affondati nel terreno si assumono per i terreni sciolti{ limiti di pendenza definiti per la roccia in posto. Va sottolineato a proposito di questa voce che non sono compresi in queste classi situazioni caratterizzate da fenomeni franosi o da liquefazione: in questi casi, infatti,sono prevedibili forme di divieto di uso dei suoli a fini edilizi o interventi particolarmente onerosi e delicati. Per 1 casi di liquefazione, inoltre, sono necessarie indagini piuttosto approfondite che vanno al di la dello spirito della valutazione che si discute con questa nota. E chiaro che la distinzione fra terreni stabili e no, in questo ambito, si riferisce essenzialmente alla possibilita che un evento sismico provochi cedimenti differenziali a livello delle fondaziont. 15. Orizzontamenti La qualita degli orizzontamenti ha un notevole peso nel garantire un buon funzionamento degli elementi resistenti verticali; daltra parte non @ raro il caso di edifici net qualt si @ verificato fl collasso det soli orizzontamenti con conseguenze notevoli in termini di danni e di vittime, Nel suddividere in classi { vari edifici si tiene conto di entrambi questi fattori. In particolare & importante verificare i seguent! requisiti per ogni orizzontamento: a) funzionamento a lastra ed elevata rigidezza per deformazioni nel suo piano (percid buona connessione degli elementi costruttivi}; b)_efficace collegamento agli elementi verticali resistenti; Per il requisito di tipo a) sono important - la presenza di una solettina di calcestruzzo eventualmente armata; - la presenza di elementi resistenti a trazione e a compressione (travetti) e di un sistema di elementi controventanti, anche se solamente reagenti a trazione (barre di acciaio) oppure una grigtia di elementi resistenti a trazione e a compressione (travetti nel due sensi) ben connesst fra loro (chiodati, saldati, incollati o similt); - la presenza di connessioni saldate o incollate 0 chiodate o costituite da giunti organizzati fra ¢elementi prefabbricati funzionanti singolarmente come lastre (pannelli); Per j requisiti di tipo b) sono importanti - la presenza di getti di cemento armato di collegamento; - la presenza di connessioni chiodate, saldate, incollate e ancorate altinterno o allesterno (chiavi) degli elementi resistenti. N.B. Un solaio @ deformabile, ma ben collegato quando, per esempio, i suoi elementi sono collegati alle murature mediante capichiave, armature annegate nei cordoll, ma non posstede solettine 0 tavolati incrociati tali da consentire il funzionamento di diaframma sotto le azioni sismiche. 2 Le quattro classi sono definite come segue: Classe A: - Edifici con orizzontamenti di qualsiasi natura purché questi soddisfino a tre condizioni: a. deformabilita, nel piano del solaio, trascurabile b, collegamenti efficact fra orizzontamento e parete . assenza di piani sfalsati Classe 8: - Edifici con orizzontamenti come per ta classe precedente ma che non soddisfano alla condizione C Classe C: _~ Edifici con orizzontamenti dotati di deformabilita nel piano significativa purché ben collegati alle pareti Classe D: —_- Edifici con orizzontamenti di qualsiasi natura mal collegat! alle pareti In presenza di orizzontamenti di natura diversa in uno stesso edificio, per Uassegnazione dell'edificio ad tuna classe, vale la condizione definita dallorizzontamento peggiore, purché esteso ad una porzione non trascurabile del piano. 16. Configurazione in elevazione Nel caso di edifici in muratura, soprattutto per quelli pid: vecchi, la principale causa di irregolarita & costituita dalla presenza di porticatl, loggiati e altane, La presenza di porticati & segnalata come rapporto percentuale fra superficie in planta di porticato {pilotis) e superficie totale det piano (2 da considerare quello nelle condizioni piu sfavorevoli). Altro elemento da valutare ai fini della irregolarita @ la presenza di torri o torrette di altezza e massa significativa rispetto a quelle della restante parte dell’edificio (il rapporto percentuale fra altezza della torre T e altezza totale delledificio H & riportato in percentuale; non si tiene conto ai fini della valutazione della irregolarita di appendici di modesta dimensione (comignoli, ec.) Per la