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5 MATERIA TRliiUTARlA

REPUBBLICA ITALIANA

00767

1 1

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

R.G. n , 21072/08

SEZIONE QUINTA CIVILE

cornposta dagli ill.mi sigg. magistrati

Cron.

Dott. Enrico ALTIERI

presidente

Rep.

Dott. Michele D' ALONZO

Cons. Rei.atore

Dott. Simonetta SOTGIU

Consigliere

Ud. 29 settembre 2010

Dott. Mariaida PERSICO

Consigliere

Dott. Vincenzo DIDOMENICO

Consigliere

OGGETTO IRPF:F·ILOR·IVA Accertamenti bancari.

Presllflzlofle (jllris tafltum) del/a natura mddituale delle monmentalioni bancarie non gillsfificate s distrlbullfmfJ dell' onere della _ prava ex art. 2GB! cod civ ... "

ha pronunciato la seguente

SENTENZA

suI ricorso proposto

DA

( 1) Azienda Agricola "Pigna 2" di D e 1 ... _~

5.S., con sede in Desenzano del Garda (BS) alia Via Pi-

qua n. I, in persona del legale rappresentante pro tem-

pore,

( 2) 1 ..... ----11 e ( 3)

ent.r amb i «con domicilio fiscale in Desenzano del Garda

(ES) I Via Pigna n . 4/B»

)')";1.

L /"

/L~

eJeltivamente damiciliati in Rama alia Via Michele Mer-

tutti

ca ti n , ~)l presso I' avv. Ennio LUPONIO che Li, rappre-

Corte Suprema di Cassazione R.O. n. 21072/08·1/30-

s e n t a e d i, fende insieme con l' avv. Elisa BONZANI (del

foro d.i Brescia) in virtu della «procura» rilasciata a

margine del ricorso

RICORRENTI

CONTRO

(J') l' AGENZIA delle ENTRATE, in persona del Diret-

tcre pro tempore, e1ettivamente domiciliata in Roma alla

v; a dci Po r t oqhe s i n. 12 presso l' Avvocatura Generale

dpllo Stato che la rappresenta e difende

CONTRORICORRENTE

(2) l' Ufficio di Lonato (BS) dell' AGENZIA delle

ENTRATE, in persona del Direttore pro tempore,

INTIMA TO

AWERSO

la sentenza n. 26/66/08 depositata il 27 marzo 2008 dal-

la Cornmissione Tributaria Regionale della Lombardia.

tdi ta la relazione svo1 ta nella pubblica udienza

de 1 29 set;tembre 2010 dal Cons. dr. Michele D' ALONZO;

sentite le difese delle parti, perorate: dall' avv.

f~nni 0 LUPONIO, per i ricorrenti; dall' avv. Sergio FIO-

!~EN'1'INO (dell' Avvocatura Generale dello Stato), per l'

Agen2:ia;

.id i to i1 P. M. In persona del Sosti tuto Procuratore

Gene~ale dr. Tommaso BASILE, i1 qua1e ha concluso per la

Corte Suprema di Cassazione R.G. n. 21072/08 - 2130 -

/1' I

;1 u

./1

I

cieclardtoria di inammissibilita 0, in subordine, per il

rigetto del ricorso.

SVOLGlMENTO DEL PROCESSO

Con ricorso notificato il 31 luglio 2008 all' AGEN-

ZIA delle ENTRATE nonche (can plica postale spedito il 4

agosto 2008 e ricevuto) il 7 agosto 2008 all' Ufficio di

Lonato (8S) della stessa Agenzia (ricorso depositato il

(soci

della s t.e s s a ) ~. premesso che: (1) can distinti «avvisi»

(che « recepi vano» le «conclusioni raggiunte dalla Guar-

dia d~ Finanza '" all' esito dell' esame della doeumen-

tazione bancaria riferita a conti correnti ricondueibili

d Ua s. s. "Azienda Agricola Pigna 2 di Papa e Rot ti-

gn i N» I l' Ufficio, «senza effettuare aleun supplemento

ct i e tt.i v i.te istruttoria» ed «ignorando le diehiarazioni

Lese» da e s s o Gianfranco e «dai suoi familiari», aveva

accertato, per gli anni 2000 e 2001, un «maggior reddi-

10» di «impresa» (<<art. 39, co. 1, DPR n. 600/73») a ca-

rico de I La s o c i e t a e di «partecipazione» (<<art. 5 del

Dl?R n. 917/86») per essi soci; (2) «1a Guardia di Finan-

za aveva precisato» che «1' attivita di verifiea» era

scaturita «nell' ambito di specifiche indagini di P.G. e

P.T. nel settore della illecita commercializzazione del

c.d. "latte in nero"

da cui era emerso che alcune

Corte Suprema di Cassazione R G n. 21 Onf()8 - 3t:10 -

I

//1

/ /

persone,

tra

cui

emesso

'---- .JI a vevano

"numerosi assegni bancari/circolari a favore di soggetti

cht' hanna cedut.o latte in nero"»; (3) I.e riprese fiscali

afEerivano ad assegni emessi da detto

L...- __ --I

(<<da tempo

"ami co di Lamigl ia"») «a ti tala di presti to personale»

nonche da quell i rilasciati in favore dello stessa «a

parziale restituzione di quei prestiti» -

in forza di

quat, tIO mo t r vi, chiedevano di cassare la sentenza n .

26/66/08 della Corrunissione Tributaria Regianale della

Lombarjia (depositata il 27 marzo 2008) che aveva accol-

to l'

appello dell'

Ufficio avverso la decisione

(153/02/07) della Corrunissione Tributaria Provinciale di

Brescia 1a quale aveva recepito .i L lora r i co r s o affer-

mando che «gli avvisi

impugnati

basavano "i1

piop ri o presupposto su circostanze non prova t e ?».

Nel controricorso notificato il 2 ottobre 2008 (de-

positato .i L 16 ottobre 2008), l' Agenzia delle Entrate

instava per i1 rigetto del gravame.

11 4 ma r z o 2010 i ricorrenti depositavano memoria

ex art. 378 c.p.c.

