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RIVISTA MARITTlMA

MENSll.E DElLi l\1ARINA MnITARE DA.L 1868



QUALI SOLUZJONI PER IL CONFLITTO INTER·ETNICO

,.,

APR'ILE 2000 (Estratto)

ARTE E POUnCA i\lILlT~~1

.;

QUALI SOLUZIONI PER IL CONFLITTO INTER-ETNICO

Una panoraniica setia eben documentata sulle possibili conch {sian i di tali tipi eli conflitto

Un carahiutere dellfPTF di gllardia nellarea di Brclro. Pili/to nodule del corridoio della Posarinu,

RICCA .. RDa CAPPELLl

Anche 5<:' gli attori, le dinarnichc c le cause dei conflitri inrer-etnici sana ormal hen conosciuri (vds schema sinterico a pag, 21), purtroppo non 10 sono a ltrettanto i merodi til sol uzionc, data IZI difficolta eli rrasforrnare i conflirti didentiia in conflirri dintcresse risolvibili con strumenti negoziali. Se :,;i parte dal presupposro che la dellagraxione del conflirto inrer-etn ico avviene eli lrequente in seguuo a una, celta delibera[~1 dell' elite cI i ricorrere all 'etno-nazio-

nalismo per maotenere-rafforzare 1<1 propria posizione eli corna ndo rnessa in pericolo da scelte economiche sbagliate, dal crollo dell'ideolog ia pol irica ufficiale, dalla g]Ob,11izzazione. ecc .. Ovviume nre , run anche accadere che II conflitto im er-etnico sia provocato dal basso, da gruppi organizzati non al potere che mirano a una riallocazione delle risorse (siario esse econorniche. pelitiche 0 eli altro genere), A questa proposito e interessante rilevare che.

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RJVIST A 1\ JARlIT! /v1 A Aprile 2000

AIfIT F I'OLITIC-,,'\ j\ULIT~HI:

QII{fIi solu iioui per if conflittu iutcr-ct nico

11/ cantbiuiere a/,pIl11{'1I(,II/e ill 111"1,-" .h p,,/i:/d della lr],,'lpcl' III til/II ,11 .I/u'/II/'

pur SL' gli imprendirori l'lnlCI .utizz.mo il confronto arrnaro per Ill()ti\ i dinteresse, una volta che la popolazion« L' convinta eli stare lou.mdo Ill'!' luftc-rm.rzionc della propria idcnt it.: etnic:i. risulta spesso dilficile pl'r Lt dirig\:nz:1 ncgozi.ire per risolvcre il n mtr.rsto. .... i tr.ut.i dellajrappola del s.urilicio: I'din: nun PUC) rinunciarc- - pvna l.r perdiu della posizione soci.rk. - :1 ortcncrequello per cui la popolazionc il:1 s.icri-

I'ic.u o v it e UIlLIIlL' l' risorse in gran quantit.t (H\,:I n 199':; J. Percio in futuro, specialmenn- nelle tusi iniziali dci conflitti inte-r-etnici. c' .iuspicabile che la cosicldvtta l( 11llU nita inter naz« Jl1:I!e sirnpegni. in misur.i maggiore eli quanto Iauo Sin()LI. :t trovare straregie in graclo di h\ orin- gli elernenti cragioncvoli- Per csvrnpio. quando s i profil.i un confliuo violc nto tra ernie si ussistv in gener« (d:1 una parte e dallaltra i al- 10 scutenursi ck-llu lotta per I'egernoniu tra le diverse- .mimc: del nascente Il1O\"imenlo ctnico. In tal caso. spesso /11111 soltauto i cla/erc/lli contest! situa:tonali teudono (/ orientare rerso dtrets! tipi eli l('lItle/: nut ancbe - e reciprocamcntc - ditcrs! candidatt alia IClIdersbip U'/'UIIIII eli plasmare i contesti sitnaz ionalt c- lu pcrcezione degli stessi alfiru: eli [mnnuorerc le proprie titendicaztont (' {/,\pir(/:::.iolli" (Rothschild ll)li1: 1'-).2), ()uinlii, conoscere in ternpu !t.:. l,lr:lllvri.-;licllc personali degli attori l(lI .i li :IIlILI :1 c.rpire quuli eli essi v.m n o "")SIl'llllli c' qu a l i osteggiati lh,lI1lio uuu ,:..:Ii .... 1 ru menti politici, mil iuri eli t'l \ )n\ nuici ad.un. E cia rilevarcche. UI\()ILI, nu-tocli vcoperti ( intimid.rz.iorie. corruz io nv. ccc.: possol10 .iiut.m- il PJ'()l"l· ... S() eli risoluzionc-riduzione dl'1 conlliuo t Rvan 199";), La Glrota dell'l'sili() clor.uo per allontanare in Ill: I nicr.i ind: )1()J't· lattore non gr.idito (:lssicLJr:ILI per esempio al presidenIt' Iilippino :\I;trcos c n llha it iano Cedr.is : PU<) L'SSl'J'l' ()llert:1 anche a person~lggi minori. potenzialrnente in gr:l<'!o di prov- lLllt' d.mni gu\'i, L'n simile approcxio d:t1 ricco .il mann" se ha sueceSS() e SL' impvdisce agli esiliati volontu ri eli continuare a influerizare a dist.mz.i gli c-vc-nt i interni nel Paese d'origim-. pcrmeue di ottenere il massi-

