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Anno I - NUMERO UNICO

Attuailta, politica e cultura



EnJ'

Lire 70 ,- ,Dicembre 1970

Nuovo impulso democratico

Cronache e Commenti prende vita per iniziativa dei giovani della Derrrecrcxic Cristiana di Scssoferrato e Genqc,

E' la libera e comunitaria voce della nuova generazione che sale sullc piattaforma delIa vita socialee politico.

Cronache e Commenti inlende colmare una vecchio lacuna nel campo della informazione obiettiva del fatti amministrativi, della cronaca politica, e della vita civica nel suo complesso modo di esprirnersi, a servi:z;io delle popolazioni di una zona omogeneo, 10 VaIle del Senlino, con un passalo 910ri050 per eventi ed uomini di oltis5ima leva lure morale, civile, culturale.

La poverfa della terra non ha inaridilo Ie qualita dei suoi abilanti, che costretti purtroppo e in gran numero, nel passato e nei tempi pill vicini, ad emigrare, hanno conlinuato ad apportare sempre ed ovunque, que I con;tributo di civilte., di lavoro, di saggexza, eenlermando 10 riconosciuta, ammirala fradizione dei padri.

II-risveglio e le ripre5a eeonomica verificalisi nel dopoguerra; nonostante Ie gravi crisi aziendali che hanno dolorosamente punteggiafo it cammino ascendente dell'ultimo ventennio, consentano ai giovani di Quardare con maggior fiducia I'avvenire e ai giovani stessi e amdalo, con 10 difesa delle conquiste raggiunte solto la guide della Democrazia Cristiana, il compito di prosequire la lung a ed incessante lotto per iI progresso ,civile ed economico della moderna societa, in continua evoluxione.

Lo sforzo fin qui sostenuto e I'impegno ehe anima particolarmente i giovani, the si addensano intorno agli ideali della Democrazia Cristiana, per il ristatto degli urnili di ogni celo sociale, sopraltutto del monde rurale, per la crescila socialee civica, 10 sviluppo della cultura, Ie realinaxioni di opere e di servizi, nonehe if .dibattilo delle idee, la polemica politica e amministraliva, avranno eco in un giorilaIe che si propone innnnz] Iulto, di rend ere giustizia alia verita e di combattere per lo Iiberta, come chi voglia costruire su pilaslri insostituibili un edilido durevola,

Idee chi are e coraggiose, principi veri e saldi (che imponqeno da se stessi il rispetto) impronteranno if dibattilo e la emulazione del giovani, certi come essi sorio, che la verite. e la liberia non si offendono impunernenle, come nelIe elexio"i arnminiistrative, che la democrazia va guardala nel lungo periodo,. perche la sua durala e conforme alia robustena eolia validite. dei suoi impegni ideali, aile' sagge e co'ra~giose scelfe degli istrumenti di attuazione_

Profondo

dolore

per

la

scomparsa

del

senatore

MERLONI

Nostri servizi a pag_ 5

La battaglia. continua per difendere vetita e democrazia

Colgo volentieri I'occasione fornltami da questo giotnale per tentare dl sintetizzare II mio penslero al lettori sui princlpali motlvl della recente travaglia.lavila. pclltlce amniinistraliva

del nostro Comune. .

p'er dirla COn ll « penslero citladino " nel1'articolo "una baltaglia vlnta », negli ultimi tempi a SassofetralO st e veriflcata "una brusca tnvarstone di rotta » e di questa slncerarnente mi ramrnarico perehe Ie inversioni sulla via del progresso .SOnO sempre dannose.

Ad un lungo periodo di ammlnlstrazloni operose e democratic he, succede una ammlnlstrazlcne Irontlsta che rap-

Panorama

presenta iI eoacervo di almeno 5 gruppi di tendenze politiche inconciliabili ideologicamente fra loro, rna accurnunate dall'amblzione di potere e dallo odio centro la Democrazia Crisliana ed I suo i rappresen tentl,

Lo scadimento della vila politica al iivello attuale, forse, a Sassofertato prima d'ora non si era mal vetiflcalo. Infatti iI qualunquismo ldeologlco, 1'0- dio e la denigrazione delle persone SOnO lallure gravi che impediscono un sereno conlronlo ed un obbietti.vo esame sui grandi tempi d'interesse cilladino.

II gruppo di potere, nato sui compromesso e sulla spartizione piu ac-



ec o normc o sassoferratese

Le tuterne vicende economiche nazionali degli anni sessanta non hanna sensibilrnente candizionato l'attivitd eco- 1wmica a Sasso/errato, La quaIe anzi nel decennio appena trascorso si e mantenutu a livelli sostenuti lungo una linea di costante sviluppo.

La disoccupazione che ne e il temwmetro piil sensibile e rimasta a livelli cQ1'l.tenuti a

causa dell'aumento della scolarita, ma sopmttutto del costante aumento'di investim.entt produttivi. Un problema piuttosto grave pero si rileva in un contesto general mente improni:ato aU'ottimismo: esso riguarda La sottoutilizzazione nelle impre'se locali di elementi qualifictdi, La cui condizione e ancora 'piil gmve se

,(COlltjllll(! ,iPl 'Hh;J~~<I ~'I>g,i'lIl1)

canita del posti di cornando, fino a questo momento non ha saputo essere allrd che l'ammlnlstraalone antidemocrazla cristiana.

Pub darsl che la cacciaall'uomo e I'odio possano, almeno momenta, neamente, creare una tensione che o:Iistragga dai veri e preminenli lnteressi della ctttadinanza, ma sono cerlo che non sono questi ; sistemi che potranno reggete a lunqo,

La verita dovra emergere in tutta la sua intierezza e Ie dlstoraionl rlcadranno inevitabilmente su colore che Ie hanno prodotte.

Ceria stampa fiancheggiatrice del gruppo al potere nel nostro comune ha bersagliato la democrazia crlstlana con I'accusa di favoritismo, malcostume ,e di mafia politi ca. Quale 1 Quali Ie liberia usurpale? _ Chi pul) in coscienza a!fermate di aver subito un torte 0 un ingiuslizia? Nol non cl aspettiamo certo gratitudine, ma neppure, ci sembra, di meritare odio e calunnia .

Una simile infamia, gratificalaci dal " penslero cittadino ", e vergognosa e larespingiamo proponendoci di riprendere tale discorso sui costume politico dell'atluale gruppo dirigente.

PERC HE' USARE UN PESO

E DUE MISURE?

II gruppo dl potere, erettosi a rnorallzzatore della vita politlca, con la leg.ge del numeri lis ellminato dal consiglio comunale !'amico MOhtec· chiao;, ,decretando la sua ineleggibili-

ta, e in pari tempo ha convalidato la elezione a conslqllart di tre esponenIi della propria parte: ,5igg_ Toni, Ga. rololi e Msiolatesi.

Tali personaqql, vlce-sfndaco i' primo, assessore il secondo, cOllsigliete il terzo, insistono ai loro posti di potere nenostante che if tribunale di Ancona abbla pronunclato, per gli stessi, sentenze di ineleggibilita, dando, cosi, .a,!,pia soddlsfazlona aile ragioni vigotosamente sostenute dal mlo gruppo nella sedula del consiglio rnunicipale del 27 luglio 1970.

La domanda che 10 pongo e che ,(Colltillfl(/ ill "JI;1I1(1 4JII,[(illll)

SOMMARIO

Daile Frazioni

pag. 2

Fafli della cultura p. 3~4

Sport

pag. 6

Agricoltura

pogo 8

':AUGURIDI

BUONE FESTE

A ,TUTTI I NOSTRI LETTORI

Pag, 2

CRONACHE E COMMENTI

23 dicembre 1970

A LE NOSTR

F

AZIONI

Da Cabernardi

Chi scrlve da quests colonne riservate in partlcolare a Cabernardi e campagne ltrnltrole, vuole rlallaccture can voi tutti, amici cabernsrdest, quelle chtacchlerate conftdenztau [ellcemente lnlzlate con il • nostro « fogllo menslle • l.'Incontro ». Sono passa Ii esattarnsnte due annl da quando usc) II primo numero di quel perlndlco, Ira sacrlftcl economici e tlpoqralicl del nostro manlpolo ardtrnentoso di Improvvisati giornallsll, quail ancor oggi stamo (la cui stampa sl prntrasse fino all'estate sccrsal.

Riprendiamo il discorso allora interrotto, e cl auguriamo di avere anche questa volta II vostro benevolo consensa e pleuso. Servlranno queste rio ghe a mantenerci unitl, a continuare quel dialogo. al quale D. Italo tanto ci sprcnava. D. Italo e stato can noi per quasi tre arml, e riuscito a svegliare un paese che sonnecch i ava. Ha trasluso H suo sntusjasmo neg II spl· ri tl giovani Ii, ha cercaro d I far ci csplre 1 a necesslta della cornunlta. e della lratellanza, di scuotercl dall'lsolaatontsmo al quale crascunc tli noi e portato dal proprio egoismo. Nel nostro paese D. Italo ha lasciato una traccla del suo aoostolato e i clubs che sono cresci uti e che ancora vivono, stanno a dlmostrare che I gio· vani hanno caplto la sua parola.

Dai meno giovani e dai tradiztonallsti, D. Halo e state molto crlttcato e poco compreso, rna noi slarno sicurl che anche il solo latto di far sorgete una crltlca. di tnteressare e dl sttrnolare I! un r atto posltlvo, ehe d~. I suet Irutti: perche e dalla crltlca anche dissenzlente ehe nascono cose nuove e spinte nuove, che aiutano ad andare avanti e a caplre. piuttosto che datl'assentelsmo, Chi dovesse visitare Cabernardi in questo periodo, ne rimarrebbe lorse un po' deluso, ma noi consiglieremo a queWescursionista di visitarci aneora In primavera e in estate.

In primavera rimarra irnpress.ionato dallo spettacolo olfertogli dalla natura e in estate dalla vita che vedra

agitars!. I gitanti estivl sono gil ex Cabernardesi, quell! che con la chiusura della locale miniera di zolfo sl sono dovuti trasfsrtre altrove per trovare un levoro.

Non c'e turismo vera e proprio dunque, rna tinora non poleva essere dlversarnente, perchs rnancavano le inIrastrurture, Queste ora stanno craandosi: due cantieri di lavoro sene stati aper tl per l'empllarnento e l'asfaltatura della strada provinciale che coil ega Cabernardi a Sassoferrato, e i lavori procedono in modo soddtsiacente: Ie trtvslle di perforazione che ricercano l'acqua per l'approvlqionamente Idrico del paese sono da ternpo in funzione e ora cominciano a dare buoni rlsultatl. Presto il vlale di Cabernard I. sperlame per la orcsstrna estate, sara tlhrmlnato con un si· sterna dl illuminazione modemo ed efftciente che dara maggior hellezza al paese: quanto prima sara edi ficata la scuol a materna cos i i nos tri ligli avranno a dlsposlzlone ogni grado di scuola firm al compimento del quattordiceslmc anna di eta. Ouando queste neceasarie lnfrastrutture saranno In plena eflicienza le persona che passeranno Ie ferie a Cabernardi aumenteranno, anche perche certamente saranno .attratti dallo splrlto di lnlzlatlva dei glovani che gilt da un paio d'annl hanno cercato can successo di rallegrare e di movlrnentare le ore di colora che lonlano dal rumor] e dal lumi della cltta. vengono a riqenerare II proprio fisl co nel nostro paese.

Alberlo

Ferroni

Semaforo

Da Monterosso

La tradizlonale ricorrenza che he vlsto riuni!i tutti gil ex-operai della miniera di Cabernardl e la popola· zione del paese, e stata celebrata con solennlta a Monterosso. La festa di S_ Barbara nacque nel nostro pae"

se agli Inizi del secolo per iniziativa del Sig. Pietro Marchetti che dopo essere vissuto negli Stati Uniti dove la festa era celebrate da tempo, pen. so, appena rimpatriato, dl estsnderla al suo paese natale, Monterosso.

Durante il periodo di sfruttamento della rnlnlera la festlvita di S. Barbara ha conosciuto grandi ccncorsl popolarl: successivamente man rnano che 11 ricordo della rninlera sl afflevoliva, l'rntraprendenza organizzativa sembrava dim inuire: invece la nuova qenerazione ha receplto 10 spirlto della lesla ed ha mostrato di apprezzarlo scongiurandone cosi la tine.

II giorno festlvo ha facilitato la partecipazione popolare e cia ha consolldato la tradlztone secondo la quale la festa viene spostata dal 4 dlcernbre. giorno della vera ricorrenza della Santa, alia domenica successtva.

R. F_

La lailliglia Claraloni, I! state allletata dalla nasclta di un bel maschletto venuto alia luce il giorho II·t t·70, all'ospedale civile di Sassolerrato.

II neonato, Danllo, veniva poi battezzato il giomo 28·11 nella parrocchla di Mon lerosso, fungevano da parlrini il 5ig. Giovanni Claralont e la slq.na Maria Etlope Gresptgna.

AI neonate Danilo, ai genitorl Dino e Uj;<>.1fI. Eli padriru P <II non '0 ins c. v. Vincenzo Grespigna vanno Ie nosrre piU vive felicitazioni.

A. B.

Leggete

e diffondete

Cronache

e Commenti

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rosso

* I[ « pensiero cittadino », conclude un'in·tervisia al Sindaco Lunordi, aR'ermondo: «sicuramente la stradq intrapreso e quella giusto. Le polemiche bosate sui « pregiudizi politici e sul:'e polemiche personali lasceranno il posto af dibaftifo lecnico nella impostczione e nella soluzione da dare ai problemi concreti ».

* Scusi si~nor Direttore! I' aR'ermazione conlenuta nella iniroauzio"ne all'inlervista: «cambiare 10 mentalita ristretta e spesso corporativo che ha guidoto I'azione della precedente omministraxione », nel voslro linguaggio e una espressione tecnica ?

* Scusi Sindaco Lunardi ! nella risposta a-lla domanda: ({ quali $0110 Ie linee programmoliche della nuova amminislrazione comunale» ei dice: « 10 reolizzazione di tutto cio e favorita dol fallo che si potronno otfenere forti con.Iribuli statali ». A quoli contributi allude? Forse, a quelli ottenuti dalla precedente amministroxione? TecnicamenIe parlando, non sarebbe piu preciso dire: ci proponiamo di impiegare finonziamemi ottenuti dall'amministrazione Castellucci ?

* Vede ! a spendere non e fatica, a parlare men che meno, ma Lei quali finanziamenti ha ottenulo? Quali opere he realizzato per outorizzare «il pensiero cittadino » ad affermare: « I primi risultati positivi slanno emergendo» ?

