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esperienze e progetti
per la gestione
dei flussi migratori
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la rete informativa per la gestione dlle Regione Veneto 37

Secondo le stime del XIV Rapporto sull’Immigrazione della Caritas, a fine


2003 in Italia erano presenti oltre 2 milioni e mezzo di stranieri, di cui
264.000 circa in Veneto. Un flusso migratorio di tutto rilievo se si considera
che gli stranieri residenti in Veneto sono sestuplicati nel decennio 1991-
2001, passando da circa 25.000 secondo il censimento 1991 a 153.000
del censimento 2001; nel medesimo periodo l’incidenza della popolazione
straniera sui residenti è passata dallo 0,6% al 3,4%; il numero di permessi
di soggiorno rilasciati nel 2003 è stato di circa 213.000. Gli extracomuni-
tari costituiscono il 94% circa degli stranieri presenti in regione, con una
presenza relativa maggiore rispetto alla media italiana (nel 2001 la popo-
lazione residente veneta è pari al 7,9% di quella nazionale, mentre il
medesimo rapporto per la sola componente non comunitaria è pari al
12,0%). Nel 2001 il gruppo di stranieri più rilevante era costituito da citta-
dini provenienti dalla ex-Yugoslavia, seguiti da marocchini, albanesi, rumeni,
ghanesi, cinesi, nigeriani e senegalesi. Gli extracomunitari impiegati in atti-
vità di lavoro dipendente erano circa 60.000 a fine 2000, saliti a circa
91.000 a fine 2002; considerando tutti gli immigrati che hanno lavorato
più o meno continuativamente nel corso dell’anno, i valori salivano a circa
90.000 già nel 2000 e a circa 130.000 nel 2002. Nel 2002 i lavoratori
domestici regolari (per quasi il 90% donne) erano circa 7.000, fortemente
incrementati poi dagli effetti della regolarizzazione per la quale sono state
presentate circa 24.000 domande per collaborazioni domestiche. (Fonte:
Veneto Lavoro, Lavoratori extracomunitari in Veneto. Un quadro aggiornato,
Ottobre 2004). Nel 2003 gli imprenditori nati all’estero in Veneto erano,
contando anche i collaboratori, 29.200, pari al 4% del totale, di cui
23.100 nati in Paesi extracomunitari, 55% in più rispetto al 2000 (Fonte:
Unioncamere del Veneto, Il Veneto delle imprese. Rapporto 2004).
In questo scenario, estremamente dinamico, si collocano i progetti e le
esperienze presentate nelle prossime pagine, ricostruiti con la collaborazio-
ne dei promotori degli stessi e dei partner di progetto.

esperienze e progetti
in veneto
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 38 esperienze e progetti in veneto 39

iniziative per la gestione dell’immigrazione La Rete Informativa per l’Immigrazione (RIIM)


in rete e il supporto informativo Regione Veneto

La gestione delle problematiche dell’immigrazione e la definizione La Rete Informativa per l’Immigrazione (RIIM) è un’iniziativa regionale pilo-
di strumenti efficaci per l’organizzazione di misure e politiche di intervento ta di informazione e di raccordo tra gli operatori pubblici e privati, attivi nel-
richiede sempre più la capacità di raccordare la molteplicità di soggetti l’integrazione sociale e lavorativa degli stranieri regolarmente soggiornanti
distribuiti sul territorio, una distribuzione capillare e tempestiva nel Veneto. Lo scopo è quello di creare una “comunità professionale” in
di informazioni e aggiornamenti, il monitoraggio sistematico del fenomeno, grado di scambiare e trasferire in tempo reale, con il supporto di sette spor-
delle sue evoluzioni, dei risultati delle politiche e delle iniziative promosse telli provinciali e di una piattaforma tecnologica Internet, informazioni, solu-
da istituzioni e soggetti privati. A tale scopo stanno emergendo zioni operative, buone pratiche, interventi, documenti e ricerche.
una pluralità di iniziative, alcune di portata più ampia, altre specifiche,
centrate su specifici temi o realtà territoriali. Qui riportiamo tre progetti Obiettivi L’importanza e utilità del raccordo tra i diversi attori territoriali, istituzionali e
finalizzati a tali obiettivi ritenuti innovativi per la modalità con cui sono non, impegnati sul versante dell’integrazione dei migranti sono stati riconosciuti
stati sviluppati e gestiti: la Rete Informativa per l’Immigrazione dalla Regione Veneto con l’innovativo progetto “Rete informativa per l’immigra-
della Regione Veneto, progetto pilota volto a creare una comunità zione”, promosso in attuazione della programmazione di settore 2001-2003,
professionale tra coloro che si occupano di immigrazione, sia nel pubblico ripreso e confermato nella nuova programmazione per il triennio 2004-2006,
che nel privato; il progetto S.T.A.R.S, della Provincia e della Questura in coerenza con l’obiettivo generale di sviluppare e migliorare i servizi per la
di Venezia, prima esperienza a livello nazionale volta a mettere in rete popolazione immigrata e favorirne il miglior inserimento nel tessuto socio-lavo-
i soggetti che intervengono nella procedura di rilascio dei permessi rativo del Veneto. Il progetto pilota, innovativo a livello nazionale, è finalizzato
di soggiorno al fine di snellirne i tempi; l’0sservatorio Studi alla costruzione di una Rete di lavoro che ponga in reciproca relazione enti e
sull’Immigrazione della Provincia di Venezia, una delle poche realtà operatori del pubblico e del privato, interessati, nei diversi ambiti di competen-
di osservatorio sistematico sul fenomeno dell’immigrazione. za, ai temi dell’immigrazione: una sorta di “comunità professionale” in grado di
scambiare e trasferire informazione in tempo reale, con il supporto di sette
sportelli provinciali e di una piattaforma tecnologica Internet. Il progetto inten-
de, nel concreto, offrire visibilità e valorizzazione all’esistente, ovvero al vasto
repertorio di servizi, buone prassi, strumenti (quali sportelli informativi, coun-
seling, accompagnamento e sensibilizzazione), progressivamente attivati dalle
istituzioni locali, dalle parti sociali e dalle associazioni di rappresentanza e tute-
la per offrire risposte sociali adeguate alle complesse problematiche derivanti
dalla forte e rapida evoluzione del fenomeno immigratorio nel Veneto, terza
regione italiana per consistenza della componente immigrata.

Target La Rete è diretta a tutti gli operatori che agiscono nei servizi rivolti agli
immigrati, quali Province, Comuni, associazioni di rappresentanza e tutela,
associazioni di rappresentanza degli imprenditori e organizzazioni sindacali.
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 40 esperienze e progetti in venetoi 41

Possono aderire alla Rete tutti i soggetti pubblici e privato-sociali democrati- Organizzazione La Rete Informativa per l’Immigrazione opera attraverso una struttura cen-
camente costituiti, dotati o meno di personalità giuridica, che operino con sta- trale di coordinamento e attraverso servizi di informazione provinciale atti-
bilità e che siano disponibili a esplicite forme di cooperazione. Gli operatori vati in stretta collaborazione con le Province.
pubblici e privati, protagonisti dei processi di sostegno all’integrazione, rive- Va rilevato che la Rete Immigrazione opera in stretta sinergia con
stono nel progetto, per quanto detto, il doppio ruolo di target e di fonte del- l’Osservatorio Immigrazione, istituito dall’Amministrazione regionale con
l’informazione, costituendosi un circuito di condivisione e trasferimento di compiti di reperimento dati, di ricerca e approfondimento su specifici pro-
know-how, che risponde ad obiettivi avanzati di gestione dell’immigrazione. blemi di interesse della materia. Tale raccordo, mentre offre l’opportunità
all’Osservatorio di valorizzare le informazioni provenienti dalla Rete in fun-
Servizi L’iter del progetto è particolarmente complesso e laborioso, comprendendo zione del monitoraggio e della misurazione dei livelli di integrazione della
un intenso lavoro sul territorio, anche tramite nodi operativi dislocati nelle popolazione immigrata, consente alla Rete di rendere patrimonio condiviso
Province (sportelli provinciali), finalizzato alla conoscenza degli attori di rete dalla comunità regionale i risultati prodotti dall’Osservatorio. Quale esem-
e alla loro adesione partecipata e attiva alle attività di network. pio di questa metodologia integrata di azione, può essere citato lo studio
Uno degli strumenti di cui si avvale la Rete informativa, che opera attraver- “Donne migranti e quotidianità”, esito di fasi di lavoro consequenziali, in
so una struttura regionale di coordinamento coadiuvata, come detto, da particolare della somministrazione da parte della Rete di oltre 600 que-
sportelli provinciali, è costituito dall’area web (www.venetoimmigrazione.it), stionari presso la componente femminile straniera, dell’elaborazione e ana-
strutturata in un’area pubblica e in un’area riservata agli aderenti alla Rete. lisi dei dati raccolti a cura dell’Osservatorio, della diffusione infine nella
Vi sono allocati gli indirizzi di servizi pubblici utili per ogni provincia (esem- Rete medesima dei risultati dell’indagine.
pio sportelli informativi, uffici comunali ed informaimmigrati, difensori civici, Il progetto è finanziato al 100% con fondi regionali.
prefetture, questure, uffici casa e così via), la mappatura delle associazioni,
una sezione normativa nazionale e regionale, una vetrina degli eventi cultu- Risultati Hanno finora aderito alla Rete Informativa per l’Immigrazione, grazie ad un
rali e altre iniziative di interesse sul tema delle migrazioni. intenso lavoro sul territorio degli operatori del progetto, oltre quattrocentocin-
L’attività di rete, come descritta, è potenziata da ulteriori servizi resi dalla quanta associazioni e quasi trecento Comuni, nonché sei province venete.
struttura di gestione agli utenti/partner di rete. In particolare:
> informazioni e consulenze sui servizi e sulle opportunità presenti in Veneto; Contatti Enrica Sardei – Coordinatore regionale del progetto
> indicazioni operative su obblighi/facilitazioni previsti dalle legislazioni Regione Veneto
nazionale e regionale; tel +39 041 2793104
> facilitazioni per l’accesso a contributi finalizzati previsti a livello enrica.sardei@regione.veneto.it
regionale, nazionale e comunitario; http://www.italialavoro.it/RIIM/home.asp
> iniziative di sensibilizzazione, di formazione e di promozione sociale
a livello territoriale;
> produzione di materiali informativi su carta e sul web compresa
la messa a disposizione di dati di conoscenza dei fenomeni
e di esperienze progettuali positive;
> assistenza tecnica agli operatori locali nella soluzione dei problemi
dell’utenza immigrata;
> sostegno agli Enti Locali nella progettazione e nello sviluppo
di interventi.
La Rete realizza inoltre cicli di incontri informativi rivolti agli operatori pub-
blici e privati su temi di interesse.
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 42 esperienze e progetti in veneto 43

Progetto S.T.A.R.S. – Sistema Territoriale Il servizio ha lo scopo di:


Assistenza Residenziale Stranieri > diffondere sull’intero territorio provinciale la presenza di sportelli
informativi per i cittadini stranieri;
Provincia di Venezia e Ufficio Immigrazione
della Questura di Venezia > porre le amministrazioni comunali a conoscenza diretta e precisa
delle vigenti disposizioni in materia, con la possibilità di formare
progressivamente specifiche competenze per gli eventuali compiti futuri;
> eliminare le code in Questura, con i relativi disagi tanto per gli utenti
L’innovativo progetto S.T.A.R.S. (Sistema Territoriale Assistenza Residenziale quanto per gli operatori inducendo, al contrario, aspettative di maggior
Stranieri) è la prima iniziativa a livello nazionale nata allo scopo di snellire efficienza e funzionalità ed inducendone i relativi comportamenti da parte
le pratiche burocratiche di rinnovo dei permessi di soggiorno attraverso la degli utenti così come del personale addetto presso i vari servizi;
costruzione di una rete basata su un supporto informatico. La rete consen- > disporre di un sistema di organizzazione dei servizi tale da consentire
te di mettere in relazione tra loro diversi soggetti pubblici, alcuni dei quali la rapida e continua diffusione di un’omogeneità di comportamenti,
possono avvalersi del supporto di associazioni a carattere privato attive nel coinvolgenti personale di diversi enti ed organizzazioni, che comporterà
settore dei servizi agli immigrati, allo scopo di favorire un maggiore coordi- progressivamente un’omogeneità di risposte ed una organicità di posizioni
namento tra le reciproche attività. tale per cui la provincia di Venezia rappresenterà un esempio di buona
prassi, per le sue influenze politico gestionali ed i relativi riflessi sulla buona
Obiettivi La presenza di migranti nel territorio della Provincia di Venezia è oramai amministrazione e sulla sua trasparenza, nella gestione delle questioni
diventata una realtà stabile e strutturale. Dai dati della Questura di Venezia relative al soggiorno degli immigrati. Più precisamente la Questura
emerge che i permessi di soggiorno rilasciati sono circa 40.000. L’entità del ha richiesto venisse attuato un collegamento informatico con gli enti locali
problema richiede pertanto la strutturazione di risposte adeguate da parte interessati che consentisse uno scambio costante di informazioni,
delle istituzioni preposte al fenomeno. con la conseguente certificazione del dato conoscitivo e un suo permanente
La Questura di Venezia conosce elevati livelli di sovraccarico di lavoro che controllo da parte dell’Ufficio Immigrazione. Inoltre, gli enti locali hanno a
comportano forti ricadute sia sui tempi di risposta all’utenza e sull’attività disposizione dati certi, poiché diffusi dall’ufficio competente e continuamente
degli operatori stessi, allungando i tempi di rilascio dei rinnovi di permesso aggiornati, in modo da fornire un servizio più preciso e corretto all’utenza.
di soggiorno. La situazione si è aggravata anche in relazione alla riduzione
della durata dei permessi di soggiorni previsti dalla legge Bossi-Fini. Target Il progetto si rivolge a cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti sul
I tempi di rinnovo presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia hanno territorio della provincia di Venezia.
oltrepassato, in alcune occasioni, i dodici mesi e, attualmente, nonostante i
rapidi progressi fatti per la semplificazione delle procedure e per la riduzione Servizi La Provincia di Venezia ha provveduto alla creazione di un software specifi-
dei tempi, continua ad essere presente un certo disagio per i cittadini stranie- co che dà la possibilità a qualsiasi partner di accedere al server ed inseri-
ri residenti o domiciliati nel territorio del Comune di Venezia e dei Comuni della re i dati necessari per il rinnovo del permesso di soggiorno del richiedente.
Riviera del Brenta. Per questa ragione l’Assessorato al Lavoro e alla Formazione La Questura ha così la possibilità di verificare in tempo reale la veridicità dei
Professionale della Provincia di Venezia e l’Ufficio Immigrazione della Questura dati fissando immediatamente gli appuntamenti personalizzati con gli immi-
di Venezia hanno ravvisato l’opportunità di realizzare, mediante l’ampliamento grati. Questo sistema permette di ridurre la presenza dell’immigrato alla
di un preesistente accordo già attivo, una rete fra tutti gli enti locali interessati Questura di Venezia a una sola volta, il giorno del ritiro del permesso stes-
finalizzata a rendere più semplici, certe e veloci le procedure relative al rilascio so, con la conseguente riduzione dei tempi di attesa.
e rinnovo del permesso di soggiorno. A questo scopo, nell’ambito del Consiglio Il sistema di rete si basa sulla condivisione, per via informatica, di uno stock
Territoriale per l’Immigrazione istituito presso la Prefettura di Venezia, è stata di dati – la cui consistenza andrà ad aumentare con il progredire del pro-
verificata la disponibilità degli enti locali interessati a far parte del progetto. getto – che consente di offrire all’utenza la possibilità di ottenere informa-
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zioni precise, corrette e concordanti sulla normativa e sulle possibilità di Tale finalità implica – in aderenza ai concetti di sussidiarietà – un ribaltamen-
soggiorno nel territorio della provincia di Venezia. Il sistema consente anche to del concetto di rapporto tra pubblica amministrazione e cittadino e viene
di poter fissare degli appuntamenti per la presentazione diretta dello stra- attuata prevedendo che gli enti locali, e gli eventuali attori associativi di sup-
niero agli sportelli dell’ufficio immigrazione della Questura per la consegna porto agli stessi, possano operare una verifica della documentazione presen-
della documentazione. Gli appuntamenti sono personalizzati e specifici, in tata dall’immigrato per il rinnovo delle varie tipologie del titolo di soggiorno, in
modo da salvaguardare ad un maggior livello la privacy degli utenti. stretta connessione informatizzata con l’Ufficio Immigrazione della Questura.
Tale verifica si attua in conformità a quanto previsto dall’Ufficio Immigrazione
Organizzazione Il progetto, che è ora al termine della fase pilota, è stato proposto e mediante un costante monitoraggio delle procedure utilizzate in adesione
dall’Assessorato al Lavoro e alla Formazione Professionale della Provincia di alle indicazioni operative da esso fornite. Successivamente alla verifica, l’ente
Venezia è stato elaborato congiuntamente all’Ufficio Immigrazione della locale compila un report informatico precostituito che consente l’inserimento
Questura di Venezia ed è stato approvato nell’ambito del Consiglio Territoriale automatico dei dati su un apposito sistema informatico il quale, secondo
per l’Immigrazione presso la Prefettura di Venezia, forum che ha consentito schemi previsti e salvaguardanti i diritti in capo al soggetto, comunicherà
una condivisione ed un coordinamento maggiore tra gli enti partecipanti. all’immigrato la data dell’appuntamento personalizzato per l’accesso diretto
Altri partners del progetto sono la Prefettura di Venezia, il Comune di ed individualizzato presso gli uffici della Questura. In tale circostanza, lo stra-
Venezia, i Comuni della Riviera del Brenta con capofila il Comune di Dolo niero provvede personalmente alla formale consegna all’Ufficio Immigrazione
(Fiesso d’Artico, Pianga, Camponogara, Campania Lupia, Stra’, Campolongo della Questura della documentazione, precedentemente verificata dal perso-
Maggiore, Vigonovo, Fossò), il Comune di Mira, il Comune di Jesolo, il nale dell’ente locale esercente lo sportello, e necessaria per la formulazione
Comune del Cavallino – Treporti ed il Comune di Portogruaro con altri otto della specifica richiesta di permesso di soggiorno desiderata.
Comuni del Circondario. Presso i partner saranno attivati degli sportelli per
l’inserimento dei dati attraverso un collegamento in rete. Due unità operati- Risultati Dalla sperimentazione parziale avviata dalla Provincia di Venezia e dall’Ufficio
ve saranno dislocate presso la Questura di Venezia per supportare le attivi- Immigrazione, allo scopo di calibrare nel miglior modo il progetto verificando
tà di rilascio del permesso di soggiorno. I partner svolgeranno inoltre, grazie la pratica fattibilità dei collegamenti e delle procedure adottabili, è emerso
alle informazioni contenute nel sistema ed utilizzabili on-line, opera di infor- che un rilevante numero di pratiche per il rilascio del rinnovo del permesso
mazione e di orientamento ai cittadini immigrati. di soggiorno e stato chiuso entro venti giorni dalla richiesta.
Per la realizzazione di S.T.A.R.S. la Provincia di Venezia ha messo in campo Il coordinamento delle iniziative degli enti partecipanti, la condivisione delle
risorse proprie, sia in termini di strutture e risorse umane che dotandosi di notizie e delle competenze e la conseguente migliore rispondenza alle esi-
strumenti informatici ad hoc. L’Ufficio Immigrazione della Questura di genze dell’utenza, ha consentito di ottenere un aumento dell’efficienza della
Venezia ha elaborato, con l’attuale dotazione organica ed i carichi di lavoro risposta degli organi della P.A. coinvolti che sta portando all’eliminazione
correnti, una profonda opera di riorganizzazione indispensabile alla realiz- delle code, sta decongestionando le attività dell’Ufficio Immigrazione e sta
zazione del progetto in questione. Nel contempo l’Ufficio Immigrazione ha contribuendo indirettamente ad un miglioramento del clima sociale.
provveduto alla progettazione giuridico-procedurale avvalendosi anche dei
tecnici informatici messi a disposizione dalla Provincia di Venezia. Contatti Riccardo Sommariva – Dirigente Ufficio Immigrazione
Sulla base della normativa vigente, la Questura ha l’esclusiva competenza Questura di Venezia
al rilascio dei permessi di soggiorno ed alla relativa attività preventiva e suc- tel +39 041 2715779
cessiva di verifica, controllo e sanzione. Essa si avvale di uno schema di Lulzim Ajazi – Assessorato al Lavoro
relazioni, strutturate e permanenti, per la gestione delle procedure relative Provincia di Venezia
alla fase preliminare di rilascio del titolo di soggiorno, nell’intero territorio tel +39 041 2501338
provinciale, fornendo una maggiore accessibilità per la popolazione immi- sportello.immigrati@provincia.venezia.it
grata all’insieme dei servizi forniti dagli enti partecipanti al progetto. http://www.provincia.venezia.it
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 46 esperienze e progetti in veneto 47

