ANTEPRIMA
Le novità
di Ginevra
Dalla Ypsilon alla Yaris
le new entry del 2011
McLAREN MP4-12C
e FERRARI FF
LE ABBIAMO GUIDATE
PROVE DI DURATA
50–100–150 mila km
ALFA GIULIETTA
JAGUAR XF
FIAT 500
supertest
FORD
FOCUS
F1I Gran premi del
La stagione più lunga della
Formula 1: s’inizia in marzo in
2011
Bahrain
Gara 1 13 Marzo
• circuito Sakhir
Bahrain, si finirà l’ultimo weekend • sviluppo 6.299 m
di novembre in Brasile. Venti gare • giri 57
• ore 13.00 (ITA)
in tutto, tra circuiti permanenti POLE POSITION
e cittadini, corse di giorno, 2010
S. Vettel
al tramonto e in notturna. Ci sarà (Red Bull)
1’54”101
da divertirsi: ecco la nostra guida
a un campionato tutto da seguire.
Australia
Gara 2 27 marzo Malesia
Gara 3 10 Aprile
• circuito Albert Park • sviluppo 5.303 m • circuito Sepang
• giri 58 • ore 8.00 (ITA) • sviluppo 5.543 m
• giri 56
POLE POSITION 2010
• ore 10.00 (ITA)
S. Vettel (Red Bull)
1’23”919
POLE POSITION
2010
M. Webber
(Red Bull)
1’49”327
Cina
Gara 4 17 Aprile Turchia
Gara 5 8 maggio
• circuito Shanghai • circuito Istanbul
• sviluppo 5.451 m • sviluppo 5.338 m
• giri 56 • ore 9.00 (ITA) • giri 58 • ore 14.00 (ITA)
CANADA
Gara 8 12 giugno Europa
Gara 9 26 giugno
• circuito Montréal • sviluppo 4361 m • circuito Valencia • sviluppo 5.419 m
• giri 70 • ore 19.00 (ITA) • giri 57 • ore 14.00 (ITA)
POLE POSITION 2010 POLE POSITION 2010
L. Hamilton S. Vettel
(McLaren) (Red Bull)
1’15”105 1’37”587
G. Bretagna Gara
10 10 luglio Germania
Gara 11 24 luglio
• circuito Silverstone • sviluppo 5.860 m • giri 52 • circuito Nürburgring
• ore 14.00 (ITA) • sviluppo 5.148 m
POLE POSITION 2010 • giri 60
S. Vettel (Red Bull) 1’29”615 • ore 14.00 (ITA)
POLE POSITION 2009
M. Webber
(Red Bull)
1’32”230
Ungheria
Gara 12 31 Luglio Belgio
Gara 13 28 Agosto
• circuito Hungaroring • circuito Spa-Francorchamps
• sviluppo 4.381 m • sviluppo 7.004 m
• giri 70 • giri 44
• ore 14.00 (ITA) • ore 14.00
(ITA)
POLE POSITION 2010
S. Vettel
(Red Bull)
1’18”773
Giappone
Gara 16 9 ottobre Corea
Gara 17 16 ottobre
• circuito Suzuka • sviluppo 5.807 m
• giri 53 • ore 8.00 (ITA)
• circuito Yeongam
• sviluppo 5.615 m
• giri 55 • ore 8.00 (ITA)
POLE POSITION 2010
POLE POSITION 2010 S. Vettel
S. Vettel (Red Bull)
(Red Bull) 1’35”585
1’30”785
India
Gara 18 30 ottobre Abu Dhabi
Gara 19 13 novembre
• circuito New Delhi
• sviluppo 5.141 m
• Circuito soggetto
a omologazione
POLE POSITION 2010
non disputato • circuito Yas Marina
• sviluppo 5.554 m
• giri 55 • ore 14.00 (ITA)
POLE POSITION 2010
S. Vettel
(Red Bull) 1’39”394
Brasile 20
Gara 27 novembre
• circuito Interlagos • sviluppo 4.309 m
• giri 71 • ore 17.00 (ITA)
colpetto di reni
170 Supertest a Vairano: le tre vincitrici dei rispettivi trofei monomarca alla prova del cronometro
fatti da legare
Persone, eventi e avvenimenti di stretta attualità
Mezzo secolo fa
Alfa vs Settebello
50 anni fa, su
«Quattroruote»,
In Vw
la spettacolare
hanno
comprato sfida tra l’Alfa
Giulietta Spider
Sono 30 l’Alfa
Romeo... Veloce e il treno
i maglioni Settebello:
di Sergio Walter de’ Silva da Milano centro
a Roma centro.
Svelato il segreto dei maglioni
e l’Alfa in regalo Vinse l’Alfa per 38’.
blu di Marchionne. Stando Grande sorpresa per Walter
all’autorevole «The Wall Street de’ Silva: si è ritrovato, Addio Cube,
Journal», sarebbero ben 30 impacchettata sotto casa,
pronti all’uso. Sempre il WSJ un’Alfa 156 JTD con un
senza rimpianti
aggiunge che lui li compra bigliettino estremamente Prima di portarla in Europa, ci
dieci alla volta via internet... esplicito scritto hanno pensato su per 12 anni
dai suoi colleghi: «Visto che (e tre generazioni). Si sono
Slogan a effetto spingi tanto perché la VW finalmente decisi quando il
compri l’Alfa Romeo, intanto te mercato era nel pieno della crisi,
per la 500 in Usa l’abbiamo regalata noi...». e non restava molto spazio per
Per il lancio della Fiat 500 negli le piccole che, per un verso o per
Usa, lo slogan della campagna Domani l’altro, non possono combattere
pubblicitaria recita: «Non conta sul prezzo. Ora, a 12 mesi
quanto è grande la tua auto, i coreani di distanza dal lancio, la Nissan
bensì quanto è grande la tua Dopo la Hyundai nel 2009, tocca getta la spugna: niente più
vita». Pare che la frase stia adesso alla Kia Italia passare Cube per l’Europa. I risultati
facendo centro sui consumatori dal gruppo Koelliker alla Casa
più attenti alle mode. madre. Accadrà in primavera
e per la filiale italiana si parla
L’auto di Murray di grosse ambizioni: il personale
passerà da 30 a 90 unità
appare sicura nel giro di un biennio.
L’attesissima e rivoluzionaria
auto elettrica progettata da Perché il nuovo
Gordon Murray, la T27, ha logo Renault è tanto del 2010 (poco più di 4 mila
superato l’obbligatorio crash test grande? Perché si unità vendute, 435 in Italia)
presso il centro specializzato hanno suggerito la precipitosa
MIRA in Gran Bretagna. L’auto è deve essere orgogliosi marcia indietro. Con tanti saluti
uscita dall’urto a 50 orari senza di quello che si fa ai soldi spesi per le modifiche
intrusioni in cabina. alla vettura, per il lancio
Laurens van den Acker, commerciale e quant’altro.
chief designer Renault Forse era meglio
pensarci ancora
un po’...
AMATELE, ODIATELE,
CHIAMATELE SUV
• Ho raggiunto un’età in due: quelli che le adorano L’Audi Q5 vengono per lo più utilizzate. Ma
in cui di un’auto si apprezza e quelli che le detestano. I primi è stata la Suv anche difetti che si sono via via
soprattutto il confort. le comprano per buona parte più venduta attenuati col tempo, in parallelo
in Italia
Di marcia, e non solo. dei motivi che ha elencato nel 2010. Fra con il progressivo miglioramento
A questo proposito, visto il lettore. I secondi le ritengono le crossover delle loro caratteristiche
che fuoristrada non ci va dei bestioni antieconomici 2wd, invece, stradali, a scapito dell’originaria
nessuno, credo che il successo e antiecologici, appannaggio il primato vocazione fuoristradistica. La
spetta
delle Suv si spieghi con il fatto di automobilisti prepotenti alla Nissan
nascita, lo sviluppo e i successi di
che queste auto, di norma, ed esibizionisti o, quantomeno, Qashqai mercato delle crossover,
sono comode da guidare e irrazionali. Non si può negare o Suv compatte (in molti casi
adattissime per accompagnare che guidare guardando vendute di più nelle versioni a
i bambini a scuola. gli altri dall’alto in basso possa trazione anteriore che in quelle
Tra i numerosi vantaggi infondere una sensazione – e a trazione integrale), si spiegano
che offrono: facilità di accesso spesso non solo una sensazione proprio con il consolidamento
e uscita; seduta alta regolabile – di maggior sicurezza. D’altra di questa tendenza.
per ambedue i posti anteriori; parte è anche vero che,
sedili ben conformati in generale, le Suv non offrono NEBBIA IN AUTOSTRADA?
e profondi, in modo da ripartire una straordinaria abitabilità LO SAI QUANDO LA VEDI
il peso sulle cosce; schienali in rapporto allo spazio esterno, • Sono sull’A23, di ritorno
regolabili, con i poggiareni hanno un bagagliaio meno dall’Austria, quando all’uscita
posizionati all’altezza dei reni spazioso di quello delle station da un tunnel - vicino
anziché dei glutei; poggiatesta wagon e tengono meno bene a Tolmezzo - m’imbatto
che arrivano al punto giusto; la strada delle berline, oltre in un fitto banco di nebbia.
spazio in altezza sufficiente, a consumare di più, avendo Numerose auto inchiodano
ma senza esagerazioni; un’aerodinamica peggiore ed all’improvviso, cosa
pedaliera adatta anche a chi essendo maggiormente pesanti. ovviamente rischiosissima.
porta scarpe numero 46. Tutte Difetti inevitabili per macchine Magari, invece di utilizzare
caratteristiche in grado di che erano nate con una finalità i pannelli informativi per
attirare noi automobilisti sopra diversa da quella per cui oggi chiedere di aiutare con 2 euro
la media per dimensioni ed età.
E siamo un esercito
in aumento... Le opinioni espresse dai lettori possono non coincidere con quelle della rivista. Le lettere
e le e-mail vanno corredate di nome, indirizzo e telefono del mittente. La redazione si riserva
Marcello Ghelardini – Firenze di sintetizzare i testi ricevuti. Indirizzare a: La voce dei lettori di Quattroruote, via Mazzocchi 1/3,
Sulle Suv il mondo si divide 20089 Rozzano (MI); redazione@quattroruote.it; fax 0257500416/0289200810.
GOMME INVERNALI,
UN VERO CAOS
• Risiedo in provincia
di Milano, ma mi reco spesso
in quella di Como. Sono venuta
a conoscenza dell’ordinanza
che imponeva le catene
a bordo o il montaggio
dei pneumatici invernali, fino
ad aprile, indipendentemente
dalle condizioni climatiche.
Ho quindi provveduto
ad acquistare le gomme
invernali. Ultimamente, però, è
Come avrà fatto a finire in mezzo a un campo «spuntato» un cartello
di Mogliano Veneto (TV), questo cartello che impone questi dispositivi
di precedenza? Se lo chiede anche Pierfranco solo in caso di neve. Ho speso
Andriotto, un nostro lettore locale una forte somma per niente?
Olimpia Della Gioia – San Giuliano Milanese (MI)
Chi ha parcheggiato questa Touareg sembra proprio Come abbiamo scritto
voler avallare i più triti luoghi comuni nel numero di gennaio (vedere
sulla prepotenza dei guidatori delle Suv... La foto ci è articolo a pag. 216), ordinanze
stata spedita, da Bergamo, da Andrea Magni come quelle emanate lo scorso
autunno da alcune Province
lombarde sono inattuabili
per mancanza della relativa
segnaletica. È vero che adesso,
con la riforma del Codice,
gli enti proprietari delle strade
hanno la facoltà di imporre
obblighi per interi periodi
a prescindere dalle contingenti
Ecco quello che si può definire un «cartello condizioni meteorologiche, ma
dissuasivo»! Siamo nella Selva Boema possono farlo solo utilizzando
(Repubblica Ceca) e la foto ci è stata inviata una specifica segnaletica.
da Gianni Ciccotelli di Francavilla al Mare (CH) Che al momento, però, non
c’è (i ministeri di competenza
la stanno studiando). L’unico
cartello esistente in materia
e previsto dal Regolamento
di esecuzione del Codice,
infatti, prescrive l’obbligo
di gomme invernali o di catene
montate (non solo a bordo)
Che cosa significa? Che questo divieto esclusivamente quando la strada
di accesso è di prossima rimozione? è ghiacciata o c’è neve (vedere
L’immagine è stata scattata nel centro qui a lato; la foto è della lettrice).
di Firenze, a due passi dal Ponte Se lo si utilizza per altri scopi,
Vecchio, da Luigi Gasparri di Napoli lo si fa in modo improprio
• Nel luglio 2008 acquisto presso l’Audi Zentrum ripararla. Invano. Inoltre adesso si accende anche
di Bologna una Q7, convinto di aver scelto la spia dell’acqua e il servosterzo si è indurito.
un mezzo sicuro e affidabile. Lo scorso luglio, Dato che sono in Puglia, riporto la vettura alla
mentre sono in Puglia, si accende la spia motore. Bemi Auto, dove resta tre giorni senza che alcun
All’officina autorizzata Bemi Auto di Monopoli, inconveniente venga eliminato. A mie spese,
però, non hanno il pezzo di ricambio necessario la carico su una bisarca per riportarla all’Audi
per la riparazione: occorre attendere almeno 15 Zentrum: dieci giorni di sosta, ma il rumore non
giorni lavorativi. Chiedo una vettura sostitutiva, se ne va. Altro ricovero, durante il quale viene
ma mi viene negata. E quando chiamo il numero individuato un problema agli iniettori: il conto è
verde della Casa, mi liquidano dicendomi che avrei di 497 euro. E non è finita. Passa una settimana e
dovuto «arrangiarmi» a mie spese. Sono costretto la Q7 mi lascia in panne su una strada secondaria,
a posticipare le ferie. Salvo, tre giorni dopo la non illuminata, mentre a bordo ci sono due bimbi: Anche i calciatori
riconsegna della macchina, scoprire che il guasto sono costretto a spingere l’auto, sotto una pioggia possono avere
c’è ancora. Le vacanze saltano del tutto. Porto torrenziale, fino alle più vicine case. Siamo auto piene
la vettura all’Audi Zentrum, che mi dà un’auto a fine anno: vacanze ancora una volta rovinate. di problemi...
sostitutiva (un’A6). La Q7 mi viene riconsegnata Resto appiedato per un altro mese e quando È il caso
solo a settembre: peccato che dal vano motore mi chiamano per la riconsegna della vettura, di Renato Olive,
provengano svariati rumori. La riporto mi rifiuto di ritirarla: meglio passare alle vie legali. ex giocatore di
alla concessionaria che, a più riprese, tenta di Napoli e Bologna
Renato Olive – Fasano (BR)
inferno al «Ring»
Rincari record, alberghi deserti,
petizioni e proteste, costruttori
in allarme. Tempi duri per la mitica
pista. Che rischia di essere travolta
da una montagna di debiti
di Daniele Sparisci
T
ira una brutta aria tra l’aumento medio delle tariffe
le verdi colline dell’Eifel. del 25%, scattato a gennaio, ha
Il Nürburgring, probabil- gettato altra benzina su un fuoco
mente il circuito più famoso al che si alimenta a colpi di petizio-
mondo, è in crisi nera: gli alber- ni e tam-tam sul web. «Hanno
ghi di lusso spuntati appena due colpito gli appassionati», spiega
anni fa per intercettare 150 mila Giuliano Donati, anima di www.
visitatori l’anno sono deserti. iloveringblog.com, «quelli che al
Per non parlare dello spettrale Ring vengono da sempre con la
luna park con le montagne rus- loro auto». Qualche esempio?
se. Qualcuno, beffardamente, ha Un giro sui 23 km del Nordschlei-
già ribattezzato «NüroDisney» il fe (il mitico vecchio tracciato) è
Ringwerk, quell’area di 15.000 m2 passato da 21 a 24 euro, quattro
sorta all’interno della zona ver- giri da 75 a 89, mentre la tessera
de, dove c’è di tutto, persino una annuale da 1.075 a 13.50 euro.
bisteccheria dedicata a Fangio (si I gestori si difendono spiegan-
chiama El Chuco). do che i nuovi prezzi includono
Il progetto di trasformare il mi- sconti per cibo e bevande, ma
tico «Ring» nel più grande parco a chi vuol rivivere le imprese di
a tema dedicato ai motori sta Jackie Stewart e Jim Clark al-
fallendo miseramente sotto una
montagna di debiti: oltre 300 i
milioni di euro investiti, in buona
parte soldi pubblici, e ora i conti
non tornano. Jörg Lindner e Kai
Richter, i due imprenditori che si
sono assicurati per 20 anni la ge-
stione del circuito e delle struttu-
re, sono nell’occhio del ciclone:
Al Nürburgring
si testano
al limite
sportive come
la Mercedes
SLS AMG GT3
o la Nissan
GT-R. Curioso
trovare una
Mini elettrica
al Karussel
S
oltanto 30 Nissan Leaf
vendute? Estrapolata dai
consuntivi 2010 del mer-
cato americano, la cifra è basta-
ta perché qualcuno recitasse un
prematuro de profundis per l’au-
to elettrica. In realtà, i clienti ci
sarebbero: per la Leaf, la prima
berlina «nata» elettrica, la Nis-
lista d’attesa
san ha raccolto 20 mila ordini in
America e 6 mila in Giappone.
Il problema è che non ci sono
le macchine: a tutto gennaio, la
fabbrica giapponese di Oppama
aveva sfornato appena 3 mila Dunque è inutile farsi illusio- Carlos Ghosn, presidente del gruppo Renault-
vetture. E raggiungerà i volumi ni, da noi le macchine alla spi- presidente Nissan, Carlos Ghosn, ha riven-
programmati, 4 mila unità al na arriveranno col contagocce: del gruppo dicato il ruolo d’avanguardia
Renault-
mese, soltanto a fine marzo. Co- sin qui è stato consegnato solo Nissan, ritira dell’alleanza franco-nipponica:
munque poche, per rispondere qualche piccolo contingente a il premio «Car «Quando abbiamo annunciato il
adeguatamente alla domanda: quei Paesi (Portogallo e Gran of the Year nostro programma per un’auto
negli Stati Uniti, la Nissan si è Bretagna) che si sono mossi 2011», vinto elettrica destinata al mercato di
dalla Leaf
impegnata a evadere tutti gli con più decisione nello sviluppo massa», ha detto, «eravamo soli,
ordini già acquisiti entro settem- delle infrastrutture e nell’incen- adesso ci stanno seguendo tutti.
bre, ma ha dovuto sospendere la tivazione all’acquisto delle elet- Resto convinto che sia questo il
raccolta delle prenotazioni. Le triche. Questo non ha impedito futuro dell’industria dell’auto e
cose potranno cambiare soltan- alla Leaf di conquistarsi, forse che l’evoluzione sarà rapida, an-
to quando alla produzione giap- un po’ in anticipo sui tempi, il che per le infrastrutture di rica-
ponese si affiancheranno quelle titolo continentale di «Car of rica. A quel punto, persino quei
americana (in Tennessee, dal the year 2011», a preventivo ri- Paesi che oggi sembrano restii a
2012) ed europea (a Sunderland, conoscimento delle qualità del muoversi, come l’Italia, non po-
in Gran Bretagna, dal 2013). progetto. Nel ritirare il premio, il tranno che adeguarsi».
3.000
le auto elettriche
ordinate alla
torinese Cecomp
(non a Pininfarina)
da Vincent Bolloré per avviare
il car sharing a Parigi.
7.140.000
D
le auto
alla civile Svezia arriva A Stoccolma che potrà venire premiato coi sol- del gruppo
un’idea capace di garan- vengono di delle multe pagate dagli auto- Volkswagen
registrati mobilisti «cattivi». «Ho sfruttato
tire più sicurezza di un vendute
i numeri
vigile scatenato all’incrocio. A di targa di chi l’amore popolare per le lotterie nel mondo nel
prima vista, non c’è differenza ha rispettato e ribaltato il concetto secondo 2010 (+13,5%
rispetto ai tanti pannelli indica- la velocità il quale si punisce chi infrange sul 2009).
tori di velocità che in Italia molti su determinati senza ritorno alcuno per chi ri-
Comuni installano per invitare
ad alzare il piede dal gas. E che
tratti
di strada.
spetta», dice Kevin Richardson,
il creativo che con questa idea
50.000
I premi saranno le «baby Maserati» che,
sensibilizzano e allarmano i con- finanziati con ha vinto il concorso «The Fun secondo quanto annunciato
ducenti, intimoriti al pensiero di quote prese Theory», promosso da Volkswa- dalla Fiat, potrebbero uscire
dalle multe gen. Con questa «Speed Camera
poter poi incappare in un autove- dalla ex carrozzeria Bertone,
lox. Sui pannelli installati a Stoc- Lottery», la velocità media sui a partire dall’inizio del 2013.
colma, però, chi rispetta i limiti tratti di strada controllati è calata Per ammodernare le linee
può leggere – oltre alla propria fino al 22%. E i pannelli svede- di assemblaggio della fabbrica
velocità – la bizzarra intestazione si non saranno certo utilizzati, di Grugliasco, ferme ormai
da otto anni, il gruppo torinese
«HASTIGHETS LOTTERIET» (lot- come fanno molti giovani pirati
ha promesso un investimento
teria della velocità): si riferisce nostrani, per dare la prova agli di circa 500 milioni di euro.
all’estrazione dei numeri di targa amici delle velocità raggiunte
di chi è ligio alle regole stradali. E col proprio motorino truccato…
29
gli anni passati «su strada»
Con i 26 tunnel dal marchio Daewoo, che nel
2011 uscirà definitivamente di
sotterranei che abbiamo scena, sostituito da Chevrolet.
in progettazione,
renderemo il traffico 34 milioni
invisibile. E le strade il buco (in euro)
nel bilancio dell’Aci,
torneranno percorribili che per questo ha
dovuto cedere la Banca
Guo Jinlong, sindaco di Pechino Sara a Intesa Sanpaolo.
la crisi su budapest
Ungheria
Tempi grami per il mercato ungherese:
si stringono le maglie del credito e le vendite
stentano. A soffrire più di tutti è la Suzuki
di Bruno Savona
T
empi duri per il merca-
to dell’auto ungherese,
passato nel giro di cinque
Romania Russia anni da quasi 200 mila vetture
vendute l’anno a poco più di 50
mila. Stando alle informazioni
in arrivo da «Auto2», il nostro
parner di Budapest, fino a poco
tempo fa il mercato beneficia-
va di agevolazioni finanziarie
estremamente competitive, gra-
zie alle quali era possibile acqui-
stare un’auto con anticipo zero
e pagamento dilazionato in 120
mesi. A seguito della crisi finan-
ziaria globale, le banche hanno
stretto le maglie del credito al
consumo, mentre chi era già in
possesso di un’auto si è trovato
nell’impossibilità di far fronte a
tassi d’interesse sempre più alti,
anche a causa della forte svalu-
tazione del fiorino ungherese. A
farne le spese è stata soprattut-
to la Suzuki, scivolata nell’arco
Cina di 12 mesi dal primo al settimo
Bosnia posto tra i marchi più venduti,
Croazia perdendo più dell’80% su base
annua. Una contrazione dovuta
alle caratteristiche della Swift,
prodotta nello stabilimento di
Esztergom, che dal 1992 occu-
pava stabilmente le prime posi-
zioni nella classifica delle vendi-
Slovenia Grecia Macedonia te; nel 2010, l’utilitaria è uscita
dalla top ten, a causa della man-
canza di una versione entry le-
vel e dell’immagine «popolare»
del marchio. Così oggi impera-
no modelli acquistati da flotte
statali o da aziende private (al
Brasile
Serbia vertice troviamo per esempio
le Ford Focus e le Skoda Octa-
via usate dalla polizia locale),
mentre le uniche sorprese so-
«Auto2» è la rivista ungherese
che pubblica in esclusiva
no costituite dalla solita Nissan
i contenuti di «Quattroruote»: Qashqai e dalla Renault Fluence,
la partnership risale al 2009 che da noi non è venduta.
90 prove
tutte sprint
S
arà in edicola a
marzo, allegato a
«Ruoteclassiche»
(acquistabile anche da
sola), il secondo appun-
tamento con «Le sporti-
ve, 1974-1985». L’opera,
divisa in cinque volumi
(132 pagine ciascuno, da
febbraio a giugno 2011),
si basa su 90 Prove su
strada che «Quattroruo-
te» ha dedicato a questa magica categoria. Ciò che
la rende diversa sono i contenuti: se in analoghe
iniziative editoriali del passato il valore aggiunto
è stato la storicità dei documenti, questa volta si
punta sull’attualità e disponibilità sul mercato delle
sportive di cui si parla. E proprio quelle prodotte tra
il ‘74 e l’85, per fascino, immagine e fruibilità, su-
scitano fra gli appassionati grande interesse; ogni
volume, così, diventa una preziosa guida alla scelta.
