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Rivista di storia e critica della fotografia il tempo e le cose Rodazione Angelo Scnwarz Renata Aldrovand) Umberto Palestini Silvana Rivoir ‘Aldo Veroelll Sandro Enrico Helena Voriucca Priuli @ Verlucce Collaborator! Gianfranco Arciero Ploro Becchotti Plergiorgio Dragone Giorgio Marchetti Lello Mazzacane Giuseppe Papagno Bornardo Mario Vall Corrispondenti Joan Fonteuberta Paolo Gasparini Boris Kossoy Guy Mandery Nathan Lyons Atidea Price Fezzi Peter von Waldthausen Immagine di copertina; Josep Renau: Fotomontaggiolphotomoniage ‘airettore responsabile redattore redattore redattore redattore grafico ripreduzioni fotogratiche so grotaria di redaziono ‘egitori - C.P.245 » 10015 Ivrea (Torino) - tel (0125) 239929, ricereatore per i problemi concementi la legislazione ineronte i problemi posti dalla fotogratia, drettore della rivista «Fotocultur collazionista, stoxieo della fotografia; storico dellarte, ricercatore universitario; fotograto, ricerestore sui problemi dal'organizzazione del materiale totagratico; sociologo, fotogrfo, icercatore sui problemi della multi visions ricercatore univer storico, docente universitano; ‘rico dal sictomi di comunicazione visiva, ricereatore uriveretario. ‘Spagna, fotograto, critica fotogratico; Venezuela, folograto, mombro fordatore del Consaj Latino.americano de Fotografia; Brasil, storico della fotografia, docente universitario; Francia, giomalista, ciitico fotogratico; U.S.A, ciretlore Visual Studies Workshop, docente universitario; Gran Bretaana, giornaiiste, critica fotoaratico: Germania oce., fotegiomaliste, rceccatore ger i problemi teorici della comunicazions wiswva. 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Chiaramente cid sara possibile solo nella misura in cui verranno alla luce nuovi contributi al tema, am- pliando cost la bibliografia storiografica esistente che, nella sua notevole proporzione, ha come scenario esclusivo gli opisedi av- venuti nei grandi centri europel ¢ statuniten: La bibliografia esistente sulla storia della fotografia risente a tut’ oggi di Una discussione a livello del metodo, molto piti che di una maggiore divulgazione della produzione storiografica tealiz- zata in altri spazi. Soltanto in quest’ottica gli studiosi del campo potrebbero percepire mealio la traiettoria reale che la fotografia ha seguito durante il XIX secolo, con la massima attenzione, nel- Vaccogliere le nuove “rivelazioni”, per gli avvenimenti antariori, pre- gni ormai di valori istituzionalizzati ¢ consacrati dal sistema co- me veritieri € importanti In lavorl precedenti abbiamo rilevato che la storia della foto- grafia di un Paese é legata in modo indissolubile al processo sto- Tico di quel Paese, vincolo questo che non potra mai essere dis- sociato. In questo senso la cooperazione ¢ le conoscenze congiun- te tra le varie scienze sono fondamentali perché si possa capire come le specificita di un determinato momento storico reagano Pevoluzione della fotografia in un dato spazio sociogeografico. Dialtro lato, la menzionata cooperazione si fa necessaria in quanto gli artefatti fotografici del passate ¢ le immagini in essi contenuie, portano in sé una serie di informazioni interdisciplina- rie anche estetiche. Tali informazioni potreobero difficilmente es- ‘sere comprese ¢ analizzate se svincolate dalla primitiva realta da cul traevano origine. In funzione di ogni contesto in particolare, la fotografia conobbe differenti e determinate forme di espansione. Nel caso delle aree perlferiche, come per esempio il Brasile e tutta I’America Latina, tale espansione segui orientamenti abba- stanza diversi da quelli conosciuti dai centri metropolitani, duran- te lo stesso