Osiv – Osservatorio Studi sull’Immigrazione ricorre a fonti istituzionali quali l’Inps, l’Istat, il Ministero dell’Economia e
della Provincia di Venezia delle finanze, il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, il Provveditorato agli Studi di Venezia, la
Provincia di Venezia
Regione del Veneto – anche attraverso il suo ente Veneto Lavoro – e
l’Unioncamere. Il riferimento temporale delle informazioni contenute può
variare al variare della fonte, in base alla frequenza della rilevazione oltre
che dei tempi di controllo dei dati raccolti. In generale è presente una serie
L’0sservatorio Studi sull’Immigrazione della Provincia di Venezia è una delle storica che parte dai primi anni novanta; per alcuni dati, invece, vengono
poche esperienze nazionali volte a monitorare in modo sistematico il feno- proposti solo gli anni più recenti o perché più significativi o per indisponi-
meno dell’immigrazione. Attraverso il sito www.provincia.venezia.it/osiv è bilità della serie completa.
possibile consultare e scaricare i documenti delle ricerche e accedere a ban- Per un più facile accesso ai dati, questi sono stati organizzati per argomen-
che dati che mettono a disposizione degli utenti più spaccati della realtà. to (demografia, lavoro, istruzione, casa, regolarizzazioni, sanità e giustizia).
Ulteriori ramificazioni permettono l’approfondimento dell’argomento.
Obiettivi L’Osservatorio nasce nel 2002, a seguito di un’indagine svolta dalla Provincia Una seconda sezione mette a disposizione gli studi e le ricerche prodotte
di Venezia presso le amministrazioni comunali, dalla quale emerge l’esigen- finora dall’Osservatorio:
za di poter disporre di uno strumento per la conoscenza del fenomeno migra- > Luglio 2004, Il mercato del lavoro delle assistenti familiari immigrate.
torio in ambito locale; tale esigenza muove dalla consapevolezza che solo un Gli esiti di una ricerca sul campo
monitoraggio costante dell’evoluzione della presenza degli immigrati e dei > Luglio 2004, Gli esiti della regolarizzazione del 2002 in provincia
fenomeni ad essa correlati permette l’attuazione di una politica di effettivi di Venezia
percorsi d’integrazione per i nuovi arrivati e per gli stranieri già regolarmente > Luglio 2004, Notiziario Osiv – L’immigrazione in provincia di Venezia.
soggiornanti in Italia. Aggiornamenti ed effetti della regolarizzazione del 2002
L’Osservatorio mira quindi a fornire un servizio che informi sulla presenza, > Maggio 2003, Una rassegna sull’evoluzione dell’immigrazione
l’insediamento abitativo, l’inserimento lavorativo e scolastico della popola- in provincia di Venezia
zione immigrata, da un lato, e l’offerta di servizi da parte dei comuni e dei > Gennaio 2003, La realtà dei minori stranieri non accompagnati
soggetti del terzo settore, dall’altro. nella provincia di Venezia: attori locali ed interventi realizzati
> Marzo 2002, L’offerta dei servizi agli immigrati da parte dei Comuni
Target Nato per soddisfare un’esigenza specifica delle amministrazioni comunali, e del terzo settore in provincia di Venezia. Ricognizione e spunti
l’Osiv, tramite il proprio sito, mette a disposizione dati e ricerche organiz- di riflessione
zandoli in modo facilmente fruibile da un ampio target di utenze: si rivolge, Di prossima uscita le tre seguenti ricerche:
infatti, non solo agli amministratori pubblici, ma anche agli operatori del > Notiziario Osiv – Un’analisi sugli impieghi e sulla distribuzione territoriale
terzo settore, agli studiosi del territorio e alla cittadinanza in generale. dei lavoratori immigrati
> Notiziario Osiv – Immigrati e bisogni abitativi: i termini della questione
Servizi La Banca Dati dell’Osiv è stata costruita con lo scopo di raccogliere infor- > Minori stranieri non accompagnati nella provincia di Venezia:
mazioni sull’immigrazione in Provincia di Venezia, sia di fonte ufficiale sia configurazione di una realtà e risposte territoriali
frutto di indagini condotte per studi di interesse dello stesso Osservatorio. > Gli organismi di rappresentanza degli stranieri a livello locale. Spunti
Il riferimento territoriale è la Provincia di Venezia nelle sue articolazioni sub- di riflessione per la provincia di Venezia
provinciali (comuni, distretti scolastici, aziende sanitarie locali). Non man- Una sezione dedicata ai link utili segnala i collegamenti ai siti di altri osser-
cano, tuttavia, i raffronti sulla realtà regionale. Oltre all’approvvigionamento vatori provinciali e ai siti italiani più importanti in materia di immigrazione,
di dati tramite le indagini svolte dal Coses 36 sulla questione abitativa, si compresi quelli che trattano questioni giuridiche.
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 48 esperienze e progetti in veneto 49

Altro materiale di interesse di diffusione (regolamento e iscritti alla Consulta Contatti Referente Istituzionale
Provinciale per l’immigrazione, verbali della Consulta, accordo di program- Provincia di Venezia – Assessorato sport, associazionismo,
ma tra Provincia e Regione sull’alloggio, altro materiale come questionari da sicurezza sociale, immigrazione, disabilità sensoriali
scaricare per indagini condotte dalla Provincia) trova spazio nella sezione Via Ca’ Venier, 8 – 30172 Venezia-Mestre
Comunicazioni. tel +39 041 2501470
Gli aggiornamenti sono inoltre segnalati puntualmente tramite un servizio di fax +39 041 2501475
news-letter; ed è disponibile il servizio di iscrizione alla mailing list e la pos- Sede operativa:
sibilità di inviare per posta elettronica eventuali osservazioni e comunica- Stefania Bragato – Coses
zioni all’Osservatorio. San Polo 1296 – 30125 Venezia
tel +39 041 2712211
Organizzazione L’Osiv si avvale di un gruppo di ricerca interno al Coses che ha come refe- fax +39 041 2712210
renti la dott.ssa Stefania Bragato e la dott.ssa Rita Canu, alle quali si accom- coses@coses.it
pagnano due collaboratori interni impegnati nella ricerca e nella gestione del http://www.provincia.venezia.it/osiv
sito e altri collaboratori esterni per specifici argomenti di ricerca.
Il piano di lavoro, soggetto a verifiche infra-annuali, viene predisposto con
l’Assessorato alle politiche sociali della Provincia di Venezia. Gli uffici
dell’Assessorato sono coinvolti anche in alcune fasi operative come, per
esempio, la distribuzione e la raccolta di questionari utili per le indagini,
restituiti in seguito all’Osiv per la rielaborazione dei dati.
Il progetto è finanziato con fondi provinciali.

Risultati L’Osservatorio, oltre a fornire informazioni aggiornate utili per la conoscen-


za e la gestione dei flussi migratori, ne ha migliorato l’accesso, portando a
diffusione l’utilizzo della rete come strumento di consultazione diretta. Il sito
dell’Osiv risulta conosciuto ed utilizzato in tutto il Veneto sia dalle ammini-
strazioni pubbliche che dalle organizzazioni del terzo settore e dagli studio-
si del fenomeno. Si è costituita, inoltre, una rete di collaborazioni che
coinvolge Comuni, Organizzazioni del terzo settore, Regione del Veneto,
Veneto Lavoro, Asl, Ministero dell’Interno, Insp, Istat, Ministero
dell’Economia, Prefettura ed altri osservatori a livello nazionale come
l’Osservatorio dell’Emilia Romagna e della Toscana.
L’Osiv ha saputo contribuire, pertanto, all’attivazione di forme di coopera-
zione istituzionale e sociale che riducono e semplificano tempi e procedure
in materia di immigrazione.

note
36 Il COSES Consorzio per la Ricerca e la Formazione (nato come Co.S.E.S. nel 1967) è un
consorzio tra Comune e Provincia di Venezia la cui missione storica ed attuale è quella di con-
durre analisi, studi, progetti finalizzati all'attività delle amministrazioni.
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 50 esperienze e progetti in veneto 51

Progetti per l’integrazione sociale Progetti per l’inserimento lavorativo delle badanti
e la gestione delle problematiche abitative

Tra i problemi che devono essere affrontati dagli immigrati ci sono È in progressiva crescita la domanda di assistenti domiciliari, dette anche
la ricerca del lavoro e dell’abitazione. Le problematiche che essi badanti, da parte delle famiglie per la cura di congiunti anziani e disabili
incontrano sono spesso aggravate dalle difficoltà di accesso alle non autosufficienti.
informazioni relative alla legislazione e alla scarsa conoscenza Al fine di superare le inevitabili difficoltà nel rapporto tra le badanti e le
della lingua, della cultura e delle istituzioni italiane. famiglie dovute ad incomprensioni nella comunicazione, all’appartenenza a
In Veneto sono nati due progetti innovativi per facilitare l’inserimento culture diverse, ad usi, costumi e credenze difformi anche nella gestione
lavorativo delle assistenti familiari straniere, entrambi con il supporto delle persone assistite, in Veneto sono nati due progetti che prevedono l’a-
della Regione Veneto, mentre il sito del progetto di comunicazione Melting pertura di sportelli di informazione e assistenza e l’organizzazione di corsi di
Pot si è distinto a livello nazionale per la completezza e la facilità di formazione, in modo da facilitare l’impiego e la regolarizzazione delle stra-
accesso alle informazioni legislative relative ai processi migratori. niere. I due progetti intendono sperimentare azioni innovative nel settore
Un ruolo in questo campo può essere svolto anche dalle associazioni dell’assistenza domiciliare, proponendo un nuovo modello di incrocio tra
di rappresentanza, come dimostra l’esperienza del C.R.A.C.A., attivo domanda e offerta che coniughi politiche sociali e politiche del lavoro. Il
anche nel campo delle problematiche abitative. Infine riportiamo modello è incentrato su un’analisi personalizzata dei fabbisogni delle fami-
l’esperienza del Comune di Venezia, che ha messo anche in atto glie e delle competenze delle lavoratrici.
una serie di iniziative per la partecipazione politica e l’integrazione
sociale degli stranieri. Progetto Badanti
Regione Veneto e ULSS 17

L’Agenzia Badanti è nata per favorire l’inserimento lavorativo, sociale e cul-


turale nelle famiglie locali delle assistenti domiciliari provenienti soprattut-
to dai Paesi dell’Est, tramite la gestione di uno sportello, l’organizzazione di
corsi di formazione e l’apertura del sito www.badanti.org.

Servizi La Regione del Veneto, ed in particolare la Direzione Regionale Piani e


Programmi Socio Sanitari dell’Assessorato alla Sanità, ha finanziato
l’Azienda ULSS 17 di Este-Montagnana, negli anni 2001, 2002 e 2003, per
lo sviluppo di percorsi formativi diretti a favorire l’inserimento sociale e lavo-
rativo delle badanti nell’ambito delle famiglie locali. La realizzazione del pro-
getto è stata possibile grazie alla D.G.R. n.980/03 “Finanziamento regionale
in materia di immigrazione anno 2003”.
L’Agenzia Badanti opera tramite uno sportello che fornisce informazioni e
rappresenta un punto di incontro tra le badanti in cerca di occupazione e le
necessità delle famiglie bisognose di un’assistente familiare. L’Agenzia, inol-
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 52 esperienze e progetti in veneto 53

tre, organizza corsi sanitari, socio–culturali e di informazione tecnico-legale Target Le attività dell’Agenzia sono rivolte sia alle famiglie con una persona da
per consentire la preparazione professionale di un numero consistente di assistere che alle badanti.
persone immigrate disponibili ad inserirsi nelle famiglie per l’assistenza a Le famiglie che si rivolgono all’Agenzia per trovare una badante risiedono nei
disabili ed anziani. comuni dell’USSL 17. Circa trenta famiglie si sono iscritte all’Agenzia trami-
Vi è inoltre la possibilità da parte degli operatori dei Servizi Sociali dei te il sito internet.
Comuni di essere informati sulle diverse opportunità di servizi con le badan- Un fenomeno emergente è la presenza di badanti italiane che si rivolgono
ti e di ampliare a loro volta la conoscenza a livello di comunità locale delle allo sportello (5% del totale) per lavorare presso le famiglie nell’assistenza
risorse attivabili, accessibili e fruibili. I corsi, organizzati da quattro anni quotidiana diurna (assistenza diretta alla persona, compagnia, lavori dome-
dall’ULSS di Este in collaborazione con la cooperativa “Il Cammello” di Este, stici) a persone con disabilità che necessitano di particolari cure.
durano sei mesi, da novembre ad aprile; prevedevano ottanta ore di forma- I corsi di formazione sono frequentati da immigrate che provengono princi-
zione, ora estese a cento. Oltre all’insegnamento della lingua italiana, le palmente da Ucraina, Polonia, Moldavia e Romania, e che nella maggior
materie trattate sono finalizzate a fornire le competenze di base per un’a- parte dei casi stanno già lavorando come badanti presso delle famiglie ita-
deguata assistenza sanitaria e la comprensione del funzionamento delle liane. Le immigrate hanno un’età media compresa tra i 40 e i 55 anni, sono
istituzioni italiane, con una descrizione del territorio e dei suoi enti pubbli-
ci. Si forniscono poi informazioni pratiche sui soggetti a cui rivolgersi in caso
di necessità, come vigili del fuoco e pronto soccorso. Altre materie di inse-
gnamento sono comunicazione, alimentazione e igiene degli ambienti e Tabella 1 Tabella 2
della persona. Caratteristiche delle badanti Caratteristiche degli iscritti ai corsi
che si sono rivolte all’Agenzia dal 2001
All’inizio del progetto il numero di domande pervenute per la partecipazio-
ne ai corsi è stato di 140 e 75 sono state le persone, tutte irregolari, che Caratteristica % Caratteristica %
hanno confermato la disponibilità a partecipare. Sesso Sesso
La divulgazione e la raccolta degli aderenti sono avvenute attraverso il per- Maschile 1% Maschile 8%
sonale infermieristico del distretto socio-sanitario di Este-Montagnana, che Femminile 99% Femminile 82%
Provenienza Provenienza
si è rivolto direttamente a famiglie con badanti, e tramite il personale del Moldavia 46% Ucraina 47%
Servizio Igiene, che si è rivolto a famiglie con invalidi, a immigrati, ai servizi Romania 19% Polonia 14%
sociali dei Comuni, ad associazioni di volontariato, patronati, associazioni Ucraina 13% Romania 11%
sindacali e parrocchie. Polonia 2% Russia 7%
Russia 2% Africa 5%
Come supporto ai corsi e allo sportello è stato creato il sito internet
Altro 18% Sri Lanka 3%
www.badanti.org. Il sito, oltre a costituire un punto di incontro tra domanda Età Albania 1%
e offerta di servizi, si propone anche l’obiettivo di fornire informazioni utili e 19-30 34% Età
aggiornate sia alle famiglie che a coloro che intendono essere disponibili 31-40 25% 20-25 8%
per l’assistenza familiare. Il sito consente agli utenti di iscriversi come 41-50 29% 26-30 14%
51 e oltre 12% 31-35 13%
badante o come famiglia, segnalando le proprie esigenze, e funge così da Regolarità 36-40 17%
punto di collegamento tra l’offerta di lavoro delle assistenti familiari e le Irregolari 61% Oltre 40 48%
richieste inoltrate dalle famiglie, anche se la maggior parte delle richieste Regolari 34% Grado di istruzione
continua a essere fatta tramite lo sportello. Nel sito è disponibile inoltre un Italiane 5% Laurea 26%
“Manuale delle badanti” e varie informazioni sulla contrattualistica, sull’i- Diploma 55%
Licenza media 8%
scrizione al Sistema Sanitario Nazionale e sulla normativa relativa a per- Licenza elementare 11%
messi di soggiorno, casa e lavoro.
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 54 esperienze e progetti in veneto 55

