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Vediamo adesso con l’aiuto di due schede cosa implica tutto questo
dal punto di vista dell’apprendimento calcistico e tattico – strategico.
Sussidi multimediali Capacità motorie
Transfert positivi
Emozioni
Apprendimento
Calcistico
Stili di
insegnamento
Zone di sviluppo
prossimale
Compiti e funzioni
Esperienze
pregresse
un approccio complesso
che prende le distanze da una :
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Attenzione selettiva Orientamento dell’attenzione
Ad esempio: ignorare il concerto Ad esempio: un giocatore che
di fischi del pubblico avversario si trova dall’altra parte del campo
prima dell’esecuzione di un calcio di gioco alzando il braccio segnala
d’angolo per inviare in modo la sua disponibilità a ricevere
preciso il pallone al giocatore il passaggio, per cui il giocatore
che colpisce meglio di testa in possesso del pallone dirige
il suo focus attentivo su di esso
per eseguire un passaggio lungo
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quell’ attimo, in quella circostanza ed in quella momentanea
situazione si sia capaci di “ rubare “ tempo e spazio
all’avversario nelle fasi di gioco e nelle transizioni.
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Questo accade spesso perché vi è la mancanza d’abitudine all’utilizzo
della visione periferica, un basso livello di conoscenze tattiche
preesistenti (esperienza), i n a d e g u a t a capacità di
anticipazione, che non permettono l’elaborazione, da parte del giocatore
dei primi 3 punti precedentemente descritti,
(Riconoscere – Comprendere - Scegliere) quando costui non è ancora in
possesso di palla
La correzione degli errori dipende dal tipo di errore e dalle sue cause.
Errori attentivi devono essere corretti cercando uno stile attentivo
adeguato e lavorando in modo da poterlo mantenere in condizioni di
disagio. Da quanto detto risulta evidente che oltre ad un allenamento
fisico occorre un allenamento mentale che non riguarda solo la
preparazione ad affrontare nel modo migliore la gara dal punto di vista
psicologico, ma coinvolge anche il modo e le capacità di ragionamento
dell'atleta. E' perciò opportuno educare gli atleti a ragionare su quello
che fanno richiedendo loro il massimo impegno attentivo, ponendo
distrattori o impegnandoli in compiti multipli.
Quindi bisogna mettere l’atleta nella condizione di saper riconoscere le
situazioni da risolvere ed essere in grado di progettare un opportuno
piano d’azione.
La mia idea di partenza è di educare l’atleta ad utilizzare la visione
periferica e l’anticipazione per migliorare il proprio senso tattico, il
bagaglio di tattica individuale, la visione di gioco.
Vogliamo calciatori che giochino con la testa alta, che sappiano prima
quello che sta per accadere. Perché hanno già in testa, mentre ricevono,
tutti i parametri di quello che sta accadendo: dove mi trovo, dove si trova
la palla, dov’è il mio difensore e cosa sta accadendo intorno a me.
Questo discorso vale per le situazioni d’attacco come per quelle di
difesa.
In questa azione formativa l’allenatore deve utilizzare tutti i tipi di
comunicazione ed avvalersi di tutti gli strumenti, non ultimi quelli
multimediali.
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ANDIAMO NEL DETTAGLIO
CONSIDERAZIONI E SUGGERIMENTI:
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problema posto, in modo da permettere loro di “vivere la situazione”, di
comprenderla.
In questa fase l’allenatore, anziché dirigere, dovrà saper interagire
evidenziando le scelte corrette, o, nel caso non ne apparissero, aiutando
gli atleti ad avvicinarsi alle soluzioni corrette, per esempio ponendo
l’attenzione su alcuni dettagli, la posizione del difensore, lo spazio più
ampio, spiegando cosa guardare, etc.etc.
In questo modo, ci assicuriamo un continuo stimolo della capacità di
anticipazione e della creatività, oltre alla capacità di risolvere problemi
tattici.
In sostanza permettiamo al giocatore di imparare a giocare e non solo ad
eseguire.
ALLENARE IL PROCESSO DELL’ATTENZIONE
b
a
1 2
b
Figura 8
Due centrocampisti si scambiano la palla ad un tocco.Al comando del tecnico colui che sta
ricevendo effettua un controllo orientato e serve nello spazio uno dei due attaccanti esterni
che si muovono in maniera imprevista.
A seconda di quale attaccante parte il centrocampista dovrà scegliere il piede ed adeguare
anche il tipo di passaggio:
- nella situazione in cui dovesse partire per prima l’attaccante più decentrato esegue un
passaggio in ampiezza( 1 ) con il sinistro;
- se invece parte l’attaccante più vicino lo serve in profondità ( 2 ) utilizzando il piede destro.
( esegue il giocatore rosso )
Variante: il centrocampista gioca dove vede.
Nel caso in cui dovesse essere impegnato il giocatore giallo i piedi si invertono.
Dalla figura si evince che i giocatori senza palla prima di effettuare lo scatto ( b ) eseguono un
contromovimento ( a ) quando il centrocampista effettua un controllo
orientato che precede il passaggio ( b ).
Di questo parleremo nella seconda parte dell’articolo dove affronteremo nel dettaglio i tempi
di gioco e della necessità di introdurre nella legenda tre nuovi simboli che evidenzieranno 3
azioni fondamentali:
- la ricezione;
- la guida della palla;
- il controllo orientato.
Raffaele Di Pasquale7
Allenatore professionista di prima categoria
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