L' Ufficio locale dell' Agenzia non svalgeva atti-

vita difensiva.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Can 1a sentenza gravata la Corrunissione Tributa-

r ia Regionale - esposto che «gli accertamenti bancari

Corte Suprema di Cassazione R. G. n. 2 I () 721011 - 4/30 -

eftet tLa ti

evidenziavano che nel periodo 1° gennaio

I997-31 marzo 2001 soggetti riconducibi1i alIa 5.S. Pi-

qIla 2» [«precisamen te ~ I 1

(padre ... ) , (madre ... ) el 1 ...._ .,......__.l>l «avevano i.tice s se c o e versato su conti corren-

tj r i conduc ib i l i alIa medesima soc i.et s numerosi assegni

emessi e/o negoziati dai soggetti indagati» -, assunto

cbe «2 f incfagine bancaria, nell' ambi to degl i strumenti

accertativi concessi ... agli Uffici, ~ finalizzata all'

indi viduaz i.one di flussi finanz iari

in virtu de Il e

presunzi.one ~ega~e iuris tantum posta dall' art. 32,

comma 1, n. 2, DPR n. 600 del 1973 .

e 51, comma 2, n.

2 f OPR 633 del 1972», ha accolto l' appello dell' Uffi-

cio testuaimente osservando:

«risulta

da11a espletata istruttoria che i con-

tribuenti, che ne avevano l' onere» (avendo «la presun-

zione 1egale iuris tantum» detta «assorbito l' onere

p i obe+o r i o spet tante all' Ufficio») «non hanna forni to

Jdonea e congrua prova che i movimenti bancari sana re

I ativi ad operazioni dei [sic] quali si e tenuto conto

per La determina zione del reddi to soggetto ad imposta 0

che sono fiscalmente irrilevanti».

2. La societA ed i due soci censurano tale decisio-

ne con quattro motivi.

Corte Suprema di Cassazione R.<;. n. 21 07210S • 5130 -

I~tl

i

A. Can i 1 primo i ricorrenti

assunto emergere

«dagli atti», «in maniera incontrovertibile», che essi,

«a» un lata» hanna incassato (<<girandoli sui conti»)

«numerosi assegni '" emessi 0 negoziati da] ...

D» e, «dall' aItro», che, «nel frattempo», hanna emes-

S0, «c; daeb i. tandol i sui medesimi conti correnti», «a 1 ~

trettanti numerosi assegni bancari a favore dello stesso

.__ __ ---1!» «<che poi l i. ha incassati sui suoi conti perso-

nali») - de.nunz i ano «violazione degli artt. 39, comma 1,

l,";tt. d), e 32 del DPR 600/1973, 51, co. 2, n. 2, del

DPR n.. 633/1972, degl i artt. 2697 e 2729 c. c. edell'

art. 53 Cost.» adducendo che «una volta acquisiti i dati

bdIlcari, gli accertatori avrebbero dovuto elaborare I e

ri s u Lt.ariz e contabili, certamente applicando i criteri

po s ti dal.l' art. 32 (e dall' art. 51 DPR n. 633 ci t. ) r

ma t.e aendo in seria considerazione i chiarimenti (e Ie

1 leonei lia z ioni) forni te dai contr ibuenti, in sede di.

contraddi t tor io» atteso che «il valore presunti v o asse~

qnato dal.L' art. 32 aIle risultanze dei conti e stato

ritenuto legittimo dalla Corte Costituzionale ... in

quanta 10 schema legislativo ammette 1a prova contra-

ria»: «la presunzione di imponibili ta delle operazioni

risul tanti dai conti», quindi, «opera solo se il

cont.r ibuesit.e non sia in grado di giustificare, in alcun

modo. quelle movimentazioni».

Corte Suprema di Cassazione R.O. n. 21072108 - 6130 -

secondo i contribuenti «i dati bancari (i numeri,

.i n pe r c i co l e i:e I di cui erano protagonisti 1 e medesime

pe c s orie:

da un lato [essiJ ricorrenti e dall' altro

senp re ed unicamente i1 ...... I ..... r non evidenzia-

va no ex 5e operaz ioni "commerciali" I rilevanti agl i ef-

fettifiscali e comunque correlate a fatti di gestione»

per cui «la semplicistica conclusione raggiunta dal Fi-

s c:o ed eve l Le ta dai giudici di appello ... era smentita I

suI piano logico, dalle risultanze dei conti esaminati»

essendo «evidente che i rilievi per presunte vendite in

evasicne dr imposta, basati su un esame parziale dei mo-

v imen ti di capi tale ... I rileva ti presso banche I possono

essere sostenuti dal Fisco nei soli 1imiti in cui siano

sorrel:ti

da e1ementi ulteriori, dotati delle carat-

t.e r i s : i_che della grav.i t:«, precisione e concordanza»: in

pa.rticolare, «a rendere grave, preciso e concordante» l'

«e l emetit.o presuntivo» del «ricavo derivante dalla com-

mercializzazione del latte

manca

1a controprova

de11' esistenza di tale altra a t t Lv.i t a»

non essendovi

«nessun elemento, nemmeno indiziario,

erie consenta

cii co1legare [essi] ricorrenti a1 settore de1 latte e

tanto menD a quello del nlatte in nero" per evitare 10

splafonamento».

La dog lianza si conclude con i 1 seguente "guesi to

eli diritto":

Corte Suprema di Cassazione KG. n. 21072/08 - 7/30 -

",~e fa Commissione Tributaria Regionale, una volta accertato che if con-

tribuente ha versato sui suoi conti correnti assegni bancari tutti provenienti da un

medesimo soggetto, sia incorsa in erronea applicazione degli artt. 32, co. 1, n. 2, e

Jell' art. 51, co. 2. n. 2, del DPR n. 63311972, in combinato disposto can l' art. 39,

comma I. DPR n. 600173, laddove .~ eccepita e dimostrata dal contribuente la cir-

costanza che afavore di tale medesimo soggetto erano stati emessi, nella stesso ar-

co temporale, altrettanti numerosi assegni (risultati addebitati su quei medesimi

conti correnti), per di piit per un totale superiore rispetto alia sommatoria degli as-

segn! ricevuti . ha ritenuto assolto I' onere probatorio spettante all' Ufficio ... di

dimostrare da un lato fa natura di ricavo delle sole movimentazioni han carle 'atti-

ve ' (versamenti) registrate sui conti, astraendole dalle strettamente correlate (per

tempi e soggetti) movimentazioni 'passive' (prelevamenti), dall ' a/fro lato la lora

riconducibilita ex se ad operazioni genericamente 'commerciali', non importa se

different! rispeuo a quelle svolte dal contribuente, perche assorbito dalla presun-

zione legale iuris tantum da quelle disposizioni normative introdotte" .