per la maggior parte coniugate, e hanno già frequentato corsi di professio- Contatti Antonio Ferro - Coordinatore regionale del progetto
nalizzazione nell’area infermieristica, assistenziale ed educativa. ULSS 17 Este-Montagnana e Regione Veneto
Il requisito principale per partecipare ai corsi non è la regolarità ma la cono- Alessandra Bertazzo – Coordinatore del progetto per il S.I.S.P.
scenza della lingua italiana, che viene verificata attraverso un colloquio. Le e responsabile del sito Internet
badanti con una conoscenza dell’italiano considerata buona o sufficiente S.I.S.P.
sono ammesse ai corsi, mentre a coloro con una conoscenza scarsa della tel +39 0429 618573
lingua viene data l’opportunità di frequentare un corso di italiano presso sisp.immigrati@ulss17.it
associazioni di volontariato, come “Oltre il mare” di Vò di Euganeo. Non ci Antonino Trimarchi – Az. ULSS 17 – Responsabile del progetto
sono dati sul loro stato di regolarità, ma si ipotizza che le badanti siano irre- a livello territoriale
golari nel 60% dei casi. Graziella Dal Santo – Coordinatore del progetto per il Distretto
socio-sanitario di Este-Montagnana
Organizzazione L’Agenzia Badanti ha sede a Este (PD) e opera nel distretto socio-sanitario Piergianni Tinello – Coordinatore dello sportello dell’Agenzia Badanti
di Este e su tutta l’ULSS 17. Distretto socio sanitario
L’Agenzia è gestita dall’ULSS 17 e dal Distretto socio-sanitario di Este- tel +39 0429 618560
Montagnana e opera in collaborazione con il patronato ACLI di Padova e con fax +39 0429 618160
organizzazioni di volontariato. distretto.este@ulss17.it
Cooperativa sociale “Il Cammello” di Este
Risultati Dall’inizio del progetto si sono rivolte all’Agenzia 275 badanti e 190 fami- tel +39 0429 600320
glie e sono stati istituiti 52 rapporti di lavoro. http://www.badanti.org
L’affluenza ai corsi di formazione organizzati negli anni 2003-2004 e 2004-
2005 è stata in media di trenta persone all’inizio del corso, che si riducono Progetto pilota “Occupazione e servizi alla persona”
a circa quindici-diciassette alla fine del corso. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Regione Veneto,
Il calo della partecipazione durante il percorso formativo è dovuta a cause Regione Friuli Venezia Giulia,
Patriarcato di Venezia, Italia Lavoro
di forza maggiore, come la morte dell’assistito, o al fatto che le badanti tro-
vano un altro lavoro e si allontanano dalla zona. Dai test di gradimento som- La Regione del Veneto, la Regione Friuli Venezia Giulia e Italia Lavoro hanno
ministrati alla fine dei corsi è emersa un’alta motivazione a partecipare al aperto sul territorio una rete di sportelli informativi sull’immigrazione per
percorso formativo: le partecipanti hanno gradito in particolare l’opportuni- assistenti familiari e famiglie, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e
tà di potersi incontrare con connazionali e, prima ancora, il fatto che qual- il Patriarcato di Venezia attraverso le Caritas Diocesane.
cuno si interessasse a loro, oltre alla possibilità di acquisire gli strumenti
per migliorare il rapporto con la persona assistita. È emerso che la badan- Obiettivi Il progetto è partito dal gennaio 2004 con decreto del Ministero del Lavoro
te formata che possiede l’attestato di partecipazione ai corsi viene assorbi- e delle Politiche Sociali. Il Protocollo d’Intesa è stato firmato il 7 giugno
ta più velocemente dal mercato del lavoro. 2004 tra i partner di progetto (Ministero, Italia Lavoro, Regione Veneto,
Rispetto agli anni precedenti, la badante viene impiegata sempre meno Patriarcato di Venezia). La Regione Friuli Venezia Giulia ha sottoscritto il
spesso a tempo pieno, con vitto e alloggio inclusi, e cerca piuttosto l’im- Protocollo il 1 marzo 2005 in sintonia con la Legge Regionale n. 24 del 25
piego part-time, grazie al fatto che le immigrate si sono organizzate tra loro ottobre 2004. L’obiettivo della sperimentazione è conciliare i bisogni delle
e preferiscono convivere tra di loro piuttosto che vivere nell’abitazione del- famiglie con la professionalità delle assistenti familiari allo scopo di creare
l’assistito. Il risultato è che la badante lavora circa otto-nove ore al giorno, rapporti di lavoro regolari. Il progetto intende inoltre intercettare i bisogni di
riesce quindi ad avere una vita più autonoma e le è più agevole fare richie- quelle “badanti” che si affidano ora per il lavoro a organizzazioni non compe-
sta di ricongiungimento familiare. tenti, se non addirittura afferenti al mercato clandestino della manodopera.
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 56 esperienze e progetti in veneto 57

Da una parte verranno proposti servizi di accoglienza e formazione alle assi- Il servizio intende avvalersi anche di un numero verde per le tre regioni inte-
stenti domiciliari straniere, dall’altra aiuti alle famiglie nel disbrigo delle pra- ressate, per fornire indicazioni sul servizio e canalizzare il flusso informativo
tiche, seguendo con un servizio di assistenza la fase di avvio e inserimento specifico sui diversi sportelli territoriali.
lavorativo. Il progetto mirerà a rendere trasparente il mercato del lavoro nel- È in fase di preparazione un sofisticato strumento informatico con lo scopo
l’ambito dei servizi di cura alla persona, partendo dal presupposto che le di facilitare l’incrocio tra domanda e offerta raccogliendo le schede delle
assistenti familiari hanno difficoltà a fluire in canali ufficiali di reclutamen- famiglie e delle lavoratrici, in modo da rilevare i dati sufficienti per un’ana-
to e selezione del personale. lisi attenta della persona da assistere e della famiglia in cui la badante
dovrà operare. Tale sistema si integrerà con la Borsa Lavoro nazionale.
Target Il progetto si rivolge alle famiglie del Triveneto e a tutti i lavoratori svantag- Sono inoltre previste attività di formazione. I percorsi formativi per le assi-
giati, siano essi di origine straniera che italiana, che intendano operare nel stenti familiari, che saranno attivati a breve, saranno percorsi di tipo C1,
campo dell’assistenza alla persona. ossia non veri e propri corsi di formazione, ma corsi sperimentali che ver-
ranno gestiti in collaborazione con enti di formazione. Ci saranno poi dei
Servizi Il progetto prevede l’apertura di una serie di sportelli. Nel gennaio 2005 si percorsi di tipo B1, ossia veri e propri corsi, che riguarderanno la lingua ita-
sono aperti gli sportelli di Mestre (VE), Treviso, Vittorio Veneto (TV), Rovigo e liana, le istituzioni del territorio di riferimento, la cucina italiana, l’assisten-
Pordenone. Da marzo 2005 sono operativi quelli di Padova, Vicenza, Verona. za sanitaria. Questi interventi formativi mirano a definire la figura
Sono in apertura quelli di Bassano del Grappa (VI), Montecchio Maggiore professionale dell’assistente familiare.
(VI), Schio (VI), Gorizia e Udine. In Trentino Alto Adige è prevista l’apertura
nei prossimi mesi degli sportelli a Trento e Bolzano. Organizzazione Gli sportelli sono gestiti di norma da due operatori a tempo pieno oppure
Gli operatori di sportello offrono alle “badanti” che assistono anziani e dis- da più operatori a part-time.
abili servizi di accoglienza, orientamento, formazione professionale e fanno Sono aperti tutte le mattine dal lunedì al venerdì e un paio di pomeriggi alla
da punto di riferimento operativo alle famiglie per tutto quello che riguarda settimana.
gli adempimenti amministrativi che spettano ai nuclei familiari in quanto È prevista l’apertura di alcuni recapiti anche in comuni non capoluoghi di
datori di lavoro. Più precisamente, le indicazioni date agli sportelli sono rela- provincia allo scopo di ridurre i disagi dovuti allo spostamento per le fami-
tive a tutte le informazioni necessarie per una corretta costruzione di un rap- glie e le assistenti familiari.
porto di lavoro, sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, e a risolvere i Il progetto mira anche a coinvolgere i centri per l’impiego, le province, i
problemi che nascono nell’ambito dell’assistenza ad una persona non comuni e le ULSS, in modo da omogeneizzare le esperienze e creare un
autosufficiente. Lo scopo è tutelare entrambe le parti illustrando diritti e punto di riferimento territoriale in tutto il Triveneto.
doveri reciproci, chiarendo in via preliminare i compiti delle assistenti fami- Lo staff è composto da un responsabile di progetto per Italia Lavoro, suppor-
liari, partendo dai bisogni della persona da assistere. A questo scopo insie- tato da una segreteria tecnica, da un assistente di progetto che cura anche
me al contratto di lavoro viene sottoscritto dalla famiglia un documento tutto il settore della formazione (di sportello e per le assistenti familiari), da
denominato “piano di assistenza individuale” che può essere modificato una responsabile per il controllo di gestione, da un esperto per i flussi migra-
con l’evolvere della situazione fisica dell’anziano. tori ed analisi dell’offerta, da un’ esperta dell’analisi della domanda, da una
Gli sportelli, la maggior parte dei quali si trova in sedi Caritas, sono la rami- responsabile per la comunicazione ed una per i sistemi informatici.
ficazione operativa del progetto stesso. All’interno degli stessi gli operatori
provvedono – dopo un’attenta lettura dei bisogni della persona da assiste- Monitoraggio Per avere un riscontro sui risultati del progetto, avvalendosi della collabora-
re e una verifica delle disponibilità professionali – ad incrociare domanda e zione di due sociologi, è stato predisposto un sistema di monitoraggio che
offerta di lavoro. Questo aiuta a intercettare la domanda, sia da parte delle è in grado di analizzare il fenomeno nel suo complesso. Da un lato rileva
famiglie sia da parte delle assistenti familiari, sollevando anche la Caritas dati quantitativi e qualitativi sulle assistenti familiari: il loro grado di istru-
di un compito che non le compete istituzionalmente. zione, la loro provenienza, le loro esigenze, lo stato di irregolarità, e così via,
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 58 esperienze e progetti in veneto 59

dall’altro misura il livello di gradimento delle famiglie interessate, per appu- Progetto Melting Pot Europa
rare se queste ultime hanno avuto un servizio all’altezza delle aspettative. Il Per la promozione dei diritti di cittadinanza
monitoraggio è funzionale al progetto stesso e non ne rappresenta un
Comune di Venezia e Teleradio City – Radio Sherwood
momento finale o aggiuntivo, ma piuttosto un processo che segue tutto l’in-
tervento progettuale nelle sue diverse fasi, incrociando i dati che serviran-
no a predisporre un bilancio sociale. La fine del progetto si conclude nella
valutazione, che analizza la coerenza tra i bisogni, gli obiettivi e le fasi di rea-
lizzazione del progetto. Obiettivi Il progetto di comunicazione Melting Pot Europa nasce nel 1997 come tra-
smissione radiofonica, a cui è stato affiancato nel 2000 un sito Internet
Contatti Adriano Fanzaga – Responsabile di progetto per Italia Lavoro (www.meltingpot.it). Il progetto è diventato negli anni uno strumento di ser-
Emanuela Vizzarro – Segreteria Tecnica di progetto per Italia Lavoro vizio e di informazione completa e aggiornata sui processi e sulle politiche
tel +39 041 3969125 migratorie. Melting Pot Europa è, in primo luogo, un’esperienza di comuni-
fax +39 041 5057471 cazione che mira ad orientare pratiche concrete di cittadinanza.
mail di progetto: infosp@italialavoro.it ‘Comunicazione’ e ‘cittadinanza’ sono i nodi attorno ai quali si articola il pro-
afanzaga@italialavoro.it getto. Lo scopo è creare uno strumento efficace capace di interpretare i
bisogni dei migranti, con l’assistenza e l’analisi delle problematiche legali, il
contributo all’autorganizzazione sociale, la ricezione e la denuncia delle vio-
lazioni dei diritti, la promozione ed il sostegno delle iniziative culturali e
sociali che costruiscono comunità, l’indicazione diretta verso le istituzioni
della necessità di introdurre nuove forme di welfare. Obiettivo è anche quel-
lo di garantire a tutti il diritto di accesso all’informazione articolando perciò
la comunicazione nelle diverse lingue d’origine del pubblico, e proponen-
dosi come piattaforma di discussione e scambio tra i migranti e la comuni-
tà ospitante al fine di assicurare la piena e uguale partecipazione alla vita
sociale e al dibattito pubblico nel rispetto delle diversità culturali.
Il progetto si offre dunque come strumento per rendere possibile l’accesso ai
diritti di cittadinanza incoraggiando la comprensione e l’integrazione median-
te mezzi di comunicazione efficaci nella convinzione che i cittadini migranti
abbiano un’importanza primaria nella costruzione dell’opinione pubblica.

Target Il progetto è diventato negli anni uno strumento di informazione e di servizio


per i cittadini migranti, per tutti gli operatori sociali, pubblici e privati, coinvol-
ti in questo ambito nonché per i cittadini italiani che possono accedere ad
una corretta e puntuale informazione sui processi e sulle politiche migratorie.
Melting Pot Europa è nato per soddisfare le richieste di informazioni prove-
nienti dall’Italia e dai Paesi di origine degli stranieri, provenienti soprattutto
dal bacino del mediterraneo e dall’Est Europa, che restano oggi i principali
destinatari della trasmissione radiofonica. Il sito, invece, è oggi sempre più
spesso uno strumento utilizzato dagli operatori del settore.
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 60 esperienze e progetti in veneto 61

Servizi Melting Pot Europa si è arricchito negli anni di diversi strumenti. Nato come La prima, curata dell’avvocato Paggi, si articola in varie rubriche e si occu-
semplice trasmissione radiofonica, è stato affiancato dal sito quattro anni fa. pa principalmente di affrontare l’insieme delle leggi, le interpretazioni e i
Lo “sportello radiofonico” in sette lingue di Melting Pot Europa così come il commenti al quadro normativo riguardante l’immigrazione e l’asilo (rubrica
sito trattano in termini estesi ed approfonditi tutte le questioni relative alle Sans-papiers), ma contiene anche un archivio completo e regolarmente
politiche migratorie, ai dispositivi normativi in materia di immigrazione e aggiornato della legislazione in vigore in Italia suddivisa per categorie (leggi,
asilo, dalla regolamentazione dei flussi ai diritti politici, al lavoro, ai feno- decreti, circolari) e della legislazione Europea ed internazionale (rubrica
meni sociali e culturali che le migrazioni portano con sé. Legislazione). C’è poi lo spazio riservato alle domande frequenti di interes-
Melting Pot Europa ha operato continui processi di miglioramento per dif- se generale con relative risposte (rubrica FAQ) e la sezione dedicata alle
fondere i propri contenuti, arrivando ad utilizzare anche un’emittente satel- schede pratiche di consultazione per portare a buon fine le azioni legali più
litare. Da un paio d’anni, infatti, le trasmissioni del progetto raggiungono comuni, quali ottenere un visto d’ingresso o un permesso di soggiorno
tramite Global Radio l’intera Europa continentale, il Nord Africa e il Medio (rubrica Schede pratiche).
Oriente incontrando così le necessità sia dei Paesi di provenienza dei La parte delle notizie e degli approfondimenti viene curata da Rosanna
migranti che quelli di destinazione. Marcato, operatrice del Servizio Immigrazione e promozione dei diritti di cit-
La consulenza legale e informativa, dunque, supera i limiti propri del front tadinanza del Comune di Venezia, con il supporto delle istituzioni che colla-
office, collocandosi piuttosto, attraverso il satellite e il web, nello spazio borano attivamente con il Progetto Melting Pot Europa. La rubrica Diritti di
europeo e globale. Nello stesso tempo non si tratta semplicemente di un Cittadinanza si occupa appunto di dare voce alle problematiche sociali, cul-
servizio, ma di un terreno progettuale che fa della comunicazione pratica ed turali e ai possibili modi di affrontarle tramite progetti e servizi offerti dalle
esperimento democratico. strutture e associazioni presenti sul territorio italiano ed europeo, mentre la
Le trasmissioni radiofoniche del Progetto si appoggiano a due diverse reda- parte degli appelli, comunicati e resoconti di iniziative in favore dei migran-
zioni: quella del Veneto e quella dell’Emilia Romagna. Il palinsesto è com- ti è contenuta nella rubrica Un mondo, molti mondi. Infine, ci sono altre
posto da un format comune, curato dall’avvocato Marco Paggi dell’ASGI sezioni dedicate alla Rassegna stampa, alle Collaborazioni, all’ Archivio
(Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione), e da un format con conte- tematico e ai Links ovvero ai siti correlati e altre risorse informatiche.
nuti declinati a livello locale, specifico per le due redazioni. Tutti gli articoli, nelle diverse sezioni, sono sempre ordinati per data di pub-
Si può ascoltare lo sportello radiofonico ogni giorno alle ore 20 dalle fre- blicazione in senso cronologico inverso, dotati, quando possibile, di allega-
quenze terrestri di Radio Sherwood di Padova (in streaming dal sito internet ti audio o documenti di testo, e sono disponibili in diverse lingue: inglese,
www.sherwood.it) e sulle frequenze satellitari di Global Radio alle ore 12 e francese, serbo-croato, albanese, arabo e da quest’anno anche in russo.
alle 19 (in streaming dal sito www.globalproject.info) con un palinsesto che Il servizio di consulenza viene fornito tramite e-mail. È inoltre in corso di atti-
si avvale di traduttori madrelingua organizzato per le diverse lingue d’origi- vazione un numero verde.
ne: serbo, arabo, francese, inglese, albanese, italiano e rumeno.
Per la redazione dell’Emilia Romagna, la trasmissione si ascolta sulle fre- Organizzazione I promotori del progetto sono il Comune di Venezia e Teleradio City – Radio
quenze di Radio Città 103. Sono previste trasmissioni in rumeno, italiano, Sherwood di Padova. Negli anni il progetto ha raccolto il supporto di altri
francese, inglese albanese, arabo. partner. Il principale finanziatore del progetto è il Comune di Venezia, con il
Il portale Internet del Progetto, nato quattro anni fa come semplice soste- supporto degli altri partner: la Regione Emilia Romagna, la Regione Friuli
gno delle trasmissioni radiofoniche, ha visto col passare del tempo cresce- Venezia Giulia, il Comune di Mogliano Veneto, il Comune di Rimini, lo
re in maniera esponenziale la propria importanza offrendo ai propri utenti Sportello degli Invisibili, l’Associazione Ya Basta Bologna, Radio Città 103
un servizio informativo utile e necessario a far luce sul complesso mondo Bologna e Global Project.
dei fenomeni migratori. Il sito è strutturato in due sezioni principali: l’area Esistono tre redazioni che curano i contenuti del progetto: una di coordina-
legislativa e l’area dedicata alle notizie, agli approfondimenti e le iniziative mento in Veneto, a cura di Barbara Barbieri di Teleradio City-Radio Sherwood,
riguardanti il mondo dell’immigrazione. una in Friuli Venezia Giulia e una a Bologna.
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 62 esperienze e progetti in veneto 63

