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4 Novembre 2010

PADRE CRISTOFORO

Molto realistica è, a mio parere, la natura rappresentata durante il cammino del padre
Cristoforo che non riflette il suo stato d'animo, ma appartiene a una realtà più divina.
Dunque se la terra sarà presto afflitta da una tremenda carestia, questo non è certo un
fatto che riguardi la natura in quanto tale, bensì gli uomini con le loro guerre. Ecco
dunque perché il paesaggio autunnale dell'alba di fra Cristoforo è lieto, con i pampini
rossi e le stoppie lussureggianti. Tuttavia l’alba potrebbe rappresentare ,
metaforicamente, il personaggio: come il sole sale in cielo, per dare inizio ad un nuovo
giorno, così fra Crisoforo sale, umilmente, alla casa di Lucia. Nelle frasi autunnali si
riflette il dolore del personaggio, turbato però dal presagio di ciò che lo aspetta. Nei versi
descrittivi, inoltre è presente un indizio di tipo socio-economico: i gelsi, fondamentali per
la lavorazione del baco da seta. Inoltre, secondo me, è presente un forte richiamo al
cantico della natura di San Francesco (sole, luna, stelle, sereno e nubilio e morte).
Il comportamento del cappuccino è indizio del carattere: è compassionevole, come
dimostrano la sua preoccupazione per Lucia, la sollecitudine con la quale risponde alla
chiamata di lei ed il ringraziamento dei mendichi per la bontà sua e del suo convento in
generale.

Padre Cristoforo è la figura che personifica l'ideale cristiano della carità e del sacrificio.
Tutta la sua esistenza è dominata dall'amore, che lo fa sollecito verso gli umili,
ardimentoso di fronte ai violenti, vedendo, negli uni e negli altri, creature da avviare a
vita eterna dopo il breve cammino terreno.
Per il trionfo della giustizia, Padre Cristoforo non si limita a dare consigli, ma agisce
continuamente. Per questo motivo è uno dei personaggi più ricchi di vicende e di
atteggiamenti.
Dal duello alla conversione fra Cristoforo è al centro del grande motivo della lotta fra il
bene e il male.
Il messaggio di perdono e di amore del cristianesimo, accompagnato dalla fede nell'opera
assidua della Provvidenza. Padre cappuccino, di benestante famiglia di mercanti, era un
uomo sulla sessantina d'anni . Il suo vero nome era Lodovico. Quando muore il padre
egli viene duramente contestato dai nobili della società che non riconoscevano il lui un
signore .
Un giorno mentre sta camminando su una strada incontra un tale di nome Cristoforo.
Quest'ultimo secondo le leggi della cavalleria avrebbe dovuto cedere il passo a Ludovico
ma non lo fa così si scatena un duello nel quale Cristoforo rimane ucciso per mano di
Ludovico .Da allora Ludovico decide di entrare in convento per espiare il suo peccato e
decide di assumere il nome di Cristoforo.
Egli è umile di cuore infatti cerca in tutti i modi di aiutare i due giovani ed anche il suo
prossimo infatti anche sul punto di morte non rinuncia a dare una parola di conforto agli
appestati.
E' favorevole al perdono, ed è contro alla violenza ed alla vendetta infatti quando nel
Lazzaretto Renzo si adira con Don Rodrigo Fra Cristoforo si arrabbia moltissimo e lo
prega di concedere lui il perdono.

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