B. Con i1 secondo motivo di ricorso i contribuenti

esposto che «1e risultanze (complessive) deg1i accer~

tamenti bancari avevano fa tto emergere una sostanz iale

corrispondenza tra le entrate e le uscite dei conti cor-

nella direzione del '" ... 1 ..... 1» denunziano

«insufficiente motivazione su fatti controversi e deci-

S'jvi» (<<anche come omessa valutazione di documenti aqli

atti») adducendo:

~ «i) giudice di appello ... non d,3i alcuna giusti~

ficazione del pe xctie ha negato .,. che sia stata data 1a

Corte Suprema di Cassazione RG. n. 2 [072/08 - 8130 -

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-i / (/

i I .. l" /

/

prOV3, da parte [di essiJ contribuenti, dell' irrilevan-

za Eiscale delle con testa te operaz ioni»;

«se .i e parti avevano in corso rapporti "commer-

ciali"» e e3sa «societ~ conseguiva ricavi a fronte della

commercializzaz.ione del latte», «non si capisce ache

ti t.ol.o erogasse poi somme sostanzialmente di importo to-

i:e Ie equ.ivalenti a queJ.le ricevute dal .. 1 ---1~>;

per «il nostro sistema tributario

non ogni

entra ta costi tuisce reddi to tassabile, ma solo quelle

eJencate all' art. 6 del DPR n. 917/86» e «la prova del-

LJ natura reddituale di ogni entrata ... va posta in ca-

po all' ufficio».

1 ricorrenti aggiungono che «i giudici di appello

non hanno

val uta to» le «dichia razioni di parte»

(<<paclficamente ammesse secondo

Ca s s . n . 9958, 12

aprile 2008») ed espongono:

«ch.iamati a rendere sommarie informazioni testi-

moniali (SIT), ai sensi dell' art. 351 c.p.p.,

tutti

s oqqe tz c : interessati dalla movimentazioni bancarie

... ,

sotto il vincolo del giuramento, hanno con.fermato

che quegli assegni bancari 0 circolari erano stati rice-

vui:i

da 1 .. 1 ....11 ... , media tore nel settore e q ri col o

c in p i.i: "amico di famiglia 1/, a ti tolo di presti to per-

50na,'e»: «nei documenti agli atti», inoltre, essa 1 ... __ ....1

«ha sp.iega to che provvedeva "gradualmen te" e

Corte Suprema di Cassazionc R.G. n. 21072/08 - 9130 -

; I

l

"tempoTaneaI.7ente" alla resti tuzione delle somme ... pre-

state e che "questa situazione ~ andata avanti per circa

sette anni"»;

- «hanno prova to con documenti che la socieUl» (la

qua] e «negli anni di cui e causa aveva in corso anche

investimenti»: «r i s trutturaz ione di un immobile da adi-

bire in parte a capannone agricolo in parte a ristoran-

t.i-»; «ria nno prodotto alcuni contratti di mutuo .ipoteca-

r70 fc:ndiario

per un totale di £. 1.183.370,00, il

primo dei quali elatato 30 dicembre 1999, gli altri hanno

tutti data successiva») «aveva dovuto ricorrere necessa-

r i etnet, te in quegli anni a tale forma eli finanziamento

"j tipico" cia 1 momento che ... r a quel tempo, non godeva

eli un adeguato merito creditizio».

1 ricorrenti aggiungono ehe «i giudici eli appello

non p:Jtevano esimersi dal valutare», «nel quadro indi-

ziario complessivo», 1 «numerosi indizi» dati dall' «og'

qet.t i v i.t.e delle restituzioni operate a favore del .... 1 __ ---1

D risul tanti da i conti correnti», dal «ruolo di media-

lore nel set tore agricolo» (svol to dallo stes so ... 1 ....1

0), dal «settore di attivita in cui operava [essa} 50-

ci et s» noriche dal «manca to collegamento [eli e s s s ] socie-

til col mondo delle "quote latte"» e, «quindi», ritenere

«La pili probabile esistenza eli un rapporto di finanzia-

Corte Suprema di Cassazione KG_ n, 21072108 - 10130-

men to (fiscalmen te irr ilevante, anche a i fini IVA) tra i

soggetti in questione».

I contribuenti sostengono, pertanto, che «il manca-

to puntuale esame delle prove '" riassunte e

l' as-

so Lu ta mancanza di considera zione in ordine alIa loro

irrile';Bnza ovvero e l.l.e loro inidoneita probatoria (sol-

tanto dichiarata) vizia la sentenza di appello».

C. Con il terzo motivo i ricorrenti denunziano «0-

messa motivazione su fatti controversi e decisivi» addu-

ccndo che, «anche a voler seguire il ragionamento dell'

Utiic i o

circa 1a na tura "commerciale" de1.le opera-

z l_oni (di commercializzazione di latte "in nero") inter-

corse» con il .. 1 --11, <<1' amministrazione finanziaria

a v r ebbe dovuto consentire la piena deduzione da i "rica-

vi" accerta ti (sulla base dell; equi valenza: incassi u-

gualc ricavi) di tutti i costi sostenuti ... a fronte di

CJuelle operazioni (ossia i pagamenti effettuati a favore

deL

.. , L..I __ .....JI)>>·

Per i contribuenti:

- «i qiudici di appello ignorano

l ' ormai data-

t:a Vresa di posizione della Corte Costi tuzionale ( ...

senU'nza n. 225/2005) la quale ha r i tenuto che nella

schema delle presunzioni espresso dall' art. 32 del DPR

n , 600/7::: s i debba contrastare l' equiparazione "ricavi

presunti uguale reddito imponibile ':» atteso che «oggetto della

Corte Suprema di Cassazionc R.O. n. 21072/08 - 11/30 _

tl,l' .

'I

(,

pretesa '" erariale devono sempre essere fatti 0 entita effettivamente espressivi della forza economica del sogge t to pass i vo» (<<conformi ta della tassazione e I l e capacite} contri.butiva dei consociati»);

- «10 stesso Ufficio aveva esplici tamente qualifica to come "cos t.i." (d' a cquisto) i pagamenti effettua ti a

t ev o i:e del ... 1 ---11» a Ll.o r che , «ai fini IVA», «ha consi-

derato qiie : pagamenti "importi non autofauurati"» da essa societa.

D. Con il quarto ( ed ultimo) motivo d i ricorso la

societ2.l ed i soci denunziano «violazione 0 falsa applic~zione dell' art. 112 c.p.c.» (<<omessa pronuncia») suI «capo di domanda» con cui assumono aver dedotto che <<1'

accert:amento induttivo riguarda

solo i soggetti ob-

bIlgati alIa tenuta delle scritture contabili» e non pure «i soggetti titolari di reddito agrario, il quale ~ c1etermina to mediante tariffe d' estimo (art. 31 DPR n. =i 7/86».