Lo staff delle tre redazioni ha il supporto di un gruppo di traduttori, per lo più I servizi all’immigrazione del sistema Confartigianato Veneto
donne immigrate, e di avvocati per un totale di venti – venticinque persone. C.R.A.C.A. – Centro Regionale di Assistenza per la Cooperazione Artigiana
Il Comune di Venezia partecipa alla realizzazione del progetto attraverso l’as-
segnazione di un contributo su un programma concordato che ha come
obiettivo una corretta informazione sui processi e le politiche migratorie e
fornire strumenti di conoscenza specifica ai cittadini immigrati e italiani
nonché agli operatori del settore per agire sui diritti di cittadinanza e sullo
scambio interculturale. Il C.R.A.C.A. – Centro Regionale di Assistenza per la Cooperazione Artigiana
– è una società cooperativa costituitasi nel 1978 per iniziativa della FRAV –
Risultati Melting Pot Europa fa della comunicazione uno strumento di produzione di Confartigianato del Veneto (www.confartigianato.veneto.it), con lo scopo di
diritti ed esercizio di cittadinanza e di democrazia. favorire l’associazionismo tra le imprese artigiane distribuite su tutto il terri-
Esiste in Italia soltanto un altro sito che fornisce la completezza informati- torio regionale fornendo assistenza per l’interpretazione e l’adeguamento
va di Melting Pot Europa, www.stranieriinitalia.it, dove però molti servizi sono alla legislazione nazionale, regionale e comunitaria al fine di favorirne l’uti-
a pagamento. lizzo in funzione sia operativa che contributiva.
Le visite al sito sono costantemente in crescita. Rispetto ad una media di Le aree di attività sulle quali attualmente il C.R.A.C.A. opera, sviluppando in
5.000 visitatori al giorno, si sono toccati picchi di 15.000 visite dopo la particolare progetti speciali che utilizzano fondi comunitari, sono:
pubblicazione del decreto flussi (febbraio 2005). Ogni giorno arrivano in Ricerca&Sviluppo, Organizzazione, Cultura della qualità e dell’innovazione,
media venti e-mail con richieste di informazioni allo sportello legale. Le Ambiente Regolativo e Istituzionale, Politiche pubbliche, Cooperazione,
richieste di informazioni, in continua crescita, provengono dall’Italia e dai Promozione e Internazionalizzazione, Sviluppo sostenibile, Informatizzazione
Paesi di provenienza degli immigrati. e tecnologie dell’informazione
La Confartigianato del Veneto è una federazione costituita dalle seguenti
Contatti Rosanna Marcato – Operatore del Servizio Immigrazione e promozione associazioni/unioni:
dei diritti di cittadinanza del Comune di Venezia > Unione Artigiani e Piccola Industria di Belluno (www.unartbelluno.org)
Barbara Barbieri – Redattrice Progetto Melting Pot – TeleradioCity > Unione Provinciale Artigiani di Verona (www.artigianiupa.vr.it)
Radio Sherwood > Confartigianato Imprese di Rovigo (www.artigianato.rovigo.it)
http://www.meltingpot.it > Unione Provinciale Artigiani di Venezia (www.upavenezia.com)
Telefono Redazione di Padova: +39 049 8762864 > Unione Provinciale Artigiani di Padova (www.upa.padova.it)
Telefono Redazione di Bologna: +39 051 5873066 > Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza (www.artigiani.vi.it)
fax: +39 049 664589 > Confartigianato della Marca Trevigiana
redazione@meltingpot.org – redazione.emiliaromagna@meltingpot.org (www.confartigianatomarcatrevigiana.it)
È attiva anche una segreteria telefonica al numero +39 049 8785028. La Confartigianato del Veneto rappresenta il sistema Confartigianato a livel-
lo regionale, che, nel suo complesso, associa circa 70 mila imprese del
Veneto: la metà degli artigiani veneti è iscritta alla Confartigianato.

I servizi del sistema Confartigianato Veneto


Le Unioni e le Associazioni provinciali della Confartigianato hanno prodotto
ed organizzato competenze, servizi e progetti per rispondere alle esigenze
delle imprese e degli imprenditori associati.
Il primo e principale obiettivo è stato quello di fornire informazioni certe alle
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 64 esperienze e progetti in veneto 65

imprese, dare alle imprese assistenza nella gestione amministrativa delle fornito, attraverso convezioni, accordi, collaborazioni con le associazioni
problematiche legate al permesso di soggiorno ed al rapporto di lavoro, e dei costruttori privati, dei proprietari di immobili, con le ATER provinciali,
accompagnare l’inserimento degli stranieri regolari nei luoghi di lavoro attra- con le fondazioni e cooperative edilizie, con gli enti locali
verso percorsi di formazione e facilitazioni nella ricerca e fornitura degli (Province e Comuni), con le Camere di Commercio, con le Associazioni
alloggi. Con il tempo i servizi associativi hanno dedicato diretta attenzione di Rappresentanza del Lavoratori, degli Immigrati e del volontariato
anche agli immigrati in cerca di occupazione, soprattutto attraverso la con- sociale;
sulenza in materia di orientamento e la creazione di percorsi di formazione > offerta di pacchetti formativi rivolti sia a lavoratori stranieri occupati,
professionalizzanti, adatti ad un efficace incontro fra domanda ed offerta. che a lavoratori regolari in cerca di occupazione. Spesso l’offerta formativa
I servizi delle associazioni riguardano sia le imprese che hanno alle dipen- è rivolta anche a soggetti italiani che sono impegnati nelle aziende
denze lavoratori immigrati sia i lavoratori occupati o in cerca di ricollocazio- e nelle associazioni imprenditoriali con il ruolo di “mediatori culturali”
ne lavorativa sia gli stranieri che intendano avviare nuove attività o di “tutor”. L’offerta di formazione è curata, sia nella progettazione,
imprenditoriali. che nella realizzazione, dalle agenzie formative delle associazioni
Questo ultimo fenomeno inizia ad avere una connotazione rilevante. imprenditoriali territoriali;
Ovviamente, tale impresa potrà usufruire dei servizi a 360° che le associa- > ricerca e selezione di personale straniero per le imprese attraverso
zioni offrono alle imprese (paghe, contabilità, consulenze organizzative, nor- la rete degli sportelli e-labor promossa dalla Regione Veneto e stage
mative, ecc.). professionalizzanti di formazione per specifici settori dell’artigianato
In alcuni casi, da “sportello” informativo, il servizio si è evoluto, generando in difficoltà a reperire manodopera;
un’integrazione progettuale con le agenzie formative delle associazioni stes- > partecipazione alle iniziative della Regione Veneto per reclutamento
se, che hanno predisposto offerte formative dedicate. Tali servizi hanno poi di personale straniero nei Paesi con i quali esistono accordi specifici;
promosso nel territorio – con enti locali e con associazioni dei proprietari di > consulenza, orientamento e formazione per i lavoratori stranieri
immobili disponibili – azioni che facilitassero la ricerca e l’offerta di solu- in cerca di occupazione;
zioni abitative più adeguate e stabili. Hanno spesso creato una rete di rela- > assistenza, accompagnamento e formazione per gli stranieri regolari
zioni con le associazioni dei lavoratori, del volontariato sociale, degli stessi che intendono avviare attività economiche in proprio, anche mediante
immigrati per la progettazione e la gestione di azioni rivolte all’integrazione incontri di aggiornamento in orario serale per neo imprenditori stranieri
nelle comunità locali dei lavoratori stranieri regolari. su varie tematiche concordate e con metodologie didattiche particolari;
I servizi associativi territoriali dedicati all’immigrazione hanno raggiunto i > assistenza ai lavoratori stranieri per le pratiche amministrative
seguenti standard comuni: riguardanti la regolarizzazione e la concessione dei permessi di soggiorno
> assistenza informativa e consulenza alle imprese (leggi, norme, per la ricerca di soluzioni abitative e per altre necessità legate
riconoscimenti di titoli di studio e di qualifiche professionali, ecc.), alle problematiche del rapporto di lavoro;
attraverso attività di rilevazione dati, osservazioni e sperimentazione > assistenza per l’attivazione di partnership con imprese straniere,
di buone pratiche di mediazione interculturale con piccoli imprenditori di da parte di imprese venete condotte da imprenditori italiani o stranieri.
altri Paesi, redazione di vademecum di norme, indicazioni e informazioni
utili ad imprenditori e lavoratori non comunitari; Contatti Enrico Cancino – Coordinatore tecnico
> assistenza alle imprese nella gestione delle pratiche amministrative C.R.A.C.A. SOC. COOP.
nei confronti della Pubblica Amministrazione relativi alla condizione Via F.lli Bandiera n. 35 – 30175 Marghera Venezia
giuridica dello straniero richiesti da imprenditori stranieri o da imprenditori tel +39 041 5096617
italiani per dipendenti stranieri; fax +39 041 5096615
> assistenza alle imprese nella ricerca delle soluzioni abitative cancino@csmq.it
e nella gestione delle problematiche connesse. Tale servizio è spesso http://www.craca.net/
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 66 esperienze e progetti in veneto 67

Accoglienza e alloggio per lavoratori immigrati e/o integrando qualora necessario le linee operative relative alla sua gestio-
Unione Artigiani e Piccola Industria di Belluno
ne, di valutare le istanze di accesso al fondo stesso e di monitorare il pro-
getto nel suo complesso.
Al fine di far conoscere il progetto nel territorio della Provincia e di creare
una rete territoriale adeguata al problema, sono stati ampliati i contatti sia
con il mondo del volontariato e dell’associazionismo, dei servizi sociali e
delle parrocchie sia con le agenzie immobiliari e le imprese edili.
Il progetto “Accoglienza e alloggio per lavoratori immigrati”, nato nel 2002 a In particolare, per quanto riguarda la ricerca degli alloggi, sono state con-
seguito di un’iniziativa promossa dall’ente Provincia di Belluno, ha visto l’at- tattate trentun agenzie immobiliari, di cui solamente quattro-cinque ad oggi
tiva partecipazione dell’Unione Artigiani e Piccola Industria di Belluno con collaborano attivamente.
altri vari enti del territorio, allo scopo di rispondere ai problemi dell’acco- A seguito delle azioni intraprese al fine di estendere i contatti si è consoli-
glienza e dell’alloggio degli immigrati lavoratori della Provincia di Belluno. data una rete territoriale in grado di pervenire in modo efficace al maggior
numero di immigrati. Questa rete, infatti, comprende l’Informa Immigrati di
Obiettivi Il progetto è stato avviato nel corso del 2003 con l’obiettivo di dare una Belluno, Limana, Ponte nelle Alpi, Alpago e Feltre, l’Associazione Bellunesi
prima risposta al bisogno di integrazione sociale, alla sicurezza e alla nel Mondo, i Servizi Sociali del Comune di Feltre, la Caritas diocesana e le
coesione territoriale. agenzie immobiliari sopraccitate. Questi enti rappresentano, infatti, un
importante punto di riferimento per gli immigrati e gli emigranti di ritorno
Target Il progetto è rivolto agli stranieri presenti nella Provincia di Belluno. Le della Provincia di Belluno e la loro collaborazione ci permette di raggiunge-
richieste sono pervenute soprattutto da immigrati provenienti da Nord re luoghi e persone altrimenti difficilmente coinvolgibili.
Africa, ex Yugoslavia, Albania, Romania, Ucraina, Brasile e Argentina.
Risultati Le richieste pervenute a partire dal 1 dicembre 2003 fino al 31 dicembre
Servizi Il servizio viene gestito attraverso un apposito sportello per fornire assisten- 2004 sono state 82 per un totale di 211 persone coinvolte. I casi che
za agli immigrati nella ricerca dell’alloggio, attraverso servizi di intermedia- hanno trovato una risposta ai bisogni alloggiativi sono stati complessiva-
zione e di consulenza per la ricerca della casa. È stato inoltre istituito un mente 57 di cui quattro con attivazione del fondo di garanzia e rotazione e
fondo di garanzia e rotazione per gli anticipi di cauzione e di affitto. due in attesa di attivazione. Rispetto al 2003, in particolare, la percentuale
Un’importante area di intervento è quella legata alla richiesta di attivazione dei casi che hanno trovato una soluzione è passata dal 38% al 70%. Sono
del fondo per far fronte al pagamento di una o più mensilità del canone di stati erogati al 31dicembre 2004 un totale di 62.029 euro di anticipi di cui
affitto. Questo genere di richieste è motivata per lo più da difficoltà econo- 52.101 euro nel secondo anno di attività.
miche derivanti dalla perdita temporanea del lavoro. L’intervento, in questo Il progetto ha permesso di evidenziare alcuni elementi positivi:
caso, implica un’attività di mediazione nei confronti dell’immigrato al fine di > la creazione di una buona rete territoriale in grado di collaborare
comprenderne il più possibile le reali esigenze e la possibilità di restituzione. al fine di pervenire al maggior numero possibile di immigrati e di dare
Fino al dicembre 2004, in cinque situazioni si è reso necessario garantire per una risposta organica a situazioni, a volte, particolarmente complesse;
i proprietari degli alloggi la possibilità, in caso di difficoltà da parte dell’im- > l’assenza, salvo qualche caso sporadico, di lamentele sullo stato
migrato, di un ulteriore intervento fino al limite massimo di 3.000 Euro. degli alloggi e, ad eccezione di una situazione particolarmente
problematica, sul pagamento del canone di locazione. La conseguenza
Organizzazione La gestione operativa del progetto è stata affidata alla Cooperativa Integra di questo fenomeno è che alcuni proprietari si sono dimostrati disponibili
di Belluno, mentre un apposito Comitato Tecnico in cui siede un rappresen- ad affittare anche altri appartamenti di loro proprietà;
tante dell’Unione Artigiani e Piccola Industria ha il compito di sovrintendere > la disponibilità dimostrata dalla popolazione locale ad affittare
alle modalità di gestione del fondo di rotazione e di garanzia, aggiornando agli emigranti di ritorno.
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 68 esperienze e progetti in veneto 69

Nel corso dell’attività sono emersi anche alcuni elementi di criticità sia del Interventi sperimentali a sostegno delle esigenze
progetto sia della situazione dell’immigrazione in Provincia fra cui: abitative per immigrati extracomunitari
> la difficoltà a convincere i proprietari degli alloggi ad affittare
Comune di Venezia
ad extracomunitari, nonostante le garanzie offerte;
> l’incremento della disoccupazione e della precarietà del lavoro
che potrebbe comportare la necessità di un intervento non più solamente
marginale, come è stato finora, in situazioni di emergenza sociale;
> l’arrivo di un numero crescente di emigranti di ritorno, in particolar Il Comune di Venezia ha messo in atto una serie di iniziative di tipo speri-
modo dal Brasile, che impone un utilizzo più elastico del fondo di garanzia mentale per fronteggiare l’emergenza abitativa di immigrati extracomunitari
rispetto a quanto inizialmente previsto. regolari mettendo a disposizione alloggi di seconda accoglienza di proprie-
tà del Comune o dell’ATER (Azienda Territoriale di Edilizia Residenziale)
Contatti Paola Rossa – Ufficio Segreteria come residenza temporanea.
Unione Artigiani e Piccola Industria di Belluno
P.le Resistenza, 8 – 32100 Belluno Obiettivi La situazione nel territorio veneziano, caratterizzato da un mercato degli
tel +39 0437 933201 affitti tra i più elevati in Italia, ha indotto l’amministrazione comunale ad
fax +39 0437 933122 affrontare con iniziative specifiche il problema dell’abitazione per gli immi-
segreteria@unartbelluno.org grati extracomunitari, affidando la gestione della problematica all’istituzione
http://www.unartbelluno.org Abitare Venezia. Abitare Venezia, nata nel 2003, ha lo scopo di provvedere
tel +39 041 2700700 alla gestione del patrimonio residenziale pubblico e privato del Comune di
urp.abitarevenezia@comune.venezia.it Venezia, tramite l’assunzione dei rapporti contrattuali con gli utenti, e alla
programmazione degli interventi di manutenzione, con il coinvolgimento
diretto degli inquilini per ottimizzare l’uso delle risorse e dei beni stessi.
A livello locale e nazionale, infatti, gli immigrati vivono in condizioni di disagio
abitativo problematico a causa di una serie di fattori oggettivi, come la
carenza dell’edilizia popolare e il mercato degli affitti, e soggettivi, come lo
sfruttamento dell’estrema necessità abitativa degli immigrati e la difficoltà
a trovare proprietari disponibili a concedere loro in affitto i propri immobili,
al punto che risulta per l’immigrato più agevole acquistare una casa piutto-
sto che affittarla.
Molti immigrati partecipano ai bandi di concorso per l’assegnazione di un
alloggio ERP (Edilizia Residenziale Pubblica).
La maggior parte di loro, però, non raggiunge il punteggio necessario per
una buona posizione nella graduatoria del bando. Infatti, gli immigrati non
ottengono punti che derivino dal versamento dei contributi ex-Gescal,
essendo lavoratori in regola da troppo poco tempo; né possono usufruire
dei punti relativi alla composizione del nucleo familiare in quanto, nella
quasi totalità dei casi, è presente nel nostro Paese solo il richiedente, men-
tre la famiglia rimane nel Paese di origine. La mancanza dell’alloggio, di
conseguenza, comporta l’impossibilità di ulteriori punteggi eventualmente
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 70 esperienze e progetti in veneto 71