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R!\lST.-\ :\li\RITTL\I.-\ ,If'rile lOt H I

ARTE E POLmCA J\1IL1TAHE

Quali soluzioni per il conflitto intcr-etnico

1--'£ DlECI PRINClPAlJ CAllSE DELLA POllTICLZZAZIONE cON-iuITUALE DmLETNL-\ (SCHEMA ADATTATO E AMPLIATO DA ZARINSKI- 1989).

(fIeI/O dimostrazione.

Diffusione di dourine di autodeterminazione. esempi di dccolonizzazione altrove. Declino della S/ato-IUlZiOIlI!..

Diminuzione dei vantaggi collcgau all'appartenere a uno staro multinazionale. Indebolimento dell'autorita centrale ( doruto (I crisi economica. guerra esterna, ecc.).

Si apre una -fincstra- di opporrunua per ottenere concessioni D, nddirittura. tentare la secessione. Cultura e posizione economica a riscbio.

L'imrnigrazione massiccia eli pcrsone di etnia diversa minaccia 1:1 sopravvivcnza culturalc 1.'/0 ceo- I nomica degli indigent.

Elites tradizionali indecadenza. I

L,- elites tradizionali perdono 10 prevedono di perdere) eli importunza in campo politico 1.'/0 econornico.

Politico ~liscril1/illatori{~ del gOl'er/1O c:eIJlmle. .. . ,. . I

L'aurorita centrale lavorisce alcuni del gruppi enuci present! sui terruono (per eserupio, negando Ie 'pari opportunira- nelle possibilita di ascesa sociale, faccndo pagan- in tasse a un'etnia pill di quaruo cssa riccve in heni l' servizi. eel' ).

Memorie storicbe di riolenzc Ira etnie. di repression! subite CUI parte tiel goterno centrale o d'in-

dipendenza perduta. ,

I Una lunga sroriu di violenzc c reprcssioni govcmativc ha uninllucnza radicalizzatrice e spinge I a

I popolazione ad acccttare I .. violenza quail' merodo di 101la.

Nt/111m dalla risposta goteruatira aile domande delle minorauaa etuica. II governo pub inccnti- I varc lestremismo ernico rifiutando it dialogo c Ie concessioni. oppure. al contrario, cedendo frettolosamcnte aile richicste della minoranza.

Si afferma 1111 -dilemnut del/a sicnrezza- tra lc etnie

Un gruppo etruco compte delle uzioni per aumentare la propria sicurezza (acquisti di armi, fortifi-

( I cazioni, t:L'C.) ell esse vengouo pcrcepue dall'ctnia contrapposta quali fossero prcparativi d'attac- I , co. Cosicche l'altra etnia si scnre minacci.ua e precede anchessa al riarmo. innescando una spira-

I Ie negauva di azione-reazione.

I, Forti interessi .n orgllllizz{~ziol/l stala/,.· e 110 (ad esempio. imprese ecanonticbc trausnazionali. I gruppi criminali. Stati coufiuanti, ecc.)