valutazione delle variazioni di massa si tiene conto del rapporto AM/M in cui: AM @la variazione di massa fra due piant successivi con il segno + se si tratta di aumento con il segno - se si tratta di diminuzione (verso alto} M_— @la massa del piano infertore. II caso da valutare & quello pili sfavorevole. Variazioni percentualt inferior! al 10% possono essere valutate come nulle. i norma il rapporto AM/M pud essere sostituito dal rapporto t AA/A, dove A e AA sono rispettivamente la superficie coperta di piano e la sua variazione. IW criterio guida per Tassegnazione della classe @ in ogni caso quello relativo alla condizione peggiore. Le quattro classi sono definite nel modo seguente: 23 Classe A: Edifict con distribuzione di masse e di elementi resistenti praticamente uniforme su tutta Ualtezza; - edifici con massa ed elementi resistenti decrescenti con continuita; - edifici che presentano arretramenti comportanti una riduzione deltarea di pianta inferiore al 10%. - Edifici con porticati e loggiati di modeste dimensioni, tali da interessare meno o al pitt il 10% dellarea totale del piano; - edifici che presentano arretramenti comportanti una diminuzione delarea della pianta maggiore del 10% ed inferiore o uguale al 20%; - edifici con torrette o torri di altezza inferiore al 10% dellaltezza totale dell‘edificio. Classe C: - Edifict con porticati o loggiati tall da interessare una superficie magglore al 10% ed inferiore o eguale al 20% dellarea totale del piano; - edifici con arretramenti comportanti riduzioni dellarea di piano maggiori del 20%; edifici con torrette 0 torri di altezza superiore al 10% ed inferiore o eguale al 40% dellaltezza totale dell'edificto. Classe D: _- Edifici con porticati o loggiati che interessano pit del 20% dellarea totale del piano; - edifici con torri di altezza superiore al 40% dellaltezza totale delledificio. Se nella realizzazione delle strutture verticali deledificio in esame. Sono stati utilizzati materiali diversi ai vari livelti (es. laterizi e ciottoli. pietre squadrate e ciottoli, ec.) tali da portare a variazioni di classificazione nella “Qualita del sistema resistente” e se tall varlaziont comportano, a giudizio del rilevatore, cambiamenti significativi nelle caratteristiche di rigidezza e/o resistenza delle strutture verticali, di cid si terra conto con le penalizzazioni di seguito specificate: - ali edifici che, per geometria, apparterrebbero alle classi A 0 B, vengono posti nella classe C; - gli edifict che, per geometria, apparterrebbero alla classe C, vengono post! nella classe D. 17. Distanza massima fra le murature Con tale voce si tiene conto della presenza di muri maestri intersecati da muri trasversall posti a distanza eccessiva fra loro. Le classt sono definite in funzione del rapporto fra 'interasse tra i muri trasversali e lo spessore del muro maestro. Le classi sono definite come segue: Classe A: - Edifici con rapporto interasse/spessore non superiore a 15, Classe B: - Edifici con rapporto interasse/spessore maggiore di 15 e non superiore a 18. Classe C: - Edifici con rapporto interasse//spessore maggiore di 18 e non superiore a 25, Classe D: - Edifici con rapporto interasse/spessore superiore a 25. 24 =18, Copertura Gli elementi che caratterizzano influenza delle coperture sul comportamento sismico di un edificio sono essenzialmente due: la tipologia ed il peso. Del primo si tiene conto nella definizione delle quattro classi mentre il secondo influisce sulla determinazione del peso da attribuire a questo parametro. Gli element di valutazione necessari sono: a. il tipo di copertura peggiore presente: spingente, “poco spingente”, non spingente b. la presenza o assenza di cordoli di sottotetto c. la presenza o assenza di catene d. il carico permanente della copertura . la lunghezza d'appoggio la della copertura: il perimetro la della copertura. Da notare che nella lunghezza dappoggio della copertura non vanno considerati generalmente gli architravi a meno che non siano di rigidezza paragonabile con una parete ad esempio con rapporti luce/altezza inferiori a3 - 4 Le classi sono definite come segue: Classe A: _- Edifici con copertura non spingente provvisti di cordoli di sottotetto e/o catene