periodo. Bisogna in questo senso ricordare che, nell’'ambito dell’espan- sionismo coloniale e dello sviluppo del commercio internaziona- le, spinto dai vari Paesi europei nei secoli XVII © XVIII, linere- mento della produzione artigianale e manufatturiera venne molto stimolato, in questi paesi, con l’obiettivo di rifornire il mercato co- loniale. Si genord di consequenza un morcato interno che, a sua volta, provocd fenomeni nuovi come la diversificazione professio- nale ¢ la “libera attivita” nei centri urbani, Nell’area coloniale Ie conomia era caratterizzata dall’attivita del latifondi, dall’estrazio- ne mineraria, ecc. L’America portoghese venne organizzala come un'impresa legata a una politica economica di tipo monopolist co, le cul Importazioni d| manutattl e le esportazioni di minerall, di zucchero € di materie prime tropicali erano controllate dal co nolizzatore, ad esclusivo beneficio della metropoli portoghese. Nei menzionati precedenti lavori abbiamo trattato esattamen- te della questione del metodo; con il mio libro Origens e expan- séo da fotografia no Brasil-seculo XIX (ed. Funarie, Rio de Janei- 0, 1980, pp. 125) volli dimostrare in che misura una struttura socio- economica a caratteristiche coloniali, in un territorio di dimensio- ni continentali come il Brasile, condizioni un tipo peculiare di espansione della fotografia, dal momento della sua introduzione nel paese. Dimostrammo inaltre la presenza determinante di da- gherrotipisti € fotografi in questa evoluzione. Nelle righe che se- quono tenteremo di segnalare, in linea di massima e succintamen- te, come questa stessa struttura coloniale in un momento prece- dente, durante le prime decadi del secolo passato, funziond da mo- tore trainante perché il gonio inventivo del francese Hercules Flo- tence realizzasse nella citta di Sao Carlos (Campinas), situata al- Pinterno della provincia di Sao Paulo, esperienze preaursorie, arri- vando alla scoperta autonoma e isolata della fotogratia. Richia- miamo lattenzione su questo fatto sorprendente, avyenuto esal- tamente 150 anni fa, ne! 1833, in questo contesto periforico, lonta- no migliaia di chilometri dalle arse centrali della “civilta” dove ave- va luogo la Rivoluzione Industriale. Francese di Nizza, Antoine Hercules Romuald Florence nacque il 29 febbrato 1804. Gompi gli studi elementar! nella citta natale, dimostrando ben presto un grande talento per il disegno. Appas- sionato per il mare, fece viaggi intorno al mondo e sbarcd a Rio de Janeiro nel 1824, due anni dopo che | Brasile aveva proclama- to la sua indipendenza dal Portogallo. Per il giovane pittore, cosi come per il cittadino europeo dell'i- nizio del secolo passato, il Brasile rappresentava un misterioso @ vasto territorio dell’America Meridionale quasi per intero scono- sciuto. Efiettivamente si sapeva ben poco di questa immensa re- gione, la quale per tre secoll era stata preclusa al mondo esterno dai colonizzatori portoghesi. \ porti brasiliani erano stati aperti al commercio internaziona- le soltanto nel 1808, anno di trasterimento della Corte Lusitana nel- la colonia, in seguito alle invasioni napoleoniche. II Brasile ebbe portanto i primi tardivi contatti con la civilta a partiro dalle prime decaci del secolo XIX. Dopo questo primo momento, quando ter- mind il monopolio portoghese, arrivarono in Brasile, provenienti da differenti paesi europei, commercianti, che si dedicarono all'im- portazione del pid svariati prodotti, naturalisti, artisti-viagglatorl e artigiani, tutti con lobiettivo di esplorare le opportunita e sco- prite le ricche7ze dall"esotico” paese del Nuovo Mondo. Con Vindipendenza i centri urbani della fascia litoranea, come Rio de Janeiro, Salvador, Recife e S.Luis, si