Alcune organizzazioni (statuli e no) deridono di alimeruare e innescare loclio inter-emico per it I I conscguimento clci propri fini.

mo risultaro con il 1111111J110 sforzo. Risultato, quesro, cerro non disprezzabile dato che i polit ici occidcnru I i .icccttano malvolentieri l'ipotesi di passare alia storia per averc autorizza to II na missione militate chc ha comporuuo perdite in virc um.me Ira i propri soldati. E nccessario osservare. peri}, come occorra supcrare lin problema morale prelirninarmentc alia scelta di lin talc tipo eli strarcgia d'azione dat o chc spcsso i soggerti interessati si sono rcsi responsahili di ani criminal! e eli violnzioni dci diriu i umani durante la loro carriera. Naturalmcnte. la pronta ncutralizzazlo-

nc degli clement! cstremisti, magari avvalendosi di quella che Cossiga 099-) dcfinisce au ivita di intelligenc« non ordinaria. consentircbbe talvolta eli cvitarc l'inizio della pulizia etnica. Vi e poi chi. come Peters ( 1996), si dichiara esplicitamcnte Iavorcvolc all'climinazione Iisica del capo-fnzione «(J capo di Stato) riortoxo. lin talc modo di agirc, pero. non sempre assicura l'esito desidcrato: infaui, si rischia di alirncntare la nascita eli un mito del martire c/o l'arrivo al potere di una persona ancora pill estrernista. Nel nostro caso bisogna valutare se soppriruere (0, vicevcrsa, non

HI\,IST.-\ ,\L-\HllTI~l:\ Aprile 2000

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ART!: E POUT1CA I\ITUIARE

Quali solurion! per if C(!/~f7il!(I inter-emico

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Soidatifrancesi " ucraiu! deIfLYP{{(}FOR <un"UFW al ripnra durante /111 attacco di niortai serhi prorenieute dalln c(/IL'11il eli collin« cbe circorulauo III cnpna!e bosniaca .

soppri mere) il CJ ]10-L1 zi one ricnrri 0 rneno [1'::1 i vulori etici hasilari <.b rispctrare. Secondo van Creveld ( ! 9Yl) le Co 11 venzioni di guerra sono destinate a cumbinre, inlurti se riel passato luccisione eli un leader ern considerate come puro e sernplice assassinio, adesso la tendenza e quella di considerare il leader nernico quale criminale cia colpire (specialrnente dopo lei -dernonizzazione- a opera dei mass-media). . \d esernpio, in I~osni;l si e dichiarata funrilegge I"alm dirigenza politic» (Karadzic) e milirare (Mludic) dei serbo-hosniuci sperundo nell'emergerc c!i /('0- den rnoderati e non ccmpromcssi con la politica eli puliziu einica.

Le dilflcolra conn;sse ul trovare una soluzione 81 confliuo armata i rn er-etn i-

,

co sono aggravate dal dilemma che gene 1":.1 lrnente 1.0 ca rutrerizza: infarti. la puce rcalizzuta <II ravolo negoziaJe ha pi II d HTicoiL:-1 di re 11 uta d i una rn ggi II nta rrarnite vitroria rnilitarc, rnenrre, questultima, PUC') lacilmenrc slociure in atti di genocidio 0 -morte politico ai danni del!a parte sco nfi rra (Richardson e \X'ang 1993: Licklider 1995). In questo ("<ISO. l'intervcnto civile/rnilitare internazionnle. sc ben adopcraro. puo ser\ ire per ouenerc b -quaclraiuru del cerchio .. ussicurund» la protezione alia p:111e pili debole [I rischio e pero quel- 10 di acceuare il 1l1<.11e minore, in l]U<lnLO ill questo GISO 1I conilino non viene risolto 111 a , HI coru rario. reso pennanente. Infnni, alcuni clegli interventi rnilirari iii pace rendono a -ciprizzare- j con flru i, ouenendo eli Iatto solo una

