1984 è un romanzo scritto nel 1948 e pubblicato l'anno seguente, di George
Orwell. L'autore Orwell, nato in India nel 1903 da padre angloindiano e madre di origini scozzesi, si trasferisce nel 1907 in Inghilterra, dove viene educato in prestigiosi college; nel 1917 viene ammesso ad Eton, dove avrà come insegnante Aldous Huxley. Nel 1922 però, abbandona gli studi e si arruola nella Polizia Imperiale in Birmania. Disgustato dall'arroganza e dalla repressione che il suo ruolo gli impone, si dimette nel 1928, nello stesso anno parte per Parigi, dove, seppur pubblicando articoli su Le Monde, rimane senza un soldo e deve sobbarcarsi lavori umilissimi. Nel 1936 sposa la sua compagna da un anno, Eileen O'Shaughnessy, nella chiesa di Wallington, Hertforshire, sebbene entrambi si dichiarassero agnostici. Durante la Guerra Civile Spagnola, Orwell combatte contro Francisco Franco sul fronte aragonese, ma viene ferito e rientra in patria. La ferita lo rende leggermente inabile, e durante la Seconda Guerra Mondiale riesce ad arruolarsi solo nella Home Guard, una milizia territoriale. Nel 1944 adotta un bambino, mentre l'anno seguente si dimette dal ruolo di direttore del Tribune, periodico di sinistra, e diviene corrispondente di guerra per l'Observer; nello stesso anno muore la moglie Eileen e viene pubblicato il suo primo romanzo di successo: La fattoria degli animali. Nel 1947 si trasferisce con il figlio a Jura, nelle isole Ebridi, ma Orwell è indebolito a causa della tubercolosi e il clima non giova alle sue condizioni. Due anni più tardi, nel 1949, si risposa con Sonia Bronwell, redattrice di Horizon, e si dedica alla sua opera più celebre, 1984. Muore l'anno successivo, il 1950, in un ospedale di Londra, a causa del cedimento di un'arteria polmonare, a soli 46 anni. Il genere 1984 viene inserito nel genere della distopìa, o “cacotopìa”, in pratica, contrariamente all'utopìa, che ci mostra la meta che vorremmo raggiungere, la distopìa ci mostra la meta che vorremmo non raggiungere, una destinazione sbagliata dei fatti, che di solito viene raggiunta “spontaneamente”, a seguito di continui peggioramenti della situazione. L'ambientazione Il romanzo ha una trama del tutto inventata, è ambientato in un'ipotetica Londra del 1984, in cui i grandi e squallidi palazzi-alveare e il degrado della periferia sono il simbolo di un degrado generale nella società: la Terra è ormai divisa in tre grandi potenze, l'Oceania (che comprende le Americhe, l'Australia, le isole dell'Atlantico e quindi la Gran Bretagna, e una parte dell'Africa meridionale), l'Eurasia (Europa ed Asia settentrionale), e l'Estasia (Cina, Giappone, e parti non ben definite di Manciuria, Mongolia e Tibet), che sono perennemente in guerra tra di loro, non per conquistare l'Africa settentrionale o i restanti territori liberi, bensì per sfruttare la guerra stessa come strumento di controllo totale sulla società. In Oceania, questo controllo capillare si realizza attraverso il Grande Fratello, un personaggio ritratto su grandi manifesti appesi ovunque, recanti anche la scritta “Il Grande Fratello vi guarda” che riesce a spiare nelle case di ogni persona tramite teleschermi e telecamere installati in ogni appartamento. L'ideologia dominante in Oceania è il Socing, abbreviazione di socialismo inglese in Neolingua, una lingua inventata appositamente dall'organo che ha in mano il potere, il Partito, per rendere “più semplici” i pensieri della popolazione, e in particolare dei Prolet, e renderla quindi più ignorante al tempo stesso. Il Socing ha tre principi fondamentali, che vengono ribaditi più volte: l'ignoranza è forza, la guerra è pace, la libertà è schiavitù. La divisione sociale in Oceania è così organizzata: circa l'85% della popolazione è rappresentato dai Prolet, che costituiscono la forza lavoro, considerati una massa insignificante, a livello degli animali, e che quindi, seppur vivendo in miseria come il resto della popolazione, hanno dei “privilegi”: nelle loro case non sono installati i teleschermi che controllano le azioni dei cittadini, e non sono obbligati a prendere parte alle manifestazioni del Partito. Il resto degli abitanti dell'Oceania fa parte del Partito, che si occupa dell'amministrazione, tramite quattro Ministeri, i cui nomi sono un paradosso rispetto al compito che svolgono: il Ministero della Pace infatti si occupa dell'organizzazione militare dell'Oceania, quello della Verità organizza l'informazione e la propaganda, quello dell'Abbondanza controlla l'economia organizzata dell'Oceania, e infine quello dell'Amore