* Ci scusi, ancora, Sindaco lunordi! a proposito della scuola media di Cabernardi, e proprio convinto che il Suo interessamento abbia determinoto 10 riaperlura dellascuola stessa ? Se siamo in er·rore, ci corregQa: non e! stato proprio lei a dire che neppure Ie interferenze politiche sarebbero servile 0110 scopo?

* Do chi ha appreso della riaperlura della scuola di Cobernardi ? Dai suoi 0 dagli altri ?

* I sigg, Toni; Garofoli e Maiolatesi, quando si deciderann~ a prendere atto delle sentenze del Tribunole che Ii ha dichiarati ineleggibili ?

-.

Risposta a qil Progresso"

Da quando, a Sassoferrato, gil un· diel consiglieri del (PCI-PSIUP·PSI,PRI· IND.) sisono coalizzati conlro i 9 del. la DC secondo H "Progresso» tulto andrebbe a gontle vele.

A parle II giudizio politico sui piu unieo che taro caso di maggioranza, che per II momenta «il progresso" non sl pone, non sembra che I'otlimismo oslenlato possa essere obbiettivamente sulfragato da fatti e sostenuto da valide argomentaz[oni.

Premesso che nel 1964 II PCI 01- tenne 6 seggi ed II psi 1 segg;o e che iI 7 giugno 1970 II (PCI - PSI e PSIUP), nella list.a unital han no ottenuto 6 se9gl, e agevo mente dimostrata la sconfiUa e non la vittoria ..

Chi ha segulto con aUenzione. ovve· ro con obieltiv.ilil,i lavori del Consi· glio Comunale non ha certamenle bi. s09no dl chiarimenti, rna coloro ehe non hanno seguilo e ehe hanno cono· sciulo una versione interessala deb· bono essere informali su come el· feltivamenle stiano Ie case.

"II Progresso" afFerma: "La Dem,'erazia Cristiana aveva abbanllonato la sedula del 27 luglio con uno specioso motivo »,

In elfetll, II motivo non era,' pol, tanto specioso se si considers che Ie obbiezioni sollevate dal gruppo da· mocristiano alia condizione degli elel· H slgg.: Garofoli, Malolatesi e Toni, sono slate rltenule valide dal Tribunale di. Ancona ehe ha dichiarato i suddelti signori ineleggibili.

II gruppo democristiano abbandono il consiglio percha Irattato can dispre:z:zo e motivo la sua uscila con la seguenle dichiaraziona: "avendo can· stalato che II dlritto e la loglca qui

non conlano, perche la maggioranza aclopera i numeri; fa a disfli a proprio piacimento, non tanendo in alcun conlola nost.re valide argomentazioni, da· duciamo che nella condizione di non contare nulla non abbiamo motivo di continuare la seduta ".

Sembra necessario ricordare ai let· to,i ehe nel 1960 I gruppi del PCI. e del PSI abbandonarono I'aola a f.ed· do, senza giustificazlone.

"II Progresso" ha puntato 11 dito sui fatto che, nella riunione del Consiglio che ha portato alia ele:zione del sindaco, da patte DC si sarebbe parlato di questloni politic he e non dei problem; di Sassolerrato.

A parle 11 latto che a costoro non fa comodo, per II momento, enlrara nel merilo politico della loro scalta, devesi rilevare che la .iunione per la elezlone del slndaco e eminenlemente una riunione polilica e perlan. to Ie considerazioni polltiche sono Ie plu pertinenli.

Nelle riunioni seguenti, a tempo opportuno, II gruppo democristiano non ha mancato dl svolgere ampi inler· venti in ordlne al problemi ed agli interessi amministrativl, ma can slu· pore dobbiamo registrare anche al rlguardo una severa censura; inlatti si tratterebbe dl "Incomprensibill e chlaramenle pretesluosi interventi ».

Pluttosto che, bUllate Iii frasi ad effetto, rna senz.a sensa, sarebbe sta· to pill logico tacere ovvero dire In ehe cosa tali interventi abbiano peccato di chiarezza.

Sappiamo bene che non c'e piu sordo di chi non vuol sentire ed e chiaro, quindi, che con tali sordi II di· sco.so e chiuso da un peZ2.0, ma a chi ha volonta d'intendere dlciamo che

non sono incomprensiblll gli intervenIi del gruppo DC, e incomprenslbile la maggioranza per la dimostrala caren· za dl Indiriui operalivi,

II deelamato bilancio di pr£vlsione 1971, di nuovo contiene I'aggravio del· Ie spese ordinarie per oltre 90 milio· ni. ma in elfetll, per II resto, copia sui vecchio, can qualehe inevitabile e non sempre opportuna variazlone,

La relazione al bilancio e stata li· mitata alia leltura di un paio di 10- glietti, allegali al bilaneio slesso, In· sulficiente nei conlenuli, ma assai polemica e contradditloria,

Lo svolgimento del lavori e stalo predisposto al fine di eludere la discussione; infatli, dopo la leltura con. tablle .51 e avula la dichiarazione dl volo del gruppo del PCI" un intervento del gruppo DC, un secondo intervenia del gruppo DC (perehe la mag· gioranza nonostante sollecilata non in· lerveniva nel dibattito).

Conclusi gli inlervenli DC, prende· vano la parola per replica, quasi tUlli gli assessori ed il Sindaco, ma in elfetti non erano .epliche, era la IlIu· slrazione del bilancio a posleriori se. condo un metodo inconsuelo e non cerlO democratico.

Comunque, bonia sua, II Sindaco, 5 minuti per replicare Ii avrebbe can. cessi anche al gruppo DC, che non ha mancalo di manlleslare a propria insoddisfazione e per un lale melodo piu unico che rarO.

Quanto alia noHzia di "sfaldamen. 10" del "vecchio gruppo" DC (nonsi capisce percha vecchio, dal momenta che e il piu giovane) non ha nienle di vera, se c'e qualcuno che vuol illudersi, fatcia pure.

~. Rinaldi

'~2~3~d~ic~e~m~b~re~1~97~O~ ~C~R=O~N=A~C~H=E~'~E~C~O~M=M=E=N~T~I , P~ay~

Una poetessa marchiglana

ANNA

Una ,delle possibili Ii<nee di lett:ura critica identifka, in "n vantaggto privata ", un non occesronale superarnento dei moduli, seppure non sempre delle problematiche, dell'ermetismo. Glianni piu recenti ,del secondo dopoguerra, certo, passeranno nei memoriall letterari anche come gli anni dimcili dei fa'cHi sperimentallsmt, pur caduta ormai 'Ia prospettiva iUusorla di una avariguardia degna di tal. nome. Per questa, per onere di chiarezza, e necessario precis-are sublto Ia direzione ed n senso di quel superarnento, ossia Ia serieta ,dl un tentative sieurarnente softerto. II testo e rlpartite in tre sezioni (La prova ·del giorni - In fase ,cti costatazlone - Pn fase di conte~ 'Stazione) ehe davvero giungono a scandire con lueida pro· gressione Ie fasi del processo ·di assunziane deUa realta fenameniea.

n soggetto umana accade nel sensibile e '10 propane a se e \3i propone ad esso jn in. tegrale passivita di attegglamei1ti: mentre nan ne presume una scelta, ogni giudizio scomp'are -come Hlusoria. Ques~a .prova -dei giO'rni ci imme-tte senza tentennamentl nel corrosivo fluire deH'esistenza, 11.el suo giaco di apparenze Is cui g·ratuita e Ia cui necessi~ la finiscono -col mandare 10 stasso suono.E si puo affermare che proprio queIguono

sia stato registratoe ritrasmesso quasi senza intervenE daUa

MALFAIERA

rranta sintassi della Ma1faie~ ra, dalla suecessione dibera delle notazioni, dalle anarore che girano senza Lermine nel parIato ·cti una trase che, priva -di ogni altro segno d'Interpunzione iene nonsia il semplice punto, cr si scopre al suo Interne svuotata.

Nell'asaillo del monoritmo che ne risuita. riel rspudiato isolamento del,la parola, si rintraccla appunto Ia sprezzatura pill evidents degli stilemi errnetici. Eppure sf avverte bene che non si tratta soltanto di un conato - 'p-er quanta scartrito - dello stile, rna in. vece dl una fase assoluta nell'a stessa direzione, e pereio e parsa t rad urci I' invi'ndbHe quotldianlta dell'uomo di oggi, la -crisi esistenziale cbe ci softoca, can esi'li di au-tenticita: una litiea esauriente ogni possibHe postulate. un'esperienza eonciusa nella sua compressa dialettica,

Se ne derlva H tone t"ipi<!o ,della poesi-a del'la Malf'aiera, 0 'almena ,dei suol migliori momenti: una 'certa umanita - la nostra -- ,cti cui e riscontra~ bile 10 stabUe situansi tra a'nsieta e 'disagio, tra affanno e ,consunzione: sempre in bitieo 'tra una tentata disponibilita al realee 'Ia consa;pevo-Iezza di non giungere mai a possederlo, a relegadCl in categotie attendibili, Da una 'po'esl,a'come questa ri,emerge 'Senza ocampo la modem'a contraddittodeta of chi 'non osa da hmgo tempo far <lomande suI mondo e sul-

oJa vit-a, di chi non vuol discorrere piu di essenze, ma pUTI'! resta, al 'fonda, nell'Immobile attesa di una risposta,

Fabio Ciceroni

Non ha corona L~ mla persona' Fronda d'oro

o di spine 0 d'alloro ... Non ha portamento

II mlo andarnentc:

Un tran tran

Che se ne va lento .. , Non ha impegno

II mle contegno,

Che fila

Come I,IJl disegno l.lbero

Cile al domani,

N05tro presente,

Assegna e pene dl oggi E le gioie dl dopodomani,

Egidio Mengacci

a lucIan a

Molliplica Ie occasioni e Ie ofFerle

e Invenla quelle che non esistono [ancora

lal disponi destinal,

sei inlinitamente privilegiala.

So v'ivc (:on pd'Ssione muto Ie ore aft'ollo t~1 t,.Lfore 'neon ("'8 c'ne-stc rr,eH'a"mol"'e comune ~fi~~e:mD resprl"o II) ,mi e,sp;r;mo 101:(.·;(1: slu-

[pilo a!ii:~enl:i'o dieh-o 110 porta e que-Ho eke [ credevo svlgori"o e '5t1c(:hll!ogg'igto e un,a fie Ira' ,af[lulon' .. d,o a'bbi"accia $t m~'!iora rompe' a m,ec-

[«t",l.mo furio$o in, c.ui tutto iii in p4na' scomi.Idorcio lui!o' e di:.pe"".lo lull" i ,b"gtjulo

'II09t-o rkhiamtr ... e gli '(ite.menti che mr lSi

- l<>ppos"ro

e qLleUo c,he' :non pol-U'r O'l"l'I'ar411 tuHo vaglio d'i nuo\'o f;lVfJf8 cogter.1it can mano j! bene psr cui riCDmil1(iate per c:ui ~Iitto' iem,p.o altteo(c(:!;s't'oni alt:re s.pe'ran:%e poh~ cj)]e-

[brc.re, ,Anno, MoUaic:ra

"Una giornata

di Ivan Denissovic

Abblam.o sentito parlare spesso,. in queste 1I1time seUimane, di Aleksandr SolgenUsll:1,. II plO. grande nanatore sovietleo vlvente, che ha dcevlIto II premio Nobel 1970 per la !eUeralura eon 'ilsuo eapolavoro:' "Una glomata. di Ivan Denlssovle,,: II roman~o e una prova, seoltan'le, clle melte sotto acellsa Ie brula.lila del sistema sovie· tlco, ehe sl mosl.a nella sua pill com· pleta, veridlcl!a, data I'espulsione dl Solgenllsln daU'lInlone degll scrHtori sovlel1cl e l'allontanamento dl Tvar. doskl daHa direzlone del "Novi Mi.r" la rivist .. ehe otto anni fa pubblico con cora9gio queslo romanlO, in seguilo tradotlo in lutto H mondo c'on gran· de Sllceesso, La vicenda del :romanlO si .svolge nel campi di coneentramento slberlani ede la deseridone dl unagiornala di Ivan Denissovie·. E.' una, giornala. come lulle Ie al.tte, come

. tuUe queUe ehe eg!i: dovra Irascorre· re nei' campo fino ana fine della sua condanna: ce ne e.rano tremilaseicen· tocinquanlalre, Ogni glorno gU slessi moviment'i: la sveglia, la. perquisidone, 'II lavoro, la .hlrata, e un continuo [0- gorarsl In lin clrcolo ehillso senza I .. minima varlallone. 11 romanlQ non sl aHaccia a casi esternl', ma. slsnoda IUltoneU'ambllo del campo, luogoin cui I'uomo e suHoslesso piano del. :I'allro: sia intellettuali che operal, sia eomandanll ehe 50ldali, no.n c'e dllfe.renza, Tutti debbono seontare la pena Ii cui iI realo conlro 10 Sialo Ii ha eond .. nnati, Sono uominl sor· retti solamente da una forza interio· re, che nonostante Ie vessazJonl e aneora al centro della loro eslslenza: ]'orgog[io.ln essi e chiaramenle visi. bile il decadimenlo fisico,roa 'I sen· timenU non sono mofti: c'e nel loro animo ancora un senso di umanilil, che, si manifesta. I'n vari momenl;.· Non si distaeeano,. sl alul.ano. Non dl. sptezzano I loro guataiani, ne hanno piela: in 'on~o e55; lavor,eno e 'iI ired,

do 51 fa meno pllngenle, mentre gIi allrt, lucne in spalla, non possono che pestaTe i piedi e ilireddo Ii divota, La squadra, poi, era come una lami· g'lia, che sostituiva queUa e,slerna con eu lsi pote va nO ave re' co ntatli so [0 due volle I 'anno, La loro Vila. da. Ii· beri esseri: umall' era Qr'tI1a'j lontana e olfuscata. La reaha eta solamente squallore, un esislelll~a escillsivamen· Ie materiale,

L'uorno, per';, ha bisogno anche dl amore e 'In essl [0 I,roviamo negll scambi vicendevoli tli vedute, .ne; loro ricordi, perche c'il un tra.sporto inle· riore, dl dona2.ione sla in chi paTia, sia .in chi aseol!a, La condannall ha incatlivili, resi prigionierioltre ehe nel lisieo anche nel senthnentl e nei pellsieri, mail lavoro e la Slessa dj· s9 raz i a II ha uniti e fo rti Ii caU ta nto da alleviate la pesantezza della [oro pena, Rlescono in certi momenti per· si no a ri ng rat; a re 0 io, eosa c he :10 stesso Ivan la alia fine della sua glot, !lata, eosl lalicosa, rna serena: ~ Quel giorno aveva avulo molta forluna: non I'avevano iiceato in prlgione, la squadra non era slata manda.taal "Villag. gio Socialista oj, a ptanzo era riuscilo arfmediare lInasbobba, II capo·squa· dra aveva sistemat,o bene .la percen, tuale, Se!uehov (lvanj aveva lavora' to con gioia al muto, aUa lastata non gli avevano trovalo II pe:zzo di sega, la sera a.veva guadagnalo qualcosa da he..:ar e alleva compr,ato n labaeeo. E non sl era, ammalalo,. ce l'aveva latta. Era I rascotsa 1I na bella giorna. la, quasi felice, II romanzo si chiude con questa conslafazione·: In lulla. la vicenda e'e tanto dolore dovulo 'II dra.slici sistemi soviel1ci, eppure non vi sonG segnl dl ribellione, rna una pacata accetlaiione della realla, ehe moslra la (orn di questl. uom;n; a sa' pere superare la 5itualione eos! de· primenle in cui sono costreUi a vive·

II

're.. II meccanismo de'l sistema sovietic,o e a ssm do e los eritto re $01 gen i ,. sin. ce ne, da la prova con questa suo IIbro, chee d«mltato un capolavoro, dato che 10 ste,s50 au lore ha vissulo

durantela seeonda guerra mondiale una la I e as pe denza.