AHTE E I'OLlTIC\ !\lI!.r[A.RE

Qlfali soiu ziunt per II L'01IJ7it/O infer-ell/leo

pace negariva cio €c> qucllo che st~1 accadendo in Cassava e B isrua-Herzegovina (can Mosrar quale nuova Nicosia) Spesso i peaceleeepers/enforcers incontruno notevoli problerni nellaffronrare Ia pulizia etnica, in quanta generalrnenre la popolazionc in periculo E: dispostu "<1 rnacchia eli leopardo-, magari circonda ta cia ll etn i CI a vversa ria eel e virtualrncnre impossibile difendere lU[li i possihili obiettivi delle bande armate. Quando i caschi bill e Ie diverse organizzaziont umanltarie cercano eli proteggere e eli aiutarc i fuggili,-i fornendo loro aiuti d'emergenza e mezzi di trasporto, sono poi accusati d'essere parziali e eli favorire gli esecutori della pulizia etnica. lnoltre, nel caso iugosluvo 1<1 prescnza .ul terrene dei caschi blu, virtualmerue ostaggi del volere dei serbo-bosniaci, fu t in iz ialmentc ) un impedimento a lle opora z io ni aeree NATO, dato che sarebbero stati le prime vittime dell'inevltabile rappresaglia serba: Comunque. OCCOITC sotrolineare dh: l'atreggiamenro spesso pas~i\ 0 e ri nu nriatario delle forz e ONU non sernpre trova giusrificazione nella mancanza di armament! pesanti e/o truppc in numero sufficiente (Lia segnalare la resa ignorni 1105<1 dei caschi blu olandesi posti a proiezione eli Srebrenlca).

La lezione delle ripeture sconlitte SlIbite dai caschi blu ( Libano. Somalia. Angola, Rwanda lugoslavia. ecc.) e alla base della rendenza ::I rrua le di est rontetiere Ie '-Tazioni Unite d~11 h1 gestion« ckg!! aspetti operatix j eli interventi militari pill 0 rueno -umnnitari-. In prarica. sernpre pill rONU si limita ad avallare missioni !llU ltina ziona Ii clecise da a I tri (i francesi in Rwanda. gli italiani in AllxrIlia, gli nusrraliani a Timor E '[l, a conceclere ~IU rorizzazioni 0 posteriori (Cosso-

Cirili italian! e di altrl Pacst lasciano lAlban!« mil elicotter! delt'Eserci«),

\'0) oltre. naturaimcnte. a mautenere il silenzio sulle attivira belliche dei paesi rnemhri del Consiglio eli Sicurczzs (at[aLTO missilistico sratunirense in Sudan e uzione militare russa in Cecenia ). A mio :1\'\'i50. tale iendenza e posiuva in qua 1110 rende possibile I idenrificuzione precisa eli «chi fa che cosa e perche-: finalrnenre cosrretro a operate senza il ve In (m I \'01 ta proteuivo. ral vol fa oppressivo) del I'ONU e ad assurnerne in prima persona oneri e ortori relarivi.

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Ill\!lSTA .\lAHlTJ'l!\IA _ iprik: .lOOU

ARTE E POLITlC\ MILITARE

Quali solu zion i per if conflitto inter-ern ieo

Cosicche, i militari multinazionali recentemente schierati nelle zone di conflittualita bellica so no stat i dotati eli rcgole e1'ingaggio e procedure operative rispondenti alia situazione, in grade di consentire lattuazione del mandato assegnato dall'autorita polirica nazionale, nonche di una capacita di risposta adeguata e credibile aile possibili minacce.

D···

i frequeme con l'intervento interna-

zionale si cerca, una volta ottenuta la cessazione delle ostilita, di avviare un processo di democratizzazione nel Paese ospitante (piu 0 rneno pacificato): un compito cerro non facile. Shugart (1992) rileva che i ribelli accetteranno il disarmo e la ten uta eli libere elezioni se riterranno. COSI facendo. eli ottenere pill potere politico. Se nei conflitti arrnati intra-statali dovuti a contrapposizione ideologica cio puo essere sostenuto (anche sc eli difficile attuazione pratica), diventa pill areluo sostenerlo nelle guerre civili a base etnica. Infatti, il processo di dernocrarizzazione trova ostacoli difficili da superare in sociera divise etnicarnente (Scott 1995: Rapoport 1996). In tali casi, il problema principale da risolvere e: per quale motivo una minoranza ernica in armi dovrehbe accettare eli ricorrere aile urne e accertarne il successive responso? E evidente che formule elertorali del tipo -chi vince prenele tutto- sono insoddisfacenti per l'etnia minoritaria, In special modo se Ie elezioni si tengono al [ermine di un confronto militare violento c inevilabile che il voto si divida lungo Iinee etniche: in quesro caso occorrerebbe parlare pill propriarneme eli censimento (Horowitz 1990a). I cittadini chi.unati aile urne. di solito, non condannano con il 101'0 voto quella elite politica na-