1 ricorrenti, quindi, chiedono ("quesito di dirit-

to")

"se sia incorso nel vizio di omessa pronuneia su un capo di domanda, in violazione dell' art. 112 c.p.c., la sentenza ... che abbia affermato fa legittimita dell' accertamento analitico-contabile, ex art. 39, co. 1, leu. d), del DPR n. 600/73, operato datto ufficio nef confronti di una societa attiva nel settore dell' agricoltura, senza pronunciarsi sul capo di domanda con cui era stata dedotta. in via pregiudi-

Corte Suprema di Cassazione R.O. n. 210n/OS - 12/30-

ziale. l ' insussistenza dei presupposti per procedere alia ricostruzione dei ricavi

COli tale metodologia di accertamento, in assenza di prove, da fornirsi a cura dell'

ufficio. circa fa natura di 'reddito d' impresa' degli asseriti maggiori redditi desun-

ti dai dau bancari riferibili al contribuente" .

3. II rieorso deve essere respinto pe r che infonda-

to.

A. In via preliminare va evidenziato ehe al rieorso

in e s ame - in quanta eon esso viene impugnata una sen-

t.e n z a depositata il 27 marzo 2008, qu i nd i prima del 4

lug1ic 2009, giorno di entrata in vigore dell' art. 47

legge 18 giugno 2009 n. 69 ehe, can la lett. d) del suo

primo corruna, 1a ha espressamente "abrogata" - si appli-

ca, oitre quella contenuta nell' art. 369 c.p.c., anche

Ja disposizione dettata dall' art. 366 bis c.p.c.

A.2. Per quest' ultima, come nota:

(1) "nei casi previsti dal/' art. 360, prime comma, numeri 1), 2), 3) e 4), I'

illustrazione di ciascun motive" del detto ricorso "si deve concludere, a

pen a di inammissibilita, con la formulazione di un quesito di diritto" mentre

( 2) "nel caso previsto dall' art. 360, primo comma, n. 5), I' illustrazione di

ciascun motive deve contenere, a pena di inammissibilita, la chiara indicazione del

fatto controverso in relazione al quale la motivazione si assume omessa 0 contrad-

oittone. ovvem Ie ragion; per Ie quali la dedotta insufficienza della motivazione la

rende inidonea a giustificare la decisione" .

A.l.l. Secondo la prima parte della norma ("casi previ-

sti dall' art. 3M, primo comma, numeri 1, 2, 3 e 4"), =affinche it quesito di dirit-

Corte Suprema di Cassazione ItO. n. 21 072/0R - 13/30 .

//

Wi

10" da11a stessa previsto " ... abbia i requisiti idonei ai fini dell' am-

missibilitu del ricorso per cassazione, e necessario che siano enunciati gli errori di

diritto in cui sarebbe incorsa la sentenza impugnata, richiamando le relative ar-

gomentazioni, e sia prospettata la diversa regula iuris da applicare allafauispecie,

di cui si chiede l' enunciazione [a questa] Corte" (Ca s s ., un., 2 di cern-

b ra 20()8 n. 28547, che richiama »Cass. S.u. 14.2.2008, n. 3519") :

un "motivo" di ricorso per cassazione, quindi, e "inammis-

sibile" ogni volta che l' afferente =quesito di diritto ... si esaurisce

in una enunciazione di carattere generale ed astratto che, in quanta priva di qua-

lunque indicazione sui tipo di controversia e sulla riconducibilita alia fattispecie,

non consente di dare alcuna risposta utile a definire la causa nel senso voluto dal

ricorrente" ; =i! quesito'", peraltro (Cass., un., 11 marzo 2008

n , 64:!O), non puo "essere desunto 0 integrato dal motivo" essendo

(Cass., un., 5 febbraio 2008 n. 2658) "/anorma ... finalizzata a

porre (questa] giudice della legittimita in condizione di comprendere, in base alia

so/a sua lettura, I' errore di diritto asseritamente compiuto dal giudice e di rispon-

dere al quesito medesimo enunciando una regula iuris" .

Parimenti "inammissibile (vedi Casso ord. n. 1976912008)" per la

chsposizione in esame e (Cass., un . , 24 marzo 2009 n.

./ () 32) "it ricorso contenente un quesito di diritto che sf limiti a chiedere fa que-

sta] ,')',c. puramente e semplicemente di accertare ... se vi sia stata 0 meno fa viola-

zione di una determinata disposizione di iegge" .

In sintesi (Cass., un., 24 dicembre 2009 n , 27368)

=ciascun motivo di ricorso" deve " consentire I' individuazione del principia di

Corte Suprema di Cassazione R.G. n. 21072/08 - 14/30-

·1

'/1

1/1

I

diritto censurato posto dal giudice a quo alia base del provvedimento impugnato e,

correlativamente. del principia, diverso da quello, fa cui auspicata applicazione ad

opera [di questa Corte .. .} possa condurre ad una decisione di segno inverso" :

"ove laic articolazione logico-giuridica mancasse, infatti. il quesito si risolverebbe

in un' astratta petizione di principia, inidonea sia ad evidenziare il nesso tra lafat-

tispecie ed II principio di diritto che sf chiede venga affermato, sia ad agevolare la

successive enunciazione di tale principia ad opera della Corte, in junzione nomofi-

lat t ica" .

A.l.2. Per la seconda parte del medesimo art. 366

bis c.p.c., poi (Cass., un . , 30 luglio 2008 n , 20603 e

1° ottobre 2007 n , 20603), ogni »censura" fondata su di

uri =caso previsto dall' art. 360, prima comma, n. 5" deve contenere "un

memento di sintesi (omologo del quesito di diriuo) che ne circoscriva puntualmente

i limiti. in maniera da non ingenerare incertezze in sede di formulazione del ricorso

e di valutazione della sua ammissibilita (Cass. sez. un. 1 ottobre 2007, n. 20603)" .

A.2. p, mente del n , 4 del secondo comma dell' art.