Tra le protagoniste ci sono stelle come le Alfa Al-
fetta GTV e Alfasud Sprint, la Fiat 124 Abarth Rally,
le Lancia Stratos e Beta Montecarlo, l’Autobianchi
A112 Abarth e altre icone del progresso tecnologico,
dall’Audi quattro alle Porsche Turbo.
dealer in fumo
In California, là dove c’erano due concessionarie, ora si coltiva la marijuana...
di Gian Luca Pellegrini
Al posto di due
concessionarie
di Arcata,
in California,
c’è ora una
piantagione
di marijuana,
utilizzata
per scopi
terapeutici
e diretta
da Mariellen
Jurkovic
(qui a sinistra)
L
a notizia è curiosa, buona dificare le scelte locali. Conflitti • Quando era
in piena attività,
per scatenare commenti o istituzionali a parte, da anni le
ironia della
sulla crisi del mestiere di due concessionarie giacevano sorte, soffriva la
concessionario oppure, in alter- abbandonate, ennesime vitti- mancanza di posti
nativa, sulla decadenza morale me della grande crisi dei dealer auto. Un handicap
dell’odierna società: ad Arcata, Usa, il cui numero va riducendosi che, sommato
cittadina nel nord della California, da almeno 20 anni. E ad Arcata, alla concorrenza
due storiche concessionarie han- dove si fa vanto di non demolire dei nuovi teatri
no lasciato il posto a una pian- mai nulla, hanno deciso di tra- dotati di garage,
tagione di marijuana. Così, dove sformare i due grandi edifici in costruiti negli anni 60 a Detroit, alla lunga ne ha
prima si vendevano Ford, Buick e altrettanti vivai. In città nessuno determinato la chiusura. Così, oggi, il Michigan
Theater è forse il garage più bello del mondo.
Chevy oggi crescono rigogliose si formalizza per l’inusuale ricon-
Chiuso e parzialmente demolito nel 1976, era
le ben note piantine, il cui frut- versione; anzi, il giornale locale stato costruito nel 1926 proprio là dove Henry
to, sul mercato, viene venduto a ha orgogliosamente sostenuto la Ford, qualche tempo prima, metteva a punto
350 dollari (480 euro) l’oncia (28 tesi che Arcata può divenire per la sua auto (l’autorimessa è stata smontata
grammi). A chi dovesse stupirsi la marijuana quello che la vicina e poi ricostruita all’Henry Ford Museum, nella
della riconversione, che a prima Napa Valley è per il vino... vicina Dearborn). Un destino scritto, insomma...
vista suona un tantinello illegale,
va subito chiarito che in Califor-
nia la coltura della cannabis, se
destinata a scopi terapeutici, è
ammessa. Certo, a Washington
non apprezzano e, se potessero, la sicurezza
chiuderebbero all’istante tali al- si fa luminosa
levamenti di perdizione. Ma que-
• Per «incrementare la sicurezza percepita dai cittadini» il sindaco di Milano
sti sono i vantaggi di una nazione ha obbligato tutte le pattuglie a circolare con la barra lampeggiante accesa
federalista: ogni Stato emana (luce blu fissa). Risultato: quelli che passano col rosso, che sorpassano dove è
le leggi che ritiene opportune e vietato e pericoloso, i tanti che, per strada, non rispettano più niente e nessuno,
soltanto un’eccezione d’inconsti- grazie alla straordinaria visibilità delle forze dell’ordine... si astengono dalle
tuzionalità sollevata dal Governo piratesche manovre. Che ricominciano non appena le «luci blu» si allontanano.
presso la Corte suprema può mo-
665
Marzo 2011
PERIODICO MENSILE N° 665 MARZO 2011
QUATTRORUOTE € 5,00 (Italy only)
Le novità
ANTEPRIMA
di Ginevra
Dalla Ypsilon alla Yaris
le new entry del 2011
Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 - n° 46) Art. 1, Comma 1, DCB-Milano
McLAREN MP4-12C
e FERRARI FF
LE ABBIAMO GUIDATE
PROVE DI DURATA
50–100–150 mila km
ALFA GIULIETTA
JAGUAR XF
FIAT 500
SUPERTEST
FORD
FOCUS
Cover Febbraio 664.indd 1 14-02-2011 11:56:25
L’
apertura del Salone video più disparati: ai sei canali La nuova
di Ginevra sarà il clou di attuali (Anteprime, Prove, Lab, «Quattroruote
un evento molto impor- Saloni, Eventi e Auto d’Epoca) tv» parte
con la diretta
tante: la tv di «Quattroruote», si aggiungeranno molto presto dal Salone
dopo un periodo di rodaggio ri- nuove programmazioni realizza- di Ginevra
servato agli abbonati, parte uf- te su strada, in pista a Vairano di tutti
ficialmente in modalità «free» e nel nostro studio. Nel palin- gli eventi più
importanti. Le
con tutti i contenuti liberamen- sesto della nuova televisione ci
telecamere si
te visibili. La quantità di prove, sarà spazio per allargare il tema accenderanno
eventi e reportage che abbiamo automobilistico con uno spazio alle 9 del primo
già preparato per voi è enorme e speciale dedicato alle news quo- marzo e lo
tutta realizzata in alta definizio- tidiane: un vero e proprio tg che «streaming»
sarà seguito,
ne dal nostro team di giornalisti riunirà in edizioni brevi o appro- nel pomeriggio,
in ogni Paese del mondo. fondimenti di maggior respiro i dai commenti
In pratica, tutte le novità più temi più importanti della gior- su tutti
importanti e le auto provate da nata che coinvolgono il mon- i nuovi modelli
«Quattroruote» dal 2008 a oggi do automotive. L’interazione
hanno una loro declinazione in con gli spettatori, sotto forma
video, che è fruibile anche sca- di interventi, suggerimenti e la
ricando l’applicazione per iPad condivisione attraverso i social
e iPhone, con i sistemi Android network, è il cardine di questo
in arrivo. nuovo canale informativo che
«Quattroruote tv» è un con- s’integra perfettamente con il
tenitore ben organizzato, in mensile cartaceo. Dunque ap-
grado di individuare, attraverso puntamento per tutti, e gratis,
un apposito motore di ricerca, i su www.quattroruote.tv.
5 marzo
l’ammiraglia spider
La 2000 Spider veniva allestita dalla carrozzeria
milanese Touring: fu prodotta in 3.459 esemplari
19 marzo
la giulia di zagato
La TZ era dotata del motore bialbero della Giulia
1600, elaborato
per le corse
No grazie
ha annunciato di non aver più bisogno di
finanziamenti per sviluppare il suo pro-
gramma per veicoli a basso consumo di
carburante. Non solo: ha addirittura ri-
tirato la richiesta fatta al Dipartimento
all’energia Usa per usufruire di un pre-
stito di 14,4 miliardi di dollari. Motivo?
«Abbiamo fiducia nei progressi di GM
e nella forte performance sui mercati
globali», ha detto il vicepresidente del-
la società, Chris Liddell, spiegando che
la rinuncia è coerente con l’obiettivo
di ridurre l’indebitamento del bilancio
aziendale. Nell’ambito del programma
di finanziamenti del 2008 (25 miliardi
di dollari per aiutare le Case americane
a raggiungere nuovi obiettivi tecnici,
più restrittivi sui consumi), GM aveva
presentato domanda nell’ottobre del
2009; da allora, per tre trimestri con-
secutivi, ha però annunciato utili per
circa 4,2 miliardi di dollari, ha ripagato
tutti i prestiti del Governo concessi nel-
l’ambito della procedura di bancarotta
e ha lanciato un collocamento aziona-
rio record da 23,1 miliardi di dollari.
E papà Button
perse la Rossa
• Aveva denunciato il furto della Ferrari
nuova ai poliziotti del commissariato
di Alassio (SV), ma si era solo dimenticato
dove l’aveva parcheggiata: la Rossa è stata
ritrovata senza alcun segno di effrazione
sul lungomare della vicina Laigueglia. John
Button, padre del pilota di F.1, Jenson, si è
prontamente scusato: «Confesso di avere
confuso le due passeggiate a mare...».
La scorta salva-Ferrari
• Un cittadino afgano di 34 anni ha cercato di dare
alla fiamme una Ferrari 458 nuova di zecca parcheggiata
dietro piazza Venezia, a Roma. Secondo quanto dichiarato
alla polizia, l’uomo avrebbe detto di volerle incendiare le
ruote «perché si trattava dell’auto lussuosa di un ricco».
Poteva non essere così? La Rossa in questione era quella
di Antonio Angelucci, senatore del Pdl, re delle cliniche
romane ed editore di «Libero» e «Il Riformista», che vive
perennemente sotto scorta. Così, quando il piromane
si è avvicinato alla 458 con un cartone e un accendino
in mano, i bodyguard lo hanno subito immobilizzato.
riservati ai... defunti le sigle dell’auto del fratello, per poi venderle al mercato nero.
un’i.de.a nuova
L’azienda di design torinese, passata ancora di mano,
guarda al rilancio. E si affida a un giovane coreano
P
assa anche da un nuo- patron Steffen Görig: «La crisi
vo (dal 1° febbraio) diret- è alle spalle, siamo all’inizio del-
tore dello stile, il coreano la ripresa». A sostenere il suo
Jun-Ho Choi, transitato anche ottimismo sono anche i molti
dalla Ferrari, il rilancio dell’I. contatti che la Quantum Kapital
de.A. Institute di Torino. Non è il ha con i costruttori automobi-
primo negli ultimi travagliati an- listici, soprattutto tedeschi. La
ni. Lo studio di design fondato speranza è di raggiungere una
nel 1978 da Franco Mantegazza distribuzione più equilibrata
era passato nel 2002 nelle mani del portafoglio clienti: oggi – a
della svizzera Rieter, azienda di parte Fiat, che costituisce anco-
componentistica, che per alcuni ra più della metà dell’attività di
anni si era concentrata soltanto consulenza dell’I.de.A. – è forte-
sull’industrial design. Poi, l’idea mente sbilanciato verso la Cina.
di ritornare nell’automotive, un Accanto a design e ingegneria Lo staff
paio di concept – Era e Sofia, (che arriva agli studi di fattibili- dell’I.de.A
Institute:
presentate ai Saloni di Ginevra tà), il nuovo I.de.A vuole svilup- dall’alto, Paolo
del 2009 e 2010 – e un bel pia- pare l’attività di modellazione. Filardo,
no d’investimenti che, però, non «C’è una tradizione ricchissima business
aveva fatto i conti con la grande nell’area e la domanda di que- director, Jun-
Ho Choi, capo
crisi del 2009. L’anno scorso, sto servizio è in crescita», dice dello stile,
nell’ottica di razionalizzazione ancora Görig. E una concept car Duilio Romano,
delle attività, la Rieter ha deciso che faccia da vetrina al nuovo direttore
di liberarsi dell’I.de.A., che è sta- corso? Prematuro, dicono a To- generale,
to acquistato dal fondo d’inve- rino. Gli 11 designer sotto Jun- e Steffen
Görig, boss
stimenti Quantum Kapital, Ho ci lavoreranno per di Quantum
con sede a San Gallo Ginevra 2012. Kapital
(sempre in Svizze-
ra). «I tempi sono
favorevoli», di-
ce a sorpre-
sa il nuovo
sposa avvisata...
Nozze in vista? Le strade vengono tappezzate di locandine e volantini fai
da te. Che poi nessuno rimuove. Ma ora arrivano le prime multe
L
enzuola matrimoniali ver- deciso di adottare la linea du-
niciate a spray che sven- ra: da Noceto (PR) a Rimini, da
tolano promesse di amore Malnate (VA) a San Giorgio delle
eterno dai cavalcavia; locandi- Pertiche (PD) e a Carovigno (BR),
ne-road book fatte in casa che adesso l’esposizione di supporti
«impallano» la segnaletica sui nuzial-promozionali viene san-
percorsi che portano ai rinfre- zionata. L’articolo 15 del Codice
schi; adesivi e cartellonistica fai della strada prevede, del resto,
da te che, da primavera a estate un’ammenda da 39 a 159 euro
inoltrata, finché non ci pensa il per chi occulta la segnaletica con
maltempo a cancellarne le trac- materiale non autorizzato. E non
ce, penzolano sino a consumarsi pensi di farla franca chi si dedica
dalle infrastrutture stradali più soltanto a muri, ponti o lampioni:
in vista. Nel «giorno più bello» la stangata potrebbe essere an-
della loro vita, da qualche tem- cor più salata, con un esborso da
po, molte coppie di sposi hanno 51 a 309 euro per affissione abu-
trovato un modo economico, ma siva. Trovare i responsabili non è
un po’ barbaro, di fare le parte- difficile: nomi e indirizzi utili sono
cipazioni. E, finite le feste, com- normalmente riportati sui mani-
prese per la verità anche quelle festi. L’estroversa quanto cattiva
di compleanno o di laurea, ormai abitudine è tanto diffusa da ave-
sempre più spesso così annun- re già stimolato nuovi business.
ciate, nessuno si fa carico di ri- Per esempio, a Bari, con poco più
muovere il materiale abusivo. Un dei soldi di una multa, chi cerca
malcostume che comincia a dar visibilità può affittare un carro
fastidio a molte amministrazioni pubblicitario: un’auto traina un
comunali, non più disposte a fare mega-manifesto su gomma che
le pulizie straordinarie a proprie «Impallare» un segnale stradale (uno «Stop», per ritrae gli sposi e illustra il pro-
spese. Così, molti sindaci hanno esempio) comporta anche qualche concreto pericolo gramma della cerimonia.
e LA storia CONTINUA
Grande successo della collana dedicata alle maggiori
case automobilistiche. Che si arricchisce di altri sei volumi
L
a Jaguar, che sta ce-
lebrando i 50 anni di un
modello leggendario, la
E-Type; la Renault, della quale
cade quest’anno il quarantesi-
mo anniversario della nascita di
un’altra auto mitica, la R4; e la
Volkswagen, lanciata alla con-
quista del primato mondiale di
produzione. Saranno queste le
Case protagoniste dei prossimi
volumi della collana «Le grandi
storie dell’auto», nata dalla col-
laborazione tra «Quattroruote»
e «La Gazzetta dello sport». Ma
non ci fermeremo qui: il grande
successo dell’iniziativa, partita
in dicembre con il libro dedica- I prossimi
to alla Porsche, ci ha indotti a Ford, che con la T ha inaugurato La Renault appuntamenti
realizzare nuovi volumi, che vi la produzione in grande serie. punta sulla
proporremo, sempre allegati a Le uscite successive riguarde- «rivoluzione Jaguar
elettrica». 28 febbraio
richiesta al nostro mensile o al ranno la Honda, Casa votata al- I volumi sono
quotidiano sportivo, nelle setti- l’innovazione; la Volvo, pioniera in vendita RENAULT
mane successive. Si proseguirà, della sicurezza, quando questa a 9,99 euro 7 marzo
dunque, con la Peugeot, che da parola per gli altri era ancora l’uno, più VOLKSWAGEN
poco ha celebrato i 200 anni di un tabù; e l’Opel, marchio di an- il prezzo
14 marzo
della nostra
storia. Poi toccherà alla Toyota, tiche origini, entrato a far parte rivista o della Peugeot
che con la sua inedita organiz- della galassia General Motors «Gazzetta» 21 marzo
zazione ha rivoluzionato i me- nel 1929. Tutti i volumi della Toyota
todi di fabbricazione delle auto, collana sono di grande formato 28 marzo
imponendo modelli in seguito (26,6x31,3 cm) e ricchi d’imma- Ford
imitati da tutti. E quindi alla gini tratte dai nostri archivi. 4 aprile
HONDA
11 aprile
Volvo
18 aprile
OPEL
25 aprile
La Jaguar celebra
quest’anno il
cinquantenario di un
modello mitico: la E-Type
ma quanto pesa
H
ai voglia a togliere in- Lo sterminato mercato asiatico
centivi, a mettere il nu-
mero chiuso alle nuove
ormai condiziona conti e bilanci
immatricolazioni (come ha fatto di quasi tutti i costruttori.
la città di Pechino), a stringere i
cordoni del credito. Niente riesce
Inclusi quelli europei, che però
a fermare la bulimia del mercato viaggiano a due velocità
cinese, capace di divorare auto-
mobili a ritmi incredibili, oltre
che impensabili sino a qualche
anno fa. Al massimo si può pun-
tare a contenerne l’incremento:
non più del 10-15% per quest’an-
no, stimano gli analisti. Quanto
basterebbe, comunque, a soddi-
sfare gli appetiti dei costrutto-
ri di tutto il mondo, a molti dei
quali la Cina sta provocando una
dipendenza ben più pericolosa
di qualsiasi droga. Già da qual-
che anno è il primo mercato al Crescita chio continente, si trovano in- il resto, come ben si evince dai
mondo per Volkswagen, e la lista a due cifre quietanti tracce di quell’Europa numeri e come ha recentemente
di chi mette Shanghai e dintorni nelle vendite a due velocità di cui dovremmo ammesso lo stesso Marchionne.
cinesi anche
in cima ai pensieri (e ai bilan- cominciare a preoccuparci seria- Certo, è in via di attivazione una
per le marche
ci) si va allungando ogni mese premium, mente. Ogni quattro auto euro- nuova joint venture (con la Gac)
che passa. Comprende marche a cominciare pee piazzate in Cina, tre porta- al posto delle due naufragate in
giapponesi come la Nissan e dalle tedesche no infatti una targa tedesca. E il passato. Ma le 300 mila automo-
altre fresche made in Italy? Bene Ferrari (300 bili l’anno che dovrebbe genera-
di dimensione vetture vendute lo scorso an- re a regime paiono una goccia,
internazionale no, il 4,5% del risultato globale nel mare di un mercato allegra-
come la Sko- di Maranello) e Maserati, per la mente avviato, tempo dieci anni
da. Ma quel quale il Paese asiatico è il quar- o forse anche meno, verso il tra-
che forse fa to mercato al mondo. Male tutto guardo dei 30 milioni di unità.
più scalpore è
scoprire che
la General Mo-
tors arriva a
vendere più
vetture in Cina che a casa pro-
pria: 230 mila contro le 179 mi-
la registrate in gennaio in terra
americana, dove pure il merca-
to mostra consistenti segnali di
ripresa. Sempre dalle cifre di
gennaio: Peugeot-Citroën + 13%
sullo stesso mese dell’anno pre-
cedente, Ford +20%, Mercedes +
87%, Honda addirittura raddop-
pia, e via così.
Eppure, la manna cinese non è
uguale per tutti, anzi: guardan-
do alle cifre, e in particolare ai
risultati delle marche del Vec-
Le vendite crollano
Nella tabella,
e Penske rinuncia
sotto, le vendite • La notizia è arrivata il 14 febbraio, giorno
2010 sul mercato
degli innamorati, ma racconta della fine di
cinese e la loro
quota sul totale un rapporto: Roger Penske, già corridore di
mondiale per i fama e ora proprietario della seconda più
principali gruppi grande rete di concessionarie negli Stati
automobilistici Uniti (il valore del suo impero è stimato in
circa 20 miliardi di dollari), chiude il suo
legame con la Smart, marca alla quale era
Vendite globali Vendite in Cina quota %
legato dall’autunno del 2007, e rinuncia
TOYOTA 8.420.000 805.000 8,5 definitivamente alla distribuzione sul suolo
americano della piccoletta tedesca. Le
GM 8.389.000 2.351.000 28,0 vendite, il marketing e l’assistenza passano
VOLKSWAGEN 7.140.000 1.920.000 26,9 alla casa madre, che ha già spedito una
lettera ai clienti avvisandoli del cambio e
RENAULT-NISSAN 6.700.000 1.380.000 20,6 rassicurandoli sul fatto che la marca ha
HYUNDAI-KIA 5.741.000 1.055.000 18,3 intenzione di rimanere sul suolo dell’Unione.
Del resto, la Mercedes non ha dovuto
FORD 5.300.000* 500.000* 9,4 spendere molto in affrancature: la Smart,
PSA 3.600.000 375.000 10,4 nonostante le dichiarazioni dei primi tempi (in
alto, una foto di allora, con Penske e Dieter
FIAT-CHRYSLER 3.600.000 25.000 0,7% Zetsche in giro sulla minuscola citycar),
HONDA 3.560.000 646.000 18,1 quando si pensava di vendere almeno 20
mila fortwo l’anno agli americani più evoluti,
BMW 1.461.000 167.000 11,4 sta attraversando un momentaccio. L’anno
MERCEDES 1.265.000 148.000 11,7 scorso, per dire, in tutti gli Stati Uniti ne sono
state immatricolate appena 5.927: un crollo
* Le cifre di Ford sono riferite alla produzione del 76% rispetto all’anno precedente...
Gian Valerio
Lombardi,
di origini
napoletane, è
stato prefetto
a Padova
e Firenze;
dal 2005
ricopre questo
ruolo a Milano
mi dai la MULTa?
io me l’annullo
Il prefetto di Milano lascia la propria auto
in sosta in un posto riservato ai conducenti
disabili. Poi presenta il ricorso... a se stesso!
di Martino Valente
S
e prendete una multa che ritene- scia l’auto in sosta in via San Giovanni sul Muro, a In alto,
te ingiusta, a chi fate ricorso? Al due passi da un teatro dov’è in corso una serata da sinistra,
giudice di pace, certo. Oppure al della rassegna «MITO». Ma si vede che ha proprio il verbale che
certifica la
prefetto. E a chi lo presentate se, fretta, perché abbandona la sua BMW in uno spazio multa presa
mettiamo il caso, la multa l’avete riservato ai titolari di pass per persone invalide. Il dal prefetto
presa a Milano e voi siete, guarda un po’, il prefetto caso vuole che di lì passi una solerte vigilessa che, Lombardi
proprio della stessa città? Ma al prefetto, natural- giustamente, multa il colpevole per la violazione al- e il ricorso
presentato
mente. Cioè a voi stessi... L’ipotesi non è astratta: l’articolo 158/5 del Codice della strada: fanno 78 eu- da quest’ultimo
«Quattroruote» è in grado di rivelare che il prefetto ro, più la decurtazione di due punti dalla patente. a se stesso
di Milano ha presentato un ricorso contro una san- Un’infrazione odiosa, dunque, ma Lombardi non
zione amministrativa esattamente a se stesso. ci sta. E il 3 dicembre, ricevuto il verbale, presenta
L’episodio – che ha dell’incredibile ma è sintoma- a se stesso istanza formale di ricorso. «La sosta del
tico del «vizietto» dei potenti italiani di non voler veicolo nell’area in oggetto», scrive di suo pugno,
sottostare alle «regole del gioco» che valgono per «è stata determinata da un improvviso guasto alla
tutti gli altri – riguarda Gian Valerio Lombardi, rap- vettura che mi ha obbligato a fermarmi nell’imme-
presentante del Governo a Milano dal novembre diatezza ed a farmi scendere dallo stesso al fine di
2005. Lombardi, la sera del 16 settembre 2010, la- procedere a cercare un meccanico nelle vicinan-
Dite il vostro nome ze». Chissà se l’ha trovato, nel centro di Milano, alle
o ne arriva un’altra nove di sera... Una cosa è certa: qualsiasi cittadino
potrebbe accampare una scusa di questo tipo, in
• Avete preso una multa che comporta circostanze simili, ma ci sentiamo di dubitare che
la decurtazione dei punti della patente sarebbe accettata. Invece il prefetto nel documen-
e ammettete di essere voi il colpevole: to si dice «fiducioso in un benevolo accoglimento
pensate che basti pagare la sanzione? Non è di quanto in oggetto». Difficile dargli torto.
così: dovete comunque comunicare le vostre
generalità nelle vesti di conducente, altrimenti
l’impunitÀ prima di tutto
potrebbe arrivarvi una seconda multa
Lombardi, comunque, non si senta solo: a cerca-
dell’importo di 269 euro. La riprova di questo
fenomeno viene dagli uffici dei giudici di pace: re di farsi togliere le multe sono in tanti. L’elenco
il 10% dei ricorsi a Milano e il 7% a Roma spazia dai vip a politici di uno schieramento tra-
riguardano proprio questa seconda sanzione. sversale ai partiti, fatto di amanti dell’impunità.
Il problema è la formulazione ambigua Tra gli episodi più recenti, quello che ha visto pro-
utilizzata in molti verbali di contravvenzione. tagonista il ministro del Turismo
Quello della polizia municipale di Milano, Michela Vittoria Brambilla, la
che riproduciamo qui sopra, per esempio,
si limita a precisare che «il proprietario del L’auricolare cui Audi è stata sanzionata da-
gli agenti della polizia locale di
veicolo deve fornire i dati personali e della
patente del conducente all’organo di polizia era caduto Calco (LC) per le infrazioni com-
messe dal conducente a lampeg-
stradale scrivente entro 60 giorni dalla
ricezione del presente verbale», al quale viene proprio sotto giante acceso, ma sirena spenta;
provvedimento contro il quale ha
allegato il modulo per la dichiarazione.