assumibili da sfratti o da condizioni precarie dell’alloggio. Obiettivo delle ini- > sono privi di alloggio stabile e vivono nell’area del territorio comunale;
ziative attuate dall’istituzione Abitare Venezia del Comune è quello di met- > hanno un regolare rapporto di lavoro dipendente o autonomo in corso.
tere a disposizione degli immigrati degli alloggi per un breve periodo di Gli alloggi sono destinati a singoli cittadini non comunitari e a nuclei fami-
tempo, con un contratto di un anno rinnovabile, in attesa che trovino una liari. Chi fa richiesta di alloggio al Comune proviene per lo più da Marocco,
sistemazione definitiva. Senegal, Tunisia e Egitto e, in misura minore, da Moldavia, Filippine e
Indonesia.
Servizi Gli interventi sperimentali effettuati dal Comune di Venezia a sostegno delle Di norma cinesi e albanesi, invece, riescono a risolvere autonomamente il
esigenze abitative e in ordine a risposte di seconda accoglienza per immi- problema della casa.
grati extracomunitari (singoli o nuclei familiari) hanno previsto l’utilizzo di
ventiquattro alloggi, di proprietà del Comune e dell’ATER, per un’ospitalità Organizzazione Il servizio è attualmente gestito dall’istituzione “Abitare Venezia” del Comune
temporanea di 12, 18 o 24 mesi. mediante l’ufficio Emergenze Sociali. L’ATER ha messo a disposizione del-
Di questi alloggi: l’amministrazione comunale parte dei propri alloggi grazie ad un protocollo
> undici sono stati concessi temporaneamente a nuclei familiari; d’intesa con il Comune. Il servizio prevede l’individuazione dei soggetti da
> tre sono utilizzati come pensionati per singoli; inserire negli alloggi con la collaborazione di altri enti e associazioni territo-
> dieci sono utilizzati come alloggi in comunità per singoli. riali, come la Rete Antirazzista o i Servizi Territoriali. La priorità nella con-
L’iniziativa è nata nel febbraio del 1999, di fronte a una situazione di emer- cessione dell’ospitalità viene determinata dalla data di presentazione della
genza abitativa, quando un gruppo di immigrati avevano occupato l’aula domanda all’Ufficio Emergenze Sociali.
magna dello IUAV (Istituto Universitario di Architettura di Venezia) per riven- Una delibera della Giunta Comunale ha previsto l’istituzione di un regola-
dicare il diritto alla casa. mento interno che definisce i rapporti e detta le condizioni d’uso delle abi-
A titolo sperimentale il Comune di Venezia ha previsto l’istituzione del primo tazioni, fissando inoltre la somma da versare quale quota di permanenza.
pensionato per lavoratori stranieri regolari (maschi) e nel luglio dello stesso Gli alloggi sono concessi temporaneamente agli immigrati per un periodo
anno è stato firmato un protocollo d’intesa con la Regione Veneto e l’ATER massimo di un anno, prorogabile a due, durante i quali lo straniero dovreb-
per la concessione dei primi dieci alloggi a tre nuclei familiari e sette a be cercare un alloggio indipendente.
immigrati singoli. Rispetto agli alloggi in comunità, i pensionati sono arredati a cura e spesa
Successivamente, sono stati messi a disposizione i tre pensionati di pro- del Comune, che si fa carico anche delle spese relative alle utenze escluso
prietà del Comune: il primo a Mestre con otto posti letto, il secondo all’iso- il telefono, e vengono concessi per una somma simbolica di 110 Euro men-
la della Giudecca a Venezia con sei posti letto e il terzo a nel sestriere di sili pro-capite. Gli alloggi in comunità, invece, sono arredati a cura e spesa
Castello a Venezia con cinque posti letto. degli ospiti che si fanno carico anche dei consumi, e pagano un canone
Altra iniziativa proposta dal Comune nel 2002 è stata la possibilità di una simbolico di 130 Euro mensili pro-capite.
fideiussione di 5.000 Euro come garanzia per i proprietari disposti ad affit- Se, allo scadere del primo anno, persiste la permanenza nell’alloggio scat-
tare i propri immobili agli extracomunitari regolari in possesso dei requisiti tano degli aumenti progressivi del canone mensile. Nel caso dei pensiona-
economici per poter provvedere in modo autonomo al pagamento del cano- ti, per esempio, le quote crescono a 140 Euro per i sei mesi successivi, a
ne di locazione. 170 Euro per ulteriori sei mesi e a 250 Euro per il periodo successivo.
È previsto l’allontanamento dello straniero dall’alloggio in caso di:
Target Gli alloggi per ospitalità temporanea sono a disposizione di lavoratori stra- > non pagamento del canone entro i termini stabiliti,
nieri che presentano i seguenti requisiti: > ospitalità di altri inquilini
> sono titolari di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro in corso > perdita del permesso di soggiorno
di validità; > disoccupazione entro il terzo mese
> sono maggiori di età e di sesso maschile; > violenze nei confronti degli altri ospiti o dei condomini.
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 72 esperienze e progetti in veneto 73

Risultati Le misure adottate dal Comune di Venezia hanno favorito l’incremento della Servizio immigrazione e promozione
domanda e nello stesso tempo l’identificazione dell’ente pubblico da parte dei diritti di cittadinanza
dei cittadini stranieri come referente privilegiato per la risoluzione dei propri
Comune di Venezia
problemi abitativi. I problemi principali nella gestione della sperimentazione si
sono riscontrati in relazione alla difficoltà di garantire il turn-over degli appar-
tamenti, soprattutto per il gruppo dei primi dieci alloggi assegnati, nonostan-
te sia previsto un incremento progressivo del canone di concessione mensile
dopo i primi dodici mesi. Altro problema è relativo alle cattive condizioni di L’immigrazione a Venezia nelle forme attuali ha una storia recente. Fino al
mantenimento degli alloggi, ai ritardi nel pagamento dei canoni di affitto non- 1998 era prevalente la presenza di uomini e donne sole immigrati per motivi
ché alla tendenza degli immigrati ad ospitare i propri connazionali, per cui si di lavoro o dei profughi e rifugiati dalla guerre balcaniche. Dal 1998, grazie
rendono necessarie visite di controllo da parte degli operatori del Comune. In anche alla prima legge strutturale sull’immigrazione, sono aumentate le richie-
generale, le misure adottate dal Comune di Venezia sono risultate adatte per ste di ricongiungimenti familiari e quindi è aumentata la presenza di famiglie
risolvere i problemi abitativi di soggetti singoli ma non quelli dei nuclei fami- e di bambini; i servizi (sociali, scolastici, sanitari) hanno dovuto affrontare la
liari. Perché sia affrontato in maniera adeguata, il problema dell’abitazione per nuova situazione e i nuovi bisogni emergenti. A Venezia gli immigrati più nume-
gli immigrati extracomunitari, richiederebbe quindi, azioni radicali e mirate che rosi provengono dall’Asia (Bangladesh, la prima comunità residente con
esulano dalla legislazione vigente la quale, naturalmente, tiene conto soprat- 1.236 residenti, Cina con 617, Filippine con 556) e dall’Europa Orientale
tutto di condizioni e requisiti posseduti dagli autoctoni. (Serbia e Montenegro con 416 residenti, Albania con 610, Macedonia con
L’iniziativa di istituire fideiussioni come garanzia a favore dei proprietari che sti- 545, Romania con 622). Le comunità senegalese e curda sono molto vivaci
pulino contratti di locazione a favore di extracomunitari non ha raccolto nessu- e molto presenti nel campo sociale con iniziative e proposte.
na adesione. Soluzioni alternative sono state messe in atto in altre città
italiane. Il Comune di Parma ha messo a disposizione un fondo di garanzia di Obiettivi Il Servizio immigrazione e promozione dei diritti di cittadinanza nasce con l’o-
5.000 Euro per ogni appartamento affittato a immigrati segnalati dal Comune. biettivo di favorire un’accoglienza rispettosa dei diritti degli immigrati e delle
La Provincia di Parma, invece, non fa pagare l’ICI (Imposta Comunale sugli loro famiglie in città. In questi anni il servizio si è adoperato per promuovere il
Immobili) a chi affitta agli immigrati provenienti dall’estero e dall’Italia meri- benessere sociale, individuale e collettivo dei cittadini e dei cittadini stranieri
dionale, segnalati dalla Provincia stessa e dall’ACER (Agenzia Casa Emilia in particolare, cercando di coinvolgere e attivare tutte le istituzioni e le risorse
Romagna). Il Comune di Bologna a partire dal 2002 affitta lo stabile da priva- presenti sul territorio affinché siano aperte e utilizzabili dai cittadini stranieri
ti direttamente tramite agenzie immobiliari o IPAP (Istituzioni di Pubblica allo stesso modo che per i cittadini italiani e comunitari. Oltre alle azioni rivol-
Assistenza e Beneficenza), che dispongono di un patrimonio immobiliare che te direttamente ai cittadini stranieri vengono attivati progetti e iniziative per
per legge devono affittare in parte agli enti pubblici. Il Comune affitta quindi agli rimuovere eventuali forme di discriminazione e per sensibilizzare operatori, cit-
immigrati l’immobile facendo pagare una quota o il canone totale, con contratti tadini e istituzioni sul tema dell’immigrazione, creando conoscenza reciproca,
4+4 o 2+2, e si assume l’onere dei pagamenti e del buon mantenimento del- occasioni di incontro e scambi tra persone di diversa provenienza e cultura.
l’appartamento. Attualmente sono in essere sessanta contratti di locazione.
Target Gli utenti del servizio sono: cittadini stranieri (singoli e famiglie), con specifi-
Contatti Emanuele Zane – Direttore Abitare Venezia ca attenzione per quelli arrivati da poco in Italia; cittadini italiani con richie-
Marilena Bonelli – Responsabile Ufficio Emergenze Sociali ste attinenti alle migrazioni; istituzioni e servizi; associazioni, volontari e
Istituzione Abitare Venezia privato sociale; rifugiati e richiedenti asilo; organismi internazionali e O.N.G.
S. Croce 502 – 3012 Venezia
tel +39 041 2700700 Servizi Il Servizio immigrazione del Comune di Venezia è nato nel 1993 quando
urp.abitarevenezia@comune.venezia.it l’immigrazione in città non era ancora così sviluppata, ma le guerre della ex
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progetti per l’integrazione sociale e la gestione delle problematiche abitative 74 esperienze e progetti in veneto 75

Yugoslavia richiamavano in Italia numeri sempre più consistenti di persone brevi periodi in casi particolarmente gravi, rimpatri assistiti, aiuto umanitario
che fuggivano dal conflitto. In particolare, arrivarono a Mestre in più riprese per immigrati irregolari con gravi problemi di tipo sanitario o sociale, supporto
diverse centinaia di persone dalla Serbia, dalla Bosnia e dal Kosovo. a donne in stato di gravidanza con condizioni di rischio e, infine, consulenza
La nascita e l’evoluzione del Servizio immigrazione è legata alle varie fasi del- specifica per famiglie immigrate nella prima fase di arrivo e di inserimento.
l’immigrazione a Venezia, momenti che hanno richiesto di volta in volta rispo- 3 Interventi a favore dei rifugiati. Ai rifugiati e richiedenti asilo vengono
ste adeguate alle nuove necessità e ai nuovi soggetti. Già a metà del 1992 due offerti interventi specifici, alcuni dei quali inseriti nel progetto nazionale Asilo,
assistenti sociali vennero incaricate di svolgere attività di aiuto sociale collega- che comprendono, tra le altre cose, servizi di informazione e orientamento
te all’emergenza sociale e all’emarginazione delle famiglie di zingari e Rom. Da sul diritto di asilo, supporto nella fase di attesa dell’esame per la definizione
allora quell’intervento limitato ha assunto caratteristiche di maggiore organiz- dello status di rifugiato, accoglienza e ospitalità nella prima fase dopo
zazione e complessità. In una prima fase, dal 1992 al 1995, ci si è focalizzati l’arrivo, assistenza per la ricerca di lavoro e supporto psico-sociale.
sulla gestione degli arrivi degli sfollati di origine Rom provenienti dalla ex- 4 Servizi di mediazione linguistico-culturale, attraverso la formazione e
Yugoslavia, con la creazione di due campi di accoglienza per un totale di circa l’impiego di mediatori linguistico-culturali, ossia figure professionali non
cinquecento persone. Con l’emergere di nuovi bisogni legati al crescere del- appartenenti ai tradizionali ruoli dei servizi socio-educativi, ma
l’immigrazione in città, il servizio si è strutturato in due sedi: una a Mestre, con specificamente sviluppatesi con l’esperienza della migrazione. I mediatori
il compito di gestire i due campi di prima accoglienza, e una a Venezia per tutte hanno il compito di facilitare la comunicazioni, per esempio agli sportelli
le tematiche riguardanti l’immigrazione. In una seconda fase, dal 1996 ad oggi, e nei colloqui di servizio sociale, di provvedere a traduzioni scritte
con l’arrivo di nuovo personale, si sono messe le basi per un lavoro multidisci- e di promuovere e facilitare il contatto tra immigrati e associazioni.
plinare che affrontasse in maniera specialistica le tematiche degli immigrati e 5 Laboratori linguistici, che comprendono sia corsi di italiano per bambini
dei rifugiati. A questo scopo è stato messo a punto un modello progettuale che e adulti sia corsi di lingua madre per bambini, tenuti da docenti di lingua
ha moltiplicato le azioni sperimentali, le consulenze ad altri servizi, allo scopo dei Paesi d’origine.
di garantire l’integrazione fra sociale, educativo e culturale. 6 Consulenza legale ad immigrati, operatori, e istituzioni su questioni
Attualmente il servizio nel suo complesso offre le seguenti attività: attinenti l’immigrazione, la legislazione, la violazione e la tutela dei diritti.
1 Attività di informazione e orientamento su permessi di soggiorno, 7 Iniziative di comunicazione, culturali e formative, in collaborazione con
ricongiungimenti familiari, modalità di accesso ai servizi sociali, sanitari associazioni e centri di documentazione, con l’organizzazione di incontri
e scolastici e ai servizi di prima accoglienza, consulenza sulla formazione e seminari sul tema dell’immigrazione per favorire le relazioni interculturali.
e il lavoro e supporto per il riconoscimento dei titoli di studio. Tutte le comunicazioni essenziali sulle iniziative in corso vengono scritte nelle
Gli interventi informativi vengono realizzati da operatori di sportello con lingue dei più numerosi gruppi linguistici presenti sul territorio. Durante gli
il supporto talvolta di assistenti sociali o mediatori. Oltre all’informazione incontri e i colloqui, inoltre, c’è la possibilità di interpretariato su
vengono realizzati incontri con la questura per proporre soluzioni di casi appuntamento specifico nelle lingue dei diversi gruppi linguistici (inglese,
di particolare complessità, oltre a contatti con ambasciate e consolati dei francese, albanese, curdo, spagnolo, russo, ucraino, serbo-croato, arabo,
Paesi di origine o, viceversa, ambasciate italiane nei Paesi di origine degli turco, bangla, filippino, rumeno,srilankese, cinese ed altre lingue su richiesta).
immigrati. Nel 2005 è stato inoltre avviato il progetto “Orientazioni”. Oltre al progetto nazionale Asilo, i progetti in atto sono i seguenti:
2 Interventi di servizio sociale da parte di professionale specializzato per > Progetto “Tutti a scuola” “Tutti a scuola” ha come obiettivo la
l’aiuto sociale, l’ospitalità e l’accoglienza. Si tratta di interventi realizzati facilitazione dell’inserimento scolastico dei bambini e ragazzi stranieri
di preferenza da assistenti sociali come supporto a singoli e famiglie in nelle scuole di ogni ordine e grado, attraverso la facilitazione delle
situazioni di difficoltà che riguardano utenti non assistibili da altri servizi comunicazioni tra scuola e famiglia e la promozione della conoscenza
sociali della città. Gli interventi consistono in colloqui di orientamento e di delle culture dei Paesi di origine dei bambini e dei ragazzi stranieri.
supporto psico-sociale, aiuti economici urgenti per necessità vitali, invio a Il progetto prevede l’azione coordinata di educatori e mediatori linguistico-
strutture di accoglienza del territorio oppure ospitalità a carico del servizio per culturali per valutare l’esperienza scolastica del bambino nel Paese
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progetti per l’integrazione sociale e la gestione delle problematiche abitative 76 esperienze e progetti in veneto 77