:369 c.p.c. (sostituito dall' art. 7 D. Lg.vo 2 febbraio

?006 n , 40, a far data dal 2 marzo 2006), inoltre, "in-

sieme col ricorso debbono essere depositati, ... a pena d' improcedibilitil: ... 4) gli

atti oroceseueti, j documenti, i contratti 0 accordi collettivi sui quali i/ ticorso si fon-

dan: per tale norma, quindi, gli atti processua1i rite-

nuti. necessari devono essere specificamente e nominati-

vamente depositati (insieme con il ricorso per cassazio-

ne e nello stesso termine) anche (Cass., trib., 12 gen-

!lain 2010 n. 303) in caso di denuncia di "error in pro-

Corte Suprema di Cassazione KG n. 21072108·15130·

, .1

.r6/.'~

, / .

cedendc" in quanto la norma non distingue tra i vari ti-

pi di censura proposta; conseguentemente (Cass., un., 14

o t rob r e 2009 n. 21747, per la quale e necessaria "ala/fine

un alto speciflco di deposito ... non potendo bastare la mera allegazione dell' inte-

ro fascico di parte del giudizio di merito") non soddisfa detti re-

qULsiti nerruneno la mera, generica ed omnicomprensiva in-

dicazione, ~el ricorso per cassazione, di produzione de-

gli atti dei gradi di merito.

B. II ricorso per cassazione - 1n ragione del prin-

cipio, desumibile dall' art. 366 c.p.c., detto di auto-

511fficienza

aneora, deve contenere in se (Cass.:

t 1" i b ., 2 6 q i u g no 2 009 n. 15138; II I, 2 4 mag g i 0 2 0 0 6 n.

12362; II, 4 aprile 2006 n. 7825; III, 20 gennaio 2006

n . 1113; id., I, 21 ottobre 2005 n. 20454), a espressa

"pena di inammissibilita", tutti gli elementi neeessari a rap-

presentare Ie ragioni per cui Sl ehiede 1a cassazione

della sentenza di merito ed, altresi, a permettere a

questa Corte la valutazione della fondatezza di tali ra-

gioni, senza 1a necessitA di far rinvio 0 di aeeedere a

fonti esterne alIa stesso rieorso e, quindi, ad elementi

o ad atti attinenti al pregresso giudizio di merito.

11 Vl Z 10 di "vio/azione e fa/sa app/icazione di norme di diritto"

lart. 360, primo comma, n. 3, c.p.c.), di poi, consiste

(Cass.: III, 17 1uglio 2009 n. 16739; III, 13 maggio

:'009 n. 11097; III, 5 giugno 2007 n. 13066; t r i.b . , 10

Corte Suprema di Cassazione R.O. n. 21072/0S· 16/30-

febbraio 2006 n. 2935; trib., 20 gennaio 2006 n. 1127;

t.r i.b . , 9 novembre 2005 n. 21767; trib., I,ll agosto

2004 n. 15499) nella deduzione di un' erronea ricogni-

zione, da parte del provvedimento impugnato, della fat-

ti:,pecie astratta recata da una norma di legge e, qu i ri-

eli, implica necessariamente un problema interpretati va

de] La s t.e s sa (di qui la funzione di assicurare l' un i+

forme interpretazione della legge assegnata a questa

Corte dall' art. 65 RD 30 gennaio 1941 n. 12) mentre I'

allegazione di un' erronea ricognizione della fattispe-

C18 CO:1creta a mezzo delle risultanze di causa e esterna

ai L' esatta interpretazione della norma di legge ed ine-

rlsce alIa tipica valutazione del giudice di merito, la

cui censura e possibile, in sede di legittimi t a , solo

s o t, to L" a spe t t.o del vi zio di motivazione: il discrimine

t r a 1 " una e l' al tra ipotesi (violazione di legge in

senso proprio a causa dell' erronea ricognizione dell'

astratta fattispecie normativa, ovvero erronea applica-

zione della legge in ragione della carente 0 contraddit-

toria ricostruzione della fattispecie concreta) e segna-

~o, in modo evidente, dal fatto che solo quest' ultima

ensura, e non anche la prima, e mediata dalla contesta-

ta valutazione delle risultanze di causa.

Detto vizio, giusta il disposto di cui all' art.

366, primo comma, n. 4, c.p.c., deve essere, a pena ct'

Corte Suprema di Cassazione R.G. n. 21072108 - 17/30 -

)/;

I

.i namm i s s i b i.Li t.a (Cass., II, 12 febbraio 2004 n. 2707;

id., lI, 26 gennaio 2004 n. 1317), dedotto mediante la

specifica indicazione delle affermazioni in diritto con-

tenute nella sentenza gravata che motivatamente si assu-

mana in contrasto con Ie norme regolatrici della fatti-

s p e c i e 0 c':m I' interpretazione delle stesse forni ta

dall a =Jiurisprudenza di legi ttimi til 0 dalla prevalente

dattrina, non risultando altrimenti consentito a questa

Curte di aciempiere al proprio compi to isti tuzionale di

v~rifisare il fondamento della denunziata violazione.

IJ vizio di omessa 0 di insufficiente motivazione

(denunciabi Le con il ricorso per cassazione ai sensi

dr- Ll ' art. 360 n. 5 c.p.c.), poi, sussiste soltanto

quandc nel ragionamento del giudice di merito, quale ri-

s ul ta dalla sentenza, s i a riscontrabile una obietti va

deficienza del criterio logico che 10 ha condotto alIa

formaziane del proprio convincimento, mentre il vizio di

contraddittoria motivazione presuppone che Le ragioni

paste a fondamento della decisione risultino sostanzial-

ment~ contrastanti in guisa da elidersi a vicenda e da

non consentire l' indi viduazione della ra tio decidendi,

p cio~ l' identificazione del procedimento 10gico giuri-

dico posta a base della decisione adottata (Cass., lav.,

1.2 aqosto 2004 n. 15693; id., lav., 9 agosto 2004 n ,

Corte Suprema di Cassazione R.O. n. 21072/08 - 18/30-

Questi vizi motivazionali, comunque, non possono

consistere nella difformita dell' apprezzamento dei fat-

ti e delle prove dato dal giudice del merito rispetto a

quol Lo p r e t e so dalla parte pe r che spetta solo a detto

q i, udice (1) indi viduare Ie fonti del proprio convinci-

mento, (2) val utare Ie prove, (3) controllarne l' atten-

d i o.i J ita e 1a conc1udenza, (4) scegliere tra Ie r isul-

tanze istruttorie quelle ritenute idonee a dimostrare i

fa tti in discussione, (5) dare preva1enza all' uno a

alL' a~tro mezzo di prova, salvo i casi (non ricorrenti

nella s pe c i.e ) tassativamente previsti dalla legge in cui

~ assegnato alIa prova un valare legale.

II ricorrente che nel giudizio di legittimita dedu-

c~ L' amessa a insufficiente mativazione della sentenza

impugnata per mancata a erronea valutaziane di alcune

ri s u l t.an z e probatorie ha I' onere (Cass.: un., 5 giugno

200B L. 14824; III, 29 marza 2007 n. 7767; III, 28 giu-

gno 2C06 n .. 14973), sempre in virtu del principio di au-

tosufficienza del ricarso per cassazione

(art.