trasformarono da tra dizionali porti per Pesportazione di beni primari in centri politico- amministrativi. Queste citta si sono evolute in funzione dello sviluppo commer- clale creandosi lo spazio per l'assorbimento dei valori e del gusto, importati dai borghesi-padroni europei. Nelle cilta pid importanti si concentrarono | funzionari dell’amministrazione provinciale, mi litari, religiosi, commercianti (portoghesi e di altre nazionalita), ar tigiani (generalmente stranieri) che costituivano i tratti principali di quella che poteva essere chiamata la “classe media” di una so- cieta, al cui vertice si trovavano la nobilta ufficiale ¢ I’élite agraria (veri 8 propri signori feudali) e alla cui base inferiore stava una enor me massa di Schiavi negri. Florence rimane un mese a Rio de Janeiro e, quando gia era intenzionato a imbarcarsi sulla fregata “Marie Therese” per pro- seguire il viaggio, viene presentato a un suo compatriota, proprie- tario di un negozio Gi stotte, che lo impiega come cassiare. Rimane impiegato Ii per poco tempo, e si trasterisce nel nego- zio di un altro francese Pierre Plancher (1764-1844), proprietario di 20 ‘segnatore. Arrive in Brest Te-coniipadre, Nicolas An. foine Taunay, uno cei mombri dolla Missione Ar listica Francese, nel 1816, compito di isttuire nel aese Vinsegnamento ce! disagno o di fondare Ae cadernla Imperiale di Belle Arti Aime Taunay mori at fogate mentre partecipava alla Spedizione Langsdort {@) Plancher avrebbo fon: dato due ana’ pit tard, ne 182", Hl “Jomal de Com. merci”, ‘che. divent® i ‘glomale’ principale di Rio de Janeito. @)Guesto resoconto, cul Titolo era Esbogo da via gem feita pelo'Sr. Lang- Beort! a0 Interior lo Brasil Yesde setembre de 1825 {ale marco de 1829, fu cor Segmato da Florence ai fa migliarl dol caduto Tauray al suo ritorno dalla sped Zone, Il testo venne c seluto solo quaraniase! anni pid tardi, nol 1875, quando lo pubblicd ta "Re vista Trimensal do Institu- {o Histories, Ceogratico © Etnografice do Bracil", to mi 38-623, una libreria e una tipogratia. Il commercio di librl Importat! ¢ Il pos- sesso di officine tipogrefiche costituiveno un’attivila piutiosto ra- ra nel paese ¢ il loro futuro era molto promettente in termini di gua- dagno; si trattava infatti di beni a consumo garantito € liberi da ogni concorrenza. Bisogna far notare, a questo proposito, che fi- 10 al 1808 | libri costituivano un bane proibito all'intarno della co- lonia, con 'ovvia eccezione per quelli religiosi e per quelli a “esile contenuto”, che venivano usati nolle souole per la formazione dei Giovani, Tale formazione era caratterizzata dai principi di una vi- sione universale dei problemi, retorica e generica, lulla a discapi- to della specificita ¢ della scientificita, La cultura, in altre parole era inesistente nella colonia, Mancando le scuole superior i gio- vani abbienti, provenienti da famiglie del patriziato rurale, ande- vano a procurarsi una formazione accademica all'Universita di Coimbra (Portogallo) o in altri atenel europel. Durante il secolo XVIll_ era stata inoltre proibita ogni attivita tipografica; tutti i ten- tativi di installazione di officine adatte allo scopo vennero intatti liquidati per ordine del governo. Alrinterno del medesimo proces- 80 politico-ideologico era vietata la stampa e solo nol 1808 avven- ne 'introduzione della Stamperia Regia. | colonizzatori temevano che la libert& di stampa costituisse un veicolo educativo verso idea- li libertari e ““sovversivi” provenienti dall'estero, i quali mettesse- ro in serio pericolo la sicurezza interna della colonia americana. Florence lavora per Plancher da circa un anno, quando il suo spirit inquieto é affascinato dalla prospettiva di poter realizzare