di origine, ricostruire la sua biografia scolastica per favorire l’inserimento tive del Comune di Venezia. Il servizio si divide, a sua volta, in tre distinte Unità
nella sua nuova classe e aiutare genitori e insegnanti affiancare il operative: una che si occupa di interventi e progetti per rifugiati, una di servi-
bambino straniero, soprattutto nei primissimi giorni nella nuova scuola. zi e progetti per cittadini stranieri e immigrati e una terza unità amministrativa.
> Progetti di orientamento ai diritti e doveri di cittadinanza: “Da migranti L’attuale organizzazione è stata definita all’inizio del 2001 e conta su oltre venti
a nuovi cittadini” (2002), “Disparità e cittadinanze” (2003), “La Bussola” persone che lavorano stabilmente (assistenti sociali, educatori, operatori cul-
(2004) L’obiettivo dei progetti di orientamento ai diritti e doveri di turali, operatori di sportello/orientatori, mediatori linguistico-culturali, respon-
cittadinanza hanno lo scopo di far conoscere ai migranti i propri diritti sabili esperti di immigrazione e interculturalità, responsabili amministrativi,
e doveri di cittadinanza per poter usufruire dei servizi presenti nella città di segretarie organizzative, consulenti legali). Circa altri trenta operatori hanno
Venezia. Le azioni comprendono incontri individuali di supporto, un corso di rapporti lavorativi meno stabili, su chiamata o su progetto. Si tratta di media-
orientamento alla ricerca del lavoro e un corso di orientamento su salute, tori linguistico-culturali, docenti di italiano, obiettori di coscienza ed esperti.
famiglia e scuola. Vengono inoltre realizzate alcune visite guidate ai servizi
per il lavoro della città di Venezia e ai servizi sociali, sanitari e scolastici. Risultati La tabella seguente raccoglie alcuni dati relativi alle attività del Servizio
> Progetto di redazione della Carta dei Servizi La Carta dei Servizi è nata immigrazione nel 2004.
per illustrare esattamente agli utenti e ai cittadini le caratteristiche del
servizio di orientamento e informazione sull’immigrazione, impegnandosi Servizio di informazione, orientamento interventi informativi e di orientamento
a garantire alcune condizioni standard di qualità sui tempi di risposta, a favore di 2.242 cittadini stranieri
Consulenze a 380 associazioni, servizi,
la qualità dell’accoglienza, le informazioni multilingue e la possibilità operatori, strutture
per gli utenti di dare un giudizio sul servizio ricevuto. Contatti con utenti, compresi contatti 5.533
> Progetti sulla rappresentanza Il Servizio immigrazione si è impegnato allo sportello telefonico e appuntamenti
nel corso del 2003/2004 e sta continuando nel 2005 nelle attività di Interventi di servizio sociale Circa 150 casi di singoli o famiglie
Laboratori di italiano 93 adulti iscritti (corsi estivi)
sensibilizzazione alla partecipazione alla vita civile e sociale degli
192 ragazzi iscritti
immigrati e delle loro associazioni. Collegato a questo, l’amministrazione Associazioni di immigrati 31
comunale ha iniziato un percorso per ottenere il riconoscimento del diritto a cui è stato data consulenza
di voto per i cittadini stranieri residenti in città. Sono state coinvolte oltre Consulenza legale 150 casi circa
trenta associazioni in queste attività. Progetto “Tutti a scuola” Circa 444 ragazzi hanno usufruito
degli interventi di facilitazione
> Progetti sul tema del lavoro Negli ultimi anni si sono realizzate all’inserimento scolastico e mediazione
collaborazioni su progetti inerenti il lavoro (Integra/Cesfo/Matraia nel Accoglienza rifugiati e richiedenti asilo 130 persone
1999/2000; Agfol/Migranet nel 1999; collaborazione con l’agenzia Kairòs (ospitalità e presa in carico complessiva)
in uno scambio con la Finlandia sui temi dell’inserimento lavorativo; Contributi economici 220 contributi
Interventi di orientamento, 150 utenti
collaborazioni varie con associazioni di categoria, come Unindustria e
informazione e facilitazione
agenzie di formazione professionale). In particolare, sono stati realizzati all’inserimento in ambito lavorativo
numerosi interventi in collaborazione con varie agenzie per la formazione
professionale per l’inserimento lavorativo di Rom e dei richiedenti asilo. Dal
2001 al 2005 il Servizio immigrazione è inoltre inserito nel Progetto Equal Contatti Gianfranco Bonesso – Responsabile dell’unità Interventi per i cittadini
Inclusione che, tramite l’Agenzia Migranti, ha consentito di sperimentare stranieri del Servizio immigrazione e promozione dei Diritti di Cittadinanza
modalità innovative per l’inserimento al lavoro di migranti in difficoltà. Venezia Castello 6122
tel +39 041 2747453
Organizzazione Attualmente il Servizio per l’immigrazione e la promozione dei diritti di cittadi- fax +39 041 2747407
nanza fa parte della direzione centrale delle Politiche sociali, educative e spor- cittadinistranieri@comune.venezia.it
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 78 esperienze e progetti in veneto 79

Internazionalizzazione e immigrazione Progetti per l’internazionalizzazione cooperativa

Nel quadro delle esperienze finalizzate alla gestione delle problematiche È noto come da tempo le imprese italiane, e venete in particolare, abbiano
inerenti l’immigrazione possono essere inseriti anche i progetti e i servizi avviato percorsi di progressiva internazionalizzazione dei propri processi pro-
volti a supportare e governare i processi di internazionalizzazione delle duttivi ricorrendo a fornitori e conto terzisti esteri o costituendo stabilimen-
imprese nei nuovi paesi ad economia emergente, tra cui i paesi dell’Est ti in paesi caratterizzati prevalentemente da un più ridotto costo dei fattori
Europa. I processi di internazionalizzazione infatti, nella misura produttivi (soprattutto in termini di costo del lavoro). Recenti indagini su un
in cui si pongono in un’ottica di integrazione economica e culturale campione significativo di piccole e medie imprese italiane appartenenti ai
e di sviluppo coordinato e governato delle economie che entrano principali distretti industriali del made in Italy (meccanica, casa-arredo,
in relazione attraverso i processi di internazionalizzazione, possono essere moda, agroalimentare) rivelano che più di un quarto di tali aziende ha inter-
interpretati anche in un contesto di gestione dei flussi migratori in quanto, nazionalizzato almeno in parte la propria produzione, percentuale che sale
da un lato, contribuiscono a supportare lo sviluppo economico dei paesi a oltre il 30% con riferimento al NordEst (Fonte: TeDIS, Formez, 2004);
di provenienza degli immigrati; in secondo luogo contribuiscono soprattutto con riferimento alle lavorazioni conto terzi e agli investimenti
ad identificare le esigenze in termini di competenze e professionalità diretti i paesi coinvolti sono quelli dell’area balcanica, dell’Est Europa, del
necessarie alle imprese all’estero indirizzando in questo modo Far East. Ricordiamo che si stima che nella sola Romania siano presenti
la formazione degli immigrati stessi (e quindi il collocamento lavorativo), 12.800 aziende italiane, di cui 3.000 venete.
nonché a sostenere l’immigrazione di ritorno. In Veneto si stanno Il processo di internazionalizzazione seguito dalle imprese venete è spesso
diffondendo progetti specifici di “internazionalizzazione cooperativa”, avvenuto in maniera spontanea, “pionieristica” e parzialmente disorganizza-
ovvero modalità innovative di riorganizzazione dei processi ta. Le prime aziende si sono infatti rivolte ai paesi dell’Est Europa con l’o-
di internazionalizzazione produttiva finalizzati non solo alla delocalizzazione biettivo di ridurre i costi di produzione grazie ad un minore costo del lavoro
di attività, ma che mirano a sviluppare rapporti di partenership in contesti produttivi caratterizzati comunque da una buona specializzazione
e co-evoluzione economica e sociale con i paesi coinvolti dal (si pensi alla calzatura e al tessile in Romania); alle prime imprese ne sono
trasferimento di attività produttive italiane. A questi si affiancano seguite delle altre, che tuttavia hanno seguito percorsi autonomi e indipen-
le più consolidate esperienze di supporto e servizio alle imprese denti, spesso senza ricorrere, o solo marginalmente, nemmeno al supporto
che intendono operare all’estero avviate da Camere di Commercio, dei diversi attori istituzionali che hanno sviluppato servizi a sostegno dell’in-
associazioni di rappresentanza e istituzioni operanti sul territorio ternazionalizzazione (associazioni di categoria, banche, società finanziarie,
e che sempre più prevedono progetti e attività orientate in modo società di servizi locali, ICE etc.). Le esperienze più avanzate hanno mostra-
specifico ai paesi dell’Est Europa. to tuttavia che la crescita economica delle imprese e il radicamento in tali
territori richiede sia la definizione di un nuovo contesto istituzionale che l’e-
rogazione di servizi, dalla semplice ospitalità con alberghi ad infrastrutture
(viarie e tecnologiche) alla formazione tecnica e manageriale, alla logistica,
all’assistenza tecnica, al finanziamento, ai servizi di tipo istituzionale etc. Le
imprese di maggiori dimensioni e pioniere hanno auto-organizzato molti di
tali servizi; la progressiva estensione del processi di internazionalizzazione e
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 80 esperienze e progetti in veneto 81

la loro crescente rilevanza economica anche per i paesi ospitanti fanno di tali nei settori della meccanica e dell’elettronica
servizi una necessità per lo sviluppo, che tuttavia non può contare solamen- Promotore: Associazione Industriali di Vicenza
te sulle imprese stesse, ed in particolar modo nel caso di aziende di piccole Aziende coinvolte: attualmente 14, organizzate in un Consorzio di diritto
dimensioni. In questo contesto, i progetti di internazionalizzazione cooperati- slovacco; a regime 60/70 per 4-500 posti di lavoro
va nascono fondamentalmente con due obiettivi (fonte: Tedis, Formez 2004): Sistemi associativi: è stata costituita una società slovacca interamente
> sono finalizzati alla creazione di un’interfaccia stabile ed identificabile controllata dalla Associazione Industriali di Vicenza
tra i processi di internazionalizzazione avviati in modo autonomo dalle Formazione: sono già stati realizzati corsi di italiano per le persone
imprese italiane e il radicamento nei paesi esteri; che dovranno entrare in contatto con gli imprenditori (banche, comune
> intendono sostenere e sviluppare servizi, sia di tipo tradizionale che del etc.); sono previsti altri corsi di italiano, anche specialistici per chi dovrà
terziario avanzato, che le imprese non riescono a realizzare o mantenere entrare in azienda
nel tempo. Altri servizi: è iniziata la selezione e formazione linguistica del personale a
In questo ambito possiamo identificare in particolare i servizi connessi alla: supporto delle aziende italiane; è stato creato un network di professionisti per
> formazione (della manodopera specializzata e del middle management) supportare le aziende del Consorzio sotto il profilo tecnico, legale e fiscale.
> manutenzione e supporto tecnologico Contatto: estero@assind.vi.it
> logistica Progetto Brcko (Bosnia-Erzegovina)
> innovazione tecnologica Obiettivi: realizzare un’area di sviluppo industriale nei settori del legno,
> associazionismo. delle calzature, dell’agroalimentare e del metalmeccanico
Questi progetti hanno dimostrato di avere una ricaduta positiva nel paese Promotore: Associazione Industriali di Venezia, con il coinvolgimento
estero anche in termini sociali e culturali, per mezzo di forme di intervento del MAE, Governo di Brcko, Finest, una banca italiana in Bosnia
istituzionale e di iniziative in grado di combinare efficacemente soluzioni e Aziende coinvolte: obiettivo di 25 imprese, per un occupazione di 300
servizi di natura economica con lo sviluppo generale del contesto territoria- addetti; a regime (fra 6-10 anni) se ne prevedono 60/70 con 2000 addetti
le di riferimento. L’approccio seguito si fonda sull’obiettivo di non intervenire Servizi: il progetto prevede attività di coordinamento e promozione,
e assistere le aziende dopo che i processi di delocalizzazione sono stati avvia- legami e negoziazione con il sistema locale, formazione, sviluppo
ti, ma di supportare le imprese nell’identificazione delle esigenze, nella sele- di piattaforme logistiche, monitoraggio di opportunità legali, fiscali,
zione dell’area di localizzazione, nella valutazione dei possibili problemi legati finanziarie, assistenza nello sviluppo dei piani industriali delle imprese
all’internazionalizzazione, nell’affiancamento nel processo di sviluppo all’este- Contatto: www.unindustria.venezia.it
ro. In quanto progetti finalizzati ad uno sviluppo coordinato e governato delle Progetto Uberlandia (Minas Gerais, Brasile)
economie che entrano in relazione attraverso i processi di internazionalizza- Obiettivo: realizzare una presenza strutturale delle imprese italiane
zione, possono essere interpretati anche in un contesto di gestione dei flus- nella produzione e nella distribuzione del prodotto mobiliero in mercati
si migratori in quanto, da un lato, contribuiscono a supportare lo sviluppo considerati interessanti per estensione e reddito e dove le operazioni
economico dei paesi di provenienza degli immigrati; in secondo luogo con- di esportazione risultano difficili, come nel caso del Brasile
tribuiscono ad identificare le esigenze in termini di competenze e profes- Promotore: Federlegno Triveneto, con partner Simest, Alivest, ICE,
sionalità necessarie alle imprese localizzate all’estero indirizzando in questo Municipalità di Uberlandia
modo la formazione degli immigrati stessi (e quindi il collocamento lavora- Aziende coinvolte: 15 mobilieri italiani (soprattutto Nordest), raggruppati
tivo), nonché sostenere l’immigrazione di ritorno. nel consorzio Project Brasil assieme a partner brasiliani (joint venture), che
Alcuni tra i progetti avviati sono i seguenti 37: hanno fatto nascere il Polo Moveleiro, un distretto industriale del mobile
Progetto Samorin (Repubblica Slovacca) Contatto: www.federlegno.it
Obiettivi: creazione di un parco industriale a Samorin in cui ricreare Progetto Tirupur (India)
il sistema di relazioni esistente all’interno di un tipico distretto industriale Obiettivo: il progetto è stato organizzato in due fasi; la prima finalizzata
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 82 esperienze e progetti in veneto 83

a realizzare uno studio di fattibilità per la realizzazione di un progetto Servizi per l’internazionalizzazione
di delocalizzazione/partneship fra imprese venete e indiane nel settore Camera di Commercio di Treviso
tessile; la seconda orientata alla formazione e trasferimento in India
di tecnologia veneta nel comparto tessile
Partner: nella prima fase Treviso Tecnologia, Treviso Glocal, Fondazione
Cassa di Risparmio di Venezia, Camere di Commercio di Treviso e indo-
italiana di Bombay, Ambasciata italiana di New Delhi; nella seconda fase
si aggiungono il MAE, il Ministry of textile del governo indiano e Tirupur La crescente apertura all’internazionalizzazione della provincia di Treviso e il
Exporters Association. conseguente maggiore flusso di persone tra i Paesi interessati, ha fatto sì
Imprese coinvolte: circa 20 imprenditori indiani e 30 veneti che la Camera di Commercio avviasse una serie di iniziative per l’informa-
Contatto: www.tvtecnologia.it zione, il coordinamento e la creazione di rapporti nell’ambito dei processi di
Fundatia Sistema Italia (Romania) internazionalizzazione che coinvolgono le imprese locali.
Obiettivi: ha sede a Bucarest e nasce nel 2002, per promuovere L’Area Commercio e Promozione Estero offre servizi di carattere amministrativo,
l’associazionismo in Romania e l’interfaccia con il sistema associativo quali il rilascio di documenti per l’estero, e sviluppa iniziative di carattere pro-
italiano, nonché coordinare i progetti italiani in Romania e fornire servizi mozionale. Nel settore promozionale, l’attività è coordinata con quella di altri
attraverso i partner della società uffici - come l’Area Studi Ricerca e Documentazione – ed è svolta in sinergia
Partner: i soci sono Confartigianato, Confindustria, Confagricoltura, Agitec, con il sistema camerale a livello regionale e nazionale. La Camera di
Ance, le associazioni territoriali di Confindustria delle province di Mantova, Commercio di Treviso fa parte della rete degli uffici provinciali dello SPRINT
Pordenone, Padova, Reggio Emilia, Prato, Treviso e Vicenza, Belluno, Finest, Veneto – Sportello Regionale per l’internazionalizzazione, costituito dalla
Simest, Banca Italo Romena, Unicredit Romania, San Paolo Imi Bank Regione Veneto d’intesa con il Ministero delle Attività Produttive con la parteci-
Romania, Unacoma, Nova Europa, Fondazione Cuoa, Fiera di Padova, pazione fra i soci fondatori dell’Unioncamere Veneto e di Finest S.p.A. Si avva-
regione Basilicata. le dei servizi del Centro Estero delle Camere di Commercio del Veneto –
Servizi: attraverso i partner dell’iniziativa offre servizi e supporto in aree organismo delle sette Camere provinciali – per tutte le iniziative di promozione
considerate strategiche: la finanza, la formazione, l’innovazione, sui mercati esteri che hanno dimensione regionale. La Camera di Commercio
l’associazionismo. È stato avviata una scuola di formazione per quadri di Treviso partecipa, inoltre, a numerosi progetti in collaborazione con partner
intermedi, manodopera e formatori. Soni in fase di definizione progetti italiani e stranieri, appartenenti al sistema camerale e associativo, all’impresa
di intervento per servizi del terziario avanzato (manutenzione privata, alle pubbliche amministrazioni e al mondo del no-profit.
e informatici); sono state inoltre progettate iniziative di tipo sociale
(esempio mensa per bambini disadattati) Obiettivi Nell’ottica che “le collaborazioni e delocalizzazioni all’estero, se improntate a
Contatto: http://www.fundatia-it.ro programmi di sviluppo, oltre a rafforzare la competitività e redditività d’impre-
sa, alimentano la crescita del lavoro e di tutta l’economia locale” 38, le iniziati-
ve avviate dalla Camera di Commercio di Treviso intendono offrire supporto alle
note
37 Fonti: AA.VV, 2004, La governance dell’internazionalizzazione produttiva. Il laboratorio, imprese seguendo tutte le fasi del processo, e partendo da una preventiva
Formez, Dipartimento della Funzione Pubblica; www.fondazionenordest.net; materiali del pro- valutazione delle risorse esistenti e degli effettivi vantaggi per le parti coinvol-
getto Migrest. te. Tali iniziative, a loro volta, incidono indirettamente sulla gestione del feno-
meno migratorio nella misura in cui la creazione di nuove imprese o distretti
permetterà di assorbire nel paese di origine l’offerta di manodopera straniera.
Nell’ambito della Camera di Commercio non mancano, inoltre, attività di for-
mazione volte a migliorare la reciproca conoscenza tra i Paesi sui diversi piani
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 84 esperienze e progetti in veneto 85