366

c.p.c .. ), di specificare, trascrivendale integralmente,

I.c prove non valutate 0 mal valutate, non crre di indicare

J e ragioni del carattere decisivo delle stesse atteso

che II mancato esame di una (a pili) risultanze proces-

sua1i pu6 dar luogo al vizio di omessa 0 insufficiente

mati vazione unicamente se quelle risul tanze pracessuali

Corte Suprema di Cassazione R,O, n 21072/08 - 19130-

) ;I

. II

/11 l

non valutate 0 mal valutate siano tali da invalidare l'

efticacia probatoria delle altre sulle quali il convin~

cimento Sl e formato, onde la ratio decidendi venga a

trovarsi priva di base (Cass.: III, 22 febbraio 2010 n.

42 o 5; II, l"1 febbraio 2004 n , 3004).

C. Nel caso, gli stessi ricorrenti ricordano che la

complessiva pretesa fiscale scaturisce dall' «esame del-

.La documentazione bancaria riferita a conti correnti ri-

conducibili alIa s . s. "Azienda Agricola Pigna 2 di

e .__I __ ....JII/».

In si f fat ta fattispecie, come r ipetutamente a f f e r+

mate da questa sezione (sentenza 28 marzo 2008 n. 8041 e

Ie altre in appresso richiamate, tra Ie tante), si veri~

fica una inversione dell' onere della prova pe r ohe "in

presenza eli accertamenti bancari": ai sensi dell' art. 51 DPR 26

ottobre 1972 n. 633 (per l' IVA) e/o dell' art. 32 DPR

79 s e t.t.embr e 1973 n. 600 (per I' imposta s u l reddito), e

"onere del contribuente dimostrare che i proventi" desumibili dalla mo~

virnernazione bancaria non debbono essere "recuperan a tassa-

none" 0 pe r c he egli ne ha q i a "tenuto conto nelle dichiarazioni" 0

p e r cbe ("Cass. 957312007, 1739107, 28324107") "non sono fiscalmente rile-

vanti" in quanto "non si riferiscono ad operazioni imponibili" .

"Nei casi previsti" dalle norme richiamate,

inoltre

(Cass., t r i b . , 20 giugno 2008 n. 16837), "l'oneredell'ammi-

Corte Suprema di Cassazione R.O. n. 21072/08 - 20/30-

nistrazione di provare la sua pretesa e soddisfatto, per volonta di legge, attraverso

i dati e gli elementi risultanti dai conti bancari" per cui "resla .. , a carico del

contribuente I' onere di provare if contrario, realizzandosi cosi la cennata ipotesi

d' inversione (Cass. nn. 1401812007, 245012007, 19920/2006, 3115/2006,

2S342l2()()5)" in quanta (Cass., t r i.b . , 14 novembre 2003 n .

17243; id., trib., 16 aprile 2003 n , 6073; id., trib. 10

apr il e 2003 n. 4987 ) "La presunzione di riferibilita de; movimenti banca-

ri od operazioni imponibili sf correla ad una valutazione del legislatore di rilevante

probabilita (id quod plerumque accidit) che il contrihuente si avvalga di tutti i con-

ti di cui Fossa disporre per le rimesse ed i prelevamenti inerenti all' esercizio dell '

attivita'",

Da tanto discende che, diversamente da quanto rite-

nuto dai ricorrenti, nella specifica fattispecie l' am-

ministrazione finanziaria non deve effettuare «nessun

eupp Lemeiit.o di istruttoria», ne e tenuta ad «elaborare

I e ris uL tanza contabil i» dei conti bancari del can tr i-

buente ne, ancora, deve offrire (neanche al giudice, in

sede di giudizio) «elementi ulteriori» di prova, quand'

anche indiziari.

La "presunzione" legale di "riferibilita dei movimenti bancari od

operazioni imponibili'", inoltre, porta in s e la qualificazione

(aDdle questa presunta iuris tantum) certamente reddi-

tuale di quei »mavimenii" avendo il legislatore po s t.o a

ca rico del contribuente la prova (01 tre che della lora

Corte Suprema di Cassazionc itO 11.21072108 - 21/30-

)t /

J .i.,/,

.1 ./

/ {

! /

/ .! .1 I

cons iderazione "neUe dichiarazioni'<i della eventuale irri 1e-

vanza fiscale degli stessi.

Oai richiamati principi discendono evidenti,

da un lato, la correttezza giuridica dell' afferma-

zione del giudice di appello secondo cui nel caso si ~

in presenza di una «presunzione legale iuris tantum» che

assorbs «1' onere probatorio spettante all' Ufficio», e

di converso, l' erroneita della formulazione del

"quesito di diritto" conclusivo del primo motivo di ri-

COrso atteso che 10 stesso si fonda non gia sulla pro-

spcttazione di una interpretazione delle conferenti di-

sposizioni diversa da quella desumibile nella riportata

sintetica espressione adottata dal giudice di appello rna

unicamente sul convincimento dei contribuenti medesirni

deLl' avvenuto assolvimento dell' onere della prova po-

sto a loro carico: tale convinzione I p e r o , non impinge

nella interpretazione delle afferenti norme (quindi In

un vizio denunziabile ex art. 360 n. 3 c.p. c.) rna unl-

carnen t.e nella valutazione del materiale probatorio of-

fcrt 0, come campi uta dal giudice del meri to I la quale

valutazione puo essere denunziata innanzi a questa Corte

di legittimita unicamente in presenza di un vizio sussu-

m i bile nelle complessi va fattispecie regolata dal n. 5

de 11 0 s t e s :30 art. 360 ( "omesso, insufficiente ° contraddittoria motiva-

zione circa un ietio ° punto controverso e decisivo per it giudizio") -

Corte Suprema di Cassazione R.O. n. 21072108 - 22130 -

.. 1

, I}

'i /

if

/.

Ii tenore del quesito conclusivo del motivo di ri-

corso, pertanto, non consente affatto la necessaria ed

i nsosti t.u i b iLe "individuazione del principio di diritto'!, " diverso da quel-

10" (innanzi evidenziato) posto dalla Commissione Tribu-

tar ia Reg ionale "alla base del provvedimento impugnato'", "fa cui auspi-

cata applicazione ad opera [di questa Corte ... J possa condurre ad una decisione di

segno in verso " .

