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vaniglia
Raccolta di poesie di
Vanessa Solimando
Pagina
1
10 e 05.
mia da un po'
e sempre salire
Pagina
2
Angelo.
Pagina
3
Amici o nemici.
Sono arrivati
lo sapevo bene..
o piuttosto
sono tornati
Ve li presento
allora
vi conosciate già..
Amici o nemici
non lo so.
Pagina
4
Così li ritrovo miei amici:
sono i giorni
del silenzio.
A piedi.
Mi siedo a terra
Pagina
5
ai miei poveri amici,
Se lo sia abbastanza o no
tenterò il volo.
Pagina
6
A Leo.
Ti ho amato
e nulla ti tocca
Pagina
7
Buongiorno.
Una sigaretta
e mi accorgo
Pagina
8
Del buio e della luce.
Che ne diresti tu
se mi perdessi all'improvviso
mischiandomi al fango
e ti chiedessi un bacio
-umida e sporca-
cosa mi dici?
Pagina
9
Della religione e della fede.
Che tristezza mi fa
Pagina
10
da un Signore che non parla
i discorsi canonizzati
e le vesti di porpora..
e la notte si fa giorno
in confronto a Lui.
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11
E come il mare.
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12
E poi dicono che non conosciamo la guerra.
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13
ché i vecchi rimedi non ci curano più.
E dormo.
E mi ritrovo a dormire
attendo il risveglio
di uccelli e campane
di umano stupore
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14
richiede l'ascolto di dolori
mai spenti.
Mi raggiungono voci
da lontano li ignoro
E dormo.
Pagina
15
E ritorno alla vita.
Le giornate si facevano
anni
angoscia nella loro brevità
e pure terrore del futuro
sempre di altri
sempre lontano.
Troppo distratta
dagli eventi
persi obiettivi e radici
scivolai poi in stagnazione.
Dissolta l'assenza
del sentire
mi scopro
e ritorno alla vita.
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16
Estasi.
Il tuo orgoglio
diritto e forte
da principio dentro me
troneggia
Sul finire
mi si arrende
riposa.
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17
Insonnia.
Dimenticarmi di me…
Come potrei un tale abbandono?
Eppur accade
Se Morfeo s’attarda
ed è il dolore.
Generazione.
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18
non pensiamo altrimenti
la nostra
e ne ricava un profitto.
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19
vuoti di un solo respiro autentico.
ma gomma e puzza
ed è il nostro tempio
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20
malato di forse e chissà..
crepano le colonne
Invadenza.
consumano l'attenzione
Pagina
21
veicolano un corpo curioso e indiscreto
in ipocrita attesa,
e dolori privati.
Pagina
22
La ricerca.
In un palmo di mano
mi addormentavo.
Ora mi sveglio
serena
e sono le stesse
e fallivano la ricerca.
Pagina
23
La sardina.
oggi mi fa compagnia
Nemmeno di pensare
o fumare
o parlare
o ridere.
lì sono rimasta
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24
della sardina.
La scatola.
Pagina
25
finalmente col fumo si cela il ricordo dei volti
La stessa trama.
e insieme io e te ce ne andiamo
Pagina
26
Preda affamata.
e lo facevi bene
e lo sapevi bene.
un giorno
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27
ti avrebbe ingoiato.
Preghiera.
Chiedo di ammalarmi
e guardandolo dirgli
"Vedi di piantarla".
Pagina
28
e verrà a distrarmi dai miei dolori
Silenzio.
Ad un ladro di sogni
un silenzio d'annata
di quelli preziosi
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29
tenuto da parte solo
Terremoto.
Se ci fosse la cenere
il respiro si fermerebbe
ne sono certa
di vita pregressa
Pagina
30
Sorrido.
Piove stasera
qualcuno piange
qualcuno ride..
e mi guardo le mani
ma desiderano silenzio
e troppo toccano
Pagina
31
Un numero.
lo voglio e accade.
e nemmeno dolore..
sorpresa
Pagina
32
io legga "45".
Che accadrà a me e a te
ci regaleranno un destino..
Mi farei pasto
Pagina
33
Velo agli occhi.
e mi domando:
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34
sceglierebbe la terra che dà il velo agli occhi? "
Dammi la mano
e fammi un regalo
ma non comprarlo..