un viaggio all’interno del Bresile. Tutto ha inizio quando il giovane viene a sapore che il barone Georg Heinrich von Langsdorff (1774-1852), medico e naturalista, che ricopriva la carica di Conso- le Generale di Russia in Brasile, vuole organizzare una spedizione scientitica attraverso le varie province del Paese, inclusa l'Amaz- zonia, e ha bisogno di un disegnatore, Florence si presenta ¢ vie- ne ammosso tra i partecipanti all’impresa, formando con Aimé Adrian Taunay (1803-1828) (1) la coppia di disegnatori che aveva- no il compito di realizzare II rilievo iconografico, lungo Vesteso tra- gitto della spedizione. Malgraco le insistenze di Plancher, che gli prospettava grandi possibilita negli affari (2), Florence mantiane fermamento le sue posizioni e parte con la Spedizione Langsdortt. E da mettere in risalto che, oltre a Langsdor!f, molti scienziati di grande fama vedevano aumentare progressivamente il loro in- teresse per il Brasile. Cos{ come per gli artisti, 'interesse di que- sti uomini di scienza per quella terra, generalmente incentivato an- che dai loro governi, era veramente notevole; la Sua natura offriva un vastissimo campo di studio, un vero e proprio laboratorio allo- ra pressoché interamente inesplorato © sconosciuto. Era l'epoca in cui botanici come Karl Philipp Von Martius, Jonann Emmanuel Pohl e Auguste de Saint-Hilaire, zoologi come Johann B. von Spix, antropologi come il principe Maximiliano di Wied-Neuwied-geolo- gi come W. von Eschwege, tra i tanti altri, vennero in questa regio- ne dei tropici con l'obiettivo di studiarne la fauna, la flora e i co- stumi degli Indios. La spedizione Langsdorff, partita con il patro- cinio dello Zar Alessandro |, durd approssivativamente quattro an (1825 - 1829) ¢ il suo risultato, per la verita fu cisastroso, Vari par- tecipanti persero la vita, vittime di incidenti e malattie. Langsdorff stesso ebbe un attacco che |o portd ad uno stato d'informita men. tale, dal quale non si sollevé pid. Il resoconta dell’impresa si deve a Florence (3), cosi come la maggior parte della documentazione iconografica, ia cui importanza é di inestimabile valore per disci- pline scientitiche come I'antropologla ¢ l’etnologla, riconosciuta ¢ segnalata da scienziati brasiliani ¢ stranieri. Nel 1830 Florence si sposd con Maria Angelica A.M. Vasconcel- los, che conobbe nel 1626 a Porto Feliz (S.Paulo), dove la spedizio- ne stazioné per vari mesi preparandosi per penetrare la regione del Sertao. La coppia si stabili a $40 Carlos (Campinas), piccola loca: lita dell'interno della provincia di S40 Paulo. Bisogna segnalare che i nucle urbani dell interno vivevano in preda alla pid completa ignoranza, nel’orbita delle “fazendas”, ai margini della civilta. Le fazendas erano veri e propri mondi a par- te: latifondl autosufficienti, veri feud! con caratteristiche medie- vali che operavano secondo un sistema di produzione di tipo colo- niale, la cul forza |2voro era costituita dalle braccia degli schiavi. L'intemo del Paese era poco popolato in rapporig alla sua su- perficie, maigrado il numero di abitanti fosse superiore a quello dei centri principali; ancora oggi interno ¢ la fasola litoranea han- no mantenuto la dicotomia che caratterizza il paese: un Brasile eu- ropeizzato lungo la costa e uno “selvatico” all'interno. Fu nella tranquilla cittadina di S40 Carlos, la cui popolazione (nel 1837) contava circa 8700 abitanti, meta dei quali schiavi (4), centro di produzione’di zucchero, lontana dalle maggiori citta ed estranea al progresso industriale - come era tutto il paese - che Florence, a partire dal 1830, diede inizio alle sue prime ricerche e scoperte. II primo del suol lavorl Zoophonie é costituito dal risul- tato dei suol