Classe B: - Edifici con copertura non spingente ma privi sia di cordolo di sottotetto che di catene - Edifici con copertura poco spingente provvisti di cordolo di sottotetto e/o catene Classe C: _- Edifici con copertura poco spingente privi sia di cordolo di sottotetto che di catene Edifici con copertura spingente ma provvisti di cordolo di sottotetto e/o catene Classe D: _- Edifici con copertura spingente privi sia di cordolo di sottotetto che di catene. La tipologia da indicare (quale elemento di valutazione) & quella relativa al piano di verifica, secondo i codici esposti al paragrafo 8. -19. Elementi non strutturali Si tiene conto con questa voce di infissi, appendici e aggetti che possono causare con la caduta danno a persone 0 a cose. Si tratta di un elemento secondario ai fini della valutazione della vulnerabilita e per il quale non ha senso operare distinzioni fra le prime due classi. 2s Le classi sono definite nel modo seguente: Classe A e B: - Edifici privi dt infissi, appendici o aggetti o controsoffitti Classe C: Classe D: -20. Stato di fatto - Edifici con infissi ben collegati alle pareti, con comignoli di piccole dimensioni e di eso modesto e con controsoffitt! ben collegati, - Edifici con balconi costituenti parte integrante delle strutture degli orizzontamenti - Edifici con infissi esterni o insegne di piccole dimensioni mal vincolate alle pareti e con controsoffitti di piccola estensione mal collegati ovvero di grande estensione e ben collegati. + Edifici che presentano: comignoli o altre appendict in copertura mal vincolate alla struttura, parapetti di cattiva esecuzione o altri elementi di peso significativo che possono crollare in caso di terremoto. Edifici con balconi o altri aggetti (servizi, ecc.) aggiunti in epoca successiva alla costruzione della struttura principale e ad essa collegati in modo sommarto. - Edifict con controsoffitti di grande estensione e mai collegatt. Si tiene conto con questa voce dello stato di conservazione degll edific Le quattro classi sono definite come segue: Classe A: Classe B: Classe C: Classe D: - Murature in buone condizioni senza lesion visibili. Edifici che presentano lesioni capillari non diffuse, ad eccezione di casi in cui queste siano state prodotte da terremoti. - Edifict con lesioni di media entita (ampiezza della lesione: 2-3 mm) 0 con lesioni capiltart di origine sismica, Edifici che, pur non presentando lesioni, sono caratterizzati da uno stato di conservazione delle murature tale da determinare una significativa diminuzione di resistenza, Edifici che presentano pareti fuori piombo e/o lestoni gravi anche se non diffuse. - Edifici caratterizzati da grave deterioramento dei materiali ~ Edifici che, pur non presentando lesioni, sono caratterizzati da uno stato di conservazione delle murature tale da determinare una grave diminuzione di resistenza. 26 \gnosi del rischio sismico A conclusione della compilazione della scheda in tutte le sue parti, si propone la formulazione di un giudizio sintetico di massima che, senza la pretesa di sostituirsi ad un’analisi pil approfondita, ha lo scopo di fornire una prima valutazione dello stato di conservazione dell’ organismo edilizio oggetto di analist Il gudizio & elaborato dalla somma det valori associat alle classi attribuite agli 11 parametri oggetto del punti 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19 20 della scheda, ponderando il punteggio parziale con un coefficiente «. elaborato in funzione del valore dello scarto quadratico medio o. Con la valutazione dello scarto quadratico medio il giudizio finale sul rischio sismico non @ la semplice somma dei giudizi di rischio dei singoli parametri, ma dipende, in parte, anche dalla distribuzione data nell’attribuzione delle classi. Ad esempio, avere associato a met parametri un valore massimo e alla rimanente meta uno minimo non comporta un giudizio equivalente all’associazione di un valore medio ad ogni singolo parametro, bensi un giudizio meno favorevole. 