Ritrovami
nuova
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35
le mie e le tue,
ADA.
mi sostiene e mi aiuta
a esser perfetta.
e lei lo sa.
gentile e materna
il cielo è triste
e il silenzio avanza.
Fuori e dentro.
Mi viene da pensare
arrivata a questo punto
che magari avrei bisogno di un aiuto.
Contro questa pioggia forse
o contro quella che mi lava dentro
da quanto non lo ricordo nemmeno.
Nessuno mi aiuterebbe temo
a rinforzare le pareti della mia stanza
non saprebbe entrarci
non ha porte, solo finestrelle.
Fuori ci guardo dal suo interno
e non c'è posto per ospiti
la misura sono io soltanto.
I curiosi li scaccio
sempre sono stata brava in questo
prenderò mattoni nuovi e pittura
e rinsalderò la mia vita.
Pagina
37
Un po’ di numeri..
La libertà ce la prendiamo
quando le dita saltano di tasto in tasto..
Le parole ci soccorrono
ci salvano dall'oblio.
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38
Poesia.
E' difficile...
difficile davvero restare con te..
Tutto il giorno a nutrirmi
di superfici,
pixels in caos ordinato,
aria consumata
e parole alla moda
tipo, che so, "emozione"..
Sì lo so che non ne conosci
tu, almeno tu, le ignori tranquilla
anche quando qualcuno
te le urla contro.
Qualcun altro pretende
addirittura
che siano tue quelle parole..
Come potrebbe la poesia
dico io
bestemmiare a quel modo?
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39
Domanda…
Alla luna.
Se nella notte
che è mia amica
trovassi ancora
bianco colore di insonnia
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40
ne scriverei di versi
e parole in forma
ché la musa tonda
lontana eppur vicina di luce
me li detterebbe
generosa.
Della bellezza.
Ragione di vita.
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41
penso.
Tutto l'amore che si è congelato
in un attimo soltanto
mi permette da sempre di respirare.
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42
traditi.
Morte d’Amore.
E un giorno mi costringerai
a domandarti dell'istante
esatto
in cui il piacere
fin troppo contaminato
l'ha attraversato il dovere?
Che io muoia
prima
che non sappia mai
quanto soffre
un amore che soffoca di perché.
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43
Un’automatica assenza.
Una ciliegia
e un'altra ancora
quelle buone e quelle no
tutte nello stesso piatto
tocca spostare i noccioli sputati
e cercare ancora un po' di dolce rossore
nascosto nei gesti automatici della mano.
L'assenza si fa vera
la bocca non ha bisogno di comando
va sola e divora..
Nemmeno gli occhi partecipano
stanno altrove davanti a un punto
forse nemmeno c'è quel punto
semplicemente non esiste
Pagina
44
eppure le pupille vi si ostinano
indugiano in quel vuoto
pieno del nulla di sé.
Così me ne sto
e vedo cielo e case
nuvole a volte
aspettando
di tanto in tanto
la tragedia della gomma.
Pagina
45
In salsa di miele
Ho fatto un nodo
qualche anno fa
ad un pensiero semplice
ché volevo ricordare
ché volevo non sparisse.
Ora lo scioglierei
quel nodo
Pagina
46
e mi direbbe che
l'amore sempre esige
bugie in salsa di miele.
Il gioco
Intanto giochiamo
io più cucciola di te
e per terra rotoliamoci
che l'erba sporchi pure
di vita il cotone.
Così io e te
macchiamoci in amore
il bianco candido
non ha nulla da dare
da solo esso taglia i sensi
e impasta la luce.
Pagina
47
Pulce.
Nuda di ritorno.
Pagina
48
Mi accarezzo
la mano è lieve
la pelle è umida
e scotta vicina al desiderio
del bacio di labbra lontane
e sono nuda...
una nuda di ritorno.
A Nick.
Cosa
a tratti di silenzio
spezzi
un passo di donna
sporchi
la seta in carne
crepi
giovani ossa
- a me care -
sudi
il dolore animale..
Beh
non so di preciso
Pagina
49
però
dev'essere
un volto
che riconosco.
Ore 4 e 32
Parlando al muro
però le risparmia
solo a momenti..
quelli opportuni.
Pagina
50
e quel che dice
è una menzogna..
Parlando al muro
qualche volta
di fronte all'offesa
Pagina
51
Pagina
52
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