Un testo formalmente ineccepibile, che però il tappetino presentato ricorso presso il Pre-
non spiega come la dichiarazione debba essere fetto di Lecco nientemeno che la
spedita anche se proprietario e guidatore presidenza del Consiglio dei mi-
del veicolo, al momento dell’infrazione, nistri, cui è intestato il leasing della vettura...
coincidono. Così, trascorsi i 60 giorni canonici, A tutti questo si aggiungono poi personaggi
scatta la seconda multa, quella prevista insospettabili che cadono fin troppo spesso nel
dal comma 8 dell’art. 180 del Codice della
«vizietto». Come il console onorario della Sierra
strada per «chiunque non ottemperi all’invito
Leone a Milano che, in un ricorso (respinto) del 7
dell’autorità di presentarsi a uffici di polizia
per fornire informazioni o esibire documenti giugno scorso contro una violazione degli spazi di
ai fini dell’accertamento delle violazioni». sosta riservati ai residenti, ha provato a sostene-
Molti, anche su suggerimento di associazioni re come, essendo l’auto consolare fuori servizio,
dei consumatori come il Codacons, presentano fosse comunque suo diritto parcheggiare dove gli
ricorso contro questa seconda sanzione, pareva anche la prop ria. Almeno il signor conso-
ma non è detto che ottengano siddisfazione: le potrebbe cercare qualche altra scusa, facendo
l’orientamento dei tribunali è, infatti, un piccolo sforzo di fantasia come ha fatto un di-
controverso. La Cassazione in certi casi rigente di Corte d’Appello, sempre a Milano, che si
ha sostenuto l’obbligo del proprietario di
è fatto sorprendere a parlare al telefonino mentre
comunicare il nome del conducente senza
guidava in una via del centro. Il multato ha invo-
eccezioni di sorta, altre volte invece si è
espressa in senso contrario. Morale: per non cato nel ricorso i soliti «motivi di grave necessi-
correre rischi, è sempre bene compilare e tà», ovvero l’urgenza di «chiamare il figlio per
spedire il modulo accluso al verbale anche se un’emergenza», proprio mentre «l’auricolare era
siete stati «colti sul fatto» mentre guidavate caduto sotto il tappetino». Chissà che terribile fa-
la vostra auto. Vincenzo Bonanno tica, poi, a ritrovarlo... ••••
Serie 3, stile
La linea della sesta generazione si ispirerà
alla sorella maggiore 5 (GT inclusa) e dentro
al cofano ci saranno motori più piccoli.
Non mancherà la variante ibrida
di Daniele Sparisci
E ra il 1975, quan-
do la BMW Serie 3
fece la sua com-
parsa sul palcoscenico mondiale.
Gli inconfondibili fari circolari, la
silhouette slanciata, i generosi 4
za a tutte le generazioni che si
sono susseguite fino a ora, ben
cinque.
La sesta è ormai alle porte:
quasi certamente sarà anticipata
sotto forma di concept in settem-
in grado di svelarvi forma e so-
stanza della nuova Serie 3.
superfici movimentate
Giriamo le prime carte per
mettere a nudo il nuovo vestito:
cilindri aspirati: questi i biglietti bre, al Salone di Francoforte, per se l’attuale generazione già brilla
da visita da mostrare a un pub- poi approdare nelle concessiona- per il dinamismo delle linee, quel-
blico assetato tanto di presta- rie a metà dell’anno prossimo. E la in arrivo va ancora oltre, a giu-
zioni quanto di versatilità. Una mentre i tecnici di Monaco effet- dicare dall’impostazione stilistica
ricetta tramandata con sapien- tuano i collaudi su strada, siamo del frontale e della coda. La mati-
La sesta
generazione
del cavallo di
battaglia BMW
è imminente:
prima la
berlina,
in autunno la
Touring. E, nel
2013, la coupé
e cabrio
ta di Adrian van Hooydonk, il nu- i nuovi gruppi ottici spinti all’insù, generazionale avvenuto sulla
mero uno del design del gruppo verso la parte superiore dei pa- media di Monaco: le troviamo sul
BMW, ha reinterpretato il muso rafanghi: è prevista la presenza cofano e sulle fiancate a «movi-
dell’auto, allungando leggermen- di moduli bi-xeno all’interno dei mentare» le superfici. Ma, proba-
te il cofano e avanzando il doppio classici doppi proiettori circolari. bilmente, le novità più importanti
rene. Vista da questa prospet- Nella parte alta del paraurti, poi, della nuova 3 sono dietro: l’anda-
tiva, la berlina tedesca sembra potrebbero trovare posto fendi- mento del padiglione inclinato e
quasi una Serie 5 in scala ridotta, nebbia a Led, come sul prototipo l’arretramento dei montanti po-
meno imponente e più bassa. Ad Gran Coupé. Nervature e linee steriori contribuiscono a ridurre
aggiungere quel tocco di aggres- tese sono altri elementi di desi- il volume della coda. Caratteristi-
sività che non guasta, ci pensano gn che testimoniano il passaggio che che ne faranno un’auto anco-
C
di Roberto Lo Vecchio
L’ultima chance Grintosa e sportiva, • C’è chi dice che la nuova rosità quasi certamente non si
la nuova Leon debutterà Leon sia una sorta di ultima ripeterà al debutto della rinno-
nel corso del 2012,
chiamata per la Seat: o arri- vata Leon, in calendario a fine
nelle versioni
a cinque e a tre porte vano i risultati attesi oppure la 2012. Che, comunque, dispor-
Volkswagen potrebbe prende- rà della più recente meccanica
re decisioni drastiche. Perché Volkswagen come i 4 cilindri a
il marchio spagnolo soffre pa- iniezione diretta di benzina e i
recchio, nonostante le conces- turbodiesel. Per lo stile, inve-
sioni della Casa madre, che in ce, sarà rivoluzione: aspetto
passato ha addirittura offerto aggressivo, cofano basso, fian-
un pianale nuovo di zecca al- chi larghi. La Leon, insomma,
l’Ibiza prima ancora di utiliz- ridisegna l’immagine di marca.
zarlo sulla Polo. Tanta gene- Basterà per avere successo?
tenetevi...
62 QUATTRORUOTE Marzo 2011
La Ferrari FF è
in buona compagnia: La Lancia Ypsilon sarà
tanti i modelli da in vendita a settembre.
sogno sotto i riflettori Con lei a Ginevra tante
auto pronte per il mercato
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Ma te
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Sog
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ma g i n a z
è in ogni caso una ventata di ottimismo. La tale concentrazione di auto da sogno: dalla Ferrari
Lancia Ypsilon debutta con la sua quarta FF alla Lamborghini Aventador, fino alla Huayra
generazione, per la prima volta a cinque porte della Pagani. Con 260 espositori – tra Case,
– una carrozzeria che costituisce i due terzi carrozzieri, preparatori e componentisti – e 170
della domanda in quella fascia – e capace quindi novità, mondiali o europee, Ginevra si conferma
di strizzare l’occhio anche alle giovani famiglie. tra i più rilevanti Saloni planetari. Quest’anno,
Risponde la Toyota Yaris al terzo giro di boa, però, con un significato che va oltre i numeri.
si riparte!
Marzo 2011 QUATTRORUOTE 63
NOVITÀ Salone di Ginevra
La ripresa
del mercato
Parlare di ripresa non è più un tabù: gli analisti,
i costruttori, un po’ tutti ormai non hanno più
remore nel sostenere che il grande ingranaggio
dell’economia mondiale ha ripreso a girare con
fluidità, e con esso l’industria dell’automobile.
Certo, l’affermazione può sembrare strana,
Se il design
La BMW Vision
se si guarda a quel che accade dalle nostre ConnectedDrive
parti: fabbriche dove la cassa integrazione non anticipa
regna ancora sovrana, a fronte di un mercato
si riscopre
solo soluzioni
che soltanto con un eufemismo si può definire tecnologiche,
piatto. Là fuori, in giro per il mondo, le cose ma anche
un nuovo
vanno in tutt’altra maniera. Pare quasi un sogno, linguaggio
dopo le paure delle ultime stagioni, leggere di stile Tra le buone notizie che il vento di Ginevra
di linee di montaggio che si fermano non per propaga nel mondo dell’automobile, una riguarda
mancanza di ordini, ma perché (è accaduto in lo stile. Opinione nostra, e personalissima, ma al
Germania) i fornitori non riescono a tenere il Salone svizzero quest’anno si vede una rinascita
passo di una produzione rivista continuamente del design nella sua migliore accezione: non uno
al rialzo, sulla spinta degli ordini che arrivano strumento per stupire e catturare l’attenzione
tanto dai mercati emergenti, quanto dalla netta sempre più distratta di un pubblico preso da
ripresa di quello americano. Del resto, le cifre preoccupazioni più pressanti dell’auto, bensì
di gennaio parlano chiaro: la sola Volkswagen il linguaggio del bello. Che, va da sé, non ha
riporta un incremento delle vendite vicino al bisogno di essere gridato. Qualche esempio?
20%, con quasi 650 mila vetture. Mercedes Le superfici lisce ed essenziali della concept
e BMW vantano un portafoglio ordini gonfio Jaguar presentata da Bertone (ne parliamo a
quanto mai avevano visto prima. E qualcuno pagina 85). Ancora, la pulizia formale dell’auto
già parla, per il 2011, di possibili profitti record col logo De Tomaso che incarna il sogno di
per tutti e tre i colossi del made in Germany. Gian Mario Rossignolo (pagina 78). La misura
Ma vendite e risultati volgono al bello anche con cui una Lamborghini – marchio estremo
altrove, a cominciare da una Francia dove sia per definizione – interpreta l’erede della sua
Peugeot-Citroën sia Renault sono riuscite a Murciélago: un’auto aggressiva, potente, dai
rimborsare in anticipo sulle scadenze i prestiti segni forti, ma senza quegli eccessi chiassosi nei
concessi dal Governo di Parigi nel momento quali sarebbe stato facile scivolare (della concept
più acuto della crisi. Tutto rosa, insomma? Sesto Elemento, per fortuna, ha preso soltanto
Quasi, perché se è vero che l’industria europea l’impiego del carbonio!). E poi il coraggio della
è riuscita a ripartire sull’onda della domanda Ferrari, che propone un’innovativa carrozzeria
proveniente da Asia e America, è altrettanto «shooting brake» cui molte show car, negli
chiaro che i mercati del Vecchio continente, ultimi anni, avevano strizzato l’occhio, senza
la ripresa, la stanno ancora aspettando. mai farne seguire uno sviluppo produttivo. Se
vogliamo, è la rivincita della «scuola» italiana,
dove forma e funzione vanno a braccetto senza
(quasi) mai litigare. Dello stesso segno è anche
la coerenza che sta cercando di inseguire la
Renault, dopo anni di tentativi un po’ a casaccio,
per ricostruire un’identità di marca. La concept
Captur è meno «pura» della DeZir, ricorre a
qualche artificio grafico di troppo, ma prosegue
una ricerca. Infine, la BMW – con la concept
Vision ConnectedDrive (pagina 84) – esplora un
nuovo linguaggio formale, fatto di volumi pieni e
superfici lisce. Può piacere oppure no, ma indica
un’apertura all’immaginazione, alla voglia
di cercare nuove forme espressive.
a
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La rivoluzione? Ancora una volta, passate comprendere il significato. Di nuovo c’è che
più tardi. Al Palexpo di Ginevra non c’è molto l’alimentazione ibrida comincia a farsi strada
di nuovo sul fronte delle elettriche: di fatto, anche sul fronte opposto, tanto da risultare
nessuno dei big dell’auto mondiale sembra volersi compatibile con modelli alla portata di molti, e
lanciare per davvero all’inseguimento del gruppo soprattutto di taglia europea. Anche se, ancora
Renault-Nissan e del suo variegato programma una volta, sono i giapponesi a fare da battistrada:
di modelli a batteria. Col risultato che il tanto Honda, con la Jazz, e Toyota, che estende la sua
sbandierato decollo delle «zero emissioni» tecnologia «full hybrid» a un modello popolare
sembra ancora una volta rinviato a data da qual è la Yaris. Per altro verso, i costruttori
destinarsi, stretto com’è fra infrastrutture per europei guardano all’accoppiata fra elettrico e
la ricarica dei veicoli che stentano a decollare turbodiesel: annunciata da tempo dalla Peugeot,
e costi proibitivi. Senza contare i timori di una la soluzione ha trovato una sponda per molti
clientela comprensibilmente restia nel lanciarsi versi inattesa nel prototipo di una Volvo che
in una tecnologia ancora nascente. Per altro ha la voglia (e l’interesse) di rimarcare la sua La coupé
verso, proprio la tranquillizzante sensazione appartenenza alla scuola del Vecchio continente. Esflow
di avere a che fare con un’auto normale (o Nel complesso, comunque, a Ginevra 2011 il della Nissan
quasi) è alla base del progressivo diffondersi padiglione verde, con le sue bizzarre creature, è tra le poche
concept car
dell’alimentazione ibrida. Certo, anche qui i costi resta poco più che un’appendice. Mentre negli elettriche
sono rilevanti, e di tanti modelli (soprattutto stand dei grandi costruttori i pistoni continuano esposte
nell’alto di gamma) francamente si fatica a a regnare incontrastati. •••• al Salone
Ypsilon al cubo
Cresce, la più piccola delle Lancia: non tanto nelle dimensioni,
che rimangono pressoché invariate, quanto nelle aspirazioni.
Innanzitutto, grazie all’inedita configurazione a cinque porte, la
nuova Ypsilon può ambire al ruolo di piccola per la famiglia. In
secondo luogo, vuole conquistare anche gli uomini con quel suo
aspetto sportivo, pur non rinunciando allo stile raffinato della
precedente versione, che faceva breccia nel cuore di un pubblico
prevalentemente femminile. Infine, oltre che in Italia, dove
arriverà a giugno, cercherà più clienti in Europa. Sarà in vendita
anche in Paesi in cui il marchio Lancia non era più presente,
come Gran Bretagna e Irlanda, nei quali però porterà sul cofano il
Made in Polonia
badge alato: insomma, sarà una «Chrysler Ypsilon». In realtà, se • La Ypsilon nasce sulle
la Casa americana può vantare fortissimi contributi al resto della linee dell’impianto polacco
nuova gamma Lancia (vedere a pagina 72), sulla citycar non ha di Tychy, che già dà alla
niente da rivendicare: è stata progettata interamente in Italia, ben luce le piccole Fiat. Non a
prima della collaborazione strategica che fa da ponte fra Torino caso: la nuova Lancia è stata
e Detroit. Anche la gamma motori è tutta Fiat: sono disponibili il progettata sulla piattaforma
classico 1.2 8V da 69 CV (pure con doppia alimentazione benzina- di Panda e 500, non più
Gpl), il nuovo bicilindrico 900 TwinAir da 85 CV (a richiesta, su quella della Punto. Una
scelta che ha permesso di
con il cambio semi-automatico Dfn aggiornato) e l’1.3 Multijet di
contenere le dimensioni:
seconda generazione da 95 CV. Sono diventati internazionali,
la nuova Ypsilon è lunga
invece, i nomi degli allestimenti: i vari Argento, Oro e Platino del solo 3 cm più della vecchia
precedente modello diventano Silver, Gold e Platinum. A proposito (3,84 metri totali), 3 cm
di «preziosi», per gl’interni è stato fatto largo uso di materiali di più stretta e 2 più bassa. Il
pregio. Di prim’ordine gli optional, tra cui i fari allo xeno (ancora passo è rimasto invariato:
una rarità nel segmento), il tetto di vetro apribile Granluce, 239 cm, 9 più della 500.
l’assistenza al parcheggio e il navigatore TomTom2.
Grazie ai
sedili sottili,
i passeggeri
posteriori
hanno più
spazio
per le gambe
L’esordio
delle 5 porte
• Sembra quasi una 3 porte,
a guardarla di profilo. La
maniglia posteriore della
nuova Ypsilon scompare nel
montante, così da lasciare
campo al bel maniglione
cromato davanti. Per quanto
riguarda lo stile, la Ypsilon
si rifà in molti punti alla
sorella maggiore Delta. Non
solo nel frontale, ma anche
nella netta separazione fra
tetto e montanti, pensata
fin dall’inizio per favorire
le versioni bicolori, e
nel lunotto incastonato
sopra la superficie
concava del portellone.
Ampia la possibilità di
personalizzazione: tre
allestimenti, 17 tinte di
carrozzeria (4 bicolore),
sei rivestimenti interni.
Tetto e cofano
a contrasto
per le versioni
bicolori, che
mettono in
risalto la linea
sportiva
TOYOTA
YARIS
PICCOLO
IBRIDO
Sul mercato arriverà prima con i motori convenzionali,
ma per l’anteprima ginevrina la Toyota ha scelto di presentare
la Yaris HSD, cioè ibrida, che pure non sarà in vendita sino
alla primavera del 2012. È la prima volta che la Casa giapponese
riesce a far convivere il suo schema full hybrid, quello
introdotto dalla Prius e poi esteso all’Auris, con un modello
di taglia inferiore. Eppure i progressi nella miniaturizzazione
dei componenti (e nella contemporanea riduzione dei costi)
le hanno consentito di realizzare un abbinamento che non toglie
neppure un centimetro di spazio utile, né all’abitacolo né al vano
bagagli. Rispetto alle altre full hybrid Toyota, la Yaris utilizza
un motore più piccolo – 1.500 cm3, con una potenza di circa
80 CV - e per la prima volta fa ricorso alle batterie agli ioni
di litio, in luogo di quelle agli idruri di nichel: segno
che la sperimentazione condotta con la Prius plug-in ha convinto
i tecnici giapponesi a rompere gli indugi. La Yaris HSD è prevista
sia con carrozzeria a tre porte sia a cinque, ed esteticamente
Più grande
e con linee più
decise, la terza
generazione
della Yaris.
si differenzia dalle versioni normali (foto a sinistra) A Ginevra è
nella definizione del frontale. Sia la Yaris ibrida sia quella esposta l’ibrida
HSD, che si
con motori tradizionali aumentano di taglia rispetto alla serie distingue
attuale: 8,5 cm in più in lunghezza e 5 cm guadagnati nel passo, per la grande
a favore dell’abitabilità. Con rivali agguerrite sul mercato, a partire bocca anteriore
dalla Volkswagen Polo e dalla Ford Fiesta, era indispensabile e i fari
a sfondo blu
mostrare qualche muscolo in più. Lo spiega bene il vice capo
del progetto, Yoshinari Toyomura: «La Yaris è cresciuta e sfodera
un look più spigoloso di prima perché avevamo bisogno di
una presenza su strada che non la facesse passare inosservata».
Kia
rio grande
Atto secondo per la compatta coreana, va in scena la metamorfosi. Del vecchio Picanto
modello resta soltanto il nome. La nuova Rio, disponibile da settembre, è cresciuta hi-tech
molto ed è decisamente più moderna, avendo ripreso alcuni dei più recenti stilemi
del marchio, tra cui la sottile calandra a nido d’ape e la griglia tripartita nella parte • Piccola, sbarazzina e
bassa del muso. E si permette pure una certa dose di lusso per un’auto della sua tecnologica, la nuova
categoria, come le luci a Led che ne abbelliscono il volto. Significativa, poi, la Picanto debutta sul
maturazione del «corpo»: più lunga di 5,5 cm, ora supera il muro dei 4 metri, mentre mercato il prossimo
mese e, per la prima
è ancor più consistente l’aumento di ben 7 cm del passo, che ora arriva a 2,57
volta, viene offerta
metri, e del volume del bagagliaio (292 litri). Grandi novità anche per i motori: un anche a tre porte.
inedito 1.100 turbodiesel da 70 CV promette emissioni di C02 molto basse (85 g/km), Gl’interni, in particolare,
mentre l’anno prossimo s’aggiungerà un benzina 1.2 litri turbo a iniezione diretta. sono stati migliorati
La Rio è proposta nella carrozzeria a tre e a cinque porte e, in alcuni mercati, nelle finiture e arricchiti
anche nella variante a tre volumi. nella dotazione: tasto di
accensione elettronica,
volante multifunzione,
portabicchieri illuminati,
prese di collegamento
Aux e Usb, interfaccia
Bluetooth. Non male per
una citycar, spinta da
motori a 3 e 4 cilindri
benzina.
Saab 9-5
arriva
la wagon
Vista da dietro, la versione familiare
della Saab 9-5 è davvero aggressiva: Mazda Minagi
doppio scarico piatto, vetratura
avvolgente, portellone inclinato. Eppure,
quest’impostazione non pregiudica le
sue capacità di trasporto: abbattendo il
destinazione Cx-5
divanetto dietro, il piano di carico piatto Minagi è il nome di una concept sì, ma molto vicina alla produzione
si estende per quasi due metri (1.962 e particolarmente importante per il futuro di Mazda: le sue forme
cm per la precisione) con una capacità pulite anticipano una crossover media, che potrebbe chiamarsi
di 1.600 litri, che si riducono a 527 CX-5. Il modello di serie è atteso per fine 2012 e, a quanto sembra,
se si decide di non rinunciare ai posti dovrebbe mantenersi fedele al prototipo. Che si fa notare per le
dietro. Quanto alla meccanica, cambia linee pulite ed equilibrate, a conferma del mutato indirizzo stilistico
poco rispetto a quella della berlina: in casa Mazda. Dentro al cofano, una nuova generazione di motori a
tutti i motori sono turbo, a benzina e iniezione diretta di benzina. Il modello sarà declinato nelle versioni
diesel, con potenze comprese tra i 160 a due oppure quattro ruote motrici.
e i 300 CV (sui più potenti è disponibile
la trazione integrale). Gli ordini per
averla partono questo mese,
mentre le prime consegne
saranno a settembre.
Aspetto sportivo
e tanto spazio, fino
a 1.600 litri, per
la Saab 9-5 Wagon
Da Detroit a Torino
Torna la
Thema grazie
alla Chrysler
300: motori
V6 benzina e
diesel, trazione
posteriore
o integrale. In
basso, la Delta
aggiornata
mercedes
c come coupÉ
Dopo la poco fortunata CLC, a Stoccarda si volta pagina con
un’erede che, per la prima volta, si chiama C coupé. Muso basso
e affusolato, coda «incattivita» dal diffusore centrale, lunotto
inclinato, la nuova sportiva della Stella va in vendita a giugno. Al
top dell’offerta, il V6 a benzina da 306 CV; più in basso, l’1.8 litri
nelle versioni da 156 e 204 CV. Il turbodiesel di 2.2 litri, invece,
prevede due livelli di potenza: 170 e 204 CV. Disponibile di serie
sulle motorizzazioni a benzina più potenti (a richiesta sulle altre),
il cambio automatico a 7 marce 7G-Tronic Plus, in alternativa al
manuale a 6 rapporti. Infine, gli interni rispecchiano l’essenza della
vettura: inserti d’alluminio, volante e sedili sportivi.
Volante
bicolore
a tre razze
e una grande
palpebra
che ingloba
il display
caratterizzano
il posto guida
della C Coupé
downsizing
di lusso
PAGANI
huayra... wow!
Il lancio d’una Pagani è un evento eccezionale: sono passati 13 anni da quando
dal sogno dell’imprenditore Horacio nacque la Zonda. Ora ne raccoglie l’eredità
la Huayra, un’auto altrettanto estrema e scenografica, con le sue porte ad
ali di gabbiano. Il nome lo eredita dal dio del vento degli indiani Aymara. E
del vento si dichiara amica, con le sue forme sinuose e quattro appendici
aerodinamiche (due davanti e due dietro) che s’alzano e s’abbassano tramite
una gestione elettronica in funzione della velocità. Dall’esperienza maturata
con la Zonda R deriva l’uso dei materiali compositi: grazie soprattutto alla
monoscocca centrale in carbo-titanio, la Huayra pesa 1.350 kg, incluso
il V12 6 litri (stavolta turbo) da oltre 700 CV e 1.000 Nm. Una bella sfida con
la Lambo Aventador. Il cambio, compatto e leggero, è un sequenziale 7 marce
Xtrac. Stellari i numeri: velocità di 370 km/h, prezzo oltre il milione di euro.
La Huayra non
Target perfezione
ha spoiler: • Horacio Pagani insegue
a esaltare
un sogno e nei sogni non
la deportanza
ci pensano si bada a spese. Ogni
quattro flap componente - dal motore,
attivi. realizzato dall’AMG su
A sinistra, specifiche Pagani, al cambio
l’opulenza - è pensato appositamente
dell’abitacolo per la Huayra. I compositi
per la carrozzeria sono
stati ideati in casa: fibre
di carbonio intrecciate in
un tessuto di titanio. Le
sospensioni sono ricavate
da barrette forgiate di lega
d’alluminio, la bulloneria di
tipo aeronautico è di titanio.
La versione
speciale GT-R
Egoist, come
la SpecV,
ha cerchi
alleggeriti
e uno spoiler
di carbonio
in coda
Il volto ibrido
della Panamera
• Arriverà in listino a giugno
Nissan GT-R la Panamera S Hybrid, la più
cambia davvero
«sobria» delle Porsche: 7,1
l/100 km, che diventano
6,8 con gomme Michelin a
bassa resistenza, a richiesta.
