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Sindacato Lavoratori Comunicazione

Roma, 21 Marzo 2011

Care Compagne e Cari Compagni,


la sottoscrizione degli accordi separati nel Commercio e nel Pubblico impiego ci proiettano in
una dimensione relativamente nuova.
E’ evidente, infatti, come l’attacco sia oggi alla Cgil ed al sistema di rappresentanza dei
lavoratori, ed il tentativo è quello di emarginare la nostra organizzazione, limitare l’esercizio
autonomo della contrattazione, peggiorare il quadro normativo dell’insieme del sistema
contrattuale italiano, tenere artificialmente in piedi un sistema, quello disegnato dall’accordo
separato del Gennaio 2009, che ha dimostrato di non reggere alla prova dei fatti.
Preoccupa l’atteggiamento di Confindustria e ad essa spetta, dal momento in cui non
disconosce l’esigenza di un nuovo accordo sul sistema contrattuale, esprimersi per evitare che
si vada verso un più alto livello di conflittualità sociale invece che contribuire ad un
rasserenamento del clima.
I dati sull’inflazione, tra l’altro, sono preoccupanti e, a differenza dell’ultimo biennio,
cominceranno a colpire sensibilmente le retribuzioni dei lavoratori. L’attuale 2.4%, per il 2011,
rischia di essere ottimistico, se si guarda alla pesante congiuntura innescata anche dalla crisi
libica; la forbice tra inflazione e retribuzioni, con questo modello contrattuale, dunque crescerà
e rischia di impoverire ulteriormente le famiglie italiane.
Il rinnovo dei contratti, inoltre, segue un andamento lentissimo e, soprattutto nella nostra
categoria, registriamo ritardi di almeno un anno dalla scadenza naturale.
E’ superfluo aggiungere come tutti questi elementi disegnino un quadro devastante del sistema
contrattuale italiano, al netto del peggioramento determinato dal quadro legislativo che colpirà
sia il diritto al lavoro che la sua difesa. Non solo sempre più precari, dunque, ma anche con la
impossibilità di ricorrere al giudice e di fare rispettare le leggi.
Ci attendono, dunque, settimane impegnative di duro confronto per i contratti scaduti, come per
i Grafici e le Poste; per quelli scaduti ed ancora senza tavoli di trattativa, come per la Rai; per
la costruzione delle piattaforme, come per le Telecomunicazioni.
Per il mondo delle Fondazioni Liriche, com’è noto, non abbiamo controparte ed il Governo
impedisce l’avvio delle trattative.
Con lo sciopero generale del 6 Maggio intendiamo porre anche questi temi al centro, insieme a
quelli più generali che riguardano la crisi, l’occupazione, il precariato cui il Governo intende
assestare un colpo mortale, l’equità fiscale.
Sono queste le ragioni di un impegno straordinario della Categoria e di tutte le Strutture
affinché lo sciopero possa diventare un grande fatto politico e, con la sua riuscita, produrre
quella svolta di cui c’è bisogno nel Paese.

Emilio Miceli
Segretario generale SLC/CGIL

SLC-CGIL Piazza Sallustio 24 – 00187 Roma


Tel. 0642048212 Fax 064824325
Sito internet http://www.slc.cgil.it e-mail: segreteria.nazionale@slc.cgil.it

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