soddisfa la necessità di reprimere ogni sintomo di dissenso contro il Grande Fratello e contro il Socing. Il Partito si divide a sua volta in Partito Esterno e Partito Interno; i membri del Partito Esterno sono privi di compiti particolarmente gravosi nella burocrazia e nella politica, e devono inoltre indossare sempre una tuta blu da operaio, che si ricollega alle radici socialiste del Socing, e consumano alimenti poveri e surrogati: il gin e le sigarette sono di qualità pessima e al posto dello zucchero usano saccarina. I membri del Partito Interno rappresentano il 13% della popolazione. Solo il 2% di essa va a costituire il Partito Interno, che rappresenta l'aristocrazia all'interno del Partito stesso, e la fascia più privilegiata della popolazione. Nelle case dei membri del Partito Interno si consumano tutti i generi alimentari di cui sono privati sia i membri del Partito Esterno che i Prolet: dal caffè non sintetico al vero gin, fino a sigarette di qualità e allo zucchero al posto della. Sono serviti nelle loro confortevoli abitazioni, da almeno due maggiordomi. Vestono con una tuta nera e possono spegnere, seppur per un breve periodo di tempo, i teleschermi che li sorvegliano. Esiste poi un organo speciale, la Psicopolizia, che si occupa di arrestare e punire chiunque commetta uno psicoreato, cioè chiunque formuli pensieri, frasi, o compia azioni che vadano contro i principi del Socing e contro la figura del Grande Fratello. I personaggi e la trama Il protagonista del romanzo, Winston Smith, è un uomo solo, di circa trentacinque anni, separato dalla moglie, che lavora al Ministero della Verità, con il compito di riscrivere i documenti storici, censurando qualunque informazione gli venga passata dai superiori che non rispecchi la linea imposta dal regime. Winston non ha amici, e sul posto di lavoro si limita a parlare coi colleghi della Neolingua o dei dati divulgati dal Ministero dell'Abbondanza. Tuttavia riesce a lenire la solitudine e la piattezza della sua vita con un desiderio di libertà e ribellione al Partito, che concretizza acquistando, in un negozio Prolet, un quaderno su cui comincia a scrivere un diario della propria protesta contro il Partito e il Socing. Una delle frasi chiave, che verrà in seguito ripresa recita: “Libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro.” Winston è anche fermamente convinto che la speranza di un cambiamento, un miglioramento futuro, risieda tra i Prolet. Camminando nel loro quartiere, in periferia, si ritrova di fronte al negozio in cui, mesi prima, ha acquistato il diario: il proprietario, un tale signor Charrington, mostra a Winston una stanza priva di teleschermo, proprio sopra il negozio, ed esprime la volontà di affittarla. Viene poi introdotto il personaggio di Julia, la co-protagonista: una ragazza di circa venticinque anni, che lavora al Ministero della Verità come creatrice di materiale pornografico per i Prolet. Dopo un fugace incontro in un corridoio, quando Winston la aiuta a rialzarsi dopo una caduta, lei gli fa arrivare un biglietto su cui è scritto “Ti amo”. Finalmente, una settimana più tardi, riescono ad incontrarsi in mensa e a parlare. Si mettono d'accordo sul loro primo appuntamento. Julia viene descritta come una ribelle, ma al tempo stesso non le importa molto di ciò che il Grande Fratello o il Socing impongono. È comunque una ragazza piena di vita, e riesce a far star meglio, psicologicamente e fisicamente, Winston. La relazione tra Winston e Julia è proibita dalle regole del Socing, che prevede che le coppie abbiano rapporti sessuali solo dopo il matrimonio, e con lo scopo di “produrre materiale nuovo per il Socing”, questo spiega e conduce alla mancanza di sentimenti forti come l'amore, l'affetto, la passione, almeno tra i membri del Partito, che a causa della ideologia del Socing perdono addirittura il senso della famiglia: ne sono un esempio i vicini di Winston, i Parsons, una coppia con due figli; la bambina arriva a denunciare il padre alla Psicopolizia perché l'ha sentito bisbigliare nel sonno contro il Grande Fratello. Insomma, con non poche difficoltà tra Winston e Julia si crea una relazione che si consuma principalmente nella stanza affittata alla coppia dal signor Charrington, nel quartiere Prolet. La coppia riesce anche ad avvicinarsi ad O'Brien, un membro del Partito Interno, che Winston crede faccia parte della Confraternita, un'organizzazione guidata dalla sconosciuta figura di Emmanuel Goldstein, che si schiera contro l'ideologia del Socing, del Partito e del Grande Fratello. Winston riesce