Il modulo ibrido è lo stesso
Non un semplice restyling: la GT-R del 2011 è quasi un’auto nuova, della Cayenne: V6 da 333 CV
tanti sono i cambiamenti. E con l’occasione fa anche il suo debutto e motore elettrico da 34 kW
una versione speciale che, come si capisce dal nome, punta per 380 CV totali.
tutto sulla gratificazione personale: la Egoist. Come un abito
su misura, è cucita intorno al proprietario. Non solo si possono
personalizzare i rivestimenti interni, ma addirittura il sistema
audio Bose è tarato sulle caratteristiche fisiche del guidatore.
Quanto alla GT-R «normale», i rilevanti aggiornamenti riguardano
anche il cuore della vettura: i tecnici sono riusciti a spremere una
quarantina di cavalli in più al V6 di 3.8 litri, che ora ne eroga 530,
e pure qualche Nm di coppia (612, disponibili da 3.200 a 6.000
giri/min). Interventi anche sul telaio, irrigidito fra le sospensioni
anteriori e nel collegamento fra cofano e corpo vettura, su cerchi
e gomme, più leggeri, e sull’aerodinamica: il Cx passa da 0,27 a
0,26 e la deportanza aumenta del 10%. Ridisegnati terminale
di scarico, paraurti e gruppi ottici, ora con luci diurne a Led.
decisi si nasce
La versione Sport della Maserati
GranCabrio ha un aspetto
deciso, con la calandra nera,
l’interno dei gruppi ottici scuro
Lexus LFA pensa alle corse e le minigonne. Anche su strada
è grintosa, grazie allo stesso V8
• A tre mesi dall’inizio della produzione della
versione «di serie», arriva la Lexus LFA con
di 4.7 litri della GranTurismo MC
pacchetto Nürburgring, limitata a 50 unità sulle Stradale (450 CV, 10 in più della
500 totali del modello. Questa variante pensata GranCabrio, e 510 Nm) e alla
per la pista ha 10 CV in più (sono 570), brucia taratura del cambio automatico.
lo 0-100 in 3,7 secondi e raggiunge i 325 km/h. In vendita dall’estate.
De Tomaso slc
l’altra italiana
Finalmente il sogno di Gian Mario Rossignolo
(ex Lancia ed ex Telecom Italia) ha un corpo,
delle lamiere, insomma la forma e la sostanza
di un’auto vera. Marchio italiano, De Tomaso, e
linea italiana, curata da Pininfarina. Ed è italiana
anche la produzione: la SLC nasce proprio
nell’impianto ex Pininfarina di Grugliasco,
affittato a Rossignolo dalla Regione Piemonte,
mentre le scocche sono realizzate nella fabbrica
ex Delphi di Livorno. Italiano pure il brevetto
del telaio: Univis. «Alcuni anni fa», sostiene
l’imprenditore piemontese, «abbiamo escogitato
un sistema a incastri per unire le strutture
tubolari del telaio, che garantisce un’eccellente
resistenza». Il telaio è il cuore dell’idea di
Rossignolo: «Intorno si può cambiare facilmente
la pelle con investimenti ridotti». Quella
della SLC è tutta di alluminio per contenere
il peso attorno ai 1.850 kg: non male per un’auto
più lunga e alta di una Porsche Panamera.
Solo la meccanica (vedere il profilo nella pagina
di destra) viene dagli Usa. La SLC si potrà
comprare da settembre, a un prezzo intorno
ai 100 mila euro. Obiettivo: 3 mila all’anno.
Carrozzeria Touring
firma la Gumpert
• Gumpert atto secondo: l’azienda
tedesca, dopo l’Apollo, si affida
all’italianissima Carrozzeria
Touring Superleggera per
racchiudere in un guscio elegante
tutta l’esuberanza del suo secondo
modello, ancora una vettura di
super nicchia fatta per chi ama
andare davvero forte. La Casa
fondata nel 2002 dall’ex tecnico
Audi Roland Gumpert metterà in
vendita nel 2012 questa nuova
«fast tourer» a due posti con
Linee pulite e
porte ad ali di gabbiano. Sono
slanciate, la SLC
è una berlina a due incernierate nel mezzo anche
volumi e mezzo, le due parti del cofano motore,
lunga oltre 5 che coprono le ruote posteriori
metri, ma alta e nascondono un 4.2 litri V8
da terra: una sorta da oltre 700 CV di origine VW,
di BMW 5 GT montato in posizione centrale.
La carrozzeria di compositi è
fissata su una struttura reticolare
d’acciaio, costruita attorno a una
monoscocca di carbonio.
LAMBOrghini
dieta aventador
Alla Murciélago, pronta alla pensione, era riuscito un mezzo
miracolo: sposare l’eredità di auto leggendarie come Countach
e Diablo, fatte di passione ma pure di scarsa affidabilità meccanica,
con la precisione ingegneristica dei padroni tedeschi, esatta sì, ma
piuttosto incline alla noia. Ora che le Lamborghini non si rompono
più, all’Aventador spetta il compito di andare oltre, d’iniettare
emozione in una meccanica sempre più sofisticata. E pare avere
i numeri per farlo. Col design, fatto di dettagli raffinati, e con
la tecnica, sviluppata in Italia. Nuovo il V12, che emette il 20% in
meno di CO2 pur erogando l’8% di potenza in più (700 CV). Nuova
la trazione integrale, che passa dal giunto viscoso alla frizione
elettronica Haldex. Nuove le sospensioni, per la prima volta push-
rod. Mentre l’Esp, anch’esso una primizia, la rende più «facile». Ma
il vero atout è la monoscocca di carbonio, «che», spiega il direttore
tecnico Maurizio Reggiani, «ci ha permesso di tirare giù in un
botto 100 kg di peso e aumentare di due volte e mezzo la rigidità
torsionale». A Sant’Agata hanno dedicato un’ala dello stabilimento
Le grosse autoclavi
in cui vengono
alla produzione delle scocche, mentre i laboratori indagano nuovi
«cotte» le parti metodi per ridurre costi e tempi di lavorazione. La Lamborghini,
in carbonio in tal senso, si candida a essere un centro avanzato sullo studio
dell’Aventador del carbonio al servizio dell’intero gruppo VW. L’Aventador è la
prima Lambo di serie a impiegarlo massicciamente. E il carbonio,
con la sua aura hi-tech, serve pure al marketing. Anche se alla fine
l’Aventador non sarà acquistata, o sognata, soltanto per questo.
La concept
Captur,
costruita
dall’italiana
GStudio,
anticipa una
Suv di serie in
arrivo nel 2012
RENAULT captur
qashqai di francia
La Renault avrà la sua Qashqai. Certo, la Captur di guida e poca CO2: la Casa parla di 99 g/km. La lavorazione
è una concept car, come ripetono i vertici Le linee sportive sono anch’esse lì per rimanere. della Captur. A
destra, Laurens
della Casa. Ed è vero, l’abbiamo scelta per aprire Il resto, sulla Captur, è fantasia da Salone: due van den Acker,
la sezione dedicata all’immaginazione, sole porte che si alzano a elitra, un tetto di kevlar capo dello stile,
ai laboratori di idee in cui prende forma il futuro. che si asporta svelando la struttura tubolare sullo sgabello
Nel caso della Renault Captur, però, scontata in fibra di carbonio. All’interno, per i sedili, un che ha ispirato
gl’interni, e,
l’arditezza di alcune soluzioni tecnico-stilistiche, guscio rigido e stringhe di materiale plastico
nell’immagine
il futuro è piuttosto concreto: questa crossover che ricordano le sdraio d’una volta. «Vorremmo sotto, Kana
non è soltanto il secondo stadio nella costruzione in parte traferirle in produzione», dice Kana Watanabe,
della nuova immagine Renault dopo la coupé Watanabe, responsabile color and trim responsabile
DeZir, ma anche l’anticipazione di un prossimo (rivestimenti interni). Al centro della calandra, di colori
e rivestimenti
modello di serie, atteso tra la fine dell’anno la nuova losanga. «È il segno forte del marchio,
venturo e i primi del 2013. Le misure della ma si adatterà nelle dimensioni ai vari tipi
concept ci dicono che sarà compatto: di vettura. Qui è più grande che sulla DeZir»,
4 metri e 22 cm di lunghezza, un metro e 95 spiega Laurens van den Acker, capo dello stile.
di larghezza e 1,59 m di altezza. Insomma, siamo E Axel Breun, direttore design concept e show
nel range della popolare cugina marchiata car, integra: «Segno forte, ma senza cadere nel
Nissan. Anche il motore è «vero»: 1.6 turbodiesel rischio Audi, dove a volte ti devi concentrare per
con doppia sovralimentazione che eroga 160 CV capire se hai di fronte un’A4, un’A6 o un’A8...».
e una coppia di 380 Nm a 1.750 giri/min,
che sarà introdotto gradualmente sui modelli
di fascia media, a partire dalla Mégane. Abbinato
a un cambio a doppia frizione, promette piacere
Nissan
...E stai
connesso
La Vision ConnectedDrive, come una modella,
«indossa» le ultime proposte della BMW nel
campo dell’assistenza alla guida. Non sono
certo «prêt-à-porter» le sue dotazioni, però
mostrano in che direzione si muove la Casa.
Oltre a suggerire percorsi e a trovare parcheggi
e ristoranti, i sistemi intelligenti di prossima
generazione vegliano sulla nostra sicurezza.
Porte che Grazie ai sensori integrati nei gruppi ottici, alla
scorrono e navigazione satellitare e all’interconnesione fra i
illuminazione veicoli, l’auto sarebbe in grado di vedere «dietro
scenografica l’angolo», dove gli occhi umani non arrivano, e
per la roadster
hi-tech di BMW dunque di prevenire gli incidenti. Per comunicare
con il guidatore senza distrarlo, le informazioni
sono proiettate in 3D sul parabrezza.
bertone
in corsa per m
ag
i nazion
e
la baby-jag Im
forspeed
la smart di domani
Piattaforma
innovativa
• La concept forspeed
Due palpebre è realizzata su una
circolari piattaforma completamente
sulla plancia nuova, con motore e
minimalista: trazione posteriore, che
una accoglie nel 2014 farà da base sia
gli strumenti, alla versione a due posti
l’altra l’iPhone,
sia a quella a quattro. La
che gestisce
le funzioni di prossima fortwo avrà pure
intrattenimento una cugina con il marchio
Renault: lo stabilisce
un accordo siglato tra la
Mercedes e la Casa francese
nell’aprile dell’anno scorso,
il cui effetto sarà anche
di permettere a Smart
un nuovo allargamento
della gamma. Vitale
per la sua sopravvivenza.
VW tiguan e le altre
Con il restyling, somiglia un po’ di più alla che davanti integrano le luci diurne a Led. La Tiguan
sorella maggiore Touareg, di cui l’anno scorso la Anche in coda, le forme morbide lasciano armonizza
Volkswagen ha lanciato la seconda generazione. il posto ai tratti più netti già visti su molti il frontale
con il resto
Ora che la Tiguan è arrivata al suo quarto anno modelli della Casa. Nuova per la Tiguan della gamma
d’età e ha totalizzato 527 mila unità nel mondo, anche la motorizzazione d’ingresso, l’1.4 TSI Volkswagen.
la Casa di Wolfsburg ha deciso di rinfrescarne da 122 CV, già sperimentato su altre auto In basso,
le linee. Le analogie estetiche fra le due Suv con del gruppo. La Suv media di Volkswagen altri restyling
esposti
il simbolo VW sul cofano si ritrovano soprattutto si può ordinare da marzo, con prezzi
a Ginevra
nell’andatura orizzontale della calandra, ora più che partono da circa 24.500 euro, ma le prime
stretta, e dei gruppi ottici di nuovo disegno, consegne sono attese non prima dell’estate.
spina
che rispetta le normative d’omo-
logazione si capisce che la XL1
nasce per essere venduta. Nien-
te d’ufficiale in proposito, ma si
parla della possibile produzione
di un centinaio di esemplari, a
partire dal 2013. Del resto, per
renderla più rassicurante per gli
automobilisti, la Volkswagen ha
rinunciato alla soluzione dei due
posti in tandem (più favorevoli
all’aerodinamica, in quando ridu-
cevano la superficie frontale) che
caratterizzavano i prototipi L1 del
2002 e del 2009, in favore dei
classici due posti affiancati.
La XL1, comunque, non sarà un
modello di larga diffusione, per-
ché il suo costo di produzione è
elevato, complice il sistema plug-
in con 60 kg di batterie a ioni di
litio: offrono 5 kWh d’energia, ma
se ne utilizzano soltanto 3, dal
momento che gli accumulatori
non vengono mai scaricati com-
pletamente. Nel conto vanno poi
messe scocca e carrozzeria di
carbonio: anche se la Volkswagen
ha messo a punto un processo
di produzione (detto aRTM) che
consente di realizzare in modo
automatico 24 scocche al giorno,
tempi e costi sono ancora ben su-
periori a quelli dell’alluminio.
Il motore elettrico pesa 23 kg,
Su strada con la Volkswagen eroga 20 kW (27 CV) ed è collo-
XL1, ibrida plug-in cato tra il solito automatico Dsg a
sette marce (pesa 60 kg, come le
che sfonda il muro dei 100 batterie) e l’inedito TDI bicilindri-
co di 800 cm3 con 35 kW (48 CV).
km/litro. Leggerissima Per conseguire un consumo tan-
grazie al carbonio, dovrebbe to ridotto, oltre alla leggerezza
sono fondamentali l’aerodinami-
andare in produzione, ca e la resistenza di rotolamento
ma in tiratura limitata dei pneumatici, Michelin Energy
di nuova generazione: promet-
di Emilio Brambilla
tono minori spazi di frenata sul
bagnato e maggior durata.
vado
in america
e torno
La versione Usa
della citycar torinese
presenta numerose
migliorie, dal cambio
al corpo vettura.
Che arriveranno da noi
con il restyling del 2012
di Emilio Brambilla e Roberto Lo Vecchio
1
3
Il 1.400 aspirato
da 102 CV ha
la distribuzione
MultiAir per ridurre
le emissioni
Per mettere
al riparo serbatoio
Brancardi irrobustiti e passeggeri
per sopportare l’urto dal violento crash
laterale, che simula posteriore,
lo speronamento i longheroni sotto
da parte di Suv o pick up il divano e sotto
Traversa anteriore
irrobustita per adeguarsi il bagagliaio sono
ai differenti crash test Cambio automatico Aisin con sei stati irrobustiti
marce e convertitore di coppia
ne del motore può significare ri- tura media, l’altro una donna di
vedere tutta l’elettronica. In più, piccola taglia. E anche in assenza
le norme Sulev (Super ultra low di cinture. Va da sé che i tecnici
emission vehicle) richiedono che abbiano dovuto modificare pro-
l’auto rispetti i limiti anche da fondamente gli airbag e i lamie-
«vecchia»: fino a 120 mila miglia rati, e quindi l’estetica della 500.
– 192 mila km – o dieci anni per «Per lo sterzo e le sospensioni,
gli inquinanti, a 150 mila per le invece, le modifiche non erano
emissioni per evaporazione. An- obbligatorie», sottolinea ancora
cora più severi sono gli standard Soave, «ma le nostre strade sono
di sicurezza passiva: la normati- diverse da quelle europee e me-
va prevede un numero maggiore diamente gli americani passano
di crash test rispetto a quella eu- più tempo al volante: dunque vo-
ropea. Sono diversi e più severi levamo un alto livello di confort».
Il cambio robotizzato? gli urti frontali e laterali e, in più, Per questo l’assale dietro è stato
Un vero incubo. Ora ci sono test di ribaltamento e di
tamponamento, con passeggeri
irrobustito, così da poter lasciare
più corsa agli ammortizzatori. La
c’è un automatico adulti anche dietro (in Europa
sono soltanto davanti). Le pro-
500 Usa è anche più silenziosa,
grazie all’aggiunta di strati fo-
classico a 6 marce ve si effettuano non con un solo noassorbenti: speriamo che pure
tipo di manichino, ma con due: questa modifica raggiunga la no-
Laura Soave, Fiat uno riproduce un maschio di sta- stra sponda dell’Atlantico. ••••
A
e ghiaccio la nuova
trazione integrale rjeplog, a pochi muova con disinvoltura in que-
funziona chilometri dal ste condizioni, potendo contare
Circolo polare soltanto sulle gomme invernali:
alla grande. artico: neve, ghiaccio e circa me- niente chiodi, insomma. Non re-
Anche con 660 CV no 20, quando va bene. Luce? sta che mettersi al volante, con-
Poca, pochissima in inverno, ma tando sui consigli di Raffaele De
di Marco Perucca Orfei straordinaria quando c’è. Simone, che ha seguito tutto lo
È in questo ambiente surreale sviluppo della vettura, e su quel-
che percorriamo i primi chilo- li di Markku Alen, indimenticato
metri a bordo della Ferrari FF. Si campione rally degli anni 80, ora
tratta d’un muletto, ancora pe- consulente speciale della Ferrari
santemente camuffato, ma qua- per questa sua prima 4x4.
si del tutto definitivo per quanto Gl’interni non sono definitivi,
riguarda la messa a punto della ma un’idea di com’è fatta dentro
meccanica. Siamo i primi in asso- riusciamo comunque a farce-
luto, al di fuori del team Ferrari, la. Di spazio c’è n’è abbastan-
a metterci le mani sopra: natura- za anche per chi siede dietro
le che ci sia un po’ di apprensio- e l’accessibilità è facilitata dai
ne e anche, dobbiamo ammet- sedili anteriori, che avanzano
terlo, un po’ di scetticismo. Rie- automaticamente quando li si
sce difficile, infatti, immaginare reclina. Un braccetto ci porge la
un bolide da 660 cavalli che si cintura. Il volante è quello della
Carta d’identità
• In vendita da luglio
• Prezzo ¤ 270.000 circa
• Concorrenti
Bentley Continental GTC
Caratteristiche tecniche
• 6.262 cm3, 12 cilindri a V 65° • 485 kW (660 CV) a 8.000 giri/min • 683 Nm a 6.000 giri/min
• Cambio 7 marce sequenziale doppia frizione • Trazione integrale • Differenziale posteriore E-Diff
• Controllo trazione F1-Trac • Freni carboceramici • Vel. max: 335 km/h • 0-100 km/h: 3,7 s
• Lunghezza 491 cm, larghezza 195 cm, altezza 138 cm • Massa: 1.790 kg • Ripartizione: 47% ant. 53% post.
elettrica vera
Ecco il primo contatto
con un prototipo della Zoe.
Che anticipa le linee
delle future compatte Renault
di Emilio Brambilla
Carta d’identità
• Elettrica con autonomia di 160 km
• In vendita dall’estate 2012
• Prezzo da definire
Dati costruttore
• Batterie Litio-ioni
• 60 kW (80 CV)
• 222 Nm
• Ricarica in 6-8 ore
secondo la potenza
della rete elettrica
• Trazione anteriore
• Vel. max: 135 km/h
• Autonomia: 160 km
• Lungh. 409 cm
largh. 179 cm
alt. 154 cm
• Massa: 1.392 kg
S
di Emanuele Sanfront
iamo alle solite. e per di più virtuale, perché lie- ha garantito una forte identità di Versione guidata
Ti metti al volan- vita a dismisura se ci si mette a marca. Parte del successo, poi, • 1.968 cm3,
te di un’Audi, fai scegliere tra accessori e gadget, l’A6 lo deve alla station wagon 4 cilindri turbodiesel
qualche chilometro e ti accor- offerti a profusione dall’elenco Avant, che ha avuto un enorme • 130 kW (177 CV)
gi che stai guidando un’auto al di optional proposti dalla Casa. consenso di pubblico. La nuova, a 4.200 giri/min
vertice della sua categoria, qua- Già, ma poi ti viene in mente che impostata dal team diretto da • 380 Nm
lunque essa sia. E ti assale l’an- pure il prezzo di listino delle sue Wolfgang Egger, è la naturale da 1.750 giri/min
goscia di che cosa dire a quelli concorrenti è fittizio. evoluzione della berlina nata nel • 6 marce manuale
che ti chiederanno un giudizio. «All’A6 sono molto affezio- 2004. La silhouette è ancora più • Trazione anteriore
Così, per non finire in un pea- nato», dice Walter de’ Silva, re- slanciata, pur mantenendo il ca- • Vel. max: 228 km/h
na sulle sue indiscutibili qualità sponsabile dello stile del gruppo ratteristico arco del padiglione • 0-100 km/h: 8,7 s
o, peggio, lanciarsi in roboanti Volkswagen. «È stata la prima che fugge verso la coda, origi- • Lungh. 491 cm
giudizi che sembrano tratti da Audi che ho disegnato e poi è nando un corpo unico». largh. 187 cm
una brochure pubblicitaria, pro- il modello che sette anni fa ha alt. 145 cm
vi a dire la tua sulla linea, ma ti inaugurato il nuovo corso stilisti- le basta il duemila • Massa: 1.575 kg
accorgi che sarebbe un giudizio co dei quattro anelli, quello se- Per il primo contatto abbiamo • ¤ 41.900 (stimato)
troppo personale. Decidi allora gnato dalla calandra single fra- scelto la 2.0 TDI a trazione an-
di scatenarti sul prezzo, elevato me, una soluzione estetica che teriore con cambio manuale a 6
La plancia è molto
curata. Lo spazio
a disposizione
e la profilatura
del divano
posteriore
consentono viaggi
confortevoli
in tutto relax
In arrivo l’ibrida marce. Perché è alla base della l’affrontare i tratti in salita. Ma i
gamma e perché avrà un peso dubbi sono presto fugati: i 177 CV,
rilevante soprattutto nell’ottica e soprattutto i 380 Nm di coppia
della clientela professionale, an- disponibili già da 1.750 giri/min,
che se costituisce un’anteprima: consentono agili e rapidi disim-
in Italia, infatti, sarà in vendita in pegni. Anche in sesta la ripresa
un secondo tempo, cioè a mag- è soddisfacente, pur se, per uno
gio. A un prezzo base che si ag- spunto più vivace, scalare una
girerà attorno ai 41.900 euro. marcia è d’obbligo. Nel qual ca-
so il 2.0 TDI fa sentire un po’ la
Si viaggia in prima sua voce, che però non risulta
Fila veloce in autostrada, l’A6, mai davvero fastidiosa. Anche
spinta dal 4 cilindri turbodiesel. marciando a velocità elevata si
Va forte e consuma poco Basta poco per convincersi che può conversare tranquillamente,
è la classica berlina con la quale senza dover alzare il tono della
• Dopo la Q5, l’Audi ha in programma si possono percorrere tanti chi- voce o il volume dell’autoradio.
pure una versione ibrida dell’A6. lometri, tutti d’un botto, quasi Poi, in una serie di curve e con-
Il motore a combustione, il 2.0 TFSI senza accorgersene. Sembra di trocurve, spingiamo un po’ di più:
da 211 CV (qui sopra), interagisce viaggiare in prima classe: nessun l’A6 s’inserisce con precisione,
con un propulsore elettrico da 45 CV
fruscio aerodinamico, sospen- senza sottosterzo e con un rol-
che si trova al posto del convertitore
sioni che non lasciano filtrare al- lio contenuto. Grazie al notevole
di coppia, e davanti al cambio automatico,
un Tiptronic a 8 rapporti modificato. l’interno le irregolarità del fondo equilibrio e al pregevole assetto,
L’A6 hybrid può viaggiare fino a 100 km/h stradale e notevole silenziosità si va veloci senza apprensione,
con alimentazione unicamente elettrica, complessiva. Insomma, la solita dato il saldo appoggio sulle ruo-
anche se l’autonomia non va oltre i 3 km, Audi tutta da vivere e godere nei te esterne.
a 60 km/h costanti. Le prestazioni sono lunghi viaggi. Insomma, la berlina tedesca si
brillanti: accelerazione da 0 a 100 km/h Lasciata l’autostrada, comin- muove bene, con reazioni sem-
in 7,3 secondi e velocità massima di 238 ciano le curve e iniziano anche pre omogenee, supportata da
km/h. Molto interessanti i consumi medi: le sorprese. Protagonista il 2 litri uno sterzo (con assistenza elet-
soltanto 6,2 litri per 100 km, per emissioni
a gasolio, chiamato a spostare trica) diretto e preciso, che invita
di CO2 stimate a 142 g/km.
una massa di 1.575 kg. a guidare sportivamente, trasfe-
Pensavamo si sarebbe trovata rendo al conducente una sensa-
un po’ in difficoltà, specie nel- zione di grande sicurezza. ••••
bella diversa
La Serie 6 ha una linea più nervosa, pur
mantenendo la capote di tela. Solite prestazioni
monstre e in più c’è il retrotreno sterzante
di Alessio Viola
La prova si
è svolta in
Sudafrica
(ecco il perché
dell’esemplare
con guida a
destra). Sotto,
la nuova
plancia.
