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NOME: . . . . . . . . . . . . . . . . . MATRICOLA: . . . . . . . . . . . . . . . . .

Corso di Laurea in Matematica, A.A. 2009/2010


Analisi Reale e Complessa, Test del 04.12.2009

1) Verificare o smentire il passaggio al limite sotto il segno di integrale :


Zπ/2 √ Zπ/2 √ 
1 x 1 x
lim sin dx = lim sin dx .
n→∞ x n n→∞ x n
0 0

2) Siano 0 < a < b . Applicando il teorema di Fubini alla funzione


[ 0, +∞) × [ a, b ] ∋ (x, y) 7−→ e−xy ∈ R
si calcoli l’integrale
Z+∞
e−ax − e−bx
dx .
x
0

3) Definiamo la funzione differenziabile ϕ : R2 \{0} −→ R2 \{0} tramite



ϕ(x, y) = x2 − y 2 , 2xy .
(1) Si trovi ϕ−1 (E) per il disco unità chiuso senza il centro
E = {(u, v) ∈ R2 ; 0 < u2 + v 2 ≤ 1} .
(2) Si verifichi che
Z

|E | =
6 detJϕ (x, y) dxdy .
ϕ−1 (E)
(3) Si spieghi, perché in questa situazione la formula di cambiamento
di variabili non funziona.

1
Soluzioni:

1) : Le funzioni

 πi 1 x
fn : 0, ∋ x 7−→ sin ∈ [ 0, +∞) , n≥1
2 x n
sono continue e convergono puntualmente alla funzione f ≡ 0 . Poi

1 x 1 1
0 ≤ fn (x) ≤ = √ ≤ g(x) := √ , n≥1
x n n x x
 πi
e la funzione g : 0, ∋ x −→ [ 0, +∞) è integrabile :
2
Zπ/2 π/2 r
1 √ π
√ dx = 2 x = 2 < +∞ .
x 2
0 0

Cosicché il teorema della convergenza dominata implica che


Zπ/2 Zπ/2
lim fn (x) dx = f (x) dx = 0 .
n→∞
0 0

2) : Applichiamo il teorema di Tonelli alla funzione positiva continua e−xy ,


integrando prima rispetto ad x e poi rispetto ad y :

ZZ Zb  Z+∞ 
−xy −xy
e dxdy = e dx dy
[ 0,+∞)×[ a,b ] a 0

Zb  +∞  Zb
e−xy 1
= − dy = dy

y y


a 0 a
b
= ln .
a
In particolare e−xy è integrabile sulla semistriscia [ 0, +∞) × [ a, b ] .
Applichiamo ora il teorema di Fubini, integrando prima rispetto ad y
e poi rispetto ad x :

2
ZZ Z+∞ Zb 
−xy −xy
e dxdy = e dy dx
[ 0,+∞)×[ a,b ] 0 a

Z+∞ b 
e−xy
= − dx

x
0 a

Z+∞
e−ax − e−bx
= dx .
x
0
Risulta che
Z+∞
e−ax − e−bx b
dx = ln .
x a
0

3) : Per (1) :
2 2
ϕ−1 (E) = (x, y) ∈ R2 ; 0 < x2 − y 2

+ 2xy ≤1
= (x, y) ∈ R2 ; 0 < x4 − 2 x2 y 2 + y 4 + 4 x2 y 2 ≤ 1

2
= (x, y) ∈ R2 ; 0 < x2 + y 2 ≤ 1


= (x, y) ∈ R2 ; 0 < x2 + y 2 ≤ 1


=E.
Per (2) :
| E | è l’area del disco unità chiuso senza il centro, cioè l’area π del disco
unità.
Per calcolare ZZ

detJϕ (x, y) dxdy
ϕ−1 (E)

calcoliamo prima detJϕ (x, y) :


∂ 2 ∂ 2
 
(x − y 2 ) (x − y 2 )
detJϕ (x, y) = det ∂x∂ ∂y
 
∂ 
(2xy) (2xy)
∂x ∂y
 
2x − 2y
= det = 4 (x2 + y 2 ) .
2y 2x

3
Perciò, usando le coordinate polari ρ e θ , otteniamo
ZZ ZZ
4 (x2 + y 2) dxdy

detJϕ (x, y) dxdy =
ϕ−1 (E) 0<x2 +y 2 ≤1

Z1 Z2 π
= 4 ρ2 ρ dθ dρ
0 0
Z1
= 2π 4 ρ3 dρ
0
= 2 π 6= π = | E | .

Per (3) :
La formula di cambiamento di variabili non ha funzionato perché la
funzione ϕ non è iniettiva. Infatti, (x, y) e (− x, − y) hanno la stessa
2 2

immagine x − y , 2xy ed ogni punto di E è l’immagine di due punti
di E :
Per ogni (u, v) ∈ E il sistema di equazioni
 2
x − y2 = u
2xy = v
ha esattamente due soluzioni :
 r √
 u + u2 + v 2
x = ±

2 se v 6= 0 ,
 y = v

2x
 √
x = ± u
se v = 0 , u > 0 ,
y = 0

x = 0√
se v = 0 , u < 0 .
y = ± −u
Perciò, passando da E a ϕ−1 (E) , ricopriamo
ZZ due volte il disco unità

senza il centro e questo spiega perché detJϕ (x, y) dxdy è il doppio
ϕ−1 (E)
di | E | .

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