M, Misei

Tre

poeti

"urbinati II

Fortini,

E I"ora di tagliare i ponlicon con· cenl di • provincia cul'turale., di Iso· lamento, di perileria dell e poetiche, e slmili, cui solitamente Sl rrcorreva ~ taluno vi pui) allcora ricotrere ~ per introdurre a voei ed alteggiament.1 non targatl Milano (0 Firenze oRomal, Nelle vicende altannate della no· str;l IIrica d'oggi, poi, e ormai. perlino rile\labile che, neppure sperimen· talismi ed .av8nguardie sonG il trisle privilegio della cltta e :il tormentato risvolto de'lla cultura induslria'llZlata. La poesia del secondo Noveeento ci ha Invece abituati ad una certezza, I'uniea lorse: clle peri leria ed isola· mento sonG insleme unacondizione di fondo dell'uomo" ineli.minabile .8ncora e lorse- sempre, universale [consentilemi la parola antic a,), Ecco che allora tre poesie - tre opere prime per di pi.i)··_ come quelle degli • ur· binatl'. Fortini, Piersanti e Gatlucci, si dispongono ad unalettura 0 ad una partecipazione ne piu seda ne pl.u scettica di qu.elle che rtvalgiamoai prodOUi di, meno oscurl poeti contem·

La Malfaiera da

un



glovane

Nella nostra ctttadtna mancano delIe rlvlste, ci sono moltl giovanl pleni d'amore e di paseione pet 1'1 letterstura, che purtroppo non fanno mai gruppo, sono costtertl a colare la 10· ro storla su un fonde di lnerzia e dl bulo, La cui tura vive In questo paese dllanlata fra questa rnassa tncomprenSiva e apatica, e spesso polemtca che non offre alcuna collaboraetone. Questa e state 13 causa che ha ratio rnuovere quetcuno che pare abbia 10 SGOpO dl: senslbljlzzara, di Far prendere cosctenza a tuttl dl una grave lacuna, eststente nel nostro centro urbano .. InlaHI sabato 21 novembre u.s .. I'amministrazione cormmala con 18 collaborazione eli P. Stefano Troiani, direttore della BibHoteca Comunale, in collaborazlona con, Assessorato atla Pubbllca !struzione e che s!i e lnteressate presso I 'tstltuto deg ll Studi Picenl, ha perrnesso che potesse venire a Sassoferratouna pnetessa contempcranea marchlqlana: Anna Malfalera. Per dire il vern non c'e stata troppa propaganda per l'avvenlmento, 'ne nel centro ne nalls immediate vicinaoze: comunque erano presentl alia conferenza circa una clnquantlna dl persons. la Galleria Salvi era al prceno

Oe:(ta conferen~a e stata aper!a con la presentazione di una breve biogra· ITa della :poetessa. Anna Mallaiera, e nata a Fabriano, diploma:tasi' p.resso Ie Facolta di Magislero dell'Universitll dl Urblno. vive de aleuni anni a Rome, dove e impiega,ta al Minislero della Pubblica I stru~ione. .Ha eollaborato a

• Lelteratura. e • Gall eria ".

Pol c'e stala un'anal,lsT piu profonda della poesia della Ma·lfaiera presenta.ta dal Prof. Ciceroni di. Senigalne riporta,· ta I'n sIlilesi In al tra parte"

A noi eomunque e sembrata una poesla provocatr.ice; nel complesso una poetiea,in lin certo senso estran!;laa quella marchigiana, Anna e entrala nella psiche dell'llomo contempora· neo. ella 'riacontra in hll po· vert.a d 'Ide all , di conerelezze moral'i: forse dovute e, quella tamesa socielil de:i consumi che condiziona. st't"umen· talizza I 'uomo ad un cerlo online e Sistema. d'idee; comu:n.que paro que· sto lenomeno per lei esiste ed e spa· ventosamente drammatico. .Anna, c'e sembra 10, non. critica ruoo, an· z) cerca di eomprenderlo, di entrare In lui e In un certo senso spiegarlo, ta sua poesi!a non cerca pero di da· re una, risposta, ma di penetrare nel. la realta chein fin dei conti e, .1 ego gendo Ie sue poesie, vera e propria reg,istrazione dl faUi. La sua probl'e· malicae prettamente esisten:zJeJe, di· fatti prende atlo di una certa realta: ma questa rea,!ta per lei e ans,i,osa. estenuante, dura,insopportabi Ie.... ma al dl la di questa, c'e sempre una volonta 'umana che tenta esasperala· mente dleapire', d.iinterpretare.

Ci sono sl nei suol brani dei rife·· rimen tiad una certa stasi, ad un, cer· to abbandono, ma quest! vengono Sllbile assorbiti da quella presa di co· seienza del dolore di una realta dura.

La Malfaiera cle sembrala ad uno stadio di ins tabil'ita lIplco del postermetismo, non al di la di esso, come moltl hanno voluto interpretare: an· ehe se ha superato in certo qual mo·'

Piers anti,

poranei' esl'gono un'attenzio~e aHa 10· 1'0 alltaoticita oppllre - secondo Ie imposi~ionl del consllmlsmo imperan· te ~ allaloro in!,ltll it(l nell 'essere ,nulI'altro che poesia.

DI Zeno Fortini,. marchigiano cli, Bar· chi [Paura di dire, Urbino. Ouaderni dl Ad libitum, 1968), direi che colpi· sce anzitutto un dato di stile, un segno quasi sempre sicuro, una, de,termlna· zione, una coerenza, rna non statica, di seelte formali ed anche ritmi.che, ehe finisce eol chi.arireil senso di una precisa. condizione umana con dolente iuci dila. Essa, sembra sftuarsl Ira una primigenia riv£)lazione di inlaUe bellez.ze che si· ritrovano in immag;ni di pacata lontanza, quasi di idil.lio: e la sovrana acceltazione di un smaro pre· sente La Uriea .Ie sere di prima.vera IIlustra tu:tta questa situa·zione con dovizia di dettagllo a non senza qllal· ehe compiaeimento,specie. nei toni sati.rici,. a. modo d i' didascalla:la fe· liclta dell'elemento iniziale sta in una conlempJa?ione serena e densa di pro· messe che sl apre ad lin momento

do delle pseudo-esperienze "''''''etlehe che non rnoltl conternporane: hanno oltrepassato. II testa delle sue poesie e in tre sezldnl: 1) [a prova rlel gior. nl: 2} CO~S{rla<ionl; 3) conrestarlom, t.e tre fasl 1>1 possono mterpretare come tre S tau d'anlmo diverst: nella prima .Iase Anna vede e ccsl fa una Iredda elencazione degll aspettl della vita d'oggi che Lei purtroppo vive, senza una minima parvenza di rtbehtona, con un tono forse un po' lronlco. sarcasuco. Nella seconda consteta, rna gia ne e annolata, lnfastldtta, lnllne nella terza perde quells s t8bili ta precerlente e assume una postztone tli crttlca alla ttoeostmtliva rlspetto I'lla dUI"1.l real til dslla vi ta: lei non l'accetta rna la subtsce e trova 'una risolllzioll~ nel sllena.o, nella conternplaztone: il dunque una vaga pace rltrovata, Ab· blame rltenuto pili vallda e ccstruttlva ta prima parte, tn quanto e assurdo, come Lei ha latto nell'ultlrna, CI';" tlcare un qualcosa in cui lei stessa collabora e sublsce: nerch6 con teo s tare non e dlstruqqere 0 cri tlcare senza porre sol uz rene. rna appun 10 cercare linn rlsnluzlone 0(ln"11 iw) o non chludersl in se, come Lei in uu ceo!" ~,,-~~ ha f~tto.

Anna lJS() '!:.lIla' p(lrlif-;oLr,rno ()iTll;ISS"i per traducre i suoi slatl d'al1imo, l1a un ritmo dinamico: parte da periodi brevi e conc'si per espr.iillere situa· zloni drall1matiche e universali.

InloW per la Malfaiera I 'UOJllO non e oggetlo elle. osserva gli ogget Ii rnn oggetto 'fra gil oggetti. Lei Ilon pub evadere dalla, realla, da "'uesU oggetl1, e assurdo. sarebbe come evadere da se stessi, quindi sf chiude In se. Si pOlrebbe pensare ad un qualcosa di astraHo e non a vera, poes ia, in qU3n· to non ha a priori fond'amen!1 soeiali, SI(iti'Ci p. -··''ldl unjversal:i: rna analiz· lando a fonda la ooesla della Mallaie. ra ci sl accoo'ge, che lei parte s-I da dramm!' prettamenle soggenivi, che periJ si pOSS0l10 universalizzare nel· I"etlca stessa in cui In potessa hn serltto. DlfaW Ie MaltajerCl ha messo In luce prat;camente Ie posizione .del· I"uomo latto o"'''e Ito d'agliog.ge\th.jJs. sla !'uomo modeJiat,o dJlla'mbiele the

10 clreonda. ' .

La poesla e ideologiemnenteesislen· liale.

AI dlbaltito sono inlerv~nute Doche persone, Ie quali sono trascese, 0 me· 'gllo caduta. a, nos,11"O parere,in con· cetti essenzialmente 1i losolici·cul turill i, in prailica nell'abisso del barocchismo.

Non e starn, come molti hanno teo nuto a prec,isare, poe-sia d'elileo bor· ghese, vuota e banale bens; vera poe· sia .. Noi potremlTlO dire sol~mente che .si pot eva. risparmiare alia conferenz" tultaqueifspologia. chee stata tatla ~lIa Maifai·era, allclle parche qu~lclcie volta sta bene essere ammirnti da· gil allti, sen." ammirarsi come lei, ha ! atto in pil.l fras·; come ques te: • sono andata a,1 ell Is dell 'ernletisnlQ ", ' " la mia poesla he valori essenzialmenle universali ".

No! comunque speriamo che • 'Iavo· Ie rotonde. del genere ven!Jano d· proposte n.ella nos·tra Sassoferrato sempre augumndoci che ei sia II nn maggiore parteei pazione di tutti.

Fabrizio ManCinelli

Gattucci

arcano del paesaggio (quando ';"2ra la pace di quest'ora, • ho vegliilto il islero della valle), 0 ad un'imrna· gi ne c,wdida di teneiulla ( ... iI bianco viso ' neH'acqua gelata eli sorgente).

Eppure, t.ale !ellcita dlviene. !leUa prospetUv.a della ricordanza. lutt'uno con 1'1 coscienza d i. aveda smarrit~, e 81 fa dunque inelutlabil e 10 sr.oseen· dimento verso I'analisi ~ spesso ap· punto amaramente sali-rica ._ del'" umanita eircostonte, che s·inga\I'iol· fa nel c\1iuso della eitt~,si amnmflisce nelle sue maldi eenle pseudoi",. telletluali. U nimpeto gagliarllo., inline ,. B,veilla iI segno della speranlO ern· neli to a, ,un equil (brio che tameri) (ri· 10rneriJ con lungnie ben Icmprale, • rilornero, se il Padre mi dil vita], ~ll~' gesti e dei valori ten1ronm(l~menle perduti {rna ·quell'auurro inHllenso, . .. " ·io I)on 10 so IlI9gire .. e ai. primi pocei . saro dl !>uovo nei press; di unruseeilo • con gli ocelli in :~Ilo e lIna pagliuza ill botca}, Per ILILtO c;O, dalla poesia d!i Fortini spira t'l1 • .lito di

! Co "tinu<l 0 P<lg. II,)

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CRONACHE E COMMENTI

23 dlcembre'1970

Dilancio Comunale Sassolel-ralese 1 -11

Pur nel brevlsstmo tempo concessoci dalla ,naggioranza per 10 studio del progelto di bi I anero di previs lone.

'di cui abbiamo potuto prendera vlslone sol tanto sabato. abbtamo fatto un .confronto con tutti i bilanci di prevlslone degli annl dal 1965 al 1971.

Da tale conlronto emergono i seguenti datl,

Btlancl di previsione 1965·1971 • Co· mune di Sassolerralo:

La prima clfra concerne le Entrate elfettive; la seconda, Ie spese ord]nar!e e straordi narte ricorreoti: la teraa, II disavanzo economico: la quarte, II mutuo dl rlplano: la quinta Ie vartszront del dtsavanzo rispetto all'anno precedente; l'ultlma. Ie variazlonl dei rnutui rispetto all'anno predente.

1965: 97.847.876 242.025.374

144.177 ,498 - 136.000.000 - -

1966 101.006.530 . 271.055.470 . 170 milioni 048.940 - 162.000.000 - + 25.871.442 + 26.000.000; 1967: 114.472.178 - 297.546.750 . 183.074.572 . 172.000.000 . + 13.025.632 - + 1 6.780.000;

1969: 124.484.193 338.304.815

213.820.622 . 202.300.000 . +11 :695.843 + 11.520.000; 1970: 138.148.163 359.263.300 - 221.115.137 • 190.861.590

+ 7.294.475 . - 11.438.410 . Totale + 76.937.639· + 54.861 .590

1971: 197.671535 . 464.559.500 - 266.887.965 . 235.623.353 - + 45.772.828 + 44.761.763.

BILANCI 01 PREVISIONE 1965-1971 COMUNE 01 SASSOFERRATO

Le cllte lornite sl commentano da sole, tultavia per migliore intelJlgen· >:a mi sollermero su! seguenti punti:

1) if disavanzo ecorlOmico nel de· corso qulnquenoio, dell'ammlnlstrazione Castellucci, ha avuto variazi.oni crescenti dal 1965 fino al 1970. Co· munque la somma dl tall variazioni, In tutto if quinquennlo, dil un incremento deli'lmporto di L. 76.939.639.