1. Valutazione det punteggio parziale V, Si assegna relativamente alle risposte date a partire dal punto 10 fino al 20: 1 punto per ogni classe A; 2 punti per ogni classe 3 punti per ogni classe C; 4 punti per ogni classe D. 2. Si calcola it valore medio Vn 3. Si calcola lo scarto quadratico medio ¢ = (ee oT dove v,2 il punteggio assegnato ad ognuno dei parametri en & il numero det parametri, cloe 11 4, Individuazione del coefficiente di riduzione « ont 6 <05 00.875 O.Scc<1 = 0.750 ot 5, Individuazione det gludizio conclusive Il punteggio & pari al valore parziale V, calcolato al punto 7 moltiplicato per il coefficiente o calcolato al punto 4. Se il risultato & minore di 17 la diagnosi pretiminare rientra nel giudizio A; se il risultato @ compreso tra 17 e 26 la diagnosi pretiminare rientra nel giudizio B; se il risultato @ compreso tra 26 e 35 la diagnosi pretiminare rientra nel giudizio C; se iL risultato @ maggiore di 35 la diagnos! preliminare rlentra nel gludizio D. 2 VN eee er SL filevatore ‘data, inairizz0 [Comune [Provincia \iferimento catastale: Foglio |Paticeia edifcio |zona di piano Seer cee re eh att Sessnateneiaeviii 1 0- zona pe inseiementprodutiv 1 A-zone d conto stoco C1 E- zone desinata od us egtcot C1 F-2one per atezzture ed inpiat cote Os Di vincolo Soprintendenza Cr wineole irogeoiogico C1 vincolo urbanistico communale: DL 49089 R.0, 9267123 Teneo ei [superfici coperte |superficie media coperta mq lateze di interpiano laltezza media di interpiano m Jaltezza fuori terra max min m numero di unita d'uso n ‘percentuale di utilizzo % 1 \destinazioni d'uso: D1 residenaiale Di terzerio CD aattroy D1 commerciale C1 insectamenti produtvi = i intonaci/parementi estemi Di non esisterte infissi ester impianto elettrico D etfciente “T non eticiente ~ D1 nonesisterte |finiture interne CO efficiente TO non efficiente 1 non esisterte intonaci e pavimenti) i impianto diriscaldamento Di etfciente Tron etceree |servizi igienici Di etficiente TO nonetficiente: tipologia edilizia prevalente: D1 toovogia specialstca (capannon.chiese, ecc..) 0 struiturs in muretura 0 mista O struttura in c.a, (C strutura in acciaion Dero piano n Pr \strutture vertical Di Muratura 2 sacco TD Muratura a sacco con spigilo, mazzette ¢ ricors! D Muratura in pietra sbozzata D Moratura in pietra sbozzata con rinforzi D Moratura in pietra arrotoncata D1 Muratura in pietra atrotondata con rinforzi TD Muratura in blocchett di tufo © pietra ben squadrate 1D Muratura in blocchett di cls con inet kagert G1 muratura in biocchetti di cis con inert pesanti Z Maratura in mattoni pieni o semipieni D1 maratura in mattoni fora Dl Pare in cis non armato 1 Parotiin os armato Di Teal inc. non tamponat D Tetaiinc.s, con tamponsture debot Tete in c.2, con tamponsture consistent Dl ossetura metaice Di miste Detr) scale) D. strutura appoggiata in legno Strutura a sbalzo in legno D stratura apooggiata in acciaio D strutura a sbeizo in acciaio D. smrutura appoggiata in petra 0 laterizio Di strttura a sbalzo in pietra 0 laterizio D. Vota appoggiate in murature Vote @ sbalzo in muratura 1D struttura a sbalzo in c.a sezione schematica con indicate, a fil di ferro, le dimensioni e i rapport principal strutture orizzontali DD Solel in egno T Solel in legno con catene o tant! D1 Puree metalic e voine otavetont 1 Pitrelle metaliche e vottine 0 taveloni con catene o tr D1 Sati aterocerentizio soiete inc. DD Vote senza catene TD Votte con eatene Ci Misste votte e solai iste vote e solai con catene D arroy 1 Coperture in legno spingenti D1 Coperture in egno poco spingent ri D Coperture in egno a spirtaeiminata 0 con ravi orizontat 1D Coperture con sotal laterocementizi o solette in 2. 1 Coperture in accisio spingenti 1 Coperture in accisio non spingenti Di iste spingent Di iste non spingent Deatro) \struffure vertical strutture portanti muratie TI A- nessun danno D1e-camoreve C1 c-danno mesto TI A- nessun danno CIB -camnoteve C1 C-danno mesio sstrutture orizzontali e coperture: \volte e coperture a volta muraria TI A- nessun danno Te -damoteve — E].c-danno mesio |solai di ogni tipo e coperture a terrazzo di ogni tipo o a tetto in cia I A- nessun denno DIB -cammoteve 1. denno mecio |coperture a tetto di legno 0 di acciaio con manto in tegole TA- nessun ganno D1e-camoteve C1 c-danno mecto \scz lecale in murature TL A- nessun danno D1s-camoteve — C).c-danno mecio lscale inc.a TI A- nessun danno CIB -camoteve C1 denne