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FOTO
Ipogei Lagrasta
Grazie all’Alternanza Scuola/Lavoro ci è stato possibile
visitare i siti archeologici di Canosa di Puglia : “ Ipogei Lagra-
sta, Ipogei del Cerbero, Ipogeo dell’Oplita, Ipogeo d’Ambra,
Basilica di San Leucio e Palazzo Sinesi”.
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La XII Settimana della Cultura
di Gerardo Metta
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A TAVOLA NELL’ ANTICA CANOSA
Sympósion Kanusĩnon
di Antonio Baldassare
Al circolo la „‟ LA FENICE ‟‟ il giorno 16 aprile c‟è stata l‟inaugurazione della XII settimana
della cultura. Durante la serata è stato presentato al pubblico il progetto di valorizzazione
dell‟ipogeo di vico San Martino, in un complesso archeologico situato nei pressi di corso Gari-
baldi.molto interessante è stata la visione di un filmato che riguardava un ricostruzione in 3D del
sito archeologico di vico san martino.Dopo una serie di interventi di esperti e dopo la presenta-
zione del programma degli eventi che si sarebbero svolti dal 16 al 25 aprile è giunto il momento
della presentazione dell menu realizzato per il buffet che ha chiuso la serata.Questo menu è
stato basato sugli alimenti presenti nell‟antichità nel nostro territorio ed è stato elaborato da noi
studenti con l‟aiuto del prof. Mario Conversano in collaborazione con l‟esperto della Dromos.it,
il dottor Luigi Di Gioia. L‟alunno Metta Gerardo ha presentato il menu che era cosi composto :,
Melas Zomos con maza d‟orzo, Focaccia di Diomede, Kylix- bevanda a base di vino Rosso Ca-
nosa DOC . di seguito sono riportate le ricette. Questo menu è stato molto apprezzato dalla
gente in quanto si recava dall alunno Metta Gerardo per congratularsi del lavoro svolto.Infatti lo
stesso menu è stato presentato in alcuni ristoranti della zona durante la settimana della cultura.
Alcune fasi
della
preparazione
FOCACCIA
DI
DIOMEDE
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LE NOSTRE RICETTE
della classe 3Ak
Kylix
Ingredienti:
Vino “Rosso Canosa DOC”
Miele di Millefiori
Stecca di cannella
Timo fresco
Procedimento:
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Approfondimento/1
6
Approfondimento/2
Dagli stessi etruschi più ricchi ai quali «le possibilità economiche e le necessi-
tà del decoro gentilizio lo consentivano» giunse a Roma l'abitudine di nutrirsi
di un cibo più variato e ricco di proteine costituito sia da selvaggina che da
animali di allevamento.
Quando poi Roma entrò in contatto in età ellenistica con i Greci della Magna
Grecia da loro imparò ad apprezzare i frutti dell'olivo e della vite che aveva
usato fino a quel momento soprattutto per i riti religiosi.
A partire dall'età di Augusto, con la conquista dell'Oriente e gli intensi rappor-
ti commerciali con l'Asia arrivò a Roma «tutto quanto la terra produce di bello
e di buono» e l'alimentazione romana si raffinò: al cibo inteso come puro so-
stentamento cominciò in epoca imperiale a sostituirsi, anche con l'uso delle
spezie e dei profumi, il gusto e la cultura del cibo, passando dalla pura ali-
mentazione ai sapori.
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Visitando Città di Castello
di Angela Minervini
Studenti dell’I.P.A.A
Vedendo questa città sono rimasta colpita dal suo fascino rinascimentale.
Con i suoi musei e il suo Duomo. Le car-
ceri si trovano vicino al Palazzo Vescovi-
le e la chiesa vicino al Palazzo Munici-
pale; questa particolarità suscita curiosi-
tà per molti visitatori.
Questa cittadina è ricca di arte anche
grazie alla sua pinacoteca, che offre una
suggestiva galleria di quadri e belle arti.