A destra, il
piccolo lunotto
elettrico
fa anche
da frangivento
Carta d’identità
• In vendita da subito
• Prezzi da € 87.151 a € 107.001
• Concorrenti
Jaguar XK, Maserati GranCabrio
Mercedes SL
P uoi inventarti
la caccia alle so-
miglianze, puoi
persino metterle
una vicino all’altra, ma non c’è
niente da fare: vecchia e nuova
Serie 6 Cabrio non potrebbero
tonnellate. Alla fin fine, i tecnici
tedeschi sono talmente sicuri di
aver fatto un buon lavoro che
non si fanno troppi problemi
nell’ammettere che la nuova Se-
rie 6 pesa un’ottantina di chili
più della sua progenitrice. Quasi
Tela o metallo?
C aptiva e Antara,
due nomi dive-
nuti ormai fami-
liari nel mondo
delle Suv. Due storie che si sono
intrecciate cinque anni fa quan-
do arrivarono sul mercato, figlie
CHEVY grandi famiglie
Sette posti, tanto spazio,
abitacolo modulabile: la sport
utility della marca americana
mantiene ciò che promette. Tut-
tavia, se i ritocchi al look hanno
reso più massiccio il frontale, gli
di una progettazione comune. aggiornamenti nascosti sotto la
Oggi debuttano entrambe in rinnovata pelle hanno consenti-
edizioni aggiornate, ovviamente La plancia to di migliorare il comportamen-
con numerosi punti di contatto: della Captiva, to dinamico. Su strada la Capti-
aggiornata
dal maquillage estetico al rinno- va, in versione 4WD, non teme
soprattutto
vamento degli allestimenti, a un nella colonna confronti: l’immediatezza delle
carico d’innovazioni meccaniche centrale reazioni, nonostante le gomme
e di miglioramenti nella dota- invernali, la precisione dello
zione tecnica, che consentono sterzo (che dovrebbe essere un
di muoversi in tutta sicurezza po’ più rapido, però), l’assetto
anche quando si va fuori dal- piatto, la grande aderenza in
l’asfalto.
Le novità più importanti ri-
guardano la serie dei motori,
più efficienti. Primo fra tutti il
Più lunga
di 8 cm, la Carta d’identità
Suv Chevrolet
turbodiesel di 2.2 litri, sviluppa-
propone
• In vendita da aprile
to dalla GM-Powertrain di Tori- due posti • Prezzi da ¤ 28.100
no, proposto con potenza di 163 di dimensioni a ¤ 35.100
o 184 CV e accompagnato da un decorose anche • Concorrenti
inedito cambio automatico a sei in terza fila Nissan Qashqai +2,
rapporti offerto in alternativa al Hyundai Santa Fe, Kia Sorento
manuale, anch’esso a sei marce.
attacco
frontale
La McLaren MP4-12C ha nel mirino la Ferrari 458 Italia.
Le sue armi? Una grande potenza, ma soprattutto la leggerezza
di Marco Perucca Orfei
Carta d’identità
• In vendita da luglio • Concorrenti
• Prezzo ¤ 201.831 Ferrari 458 Italia, Lamborghini
Gallardo, Porsche 911 Turbo S
Ringraziando
la Formula 1
te il pilota su tutto quello che sta Dati costruttore vora davvero bene, non c’è che • La MP4 fa tesoro
succedendo alle ruote. Qualche • 3.799 cm3, V8 a 90° dire. Anche in uscita dai tornanti dell’esperienza maturata
chilometro ancora ed eccoci sul benzina biturbo la motricità è eccellente. Nei cur- a Woking in tanti anni di
nuovo circuito di Portimao, in • 441 kW (600 CV) voni veloci, poi, l’accelerazione Formula 1. A partire dalla
ricerca quasi ossessiva della
Portogallo. Uno scatto e i due a 7.000 giri/min laterale è impressionante: oltre
leggerezza. La scocca è
manettini sono su Track (pista). • 600 Nm da 3.000 1,5 g di picco, secondo la Casa.
realizzata in un unico pezzo
Qui vien fuori la vera MP4: il rol- a 7.000 giri/min Superati i 5.500 giri, il motore di carbonio (MonoCell), grazie
lio, grazie alla gestione idraulica/ • Cambio a 7 marce spinge fortissimo, in un attimo a una nuova tecnologia che
elettronica degli ammortizzatori doppia frizione è già oltre quota 8.000, schiac- consente di contenere i tempi
(non vi sono barre metalliche), • Trazione posteriore ciando letteralmente il corpo di lavorazione in quattro
è praticamente nullo, lo sterzo • Vel. max: 330 km/h contro il sedile. Per la cronaca, ore. La cellula completa pesa
millimetrico e l’inserimento in • 0-100 km/h: 3,3 s la McLaren dichiara uno 0-100 soltanto 75 kg e garantisce
curva rapido quanto preciso. • Lungh. 451 cm km/h in 3,3 secondi e uno spet- valori di rigidezza superiori
L’elettronica gestisce anche il largh. 191 cm tacolare 0-200 in soli 9,1 s. Le a quelli di un’analoga
struttura di lega leggera.
trasferimento della coppia alle alt. 120 cm crediamo sulla parola. ••••
Sia il motore, un inedito V8
ruote, dato che il differenziale è • Massa: 1.336 kg
biturbo, sia il cambio a doppia
libero, senza autobloccante. La- • � 201.831 frizione sono estremamente
compatti. In questo modo,
si abbassa il baricentro, ma
non solo; concentrando le
masse attorno ad esso, si
riduce il momento polare
d’inerzia a tutto vantaggio
della dinamica di guida.
Inoltre, la batteria è agli ioni
di litio (pesa la metà di una
convenzionale), l’impianto
elettrico è d’alluminio (- 5
kg), il supporto cruscotto
di magnesio: altri 4 kg
guadagnati, per un peso
complessivo di 1.336 kg.
CONSUMO medio
Omologato 23,8 km/l
Rilevato 15,9 km/l
infuoca
la sfida
Ritorna alla grande la Ford Focus,
rivale della Golf e dell’Opel Astra.
Punta sul design, ma perde spazio
di Andrea Sansovini per i bagagli. Ottimi i consumi in città
Q uesta volta
vince il design.
Non importa se
dal bagagliaio spariscono 70 litri
e se entrando in auto si rischia
qualche ginocchiata sugli spigoli
della plancia, più prominenti che
su altre vetture. La nuova Focus
ha imparato la lezione della Fie-
sta e, dopo troppi anni – gli ul-
timi sei, della seconda edizione
– di linee semplici e razionali,
dentro come fuori, arriva com-
pletamente trasformata. A far-
le da apripista è già passata la
C-Max, con la quale condivide vale Opel (4,42) e sensibilmente un bel taglio con la sobrietà del-
quasi tutto, dalla meccanica al- più ingombrante della compatta la Focus che conoscevamo.
l’elettronica di bordo. E forse è Volkswagen, ferma ai suoi su-
proprio questa la chiave di lettu- perclassici 4,20 metri. POSTO GUIDA
ra: se la monovolume compatta In generale, il nuovo kinetic Volante con quattro zone di
cresce nelle vendite come vet- design della Ford appare convin- tasti multifunzione, console
tura da famiglia, la Focus cinque cente: le linee sono piacevoli e il straricca, tutta la plancia in ge-
porte si smarca dal ruolo di auto muso risulta molto più aggres- nerale – pochi particolari a par-
tradizionalista e punta sulla per- sivo di prima, grazie alla presa te – sono quelli della C-Max. La
sonalità. Così può rilanciare la d’aria, a trapezio rovesciato, con differenza è che, a bordo della
sfida alla prima della classe, la La somiglianza due grandi triangoli, solo esteti- Focus, si è più «fasciati», av-
Volkswagen Golf, e alla sua riva- con la Fiesta ci, sugli angoli inferiori. Nella co- volti in spazi meno abbondanti
è notevole,
le per eccellenza, l’Opel Astra. specialmente da, che ricorda parecchio la nuo- rispetto alla monovolume, e ov-
dietro, ma va Fiesta, spiccano gli enormi viamente seduti più in basso. E,
ESTERNO la nuova Focus fari, prolungati addirittura fino in effetti, si sta seduti parecchio
Innanzitutto, le misure. La Fo- ha una linea alle portiere posteriori. Grandi in basso, quattro centimetri più
ancora più
cus s’è allungata di un paio di filante. Ora
e «cattivi», infine, anche i cerchi vicini a terra rispetto alla Focus
centimetri: coi suoi 4,36 metri è lunga 436 di lega da 17 pollici, compresi nel uscente: 48,3 cm contro i 52,2
rimane un po’ più corta della ri- centimetri pacchetto Titanium. Insomma, misurati nella prova precedente,
QUATTRORUOTE 117
PROVA SU STRADA
4 9
5 6
3
10
2 7 8
11
1
12
Da sinistra,
il piccolo
portaoggetti
sotto la
plancetta delle
luci e il tasto
Ford Power
per mettere
in moto, un
po’ nascosto
dal volante.
A destra, il
portaocchiali
davanti allo
specchietto
e il cassetto
portaoggetti
Prestazioni
Il nuovo 1.6 TDCi, pur con val-
vole dimezzate per diminuire i
consumi e ottenere l’omologa-
zione Euro 5, se la cava benissi-
mo sul fronte delle prestazioni.
In pista, la Focus ha segnato uno
0-100 di 10,7 secondi, davvero
brillante, e una ripresa in sesta
da 70 a 120 km/h in soli 17,1 se-
condi (la vecchia versione col 1.6
TDCi 109 CV ne impiegava 17,7 in
quinta!). Gran parte del merito
va all’aumento di coppia, passa-
ta da 240 a ben 270 Newtonme-
tri. In più l’overboost aumenta
Facilità di guida
Mette tutti a proprio agio
Feeling in pista
Motore poco emozionante, ma che cambio!
Inserimento in curva
Di buon livello
Grip
Buono anche nel misto stretto
Stabilità
Reazioni ampie al retrotreno, difficile controllo
SEnsibilità freni
Impianto ben dimensionato: infonde sicurezza
Intervento Esp
Se intervenisse prima, faciliterebbe le cose
Il cambio a doppia
frizione e sei rapporti
Powershift è disponibile
sulla 2.0 TDCi
Le persiane
davanti
ai radiatori
si aprono
e chiudono
in funzione
delle necessità.
Quando
sono chiuse,
il Cx migliora
del 5%
70
persino a 160 km/h.
60
Il turbodiesel non
Insufficiente Discreto Ottimo è silenziosissimo
Ottimo
50 e il valore massimo
dei decibel
RIPRESA in VI - A min/max carico 40
AUTO SILENZIOSA in accelerazione
Velocità in km/h Tempo in secondi 90 100 110 120 130 140 150 160 km/h (76,5 dB) è
70-90 7,2/9,0 Con il cambio abbastanza alto,
A.I. ma a regimi
nella marcia più 100
70-100 10,3/12,8 CONFORT ACUSTICO di crociera,
alta si ottengono
70-120 17,1/21,3 tempi lusinghieri,
90 col motore
Ottimo
3,4
3,5
Scarso
2,8
3,0
2,7
2,6
2,5
2,3
2,5
2,2
Discreto
2,0
1,5
1,2
1,2
1,1
1,1
1,0
Ottimo
0,5
Curva Sud
Pavé Gradino Caditoie stradali Rotaie Lastroni Passo carraio Curva Nord
Fotocellula
50 km/h 30 km/h ■ Anteriore ■ Posteriore
MIGLIOR TEMPO In pista la Focus
1’34”03
Nonostante monti si dimostra sicura
pneumatici ribassati e gli interventi dell’Esp,
(215/50R17), ben calibrato per
la Focus non teme la guida sportiva, lasciano
gli ostacoli, una certa piacevolezza
Acceleratore a fondo
nemmeno quelli di guida. Lo sterzo
Acceleratore parzializzato molto pronto consente
più duri. Soltanto
il retrotreno accusa Frenata inserimenti rapidi,
qualche colpo ma resta sempre un po’
Pista asciutta leggero. Nelle curve veloci
su gradini e tombini,
ma l’assorbimento si apprezzano gli appoggi
delle sospensioni Temperatura aria sicuri del retrotreno.
è buono. 4,5 °C Cambio poco contrastato,
Temperatura asfalto ma nell’uso sportivo si ha
7,8 °C qualche impuntamento.
VISIBILITÀ in marcia
24°
BAGAGLIAIO
Angoli bui misurati col laser: 110° misure in centimetri
9°
I montanti anteriori, anche se molto I dati dichiarati e il volume
allungati, non sono massicci nemmeno misurato dal nostro
alla base e non disturbano la visuale Centro prove coincidono:
davanti. L’angolo complessivo di col ruotino sotto il piano 49
50 visibilita è di 250°. Il panettone, dietro, di carico, il bagagliaio
145
si vede fino a 8,2 metri di distanza. contiene 316 litri. Il vano è
11° leggermente più piccolo di 79
11°
21 136 quello di concorrenti come 103-120
133 127
Opel Astra (330 litri)
10° 6°
203 e Volkswagen Golf (344
12° litri), ma soprattutto delude
se confrontato a quello CAPACITÀ
della vecchia Focus,
che coi suoi 385 litri
segnava il record della
316 litri
categoria. Il nuovo design
della carrozzeria
ha sacrificato 69 litri.
18°
10°
AGILITÀ IN MANOVRA
Diametro sterzata Giri volante Sforzo volante Sforzo frizione
24°
33° tra muri in manovra
9° 11,6 m 2,6 1,7 kg 11,7 kg
PAGELLA Focus
Sedile comodo e buone regolazioni, però ★ Insufficiente ★★ Sufficiente
Posto GUIDA ★★★★ ★★★ Discreto ★★★★ Buono
il volante potrebbe avere un’escursione maggiore.
Il nuovo design è «carico» e c’è abbondanza ★★★★★ Ottimo ✩ Vale 1/2 stella
Plancia e Comandi ★★★ di tasti ovunque, dalla console al volante.
Si ritrovano le originali lancette turchesi della
PREGI
Strumentazione ★★★★✩ C-Max, e tutto il resto. Info ricche e ben leggibili.
Automatico bi-zona, con quattro bocchette sulla
Climatizzazione ★★★★ plancia, adeguate all’abitacolo. Ricircolo manuale.
I montanti anteriori, molto avanzati e snelli, non
VisibilitÀ ★★★★✩ disturbano in curva. Un po’ piccoli i retrovisori.
Buoni materiali, plastiche morbide sulla parte alta
Finitura ★★★★ della plancia e apprezzabile cura per i dettagli.
La «Titanium» è decisamente completa; in più
ACCESSORI ★★★✩ ci sono i pacchetti Ford, semplici e interessanti.
Sei airbag ed Esp di serie. In più, a breve sarà Consumi molto bassi in città, grazie
DOTAZIONI SICUREZZA ★★★★✩ al nuovo 1.6 TDCi a 8 valvole, dotato
disponibile la tecnologia sviluppata con la Volvo.
di Start&Stop.
Bene davanti, meno dietro: lo spazio per le gambe Confort acustico ottimo anche
AbitabilitÀ ★★★✩ è soltanto discreto, come sulle concorrenti. a velocità autostradale, buon
Rispetto al modello che esce di scena, si sono assorbimento delle sospensioni.
Bagagliaio ★★★ persi 70 litri di capienza. Un sacrificio al design.
www.quattroruote.it/forums/provesustrada.cfm
il bello della
tradizione
128 QUATTRORUOTE Marzo 2011
Bassa emissione di CO ²
Alfa Romeo Giulietta QV VW Golf DSG GTI A fino a 100 g/km
Giulietta
Quadrifoglio Verde
e Golf GTI: decenni di storia
alle spalle, per trasformare auto
da famiglia in oggetti da appassionati.
In maniera diversa, ci riescono entrambe
di Alessio Viola
ESTERNO Sull’Alfa,
L’impostazione non potrebbe il navigatore
essere più simile: due volumi, (un optional da
1.800 euro) ha
cinque porte, lunghezza intorno menu davvero
ai 4,30 metri. E un certo dinami- poco intuitivi.
smo di base, sul quale s’incasto- Scomode anche
na la connotazione sportiva vera le manopole di
e propria, quella che le differen- comando, piccole
e sfuggenti
zia dalle rispettive sorelle mino-
ri, che è stata fatta con mano
attenta sia sull’una sia sull’altra.
Nessuna delle due rinuncia alla
sua storia pluridecennale, che
anzi ha un po’ il sapore della
firma: sui parafanghi anterio-
ri dell’Alfa ci sono due scudetti
I cerchi da 18
pollici hanno
un disegno
a «turbina»
molto originale
e calzano
pneumatici
ribassati
«barra 40».
Evocativo
il quadrifoglio
sul parafango
Posto guida
Il volante collocato con atten-
zione, la leva del cambio al po-
sto giusto, il bel sedile di pelle
pieno fiore che offre un buon
Il volante contenimento anche nella guida
tagliato nella impegnata: sulla Giulietta tutto
parte bassa è è pensato con cura e, in un con-
ormai un segno
distintivo delle
testo del genere, soltanto la pe-
Audi-Volkswagen daliera stona un po’. Realizzata
più sportive. È di alluminio, è diversa da quella
ricoperto di pelle delle versioni normali ed è piut-
e ha i paddle tosto bella da vedere. Peccato,
per il cambio
però, che alle volte sia scivolo-
sa, nonostante la presenza degli
inserti di gomma, una caratteri-
stica che ovviamente si amplifi-
ca quando si sale a bordo con le
suole non del tutto asciutte. Va
decisamente meglio sulla Golf,
anch’essa dotata di pedaliera
Il tocco
sportivo: come
la Giulietta, pure
la Golf prevede
le pinze dei freni
verniciate di
rosso. Tra le due,
scelte simili pure
per gli impianti:
dischi anteriori
autoventilanti
e posteriori pieni
Interni
È il bello di questo genere di
automobili: la sportività non va
a scapito della praticità e dello
In uscita di curva, per gestire i cavalli è utile il differenziale autobloccante elettronico: Q2 sulla Giulietta e XDS sulla Golf
5 1
4 km/h (g laterale)
Giulietta 61,0 (0,94)
Golf 66,1 (0,92)
km/h (g laterale)
Giulietta 91,7 (0,98)
2 Golf 89,5 (1,06)
3
km/h (g laterale)
Giulietta 120,9 (1,05)
Golf 118,4 (0,95)
Velocità (km/h)
Giulietta 146,8
Giulietta Golf Golf 147,6
Sfida tecnica
all’ultimo
respiro
L
a GTI era il riferimento che i progettisti della
più recente Giulietta si sono prefissi di supe-
rare. La sfida tecnica si gioca pezzo su pezzo.
Il servosterzo elettrico, per esempio: la ZF lo for-
nisce a entrambe, sempre con il motorino elettrico
calettato sulla cremagliera, tuttavia l’Alfa ha chiesto
una potenza maggiore per il motorino, ha una sua Nor. Dyn. Il turbo del 1750 TBi. La pressione
di sovralimentazione aumenta se
strategia per il software e ha scelto un Accelerazione (s) il Dna passa da Normal a Dynamic
rapporto più diretto. Due soli giri volan- 0-100 km/h 7,51 7,16 (a sinistra, le diverse prestazioni)
te tra ruote sterzate tutto a destra e 0-160 km/h 16,50 16,03 e cambiano pure le fasature
tutto a sinistra. Per non fare rimpian- d’aspirazione e scarico, i tempi
1 km da fermo 27,43 27,22 d’iniezione e l’anticipo accensione
gere sterzo e sospensione a quadri- Ripresa (s)
latero alto di 156 e 147, il MacPher-
70-120 km/h in V 10,23 7,99
son della Giulietta ha una messa a
70-120 km/h in VI 12,45 9,59
punto speciale, con angolo d’in-
30-60 km/h in III 3,81 3,28
cidenza del montante (caster, in
inglese, inclinazione all’indietro,
che si vedrebbe guardando di
fianco la sospensione) e ango-
lo d’inclinazione del montante
(king pin in inglese, inclina-
zione verso l’interno, che si
vedrebbe guardando di fronte la
sospensione) maggiori. Il MacPher-
son della Giulietta ha anche un nuovo
collegamento tra mozzo ruota (d’alluminio)
e ammortizzatore, al fine di ridurre la perdita Telaietto e sospensione
di campanatura (camber) quando la sospensione anteriore della Giulietta:
è molto impegnata in curva. Dietro, sia la Golf sia la in blu i mozzi ruota
d’alluminio. Il feeling
Giulietta hanno sospensioni a ruote indipendenti: a dello sterzo migliora
quattro bracci la tedesca, a tre l’italiana. in virtù del MacPherson
Moderni e sofisticati i due motori turbo a iniezione con angoli più elevati
diretta di benzina, il 1750 TBi da 235 CV e 340 Nm di king pin e di caster
(280 Nm col settaggio Normal del Dna) e il 2.0 TSI
da 210 CV e 280 Nm. L’Alfa ha un doppio variatore Caratteristiche Tecniche fornite daI costruttorI
di fase continuo e un’innovativa tecnologia detta
Scavenging, la particolare strategia di controllo Alfa Romeo Giulietta 1750 TBi Quadrifoglio Verde
della fasatura valvole che, assieme a un’opportuna • Motore: ant. trasversale - 4 cilindri - Alesaggio 83,0 mm - Corsa 80,5 mm - Cilindra-
geometria del collettore di scarico, permette di ri- ta 1.742 cm3 - Potenza max 173 kW (235 CV) a 5.500 giri/min - Coppia max 340 Nm a
durre drasticamente il ritardo di risposta del turbo 1.900 giri/min - Blocco cilindri di ghisa e testa di lega leggera - 4 valvole per cilindro
in ripresa. Il VW deriva dal progetto Audi per la ge- - Due assi a camme in testa con fasatura variabile (cinghia dentata) - Iniezione diret-
nerazione EA888 di 1.8 e 2.0 litri. Questo motore ta - Turbo e intercooler. • Trasmissione: trazione anteriore - Cambio manuale a 6
non ha niente in comune con il 2.0 da 200 CV della marce. • Pneumatici: 225/40R18 92W (vettura provata con Bridgestone Potenza
RE050A), cerchi 7,5J. • Corpo vettura: 5 porte, 5 posti - Avantreno a ruote indipen-
GTI quinta generazione (tra l’altro la distribuzione
denti (schema MacPherson), barra stabilizzatrice - Retrotreno a ruote indipendenti,
è a catena e non più a cinghia dentata) e il basa- bracci multipli, molla elicoidale, barra stabilizzatrice - Freni a disco, anteriori auto-
mento di ghisa, realizzato dalla Eisenwerk Bruhl, è ventilanti, con Abs ed Esp - Sterzo a cremagliera, servocomando elettrico - Serbatoio
stato progettato per resistere su evoluzioni fino a 60 litri. • Dimensioni e massa: passo 2,634 m - Carreggiata ant. 1,554 m, post. 1,554
270 CV e 350 Nm (ossia 25 bar di pressione nelle m - Lungh. 4,351 m - Largh. 1,798 m - Alt. 1,465 m - Massa 1.320 kg, a pieno carico 1.825
camere di combustione). Emilio Brambilla kg - Bagagliaio da 350 dm3 a 1.150 dm3 . • Prodotta a: Cassino (FR).
Giulietta
Giulietta
Golf
cavalli. Risultati equivalenti, 10 40,0 10 42,6 invece immutata.
Golf
70 70
Tra i due, quello
60 meglio intonato
60
Insufficiente Discreto Ottimo è il 2 litri
Ottimo
50 della Golf,
50 la quale,
però, sconta
RIPRESA in VI - (Golf in D) A min/max carico 40
AUTO SILENZIOSA un marcato
AUTO SILENZIOSA
40 rumore
Velocità in km/h Tempo in secondi 90 100 110 120 130 140 150 160 km/h 90 100 110 120 130 14
di rotolamento
70-90 3,8/4,7 1,7/1,9 dei pneumatici
A.I. (Indice Articolazione) quando
A.I.
100 100 la velocità
70-100 5,6/6,8 2,7/3,1 CONFORT ACUSTICO comincia a crescere. CONFORT ACUST
70-120 9,6/11,5 4,9/5,6 90 90
Ottimo
CONFORT SOSPENSIONI
m/s2 La vocazione sportiveggiante non può far certo
4,0
3,5
2,0
1,7
1,5
mai sottoposte a eccessive sollecitazioni.
Sia la Giulietta sia la Golf, di base prevedono
0,9
1,0
cerchi da 17 pollici, presenti sulla tedesca.
Ottimo
PROVA SU STRADA n° 3.145 Alfa Romeo Giulietta QV - Volkswagen Golf DSG GTI
Giulietta
Ben impostate sia l’una sia l’altra.
Misure
in mm
La posizione relativa di volante, pedaliera
Golf
C D L e sedile è studiata con cura e la buona
escursione del piantone dello sterzo
H A 26/30 27/36
G permette di trovare la posizione adeguata
I B 53 50 a piloti di tutte le taglie.
B E F
C 86/102 90/100
A
Bassi
D 90 95
Medi
M A
Alti
E 8/39 9/41
F 52 49 E Insuff.
G 53 55 D Suffic.