2J i1 mutua a paregglo bllanclo nel decorso quinquennio, deJl'ammlnlstrazione Castellucci ha avuto variazioni crescent! fino al 1969, nel 1970 ulla variazione in diminuzione rispetto al 1969 di lire 11.438.410, Comunque la somma algebrlca delle variazioni dil un Incremento dell'importo di lire 54.861.590 nell'lntero quinquennlo. 11 progetto di bi1ancio che I'amministra. zione attuale ei propone presenta nel solo primo an no un Incremento di l. 44.761.736.

II progeUo di bifancio, che la nuo· va amministrazione ei propone, pre.

senta nel solo primo anno un i ncremento di L. 45.772.828.

3) per el-fetto della legge stralclo sulla rtforma tinanzlaria locale' vlene al Comuns. per Il 1971, la nuova enrrata, a titolo dl cornpartectpaztone al gettilo dell'Imposta erarlale sulla benzlna e all'I.G.E .. di L. 48.26B.152.

Pertanto la sttuazlone economica del Comune, senza tali nuove magglo· ri entrate, per elfetto del bilanclo proposto. sarebbe stata carattertzzata da un incremento del dlsavanzo rlspat- 10 al 1970 dl L. 94.040.980.

Ho illustrato cuesn tre pun Ii per di mostrare che Ie accuse rrvolts dall'attuale magg;oranza. alia vecchla ammlntstraztone di aver indebitato il Comune, so no inlondate e per rappresentare I a nostra preoccupazione dl Ironte all'lncrernento della srtuarrone deb! toria che, come i dati dimos trano, assume nel 1971 proporztonl notevou. nonostante la maggiore nuova entrata dt circa 48.000.000. Noi sapevarno che per soddisfare i moiteplici blsogn! della pnpolazlona e del personale occorrono moltl snldl da spendere in servlzl, compensi ecc,

Di questa realta mcontestablls la nuova amministrazione, dimostra dl non vol erne prendere serenamente atto. Dice, intalti, I a Giunta, nella generlca e vaga relazione, che la s I tua· zione del Comune to pesante e non pub essere modificata dall'oggi al domanl •• ci t-roviamo costre!!1 a segui. re una scia di un sistema. a nostro gludlzio inadeguato •.

La nuova amminlslrazlone continua ad emettere lamenti e critiche, per i debiti del Comune e vi pone rime· dlo spendendo dl pier, facendo pier debit!. (Per esempio aumentano Ie spese d'ulficio, II telefono, Ie miss<io· nl, Ie trasferte,le spese dlrappresentanza, gli straordinari ecc.). Dlchla· ra di voler fare un rigoroso controllo delle spese e dl miglioramento del bilanclo e ci sottopone un bilancio che prevede sol tanto aumento delle spese e del dlsavanzo; qui ndi non vi e dubbio che 10 stia mlgJiorando In peggio.

A sentire vol siamo all'anno zero. percha tutto quello che ha fatto la vecchia amminlslrazlone sarebbe qua· si nullo e dunnoso percM sbagliato. Promenete che rimedierete a tutto e lIel pier breve tempo possibile: provo vederete: alJ'approwlgionamento idri· co, aUe fogllature. alia viablJitil. all'iiluminazione, ece.

A nor la plaeere che tutto cio avvenga, anche percha vi abbiamo la·

sclato molte opere flnanztate che vorremmo vedere eseguite al pier oresto sia perche rappresen tano grandl realtzzazlonl e sia perche sono frutto di un impegno chs onora la vecchla ammtntstrazlone ed in modo partlcolare il Slndaco Castellucci.

Le voslre promesse e Ie attese che avete suscttato se sono rose ~iorlran· no, rna mi torments II dubbio che stlate esagerando e vi en maturando la certezza che a sospingere Ie vostre aziorn sla una non sopita anirnosita politica.

Tuttl sanno del linciaggio morale che vien latto ai nostri dannl. che tu ttavla non cl seal flsce, perche nOI1 cl lesclamo lntlmtdtra, perche stiarno al nostro posto a lare II nostro dovere, forli del mandato conferitoci della rnaqqloranza reta tiva dell 'elettorato e quello conferltoci dalla stragrande

maggioranza essoluta dell'elettorato antlcomuntsta per difendere la democrazia dal qualunqulsrno politico.

Alia relaztone prograrnmatlca e di

gansi Ad A. C. e Gil astri di ·lronle. Ira Ie migliori).

La breve stagione di Umberto Piersantl (Urbino, Ouadarnl dl Ad libitum, 1967) sl offte piil age vole alia rico· struzlone d i una poetica, se non al. tro per 10 svolgersi di rllevabili acquiSizion! • espressive. iI cui esilo pier appre2zabile si deduce proprio daUe Jiriche in fine di raccol ta, nella seconda parle de lIa Canzone d'aulunno, per esempio. Ed in Carne paziente si perviene ad un procedimento compositivo ehe stupisce per II • tagUo. musica. Ie eppure crudo e deciso, lontanissi. mo d~ un • va go poetico • di romanti· ta ascendenza. Non appross Imazion!, ma una IHacrimata presa di. possesso cii un reale tuttavia impietoso: una malinconia accorata ma cosi preclsa da frustrare un sospetto qualsiasi di incerlO 0 di sentimentale. Carne pa· zienle non e ehe la risul tante di una sprenalura lungamente tentata ed ora risolta, scontata, superata anehe. Do· ve la voce del Poeta si la essenziale fino a scaltire Ie cose con la durezza del diamanle, ebbene fa si riavverte II !luire deli'esistenza: un'umanita t.alvolta prima minutemente nolo· miaata lorna a comporsi in vita, forse de Anltivamenle.

II canto e la tecnica dl Plersantl non ricusano il gioeo delle parole-chiave e degli emblem I ricorrenli: e di assoTu· to Interesse raccogi iere intanto che la tematica ed ancbe ceria "figurativa

bllanclo formuJiamo, inoltre, Ie sequen'II osservazioni:

1) rnentre affermate di voler partectoare atlivamente ad ognl tnfzlatlva ten dente, nel quadro della program. mazione Regionale e comprensoriale, a incrernentare t'eccnomre del territorlo, ci proponete problemi che non hanna niente a che fare con 1 e-' lndlcazlcni del plano regionale. per •. esempio: prima di vol nessunocsl e mal sognato d proporre l'attuazlone di cantine sociali nel sassoferratese in quanto non eslstono Ie premesse tecntco eeonomiche per la produzlone vitivinieola;

2) 10 sforzo che vi impeg.nate a compiere per mlgltorare il btlanclo. per reperire maggiori qaranzle, per il perteatonamento dei mutul e contraddetto dalla relazlone contablle che rnostra un preoccupante incremento del dtsavanzo economico e mezzo rnlllardo dl spesa in plu,

3) In materia trtbutarta, dile di voler puntare con partlcnlare riguardo sulla lrnposta di lamlglla, con la quaI e non risolverete nu lla perche con la fine del 1971 ne e prevlsta la soppresslone:

4) in materia d! svituppo turistlco, parlate di un piano organico del quaIe non si conosce nrente:

5) in, materia di politica scolastlca, parlate . di potenziamento, Illa lntanto se non fosse intervenuta la D.C. ed in partlcolare l'on. Castellucci si sarebbe chtusa anche la scuola media di Cabernardl:

6J manca la sia pur minimo dlchlarazione politica qutndl la garanzia che il programma possa essere portato avantl.

Stante tutto cii'l. esprimiamo un glu· dlz!o stavcrevcle sui costume chs il gruppo di potere ha lnstaurato a Sassoterrato e sui modo polemlco e contradditlorio di presentare I problemi.

Luigi Rinaldi

Poeti "urbinati"

(continua, lone della terza pagina)

che da essi scaturiscono richiamano motivi della IIrica lortiniana, pur tanto diversa: aulunno. azzurro, adolescenza, Appennino. la polemica - 3ngoscleta c~ntro Ie citta. raspirazio· ne all'autentico. la volonla di contem· plare, II ricordo, i I ritiro in un luogo dl pace illllllita, vecchi mur!: • marchl· gianitil • -forse? II discorso, non nuovo. dovra riannodarsi e sara bene riprenderlo di quI.

Ma vediamo Adriano Gattuccl che ricll iederebbe, per un Insufficiente ten· tativo di rieostruzione. ben altro spa· zio di questo ehe gli rimane. I slloi Appullli di viaggio lSassoferrato, Sen· tinum, 1967) sono dawero appunti, ma nel senso phi positivo che II lermine possa lornire, cioe di r~gisirazione Fedele e troppo spes so umile degli aUi di un'esistenza ape'rta sui Fenomeni infiniti del mondo. Percio Gattucci meriterebbe un d iseorso a parte. perche n suo • vlagg io • sl sno·

da remote da quello degli altrl due, pier lento e rischioso. non determinato ed essenzlale come quellt, se si vuole anche meno conclusivo. E la raglone e- a parle alire divers Ita, owle 0 no - che al vlaggio e sotteso II con· cetlo cristiano dell'esistenza dell'uo· mo (uomo·lo e uomo animal soclale): qui la mela e gia nota ma non per questo non difficil!ssima da toccars!. In lal senso, gl'indugl prosastici del Gatlucci. II suo soHermars i per iIluminare gil anFrattl lungo if cammino vanno presi anzitutto come atti dl emore per quell'itinerario cne pure si disvela sempfe pier doloroso. La poesia Irascorre da cronaca astoria a scienta dell e cose, appasslonata e tormentosa, ed in tale sempre oscll· lante processo l'anallsi aggredisce ognl sintesi e tenta ostlnatamente dl scomporla perche ogn; certezza debba rendersi piu certa, ognl ve.-ita piu vera. Dunque gli appunti sl dispon· gono sui plano volutamente pier basso di un umile, solferto e consapevole avviarsi ad una ricchezza crescente. Che si tratti enche dl riechezza poeti· ca e gia spesso dimostrabile, ma que· sta poesia - che non si esaurlsce solo in termini dl • creatlvita. - e destinata a risolversi piu avanli in voce distesa ed Immensa. E quella sintesi sara misura dl lIna raggiunta grandezza: ne sono slcuro.

Fabio Ciceroni

I. M.

s.

di FIORI COSTANTINO & C.

industria

SASSOFERRATO



lDarDlI

e

agglolllerati

. Tel. 9439

23 dicembre 1970

CRONACHE E COMMENT!

Pag. :)

Profondo dolore per la scomparsa del sen. Merloni ARISTIOE MERL NI UN UOMO VERO un uomo

della Rostra terra

Industrie Merloni Sassoferrato

Quando deeidemmo tli dar vita 0. questa nostro qiornale, stabilimmo di pubblicare, in ogn~ puntata, un rapido profilo dt quei personaggi che con l~ 10.- 1'0 attivitd, avevano eontnbutto al presiiqio della nostra term marchigiana.

Ci parve allom doveroso, e [orse anche facile, dedicare iZ primo numero al Senatore Aristide MERLONI.

Le circostanze 1'endono oggi dolo rosa adempiere questa proponimenio. DoLoroso e difficfle, ora che Ie parole hanno perso i1 lora significato, ed hanna tasciato i1 posto al rimpianio ed alla costernazione.

Era nato ad Albacina, alla fine del secolo scorse, da gente operaia. Vi proioruii sentimenti cristiani, aveva aderito ancora giovanissimo all'Azione cattouca e piu iartii, recependo il messaggio di Don sturzo, al Pad ito Papal are Italiano. Finita La Grande Guerra e consequiio il diploma di Petito In-

Le

a Un

di

fede

atto

"Ho flducia che la nostra terra potra raggiungere un apprezzabile liv·ello di industrializzazione e cio sopra-ttutto 'Perche conosco la capacita e '10 spirito ,di intraprendenza ,degH Imprenditori, Ie qua9.ita e i"att'accamento al lavoro dei nostri Lavoratori.

E' indubitabHe che i1 miglior patrimonio e costituito da'} capital-e umano, fattore determinante per il'avvio di ogni iniziat.iva, rna ad esso dovranno es·sere -dati, pili di quanta avvenuto per il pass·ato. gli strumenti necess'ari a poter concreta-mente operare )).

Queste parole, ehe i:l eompianto Senatore Merloni ebbe a dire qu~.lche anna fa ad un giornaUsta, sintetizzano nella migliore maniera possibHe do spirito con i1 quale egli si era accinto a portare l'avoro e prosperitfl a1le zone -depresse del Fabriarrese.

Sa'ssoferrato, purtToppo, non faceva eccezione aRe miserrime condlz-ioni generali, anz'i ne costnuiva un esempio.

Dopo la chiusura del pa·sti. ficio Giacani, aHa nostra Gitta'di'na non era rimasto aUro che i'a dignita di una ·paverta evangeliea, eccezion faUa per il Cementificio, che occupava un esiguo numero -di lavoratori.

Ecco <lunque un pauroso decremento demografl.eo: 'Via in Gerrnania, Svizzera, Francia 0 sa Idd.io verso quale a[tro P.aese ·po·.tesse oflrire un tetto eel un pane skuro.

Loa valle del Sentino sembrava dunque destinata a morire, 'nonostante i'ope·rosita. deUa sua gente.

Ma ecco che a poca distanza -clai ruderi di Sentinwn sorge, quasi per incanto nel giro ~i pochi mesi,la moderna fabbn-

dusiriale a Permo, si era recato a lauorare a Torino, come iecnico presso una Ditta tii cui, dopo pochi anni, divenne Dirigente.

Ma il suo cuore em rimasto a Fabriano, dove riiorno per impiantare la sua prima aiti. vita imprenditoriaie: Ie bascute.

Poche lire e tanto euore dovevano essere quindi Za premessa al sorqere di quel Grup: po MERLONI che sarebbe stato non solo invidia e vanto della nostra necione, ma l'unico valido baluardo tra Ia sua gente e ta peggiore tiepressione dell'eniroierra montano.

Ma t'opera e la figura del Senatore MERLONI non possono essere uaiutate in termini meramente quantitativi.

II pairimonio ch'egli ci Zasda va ben ottre la constatazione di un erescente diffuso benessere per trouare iL suo piii. projoruio siqniftcaio nell'esempio e neu'incitamento

ca della CO.ME.SA. Prima decinee poi cerrtinaia di giovarn vengono avvlatl al Iavoro.

L'emigrazione e fermata ed uncolpo decisive e stato dato 'a1 'problema d1ell'oceupazione.

In ques-ta fabbrica vengono prodotte bambole per gas 11i~ quido, pare·cchie migliaia ogni giorno ed insieme aHo stabilimen~o di Mateli<:a, danno uno del pill eleva:ti « out-.put f) del mondo in questa settore.

Cio ehe oggi viene prodotto a Sassoferra.to vien~ esportato nei pili lontani paesi del mondo.

n ,primo e :pill impartante pasoso era stato fatto e costitui va un esempio. Non contetito di questo, il Senatore, dato ehe CO'sl e stato sempre deftnj'to per a'ntonama'sia, si adopero in maniera determinante per l'allargamento degU effetti deUa legge sune aree depresse aNa nostra zona.

