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Meritocrazia e Responsabilit Sociale dImpresa: I falsi miti del social-liberismo

Francesco Macheda Lintero articolo scaricabile qui: https://www.academia.edu/6684923/Meritocrazia_e_Responsabilita_Sociale._I_falsi_miti_del_socialliberismo_-_Macheda_2010 Il recente rapporto della Banca dItalia sulle tendenze nel sistema produttivo del nostro paese e la manovra finanziaria con la quale la maggioranza di governo si accinge a scaricare i costi della crisi sui lavoratori mettono a dura prova il nocciolo della proposta social-liberale la terza via tra keynesismo e ultraliberismo secondo cui la crescita economica passerebbe attraverso leliminazione delle rigidit dellofferta di lavoro, inserita tuttavia allinterno di una cornice regolatoria che non pregiudichi la coesione sociale (Bachet et al. 2001: 144). Pi nello specifico, la selezione meritocratica, coniugata a comportamenti socialmente responsabili delle imprese volti a stimolare il lavoratore ad una pi alta qualit e partecipazione (Bellofiore 2004a) innalzando cos la produttivit eleverebbe la profittabilit aziendale. La ricchezza cos creata verrebbe infine redistribuita ai lavoratori mediante lintervento della politica economica. Tralasciando le implicazioni politiche di tale teoria 2 che comunque non contrastano affatto le tendenze del capitalismo contemporaneo (Bellofiore e Halevi 2007: 13) ci che qui interessa analizzare come a) la scarsit di pratiche meritocratiche sia un tratto necessario alla riproduzione egemonica della classe capitalista italiana, data larretratezza della struttura produttiva del paese, e b) le crisi facciano cadere nel dimenticatoio ogni velleit di responsabilit sociale non appena le imprese si trovano a dover scegliere tra la dura legge dei libri contabili e il benessere dei lavoratori.

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