studi sui suoni emessi dagli animali, che aveva stu- diato e osservato durante gli anni trascorsi con la'spedizione nel- la selva, * Ski'momento di pubblicare il sue Saggio si scontrd con la reale inesistenza di officine per la stampa nella sua provincia (5). II gio- vane francese si rose conto degli ostacoli esistanti per il raggiun- gimento del progresso in quella societa schiavista, frutto di seco- lidi disinformazione. Le difficolta relative alla diffusione della co- municazione stampata rappresentavano uno soltanto di quegli aspett inibitori del progresso culturale. Florence risotse il proble- ma ideando un metodo di stampa che chiamé: Poligraphie e, a pro posito dei quale, scrivera anni dopo sul suo diario: “vendo avuto intenzione, nel 1830, di publ di appunti tesi a fare della voce degli animali un nuovo soggetto di studio delle scienze naturali, e vivendo in un paese dove non esiste una tipografia, ca- pii quanto sarebbe stato utile che questa venisse semplificata nei Suoi processi e nelle sue apparecchiature, in modo che tutti po- tessero stampare quanto fosse loro necessari9. Da allora mi dedi cai allo studio dell’arte delia stampa e realizzai che la litografia come é, € come potrebbe essere, nécessita di lastre pesanti, volu- minose ¢ care, ¢ il suo proceso ¢ in ogni caso molto complicato ed esige materiali che si reperiscono solo nelle grandi citta ..."(6). Nel 1832 Florence stabilisce a S40 Carlos la sua aitivita com- mersiale, mettendo in pratica la Poligraphie, il suo sistema di stam- pa di “scritti e disegni”. La Poligraphie di Florence si rilevé utile al punto che lo stesso governo di San Paolo gli ordiné Pincisione di una mappa-itinerat della provincia, secondo i rilevamenti di Daniel Pedro Muller.(7) Parallelemente al perfezionamento costante del suo processo poligrafico - € delle diverse applicazioni che ne derivarono - Flo- rence non tralascié la sua produzione artistica, di tendenza spic- catamente realista. | suoi lavori de! 1832 denotano, nel trattamen- to pittarico, la preoccupazione di captare la luce nelle forme, crean- do un effetto inusitato per quello che riguarda il risultato documen- tario. E il caso dei suoi esemplari “sulla natura”, ottenuti attraver- 0 una tecnica di “vuoti’” nei luoghi destinati a grandi luci e rifles- si. Florence intitolé quelle rappresentazioni: “Tableaux transpa- rents de jour” e gli originali, secondo lui, dovevano essere osser- vati in una stanza oscura, da un’apertura, con l'incidenza diretta della luce del sole. A proposito del materiale da usare come sup- porto per le opere, l'autore suggeriva: '\...) sarebbe meglio, se pos- sibile, che venissero eseguiti su vetro (..), in modo da imitare per- fettamente un paesaggio in oui il sole brilli in tutto il suo splendo- re”. 8) (4) Clr. Deni! Pedro Mel fer, Ensaio dum quedo esiatistico da Provincia ce Paulo, ordenade pelas Leis Provineiaes de 17 de ‘abil! de 1638.¢ 10 de mar $0e 1837, In O Estado de Paulo, $20 Paulo 1923, p11 (@)Perche si apbia un‘idea Salle diificolta che biso- ‘ghava atfrontare por stam pare qualsiasi opera a 8. Paolo, basti segnalare che nel 1820 esistevaun'unica tipografia in tutta la Provincia. (LA oes Aris ted fuk meme...... manoscritto 1897, p. 12 fata, Enselo d'un quado esiatistico...e che! Fite nella prima sdizione, ‘nel 1838; presumibiimente, ful prime libro stampatio nella provincia di S Paulo. (8) Livre g'amnotations et de premiers materiau... 