F
H 139/168 172 Discreta
N
I 77 78 B
C Buona
O
L 77 74
Q
Ottima
P M 76 67
N 51 52 Percentile 95 Giulietta Golf
O 17 18 A (cm) 102 100
P 202 203 B (cm) 25 25
Tra l’italiana e la tedesca, lo spazio non è
granché differente e i numeri del Centro
C (cm) 50 49
Q 128 132
prove ne sono una conferma. Sulla Golf, D (°) 129° 130°
R 133 128 E (cm) 58/63 57/64
però, si ha una sensazione di maggior
ariosità, soprattutto nella zona posteriore. S 130 132 F (cm) 84 83
VISIBILITÀ Angoli bui misurati col laser: Giulietta 118° - Golf 97° BAGAGLIAIO
misure in centimetri
N
26°
Giulietta Golf 12°
10° O
Q
7° 11°
16°
P
15°
53
139-168
102-127
13° 10° 77
12° 9°
Giulietta
41°
33° CAPACITÀ 344 litri
> 10,0 m > 10,0 m
Giulietta Golf
55
172
105-125
Insufficiente Discreto Ottimo
78
www.quattroruote.it/forums/provesustrada.cfm
CONSUMO medio
Omologato 18,2 km/l
Rilevato 13,6 km/l
g/km G oltre 301 g/km G oltre 301 g/km G oltre 301 g/km
E ora
si viaggiA
Luminosa, comoda, parca nei consumi:
con la Verso-S, la Toyota ripropone il concetto
di monovolume compatta. Rinunciando, però,
a un pizzico di versatilità. Frenata un po’ lunga
di Andrea Stassano
V
i ricordate del- Forme è di 16.951 euro (ma, almeno fino e spiovente. La Verso-S ha un
la Yaris Verso? spigolose al primo aprile, quello di lancio obiettivo e non lo perde mai di
Era la piccola, per la Verso-S, sarà inferiore di 800 euro), più vista: offrire la maggior abitabili-
con alta linea
ma capiente, tut- di cintura. gli accessori. Questo esempla- tà possibile. Da qui la forma della
tospazio Toyota, Generosa re, alla fine, costa 19.600 euro, vettura, caratterizzata da sbalzi
derivata dalla berlina. Ora la Ca- la vetratura senza cambio automatico né na- ridotti e dal passo di ben 2 metri
sa nipponica è tornata sul tema, laterale vigatore satellitare, che arriverà e 55, poco meno di quello di una
a quattro
ma ha voltato pagina: l’erede si in seguito. Golf. L’alta linea di cintura tra-
luci; ampio
chiama soltanto Verso-S e – scu- il portellone. smette poi un buon senso di pro-
sate il gioco di parole – il verso Il frontale ESTERNO tezione agli occupanti. Nell’insie-
non lo fa a nessuno. Rispetto al- (in basso) Per il muso, ha fatto scuola la me, la giapponese è equilibrata
la Yaris Verso, il nuovo modello è spiovente, piccola iQ: gruppi ottici a spigolo, e gradevole, pur non brillando in
con cofano
è più grande e accattivante, ma corto e larghe larghe prese d’aria, cofano corto senso assoluto per originalità.
ha perso qualcosa in termini di grigliature
versatilità. La lunghezza è cre-
sciuta a quattro metri, per molti
una soglia fatidica, ma ancora un
compromesso ideale tra impiego
cittadino ed extraurbano.
La Verso-S si conferma mo-
novolume super razionale, ma
il salto di qualità è evidente,
soprattutto negl’interni. Due le
motorizzazioni: 1.3 benzina da
99 CV e 1.4 turbodiesel da 90.
Noi abbiamo provato la prima
con cambio manuale e allesti-
mento Active: il prezzo di listino
11
1 Comando regolazione
degli specchi elettrici, non
illuminato 2 Pulsanti audio
e cambio di stazione radio
3 Contagiri con principali
spie motore, inclusa bassa
temperatura funzionale
4 Connessione telefono
Bluetooth 5 Doppie frecce,
collocate dalla parte
del guidatore 6 Sistema audio
con display touch screen
e interfaccia multimediale:
anche monitor per telecamera
posteriore 7 Comandi relativi
a informazioni sull’auto, Posto guida con volante inclinato e comandi Sopra,
set-up e navigatore satellitare Facile entrare, grazie alla chia- «alti» e a portata, leva cambio su il pulsante
(non ancora disponibile) ve elettronica (optional) e al- tutti. Il sedile è comodo, con buo- Start,
e, a sinistra,
8 Parte comandi del clima l’ampio angolo d’apertura delle na profilatura laterale inferiore e il quadro
automatico mono-zona porte, almeno davanti. L’impatto corretto sostegno lombare: ap- strumenti:
9 Spia cinture di sicurezza è positivo, l’ambiente di qualità, prezzabile se si fa molta strada. buona la
posteriori non allacciate che come sempre privilegia la Ampia l’escursione in altezza del- leggibilità, con
illuminazione
10 Torretta leva cambio sostanza all’apparenza: ben do- la seduta, mentre non si può di-
ambrata.
manuale sata l’alternanza di materiali più re altrettanto del piantone: così, Nel piccolo
11 Presa accendisigari gradevoli – per esempio, attorno qualcuno può trovarsi a guidare display sono
12 Sportello inferiore cassetto alle bocchette o sul cassetto por- col volante più in basso del solito. racchiuse
portaoggetti taoggetti – e più economici, come Sportiveggiante la strumentazio- alcune
informazioni
13 Spazio per riporre oggetti sotto al parabrezza, dove la pla- ne, a fondo nero e trama a nido di viaggio
tra i due sportelli del vano stica «flette» un po’. Rialzata, ma d’ape, con lancette rosse dalla
davanti al passeggero non troppo, la posizione di guida, buona leggibilità. Note stonate:
Una bella
comodità,
le maniglie
di sblocco
degli schienali
presenti
nel bagagliaio
Lo Smart
entry è incluso,
i retrovisori non sono ripiegabili assieme al rò, cade inevitabilmente sul tet-
elettricamente e i comandi nep- pulsante Start, to panoramico fisso di vetro con
pure illuminati: stessa cosa per nello Style spessa tendina elettrica, incluso
gli alzavetri, escluso quello del pack. Sopra, nel Lounge pack (1.000 euro),
passo lungo
guidatore. Inoltre, non ci sono e sbalzi ridotti che comprende anche il clima
spie per le luci accese sul quadro al minimo. automatico. Niente da dire, l’ef-
strumenti. Piccole economie, qua I vetri fetto «cielo aperto» è notevole:
e là. Carino, invece, il diagramma posteriori l’unica perplessità, semmai, po-
oscurati fanno
dei consumi sul display centrale. parte del
trebbe riguardare l’estate, vista
In avanti, si ha una buona visi- Lounge pack l’assenza di bocchette posteriori.
bilità, nonostante i grossi mon- Piuttosto facile sistemare gli og-
tanti, «spezzati» da utili luci. Più getti da viaggio, come cellulare,
difficile indovinare gli ingombri, davanti siede una persona alta. auricolare, telecomando, botti-
per il muso molto spiovente: in Interessante, poi, la possibilità gliette: il tunnel ha più scomparti
retromarcia torna utile la teleca- di regolare l’inclinazione dello e si presta, ma è un po’ basso da
mera, anche perché non ci sono i schienale del divanetto. In ogni raggiungere dal posto di guida.
sensori di parcheggio. caso, alla spaziosità contribui- Forse avremmo aggiunto un cas-
scono il pavimento piatto e il re- settino alla sinistra del volante.
Interni cupero sistematico di ogni centi- Eccoci al bagagliaio: e qui le dif-
Di spazio sulla Verso-S ce n’è, metro disponibile: lo si nota, per ferenze tra Yaris e Verso-S sono
in larghezza e – ovviamente – in esempio, nella plancia a sviluppo tante. Non c’è più il portellone in-
altezza: e dietro è difficile stare verticale e nella sagoma «light» cernierato a destra, ma uno clas-
scomodi con le gambe, anche se dei sedili anteriori. L’occhio, pe- sico, peraltro molto lungo. Inoltre
Il Dual VVT-i
è moderno
e raffinato,
con due
variatori
di fase
e rapporto di
compressione
di 11,5 a 1.
L’iniezione
è indiretta
Il Cvt (vedere
a lato e sotto)
è stato rivisto:
è riservato
all’1.3
a benzina,
mentre l’1.4
L
diesel ha
a caccia allo spreco d’ener- a contatto con le camme, in mo- il robotizzato
gia passa attraverso solu- do da ridurre gli attriti rispetto M-Mt
zioni originali, come l’im- al contatto a strisciamento. Alla
piego di alcuni cablaggi d’allu- Toyota sono giunti addirittura
minio per l’impianto elettrico. a scegliere una cinghia dei ser-
Questo materiale leggero, che vizi con un numero inferiore di
è anche un ottimo conduttore nervature, per ridurre lo sforzo
di corrente, riduce del 30% il necessario a fletterla sulle pu-
peso rispetto al convenzionale legge. La lotta al peso superfluo
impianto con fili di rame. Anche ha poi visto una riduzione consi-
il tetto di vetro di solito fa male stente (11%) per i sedili e l’ado-
alla dieta, poiché il suo spessore zione di acciai speciali ad alta e
è ben superiore a quello della altissima resistenza per il 45%
lamiera. Ma, sulla Verso-S, il si- della scocca.
stema d’unione del cristallo alla Il 4 cilindri a benzina di 1.329
scocca limita l’aggravio a 10 kg. A cm3 ha basamento e testa di le-
proposito di vetri, grazie all’inse- ga leggera e distribuzione Dual
rimento di una pellicola insono- VVT-i (Variable Valve Timing-
rizzante, si è ridotto lo spessore intelligent) con due variatori di
del parabrezza senza conseguen- fase, su aspirazione e scarico,
ze sulla rumorosità interna. invece del classico VVT-i col va-
Numerosi gli accorgimenti an- riatore sul solo lato aspirazio-
ti-spreco anche nella costruzio- ne. Il rapporto di compressione
ne del motore, come l’adozione (11,5:1) è elevato per un motore
di bilancieri a rullo per le zone a iniezione indiretta, risultato
Senza carenature
si lavora meglio
Caratteristiche Tecniche fornite dal costruttore
Scarso
Discreto
70 70
la quantità del
60 60 rumore, l’abitacolo
Insufficiente Discreto Ottimo della Verso-S
Ottimo
Ottimo
50 50 risulta confortevole
anche oltre le
RIPRESA in VI - AAUTO
40
SILENZIOSA
min/max carico 40
AUTO SILENZIOSA velocità ammesse
Velocità in km/h 90 Tempo
100 in110secondi
120 130 140 150 160 km/h 90 100 110 120 130 140 150 160 km/h in autostrada,
70-90 con riscontri
A.I.8,7/10,3 Ok, non è il suo
(Indice Articolazione) A.I. lusinghieri sui 130
100 forte e i tempi sono 100
70-100 13,8/16,2 CONFORT ACUSTICO CONFORT ACUSTICO orari. Non molto
90 alti. Nonostante 90
70-120 25,4/29,9 una rapportatura dissimile il discorso
Anteriore
Ottimo
Ottimo
Scarso Discreto
30-60 in III (prontezza motore) 5,7 alle sollecitazioni. acustico vero inizia
50 Modello 1 50 oltre i 150 orari.
Modello 2 Rombosa, invece, in
40 40 piena accelerazione.
DISAGIO ACUSTICO DISAGIO ACUSTICO
30 30
Insufficiente Discreto
90 100 110 120 130 140 150 Ottimo
160 km/h 90 100 110 120 130 140 150 160 km/h
3,3
3,5
Scarso
5,0
2,9
3,0
2,7
2,5
2,3
2,0
Discreto
1,9
2,0
1,7
1,1
1,5
1,1
1,1
1,0
Ottimo
0,5
Curva Sud
Pavé Gradino Caditoie stradali Rotaie Lastroni Passo carraio Curva Nord
Fotocellula
50 km/h 30 km/h ■ Anteriore ■ Posteriore
MIGLIOR TEMPO Subito due cose: la frenata
1’35”77
Sembra divisa pronta, ma poco modulabile
in due: rilievi e, in uscita dallo stretto,
da classe superiore la difficoltà di evitare
all’avantreno, mentre il pattinamento della ruota
al retrotreno emerge interna, per l’assetto troppo
Acceleratore a fondo
una sofferenza morbido. Sottosterzante
Acceleratore parzializzato l’inserimento in curva,
nel passaggio
sulle irregolarità Frenata ma con buona reattività
secche (gradini, al rilascio dell’acceleratore.
Pista asciutta Il motore fa il suo dovere,
rotaie). Sospensioni
molto efficaci lo sterzo è lineare, sebbene
sugli ostacoli lunghi, Temperatura aria un po’ lento. L’inversione
più rumorose 5,7 °C di rollio nei cambi
su quelli brevi. Temperatura asfalto di direzione è laboriosa.
8,7 °C Molto bene il cambio.
VISIBILITÀ
22°
in marcia BAGAGLIAIO
Angoli bui misurati col laser: 91° 12° misure in centimetri
Due le luci supplementari laterali, in In configurazione standard,
coda e davanti: e, in quest’ultimo caso, il volume utile è accettabile
danno una mano. In manovra bisogna (289 l), ma non eccezionale.
affidarsi alla telecamera, in quanto non Interessante, però,
43-54
51sono disponibili i sensori di parcheggio. la possibilità di variare la
134-170
Specchi esterni adeguati. posizione del piano di carico:
a filo soglia o ribassata di
9° 99-142
14 126 circa 12 cm. Il ripiano si può
122 122 75
anche togliere, così si hanno
4°
208
9° a disposizione ulteriori
15° 82 litri (371 in totale),
sfruttando il pozzetto vuoto CAPACITÀ
del ruotino; l’auto, infatti, è
dotata di kit di riparazione,
alloggiato sotto al sedile
289 litri
(+ 82 litri)
del passeggero. A schienali
abbattuti, si ottiene un
17° piano di carico lungo 1,70 m.
7°
AGILITÀ IN MANOVRA
Diametro sterzata Giri volante Sforzo volante Sforzo frizione
30° tra muri in manovra
22°
12° 11,5 m 2,8 2,0 kg 9,3 kg
www.quattroruote.it/forums/provesustrada.cfm
spazio
razionale
Nella rinnovata Mazda5
i volumi interni sono
modulabili a piacere. E in più
ci si sta in sette. Riuscito
il nuovo motore turbodiesel.
E pregevole anche
la manovrabilità del cambio
di Marco Ghezzi
S ette posti in
un unico grande
volume. Oppure
cinque, ma anche quattro, tre e
persino due. Nell’ultimo caso, si
crea alle spalle dei passeggeri
calandra è più grande e il pa-
raurti molto più scolpito – sia la
coda, ora con le luci orizzontali.
Ma è soprattutto il lavoro con-
dotto sulla fiancata a rendere
più slanciata questa monovolu-
dei grandi specchi retrovisori
esterni. Nel complesso, però, il
campo visivo è piuttosto buo-
no in tutte le direzioni, anche
in manovra. A meno che i posti
non siano tutti occupati e gli
anteriori un vano enorme, dove me: una sorta di modello slim di enormi appoggiatesta sollevati:
poter stivare quasi 1,5 metri cu- taglia large. nel caso, tornano utili i sensori
bi di oggetti vari. La Mazda5, in- di parcheggio posteriori.
somma, nasce attorno a un abi- Posto guida I comandi sono ben distri-
tacolo a configurazione variabi- Posizione classica, rialzata e buiti sulla plancia e sulle razze
le, grande dentro nonostante piuttosto staccata dal parabrez- del volante. E anche la leva del
ingombri esterni compatti, utili za, ma non troppo «seduta», cambio è a portata di mano,
a non metterla d’impaccio quan- cioè a gambe piegate sui pedali corta ma alla giusta altezza, su
do ci si muove in spazi ristretti. e con il volante tra le ginocchia una piccola base prominente
Il tutto a prezzi competitivi: di come sulle prime monovolume. raccordata alla console centra-
base costa 25.000 euro e anche Grazie alle ampie possibilità di Il frontale è le, che ospita pure le regola-
esagerando con l’allestimento regolazione di sedile e pianto- stato rivisitato zioni del clima e quelle dell’au-
per renderlo
non si superano mai i 28.000. ne dello sterzo, si ottiene un più fluido
toradio. In entrambi i casi, la
assetto un po’ meno sacrifica- e dinamico: gestione delle varie funzioni è
ESTERNO to: si può stare più bassi e al- la griglia estremamente semplice e può
Auto così concepite, dove la lungati, conservando però un anteriore essere visualizzata nel lungo
priorità è lo spazio interno, in buon campo visivo. Anche se i è più grande, e stretto display situato nella
e il paraurti
genere non hanno una gran bel- due montanti anteriori, molto più scolpito. parte superiore della plancia.
la silhouette. E la Mazda5 non avanzati, possono dar fastidio Cambiano
sfugge alla regola, sebbene i nei tornanti e in corrisponden- anche i fari. Interni
consistenti ritocchi apportati al za degli incroci. I problemi na- Il movimento A parte qualche miglioria al-
del passaruota
nuovo modello vadano proprio scono nella parte inferiore, do- è ripreso
la forma, alle dimensioni e alla
nella direzione di snellirne la li- ve la sagomatura è più robusta e amplificato struttura dei sedili (sono stati
nea. Cambiano sia il muso – la e si sconta anche la presenza sulla fiancata rinnovati anche i rivestimenti),
Lo spazio che si
libera al centro
della seconda fila,
rinunciando al
posto in mezzo,
può essere
occupato da
un portaoggetti
con fondo
di rete: emerge
dal sedile che
gli sta accanto,
con una semplice
rotazione.
Nella foto
al centro,
il piano di carico
del bagagliaio
con le due file
di sedili ribaltate
Prestazioni
Sorpresa: il nuovo turbodie-
sel, più piccolo e meno potente,
non fa rimpiangere il vecchio 2
litri da 143 cavalli. Al di là delle
prestazioni rilevate, in base alle
L’esame in officina
Schema
multilink per
L’avantreno è fedele allo schema MacPherson,
la sospensione
ma rispetto alla precedente Mazda5 è stato
posteriore. Gli
fatto un gran lavoro sulle boccole elastiche
ammortizzatori
e sugli angoli caratteristici della sospensione
non sono
coassiali
alle molle
Verifica Facile Media Difficile per togliere
meno spazio
Sblocco cofano motore ■ al bagagliaio
Controllo e rabbocco olio motore ■
Sostituzione olio motore e filtro ■
Rabbocco liquido refrigerante ■ do. La sofisticazione del sistema consentono di ottenere note-
Riempimento liquido lavavetri ■ Egr è del resto una caratteristica voli miglioramenti modificando
Accessibilità batteria ■ comune a tutti i motori Euro 5 ed in modo poco visibile, ma assai
Accessibilità fusibili ■ Euro 6, in quanto consente di te- efficace, angoli di assetto e ma-
Sostituzione lampade anteriori ■ nere sotto controllo sia le polveri teriali elastici. Come in tutti i
Sostituzione lampade posteriori ■ fini sia gli ossidi di azoto. nuovi modelli, la struttura della
Accessibilità attrezzi e scorta ■ La Mazda5 presenta numerosi carrozzeria prevede il ricorso ad
aggiornamenti anche a livello acciai ad alta e altissima resi-
di sospensioni, sterzo e scocca, stenza per irrobustimenti locali;
con l’obiettivo di rendere più in alcune zone è stato aumenta-
agile e piacevole la guida, ridur- to il numero di punti di saldatu-
re anche qui i pesi e aumentare ra, mentre per i montanti di coda
la sicurezza. Le moderne tecno- s’è fatto ricorso a una struttura
logie di calcolo computerizzato scatolata. Emilio Brambilla
Scarso
Discreto
70 70
dB(A) e la qualità
60 60 (A.I.) del rumore,
Insufficiente Discreto Ottimo non fanno altro
Ottimo
Ottimo
50 50 che confermare
la sensazione
RIPRESA in VI
40 AAUTO SILENZIOSA
min/max carico 40
AUTO SILENZIOSA positiva degli
Velocità in km/h 90 Tempo
100 in110secondi
120 130 140 150 160 km/h 90 100 110 120 130 140 150 160 km/h occupanti.
70-90 6,6/7,5Articolazione)
In sesta soffre Solo quando
A.I. (Indice A.I. si superano
100 un po’ il rapporto 100
70-100 9,7/11,2 CONFORT ACUSTICO CONFORT ACUSTICO i 150 km/h,
70-120 9017,0/19,7 lungo, specie 90 le curve superano i
a pieno carico.
Ottimo
Ottimo
Scarso Discreto
30-60 in III (prontezza motore) 4,6 km/h in 13,4 s). l’auto è rumorosa
50 Modello 1 50 Anteriore o, comunque,
Modello 2 Posteriore emette le frequenze
40 40 più fastidiose
DISAGIO ACUSTICO DISAGIO ACUSTICO per l’orecchio
30 30
Insufficiente Discreto
90 100 110 120 130 140 150 Ottimo
160 km/h 90 100 110 120 130 140 150 160 km/h umano.
3,5
Scarso
2,8
3,0
2,7
2,6
2,4
2,3
2,5
2,2
Discreto
1,9
2,0
1,8
1,5
1,2
1,1
1,0
1,0
1,0
Ottimo
0,5
Curva Sud
Pavé Gradino Caditoie stradali Rotaie Lastroni Passo carraio Curva Nord
Fotocellula
50 km/h 30 km/h ■ Anteriore ■ Posteriore
MIGLIOR TEMPO Su pista asciutta,
1’35”91
Buono il lavoro delle ma con temperature rigide
sospensioni, in grado e l’Esp disinserito,
di assorbire anche gli la Mazda5 si è divincolata
ostacoli più insidiosi tra i cordoli con inattesa
(gradini e tombini) agilità, considerato
Acceleratore a fondo
del percorso confort. il suo assetto turistico
Acceleratore parzializzato e nonostante le vistose
Le sollecitazioni che
filtrano nell’abitacolo Frenata perdite di aderenza
sono davvero molto del retrotreno sui curvoni
Pista asciutta veloci e nei repentini
contenute. Dietro,
i picchi sono appena cambi di traiettoria. Un
un po’ più alti. Temperatura aria fenomeno ben contrastato
Insomma, la Mazda5 2 °C dal controllo di stabilità,
si rivela un’auto Temperatura asfalto quand’è attivo. Pregevole
piuttosto comoda. 5 °C il cambio, meno lo sterzo.
100
101
possono poi
emergere due 34
18 00
132
125
sedili, non
118
60
particolarmente
214 comodi (la seduta
è quasi a filo Insuff. Suffic. Discreto Buona Ottima
pavimento),
ma accessibili Alti ■
senza troppi Medi ■
contorsionismi. Bassi ■
100
101
125
118
AGILITÀ IN MANOVRA
30°
Diametro sterzata Giri volante Sforzo volante Sforzo frizione
tra muri in manovra
23°
11,4 m 3,0 1,8 kg 11,5 kg
8°
www.quattroruote.it/forums/provesustrada.cfm
A metà dell’opera
L’Alfa Romeo Giulietta taglia il traguardo intermedio senza accusare
grandi problemi. Soltanto qualche noia dal cambio e dallo Start&Stop
G
di Alessio Viola
iusto il tempo
di concludere
rilevazioni, foto
e i mille test di una prova su stra-
da e per la nostra Giulietta, lo
scorso maggio, è cominciato un
secondo esame non meno impe-
gnativo: i 100.000 chilometri
della classica prova di durata.
Dieci mesi dopo, siamo a metà
strada. Anzi, più in là: come testi-
monia la foto qui in basso, al mo-
mento di andare in stampa la
Giulietta è già oltre i 55.000 km.
E, quel che è più importante, sul
diario di bordo non ci sono anno-
tazioni di rilievo.
lady
in giallo
La Jaguar XF è andata alla grande
fin quasi alla fine del test. Poi, sulla pista
di Nardò, il Dpf ha misteriosamente dato forfait.