istituzionale, giuridico e culturale. Un contributo importante è offerto anche percorsi formativi in materia di ambiente e marcatura CE, organizzati in colla-
dagli studi indirizzati a monitorare in maniera continuativa i due fenomeni della borazione con Treviso Tecnologia. Le iniziative avviate dalle Camere di com-
delocalizzazione e della presenza di immigrati nel territorio locale. mercio di Treviso e di Sarajevo mirano ad individuare opportunità di
collaborazione tra le imprese dei due paesi nei settori della meccanica e del
Target Chi opera con l’estero e ha bisogno di consulenza e assistenza per i mer- legno, con l’obiettivo di identificare le possibilità di partenariato fra gli opera-
cati europei ed internazionali, chi vuole entrare in contatto, dialogare e ren- tori economici interessati. L’iniziativa è finanziata dal programma comunitario
dersi visibile con aziende che operano con l’estero. C.A.R.D.S. nel quadro del progetto di Eurochambres “Project of Assistance to
Regional Trade and Networking for Economic Recovery and Stability”.
Servizi La Camera di Commercio di Treviso, attraverso l’Area Commercio e Il Progetto “Chambers of Commerce network for local development in the
Promozione Estero, fornisce informazioni alle imprese sui mercati esteri ed internal market” è finalizzato alla creazione di una rete fra Camere di
internazionali, dalle opportunità commerciali ai finanziamenti per l'internazio- Commercio con l’obiettivo di avviare rapporti di collaborazione fra territori e
nalizzazione e rilascia, attraverso apposite banche dati, schede informative sui sistemi locali di imprese, per sviluppare nuove occasioni di sviluppo. I Paesi
paesi; organizza, inoltre, convegni, corsi e seminari specialistici sulle principa- coinvolti sono: Romania, Bulgaria, Ungheria, Polonia, Lituania e Slovenia. Il
li tematiche del commercio estero, incontri con delegazioni straniere e works- progetto è realizzato con il cofinanziamento della Commissione Europea, nel
hop con operatori esteri, allo scopo di consentire concrete opportunità di quadro del programma PHARE Small Project. La Camera di Commercio di
scambi e cooperazione. Apposite strutture sono nate per offrire servizi mirati: Treviso, nell’ambito del progetto, offre inoltre un servizio informativo sulle
Treviso Glocal (www.trevisoglocal.it) Società Consortile creata per rinnovare la “buone pratiche” avviate a beneficio delle piccole imprese.
presenza trevigiana nei mercati esteri, con il compito di accelerare e ampliare L’Area Studi della Camera di Commercio di Treviso è un utile strumento di
il processo di internazionalizzazione del sistema produttivo della provincia e gestione sia interna, poiché i suoi contributi aiutano a comprendere ed indi-
delle singole aziende, anche Pmi. Propone servizi informativi, promozione e rizzare i servizi in materia di delocalizzazione, sia esterna, nella misura in cui
contatti, consulenza e sviluppo coordinati con le necessità di crescita delle le ricerche condotte costituiscono le basi per iniziative avviate in collabora-
relazioni e scambi commerciali con l’estero. La Camera di Commercio di zione con altri enti sia pubblici che privati, anche in materia di immigrazione.
Treviso partecipa, inoltre, ad alcuni progetti in collaborazione con numerosi Da un decennio circa l’Area Studi partecipa alle attività dell’Osservatorio
partner sia italiani che stranieri. Tra questi, il Progetto CENTRO, promosso da Economico e Sociale di Treviso ed in particolare realizza il Rapporto
Unioncamere Veneto, coinvolge partner italiani e romeni appartenenti al siste- Annuale sul mercato del lavoro, con contributi di diversi partner, ed altre
ma camerale e associativo; finanziato dalla Legge 84/2001 per la partecipa- pubblicazioni d’approfondimento. L’Osservatorio Economico e Sociale di
zione italiana alla stabilizzazione, alla ricostruzione ed allo sviluppo di paesi Treviso è una associazione non profit che opera nella provincia di Treviso
dell’area balcanica ha portato all’apertura di sette Centri di Informazione, ospi- grazie all’azione volontaria di diciannove associati, principalmente enti –
tati presso le Camere di Commercio di Braila, Brasov, Cluj-Napoca, Constanta, Camera di Commercio, Provincia, Veneto Lavoro, Inail, Inps, Direzione
Iasi, Ploiesti, Timisoara. I Centri dispongono di personale romeno e italiano e, Provinciale del Lavoro, Prefettura, Ufficio Scolastico Provinciale – ed asso-
grazie alle sinergie sviluppate con il sistema camerale e con organismi pubbli- ciazioni di categoria – Unindustria, Artigianato Trevigiano C.A.S.A.,
ci e privati sia romeni che italiani, sono in grado di fornire assistenza alle per- Confartigianato della Marca Trevigiana, C.N.A., Federazione Provinciale
sone fisiche e giuridiche che hanno interessi economici in Romania, offrendo Coltivatori Diretti, C.I.A., U.P.A., Unascom Confcommercio, CISL, UIL, CGIL.
servizi informativi personalizzati, assistenza operativa, seminari e convegni spe- Il Rapporto Annuale sul mercato del lavoro rappresenta un importante
cialistici. Il progetto “Enhancing Chamber Of Economy Of Sarajevo Canton momento di sintesi di una attività di studio ed analisi che abbraccia tutte le
Internationalisation And Certification Services” prevede l’assistenza tecnica tematiche più significative e attuali del mercato del lavoro: dalle analisi strut-
alla Camera di Commercio di Sarajevo. Nel quadro del progetto verranno rea- turali alla questione demografica con ricerche “tendenziali” che tengono
lizzati interventi nel settore dell’internazionalizzazione (miglioramento del ser- conto dei flussi migratori, dall’integrazione multietnica al problema dell’o-
vizio business to business) e della certificazione, con la realizzazione di rientamento e qualificazione professionale dei giovani. In particolare, il
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 86 esperienze e progetti in veneto 87

Rapporto annuale sul mercato del lavoro 2004 include una ricerca di tipo Associazione Sportello Area Balcanica
socio-antropologico riguardante l’immigrazione e la società multietnica che Provincia di Vicenza
si va realizzando localmente. Per comprendere i passaggi che portano a dise-
gnare tale società lo studio parte da due luoghi sensibili: la fabbrica, dove si
confrontano lavoratori immigrati ed autoctoni con relative culture del lavoro,
e la scuola, dove si fa ogni giorno la seconda frontiera della socializzazione
con allievi immigrati e allievi locali, genitori ed insegnanti. La ricerca coglie le
prospettive e le fatiche dell’integrazione, nonché i fabbisogni di mediazione Lo Sportello Area Balcanica è una associazione senza scopo di lucro nata
e di facilitazione interculturale, accompagnandole dalle prospettive di per- da un accordo tra la Camera di Commercio di Vicenza e la Provincia di
manenza che gli immigrati hanno indicato nel corso della rilevazione. Vicenza volta a favorire l’integrazione economica e culturale tra Vicenza e gli
Stati della penisola balcanica.
Risultati Riscontri positivi si sono avuti sia in termini di crescita economica delle
imprese locali, sia da un punto di vista sociale e culturale dei paesi coin- Obiettivi La Camera di Commercio di Vicenza e la Provincia di Vicenza furono impe-
volti nei processi di internazionalizzazione e delocalizzazione; ciò determi- gnate in programmi di intervento umanitario, senza distinzioni tra le varie
nato da un sviluppo più generale guidato dalla creazione di nuovi servizi. comunità coinvolte, ai tempi della guerra nella ex-Jugoslavia. Gli interventi
Riuscire ad integrare e a coordinare efficacemente le funzioni economiche, più significativi furono indirizzati in località tra le più segnate dalle distru-
sociali e culturali diventa decisivo per sviluppare l’economia e per migliorare zioni. Oggi lo Sportello svolge un ruolo nuovo su due piani diversi e com-
le condizioni di vita delle persone; operando in quest’ottica, la Camera di plementari:
Commercio di Treviso continua ad avvalersi di studi e ricerche che aiutano nel > economico, per l’avvio di relazioni tra operatori dei vari paesi balcanici
fare programmazione del territorio e nell’ individuare i servizi da offrire, anche e per l’internazionalizzazione dell’impresa vicentina;
in tema di immigrazione. Si è avviato un processo di cooperazione tra i diver- > culturale, per l’organizzazione di eventi volti alla reciproca conoscenza.
si soggetti pubblici e privati che mettono a punto, insieme, un percorso di svi-
luppo condiviso, individuando alcuni obiettivi strategici e impegnandosi a Target Le attività dello Sportello si rivolgono alle aziende della provincia di Vicenza
realizzare una serie di azioni che trovino continuità nel tempo. In questo modo, e ad aziende e altri soggetti, privati e istituzionali, soprattutto in Croazia,
si cerca di affrontare il problema del coordinamento tra le diverse istituzioni Serbia, Montenegro, Bosnia ed Herzegovina.
pubbliche, sia all’interno della provincia che all’esterno, nei paesi coinvolti.
Servizi Le attività svolte dallo Sportello comprendono:
> supporto e consulenza (case to case) agli operatori che si rivolgono
note
38 Renato Chahinian, Delocalizzazione e collaborazione con i Paesi dell’allargamento
allo Sportello per operazioni con controparti dell’area balcanica;
dell’Unione Europea: impatto nelle economie e nei flussi migratori reciproci, III workshop del > organizzazione di opportunità caratterizzate da incontri diretti di
Progetto Migrest, 16 aprile 2004. imprenditori vicentini con partner potenziali dell’area, tra cui sopralluoghi
in aziende dei Paesi interessati e organizzazione di workshop nell’ambito
ContattiI Edy Bombonato – Area Commercio e Promozione Estero di progetti europei e delle attività programmate con associazioni
Camera di Commercio di Treviso imprenditoriali;
Piazza Borsa, 1 – 31100 Treviso > partecipazione alle fiere di maggiore interesse, sia come rappresentanza
tel +39 0422 595274 istituzionale dell’economia vicentina in generale sia con presenza diretta
fax +39 0422 595457 di aziende vicentine;
edy.bombonato@tv.camcom.it > organizzazione di stage diretti sia ad operatori sia a giovani dei Paesi
http://www.tv.camcom.it dell’area al fine di formare i potenziali interlocutori delle imprese locali.
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 88 esperienze e progetti in veneto 89

In questo caso la formazione di giovani è propedeutica anche sviluppati nell’ambito della L. 84 sul contributo italiano al processo
alle iniziative di apertura di aziende vicentine nei mercati dell’area; di stabilizzazione dei Balcani (con la provincia di Osijek in Slavonia).
> collaborazioni su progetti con categorie economiche: in particolare Per quanto riguarda la Serbia e il Montenegro
con le organizzazioni delle piccole e medie aziende; > organizzazione di uno stage per esponenti delle istituzioni
> missioni istituzionali o missioni con operatori. e delle aziende della Serbia e della Vojvodina;
Nel corso dell’anno 2005, accanto all’attività ordinaria, composta dalle > ricevimento di una missione di Belgrado, capeggiata dal vicesindaco
consulenze verso aziende vicentine interessate all’area balcanica, e ai pro- della città e dal Presidente della Camera di Commercio, finalizzata
getti specifici concordati con alcune associazioni di categoria e con Vicenza a stipulare un quadro di iniziative comuni;
Qualità, si aggiungeranno alcuni progetti dell’Unione Europea e del Governo > organizzazione di una missione vicentina a Belgrado e a Novi Sad,
italiano. capeggiata dalla Presidente della Provincia di Vicenza, con incontri
Alcuni progetti specifici rientrano nella consolidata collaborazione con di ministri e autorità locali;
Associazioni di categoria, e con Assoartigiani in particolare. I progetti finan- > predisposizione di un protocollo di collaborazione;
ziati dall’Unione Europea sono IN.DE. e Migrest. Tali lavori fanno capo a pro- > partecipazione a vari progetti dell’U.E. (IN.DE., LO.DE.) e a progetti
getti generali sia dell’Erurosportello sia della Provincia di Vicenza. sviluppati nell’ambito della L. 84 sul contributo italiano al processo
Infine, è stato approvato dal Governo un progetto veneto denominato LO.DE. di stabilizzazione dei Balcani (con la città di Subotica).
e finanziato in base all’art. 7 della L. 84. Capofila del progetto, per conto Per quanto riguarda la Bosnia ed Herzegovina:
della Regione del Veneto, sarà la Provincia di Padova e lo Sportello avrà un > organizzazione di alcune missioni per i contatti con le autorità politiche
ruolo importante per i collegamenti consolidati con le province di Osijek ed economiche di alcuni tra i più importanti centri, come: Sarajevo, Tuzla
(Croazia), Subotica (Vojvodina serba) e Tuzla (Bosnia). e Gorazde;
A titolo di esempio sono indicate di seguito alcune tra le più rilevanti rea- > stage a Vicenza, con Vicenza Qualità, finalizzato a far conoscere la realtà
lizzazioni nei diversi Stati della Penisola Balcanica. economica vicentina ad una serie di dirigenti istituzionali della Bosnia;
Per quanto riguarda la Croazia: > consulenza per l’apertura di un grosso centro industriale a Tuzla,
> stipulazione nel 1997 di un protocollo d’accordo tra Unioncamere con possibilità di creare circa 500 posti di lavoro;
e Camere per l’economia della Croazia; > partecipazione a vari progetti dell’U.E. (IN.DE., LO.DE.) e a progetti
> stipulazione nel 1999 di un accordo operativo e strategico sviluppati nell’ambito della L. 84 sul contributo italiano al processo
tra Associazione Artigiani della Provincia di Vicenza e la Camera di stabilizzazione dei Balcani (con la città di Tuzla).
degli Artigiani della Croazia;
> sostegno ad aziende vicentine che stanno delocalizzando produzioni Organizzazione L’Associazione ha una organizzazione molto snella. Essa opera con due col-
nelle “zone franche” della Croazia, come Krapina o Osijek; laboratori fissi e alcuni collaboratori specificamente impegnati per singoli
> convegni sugli aspetti tecnici ed economici delle “zone franche”, con la progetti (ad esempio nei progetti europei).
presenza del vice ministro per l’economia e i direttori delle “zone franche”; La ricchezza principale dell’associazione è costituita dalla rete di relazioni
> organizzazione di mostre, come per esempio la mostra di artisti vicentini nei vari Paesi balcanici.
a Zagabria e Dubrovnik e la mostra sui “Pizzi dell’isola di Pag” a Vicenza; Tale ricchezza si è formata prima di tutto con gli interventi umanitari duran-
> predisposizione di alcuni progetti di lavoro con l’Università di Tecnologia te la fase bellica e successivamente con le molte iniziative sviluppate. I
Tessile di Zagabria e con il Museo Etnografico della stessa città; punti di riferimento personali sono collocati nei governi centrali e locali,
> contatti con istituzioni bancarie per accordi specifici riguardanti nelle associazioni economiche e commerciali, nelle singole aziende dei
le imprese che sono interessate alla Croazia; paesi della ex-Jugoslavia. Sia la Provincia di Vicenza sia la Camera di
> partecipazione alle fiere di Zagabria ed Osijek; Commercio sono coinvolte nelle attività che possono partire da loro iniziati-
> partecipazione a vari progetti dell’U.E. (IN.DE., LO.DE.) e a progetti ve o da iniziative dello Sportello.
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 90 esperienze e progetti in veneto 91

Risultati L’attività di questi anni ha consentito di migliorare e incrementare i sogget- CESMEAN - Central European
ti coinvolti nella rete in tutta la Croazia, la Serbia e la Bosnia, coinvolgendo SMEs Association Network
Ministeri, ambasciate e consolati, Camere per l’economia, associazioni
imprenditoriali, banche, enti locali, università, scuole, istituzioni culturali, e
così via. Attualmente lo Sportello sta operando per consentire a Vicenza un
miglioramento della penetrazione nell’ambito della Serbia e della Vojvodina.
In previsione, tali relazioni si svilupperanno anche negli altri Paesi dell’area
balcanica (i quali sono comunque tutti di lingua serbo-croata) che, spesso, Il Cesmean (Central European SMEs Association Network) è un network di
interpellano lo Sportello per chiedere informazioni ed interventi. associazioni di piccole medie imprese costituito tra le Federazioni delle PMI
del Veneto e della Repubblica Ceca nato nel 2000 per favorire l’incontro tra
Contatti Ubaldo Alifuoco – Consigliere delegato e direttore piccole e medie industrie venete e quelle dei paesi dell’Europa Orientale.
Associazione Sportello Area Balcanica – Provincia di Vicenza
Via C. Cattaneo n. 8 – 36100 Vicenza Obiettivi Scopo del Cesmean è creare contatti e facilitare i rapporti commerciali tra
tel +39 0444 321443 le aziende associate e le aziende dell’Est Europa.
fax +39 0444 324207
balcanarea@vi.camcom.it o sportello.vicenzacroazia@vi.camcam.it Organizzazione Il Cesmean fa riferimento a livello regionale alla Federveneto Api, la federa-
zione tra le associazioni delle piccole e medie industrie della Regione del
Veneto, che a sua volta aderisce alla Confederazione Nazionale delle
Piccole e Medie Industrie, la CONFAPI.

Target Il Cesmean opera per le associazioni di piccole e medie imprese venete e


con le aziende associate e i partner commerciali delle imprese italiane nella
Repubblica Ceca e Slovacca.