20 luglio 1832, pp.109,110, ar 28 © Gir, Boris Koss0y, Her cules Florence - 1833: a de- Scoborta Isolada da Foto- gratia no Brasil, Livearia Duas Cldades, Sao Paulo 1960, seconds ezine rv sia ¢ aumontata Dalla stanza oscura Florence passé alla camera oscura, il cui principio teorico gli era gia noto. Mesi pid tardi intui la possibilit& di fissare al suo interno le immagini deali oggettl esterni. In real- 48, Florence part dall'csservazione dello scolorimento tivano i tessuti degli indios quando erano esposti al sole. A quel che sembra, soltanto nell'agosto del 1832, Florence ven- ne informato dal giovane farmacista Joaquim Correa de Mello (1816-1877) circa le proprieta del nitrato d’argento. In data 15 gen- naio 1833, come si legge in uno dei suoi diari, trascrisse la prima nota sulla fotografia e, cinguo giorni pit tardi, la relazione della sua prima esperienza con la “camera oscura” (costruita in manie- ra rudimentale) ai cui interno ottenne, dopo quattro ore di esposi- zione, immagine al negativo della sua finestra. Per questa espe- rienza Impiego: “un pezzo Gi carta imbevuto in una debole solu- zione di nitrato d’argento”, Successivamente la prova venne sot- toposta a un lavaggio con acqua per “estrarre il nitrato d’argen- to. Durante tutio il mese di gennaio scrisse a proposito del meto- do con cui le immagini potevano vonire ottenute “nel loro vero sen- so”, si tratt quindi del vero e proprio principio del negative: positivo. Purtroppo non fu mai rilrovata nessuna delle immagi ottenute col proceso della camera oscura. Tratteremo In modo succinto circa le esperienze di Florence con la fotogratia ¢ la ricostruzione che fece dei suoi processi (la sua scoperta é rigorosamente provata), sia per il fatto che l'argo- mento € ampiamente trattato nel mio libro Hercules Florence (9), sia perché tale descrizione tecnica esulerebbe dalle finalit& di que- sto articolo. Gi resta pertanto ca far notare che le indagini di Flo- rence furono centrate, allinizio, sulle possibilita delia fotografia come tecnica alternativa di stampa. La lacuna rappresentata dal- le condizioni in cui si trovava l’arte della stampa in un paese di dimensioni continentali, gli diede le motivazioni necessarie all’e- laborazione delle sue indagini e 1o porto ad esplorare la natura pro- pria della fotografia: la possibilita di ottenere delle copie. Floren- ce raagiunse il suo obiettivo utilizzando delle lastre “matric!” di vetto, ricoperte da una vernice (mistura di fuliggine e gomma ara- bica); col bulino incise scritti e disegni e li riprodusse in copie met- tendo le lastre a contatto con carta sensibilizzata da clorato di argento 0, possibilmente, clorato di oro, ottenendo immagini printout. In mancanza di sostanze che rendessero le copie al clorato di oro permanent o “fissate”, uso l'acqua € luring; per quel- Ie al clorato di argento usd invece 'ammoniaca come fissatore. Utilizz0 @ descrisse tuttavia una grande serie di altri compost! folosensibili. Denomind la sua invenzione Photographie, usd quel termine sul suo diario per la prima volta nel gennaio 1834; questo aweniva ci que anni in anticipo su Herschel ¢ Madler. Le sue esperienze so- no annotate sui suoi diari a partire dal gennaio del 1833. Quando venne a sapere dell’invenzione europea, mandé una co- municazione alla stampa di Rio de Janeiro e di So Paulo, nella quale dichiaré di non contendere 'inverizione a nessuno: “(...) per- che la stessa idea pud venire a due persone”, si lamenté tuttavia della mancanza di mezzi pit sofisticati, aggiungendo che aveva sempre ritenuto molto precarl | suol risultali. In realla Florence non aveva da parte sua capito in quel momento la poriata reale della sua scoperta. E probabile tuttavia che le poche persone illumina- te, esistenti in Brasile in quell’epoca, avessero in ogni caso capi to l'importanza dalle sue realizzazioni N ogni Gaso sorprendente il fatto che, prima che venisse co- municata al mondo, dall’Accademia delle Scienze di Francia, la scoperta dl Daguetre, Florence faceva uso pratico del suol proce- dimenti fotografici all’interno del Brasile, per ottenere in serie stam- pati vari come: diplomi massonici o otichette di farmacia (i cui esemplari esistono ancora e si trovano sotto la custodia di un suo Ritratto di Hercules Florence all’eta di 70 anni. / Portrait of H. Florence at the age of 70 years. Estudio “Photographie Allema’’ Sao Paulo, 1875. 