ad accordarsi per fare visita a casa sua con la compagna. Qui, la coppia si rende conto dei privilegi di cui godono i membri del Partito Interno, tra i quali il maggiore è forse quello di poter spegnere il teleschermo. Winson presto ha la conferma delle sue ipotesi: O'Brien “inizia” i due alla Confraternita con domande sui sacrifici che sono disposti a fare, e promette loro di far avere a Winston una copia de Il libro, un lavoro di Emmanuel Goldstein che è considerato il fondamento dell'ideologia della Confraternita. E proprio mentre, sdraiati sul letto nella stanza affittata al signor Charrington, leggono questo libro, si realizza il loro peggiore incubo: uno dei quadri appesi alle pareti nasconde in realtà un teleschermo, e il signor Charrington un membro della Psicopolizia. Winston si risveglia tempo dopo in una cella, insieme ad altre persone, senza sapere né dove si trovi, né che ora sia. Pensa di essere nel Ministero dell'Amore, e ne ha la certezza quando uno degli uomini presenti viene prelevato e portato nella famigerata Stanza 101, in cui, si dice, si trova la paura più grande di ogni uomo. Rimasto solo in questa sorta di “sala d'aspetto”, Winston viene raggiunto da O'Brien, che si rivela un membro del Partito, senza alcuna idea rivoluzionaria in mente, e viene picchiato ripetutamente, anche con manganelli, alternando i pestaggi agli interrogatori. Winston si risveglia sdraiato su un tavolo, dove viene sottoposto da O'Brien ad una serie di domande su quello che Winston pensa sul Partito e sull'esistenza, interrotte da scariche elettriche ogniqualvolta Winston, nelle sue risposte, va contro ai principi e alle ideologie del Socing; questo costituisce l'“apprendimento”, la prima fase della terapia del lavaggio del cervello, secondo la Psicopolizia. La seconda fase, la comprensione, avviene con una “chiacchierata” tra Winston ed O'Brien sui meccanismi tramite i quali il Grande Fratello attua il potere ed il controllo assoluto sulla vita di ogni abitante dell'Oceania. A questa, segue un periodo di pausa di qualche giorno, in cui Winston è rinchiuso in una cella. Infine, arriva il momento della terza ed ultima fase del ciclo di lavaggio del cervello: l'accettazione, che avviene nella Stanza 101. Winston viene legato ad una sedia tramite delle cinghie, e capisce cosa significhi la frase “Nella Stanza 101 c'è la peggiore cosa del mondo” quando O'Brien fa portare dentro una gabbia divisa longitudinalmente, in cui sono rinchiusi due topi; un'estremità della gabbia è chiusa da una specie di maschera. A poco a poco, la gabbia si avvicina alla faccia di Winston, che all'ultimo momento urla: “Fatelo a Julia! Fatelo a Julia!”; a queste parole O'Brien fa chiudere la porta della gabbia. La narrazione riprende qualche mese più tardi. Winston si trova in un bar, e distrattamente scrive nella polvere del tavolino “2+2=5”; ripensa al suo primo ed ultimo incontro con Julia dopo il lavaggio del cervello, che anche lei deve aver subìto. Il teleschermo presente nel bar annuncia la vittoria di un'importante battaglia, e Winston si ritrova a festeggiare con tutti i presenti: come recita l'ultima frase del libro “ora amava il Grande Fratello”. L'intenzione dell'autore Sebbene l'autore non esprima direttamente la propria opinione, si individuano chiaramente i problemi denunciati dalla società fittizia del libro: in primo luogo la mancanza di privacy, di libertà d'opinione, che nel romanzo sono negate dai teleschermi; la progressiva perdita del senso della vita, che si riduce ad una sequenza di azioni, e di conseguenza la chiusura del cuore e della mente ai sentimenti, alle emozioni, da quelle più forti a quelle più deboli. L'autore si limita, nella narrazione, a descrivere i personaggi, senza lasciar trasparire i sentimenti provati verso l'uno o l'altro. Orwell ha soddisfatto, scrivendo questo libro, il bisogno di schierarsi contro ogni forma di totalitarismo. L'uso della lingua Il narratore è esterno ed onnisciente, non si rivolge mai né ai lettori, né ad una terza persona, e narra i fatti in terza persona. Il linguaggio è moderno, ed i concetti sono espressi chiaramente, i fatti narrati in un registro informale; nella descrizione del lavoro di Winston e Julia, oltreché nel ciclo del lavaggio del cervello perpetrato da O'Brien vengono utilizzati termini tecnici relativi alle strumentazioni utilizzate. Il tono è realistico durante tutta la narrazione, anche se, durante il delirio di Winston dovuto alle percosse e all'elettroshock, il confine tra la realtà e l'immaginazione, il sogno è molto sottile.