Ma il guasto nulla toglie alla qualità dell’auto
di Alessio Viola
Fa dimenticare
le inglesi d’una volta
R
aramente s’era vista una rosità del cuscinetto nel tendito- Dati costruttore
vettura chiudere il test re per la cinghia dei servizi. Del • 2.993 cm3,
di 100.000 km nelle con- Dpf e della spia avaria motore V6 diesel
dizioni di questa XF. I tecnici del abbiamo detto, raccontando di • 177 kW (240 CV)
nostro Centro prove sono stati Nardò e del ritorno: a pagina 182 a 4.000 giri/min
sintetici: la Jaguar è come nuo- riportiamo la spiegazione di Ja- • 500 Nm
va. Non soltanto nelle zone vi- guar, che imputa al gasolio con- a 2.000 giri/min
sibili, ma anche in quelle che il taminato e a una sosta durante • automatico 6 marce
normale utente non vedrà mai. In la rigenerazione gli inconvenienti • Trazione posteriore
particolare, il motore (che abbia- segnalati. I dispositivi antinquina- • Vel. max: 240 km/h
mo smontato fino all’ultima vite) mento si fanno ricordare anche • 0-100 km/h: 7,1 s
è perfetto. Sostituita preventiva- per le incrostazioni carboniose • Lunghezza 496 cm
mente in garanzia solo la valvola (ininfluenti sul funzionamento) larghezza 188 cm
che devia i gas di scarico verso il sulle valvole d’aspirazione. Sono altezza 146 cm
turbo più piccolo (per accelerarlo il risultato dell’elevato ricircolo • Massa: 1.820 kg
più rapidamente ai bassi regimi) di gas di scarico nelle camere di
o anche verso il secondo turbo. combustione, necessario per ri-
Questo dimostra che, se ben pro- durre le emissioni d’ossidi d’azo-
gettati e dimensionati, anche i to (NOx). Di tutto il resto, che
raffinati e potenti diesel d’ultima vedete qui a destra, nulla da dire.
generazione (il V6 d’origine Psa Turbo: nessun gioco anomalo de-
della XF ha un sofisticato siste- gli alberini o usure sui cuscinetti.
ma di sovralimentazione con Idroguida: zero perdite, rumoro-
due turbo) non danno problemi. sità o giochi. Radiatori, semiassi,
Il cambio automatico, che non freni, carrozzeria, climatizzatore
ha mai dato noie, funziona alla e via discorrendo, sono tutti inec-
perfezione e non mostra segni cepibili. A questo punto, le battu-
d’usura. Per trovare un difetto te sull’inaffidabilità delle Jaguar
che vada oltre l’alzavetro poste- sono un ricordo del passato.
riore, va citata la leggera rumo- Emilio Brambilla
RUMOROSITÀ
Veocità in km/h dB(A)
50 (su asfalto) 57,6 55,9
50 (su asfalto drenante) - 63,7
50 (su pavé) 74,7 72,3
Max in accelerazione 70,4 69,3
100
dB(A) A.I. (Indice
100
dB(A)
Articolazione) A.I
100 100
AUTO RUMOROSA CONFORT ACUSTICO
AUTO RUMOROSA
90 90 90 90
Scarso
Scarso
Inizio Anteriore
Ottimo
80 80 80 80
Fine Posteriore
70 70
Discreto
Discreto
70 70
60 60
Scarso Discreto
60 60
IN SINTESI 50 Inizio 50
Ottimo
Ottimo
I lettori più affezionati ricorderanno che a Nardò, 50 Fine
50
40 40
con una XF, c’eravamo già stati in occasione AUTO SILENZIOSA AUTO SILENZIOSA
DISAGIO40ACUSTICO DIS
40 30 30
della Prova su strada, nella primavera del 2008: 90 100 110 120 130 140 150 160 km/h 90 100 11090 120100 130110 140120 150130160 140
km/h 150 160 km/h90
24 ore a tavoletta, un test dal quale l’auto uscì
in forma smagliante. Questa volta, qualche piccolo CONFORT SOSPENSIONI
inconveniente c’è stato, ma è il caso di sottolineare m/s2
un paio di elementi: ai tempi, nella prova avevamo
3,5
Scarso
2,5
2,2
Discreto
1,8
1,5
1,3
1,0
di fatica traspariva: per esempio, nella prova
0,7
Ottimo
T
di Alessio Viola
La preparazione della 500 Quattro mesi di vita: Per i 100.000, scenario ben
all’inizio del test è il momento del deserto diverso: le nevi di Capo Nord
Poco prima dei 140.000 chilo- 12 gennaio tachilometri, non si può proprio cato della meccanica.
metri, la vettura è tornata in offi- 2011: sono immaginare che abbia alle spalle Soltanto qualche rumorino
cina per una piccola operazione passati più tutta la storia che ha: da un lato, dalla frizione indica che l’ora di
di 1.200 giorni
di manutenzione straordinaria. dal via, quando la sensazione di guidare un’auto un intervento importante si av-
Il montaggio delle gomme inver- la 500 taglia ancora «ben legata», dall’altro vicina: si tratta del cuscinetto
nali, infatti, è stata l’occasione il suo ennesimo gli arredi interni in ordine. Con reggispinta, che comincia a sen-
per sostituire un braccetto della traguardo. altre vetture, troppo spesso ci tire la fatica, ma dopo 150.000
E non è
sospensione anteriore: 90 euro è capitato di arrivare a 100.000 chilometri è il minimo. In ogni
detto che sia
il prezzo del ricambio, più un l’ultimo... chilometri con l’abitacolo che, caso, l’auto non ha fatto una pie-
paio d’ore di manodopera, per quasi quasi, appariva più affati- ga neppure nelle classiche rile-
un totale di circa 200 euro. vazioni in pista. Accelerazione,
Per il resto, soltanto benzina, ripresa, consumi: la 500 è anda-
qualche piccolo (e fisiologico) ta persino meglio di quand’era
rabbocco di lubrificante e la so- nuova. Parte del miglioramento
stituzione di alcune lampadine: è dovuto alle condizioni atmo-
un fanale anteriore e un paio di sferiche più favorevoli (le rileva-
luci di posizione posteriori. zioni d’inizio prova erano state
Doppiata la boa dei 150.000 effettuate d’estate), ma numeri
chilometri, la nostra 500 con- così «belli» sono anche la con-
tinua ad andare alla grande. Se ferma dell’ottimo stato di salute
non si fa cadere l’occhio sul con- generale della piccola Fiat. ••••
RUMOROSITÀ
Veocità in km/h dB(A)
50 (su asfalto) 60,8 61,7
50 (su asfalto drenante) - 71,4
50 (su pavé) 79,5 78,7
Max in accelerazione 82,6 81,5
100
dB(A) A.I. (Indice
100
dB(A)
Articolazione) A.I
100 100
AUTO RUMOROSA CONFORT ACUSTICO
AUTO RUMOROSA
90 90 90 90
Scarso
Scarso
Inizio Anteriore
Ottimo
80 80 80 Inizio 80
150.000 Posteriore
70 150.000 70
Discreto
Discreto
70 70
60 60
Scarso Discreto
60 60
50 50
Ottimo
Ottimo
50 40 50 40
IN SINTESI 40
AUTO SILENZIOSA
30
AUTO SILENZIOSA
DISAGIO40ACUSTICO
30
DIS
In più di mezzo secolo, di prove strane 90 100 110 120 130 140 150 160 km/h 90 100 11090 120100 130110 140120 150130160 km/h
140 150 160 km/h90
ne abbiamo fatte tante: raid nei luoghi più disparati,
prove di durata col cofano sigillato e chi più CONFORT SOSPENSIONI
3,9
ne ha, più ne metta. Ma è la prima volta m/s2
che andiamo oltre la soglia classica dei 100.000 3,5
Scarso
4,2
chilometri, in un test di durata: normale che sia
2,9
3,0
toccato a un’auto importante come la 500 tenere
2,6
2,5
2,2
2,1
2,0
Discreto
2,0
ma la piccola torinese sembra aver capito
1,7
1,5
0,5
richiedendo non molto più della manutenzione
ordinaria. Tutta questa salute potrebbe far venire
voglia di continuare: per esempio, non manca molto
al traguardo dei 160.000 km. Che vuol dire 100.000
miglia: un bel numero tondo da sbandierare anche
Oltreoceano, dove la 500 sta muovendo proprio Pavé Gradino Caditoie stradali Rotaie Lastroni Passo carraio
adesso i suoi primi passi. 50 km/h 30 km/h ■ Inizio ■ 150.000
un uomo
in difesa
Consegnato a Ralph Nader, paladino
dei consumatori, il primo premio
«Gianni Mazzocchi». E l’Alfa Romeo
Giulietta vince «La novità dell’anno»
L
Giovanna
Mazzocchi
Bordone,
a prima edizione del chi a scriverne la prefazione. Entram- presidente
premio intitolato a Gianni bi, del resto, sono stati precursori e dell’Editoriale
Mazzocchi, fondatore ed paladini della difesa dei consumato- Domus,
consegna
editore di «Quattroruote», non poteva ri: Mazzocchi attraverso le pagine di il premio
andare che a Ralph Nader. Tante, in- «Quattroruote», Nader con gli stru- intitolato
fatti, erano le affinità fra i due uomini menti della pressione sui costruttori e a Gianni
che, quando venne pubblicato in Italia della politica (è stato anche più volte Mazzocchi
a Ralph Nader.
negli anni 60 il libro di Nader «Unsafe candidato alla presidenza degli Stati In alto, il
at any speed» (tradotto all’epoca con Uniti). Per questo, Nader è venuto a Clemens
Weisshaar, autore dibattito: da
«L’auto che uccide») con il suo clamo- Milano per ritirare dalle mani di Gio- con Reed Kram sinistra, Nader,
roso atto di accusa nei confronti della vanna Mazzocchi Bordone, presidente del trofeo, ne Tronchetti
General Motors e, in particolare, della dell’Editoriale Domus, un premio spe- spiega i significati Provera
e Wester
Chevrolet Corvair, fu proprio Mazzoc- ciale, progettato dai designer Clemens
Weisshaar e Reed Kram partendo dal Marco Tronchetti Provera, presidente maggiore diffusione dell’elettronica.
logo della nostra testata ed evocando, di Pirelli SpA, e Harald J. Wester, am- Tesi non del tutto condivisa da Wester,
con altrettanti modellini, l’evoluzione ministratore delegato di Abarth, Alfa secondo il quale l’elettronica ha enor-
dell’automobile negli ultimi 55 anni, Romeo e Maserati. Nader, infatti, non memente contribuito ad aumentare la
quanti ne sono trascorsi dalla fonda- si è lasciato sfuggire l’occasione per sicurezza delle automobili moderne.
zione di «Quattroruote». Ma l’anima- bacchettare i costruttori, partendo Quello che forse più conta, però, è
tore della difesa dei consumatori ame- dall’esperienza degli Stati Uniti dove, una corretta informazione dei consu-
ricani ha partecipato con la consueta solo nel 2010, sono state sottoposti a matori: un passo avanti, anticipato da
verve polemica anche al dibattito or- richiami ben 20 milioni di veicoli: una Tronchetti Provera, sarà la prossima
ganizzato in occasione della consegna dimostrazione di qualità insufficiente introduzione di etichette indicative
dei premi del concorso «La novità del- di un prodotto che dovrebbe essere delle qualità dei pneumatici. Una stra-
l’anno» (vinto, per volontà di voi lettori, ormai maturo e che sconta invece da che «Quattroruote» ha intrapreso
dalla Giulietta), affiancando sul palco ancora le difficoltà derivanti dalla fin dalle origini.
il cavaliere
ELETTRICO
L’imprenditore sudafricano vuole rivoluzionare
l’industria del motori e scommette che tra non
molto la maggioranza delle auto sarà elettrica.
Ma alcune incognite sulla sua Tesla ancora
rimangono. E lui non fa molto per fugare i dubbi...
S
di Gian Luca Pellegrini
il marziano dell’automobile
Trasferitosi negli Stati Uniti a 17 anni, Musk ottie-
ne due lauree – una in fisica e l’altra in economia
– ma molla tutto per buttarsi nel web, allora nascen-
te. Fonda la Zip2, che fornisce servizi internet ai
quotidiani: dopo quattro anni, vende l’azienda per
Elon Musk, qui ritratto nello showroom Tesla di Milano, è apparso come special guest star in «Iron Man 2», a dimostrazione
della formidabile reputazione che quest’imprenditore sudafricano gode nell’establishment industriale e finanziario americano
22 milioni di dollari. Con parte del ricavato, apre la Insomma, una vicenda quantomeno particolare,
PayPal, che fornisce una soluzione sicura per i pa- dove gli interrogativi sono tanti. Li abbiamo girati
gamenti online. Nel 2002, eBay acquista la PayPal a Elon Musk, che sta girando il mondo per aprire
per 1,5 miliardi di dollari, di cui 160 milioni vanno a i vari punti vendita (in Italia, c’è soltanto quello di
Musk. A quel punto, l’imprenditore decide di inau- Milano). Scoprendo, però, che ottenere maggiori
gurare un’azienda che si chiama SpaceX e che ha dettagli è un’impresa a dir poco titanica.
la non comune missione di colonizzare Marte. Sem-
bra uno scherzo, ma non lo è: un paio di anni fa, la • La Tesla è leader nella propulsione elettrica,
SpaceX ha vinto una gara indetta dal Governo di ma velocemente stanno arrivando i giganti
Washington, aggiudicandosi (per la bella cifra di 1,6 dell’auto: come farete a competere con loro?
miliardi di dollari) il diritto di assicurare i collega- Uno dei nostri obiettivi è quello di essere uno
menti con la Space Station che orbita fra la Terra stimolo per l’industria tutta verso un approccio
e il pianeta rosso. Musk, però, vuole qualcosa di più più verde. E ritengo che ci siamo riusciti. Bob
tangibile da fare durante il giorno. Lutz, per esempio, ha avuto l’onestà intellettuale
Nel 2004, incontra un ingegnere di nome Martin di ammettere che lo spunto della Volt è arrivato
Eberhard, che gli propone di finanziare parte di sull’esempio della Tesla. Insomma, noi vogliamo
un progetto legato alla produzione su larga scala rappresentare un catalizzatore che favorisca
di un’auto sportiva elettrica con batterie a ioni di l’accelerazione verso la propulsione elettrica. Ci
litio. Musk è entusiasta ed entra nella società. Il pia- riusciremo? Credo che tutto dipenda dalla nostra
no industriale prevede, oltre alla partnership con
la Lotus (che fornisce il corpo vettura dell’Elise),
l’uscita entro due anni del primo modello, con un
costo di sviluppo di 25 milioni di dollari. Per arrivare
alla Roadster definitiva ci vorranno, invece, quattro
anni e mezzo e 140 milioni di dollari. Musk ammet-
terà che l’azienda ha sottovalutato la complessità
dell’auto, il cui cuore è un pacco batterie composto
da 6.831 celle in stile laptop, ognuna delle quali ha
tre fusibili: il tutto è impacchettato in 621 moduli
ed è gestito da 12 microprocessori, per un costo in-
dustriale dell’unità propulsiva di 1.500 dollari. Nel
2007, quando ormai i budget di produzione sono
fuori controllo, Musk fa fuori Eberhard e rilancia:
mette sul piatto della bilancia altri soldi, arrivando
a coprire oltre un terzo dei 195 milioni di dollari d’in-
vestimento iniziale, e si piazza a capo dell’azienda.
La storia sembra ripercorrere le accidentate
traiettorie di tante piccole società alle prese con
ambizioni forse eccessive. Poi la fortuna gira in
modo inaspettato. Nel giugno del 2009, il Gover-
no di Washington assicura alla Tesla un prestito
di 465 milioni di dollari, parte del tesoretto da 25
miliardi di dollari concesso da Obama per spingere
le aziende americane verso le propulsioni alter-
native. La cifra fa scalpore. Ma non è finita. Poco
dopo, la Tesla annuncia che le varie Daimler, Toyo-
ta e Panasonic diventano propri partner, oltre che
tecnici, anche azionari. E nel 2010 Musk porta con
successo la Tesla in Borsa (sul mercato l’azienda
capitalizza altri 226 milioni di dollari), oltre ad ac-
quistare, per 42 milioni di dollari, parte dell’ex sta-
bilimento Nummi di Fremont, in California, prima
posseduto da una joint venture fra GM e Toyota.
La Model S è stata presentata addirittura nel lontano marzo del 2009, ma soltanto adesso si intravede l’entrata in produzione,
prevista per il 2012. La Casa dice di avere in cassaforte 2.000 prenotazioni. Negli Usa costerà 57.400 dollari
Bob Lutz ha
ammesso che l’idea
della Volt è venuta
proprio dalla Tesla
• Si considera un pioniere?
Sicuramente ho nella mia faretra abbastanza
armi per dimostrarle di esserlo. ••••
Il primo modello della Tesla è la Roadster 2.5, basata sul corpo vettura della Lotus Elise: la Casa dichiara una potenza
di 288 CV e uno «zerocento» in 3,7 secondi. L’autonomia dovrebbe essere, in un ciclo standard, di 340 km.
FORMULA
∆P è il tasso X è il tasso ∆Q è
d’inflazione di produttività l’indicatore
programmata che remunera di qualità
gli investimenti del servizio
∆T≤∆P-X+ß∆Q
∆T è la ß è un
variazione moltiplicatore
tariffaria dell’indicatore
di qualità
C laudio è molto
arrabbiato. Come
Marco. E Umber-
to. E tanti altri.
Tutti pendolari delle autostrade
che, dopo l’ennesimo aumento
del primo gennaio, hanno acceso
ti, è stato del 12,67%. Alla faccia
del 3,3% di rincaro medio na-
zionale dei pedaggi comunicato
dall’Anas. E un anno prima, per lo
stesso percorso, il pedaggio era
già cresciuto del 15,5%.
Un ritmo insostenibile. Anche
vitabile. Tu paghi di più e «loro» ti
danno di meno. Succede solo con
le autostrade. Se i disagi fossero
limitati nel tempo, lo potresti an-
che mandare giù. Ma sulla Tori-
no-Milano, i lavori di ammoderna-
mento, cioè di trasformazione in
In alto,
la formula
dei rincari:
la variazione
tariffaria T
è minore
il computer per scrivere a «Quat- perché, a fronte degli aumenti, il un’autostrada vera di quella che o uguale
troruote» e comunicarci la loro servizio non migliora. Anzi. Sul- ormai con la definizione di auto- all’inflazione
P meno
– comprensibile – esasperazione. la Torino-Milano, tra Greggio e strada poteva vantare al massi- il tasso di
Marco, fatti due conti, ha scoper- Novara Ovest, non si viaggia su mo una vaga parentela, sono in produttività X
to che il viaggio da Novara Est a un’autostrada: si sta dentro un corso da nove anni. Nove anni più l’indicatore
Milano, che compie ogni giorno cantiere. Limiti di velocità ridot- per risistemare 70 km su 125. I di qualità del
servizio Q
per recarsi al lavoro, a fine anno ti anche a 60 km/h, corsie così cantieri sono stati avviati il 18 moltiplicato
gli sarà costato 140 euro in più: strette che, se un camion sban- ottobre 2002; al tratto tra Greg- per il
l’aumento su questo tratto, infat- da, il rischio di un contatto è ine- gio e Novara Ovest, hanno messo coefficiente ß
+15,5 %
aumento del pedaggio
+14,1 %
aumento del pedaggio
+3,3 %
aumento medio
sulla Torino-Milano sulla Aosta-Courmayeur su tutta la rete autostradale
L’avviso dei
rincari e uno
dei cantieri
attuali sulla
Torino-Milano,
che sarà
finalmente
ammodernata
nel... 2013
CAO S
Neopatentati
A
di Laura Confalonieri
lla fine, l’ennesimo rinvio non c’è essere guidata anche da un neopatentato o no. E
stato e la norma è entrata in vigo- questo non è affatto semplice: il dato già calcolato
re: dal 9 febbraio scorso, chi conse- compare soltanto sulla carta di circolazione delle
gue la patente B non può guidare, per il primo anno, auto immatricolate dopo il 4 ottobre 2007. Non è
vetture che abbiamo un rapporto tra peso e poten- così per tutte quelle più vecchie: dunque, spesso
za superiore a 55 kW per tonnellata o, comunque, bisogna calcolarlo, dividendo la potenza in kW per
di potenza superiore a 70 kW. Le famiglie italiane la tara della vettura in ordine di marcia, espressa in
ringraziano per l’ennesima vessazione, spacciata in tonnellate. Solo se il risultato è inferiore o uguale a
Capire quale
nome della sicurezza: quante saranno costrette a ri- 55, l’auto va bene per tutti.
vettura
è consentita nunciare a far guidare i figli, non avendo i mezzi per Ma il problema si pone anche per le vetture anco-
a chi è fresco cambiare auto? E meno male che diversi parlamen- ra da immatricolare, perché non è chiaro quale sia
di patente tari avevano promesso di battersi contro questa la massa esatta da considerare: un rompicapo an-
non è affatto norma, considerandola socialmente iniqua... che per noi di «Quattroruote», nonostante la mole
facile. Saranno
in molti a non Adesso che la frittata è fatta, però, non basta: bi- enorme d’informazioni di cui la nostra Banca dati,
poter guidare, sogna capire come sarà applicata questa legge, nata figuriamoci per i comuni automobilisti. Questo suc-
per un anno, male già nel 2007, quando il testo era scritto in ma- cede perché, per certi modelli che sarebbero oltre il
l’auto niera così assurda da consentire ai neofiti di guidare limite, le Case si sono precipitate a cambiare alcuni
di famiglia
Suv gigantesche, ma non molte utilitarie. Bisogna valori. Le vetture, infatti, in sede di omologazione
capire, per esempio, se l’auto di cui già si dispone possono essere pesate con o senza certi accessori.
in famiglia (non esistono solo quelle nuove) possa Finora i costruttori optavano per la massa minima,
1
è ricomparso Citroën C3
Fiat 500
1.2
Fiat Punto Evo
1.2 69 CV
1.3 75 CV
1.4 77 CV
Ford Ka
1.2
Ford Fiesta
3
1.2 16V
e 1.4 TDCi 70 CV
Lancia Ypsilon
1.2
2
1.3 Mjt 95 CV
Mercedes
A 160 CDI
Mini One
per ragioni legate a consumi Giandomenico Protospata- 75 CV
ed emissioni. Ora, invece, co- Col foglio ro, possono verificare il dato, Opel Agila
minciano a fornire quella mas- accedendo agli archivi del- 1.0 12V
sima, ottenendo un rapporto rosa guidi pure la Motorizzazione. Abbiamo Opel Corsa
più basso tra peso e potenza,
così da rientrare nei limiti im- una Ferrari. provato a telefonare agli uf-
fici di Milano di quest’ultima,
1.0 12V
1.2 16V
posti dalla nuova norma. Per
avere un elenco definitivo dei
Ma se prendi uffici, ottenendo, dopo qual-
che tentativo, l’informazione
1.3 CDTI 75 CV
Peugeot
modelli «guidabili», dunque,
servirà del tempo.
la patente, non corretta da parte degli ope-
ratori. Superata l’incertezza,
107
puoi più farlo per le famiglie resta aperto il 207
1.4 8V
OMISSIS SUI LIBRETTI problema più serio: se l’auto
Le cose sono ancora più disponibile supera i valori li- 1.4 HDi 70 CV
complicate se si vuole ottene- mite e non ci sono i soldi per Renault Twingo
re il rapporto tra tara e poten- cambiarla, bisogna chiede- 1.2 75 CV
za per le vetture immatricolate prima dell’ottobre re al neopatentato di rinunciare a guidare per un 1.5 dCi 75 CV
2007. Sulla carta di circolazione, infatti, non sem- anno, perdendo la confidenza col mezzo acquisita Renault Clio
pre è riportato il dato della tara (intesa come mas- con l’autoscuola? Alla faccia della sicurezza... 1.2 75 CV
sa del veicolo in ordine di marcia): spesso si trova Ma questa non è l’unica assurdità: il legislato- 1.5 Cdi 75 CV
solamente quello della massa a vuoto. In questo re, infatti, si è «dimenticato» di modificare anche
Smart
caso, per ottenere la tara è necessario sommare la norma relativa alle esercitazioni di guida, che
fortwo
alla massa a vuoto il peso del guidatore, conven- quindi possono essere effettuate con qualunque
800 40 kW
zionalmente fissato in 75 kg. Alcuni libretti, però, vettura. Così, foglio rosa alla mano, un ragazzo,
non riportano nemmeno la massa a vuoto: lo ab- purché accompagnato da un titolare di patente B Toyota Yaris
biamo verificato su modelli molto diffusi. In questi da almeno dieci anni, può guidare paradossalmen- 1.0
casi, è impossibile calcolare il rapporto affidandosi te anche una Ferrari; salvo, poi, doverla lasciare VW Polo
alle informazioni riportate sul libretto. Solo le forze nel box a partire dal giorno in cui consegue la pa- 1.2
dell’ordine, come ci spiega il vicequestore aggiunto tente. Follie all’italiana. •••• 1.2 TDI - 1.4 Dsg
luci alla
Led e bi-xeno costano tanto. Ma aiutano davvero a vedere meglio?
FORD VW PASSAT
MONDEO Illumina bene
È quella con davanti l’auto,
illuminazione ma la portata
più debole, non è al top
specie vicino e il fascio è un
alla vettura po’ frastagliato
Norme da chiarire
LO STRANO CASO
DELLE LUCI DIURNE
• Sul fascicolo di gennaio, a pag. 222, abbiamo
scritto che il montaggio di un kit aftermarket
di luci diurne è possibile, a patto che sia
omologato secondo il regolamento ECE R87.