D. I successivi due motivi di ricorso (denunzianti

ciascuno un vizio sussumibile, e correttamente sussulto

daqli stessi ricorrenti, nel dispasto, innanzi richiama-

to, del n. 5 dell' art. 360 c.p.c.) sonG inammissibili

pe r p ac e s e violazione sia dell' art. 366 bis che dell'

art. 369, n. 4, c_p.c. atteso che essi

(a) mancano materialmente (non essendo stato formu-

lato) del necessaria momento di "sintesi" (nel sensa

chiari~o al punto A.l.2. che precede) e

(2) non sono accompagnati dalla indispensabile pro-

duzione (giusta quanto esposto al punta A.2.) dei confe-

r cn t i documenti (<<Pvc»; «dichiarazioni rese»; «all. 5

ricorso introduttivo» e tutti gli altri, anche innomina-

t 1, richianati nel ricarso) indispensabili per la valu-

tazione del fondamento delle due censure: i ricorrenti,

infatt.i, S:L sono limitati a produrre, con il ricorso per

cassazione, solo gli «originali dei ricorsi notificati»,

Corte Suprema di Cassazione R.G. n. 2107210S - 23/30-

La <{istanza di trasmissione fascicolo» e la «copia au-

ten t i ca sentenza impugna ta».

D .1. Peral tro e comunque la prima delle due do-

glianze in scrutinio non evidenzia nessun errore logico

nel giudizio del giudice del merito, ne tanto meno la

omessa considerazione, da parte dello stesso, di circo-

stanze fattuali e/o di documenti decisivi avendo il 9iu-

dice di appe1lo ricordato che, secondo i contribuenti

«lJ causa del negozio da cui sarebbero scaturiti gli in-

cassi e i pagamenti sarebbe dovuta ad un finanziamento

ottenuto da_[ ...

"'_ ...I~ amico di famiglia ... e in ter-

mediario agricolo, in attesa che i ricorrenti potessero

ot tene~,e finanziamenti bancarie che sarebbero arr i vati

con mutuo t ondi.e r io nel dicembre 199 e success i vamente

nel settembre 2001, giugno 2003 e giugno 2005»): 1a do-

91 .i a n z a , pertanto, Sl risolve unicamente nella esposi-

zione del(l' interessato) convincimento dei contribuenti

(corrt r a r i.o a quello della Commissione Tributaria Regio-

nale) di aver fornito prova idonea a dimostrare la "ir-

r j_j eVdnza" fiscale sia dei versamenti che dei preleva-

wenti riscontrati sui conti correnti bancari esaminati

dalla Guardia di Finanza.

s iff at. to convincimen to, perc), s i fonda uni camen te

5U affermazioni (pera1tro anche confuse e del tutto ge-

ne ri che pt::;rche in qualche punta si parla di «p ree ti t.o

Corte Suprema di Cassazionc R.G. n. 21 on/os ~ 24130 ~

personale», in qualche a1 tro di «finanz iamento "a tipi--

co"» e in altro ancora di «ristorante») delle medesime parti (in particolare dello stessol ~) alle

quaLi non puo attribuirsi ne s s un valore, neppure indi-

ziario, perch~, nel caso, il dichiarante non ~ "terzo"

rna parte de , rapporto tributar io oggetto del giudi zio:

erroneamente, quindi, i ricorrenti invocano il principio

enuncia to da questa sezione nella sentenza 16 (non 12)

aprile 2008 D. 9958 pe r che l' amrm.s s i b i Li t a ("sulla base del-

/a parita di poteri che devono riconoscersi a tutte le parti processuali'ti de 11 a

"valusazione" dallo stesso affermata riguarda unicamente

qu e Ll a "delle dichiarazioni de; terzi' (in quel caso, dei "beneficiari

degli asscgni't ) "prodotte dal contribuente (Cass. 426912002)" .

D _ 2. l' al tro moti vo, 01 tre a soffrire delle q i a

evidenziate ragioni di inamrnissibilita, propane una que-

st. lone ina:mmissibile anche in se pe r che de nunz i a come

«omessa motivazione su fatti controversi e decisivi» ex

art. 160 n. 5 c.p.c. un vizia che, secondo l' esposizio-

ne -- «i ricorrenti avevano .'. so11ecitato prima 1a Com-

missione Tributaria Provinciale» (avendo chiesto alIa

:~ te s sa, si deduce, di «" r;conoscere"», «"in via subordinata"» I

,(" /0 natura di costi ai pagamenti rinvenuti e quindi rideterminare conseguente-

mente i redditi e le relative imposte"») «e poi i1 giudice di appe l l.o

in socie di controdeduzioni» (<<rep1icavano a1 motivo 8 di

Corte Suprema di Cassazione R.G n. 21072/08 - 25/30 -

appello ... lamentando che "nel caso ... l' Ufficio" ha utilizzat.o "solo le risultanze degli accertamenti a lui favorevoli '" senza tenere in alcuna considerazione i costi della presunta operazione commercia/e"») «a d esam.inare la circostanza che» il riconoscimento della «natura

"commercia l.e I, delle operaz ioni

intercorse» con il

.__ ---11 «avrebbe dovuto consentire la piena deduz ione

dai "rjcaviH '" di tutti i costi sostenuti .. , a fronte

di qiie l l e operazioni»

integra una violazione dell'

a ri. 112 c. p . c. (omissione di pronuncia, denunziabile, pero, i.nnanz i a questa Corte unicamente ai sensi del n. 4 dell' art. 360 detto perche foriero della nullita, per l ' afferente parte della decisione) atteso che nella sentenza impugnata non vi ~ nessun cenno ne alla proposi z .i orie ne all' esame della questione: "la omessa pronuncia su una domanda, ovvero su specifiche eccezioni fatte valere dalla parte", come n ot.o (Cass .. r III, 4 marzo 2010 n. 5203, tra le recenti, 1" quale r icorda, "tra Ie tantissime" , "Cass. 27 gennaio 2006, n. 1755;

Casso 26 gennaio 2006, n. 1701; Cass. 11 novembre 2005, n. 22897") "integra una violazione dell' art. 112 c.p.c., che deve essere fatta valere esclusivamente a norma dell' art. 360 c.p.c., n. 4, e, conseguentemente, e lnammissibile if motivo di ricorso con il quale la relativa censura sia proposta sotto il profilo della violazione di norme di diritto, ovvero", come ne 1 caso f "come vizio della motivazio-

ne" .

Corte Suprema di Cassazione R G. n 21072(08 • 26130 .

('I.;

,J..

;'

!