Servizi Tra le iniziative organizzate dal Cesmean per gli associati si segnalano di
seguito le più significative.
eFactor
È in corso di realizzazione un progetto di e-factoring on-line in collaborazio-
ne con la società IT Troux Technologies Italy filiale Troux Technologies Inc.
Austin Texas.
Nei processi di internazionalizzazione un elemento critico è costituito dall’a-
spetto finanziario. Il sistema di e-factoring on-line è nato con l’obiettivo di faci-
litare le transizioni commerciali tra aziende italiane e straniere favorendo la
costruzione di relazioni di fiducia. L’azienda italiana, infatti, di norma non dis-
pone subito della liquidità per pagare il fornitore ceco. Attraverso questo siste-
ma viene proposta una cessione del credito che consente all’azienda
straniera di fare acquisti dilazionati di 180 giorni, consentendo all’azienda ita-
liana di monetizzare subito il credito. Il sito registra i dati delle aziende e attra-
verso degli algoritmi è in grado di valutare se il debitore italiano è affidabile
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 92 esperienze e progetti in veneto 93

La fase sperimentale del progetto è ancora in corso. Nel 2003 è stata svol- stato quello di cercare nuovi sbocchi commerciali e di verificare la possibili-
ta un’indagine conoscitiva durante cui sono stati contattati cinquanta tà di delocalizzare parte della produzione o di alcune lavorazioni all’estero,
esportatori cechi verso l’Italia con export annui ricorrenti superiori a un facilitando la nascita di contatti e accordi commerciali. Sono circa venti le
milione di euro. Si è avuto un riscontro positivo rispetto al progetto nel 10% aziende vicentine che hanno usato il servizio. È stato registrato un alto grado
dei casi, percentuale considerata consistente. di soddisfazione e quasi tutte hanno avviato contatti con partner esteri.
Il sistema, basato su un database on-line, funzionerà tramite l’accesso ad un
sito Internet che consente l’iscrizione gratuita e l’assegnazione di user e pas- Contatti Antonio Verga Falzacappa – Segretario Esecutivo CESMEAN
sword alle aziende associate a Apindustria e alle aziende dell’Est Europa. tel +39 040 308779
Globalexpo fax + 39 040 3226936
Globalexpo è stato il primo Salone per l’internazionalizzazione delle impre- verga.falzacappa@venetoleader.com
se, unico in Italia nel suo genere, che si ispira ad analoghe manifestazioni
francesi. Il Salone, che si è tenuto tra il 16 e il 18 maggio 2002, è nato per
volere di Cesmean ed è stato organizzato da VeronaFiere.
L’idea del Salone è nata dalla constatazione che internazionalizzare la pro-
pria azienda non vuol dire solo esportare prodotti, ma può voler dire anche
comperare all’estero o produrre in altri Paesi. Soprattutto le piccole e medie
imprese, in particolare quelle del Centro Nord, hanno fondato sulla voca-
zione all’export un caposaldo della loro attività. La Confapi delle Regioni
Veneto, ed in prima fila l’Api di Vicenza, hanno quindi dato vita a una fiera
anomala, nata come edizione unica, dove non sono esposti beni e macchi-
nari, bensì sistemi di marketing, finanziamento e assicurazioni per tutte le
imprese che vogliono esportare, allo scopo di far circolare idee e progetti.
Alla manifestazione hanno partecipato cento espositori, per la maggior
parte veneti e lombardi, e seimila visitatori.
Tra gli espositori spiccano camere di commercio, banche commerciali, d’af-
fari e d’investimento, e finanziarie europee, nazionali e regionali, società di
leasing, factoring e trading, compagnie di assicurazione crediti, società di
informazioni commerciali e recupero crediti, consolati e rappresentanze
diplomatiche in Italia, studi di consulenza legale, fiscale, tributaria, com-
merciale, di marketing, di marchi e brevetti, e centri di assistenza doganale.
Globalexpo ha avuto il patrocinio della Rappresentanza in Italia della
Commissione Europea, dei Ministeri degli Affari Esteri e delle Attività
Produttive, della Regione Veneto, dell’Unione Regionale della Province del
Veneto e del supporto di Unioncamere Assocamerestero.
Vicenza per gli imprenditori veneti
“Vicenza per gli imprenditori veneti” è una serie di incontri one to one, orga-
nizzati nel 2003 durante i quali il Cesmean ha agito come mediatore per i
primi contatti tra gli imprenditori vicentini del settore metalmeccanico e l’a-
genzia governativa ceca per lo sviluppo del commercio estero. L’obiettivo è
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esperienze e progetti in Macedonia e a Salonicco 95

Il flusso di immigrati verso la Grecia è iniziato nei primi anni Ottanta. In


una prima fase gli immigrati sono stati prevalentemente di origine greca,
mentre, a partire dal 1990, ne sono arrivati anche da Africa, Paesi
Sovietici, e soprattutto dai Balcani, con una netta preponderanza di perso-
ne di origine albanese, per lo più assorbite dal settore agricolo. Tra il 1980
e il 1990 si è registrato un aumento degli ingressi dell’83%.
Lo Stato greco ha avviato la prima fase di legalizzazione dell’immigrazione
nel 1998 e, contemporaneamente, ha iniziato a prendere delle misure che
favorissero il processo di integrazione.
La recente legge sull’immigrazione 2910/2001, successivamente integra-
ta, disciplina la politica dell’immigrazione dando autorità in materia al
Ministero degli Interni e prevedendo delle commissioni locali che hanno il
compito di rilasciare il permesso di soggiorno solo a chi è in possesso di
un permesso di lavoro o nei casi dei ricongiungimenti familiari 39.
Qui di seguito verranno presentate alcune esperienze del Comune e della
Prefettura di Salonicco, nonché dell’Istituto del Lavoro Macedone, rico-
struite a partire dalle esperienze presentate ai workshop di progetto.

esperienze e progetti
in macedonia
e a salonicco
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 96 esperienze e progetti in macedonia e a salonicco 97

Incorporazione sociale ed economica partecipare attivamente alla vita sociale e culturale nella sua interezza.
degli immigrati Grazie ai consulenti, le famiglie imparano a conoscere quali sono i servizi
offerti da altre strutture pubbliche come ospedali, uffici per l’impiego etc.
Comune di Salonicco
Servizi di orientamento occupazionale cercano di individuare le abilità e le
competenze di ciascuno e indirizzarle verso opportunità di lavoro o program-
mi di formazione. In particolare, si vuole fare in modo che gli immigrati che
si rivolgono ai centri di consulenza imparino ad elaborare un piano di attivi-
Secondo i dati relativi agli ultimi cinque anni forniti dal Ministero di tà mirato per la ricerca del lavoro, trovare una rete di contatti, redigere un cur-
Macedonia e Tracia sono circa 60.000 gli immigrati che vivono nella pro- riculum vitae, affrontare un colloquio di lavoro, reperire informazioni per il
vincia di Salonicco. riconoscimento di certificati ottenuti nel paese d’origine, migliorare le proprie
Coloro che ottengono il visto, una volta arrivati in Grecia, presentano al capacità comunicative attraverso programmi di apprendimento linguistico,
Comune la domanda di permesso di soggiorno, prima della scadenza del aumentare le proprie competenze attraverso corsi di formazione mirati.
visto, unitamente alla copia del passaporto, al contratto di lavoro, ai dati Incontri di gruppo permettono agli immigrati di scambiare le proprie espe-
dell’assicurazione sul lavoro, al certificato di salute e alla dichiarazione di rienze di vita nel nuovo paese, tentando di trovare soluzioni per i problemi
residenza. Il Comune è incaricato, quindi, di esaminare la completezza di comuni.
questi documenti e trasferire la richiesta alla Prefettura. A partire dall’agosto scorso è nato un apposito sportello One to One Shop
Nel Comune di Salonicco Centrale, da quando è stata varata la nuova legge, dove sono confluiti i servizi sopra descritti41.
tra il 2 giugno 2001 e il 24 giugno 2004 sono state presentate 27.400 Esistono varie associazioni che riuniscono assieme greci e stranieri. Ogni
domande per ottenere il permesso di soggiorno di sei mesi e, di queste, Comune può regolare come vuole il rapporto con esse. Quattro sono le
7.536 sono state presentate tra il 2 giugno 2001 e il 31 dicembre 2001. associazioni registrate a Salonicco: l’Associazione dell’Amicizia greco-bul-
Le tabelle di seguito riportate si riferiscono alle categorie di domande che gara, l’Associazione degli Albanesi di Salonicco e “Progresso”,
hanno ottenuto i permessi di soggiorno negli anni 2002, 2003 e 2004 40: l’Associazione greco-albanese. Sono attivi, inoltre, gruppi di teatro che ope-
rano nella struttura dell’organizzazione non-governativa Odysseus - nata con
lo scopo di insegnare la lingua greca agli immigrati – e che hanno già par-
categoria 2002 2003 01/01/2004 – 21/04/2004
tecipato a numerosi festival organizzati dalla municipalità.
servizio indipendente (lavori domestici e simili) 299 85 16
permesso indipendente
(dopo ricongiungimento e simili) 210 note
lavoro dipendente 1.864 6.289 2.366 39 Cfr. Chariclea Tsoulea, Comune di Salonicco, seminario sul tema Inclusione sociale ed eco-
motivi di studio 789 760 282 nomica degli immigrati, Salonicco, IV Training del progetto Migrest, 14 maggio 2004
ricongiungimento 1.281 1.114 634 40 Cfr. Ioannis Mavrides, Comune di Salonicco, Dipartimento per l’immigrazione, Seminario sul
altro 803 2037 719 tema Immigrazione e Autorità locali in Grecia, Salonicco, IV Training del progetto Migrest,14
totale 5.246 10.285 4.017 maggio 2004.
41 Cfr. Ioanna Svirkou, Psicologo del Lavoro, Immigrati: integrazione e protezione sociale, IV
workshop del programma Migrest, Salonicco, 24 giugno 2004.

Il Comune di Salonicco, a partire dal 1998 ha attivato alcuni servizi di con- Contatti Damianos Moussoulides
sulenza e di sostegno a favore degli immigrati, volti ad evitare l’emarginazio- Comune di Salonicco
ne sociale, aiutandoli ad acquisire gli strumenti per rivendicare i propri diritti tel +30 2310313414
individuali e sociali, anche attraverso un supporto legale, e trovare l’adegua- fax +30 2310318334
ta risposta per ciascun problema. Gli immigrati sono inoltre incoraggiati a deekme@otenet.gr
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 98 esperienze e progetti in macedonia e a salonicco 99

Azioni per l’immigrazione 157 immigrati, rifugiati e rimpatriati provenienti da Albania, Armenia,
Istituto del Lavoro Macedone (MAK.IN.E)
Georgia, Iraq, Iran, Ucraina, Palestina, Russia, Turchia, Repubblica Ceca e
Filippine. Attualmente, sono circa 380 coloro che frequentano i corsi di lin-
gua, appartenenti a varie etnie e realtà culturali.
L’età dei partecipanti ai corsi va dai 12 ai 60 anni. Tra le motivazioni che
spingono i partecipanti a frequentare i corsi di lingua greca vi è la consa-
pevolezza che la conoscenza della lingua contribuisce a migliorare le pro-
Di fronte ad un crescendo di problemi – impiego illegale e sfruttamento dei spettive di impiego e l’integrazione all’interno della società. I corsi e i libri di
lavoratori stranieri, atteggiamenti xenofobi all’interno degli ambienti lavora- testo sono gratuiti e consentono di prepararsi all’esame ufficiale presso il
tivi, barriere linguistiche che impediscono la comunicazione e il coinvolgi- Centro Linguistico Greco per la certificazione delle competenze linguistiche.
mento degli immigrati all’interno dei sindacati – l’Istituto del Lavoro Alla fine dei corsi coloro che li hanno frequentanti ricevono, in ogni caso, un
Macedone ha avviato una serie di iniziative, operando in collaborazione con certificato di frequenza riconosciuto a livello istituzionale.
il Centro dell’Unione dei Sindacati di Salonicco e con organizzazioni sociali Odysseus è più di una scuola per gli immigrati che ne fanno parte: le atti-
e di attivisti volontari. vità che vengono offerte al di fuori dei corsi (uscite, escursioni, momenti di
Utilizzando il programma EQUAL 42 ha partecipato, inoltre, alla creazione di una socializzazione) consente ai partecipanti la possibilità di esprimere se stes-
struttura per la protezione legale, e non solo, dei rifugiati che cercano asilo. si, la propria creatività, e sviluppare relazioni sociali, entrare in contatto con
In particolare, supporta le attività dell’associazione Odysseus che riunisce persone di un diverso background culturale, contribuendo in questo modo
assieme greci ed immigrati. ad appianare le diversità 43.
Fondata nel 2002, a partire da una precedente esperienza iniziata nel L’Istituto del Lavoro Macedone intende continuare su questi passi, nella
1997, nasce per offrire agli immigrati, ai rifugiati e ai greci rimpatriati l’op- convinzione che una persona sia integrata in una comunità e accetti le con-
portunità di imparare la lingua ufficiale del paese. I principi su cui si fonda dizioni di coesistenza quando egli od ella senta di essere accettato/a dalla
tale progetto sono la solidarietà sociale, il rispetto per i diritti umani, l’anti- società come un membro uguale agli altri e veda difesi i propri diritti e
razzismo. I fondatori di Odysseus ritengono che l’acquisizione di competen- rispettata la propria dignità e cultura 44.
ze linguistiche scritte e orali sia fondamentale ai fini dell’integrazione nella
società greca e che, alla base di una reale integrazione ci sia, ancor prima,
da parte del paese ospitante, il rispetto delle culture di provenienza degli note
42 Finanziata dal fondo Sociale Europeo l’iniziativa EQUAL è parte integrante della Strategia
immigrati. Per questo, sono stati creati dei gruppi per l’insegnamento della
Europea per l’Occupazione adottata dall’Unione Europea al fine di creare migliori e più nume-
lingua greca e le lingue dei paesi di origine degli immigrati; a questi si sono rosi posti di lavoro e di garantire che a nessuno ne sia negato l’accesso (www.euro-
aggiunti, nel tempo, corsi di informatica, di teatro, letteratura e storia mira- pa.eu.int/comm/equal).
ti a fornire le conoscenze di base sulla cultura della città. 43 La descrizione dell’attività dell’Associazione Odysseus è stata scritta con il contributo delle
Tutti coloro che operano all’interno di Odysseus, sono insegnanti qualificati informazioni fornite dall’ Associazione stessa.
44 Cfr. Plavidis Nikos, Istituto del Lavoro Macedone, IV workshop del programma Migrest,
o studenti che offrono il loro aiuto e lavorano come volontari. Salonicco, 24 giugno 2004.
Per ripercorrere la storia di Odysseus, già nel 1997 erano stati attivati alcuni
corsi ospitati presso uno spazio messo a disposizione dall’Unione degli impie-
gati pubblici di Salonicco, a cui hanno preso parte 63 immigrati e rimpatriati
dall’Albania e dai paesi dell’ex Unione Sovietica. Nel 1999 il numero degli stu-
denti è più che raddoppiato e si è presentato il problema di trovare uno spa-
zio adeguato. L’Istituto del Lavoro Macedone ha messo a disposizione la
propria sede, offrendo la possibilità di frequentare corsi di greco moderno a
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esperienze e progetti per la gestione dei flussi migratori 100 esperienze e progetti in macedonia e a salonicco 101

L’esperienza della prefettura di Salonicco > I permessi di lavoro rilasciati o rinnovati, assieme ai documenti più
importanti, potrebbero essere inviati direttamente ai servizi Regionali,
anziché passare prima attraverso i Comuni o le Comunità. Le Prefetture
opererebbero come uffici “one-stop-shop”, abolendo così passaggi inutili
di candidature e documenti (richieste, certificati, etc.), guadagnando
tempo nel processo di rilascio dei permessi di soggiorno.
> Sarebbe più coerente e agevole rispettare i termini fissati dalla legge
In base ai dati più aggiornati, oggi, gli immigrati nella Prefettura di Salonicco entro i quali gli stranieri sono tenuti a trasmettere i documenti necessari
rappresentano circa il 6,5% della popolazione. I servizi offerti agli immigrati da per il rilascio o il rinnovo dei permessi di lavoro o di soggiorno.
parte della Prefettura riguardano il rilascio e rinnovo del permesso di soggior- Le continue deroghe dei termini di consegna finiscono, infatti, per creare
no che, in accordo con ciò che prevede la legge 2910/2001, costituisce il situazioni di congestione agli sportelli preposti.
requisito di base per ottenere il diritto di residenza in Grecia. Il Dipartimento per > Il credito che spetta a ciascuna prefettura, una somma derivante dalla
l’Impiego e il Lavoro della Prefettura di Salonicco ha creato un centro di acco- tassa di euro 145,00 depositata annualmente dagli immigrati all’Ufficio
glienza per stranieri che, grazie ad una recente riorganizzazione e un personale delle Imposte dovrebbe essere trasferito in tempo alle prefetture e ad
preparato, fornisce un servizio ben organizzato. Per l’anno 2003, il centro ha intervalli regolari. Indicativamente, ogni anno, se si contano i 22,00 euro
offerto consulenza a più di 65.000 cittadini (stranieri, datori di lavoro, giuristi, di tassa annuale per ciascun immigrato destinati alla prefettura,
etc.). I permessi rilasciati a stranieri legalizzati sono stati approssimativamente la Prefettura di Salonicco riceverebbe approssimativamente euro 660.000
28.000. Nello stesso anno, dopo una richiesta specifica da parte dei datori di (30.000 x 22), una somma mai totalmente depositata.
lavoro di lavoratori stagionali o annuali, in totale, sono stati rilasciati 30.114 > Si potrebbe pensare di utilizzare i mass media per fornire regolarmente
permessi di soggiorno a stranieri provenienti da paesi non europei, e così notizie agli immigrati e ai datori di lavoro, che riguardino i loro diritti
anche a rifugiati o greci rimpatriati, e ciprioti. Nel 2004 il centro è stato visita- e doveri nel contesto lavorativo, o qualsiasi cambiamento in materia.
to da più di 40.000 stranieri e i permessi rilasciati a quelli in regola, fino ad > Allo stesso modo, utile sarebbe la creazione di un sito web dove
agosto, sono 19.786. In base alla propria esperienza, la prefettura di Salonicco si possano presentare i problemi degli immigrati, altre questioni
propone alcune soluzioni per migliorare i servizi e snellire le procedure: e informazioni attinenti al tema immigrazione.
> Riterrebbe opportuno aggiornare e uniformare alcune leggi in materia > La creazione di un registro aggiornato degli immigrati presso tutte
di immigrazione al fine di favorire una maggiore cooperazione tra tutti le prefetture attraverso l’utilizzo delle moderne tecnologie sul modello
i Paesi dell’Unione. di quello già creato nel dipartimento della Prefettura di Salonicco.
> Altrettanto utile sarebbe estendere l’applicazione del sistema di > La Regione potrebbe organizzare dei corsi di aggiornamento destinati a tutti
informatizzazione già migliorato dalla Prefettura stessa e sperimentato gli impiegati comunali all’interno della sua giurisdizione, per un’appropriata
con successo per la gestione dei flussi migratori e l’emissione e il rinnovo raccolta dei documenti e delle informazioni necessari all’emissione
immediato dei permessi di lavoro per stranieri. Con la legalizzazione degli dei permessi di soggiorno, in modo da garantire una migliore coordinazione.
stranieri, è stato creato un database di 32.000 immigrati che hanno ricevuto > Andrebbe pensata una cassa apposita per lavoratori stagionali, che i
il permesso di lavoro. Grazie all’impiego di questo database, i permessi datori di lavoro possano richiedere alla prefettura e offrire lavoro in modo da
di soggiorno possono essere rinnovati di anno in anno, con la semplice assicurazione per un periodo di tempo determinato. Tutto ciò che riguarda
immissione di alcuni nuovi dati, e rilasciati immediatamente a coloro i lavoratori dovrebbe essere sotto la co-responsabilità dei datori di lavoro 45.
che ne fanno richiesta non appena consegnano i documenti necessari.
> L’attivazione di un servizio regionale competente per il rilascio note
dei permessi di soggiorno che semplifichi alcune procedure e riduca 45 Cfr. Anthi Porfiriadou, Prefettura di Salonicco, IV workshop del programma Migrest,
i tempi di attesa, andando ad agevolare anche il lavoro delle prefetture. Salonicco, 24 giugno 2004.

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