zionalista che Ii ha trascinati nella guerra civile (Panebianco 1993), cio significa che Ie dinarniche del conflitto interetnico premia no coloro che 10 hanna innescato. La soluzione proposta da Horowitz (199011). secondo il quale per stabilizzare una dernocrazia in LIn Paese frarnmentato ernicarnente occorre far sl che non sia possibile vincere le elezioni senza l'appoggio ancbe della minoranza, non sempre e fattibile e non sernpre assicura la pace.

Secondo Kaufmann (] 996) l'unica soluzione praticabile per risolvere un conflitto armata inter-etnico e la separazione delle etnie. creando entita statali di cornposizione etnica omogenea e non Stati multi-etnici con Ie diverse ernie disposte -a macchia cli leoparelo -. In tal modo, la linea di confine risultante potrebbe essere presidiata daIIe forze arrnate e la popolazione si sentirebbe cosi difesa. Inoltre. l'assenza di minoranze dello stesso gruppo etnico nella State contiguo funzionerebbe cia disincentivo a effettuare azioni offensive. Della stessa opinione e Lind (994) che si dirnostra favorevole a un mondo ricco di Stati di dimensioni limitate, coesi etnicamente. Del rcsto. dopo che si sono verificati intensi scontri bellici tra ernie e praticarncnre impossibile ricostruire un clima di fiducia e armonia tra i contendenti (e su questo punto la maggioranza degJi stueliosi e concorde), Una VOCe contraria e quella di Rurniz, il quale, a proposito dell'ex Tugoslavia, COS! argomenta: quando mi dicono cbe ci i'017'al1110 decenni per seppellire radio generate dalle stragi, ricordo che ancbe J/eI1945 - dopo anIIi eli pulizie et uicbe feroei - la conuiienza sembratia imposstbile, eppure fa grande maggioranxa degli Iugoslaui

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RIVISTA M<\RITrI!'.IA Aprile 2000

ARTE E POLITIC\. ~IILIT:\RE

Quali solu zioniper il conflitto inter-etnico

II rccupcn. dei cadatvri delle rittinu: cuili dell'ultin«) nutssctcn) scrbo ill c.osson,

/)/"(:/£'rj d intent ica re. II 1"(1/ tcore put) s()prarrircrc (I !III1,!.!,U. 111(1 per seppellire lodio (/ggressi{'() basta /III (/1/110 (Rumiz 1996: ['1 l ). L ina tale posizione, degnu di aucntu riflcsxione. souolinea una volta di pill le difficolta csistcnti ncllo sl:lhilire regole generalizzabtli per la risoluzione dei conflitti arrnati inter-etnici. Comunquc. eventuali accordi relativi a unequa divisionc dci poteri. magari imposti dallestemo. sono probahilrncntc destin.ui allinsucccsso. Ina volta avviara la milirarizzazione delletniu l' difficilc disinnescarla. in qu.mto L'ssa teride a permeate. in una spirale pcrversu. la quasi totalita della societ:"l-ohiettivo. L'u na l is i di Kaufmann e ill una ceria misura condivisihile, unche sc sottovaluta il fenome-