29 30 Hercules Florence. Disegno che rappresenta la partenza di una spedizio- ne mercantile da Porto Feliz per Cuiaba nel 1820. | Drawing of a consig- ment from Porto Feliz to Guiabé In 1830. Porto Feliz 1830 (29 x43 cm). Coll. Cyrillo H. Florence. 1 i } Hercules Florence. Acquaforte che rapprosenta l'intorno dol suo Laborato rio. I personagal in primo piano sono probablimente la moglie Maria Ange- lica ed i figli. Sul fondo, a sinistra, il suo poligrafo e a destra una mappa che contrasta notevolmente con la vegetazione che si intravede da una ti- nestra. / Etching reproducing the interior of his studio. Probably the per- sons are wite Maria Angelica and sons. Bottom lett, his polygraph and on the right a map which contrast with the vegetation in the window. So Carlos wad. (20x 27 om), Coll. Cyrillo H. Florence. 31 32 Apr be tar j Hercules Florence. Disegno che rappresenta un indio Bororo (di fronte ¢ di profilo), realizzato durante la spedizione Lanosdorff alla quale Florence partecipd come disegnatore. | Drawing reproducing an Indian Bororo (in front and in profile). Mato Grosso, september 1827 (25x20 em), Col. Cyi- lo H. Florence. Tale disegno servi come modello peri lavori che in segulto Florence sv 38 per la Poligratia. Eda supporro che il disagro fotagrafato (o ritratio di Botoro), offerto al principe el Jolnville nel 1836, secondo quento afferma Florence nun comunicalo-stamps, fosse una copia fotogratica ottenuta a partire da questo originale. ManoscrittoIMS Livro d’annotatione ot de promiors matériaux, p.131, V° 132, 20 gennaio 1833, data in cul H. Florence realizza i suoi primi esperimenti fotogratici. / At this date Florence made his first photographic experiments. Gall. Amaido Machado Florence. 33, 34 Manosoritto/MS Livre d’annotation et de premiers matériaux, p.156 21 gen- naio 1834. In questa data Florence adopera il verbo photogréphier nella formulazione di una frase, fatto che gli conferisce priorita internazionale ne! confront di tale termine. La parola photographie pud essere trovata, nel fratlempo, a margine dei suoi testi fin dalla sua prima annotazione su questo argomento. / At this time H. Florence uses the varb photographior, which grant him international priority on that term. The word photographie meanwhile may be found in the margin of his papers since his first note on this argument. Coll, A.M. Florence. Hercules Florence. Disegno che rappresenta l’atrezzatura che Florence adoperava per i suoi lavori fotografici. Drawing reproducing the equipment which Florence used for his photographic works. Tale disegno fa parte del manoscritto (Ami des Arts fiuré & luiméme ou Rechorchos et Découvertes our différents sujets nouveaux. Nella figura n°2 (angolo superiore a sinistra) & possibile vedere lo Schema della sua came- ra oscura, Le figure 1 e 2 rappresentano i telai per impressionare le copie per contatto mediante V'azione delia luce naturale. II telaio di legno era di- sposte in direzione del sole per mezzo di supporti regolabili, Nella parte inferiore del talaio & possibile notare una sporgenza che serviva da sup. porto per la matrice (di vetro) che conteneva il disegno. Fra il telaio di le no e la lastra di vetro (che aveva la funzione di negativo) veniva disposta la carta fotosensibile. Sa0 Carlos, 1837 (20,5 x 19cm), Coll. A.M. Florence. 