Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
mi ritrovai per una selva oscura fui, senza accorgermi, in una foresta buia
chè la dritta via era smarrita perché persi la strada giusta.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura E' difficile ( cosa dura ) dire come era
esta selva selvaggia e aspra e forte Questa foresta selvaggia, piena di ostacoli e
che nel pensier rinova la paura! impenetrabile
La quale al solo pensarci mi ritorna la paura.
Tant'è amara che poco è più morte; ma per E' così sgradevole che se lo fosse stato di più
trattar del ben ch'i' vi trovai, dirò de l'altre cose sarebbe uguale alla morte; ma per descrivere il
ch'i' v'ho scorte. buono che io trovai, devo dire anche le altre cose
( quelle brutte ) che scoprì.
Io non so ben ridir com'i' v'intrai, Non so spiegare bene come entrai nella foresta
tant'era pien di sonno a quel punto visto che ero così assonnato che la strada giusta
che la verace via abbandonai. ( della verità) abbandonai
Ma poi ch'i' fui al piè d'un colle giunto, Ma poi che io fui fui giunto alle pendici ( ai
là dove terminava quella valle piedi ) d'un colle, vicino a dove terminava la
che m'avea di paura il cor compunto, valle ( dove c'era la selva) che mi aveva punto
( fatto male ) di paura il cuore.
guardai in alto, e vidi le sue spalle Guardai in alto e vidi la sommità del colle
vestite già de' raggi del pianeta irradiate gia' dai raggi del sole(forse e' la luna,
che mena dritto altrui per ogne calle. visto che poco piu' avanti descrive l'alba) che
manda ciascuno sulla retta via.
Allor fu la paura un poco queta In quel momento la paura si calmò un poco
che nel lago del cor m'era durata la quale era restata nel cuore
la notte ch'i' passai con tanta pieta. quella notte che io passò con tanta angoscia
E come quei che con lena affannata uscito fuor E, come i naufraghi che con il respiro affannato
del pelago a la riva si volge a l'acqua perigliosa e appena uscito dall'acqua si voltano per guardare
guata, il mare pericolosa e guata ( che ti fissa )
così l'animo mio, ch'ancor fuggiva, si volse a Così il mio animo, che ancora scappava, si volse
retro a rimirar lo passo che non lasciò già mai indietro a guardare il passo che non lasciò vivo
persona viva. nessuno.
Poi ch'èi posato un poco il corpo lasso, Poi che io ebbi riposato un po' il corpo stanco,
ripresi via per la piaggia diserta, ripresi a camminare per il pendio desolato,
sì che 'l piè fermo sempre era 'l più basso. in modo che il piede fermo era quello piu' basso
( indica la salita: quando si sale ad esempio una
scala, il piede fermo e' sempre quello piu' basso
perche' quello che si muove e' quello che cerca
di salire il gradino )
Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta, Ed ecco, quasi al cominciare della salita,
una lonza leggera e presta molto, una lonza ( felino tipo leopardo o pantera )
che di pel macolato era coverta; snella e molto veloce,
la quale era coperta di pelo maculato.
e non mi si partia dinanzi al volto, E non si allontanava da me,
anzi 'mpediva tanto il mio cammino, anzi impediva il mio cammino,
ch'i' fui per ritornar più volte vòlto. che io pensai di tornare indietro più volte
Temp'era dal principio del mattino, Era l'alba e il sole saliva in cielo con quelle
e 'l sol montava 'n sù con quelle stelle stelle che erano con lui quando Dio
ch'eran con lui quando l'amor divino
mosse di prima quelle cose belle Mosse per la prima volte il mondo
sì ch'a bene sperar m'era cagione ( costellazione dell'Ariete per gli studiosi )
di quella fiera a la gaetta pelle così che avevo ragione di sperare di battere
quella fiera con la pelle a macchie.
l'ora del tempo e la dolce stagione; L'ora mattutina e la primavera non riuscirono a
ma non sì che paura non mi desse far si ch’io non restassi nuovamente atterrito
la vista che m'apparve d'un leone. all’apparizione di un leone.
Questi parea che contra me venisse con la Questo pareva che venisse contro di me fiero e
test'alta e con rabbiosa fame, sì che parea che con una fame rabbiosa, tanto che sembrava che
l'aere ne tremesse. anche l'aria lo temesse.
Ed una lupa, che di tutte brame Ed una lupa che nella sua magrezza sembrava
sembiava carca ne la sua magrezza, carica di tutte le brame ( desiderio ardente )
e molte genti fé già viver grame, e fa vivere infelici molta gente.
Questa mi porse tanto di gravezza Questa mi mise tanta angoscia col suo sguardo
con la paura ch'uscia di sua vista, che io persi la speranza di raggiungere la cima.
ch'io perdei la speranza de l'altezza.
E qual è quei che volontieri acquista, E come quello che guadagna volentieri quando
e giugne 'l tempo che perder lo face, arriva il momento di perder ogni suo pensiero
che 'n tutt'i suoi pensier piange e s'attrista; piange e si rattrista,
tal mi fece la bestia sanza pace, Questo mi fece la bestia senza pace che
che, venendomi 'ncontro, a poco a poco venendomi incontro a poco a poco
mi ripigneva là dove 'l sol tace. mi respingeva verso la selva oscura ( dove non
c'e' il sole).