no del revisionisrno. Ci:1 Horowitz ( 1990 ;1) era dell'opinione chc Sl' la SL'parazione crea confin i ritenut i artificiali, non esattarnente corrispondcnti ai limiti ancestrali, cssa portera , prima () poi. a tentativi di rivalsa. Kaufmann liquida quesio problema citundo i casi dellmdipcndenza de lllr la nda c del Bangladesh. che non hanno poi dato vita a guerre inter-statali. A mio avviso cio e una semplificazione ecccssiva: infatti. nel caso del Bangladesh Ia secessione non ha lasciato una linea di demarcazione tcrrestre ira il nuovo Sr:110 e rex domin.itore. Iavorendo la rinuncia a qualsiasi pretesa da parte pachistana. mcnrre. nel casu irl.mdcsc. Dublino non sarehhe prcsumibilmcnrc conrenta di assorbirc una minoranza cornbattiva come quclla protcsta nte dellLlster, Quest'ulrlma sarcbbe infuui in grado d'innescare una gUl'ITa civile tra irlandesi. cert.uncnte un ott imo motivo per rinunciare :1 qualxiasi azione offensiva nei confront i tid Regno I "nito (Horowitz 199011; Research I nstitute for the Studv of Conflict and Terrorism 1991). E sutficiente riflcuerc sui problema di Gerusalemme. sulla questione di Brcko in Bosnia-Hcrzcgovinu () sul le ferite a ncoru aperte cle i serbi espulsi cia Sarajevo dopo gli accordi di Dayton. per rendersi conto che non sempre esistono soluzioni sicurc 0 praticabili. Nel cornmcntare questultimo episodic. Kaufmann crede chc lincendio da parte serha delle proprie case sia in un cerro senso incoraggiante. in quanto sarebbe un indicatorc della volonta dei scrhi di non rani ritorno. :\1- lAutore del saggio si"lIgge pcn') la possibilira che l'unica motivuzionc degli incendi si:1 sr.ua l'ostilit:'1 verso laltra etnia (tanto e vero chc moltc case era-

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HIVISTA \IAHIlT[\IA Aprile .!O(iO

ARTE E ['OUlleA lvULITARE

_Qliali soluxion i per if conflttto inter-etnico

no state ruinate) e non la rinuncia ,I tornare un giorno. La tatrica della -terra bruciara- adouara dai russi per ostacolare lavanzata del soidau di Nnpoleone prima e di Hitler dopa, era Forse effetruara perch€: i russ! non volevano tur rilorna net Paesi abbandonuti ai nernici? E pericoloso tra scurare limportanza del fartore -territorio- in un conflitto inrer-etnico, non si capirebbe, altrimenti, per qua le motive i serbi s ia no cosl emozionalmente artaccati al COSSO\'O, dove circa il 90(% della popolazione e di origine albanese. Inoltre, sono chiare Ie difficolta delle autorita centrali ail 'accerta re la se para z ione, se q LI esta comporra la perdira eli un rerreno lertile c/o ri.cco di materie prime. A quCS[O proposito, basta ricordare due esempi trarti dagli anni Sessanta: come far accettare senza spargirneruo eli sangue la secessione del Katanga, con i suoi centocinquanra giacimenti di fame, manganese, cobalto, uranio, ecc., :11 governo del Congo? 0 quella del Biafra ricco eli petrol io, a opera della minora nza

11 miutstero deil'lndustria del/a Serbia distrutto:

sim bolo detl 'anacco at eucre del potere di Miloseuic.

Ibc, al governo della Nigeria? La presunra rninore i rnportanza anrihuita alle frontlere dovuta pel processo eli globalizzuzione non e riconosciuta, tra gli :JItri. dagl i esponenti della lea dersbip cossovara: Se i COl/Pili lion contano jJill allora percbe non ci lasciate if di- 1'/110 di scegliere quelli cbe C1' aggrada/1o?(Aganj c Mahmuri 1998: 125)-

Inoltre, a i Iini della pacificazione, Kaufmann suggerisce ell procedere al riarmo delletnia pili debole rie quilihra n d o in tal modo 18 ba lance of pouier locale. Durante la guerra in 130- snia-Herzegovma i bosniaco-rnusulmani. non potenc!o procedere a estesi acquisti di armi a causa dellembargo internazionale. erano condunnau a subire l'iniziariva clei meglio equipaggiaii serbo-bosniaci. Tanto che numerosi furono gli appelli (specie negli Stab Uniti e nei paesi 81'3I1i) per LInn sospensione dell'ernbargo verso i bosniaco-rnusulruani. A quesro proposito. Darnrosch (]995 h) non e convinta clell'utilita eli ricorrere :1 embarghi eli anni selettivi,