Questa iniziativa ne porto aUre con se ed altre forze imprenditoriaU fresche e vivaci vennero a<d interessarsi di Sas~ sof:errato.

Dl queshe la piLl. signi1ficativa e senz'a:J.tro costituita oal Calzatmifi'cio De Pletri Vainet, che oc-cupa centinaia e centi'naia di lavoratorj.

La nO'sh'a zona comincia COsl a risOl'gere ed a segnare un costante mig-lioramento. Naente di spettacolare forse. rna anno ,per anna Ja ,dedlzione deUa nostra 'gente e Ia fiduela accor~ 'datoa}e hanno 'a:vuto H 1000 premio.

La -ri<c<:hezza media si e avvicinaLa osempre di pin aHa roedi'a nazionaJe, sino a Taggiungerla.

Un mtracolo forse ? Noi non 10 cred~amo. E' 'sta:to solamente un atto di fede.

Alessandro Rascelli

cti'eqli h.a data ai giovani di tutte le zone pouere del Centro-SUd.

Can il suo tauoro di ogni qiomo, ci ha dirnostrato che l'essere di umili oriqini, t'esser nato in un paese priuo di ogni 1isorsa, non costituisce necessariamenie un motivo di rinuncia.

Era un uomo vera, su questa non v'e tiubbio. Domenica, 13 siicembre, aZ pranzo di Santa Lucia, pairona dei metalmeccaniei, c'eravarno anche noi.

Si era orqanizeaio un cora, un cora monianaro, di quelli allegTi e sctiietti. E lui era can noi, uno di noi, a cantare e dirigere, sorridendo ed amniiccando con quei suoi occni huoni e proioruii.

Ecco, e cost che prejeriamo ricordarto, sereno e fiduCioso di aver tatto quanta umanamente possibile per aiuiare La gente delle sue ualli.

Alessandro Rascelll

'.Desto del maruresto di ringraziamento pubblicato dalla sezione D.C. dl Sa:ssofeTTato, in oocasione della posa della prlma pletra dello stabilunento CO.ME.SA. di Sassoferrato.

I( La Dernocrazia Oristiana d i Sassoferrato e lieta di annunclare altra concreta iniziativa del Sen. ARISTIDE MERLONI a vantaggio della nostra zona.

Luned! 15 llIprHe, aUe ore 15 vernl post'a la prima pietra ,je)10 stabilimento, per la nostra cit'ta, deBa S.p.A. ARISTON El'ettTooomestid.

Skura di interpretaTe il senti:nento di gratitudi'ne deBa dttadina:nza sassofer,ra-bese la Democrazia Cristiana parge all'On. Sen. Merloni, il pin cor·eli-ale saluto e l'augurio di una sem-pre ,crescent-e feconda 8<ttivita.

Sassoferrato, 12 Aprile 1963

l a DC di Sassoferrato

I demoC'ristiani del territorio di Sa&soferrato e loa cittadinanza, che si onorano l'appres enta·re , parteelpano 'COn profonda commoziane aI.gravissimo 1utto per ~a improvvisa :perdita deJ>1a vigorosa esistenza oggi stroncata da un trag.ico aneLlo delta funesta ·catena <leg'll inciden ti stradaii. <Ii

ARISTlDE MERLONI Senatore della Repubbli.ca lie doti mora:li dt Lui, fa fe~

de, l'intelligenza, il cO'raggio, l'attivita prodig.iosa rim~rra'l1- no raro esempio di un uomo 'che. al1'1e straordin'8.rie capaci. ta neUa pubblica amministrazion!e, nelIa rBJppresentanza poHli-ea e nelle grancti realizZl8.zioni industriaJi, di cui an.che Sassoferrato 'gli e grata, un iv'a la modestia d'el portamento i:l costume di una vita costantemente tesa al bene della propria terra e a1 soccorso degli umiii.

In un'epoca in cui non c'e posto per colore che nell'lndustria partono da zero, figure tonto pubblicizzate do uno certa letteratur.o americana, si staglio Aristide Merloni, un autenlico industrio le venuto dalla govetta.

l.'operosito tradizionale del buon marchigiano si incornova nella sua tenace flguru, che era diventoto una sarto di mito fro 10 nostro qente.

R e Ce n I em ente s u II' autore ~

Ie e diffuse «Domenico del Carriere» eqli era posta tra i grandi induslriali d'Itolio che si erano costruiti do soli, attraverso Ie esperienze piu dure della vita. .

Dcll'intervisto concessa 01 qiornole emergeva un'immagine dell'uomo Menloni nei loti piu profondi del carattere e nei tratti pi,u inlimi dell'animo.

La coso che colpisce leggendo quelle righe e il profondo attaccamenlo 0110 suo terre: esso era I'essenza di ogni suo pensiero economico e di ogni suo sentirnento.

Era il .motivo conduttore di tutto 10 sua vito: 10 decisione di losoiore I'agialo posto di dirigenle a Torino per far ritorno nel'le Marche, trovava fa pili profonda mo+rice nell'omore per 10 montagna marchigiana che versava in con~ dizioni sempre piu cr,ifiche a causa della costante, endemico emigrazione. Fu una scel~ to sentimenlale, come egli af~ fermavo, il suo rHorno 01 luo~ qo natio, se per meffersi a 10- vorore in proprio non volle spostarsi piu a sud, dove sorebbe stoia favor ito dolle ogevalazioni di ogni sarlo predispaste per il Mezzogiorna.

La sua terra 10 ha ripagalo col suecesso economico e (on 10 slimo e 10 benevolenza del- 10 gente: egli non ha mai interrallo ~I dialogo can essa, anzi ho ricornbloto gli opprezz.amenli, metlendo do parte j caleoli strettomente oziendcli nelle sue scelle ~conomiche e dondo moggior ri'scilto agl; 0- spetli socio I:i e sentirnentol i di esse.

I I fotla di essersi irnpiontoto, can stcbii irnenf giganti' cosl insaliti in una Regione agricola e depresso, 'in tonle zone diverse dei nostri Camuni mantani invece che in un'uniso Sede era cantrario ad una corretto loqico economica; diseendevo invece dollo suo cancezione secondo 10 quale « II l.ovorotore non deve essere uno sradicato, ma deve fore 'I'operaio per otto are e nslle altre deve godere 10 coso notia l'or+o, 10 partita a bocce, I'ario del villoggio.

Deve restare un uomo nel suo poese e non diventare un numera hello olienonte metropoli ».

Anche il pansiero econornico di Merloni era influenzato dallo stesso motivo di ornore per 10 sua terra: «Bisagna poriore Ie industrie dove c'a 10 monodopera e non viceverso » era solilo dire.

Un grande' Marchig.iano, un °ioniere della svi luppo econa-nico dell.a nostra egione ci ho 105ciolo, mo iI suo significativ-o messaqgio resta: e un messaggio di speranza per tutti que'lli che amana 10 propria lerra e che vagliona restorvi per vo,lorizzarla e renderla sempre pili accogliente e pill prospera,.

R. F.

LE ESEOUIE

Fabriano, 21 dicembre 1970

Quesba mattina, ane ore 11 sono state ce'lebra.be 1e esequie del compianto Senatore MERLONI presso la Basilica di San Venanzio.

n corteo funebre '5i e rnos~ so 'dalI'abitazione dell'iHustre scompal'so aUe 10,30 circa e si e snoda,to attraverso l'a CiUll, ft'no a giungere 'aHa Cattedrrue dove Monsignor Macarioo Tinti, Vescovo d.i Fabriano, ha concelebrato Ia Messa solenne insieme a Mons. Pal'di'ni, Vescovo di Iesi ad aitTi sei sacerdoti, alIa ;presenza de:Ue Autorita e deN'a 'popolazione tutta, 'raccolta in mesto silenzio.

AIla cerimoni-a era:no pTesenti tra -gli altri j:l: Segretario poH-. tieo Arnalda FO'rlani, il Prefetto, gli Onorevoli Castellucci, Tambronti, De Cocci,' Orlandi ed 'in ra'Ppresentanza del Se-

nato H Sen. Ballesi. Erano inaltre presenti Autorita R'eligiose 'e Ml1itai:i.

Dopo 'la F\unzione, it feretro

.V'eniva nuovafue'nte t'rasporbato ·a :spana difTonte all'abita'zlone di vi'a Dante, <love a tur-' no hanna preso la parola H Sindaeo Latini, il Sen. Ball{Jsi, ed il Sig. Morbi·ducci oi Albacina, i qUali hanno rkardato la Figura e rOper.a. ~el. !3e:natore

Merloni. ' .

La sa1ma P. stata trnsferita ·poi ad A·lbac.ina dove. e stata I tumulata in ·forina privat'a.

A.R.

t.

La Red.azione esprime a nome di tutta la CIttad~n·anza sas"soferratese i sensI -del piu profondo ~ordoglio. _" ...

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CRONAC~E E COMMENT!

23 dlcambre 197n

SPORTSASSOP

RATI!S.S·PORTSAS-SOPI!RRATI

Lo Sport't Sassoferratn, dope IJn perlodo di lungo letargo e nattarnente in rlpresa, Vade dlsclpltne sono In pteno svolqirnentc tcalcio. etcltsmo. palla a 01010 e calclo Iemmlnue) con ottiml rlsul tali e can larqa parteclpazlona dl pubbllcn che sernpre pi(l si eppasslona e sesue conentusiasmo I suol atleti anche quando sana in trasferta.

CALCIO

ComlnCiamo dal Calero che il plu popolare a pili seguito. 001'0 il viitortoso epllogo dell'anno scorso, avendo acqulstto iI diritto dl pertectpare alia cateqorla suoerrore, di rigenti ~ tilos; plene d'entuslasmo e di seeranza sl sana messial lavoro per rlnterzaree preparare la nueva squadra. Sana stat] riconlermati Sauer, Arcaogell, Massi, Luzt. Plerfeder.lci, Ghllardelli, Clmarra, Paris e tutti i glovani del vlvalo locale - c'e state ta dolorosa partenza di Manclne!li per II servizio mllttare. dl Rossetti emigraloal Nord per ragloni di Iavoro a di Cueca e Trornbettl par timili d'eta - In compenso c'il state II tanto gradito rltorno di Renzaglla, 9"'i acqulsti Indovlnati dl Marlarelli, dlAmbra, Montesi, Santollnt, Guercl e Cerioni. I primi allenamentle Ie due partite pre. camplonato can Cagll e Matenca cl hanna latto veda.re chequesta squadra era abbastanza robusta. dolata di buona· tecnlca, con una dlscreta vls'ione di gioco, tnsomma. c'erano tutte Ie premesse per dlsputare un onorevole camplonato. Olfatli I'lnizl.o B s tato e· spl.os.lvo e nella prime qualtroglornale Sassoterrato era, in testa. alia classifiea, a CagU pol hanno dispu· tala llna partita favolosa rlscuotendo applausi a scena aperla. Sono pol venule due giomB,te nere, una, a Ma· tel ica con sqlJadra prlve, di quattro elementl e sconJltta di mlsura per Inlortunlo del portiere, raltre a casa cen rAcqualagna, compagine roccio· sa can una ditesa forlissima, rna qui· I nostriatleti hsnno forse commesso un errore di' presunzione pensando dl ballere gil aWNsari ridotti in diec!. lnvece Ira II campo rldOllo In un pantano, ed un continllO attaccare in area sanza a.lIargare mal aile all, aHa fine sl ill perso per uno a ~ero.. G Ii' atleli, lorsiconscl del loro errore, si sono Immediatamente ripresi andando subilo a vTncere sui ditlicile campo dl Cerreta lacenda capire di aver su-

perato, in bellezza Ia piceola crlsl. Sono poi venute Ie due vlttorte con Piano S_ Lazzaro 8 con la Portuale di Ancona in trasjerta ed ora sono secnndl in 01 asstflea, ad un solo punta dalla capottste Urbanla.

Si sono qiocate undlcl partite ed abo blarno dlolassette punti con media inglese perfetta, Abbiamo un calendario in discesa che lacllmente, alia fine del girone d'andata, saremo 5011 in testa alla claeslflce. Atrraverso queste righelormuliamo al ncstrt valoro- 51 azzurrt tutti 1 migliorl auqurl dl buon proseguimento e che Uloro sogno di vlttorta del gi rone divenga lumlnasa realta.

CLASSIFICA

Urbania 18
Sassoferrato 17
Acqualagna 15
Virtus Ancona 14
Cagliese 13
Gherardi 13
Matelica 13
Cinqulana 12
Cantlano 10
Gabicce 10
Cerreta 9
Porluall 8
Collemar 8
Gallo 8
Csi Fano 5
p. S. tezzaro 3 PALLA A VOLO

Abblamo in piena alllvlta la. squa. dra femmlnlle di palla a vola. Queste simpaUche e belie tagazze I"anno scar· so hanna p.artecipato aigiochl della gioven\£.1 aRoma rappresentando Ie Marche a sl sono brillan!emente plaz~ale al decimo posto_

Nelle sele~ionl Interprovinclali ave.

Olano eliminato Temmo e Forll. Aven· do vinlO II campiona!o prov.inciale di promozione hanno acqulslto II diritto a parlecipare al camplonato reg.ionere di sarie C_ Ancne a loro ehe tengono ' al to i I n.ome di Sassolerrato, tanti au. guri.

CICLISMO

Abbfamo Ira floi Glancarlo Po lido" ,.; che sta godendo in lamlglla. un me,nato ri I' oso d opo led u re, Fatle he d j un'intensa stagione ave hi! I:olto due ~rillan!1 vittorie e quallro secondi po· sti e lanti piazzamenti. E' stato rlcon·

A

tutti

·Iontano Sassoferrato

augura

BUON NATALE

e FELICE ANNO

fermato:dMla Sere, 81a piano piano atIenendosl al campo spnrtivn e, in pale> stra per non ing,assare, ed aile hattute di cacbla alterna ll footi ng. Siamo cern che al raduno della squadra saril. in peso forma e qeest'anno, care Glancarlo, voqllarno da te quattro Vito torte, questo e I'augurio pill caro che ti tnvlamo. C'il poi a Sassolerrato jm Horente Club ctcllstrco, la Esso Casa che In campo giovani'le sta sfornando un campioncinocoi liocci1i; Umberto Fiori dii 16 ann] ehe come esordlo ha ottenuto, nella passata stagione, quatIra brlllanf vittorle, rappresantando 1.6 Marche iri Puglia ed In Piemonte par le ftnaltsstme esordrentl.

Anche a fuil a De. Vita ed ag.1I altrl

camplnncinl, tantl auqurr.