A sostenerlo, i produttori, che da tempo li
commercializzano anche in Italia. Un lettore ci
0,6
Limite 0,56 lux Non devono abbagliare
ha però segnalato di aver preso una multa dopo 0,5 • Gli anabbaglianti devono
averlo montato. Per approfondire la questione, illuminare quanto più possibile,
ci siamo rivolti a funzionari della polizia di Stato 0,4 ma senza disturbare chi
e dirigenti del ministero delle Infrastutture e dei proviene in senso contrario.
trasporti. Questo il responso: le luci diurne non Perciò, in un determinato punto
ALFA GIULIETTA
0,3
possono essere montate anche se omologate, a di uno schermo a 50 metri
meno che il costruttore non le abbia già previste dalla vettura, l’illuminazione
0,2
all’origine. Una limitazione che andrebbe rivista non deve superare i 0,56 lux.
MERCEDES CLS
con una circolare ufficiale che renda possibile È molto apprezzabile il risultato
FORD MONDEO
BMW SERIE 5
OPEL ASTRA
VW PASSAT
0,1
VOLVO S60
l’utilizzo dei kit di luce diurna omologati. R.B. della Giulietta, che ha il minor
AUDI A7
valore di abbagliamento, pur
0,0
con proiettori molto efficaci.
Valutazione soggettiva
Anabbaglianti (max 100) 78 90 78 56 95 90 76 85
Abbaglianti (max 50) 44 41 48 45 41 48 40 41
Luce adattativa (max 30) - 30 - - 30 20 - 20
totale (max 330) 259 283 261 221 291 271 246 264
Giudizio ★★★★ ★★★★ ★★★★ ★★★ ★★★★★ ★★★★ ★★★★ ★★★★
+ Anabbagliante + Anabbaglianti + Fascio d’incrocio + Abbaglianti + Abbaglianti larghi + Linea + Luci di svolta + Anabbaglianti
molto largo e bianchi e omogenei; buono; abbaglianti ottimi, con fascio e omogenei; ottimo di demarcazione con attivazione con buone capacità
profondo. Minimo buon adattamento ottimi e omogenei; profondo adattamento chiaro/scuro molto sensibile; di adattamento
abbagliamento. in curva assistente ma un po’ stretto in curva; assistente gradevole; abbaglianti – Linea chiaro/
Linea chiaro/scuro – Illuminazione abbaglianti – Anabbaglianti abbaglianti abbaglianti molto luminosi scuro sfrangiata;
morbida nelle curve – Anabbaglianti non molto potenti, molto efficace potenti; discreta – Fascio la funzione
– Bordo luminoso a sinistra un po’ un po’ deboli con zona poco – Fascio d’incrocio funzione adattativa anabbagliante di adattamento
leggermente debole; abbaglianti sul lato sinistro illuminata vicino largo solo vicino – Gli anabbaglianti non perfettamente non è sempre
sfrangiato molto concentrati alla vettura alla vettura talvolta abbagliano omogeneo perfetta
Afs = Adaptive Front light System (proiettori adattativi); GR = proiettori girevoli; Lds = luce di svolta supplementare; D1S = lampada allo xeno di prima generazione;
D3S = lampada allo xeno priva di mercurio, di terza generazione; H1, H9 = lampade alogene. 1) Su versione Progression richiede i fendinebbia a € 1.230;
2) costo del solo Alc (Adaptives Light Control, fari girevoli e luce di svolta) nel caso di versioni con proiettori bi-xeno di serie/costo dei fari bi-xeno + Alc;
3) soltanto su versione Titanium; 4) soltanto su allestimento Summum
I proiettori in prova sono anche stati valutati su La tabella quasi al limite del consentito per l’abbagliamento di
strada: lo stesso accade nel corso dello sviluppo dei riassume chi proviene in senso contrario. L’Alfa Romeo Giuliet-
fari, che vengono sottoposti al giudizio dei collaudato- i risultati ta ha ottenuto il miglior giudizio di laboratorio per il
dei test
ri delle Case. Emergono così ulteriori elementi, a mag- di laboratorio fascio d’incrocio, grazie alla sua larghezza, alla buo-
gior ragione sui proiettori di ultima generazione. Per e su strada na profondità, al minimo abbagliamento e alla linea
esempio, i sistemi adattativi, che modificano il fascio dei proiettori di demarcazione morbida. Anche l’Opel Astra, l’Audi
di luce in funzione della velocità e del traffico, o i più messi A7 e la Mercedes CLS sono ben valutate da questo
sotto esame
semplici fari girevoli o con luci di svolta supplemen- punto di vista; inoltre, sulle due vetture equipaggia-
tari, mostrano al meglio le loro doti o i loro difetti te di proiettori a Led si apprezza l’omogeneità e la
guidando sul misto. Si evidenzia così la capacità dei tonalità bianca del fascio anabbagliante, più vicino
proiettori di seguire l’andamento del tracciato e la alla luce diurna anche rispetto ai fari allo xeno. La
qualità dell’illuminazione dell’interno delle curve a Volvo S60 invece presenta un fascio luminoso non
sinistra: zona critica, quest’ultima, visto che, per non perfettamente omogeneo e una scarsa illuminazio-
abbagliare, i proiettori asimmetrici hanno un fascio ne dell’interno delle curve a sinistra.
di luce più esteso sul lato destro della carreggiata. Per quanto riguarda gli abbaglianti, la Ford Mon-
Altra caratteristica fondamentale è l’omogenei- deo ha un fascio particolarmente potente, perché
tà del fascio, soprattutto in prossimità del frontale, coadiuvato dai proiettori supplementari alogeni,
e l’andamento della linea di demarcazione chiaro/ ma non molto largo. Caratteristica che spicca inve-
scuro all’estremità dell’area illuminata. Uno stacco ce sulla BMW, mentre la Mercedes ottiene i risultati
brusco è sgradevole: è preferibile una transizione migliori nell’area in prossimità della vettura.
morbida e meno affaticante. Le rilevazioni soggettive su strada vanno d’ac-
Il giudizio dei collaudatori pesa quanto quello cordo con quelle di laboratorio, eccezion fatta per
del laboratorio; le funzioni adattative, se presenti, le luci anabbaglianti della Mondeo e della Giuliet-
garantiscono fino a 30 punti in più. Il punteggio ta. Le funzioni adattative, presenti su quattro dei
massimo raggiungibile è dunque di 330 punti. modelli in prova, aggiungono confort e sicurezza:
Dai risultati dei test emerge il buon livello di tutti i quelle della Mercedes si sono rivelate le più effica-
gruppi ottici considerati. La BMW Serie 5 ha gli anab- ci, portando così i proiettori full Led della CLS sul
baglianti più potenti, anche se sbilanciati a destra e gradino più alto del podio. ••••
missili
in pista
Tre istruttori dei nostri corsi di guida hanno vinto i rispettivi
trofei monomarca. Prestazioni e segreti di guida delle loro
vetture in una prova straordinaria sul circuito di Vairano
di Duilio Truffo
C
he cos’hanno in comune la pilota di lungo corso e di esperienza interna-
500 Abarth Assetto Corse, zionale, per anni a capo della scuola di guida
la Ferrari F430 Challenge e di «Quattroruote».
la Lamborghini Gallardo Su- Nelle pagine che seguono, il racconto delle
per Trofeo? Semplice, i piloti: sue emozioni «live» dall’abitacolo e i segreti
Nicola Baldan, Stefano Gai e per sfruttare bolidi così diversi, per imposta-
Mirko Venturi, tutti e tre istruttori della no- zione e regolamenti, ma comunque emozio-
stra scuola di guida sicura, tutti e tre vincito- nanti. Vedremo poi le tre vetture impegnate
ri dei rispettivi trofei monomarca nel 2010. nei classici test d’accelerazione e frenata.
Tre campioni e le loro auto da corsa: belle, Pronti, dunque: allacciate le cinture e segui-
impegnative, ovviamente molto diverse l’una teci: prima a bordo dell’Abarth 500 Assetto Duilio Truffo, il nostro
tester, nella sua lunga
dall’altra. Le abbiamo chiamate a raccolta Corse, poi sulla Ferrari F430 Challenge, e carriera ha corso
sul circuito di Vairano per una prova fuori dal per finire sulla Lamborghini Gallardo Super in F.2, nonché in gare
comune, mettendo al volante Duilio Truffo, Trofeo. Endurance e Turismo
La tecnica in sintesi
• 4.308 cm3, 8 cilindri a V aspirato,
posteriore-centrale
• 490 CV a 8.500 giri/min
• 465 Nm a 5.250 giri/min
• 6 marce elettroattuato con paddle
• Trazione posteriore
• Sospensioni: a quadrilateri
• Freni: a disco carboceramici, pinze
Tecnici di Rossocorsa (in alto, e pastiglie Racing
la bisarca del team) al lavoro • Pneumatici: Pirelli slick 235/645
sulla F430 Challenge; il V8 ant., 295/680 post.; cerchi da 19’’
4.3 di serie (a destra) arriva
«piombato» dalla Casa. Di norma • Massa: 1.225 kg
può affrontare oltre due stagioni
di gare, prima della revisione
E il rettilineo scompare
S
ulle auto di serie i benefici della in cui tocco leggermente e riaccelero per
trazione integrale sono molti. Su l’uscita. Freno e scalo prima della curva
questa Lambo, vincitrice del cam- successiva a sinistra, sento che il retrotre-
pionato di categoria con Mirko Venturi, non no è molto nervoso, e devo compiere delle
ci sono solo vantaggi. Sicché nel condurla micro correzioni col volante: potrebbe es-
bisogna essere ben consci di quel che si fa. sere l’effetto dell’autobloccante. Devo gui-
Effetto Venturi Non è una guida neutra, anzi, include tutti dare e impegnarmi anche sui rettilinei, per
i pregi (ma pure i difetti) dei vari tipi di tra- domare questo toro scatenato.
• Mirko Venturi, campione zione. I ragguagli che m’ha fornito Venturi Dopo qualche giro, sempre in posizione
Lamborghini Blancpain Super prima di mettermi alla guida sono stati uti- scomodissima, ci prendo gusto: il motore è
Trofeo. Reggiano, classe li: in particolare m’ha messo in guardia non eccezionale, l’accelerazione bruciante, otti-
1981; esordio nei kart nel
solo sulla grande potenza, ma anche sulla mi i freni, ma l’impegno è notevole perché
’91; in auto dal ’99 (Formula,
Sport Prototipi, Turismo, GT).
difficoltà di gestire le varie situazioni su pi- anche minimi trasferimenti di carico s’av-
• Scuderia: Black Bull Swiss sta umida. Il sedile non è adatto alle mie mi- vertono subito e l’auto diventa molto ner-
Racing (Svizzera). sure, per cui mi devo adattare io, con qual- vosa. Mi sto abituando ai cavalli della Gal-
• Costo vettura pronta corse: che scomodità. Avvio il motore, che parte lardo, sempre con un occhio alla sicurezza:
252.000 euro (Iva inclusa). subito con un rumore secco, e innesto la raramente mi è capitato di guidare vetture
• Costo indicativo a gara: prima con la leva di destra. Mi occorrono con queste accelerazioni e questo grip in
da 24.000 a 30.000 euro. alcuni giri per prendere in mano il bolide. uscita di curva. Sembra che i rettilinei non
• Licenza di guida: C Internaz. E non sto esagerando: appena spingo ci siano più: è talmente rapida che si passa
• 2011: Gallardo aggiornata. di più sull’acceleratore, la Gallardo mi mo- direttamente da una curva all’altra. ••••
stra tutto il suo potenziale e balza in avan-
ti con una progressione superlativa. Devo
abituarmi a passare da 70 km/h a 200 in
un lampo. I tempi di reazione faticano a
star dietro all’aumento della velocità: e
infatti, in certi casi, non faccio in tempo a
pensare alla manovra di frenata e scalata
successiva, che già ci sono dentro!
La tecnica in sintesi
• 5.204 cm3, 10 cilindri a V aspirato, post.-centrale
• 570 CV a 8.000 giri/min • 540 Nm a 6.500 giri/min
• 6 marce robotizzato con paddle • Trazione integrale
• Sospensioni: a quadrilateri in alluminio
• Freni: a disco autoventilanti racing in acciaio,
pastiglie racing
• Pneumatici: Pirelli slick, 285/645 ant., 305/660 post.,
cerchi da 18’’ in magnesio • Massa: 1.300 kg
km/h (g laterale)
• Abarth 159,1 (0,63)
km/h (g laterale)
• Ferrari 183,5 (1,01)
• Abarth 150,1 (1,09)
• Lamborghini 184,0 (0,89)
• Ferrari 148,8 (1,19)
Velocità (km/h) • Lamborghini 149,2 (1,17) 8 9
• Abarth 163,0
• Ferrari 192,3
6 10
• Lamborghini 197,0 7
2 1
5 km/h (g laterale)
• Abarth 68,9 (1,07)
• Ferrari 72,6 (1,10)
• Lamborghini 78,4 (1,17)
km/h (g laterale)
3 • Abarth 95,5 (1,08)
4 • Ferrari 95,0 (1,12)
• Lamborghini 96,3 (1,17)
CARTE MESCOLATE
Parte un Mondiale con cinque campioni del mondo in pista
e tante novità. A cominciare dalle gomme Pirelli,
chiamate a dare più spettacolo, viste le loro caratteristiche
di Emilio Deleidi
La Ferrari
F150th, così
chiamata dopo
la disputa
sul nome con la
Ford, ha usato
per i test una
configurazione
aerodinamica
C inque campioni del mondo al via
costituiscono già una garanzia di
qualità, per il Mondiale di F. 1 2011: a
darsi battaglia saranno infatti Alon-
so, Button, Hamilton, Schumacher e Vettel. Ma la
stagione che sta per iniziare offre molti altri spunti
d’interesse, a partire dalle novità regolamentari: il
libere. Ritardi di preparazione e pre-tattica: sono
questi i motivi che hanno indotto i team a non sco-
prire troppo presto le carte. Questo fa ipotizzare
che qualcuno, all’ultimo momento, possa tirar fuo-
ri una soluzione diversa, magari sul filo del rego-
lamento, impossibile da copiare rapidamente: una
trovata alla Ross Brawn del 2009, capace di spiaz-
provvisoria ritorno del Kers e l’introduzione dell’ala mobile po- zare tutti gli avversari e di tenerli, almeno nella
steriore, che i piloti potranno utilizzare per ridurre il prima parte della stagione, a debita distanza.
carico aerodinamico nei tentativi di sorpasso.
Nelle prime sessioni di prove collettive, in realtà, dai TEST VIRTUALI a quelli REALI
di nuovo si è visto molto poco: anzi, quest’anno i Nell’attesa, le prove si sono concentrate so-
test sono stati più che mai caratterizzati dall’im- prattutto sulle gomme, l’altra grande novità di
piego di monoposto «finte», prive cioè della con- quest’anno, visto il ritorno della Pirelli come uni-
figurazione aerodinamica reale, che si vedrà sola- co fornitore al posto della Bridgestone. La Casa
mente in Bahrain, in occasione delle ultime prove italiana manca da 19 anni dai Gran Premi che, nel
frattempo, sono cambiati profondamente: «La F.1 lo stesso tracciato dove, in febbraio, Pedro de la La Red Bull
è diventata ipertecnologica», commenta Maurizio Rosa ha svolto sessioni notturne sul bagnato, per RB7, grande
rivale delle
Boiocchi, direttore Ricerca e sviluppo della Pirelli, deliberare le mescole da usare in caso di pioggia
Rosse nel
«ma allo stesso tempo ha ridotto la possibilità di leggera o battente. Infine sono arrivate le prime Mondiale 2011:
effettuare veri test con le squadre in pista; ecco prove con le vetture del 2011 (o quasi…): è qui che scopriremo
perché abbiamo dovuto affidarci a modelli di cal- emerso come le gomme supersoft Pirelli abbiano solo in Bahrain
colo e simulazioni, partendo dagli strumenti im- prestazioni elevate, ma un degrado altrettanto ra- le eventuali
«trovate» di
piegati per le vetture stradali ad alte prestazioni pido. «È la nostra risposta a una precisa richiesta Adrian Newey
e inserendo i nuovi parametri delle monoposto. della Fia e dei team», commenta Boiocchi, «che
Solo questo ci ha consentito di aggiudicarci in ci hanno chiesto mescole molto differenziate tra
giugno la gara per la fornitura triennale alla F.1 loro, così da consentire strategie diverse e più
e di essere già in pista a provare delle copertu- spettacolo: se, però, le supersoft si riveleranno
re reali dopo tre-quattro mesi». Il programma di troppo estreme, lavoreremo per spostare in alto
test, svolto con una Toyota del 2009, è culminato di 5-10 °C il limite di temperatura oltre il quale
nelle prove collettive effettuate da tutti i team iniziano a perdere efficacia». Manca pochissimo,
subito dopo il Gran Premio di Abu Dhabi 2010; ormai, per saperlo. ••••
in usa boom
di richiami
20,3
di Cosimo Murianni
milioni
S
econdo l’Nhtsa, l’ente
americano che si occu-
pa di sicurezza stradale,
nel 2010 sono state avviate 648
campagne di richiamo, che han- di auto richiamate nel 2010
7,1
no coinvolto 20,3 milioni di veico-
li. Non è record, ma poco ci man-
ca: il primato appartiene al 2004, milioni L’appello di Nader
con 30,8 milioni di esemplari ri- dalla Toyota
chiamati, seguito dal 2000 con Fiat, pensa a
24,6 milioni. quelle Cherokee
4
Tra i sei costruttori più impor-
tanti del mercato americano, • Ralph Nader, pioniere
milioni
soltanto le campagne della Ford della difesa dei consumatori,
risultano in calo rispetto al 2009, dalla General Motors lo scorso 26 gennaio
tutte le altre sono crescita. Anche era a Milano per ricevere
il premio «Gianni Mazzocchi».
a causa della nota vicenda del
2,4
Nell’occasione ha invitato
pedale dell’acceleratore, la Toyo- la Fiat a farsi carico
ta ha dovuto richiamare, l’anno milioni del richiamo delle Jeep Grand
scorso, 7,1 milioni di esemplari dalla Honda Cherokee prodotte tra il 1993
(4,8 milioni nel 2009), seguita e il 2004: causa la posizione
da GM con 4 milioni (2,2 milioni esposta del serbatoio,
2,1
nel 2009), Honda con 2,4 milioni, negli Usa si sono verificati 184
Nissan (2,1 milioni), Chrysler (1,6 incendi a seguito di incidente,
milioni), Ford (581.000), Volkswa- milioni con 269 vittime. Trattandosi
di un veicolo della «vecchia»
gen (393.000), BMW (288.000) dalla Nissan Chrysler, a rigore la Fiat non è
e Mazda (243.000).
tenuta a risponderne: secondo
Secondo «Automotive News»,
1,6
Nader, però, una scelta
tuttavia, non si sarebbero avuti del genere costituirebbe un
questi numeri senza l’effetto va- ottimo biglietto da visita per
milioni
langa della vicenda Toyota: nel- il rientro della Casa italiana
l’agosto del 2009, un ufficiale dalla Chrysler sul mercato americano.
della polizia stradale california-
na (uno dei famosi Chips) e tre criticato dal Congresso per non
persone morirono perché il pe- aver intimato alla Casa giappo-
dale dell’acceleratore della loro nese di avviare un’azione più in-
Lexus, in apparenza, si era inca- cisiva. Da quel momento in poi
strato nel tappetino. La Toyota l’ente federale è diventato ben
richiamò 5,6 milioni di auto, ma più determinato, nel pretende-
non andò a fondo alla questione. re interventi tempestivi dai co-
Lo stesso Nhtsa fu aspramente struttori. ••••
Kia Picanto
• La prudenza non è mai troppa quando si parla di perdite
di carburante. Ne è convinta la coreana Kia, che ha deciso
di richiamare 1.287 esemplari della sua utilitaria Picanto,
prodotti tra il novembre 2009 e il febbraio 2010. Le vetture
interessate potrebbero avere delle perdite dal tubo
di immissione del carburante, che va sostituito presso
la rete ufficiale della Casa coreana. Anche nel loro interesse,
i proprietari sono invitati dalla Kia a portare quanto prima
l’auto in officina.
Mazda5
• Non sempre cambiare metodo paga. Se n’è accorta la
Mazda, che dopo aver modificato la procedura per la verifica
della tenuta dei serbatoi del carburante, si è trovata con
residui di acqua nel connettore del cablaggio della pompa
carburante. I depositi potrebbero causare la corrosione dei
contatti, con conseguente blocco della pompa e spegnimento
del motore. Per questa ragione, la Casa giapponese ha
richiamato 96 Mazda5 prodotte tra il giugno 2009 e l’aprile
2010, per l’ispezione e l’eventuale sostituzione dei pezzi.
Renault Mégane RS
• Occhio alle ruote della potente Mégane RS: la Renault
ha deciso di richiamare 11 esemplari, prodotti tra aprile
e maggio 2004, per via di un difetto di produzione
ai portamozzi di destra. A causa di una fusione mal riuscita,
questi pezzi presentano microfessure che potrebbero
causare rumorosità di marcia e, nei casi estremi, la rottura.
Gli esemplari richiamati vengono sottoposti a controllo
strumentale. In caso di mancanza di conformità, si procede
alla sostituzione del portamozzo.
2011
FIAT FREEMONT
· Nome anglosassone per la crossover italoamericana.
Del resto, è la versione europeizzata della già conosciuta Dodge
Jorurney. Lunghezza di 4,89 m e motori, al lancio (in giugno),
turbodiesel 2 litri da 140 oppure 170 CV
10 regole d’oro
Le Case ci provano sempre, a non riconoscere la garanzia
sui difetti. La scusa più frequente? I tagliandi effettuati
in ritardo o fuori dalla rete ufficiale. Ecco come difendersi
di Cosimo Murianni
O
Le indicazioni
rmai è chiaro:
quando si parla
vostra auto prevede il controllo
ogni 30.000 chilometri o due
del computer di bordo
di difetti, le Case anni e fate solo 10.000 chilome- e dell’«oil service»
e i concessionari tri all’anno, dovrete andare in
le provano tutte pur di interve- officina allo scadere del secondo sono vincolanti?
nire il meno possibile. Basta un anno, anche se i 30.000 non li
tagliando eseguito in ritardo o avete raggiunti.
fuori dalla rete ufficiale per sca- Le vetture moderne hanno poi
tenare discussioni a non finire, un sistema (l’«oil service») che,
anche quando il difetto è eviden- leggendo i dati rilevati dalla cen-
te. A rimetterci è sempre l’auto- tralina di gestione del motore, in- È vero che
mobilista, che ha una sola arma terpreta l’uso che si sta facendo
per difendersi: l’informazione. dell’auto e regola di conseguen- il tagliando va
Soltanto conoscendo nel detta-
glio diritti e doveri è possibile
za l’intervallo di manutenzione,
avvisando il conducente con un fatto anche se
acquisire gli strumenti per far
valere, appunto, i propri diritti. A
messaggio o una spia. Ma ancora
una volta, attenzione: le scaden-
l’auto ha percorso
partire da questi dieci punti. ze variabili hanno comunque un pochi chilometri?
1
limite di tempo. Cercatelo sul li-
La manutenzione bretto di servizio.
2
ordinaria dell’auto:
operazioni, scadenze Il libretto di uso
e avvisi dell’«oil service» e manutenzione:
Il tagliando non è soltanto una lettura sempre
cambio d’olio, sostituzione dei consigliata
filtri e un’occhiatina qui e là: è Sono in molti a non prendersi
anche l’occasione per verificare la briga di leggere il libretto di
lo stato di usura del mezzo. Lo uso e manutenzione dell’auto.
testimonia l’elenco delle opera- Che offre numerose indicazioni:
zioni prescritte, una serie di ve- il programma di manutenzione
rifiche necessarie a prevenire i ordinaria, le avvertenze per un
guasti e ad assicurare una circo- uso corretto dell’auto e persino
lazione sicura del veicolo. Con- i consigli per risparmiare carbu-
trolli, beninteso, che vanno fatti, rante. Certo, a volte la chiarezza
sia dalle reti delle case sia dalle lascia un po’ a desiderare, come
officine indipendenti, rispettan- pure la sintassi, ma le Case ten-
do le scadenze previste. dono a scriverci tutto proprio
Oggi i tagliandi si possono fare per evitare contestazioni. Per
anche ogni 30.000 chilometri. esempio, quando si sono diffuse
Attenzione, però: esiste pure un le diesel con il filtro antipartico-
termine di tempo, di solito uno lato, nessun venditore, in buona
o due anni. Per esempio, se la o in mala fede, si era preso la
4
d’istruzioni, però, c’era scritto.
I ricambi
3
La manutenzione
La manutenzione durante la garanzia:
devono durante la garanzia:
vantaggi e svantaggi
vantaggi e svantaggi
degli indipendenti
sempre della rete ufficiale Durante il biennio della ga-
A dispetto di quel che raccon- ranzia legale, chi vuole fare la
essere tano molti concessionari, du- manutenzione presso i ripara-
rante il biennio della garanzia tori indipendenti ha l’obbligo di
originali? legale sull’auto nuova l’automo- dimostrare che è stato seguito il
bilista non è obbli