36 Hercules Florence. Disegno che rappresenta un certificato di Massoneria. 1 Drawing teproducing a Masonry Certifeats, S40 Carlos, w.d. (probably 1833) (18,2 27 om). Coll. A.M. Floronco. Questo disegno dotte origine alla sua riproduzione - probabilmente in se. rie - atiraverso | processi fotograficl utilizzati da Florence. Copia fotografica del Diploma di Messonera tilasciato ad H. Florence. / Photographic copy of the Masonry Certificate given to H. Florence. Sao Car- los, w.d, (probably 1833) (20 x 29 cm). Coll. A.M. Florence. Queste originale & una copia fotografica su carta otienula per contatio sotto Vazione della luce solare. / This original is a photographic copy on paper ‘obtained by contact under the action of the solar light. 37 38 Copia fotografica dl et/cnette dl farmacia per H. Florence. Questo origina: le 6 una copia fotogratica su carta ottenuta per contatto sotto lazione della luce solare. / Photographic copy of chemist labels for H. Florence. This original is a photographic copy on paper obtained by contact under the action of the solar light. Sao Carlos, w.d. (probably 1833) (20 x 29,5 om). Coll A.M, Florence. A Phoenix, n. 175, 26 ottobre 1899. Giomale di S40 Paulo, in cui Florence Pubblico il suo primo comunicato-stampa chierendo la sua posizione nei confronti della scoperta della fotografia in Europa. / Newspaper of Sao Pau- lo, which published Florence's first circular to the prass regarding the di- covery of photography in Europe. Reprinted by permission of Emeroteca Julio d2 Mesquito, Istituto Storico e Geografico of Sao Paulo BS 39 40 discendente, Arnaido Machado Florence). Florence cercd con un processo fotografico of stampa di benefi- ciaro un ambiente incolto ¢ arretrato nel quale le possibilita di ri- produzione grafica all’interno del paese erano praticamente ine- sistenti. Vogliamo a questo punto far notare il significato sociale della sua scoperta il cui risultato scaturi da un certo particolare contesto e fu concepita volendolo migliorare. Questa realizzazione, com’era da prevedersi, non avrebbe po- tuto avere delle conseguenze o assere utilizzata per il maglio al- interno di quella societa schiavista, al margin! del progresso In- dustriale e scientifico. La scoperta di Florence passd infatti quasi inosservata all'interno di quella societa, per circa 140 anni rimase come occultata e, fino a dieci anni fa, non fu neppure oggetto di qualche studio un minimo approfondito in termini scientifici. Come dicevamo all'inizio, € necessario che si prenda visione dei testi riguardanti il passato fotografico di altri spazi, oltrech i quelli delle aree centrali, affinché si possa avere una visione com- pleta della traiettoria che é stata seguita dalla fotografia durante il secolo XIX. ‘Senza la conoscenza ela dovuta analisi dei fatti pertinenti all’evo- luzione storica della fotografia nelle aree periferiche, la sua sto- ria, tale com’é ogi conosciuta, continuera a essere parziale @ per- it limitata alle realizzazioni delle aree centrali, la cui stessa sto- Grafia ufficiale si é presa l'onere di consacrare. L’opisodio di Florence costituisce un eccellente esempio di co- me la creativita del’ uomo non si limiti entro determinate frontiers geografiche e che le motivazioni che spinsero all’invenzione della fotografia non furono condizionate esclusivamente dall'apparte- nenza cullurale ai grandi centri, intesi come spazi ideali, per far scaturire la genialita dell’uomo. Al contrario, tali motivazioni pos- sono essere sentite al di la di quegll spazi /deall, perfino nell”“es0- tica” citta di Sao Carlos, all’interno della provincia di S40 Paulo, in Brasila, migliaia di chilometri lontana dalla civilta.

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