CALCta MINORE

C'e pure una disereta squad-a che parteclpa al carnplonato <.Ii terza categoria, sarsbba una buena e bella' squadra rna deve conttnuarnente rio lornire gl'i uomini migliori alia aquadr; maggiore. Perb alcunl ottirnl elelDenti si stanno mettendo I~ luce e. senza meno. avranno un ottlmo futuroo Corne pure tantl rallecramsnn a Don Renata per la squadretta dei • pul'eini" che su died parti te ne ha vinle nOlve e pareggiate una, aggilJ· di€.~ndosi 11 campi.onaIO.

CALCta FEMMINILE

Ad aprlle nuove convocaz'loni e mol· ti, incontrl can forl11azlohi agyuen Iia della regione.

A tutti gil atleti che tengono alto il nome di Sassoferrato nelle compelizion i sportive va tutla, la sti 1111 a, e la simpatia dallaclttadinanza ed a tut· ti ri:nnovianlO gl; allguri di tantl 31· trl brillant! sueces~'i.

Passar i ni Vi Ito r.i (l

Partita di calcio

dei

calzaturieri

Manovie ~ 7 ranee 1 ~ 1

MARCATOHI: Secondo tempo: al 34' Nubolo (su c. r.): al 40' Giaconl.

REPARTO MANOVIE: Bianchi M., Panettl, Bianchi A.,; Glaconi, Marsili, Sadorl: Plerstmont, Henelll. Loppi. Giuliani [Sabatuccf}, Valentini.

REPARTO TRANCE: Lazzarini; Dezi, Br~l1i; TaSSi. Nubola, MercantL scorzonl, Mercuri, Sebasttanelll, CristalII, :Favre,uo.

ARBIJRO: Renzaglia Nurulo.

E' ,stata. una partit\ tha non ha seontentato nessuno, '!i «he fa rlaccenders le non poche" dis'cussioni che

l'hanno preceduta. ',.-

H .risultato, a prima .. ;!sta, fa pensara ad una partlta equtllbrata, rna' la superlorita del Aepar;to: Manovje e state qtrento mai evidents,. specialmente nel secondo tempo: anche se il Reparto Trancee riusci~o a.d anda· re in vantaggio per primo al34' della ripresa, su calcio di r:igore.

II primo tempOSi e, conclu30 a reti Inviolat,e, sebbelle Ie occasioni cia goal non siano mancate da ambo Ie parti; tali azloni sono slate sc.iupa· te un po' per la 1roppa precipitazlone degli attaccanti ed un po' perch6 al momenta di, concl'udere mancavano iI liato ela lorza per tirare, Nel secondo tempo., dopo brevi anzi,onialteme, Ie • Manovle • strlngevano lasqlladr.a av-

versa ria nella propria meta campo costrlnqendola a una dttesa, in certi rnumentl, alquanto afiannosa, AI 25' l'arbl tro concedeva un calclo cll rlgore per atterramento 1''1 area dl Valentin:i,; batteva Renell icon un FOfte tiro alia destra del por!iereLanarinl che riusclva a parare e a resplnqere. AI 34', su aztone di controple~e, giun. geva Inattesn II go.1 del vanli8910 per 'Ie • Trance •. Su ezlone dic~klo d'angala., Merellri saltava·pe'r "colplre di testa, rna veniva sire ttq Ira dueBv· versarl: l'arbltro, cO-n .. ·troppa legge,· rezza, rilevava Ii tallo, decretando un calclo dirigore discU.li6iie,

Nubola: lncarlcato dt battere Ia massima punlz,ione, can un trro non forte ma precise, infihiva ·I'angolino basso alia destra del portiere Bianchi M. La partlta contlnuava can l'accrescluta presslone delle •. Manovie", flnche al 40' non giung.eva H pareggio: su una ~zione, viziata da luorlgioco, Giacon i trova,va il 'modo . dl' battere il bravo Lazzarini a'1. quale . va gran parte del meTilo per II risul tala di, periita, es" sendosl falto notare in occasioni determinanti.

Da parte dei ventidlill In campo non e manca!o l'Impegno agonist!'co anche se non sorretto da una adegua.ta con, dizione atletlca, GH spettatori sono ri'mastl soddisfatti sia del gloen che del rlsultato i I qlJale ri.manda tutti ad un prosslmoincontro dl sparegglo.

Angelo Bianchi

Per uno SPORT NUOVO

ems. I u ::~~r~e;:g~:n~e~~;:::~t:~:O i:e:::tI~~ :;::i::'~:;~: :~~:I n::::a 1'::;i:i:SI~:

s 1m e pro v i flci e, A qu es 10 I' ropo sito ha c en {ro C. S:1. s ta attu an do un prog ram· rna dl attivita sportive che abbraceiano ogni branc-a de'llo Sport. Sono initia· Ii camplona!; di a!letica leggeta, dl calcio, di corse campestrl ,e quest'an. no, pe ria. I' rima vo I la. dis port inverna· Ii Anche a Sassolerrato sl e creato

Molti itallani, subito dopo la chiu· sura de'lla OIimpiade Messicana, di· ftonle al magro boltino di medaglle, chel, nostriaUeti sono riusciti a po.· lare u a casa ", hanno cere,ato di seo· prire Ie cause di una cos; poco brll· lanle allermaziOIle.

Gil eleme'lli chesono emers; da questoesame fatto in ambientl re· sponsablli, ma anche nelle strade, nel. Ie plaz)e, nel bar, sono stall molti e di di Iferen te na tu ra ;un 0 pero rico rreva piu frequentemenle: La poca parteclpazione del glovani ilaJia.r:d,alio S p Ott, pa rleel paz io n e oslaco] a la da problemi riguardantl attrezzature e or· g an I'zzaz i 0 nl sp ort; v e no n s uffic i e nle· mente atte a svolgere un tale compi. to e dalia passivitil della scuola e dal· la mentalit.a anlisportiva della famig'lia italiana. 'Per risolvere questo delicato problema, Ie ... arle organiuazionl spor· live a carattere nationale hanno vara· to un piano d'adone che hacorne ca· I·alteristlea principale la di.vul'gazione dello -sport 1a coslruzione degli 1m. pia nti sporUvi ade gu at! I' et 1 e n uove esigenze'. Una di queste organiz:z,azio· n'i e il centro sport.ivo italiano, che oltre a svolgere un 1avoro al livello nazionale, hainizialo un lavoro a ca-

concittadini a coloro che vivona da

rielaboralo tulto II suo programma, assumendo una nuova ns;onomia, dan. dos; un nuovo statulo, passando da un'« organiuazione -per i glovan; ~ a "una associazione di glovani .", la. cendo assurgere I giovani italian; non piu a ficose~, ma a «persone n prolagoni51e del falto .sportivo italiano.

II C.S.!. sl. Impegna a pr,omuovere la discusslone e J'aflermazione deUo Sport collaborando con· lutti gil En!i in Ie re s s ali aU' i s tituz ion e dlse rv izire. lativi; e quale concretorlconoscimento ai gioval)i del «dlritto alia Sport" e allo Sport come «servizio sociale ",

Alia .Iuce d; questo -programma" sl e Iniziato un lavora concreto dl dU. lusiooe e di sensibiliz2adone della Sport in ognl regione ..

aues"!a. nuova spinta la po.ssfamo

un centro che ha initiato la sua aUi. vita partecipando ai campionati gio. vanlli di calcio. 'Per continuare ,ed in· crementare maggiormente queste at· tlvliil oecorre la parleeipadone sempre maggiore dl persone che credono an· cora nello Sport come mezzo dl ere. seila umana e civUe eche impegnan' d05i continuament.e gettino una. base perquella attivilache ha 10 scopo di rivelarel futur; camptont ,ehe, ci au· guriamo, sia.no sempre In numero maggiore.

ORARIO FERROVIARIO
FABRIANO 4,40 6,13 7,57 12,00 13,45 18,01 20,09
SASSOFERRATO 5,00 6;34 8,19 1.2,22 14,D8 18,25 20.,30
PERGOLA 5,20 6,54 8,40 12.42 14,30 18,46 20,50
PERGOLA 5,23 7;02 8,50 12,47 16,50 18,55 20,52
SASSORFlRATa 5,42 1,21 9,10 n,n6 17,09 1'9',15 21,11
F.ABRIANO 6,04 7,45 9,30 13,28 17,32 19,38 21,32 23 dicembre 1970

Pag. 7

CRONACHE E COMMENTI

IL CASTELLO DI ROTONDO

Qu~sto castello, situate in bella e alta posizione, da cui 10 sguardo spazia motto lontano tutto intorno, eccetto i'l Iato Nord, sbarrato dal monte Rotondo dista da Sassoferrato sei chilometri in Hnea d'aria.

La prima menzione di Rotondo Ia trove in una bolla dl Innocenzo II in favore dt Fonte Avella.na, dell'armo 1139. Vi sl dice che quel celebre eremo aveva al Giuspatronato su la Chiesa di S. Maria di Rotondo, ossia del Cerro. Di tale diritto 'non si parla pill nella botIa per Fonte A venana di Ono'rio III dell'anno 1218. Del resto cotesta Chiesa dipendette sempre da S, Croce di Sa&sorerrato.

In fa U'i nel 1252 Innocenzo IV pubblico una bolla in fayore dl S. Croce del Conti, e tra ie Chiese dipendenti sono a:nche annoverate Ie chiese di « S. Maria dei Figli Oorvi (Catobagli) e S. Maria del Cerro ».

Le origini del casteUo di Rotondo si perdono nella notte del secotl. Certo esisteva nel 1239, e pill certo ancora nel 1291, quando una Bolla di Celestino III in favors della. celebre Badia di Nonantola, nomina tra i possessi ,di lei " Sassofer_fato con tutte ie \Sue pertinenze n. Che cosa voglia dire questa espresslone 10 dkhia-ra meglio un <locumento del 1200 dell'archivio di delta Abbazia. Vi si parla di un'Adunanz-a tenut-a nel Castelio di Sassoferra to da almena sei Conti, pit} quattro Signo'ri senza qualifica, ma che discutono 'aHa pari.

'I QuI cmnes rog'averut me tabellionem scribere quidquid

D. Ugo Sa.'!:iferrati Comes, una cum Renaldo de PatTe et Bertrando Gerardi communiter statuerunt)u.

Oredo che Rinaldo e Bertrando siano due rappresentanl.I >1i Nonantola per assistere al giudizio. Presidente era it Conte Ugo (degli Atti) dl SassoIeaato. Questi tre dovevano decidere Interne alle investi-tu-re dei suddetti Signori a nome dell'Ababe di Nonantola.

O'rbene ia storia posteriors ci assicura che uno dei sei CO'nti era Conte dl Rotondo, Degli a.ltr i cinque, quatbro erano certamente i Conti -di Sassoferrato, di Castagna di Monterosso e di Venatura (Castrum Venator is).

Da escludere ColdeHanoce, che nessuna dipendenza aveva da Nonantola.

Che il Castello di Rotondo Iosse (dope Sassoferrate e Coldellanoce) jot piu Irnportantc. tutta Ia storia di Sassoferrato Jo ·dimostra. Era pure dei pili antlcnl certo pill antlco di Sa6- sorerrato. Questo SOTse intorno al 1150, mentre Rotondo esisteva prima del 1139, come abblamo v isto,

Per quall ragioni n Conte di Sassofe-rrato av-eva fin dal 1200 la supremazia su tutti goB altri Conti suddettl e un ms, stero, rna non troppo oscuro. I doeumenti di Norrantola ci fanno ben comprendere che per 10 meno tutto il territorio chiuso nel triango'lo Sassoferrata - Venatura - Roton<lo era soggetto alia Badia di Nonantala, forse per donazione o-e'll'a Contessa Matilde.

. Quindi e ·chiaro che 'l'a supremazia sopra 'la "Comunanza n ossia Confederazione del- 1-e ,dette Contee era voluta dall'Abbate di Nonantola. Non si 'puo penS'are a una disposizione 'pontifida, poicbe fino ail'ardvo di Egj'dio A-lbornoz (1355) i Conti si considemvano '30ttratti ad ogni esigenza temporale -dei Papi.

Anche :prima che comparisse la spada di Egidio Albornoz, i Contrsoggett: a Nonantola avevano perduta tale soggezione, -e si erano assoggettatt ai Conti AtlL Questo avvenne nel 1313, quando i'Abbate di Nonantola vendette ai Conti Atti i suoi diritti per tre mila lir-e bolognesi.

Allora 0 poco dopo, i Conti ·della campagna s'irit-irarono nel Castello di Sassoferrato, conservando H ·ti:tO'lo nobinare. Erano quei numerosi conti, che troviarno a Sassoferrato nel quattrocsrrto.

II 'Castello i(li Rotondo ebbe anche la sua Rocca 0 Cassero,manoo~do find~~~ gine. I Castelli ben rnuniti di mura non <10 esigevano affatto.

Del resto se SassoJerrato lebbe solo nel 1365 per volere cIeH'Albomoz, non possiamo pensare che I'avesse pr-ima. E siccome Egidio Albornoz volie una Roeca va Sassoferrato. e una pill modesta 'a Coldellanoce, e probabile che 1a volesse anche a Rotondo.

Quando sl affacciavano pericoli dl guerra, dall'alto vern. va 1 'ordine di a'nmaT€ i Castel ~ :li, tra cui Rotondo, come av. venne nel 1551 per ordlne di Gi-ulio III.

Fin qui ho -parlato del CasteUo d'i Rotondo; ora par'l'eT() deUa parrocchia.

La Chiesa Parrocchiale dl Rotondo non era quella di San Cristoforo dentro n Castelio ma quella di S. Maria del Ger'roo QueHa di S. Cristofaro era d~lla Comunita, cioe 'Se I'a'Veva castruita :i1 papolo in epoca moHo posteriore,

11 parroeo 8'I'a un monaco di S. Croce, il quale vi si recava ne'1le feste (a eavallo, come allota s"i usa va) per poi tornare in Monastero. Ma in de-

corso di tempo, abusivamente, i'l parroco vi pernottava, fmche gli si perrnise perrmo di res tarvi in permanenza. Il parroco pero -era arnovibrle, a volonta deliAbbate. Nel 1653, a tenore del, Concilro di Tr·ento, il Cardinafe Spa-da, a nome della S. Sede, Invio una Iettera circolare at Vescovi 01 Camerino e di Nocera, prescrivsndo che Ie Cniese tenute dai rnonaci rossero affidate a pretl secolan. I monad non debbono mai pernottare 'Dei 'luoghi dove si recano a celebrare, Resta pero una certa dipen-denza dal Monastero, in q uanto chs il parroco secolare e presentato dall'Abbate e ap-' provato dal Vescovo. Quanta aile rendite del Benefieio, detratta Ia congrua assegnata 8'1 parroco, il resto va a:1 Monastero.