In ordine alIa lora deducibilitA, peraltro, va ri-

badjto che:

- "i costi, per eoncorrere (negativamente) aformare il reddito d' impresa,

lion solo debbono essere certi nell' esistenza, ma illoro ammon tare deve anche es-

sere 'determinabile in modo obiettivo' (art. 75, comma 1, cit. TUIR); e sono am-

messi in deduzione so/tanto se, e nella misura in cui, risultano imputati al conto dei

profitti e delle perdite; ovvero anche 'se e nella misura in cui risultano da e\ementi

certi e precisi' che il contribuente ha l' onere di provare (art. 75 cit., comma 4,

stante l ' abrogazione del successivo comma 6, operata dal D.P.R. 9 dicembre

1990, n. 695, art. 5: cfr. Casso nn. 991712008, 1322012007, 10090/2(02)"

(Cass., trib., 30 novembre 2009 n. 25141);

"Ia prova dell' esistenza, inerenza e competenza del costo incombe a/

contribuente" E "deve essere particolarmente rigorosa" (rie "pUG certo eon-

sistere net ricorso a regale di esperienza't i (Cass., trib., 19 gennaio

2010 n . 735).

Nel caso, essendo stata esc1usa (per carenza di

qualsivoglia elemento probatorio) l' inerenza dei movi-

menti bancari in questione ad un "prestito personale" od

anche ad un "finanziamento" dell

'-----....I

resta unicamen-

lE' 1a mancata a11egazione (art. 366 c. p. c.) deg1i e1e-

monti documentali (neppure indicati) dai quali i1 giudi-

ce del merito avrebbe dovuto dedurre 0 (in sede di rin-

via) potrebbe dedurre la prova (peral tro f =particolormente

rigorosa") dell' inerenza degli stessi ad acquisti conta-

Corte Suprema dj Cassazionc R.O n. 21 on/os - 27/30-

/

(

bilizzati od anche a quelli (mai indicati) da cui deri-

vane i proventi presunti dalle movimentazioni attive

(versamenti) .

E __ ,

• _ _j

infondatezza del quarto (ed ultimo) motivo di

ricorso (<<violazione 0 falsa applicazione dell' art. 112

c.p.c.» per «omessa pronuncia» su di un «capo di doman-

da») I infine, e insita nella stessa formulazione del

"quesito di diritto" che 10 conclude.

r.a "legittimita dell' accertamento analitico-contabile, ex art. 39, co. I. lett.

d). del Df'R n. 600/73, operata dall' ufficio nei confronti di una societa attiva nel

settore dell' agricoltura'", che gli stessi ricorrenti affermano

contenuta nella sentenza gravata, invero, suppone di im-

prescindibile necessita logica il compiuto (implicito ma

inequivoco) accertamento, ad opera dello stesso giudice,

delJ a sussistenza d i. tutti i "presupposti per procedere alia rico-

struzione dei ricavi" con il metodo detto anche nei confronti

di detta soc i.e t a , nonostante 10 svolgimento, da parte

do ll a s t e s s a , di at.t i v i t a nel "settoredell'agrico[tura".

Quest' ultima circostanza, infatti, non rappresenta

per nulla un ostacolo giuridico per quell' accertamento

pe r che 1a norma del primo comma dell' art. 31 (poi 34)

DPR 22 dicembre 1986 n. 917 (non art. 32) ("determinazione

del reddito agrario") - "i/ reddito agrario e determinato mediante l' applicazione

di tariffe d' estimo stabilite per ciascuna qua/ita e c/asse secondo Ie norme della

Jegge catastate"

detta unicamente (cfr., Corte Cost. 25

Corte Suprema di Cassazione R.O. n. 21072108 - 28130 -

] ug li 0 1995 n. 377) i 1 "criterio di determinazione" di det ta

speCle di reddito e non pure di altri redditi conseguiti

'2/0 con s equ i b i Li. dal medesimo soggetto d' imposta, su-

scettibili di accertamento in base alle ordinarie regole

poste dalle singole leggi d' imposta: questa sezi one

(sentenze 6 maggio 2009 n. 10385, 22 aprile 2009 n. 9595

e J4 gennaio 2009 n , 694, noriche quelle in queste ri-

chiamate), infatti, in consonanza con la citata pronun-

cia del giudice delle leggi, ha reiteratamente statuito

chc =limitatamente" ai reddi ti di versi da quell i propria-

mente aq r a ri +puofarst correttamente ricorso all' accertamento", anche

=sintetico" .

In dett.e decisioni, pera1tro e comunque, si e sal-

vagua rda ta la "facolta del contribuente di fornire la prova della provenienza

del maggior reddito determinato" sempre e solo "dallo sfruttamento del

lando" .

Nel caso l contribuenti non hanno nemmeno allegato

d i av e r e offerto al giudice del merito 1a "prova" della

p rove n i en z a "agricola" delle speci fiche movimentazioni

bancarie riscontrate nei conti correnti intestati alla

socieca.

4. Per la lora integrale soccombenza i ricorrenti I

21 sensi degli artt. 91 e 97 c.p.c., debbono essere con-

dannati a rifondere, in solido tra lora (atteso il comu-

Corte Suprema di Cassazione RG. n 21072/08 - 29/30·

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.. 0";

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I , i

ESIE~TF DA Rhj\'·\ ~( ~./ ",NE At SENSIDEL DYi: .~,. :'JIIol.6 N. LH TAb .. c\lL I' '" 5 MAfERIATlmSL I Akt-'\

nc, identico interesse all' esito della causa), all' A-

genzia .l e s p e s e del giudizio di legittimita, liquidate

(sulla scorta delle vigenti tariffe professionali foren-

s i ) , nella misura indicata in dispositivo, in base al

valore della controversia ed all' attivita difensiva e-

spletata dalla parte vittoriosa.

P.Q.M.

La Corte rigetta il ricorso e condanna i ricorren-

ti, in solido tra loro, a rifondere all' Agenzia Ie spe-

58 del giudizio di legittimita, che liquida in comples-

8~lOO, 00 (OTT"OM\ l...f\DV G CfNiO/OO)

s i v i € . !! . 200 ,OOT t\TfO\l enri 1 adtlece II (oZ3IQ7 ' di cui € . g.(, 00 ) 00 [ 0 TlO r-t ], LA- loa)

~~~) per onorario, oltre spese genera-

li ed accessori di legge.

Cosi deciso in Roma, nella camera di consiglio del

29 settemb:t'e 2010.

; l, CO'.] S I GL I foRE ES TENSORE

L PRESIDENTE

(dr.

. Enrico ALTIERI)

Corte Suprema di Cassazione KG. n. 21072108 - 30130-

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