RJV1STA !'vLA H IT 1"1 ~,L'" IIp,-i!,, 2(){}(I

A[{TE F I'ULlTICA .\ 1I1.rI .-\RE

Q_lIrlli solnzio), f /1l!r iicUI!/lil/() inter-ctn feu

direui ~\ colpire la fazi()ne in 10u:1 ritemila -colpevole- della guerra fib tcrne che, olt n, ;11 rischio pcrma ne ntc di escalat ion ne ll'intensi 1:1 c1egl i scontri. vi sin no risch i nel ria I"In~1 re ]a faziol1c pili debole in q uuruo lc .rrrui potrehhern finire nolle III ani sh:tglialt'. K,llJfmarin e. invcce. favorcvole <II ricquilibrio mil ira rl' COil la rom i III fa d i ,I I'll 1:1- !l1\.:11 ri .. difensi \ i· alia faziol1l:" piu debole. A parte lit discutibik- c :.lniIkio:"l 0.,0..;-parazione rru urmi of!'l'lbi,'e e difl·n:-.ive elmo chc ogni .um.t puc sn Jlgcrc ulternativamcn [e le due I'll nzioni, a min :1 \ viso b \ . .rcuzione cli II n cquilihrio miI iiare Inc,] k- iramite il riarrno del It: [1- z irini piu d{:'hoii non xempre l_:. Ui1:J S\ r:llegia l1l'g:lliva t' peruolosa. 1 risch: illusrruti lb I )arnrCl.'icl! non .~i 3111l11lbno certo lorncnelo missil i a nriuerei ;11 [10- sto di carri .umati coruc proposro da

Kuuluuum. rna .si annulluno faccndo valcrc ruuo il peso politico, co mornico e m iii iu rc d e I lu "com u ni t:1 in I t' I'll a zion ale- (0 chi per cxsa ). Sad irucressaruc. in proposiro. oxservare quule csiio sorrir~-I il programma eli riequip:lggiamenl{J delle I"orze :Ul11:11C della Fl:"def:tziOl1l' croato-bosn i,]Cl .ruualmenrc in corso <! ° [11. ... ru (kgli SI,I[j tniti e ell .ilcuni paexi islurnici. Se i lx » .. niaco-rnusulmnnl decidc' . ., . .,\:., rn d'i m hOCCI re ]a ,.,Ir:l d a dell a \ e-ndetta la ri.sp(J"(~1 iruernuziona!e dovrebhc esserc: 1';1 pida c d .... -tc rrn i naui :1 bloccare qualsi.rxi ienrativo offensive.

I ,.,,~

n cone! u s ionc, Ll na \'01 ta ;1 ccesa la mircia delb violenza inter-et n ica e di rnei k IH: 1 breve-med io perioclo \r0\-:1 re una ... ( .luzionc du revole L' ~t;'lhile. a 1111.;no chc una parte in latta n:llga totalmente schiuccia 1:1 dalletnia vi ncitrice,

,1 III !I ifestaxt, JIll' nll/li-u /(1 I"ifl!t'I/UI <I Pristina .

H!\·I"·IA I-L\.RlTrl.\IA Af!ril,' sooo

AI{TE E POLITICA ~IlLlT:\I{E

Qllali SO/IIZiUlli per if conjlitto inter-ctnico

Nei GIS!. invece, in cui si materializza l'intervento di Iorze esterne di muntenirnenro/imposizione della pace a prorezione dell'etnia pill debole il contlitto eli soliro si cristalizza. perpctuundosi. Per estingucre la conflinuulita inter-etnica non esisiono ricetre facili. n(o sicureo pen) un'ntrcnzione maggiore e l'aui-

vazionc di lin costante flusso informati\'0 Sll St:lti potenzialrnente a rischio (che devono essere oggetto eli un'intensa azione diplomatica ) accornpagnati dall'approntamento eli piani d'inrervento politici, economici e militnri sin dal tempo eli pace. potrebbe portare a riSUIUli positivi (0 meno negruivi). •

RlFERlME~TI HIBLlOGRAHCl

Aganl Fehmi e Mahrnutil Bardhyl, 1<)9H, ·1 Halcaru secondo gli albaru-si-, Limes. n. 3, pp. 123-131. Cappelli Riccardo, 2000. -Idcntiul contro. la guerra inrer-e-mica-, in Furio Cerutti c Dimitri D'Andrea. Iclentitii e conflltti, Milano, Franco Angeli t collana Democraziu e Diriuo), 2000 in corso di stamp a. Cossiga Francesco, 199"", .ll1lelligl'llct': istruzioni per l'uso- Limes, n. ,~, pp. 2Cl9-27H.

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RIVISTA ~.IAHITn,\IA Aprile 2000

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