Cosi S. Maria del C€rro nel 1654 Iu affidata a D. Ludovlco BarteHi, prete secolare, con la congrua dl 40 scudi annul. Ma i'e rendlte dl cotesto beneficia era-no una ben rnisera cosa. tanto e vera che nel 1469 il Capitolo di S. Croc-e, sotto' 'l'Abbate Oliva, nomina un solo vparroco 0 Rettore, nelil'a persona d.i D. Domeni-co Antonelli, per Ie Chiese gill da tempo nite. di S. Marra de'! Cerro. D. Ni-colo 'di Dog-lio e S. Stefano deUa Sementana. Anzi per molLo ~tempo resto unita a Rotan.do anche 1a Chiesa di S. Maria <dei Corvi, ossia Catobagh, per cui ncl 1662 vi fu lite can Vro ·tale unione. In tale anna doV'€ndosi -affidar·e Ie dette chiese a1 Monaco D. Pi'etTO Tedeschi, si iece 'l'inventario ,deBe Cbi'ese di CatobagU, Radicosa, Sementana e Percozzone. E le memorie di S. Croce ,del Morosi annotano che non esisteva l'i'nvenbario di S. Maria del Cerro e neppure di Sa'n Cri,sto foro , noe d'ena Chiesa ne

La sorpresa di chi ferma rattellzions sulle immagilli del Glappona odierno e illlrnensa. Dov'e ci si chiede quel paese tiPICO per I SUOI aspettl minuti a gentill che all1miravamo qual a mondo di 50gno? dove sono quelle casette di legno e di cartacerata. dove que I graziosi kimono, dove queg1i stupelldi ventagli. dove quelle starwse cerimonie delte? e quei profond! inchini e quei perenni sor· risi e Ie famose gelshe. campagne intelligenti per gil uomlni colti percha non 5i ritrovano piu nella vita giapponese di ogg i ?

E' stato forse un abbaglio credere in tutto cio?

No. non ci siamo Ingannati, e realmente es_jstito questo • paradiso terrestre" Ie cui semplici immagini avevano il potere di farci fantasticare e sognare; purlroppo pera. ed e questa la cosa sorprendenle di cui dobbiarna prendere atlo. in un assoluto tempo record questi uomini eccezional· mente 'fltraprendenti so no riuscitl a dare un nuovo volto alia loro civiltil e nel breve giro di 5011 venti annl hanno latlo proprl tantl caratterl occldentali da meritare oggl I'appellatlvo dl popolo occid entale. nonostante go· dano di lIfIa posizione geograHca di estremo oriente.

II dlscorso can 1'0ccidente e can la clvilta moderna non e stato Inlavolata dal Giappone con l'lnghilterra 0 la Francia 0 Is Spagna. bensi con gli Slat! Uniti. L'Europa del Glappone sono infaUi gil Slati Uniti. Ii volontario Isolamen!o ehe questa popolo ave-. va declso di conservare. rini forzatamenle alia mela. del XIX secolo con I'arrivo delle navi minacciose del Perry e questo primo incontro can gli

one

amerlcani lu un grosso successo. Per la prima volta Infattl i Giapponesl vennero a cOlltatto can gente cosl diversa da loro non solo nell'aspetto fisico rna soprattulto nella cultura e nel modo di vila.

Via via Inlal!i ehe la guerra 51 allontanava nel tempo rapporti tiplci tra vincilori e vinli mutavano; I'm:cupazione americana caratterizzata da grande umanita e protondo rispetto dei sentimenti altrui e l'abitudine giapponese alIa dignita e cortesi a aveva· no favorito la line delrostilit!l per lasclare iI posto ad una salda e reciproca arnicizia.

Fu allora ehe Ie due razze e Ie due· culture sl fusero. Armi di ognl tipo. apparecchiature telegrafiche e teleloniche, macchlne fotograllche, strumen. Ii musicali: tutto era nuovo per I Glap· ponesi. Gil Stat! Uniti costituirono e costitulscono tuttora nella vita del Glappone moderno 10 stimolo alIa vitalita. '11 modello da imitare.

Can uno smisutato desiderio del modemo e con un'incessante opera if popola giapponese ha mutato e con· tinua a mutare. seguendo modelli americanl, tutto II lora modo dl vita, delle case al clbo. dai diverthnenti all·abblgliamento.

Cos; in questa mondo operoso. in questa paese dagli alto canali televislvi. dalle strade sopraelevate. dal Ireni piu veloei del mondo non possiamo pretendere dl trovare gJi aspelti semplici e gentlli del vecchio Giappone. Non piu kimono ma abiti mini. non piu casette di legno ma lmponen· Ii grattacieli. non piu prolondl inchinl me strette di mana: questa terra ha piU ben poco dl oriental e !

Giovanna Bianchelli

La Danimarca e un paese lormato da una penisola e da circa 500 isoIe, delle quali appena un centinaia e abitalo_ La superlicie del paese e di 43_000 Kmq_, con una popolazione di circa 5 mman! di abit.anti.

11 paes8gglo danese to molto vatio e va dalle dune sabbiose dell'ovest ai ferlm plani verdeggianli dell 'est_ Antlche citta 51 altemano a pratl popolati da armenti, porti pittoreschi a ponti dalle atdite gettate; numerosi sono i giardini fioriti e Ie foreste, la· ghi ridenti e verdi pianure_

Pur essen do un paese di Iimitata estensione, of Ire una grande varieta di panoram!.

11 popolo danese ha un grande senso di ospitallta; ama divertirsl e comunieare con gfi allrt 11 turista non Irova d Iffi colla ad i nse ri rs I nel sU 0 amblente, a prendere parte ai suoi divertimenti in un'atmosfera permeata di buon umore. La eueina e diversa da quella ilaliana; sulle lavole dane· si 110n trovlamo cerlo spaghetti, vino ece ... , ma prevalentemente patille, latIe e birra.

L'agricoltura danese e basilta sulla coltivazione cli cereali, leguminose, batbabietole da loragglo e da zue,cheto. erbai, patate, ortaggi e sugli allevamenti bovini, suini, ovini, e di animali di bassa corte. Una produzione tipica dei suini Ii II "bacon », [II suino privo della testa, dei viseeri e delle zampe, normalmenle del peso dl 88 Kg_), che viene esportalo in grandissima quantita In Inghilterra.

Le persone deditt;l all'agricoltura nel 1950 eral10 pari al 21 per cento dell'intera popolazione, mentre nel 1969, per la forte meccanizzazione agricola. tale percentuale era scesa. Intorno al 10. per cento.

La superlicie media delle aziende e di circa 2S Ha, per cui gli agricoltorl hanno entrate mediamente di gran lun· fasuperlori a quelle del nostrl colliva-

delta casa,

Nel 1969 l'Abbate dl S. Croce rece Istanza alla S. Sede per ottenere -che un Monaco potesse reggere Ia Parrocchla di Rotondo. Ma nulla devette ottenere, poiche nello stesso anna fu ereato parroco perpetuo di Roton·do il prete secoIare D. Giovanni Salvi,con Ia ,cong;,rua oi scudl 50.

Cosi 1-a parrocchia resto seco-la rlzzata per sempre. Rimase a1 Monastero il diritto dl norniria e 1a miserabile rendita dl scudi 1,60 !

Poco prima della soppressione del parroco monaco, Don Ambrogio Sabl:1ati Oameldolese aveva date alla Chiesa di S. Oristoforo i:l quadro della Madonna (1653); e un altro monaco, D. Tiberio Giunta. il quadro della Cena (circa il WOU).

Sopra l'arco d'ingresso al Gastello 'dl Rotondo vi e un liar1go mattone con 10 stemma del Conti Atti, e Ia seguente iscrlzione, malta guasta che mi 'pare dica cosi:

ANO DNI MCCCCXXII ID - X (M, A. V.) VE DNS S (C D) A VRELJ.s - AB. lOIS (SNCS OB JUSE) S. M. pas.

cioe: Anno Domini 1422. indicions - X m-ense Augusto venerabile Dominus sacerdos Aurelius - Abbati~ Johann-is Sindicus ob ju\S ejus sjgnum hoc posuit.

L'Abbate Giovanni era dei Conti Atti, e 10 troviamo anche nell'is'Cr·izione deHa campag·na ma'ggiore di S. Croce (1400).

D1 quale dirit:to si tntti non sappiamo, forse un GiuspatTonato suloJa Chiesa di S. Cri'8toforo, \SuI Caste'Ho l'Abbate di S. Croce non aveva alcun dominio iJemporaie.

Del resto nan sappiamo dove ,cti origine era collocata quell'a iscrizione.

Alberico Pagnani

Viaggio Danimarca



In

tori e non c'e una grande disparitil tra il reddito a9rl<:010 e quello degli all.i sellori.

I prezzi del prodoUi agricoll. grazie all'accentuata meccanizzazione ed alI'estenslone delle superfici investite, SOIlO remunerativi. anehe se piuttosto bassi; ad esempio, la granella (il orzo viene venduta ad appena 3.500 lire, circa, if quintale_ Ai coltivatori viene garantito un prezzo costante del loro prodot!!. ill quanto esiste un fondo nazionale ehe incamera una quota, quando questa supera un cerlo [ivel1o, reslituendolo, viceversa, ai produttori, allotche 10 ste·sso prezzo scende solIn tale Iivello_

E' importante rllevare anche che la legisla7.ione sociale equipara Ie pensioni (800 corone mensili pari a lire 68.000 circa).

Fino all'ultima guerra il go"emo da· verno danese aequistava terreni per frazionarli e poi rivenderli a prazzi ridotli ai glovanl agricoltori; oggi e'e fa lendenza ad allargare la dimensione podetale.

La forma di eonduzione prevalente e queUa ad economia lamlliare e tre sono Ie organina:zlonl professlonall. Esistono piu organinazioni per II fatto ehe i piccoli imprendllori hanno taluni Interessi contrapposti a quelli dei medi e dtl grandl proprlelari; ad esempio, essl di norma hanno allevamenli sproporzionati alia superficie aziendale. per cui sono costretti ad acqui. stare foraggi 0 cereali dai grand!. Comunque, nella rivendicazione dl alIrl interessi comuni, queste organizz.azioni agiscono in collaborazione fra. loro, '

Figura lipica 50no i coslddetti "consulenti teenici », ehe vengono nominaIi dall'assemblea delle rispetlive organizzazioni professionali, e stipendiati claUo Stato per II 70 per cento; II restante 30 per eento la carico agli as. sociati, in proporzione del valore delle singole aziende. Essl con numerosi sopraHuoghi. offrooo agli agricoltori, la piu ampia assistenza !eeniea, che va dal consigli sulla scella delle coltlva· zion I, alia scella degli aUevamenti, ai ttaltament; anliparassitari, aile coltureo Offrono, inoltre,' il grande servilio della lenuta della contapililil. Durante I'anno gil agricoltori annotano tutti i fatti amminlstrativi, cioe tutti quei movimenli [acqulsti, vendite acc.,) che si' verificano nelle loro azlende. Alia line di ognl anno, eonsegnano Ie " note" al consulente, II quale oltre a tenere la contabilita, la anche uno. studio della stessa e in caso di passivo ne ricerca i motivl, portalldoli a conoscenla dell'intetessalo, che pub orientare Ie coltivazioni e_ gli, allevamenti della successiva allnata secon-

do Ie indicazionl rieevute. .

Sono cola molto difluse Ie coope- '. ralve, quail: macellerie, latlerie, ca· seilicl ecc., questa fatto e Senl;! dub· bio dovuto al forte spiritq cooperalivistieo degli agrlcoltori danesi, ma non meno aile clrettive della Staio nel setlore agricolo. (anche per" I'Importan~a che questo rlveste), senza, con cio, operaTe una vera e propria

imposizione dall'alto. , .

Riguardo ai problem; delta COl)1unitil.

Economlca Europea, la Danimarea 51 sente matura, e gil agricohori dallesi lanno di tutto per entrare nel MEC, nonostante abbiano non poche preoc· cupazioni; ad esempio, i loro grandl allevamenti sono imOluni da malattie ed entrjlndo nel MEC temono un evelltuale contagio.

Livio Raflaeli

CROfliACHE E COMMENT! 23 dicembre 1910

~Pa~g~, ~8 -- __ -- "'"";"" ----=-:==~-=--=-=-=:.=:..:_.:..;_ - ------"--- ~- _,---,.

dalla primer

Battaglia

cittadinl sl pongono e: perche costoro pur dl mantenere una scomoda poltrona, sapendo dl sedevi iIIegiW· mamente, usano qualsiasi espediente 1) Non sarebbe stato logico di Ironte a un dubblo, che e divenuto certezza, dlmettersi immedialamente 1, E' morale aver approvato II bilancio e rlnnovato Ie pliJ importanti commlssionl con iI vOIO determinante di tre conslglier! dichlarati ineleggibill dal tribunale ?

II "pensiero clttadlno » delini' II bllancio di previsione 1970, dell'allora giunta DC, "pesce d'aprile » ovvero "moltiplicazione dei panl e dei pesci OJ. Come la rnettiarno con II bilancio di previsione 1911 ehe prevede una maggore spesa di mezzo rniliardo 7 Come la mettiamo con I'aggravlo del· Ie spese ordlnarie di oltre 90 mllloni?

PERCHE' NON RICONOSCERE A CIA5CUNO IL SUO?

Si e speculato sulla polvere del cementificio, pur conoscendo l'lrnpegno can cui I'amministrazione Castel· lucci portava avanti II problema sia verso Ie autorila sanitarie che verso la socteta. 5i e continuato a speculare suUa questione anche quando la so· luzione del problema era acqulsita e come se cia non fosse bastato hanno tentato di approprlarsi di ogni merito di Ironte alia cittadinanza.

II gruppo di potere, sla presentan· do I problemi In modo polemico e con· traddillorio, come se a 5assoferrato si fosse all'anno zero,

Chi fa simili affermazioni mente co· scrente di mentire, perche il nostro Comune e uno Ira quelli che nella reo glone ha latto registrare I maggiori progressl per .sviluppo eeonomico e per reallzzazione- di servlzl in tulto il territorio.

Cia nOll signifiea che non vi siano piu problemi. ve ne sono e ve ne saranno e spetta aile 'amministrazioni che Ii hanna davanl; -allront.3rli e rl· solverli.

La precedente amministtazione DC ha lalto tullo il suo dovere ed ha lasclato in eredita, non debiti come e stalo dello-, ma numerosi progetti gia finanziati per molti milioni, come ad esempio: - iI nuovo impianto d'iI·

lumlnaziene del capo!uogo, l'asfaltatura dl numerosi tratli internl delle Iraztonl e del capoluogo, l'ampllamento della rete fognaria delle Iraztonl, la costruzione di alcunl nuovi aequedotti e di nuove strade, il nuevo autocompressore, oltre al risanamento iglenieo del Bargo di Sassolerralo can la copertura del Sanguirone, e la rio cerca ldrlca per risolvere alia radlce iI problema dell'approvvlgionamento di SassoFerrato e di Cabernardi, lavori questi ultiml in lase dl esecuzipne.