mecto Iscale nm legno o acciaio TI A- nessun denno De camoreve 1. anno mecio tamponature e tramezzi: |amponature in edificl in c.a. etramezzi in edifci in ce. 0 in murature TI A- nessun denno D1e-samoreve 1 c- anno mecio Note: 1 D- danno grave C1 E- canno gravissimo 1 D-danno grave C1E- danno gravissimo D1 d- camo grave TE-danno aravissino D1 D- camo grave TLE-danno gravissimo 1 D- danno grave C1 E- canno gravissimo (D1 D- camo grave C1E- canno gravissimo D1 D- anno grave C1E- danno gravissimo 11D - camo grave TLE-danno gravissimo D1 D- canno grave TLE-danno gravissimo Pee RTT er nizzazione del si classe Oa : Oc 0 |A Eaticio costuto in accord ala normativa sulle nuove costuziont Eedflcio con murature consolidate e/ riparale secondo le preserizioni delle norme cule rlparazionl |B Earicio can corcalo catene a tt live! |o-Euticio con buon’ ammnorsament a fe murature 'D-Eiificlo senze cerdol o con cat’ ammarsament classe OA [ory Oe Qo |A--Muratre in faterzo a buona qua. oppure in pietrame ben squacrata. omagenee in uta la oro estensione: ‘Murature @ sacco ben infessute ed omogenee, purché dotate di collegement a due fo |a~Murature in lateizo o pieame ben squadtato ma non omogenee, anche a sacco purché doe dicallegamenti a due fog |c- Murat in pietrame grossolanamente squacrato 0 in laterizio di cativa qualia, n presenza di kregolarts; ‘Murature a sacco. n tuo opietrame, ben intessute ma prive dl collegement tra de fool |D-Mursture in pietame tregola: Murature in lteriio a cattva quel con inclusione df cotol; ‘Muratre @ sacco mele intessute e prive dicollegamenti a due fog classe Ba Oc |A-Edftew con a 21 \B-Eaiiciocon = 06 s a <1 Ic-Ediicocon 04 30 lrepncrtopercentuale fs = a/-100 63,0% lrepnoro percentuale fy = bl 100 250% te ee ee [CSE classe Oa Oe Oc Go [A - Edict su roceia con pendenza 10%; “Eden su terreno scioto non spingente.can p<10% e plano dele fondazioni ed ununica quota 12 - Earcio su rocia con 10%< p < 30% ; Edie su ferreno seiao can An ia fe quote imposta dels fondazion'o htm led in assenza di spinte non equiltyate dovute a lerapien che verifesno anche une delle sequent condizioni + ferteno.con pet0% ma an diverse da zero * edt con fandazione tereno con 10%< p-<20% + edict senza fondazion'« terreno con 10% p <20% \c- Elio suroceia con 30%« p < 50% ; Edifeio su terreno seiolio con Ahm che verifca una delle sequent condzion: ~ assenza di spine non equlltyate covute a ferrapien, ecco ha fondaziony ei terreno ha 20%< p 50%: Etifico su terreno scioto con Atom; ‘Baifelo senza fondazion! sy terreno soit con p> 50% pendenza percentualedeltereno p16 % ——differenza massima di quota delle fondazioni. © 4h_-2,00 m Di tondazion su strat d roca terreno seioto non spingente Diterreno scioto spingente lolasse Oa Oe Oc fo |4 Edict con arzzontament i cualeiasi natura purché quest soddletine ae conelzion ‘2. dfermabilla, nel piano del solaio, vascuratile 1. collegamenteffcac fe rizontamento parete 6. assenza d pian salsa |2 acto can erzzontament come pe la classe precedente ma che non sodaistano alla cndzione ¢. Jc Eatfico con crizontament dotat dl deformabiltd nel piano significative puch ben coleget alle paeti lO - Eticio con arizontament di quslsasi natura mal calleyat ale pareti Dorizzontamentirgidi e ben collegati Dorizzontamenti deformabil e ben collegat Dorizzontamentirigidi e mal collegati Gorizzontamenti deformabili e mal collegati D piani sfalsati percentuale orizzontament rigidl e ben collegati 0% loiasse Ba Oe Oc Qo |4-Eulicio con distbuzione of masse ¢ df element resistent praicamente unforme sufi Faltezze ‘Edifeio con massa ed element resisteni decrescent con continu; Edie che presenta areramenti comportani una riduzione dele oi pants inferior al 10% |3 -Euncio con porticate ogiat di madeste dimension. tal da interessare meno oa pi i 10% delarea totale del pion ‘Edifeio con ererament comportant una ciminuzione del area dela planta maguicre del 10% ed infecre o uguele el 202% Edfeio con treo o fro alezza iferioe al 10% delatezza totale delfeifcto \c-Etcio con portcal o lage al da Intevessare una superficie maggie al 10% ed inferioe o eguale al 20% de piano; ‘Edifcio con ereramenti compsrtantsiduion! delares d par magyar del 20%: Edie con tree o ton di atezze superar al 10% ed inferior o eausle 40% dellezza totale deledcio lo - Enea can portcal loge che interessano pl del 20% cearea totale dei pana : ‘Edificio con toni of atezza superior el 40% delelterza toate deVTedicio rapporto percentuale T/H (tonifatezza) classe fa Os Oe Oo Ja -articio con rapport interasse/spessove non superore 215) | -arrcio con rapport interasse/specsore maggiore df 15 e non superiors a 18 [0 -Eutico con rapport iterasse/spessore magoiore di 18 e non superire 6 25, | -aicio com rappertainterassa/spessore superiors @ 25 rapporto massimo 1/5 interesse/spessore) 15% classe Oa Os Oe fo }4-Earcio can copertura non spingente prowisto d cordol a sototeto 70 catene 13 - Earicio con copertura non spingente me prio sia dl cordoo a sotfoteto che di catene Edie con copertira poco spingenleprovisio df corcolo of sototeto 0 catene |o -Euliico con copertura poco spingenteprvo sia dl corto di sotoetto che d cetene : Edifeio con copertur spingente ma provvisio di cordoi d sotiteto 0 cetene Jo Euaco con copertra spingent privo sia di cordolo di sotcteto che ci catene Cnn classe Oe fo ‘comignal di plecoleclmensioni e peso modesto, con contosofit ben collegat!; Esc can baton cosihcnt poe inca dae strc dogl erceonarion! Jo -Eutico con infss estern/o insegne di pecole imensioni mal vincolate ale paet con contosofft di piccolsestensione: ‘mal colegat owero d grande estensiane e ben collegat! }o atic che presenta: comignalto alte append in copertura mal vincolate alla stuttur, parapet di catva esecurione ‘alti element dl peso signficatv che, crallare in caso o eremoi Edificio con balconi o altri aggett (servi, ecc,) agglunt in epoca successiva alla costruziane del struttura principale ‘2d essa collegal in modo sommario Eile con contosofit di grande estensione e mal colegat ee |3-Eattcio che presenta lesion capilari non dite, ad eccezione di casi in cu quest siano stale prodotte da terermot! |c-Eatfico con lesion! di media ents (amplezza dela lesione: 2-3 mm) o con lesion cepilar di rigne sismica; Edie che, pur nan presentando lesion, &caraterzzalo da uno stato d consesvazione dele murature tale da ‘delerminare una significatva diminuzione di resistenza 0 -Eutfico che presenta paret fear piombo ef lesion gravi anche se non fuse ‘Eafe carattetzzato da grave deterioramento Get materia Edifeo che, purnon preseniando lesion, é caraterzzalo da uno stato d consesvazione dele muratur tale da ‘determinate una grave diminuzione diresistenza Deere aa ou eer) 1. Caleolodelio scartc quadratico medio 1 Inaivouazione dl coettolente a riduzione wt 98 x05 om 0a7S se OSt 1 Indivicuazione de gluazi a vunerabitasismica a » Vo sil ‘sultsto & mincre el 17 la clagnosipreiminare rena nelgludzio A’ =. se risultoto ® compreso ta 17 e 26 la dlagnosi rina nel g to quacratico mede _[eoetficlente iricuzione | winerabilfasismice putencio tale vaore medio 1.2863 iG +0750 jay, 218 M> Smnmnm2a, Vo [2 Lediticio non presenta significativ livell di rischio nei confronti di sollectazioni sismiche. Il progetto dl intervento, senza Icomungue escludere un’anlis! globale dell intero edificio, si limiter probabilmente ad operazion| i miglioramento o di ladkequamento localizzate su poche part o su pochi elementi struturali delforganismo edilzio. Bl Giudizio B Ledificio presenta un modesto livello di rischio nei confront di sollecitazioni sismiche, che interessa uno o pit! elementi |costsutiiv’ contemporaneamente. Nella redazione del progetto di intervento, la verifica globale deltintero organismo edilizi lacquistera uniimportanza considerevole, D Giudizio c Ledificio versa in una situazione particolarmente delicata che lo interessa in pia elementi costruttii, con livell di rischio medio-alto. I progetto dovra individuare interventi che coinvolgeranno ledifico nella sua globalita, D6udizio Ledifico versa in una situazione particolarmente critica, L'elevato livello di rischio, pur lasciando ad un'analisi pit accurata dello stato di fatto qualsiasi valutazione definitiva, impone un/attenta valutazione delle modalita di intervento che potranno lanche mettere in discussione opportunita di un intervento di recupero,

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