Quella delle precedenti arnmlnlstrazioni e stata una operoslta appasstenata e competente ehe ha dato ing.en· ti risultati che hanna sovente suscirato Ie invidie degli altrl ComunL

Noi non riliutiamo la critica silile scelte operate, ma non tollerlamc che can un eolpo di spugna venga cancellata iI nostro lavoro, ne accettiamo di sub ire passivamente la sopraffazlone morale, mediante fattl e argomen· tazioni speclose contrarle alia verita, e percla non esitiamo a deflnlre 10 stile ed II costume del gruppo di potere deqno di altri tempi e di altri reo gimi.

Nonostante la forzata sintesi lmpos ta alia trattazione dei molteplicl argomenti, spero di essere riusclto ad esprimermi con ehlarezza, e ritenen· do che singolifatti e problemi merltono particolarizzate esposizioni e pre· cise retliliche, mi propongo per II futuro allo scopo, di conttibuire a soddi· siare I'esigenza di un dibattito civile cd una inlormatlva seria ed obbieUi· va <Ii ritornare sull'argomento,

L. R.

Panorama



economlco

il Lavaro nell'indust?'ia rappresenta l'unica lora Jonte di guadagno, rur 7?el quadro di una ampia problematica sindacale, e questa parte pi?], debole della nostm struttura sociale che bisogna maggiormente garantire e difendere_

Passando a considemre I'attivita produttiva dei va1'i set-

tori, si pua rilevare un quadro economico soddisfacente in aqricoitura: la produzione iniaiti na reqistrato quesi'anno cospicui aumenii a seguito della buona annata cerealicola evinicola.

L'attivita iruiusiriale ed ariiqianaie proseque a riimo sostenuto con Z'unica eccezione del seitore delle calzature in teres sate al rinnovo del contratto collettivo nazionaZe: le ore di lauoro pertiuie per SCtOperi ammontano finora a 70,000 rna cia non costituisce sorpresa -poictie l'agitazione sin-dacale in atto e il consequente calo produttivo erano da tempo preuisti.

L'edilizia non conosce soste e cia e tanto piu imporianie in quanta essa rappresenta nn [aiiore propulsivo per una serie di attre attiuiia cotlateraii come quelle dei settori del teano, del cemento, tiei marmi e dei laterizi tutte ampiarnente rappreseniute nella nostra zona.

L'accrcsciuto bcnessere in termini di maggiori protttti, salal'i e stipendi ha fatto aumentare la domanda di beni e servizi contribuendo cosi al- 10 sviluppo del commercio e delle attivitd. terziarie, con la conseguenza inevitabile in un sistema dt Libera iniziativa di consistenti aumenti dei prezzi che hanno raggiunto a Sasso/errato livelli mediam.ente supedori a quelli delle zone Iimitro/e.

Partieolare vivacita ha mostrato Za doman-da dei beni di consumo durevoli (elettrodo. mestici, televisari; automobili); mentre i primi hanna contribuito a miglioraTe il tenore di vita in senso assoluto, gli ultimi hanno tmvato un ambien·

te stazionario (in una reaUo.. delle strade striaentemenie statica in rapporto aUe erescent: necessita del tratfico) e quindi impreparaio a soddistare le maggiori esiqenze della circoZazione,

Le responsabitita locali sono 'minime rispeiio a queue deriv:mti da un indirizzo economico nazionale cne a jronte dell'incentivazione di consumi privati (le automobili in pariicolare) soueciiaoa una poUtica delle autos trade, sacrificando ad essa una tempestiva politico. di finanziamento della viabilitd locale ctie, al pari di quelia della grande uiabiliia, era assotutamente inaiuizionabile.

Dal quadro ecanomico molto sinteiico iracciato em ergono alc:une considerazioni: in presenza di un consistente sviluppo che ha interessato e continua ad inieressare sopraiiuito i1 capoluogo ma anche Ie [razioni. ci sona 1e pretnesse, su di un piano stretiamenie economico, pel' una piu incisiva politica fiscale, cke non abo bia aZcun cm'altere demagogico m.a che si adegui semplicemente alZ'accl'esciuta capacitd contribuiiva della popolazione e che pel'metta di LiberaTe risorse da destinarsi can critel'i 7'edistributivi per provvede- 1'e ai bisogni piu urgenti_ Non si'pua nascondere l'esiguitd del margine di manoV1'a, ne la limitatezza dei mez.zi finanzia1"i cosi Teperibili tuttavia tale adeguamento fiscale potTebbe rappresentare una corretta misura di politica economica in sede amministrativa che in armonia con quanto avviene a livello nazionale opererebbe uno spostamento qualitativo dei con'sumi, nel daTe pTior'itd

a querzi sociou: piu esplicitamente net contesto locale cia significherepbe maggiore spazio per la l'isaluzione di proble- 71li minori e contribuireobe a diminuire il setnpre piu grave iruiebitamento e gli oneri ad esso reiativi.

A questa punto si innesta. una secon-da considerazione che riguarda il superamenio di quet preqiudizio secondo iL quale si dO. in termini di interuenti amministraiiui aile [razioni. in proporzione al gettito fisc ale che da lora si riceve. Una politica delle trazioni iniesa corne inte1'essamento continuo ai lora problemi si rende necessaria in un coniesto comunale struituraimente poco amaiqomaio e in un'epoea in cui non si parla cne di perequazione settoriate e territoriate, di attenuazione di ogni disliuello, di politico: redistribuirice.

Solo in tal modo si correqqerebbe un torto secoiare Jalto alta genie silenzios(! di campagna. la cui rassegnazione si e spesso poriati a scambia1"e Fer soddis/azione e al medesinw tempo si risparmierebbero al capoluogo gli eccessi di un. aspetto di facciata a volle retorico nei suoi toni tTionfaZistiei, creati da una tendenza aZ particola1"isrno che sembra risorge7'e,

lnfine non 5i insistera mai abbastan-za nel reclarnare una azione di sviluppo tu1'istica saggia, cioe scevra di tendenze eccessivamente campaniZistiche, che accanto ad una valida p'olitica della viabilitd dovrebbe qualifiCCiTe Z'intera attivitd economico-amministrativa locale nei pmssimi anni,

Renzo Franciolini

Come '~a l'aQricoliura nel sassolel~ratese'?

L 'agrlcol tura e la voce principale e I'agricoltura !,pica del medio - alto dell"economia deJle nostre fra~ioni ed Eppennino essendo esso per 10 piiJ e-s!ensiva, a!!iva e con indirizzo cereBlicolo·foraggero. Estensiva in quantoi capitali investlti nel terreno so· no scarsi, aHiva In quanlo I'opera manuale dell'uomo e rilevante. Predomina la piccola azienda, cioe can fondi aventi u[l'estensione inleriore ai 1() ettari.

La condu~ione e ad impresa fami· gliare, cioa il lavoro necessario a tornita quasi unlcamente dalla f3mlgl13 dell 'imprend i tore. Non esl stano che rarl' e5empl di mezzadria. Abbaslanza difluso e I'a!fitto, perb limitato a pic· cole supertici.

Una caratteristica umana di questa agricoltura' sassoferratese e data dOli talto ehe praticamente non eSistono imprenditorl agricoli di etll in{eriore 8i 40 anni. Questa dato, che a qual· cuno pub sembrare senza sign i fica.to, i realia ci Fa rilevare a colpo d'occhio, senza perderc; in complicate consi. derazioni teoriche, ehe I'agricoltura sassoferratese a un'agricoltura moreno te,

Infattl i giovani 0 studiano 0 van· no a lava rate in fabbrlca. Essi non dan no un soldo di fiducls aile nostre possibilita agricole e purtroppo non hannb tutti I torti. lnFatti il nostro stesso amblente fisico (Ie precipitazio· ni. II clima, la natura del teneno) non pub permettere un'agricoltura d'avan· guardi.a. Oualehe eosa si potrebbe pure fare per 5011 avare Ie sorti agrico· Ie di Sassolerrato, ma questo e un discorso che Imposteremo altrove. Ora, per II fatto ehe abbiamo gia eonstatato I.. debolezza dell"agricoltura, non cl slIrebbe quasi piu interesse ad esa· min are da vicino Ie sue caratterlsti· ehe.

Md dobbialllo larlo ugual rrll~nte. Ab· biamo gia delta che I'orientarnento produttivo deWagrieoltura locale if quello cereallcolo-foraggero·zootecnlco. II cereale predominante e II grano, che non da rese molto alte. Oi recente, un

paio di anni 'fa, a stato Introdotto il grano duro, can discteti risul to tl. Se· guono in ordine d'importanza I'arzo e II maiS. questl uitillli ad uso eselu· ~ivamente lamigliare. I cereal I sono avvicendati con loraggere dl tl po me· dica, lupinella e trifoglio violetta. II terreno e j'acqua sca-rsegglante non consentono spesso a I te produzlon i e impedi scono 1'1 ntroduzlone di foraggete pregiate quali potrebbero esse' re il trifogllo bianco, iI mais da toraggio, if sorgo. Oueste foraggere eoltivate vengono sempre aflienate in quanto non e possibile praticare II pascolamento can i nostri bovinL L'al· levamento del bestiame rappresenta sempre la maggiore voce economica della famiglla coltivatrice,

I bovini, tutti di raua marchigiana, sono sempre meno usati per il lavoro e vengono ora utilizzall per la carne. La meccanizzazione a d iscretarnente dillusa anche se in qlJalche settore lascla a des Iderare, OppUrB non sempre Ie macchine sono util iZ7.abili a causa del suolo tormentalo e irregolare, Fin qui tulto bene, perb i dolo· I·j cominciano quando passiamo a considerare i conti economici. Per far cib stabillamo sulla carta quella che potrebbe essere I'azenda agricola tl· po: superficie pari a 6 ettari, dl cui 2 uti lizzatl a grana e 4 a foraggere biennali. L'A.zienda e diretta da un'lntera Famiglia che espJica quasi sempre tutto il lavoro manu ale. Non cons ideriamo Ie colture di minore impor. tanza e I'allevamento di bassa corte per tacllitarci il complto. 5i producono 50 ql, dl grano, 250 ql. di foraggere plu Ie paglia del grano_

II grano viene venduto a circa lire 6,400 II ql., consentendo un Introito di L. 320,000. Le spese perb sono notevoli.

La nostra impresa agricola standard non ha un trattore proprio, rna uti lizza un Irattore dl terzi dielro compenso, Lavorare, estirpare, seminare I due eltSri di terreno coltivatl a grano viene a costare,' prezzi correnti, lire 60,000 circa, Per la semina dl due ettari

dl terreno oecorrono 4 ql. dl granella da seme che, se seleziona ta e di buona qual ita, costa in media L. 12.500 II ql. Guindi 18 semente costa al nostro contadino L 50,000, Questo prez· zo e malta alto, e allora spesso II contadlno ricorre aile semen ti prodotte nell'azlenda, ste5sa, La concimazione ineideril sulle spese in ragione d i lire 40_000. Alia raccolta, presumendo ehe venga Illlpiegata una mletitrebbiatrice che esige un compenso di L. 1.000 per ql. dl granella prodo!ta, In spese salgono dl L. 50_000_ In delinitiva Ie spe· se ,sono pari a L 200_000. II guadagno neHo finale e quindi dl L. 120.000, cioe L. 60.000 per eltaro,

E bisogna considerare che non abbiamo contato il valore del lavoro manuale del contadino, Ie tasse, Ie quote dl manutenzione, deperimsnto, assicurazione ecc. Se 10 avessimo fatto, II saldo sarebbe nettamente deli· citario, Come sl vede, non ha perlet· tamente ragi one chi dice che il grano rende poco, perche in realta non reno de nlente. E questo a Sassoferrato spee-ialmenle.

Riguardo all'allevamento del bestiame, abbinato alia coltivazlone delle lorag,gere, Ie cose vanno un pochlno meglio.

I 250 ql. dl Imagg 10 a cui va agg I u n· ta la paglia di grano, consentono di allevare bovini per un peso complessivo di 25 qL, quale potrebbe essere il peso totale di 11 bovine tattriCi, che possono forni re quasi quattro vitelli I'anno, consentendo all'allevatore un guadagno annuo tolale dl l. 400,.000 circa, par! a L. 100_000 per eHaro. Come sl vede I'allevamento pub rendere quasi iI doppio del grano. Ma non tutti sono di questa idea e per senti· mentallsmo continuano a coltivare il gran9. In definiliva quindi II contadino medio della zona ricava dalla sua terra un utile di L. 600.000 circa, cOl1side· rando anche il valore dell e al tre voei frconomlehe quali potrebbero essere il pol I arne, I'orto ece_ Ora 5i capira perche i glavani preferlscono andare in I-abbrica: intalti L. 80,000 menslli

sono poche, rna sempre piiJ delle L 600,000 annue del eontadino, Ma gil an~iani col tivatori rimatlgono fedelmente attaccati al loro campieello e 10 eoltivano con amore perc he rio pongono in esso ogl1i speranza _ EsiSle una compravendi ta di terreni agrari, I imitat1l- a piccol e superfici, e spesso neanche questa. Infatti, chi ha la terra non la vende, a menu che non vi 5ia costretto da particolari COil· dizioni. La vendita della terra a COn· slderato un alto degradante la digni. ta della famiglia e della persona e inollre, come ho gia detto, chi possiede la terra ne e a~fezionato e vede In essa un motivo di grandezza e di IIObiltil, oppure di sicurezza della vita, di inlpiego del lavoro farnigliare, oltre I'afletto inalienabile verso il proprio fondo, L'acQuisto di terra e tat·

to soltanto da agricoltori, da gente del mestlere, che non vede altro Inve· stimento per i propr! risparmi, aJl'ln· f\Jori lorse della banea 0, megllo anco· ra, della posta.

Un agrleoltore non arrischierll in bor· sa, questa e pacifico. L 'aspire,done suprema dei nostri contadi n i e quella di rispanniare per comprare altra. terra. E in fatl'o di risparmio un conta· dlno da i punti anche ad uno seoz· zese. Tutta questa allezione del eontadino alia sua terra fa sl che II costa dei fondi rustici sia elevatlssi· mo e non corrispondente ai reali red· d it! che esso pub dare, Passata Ie generazlone attuale dei eoltlvatori, che ne sara dell'agricollura sassoferratese?

Un'ahra volta eeteheremo di dare una risposta a questo interrogativo, Gianni Benedetli

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LA CICOGNA

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"La cicogna,,- Sassoferralo Borgo (An) -Tel. 9420

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