Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
O terra amata che mai abitai La passione fedele del tuo immenso amore
Il tuo calore mi esprime aria di gioia Città di pulcinella io non so se tu mi ami
I tuoi vicoli sono posti dove inneggiare alla tua beltà ma so che il mio cuore batterà incessantemente
Il tuo cibo è come il bacio di una donna nel desiderio di conquistarti
Il Vesuvio nel suo splendore
Risplende nei secoli in innata magnificenza
Le tue musiche antiche sono dolci note da
sussurrare alla tua amata in un cielo pieno di
stellanti desideri
Il mare azzurro come la tua squadra inneggia
In un piccolo villaggio dell’africa sud-occidentale Dal primo incontro con i genitori la bambina dimostra un’innata
una simpatica bambina di sette anni gioca gioia
nel suo volto tanta felicità ma nasconde anni Con il tempo vivendo insieme ai nuovi genitori la bambina
passati nel dolore e nella disperazione più totale dimentica la sua vecchia vita, vivendo il presente
La sua africa è lontanissima e non pensa più al suo passato
Orfana di genitori vive con sua nonna che la ama doloroso
quanto più sia caro al mondo
Ormai donna, Aneba decide di fondare in Italia un’associazione
La bambina sorride sempre e ogni persona che per aiutare bambine africane senza genitori a trovare genitori
incontra in un africano molto elementare
grida “io cerco amore” suscitando interesse nelle Lei che un tempo erano orfani, adesso come solo desiderio ha
persone lo scopo unico per tutta la vita di aiutare donando amore a
persone che come lei ha sofferto un amore genitoriale
Un giorno la vita vissuta in povertà senza genitori tragicamente finito
tristemente morti, prende una svolta
Alla sua morte Aneba sarà ricordata nel suo villaggio e nella
Dei genitori italiani decidono di adottarla portandola a vivere a gente si alzerà un nuovo grido “Aneba Mogloo la bambina che
Roma con loro ha donato amore”
Aneba cosi si chiama la bambina, è spaventata l’idea di
cambiare abitudini e di conoscere i suoi nuovi genitori
Ti svegli tutte le mattine e trovi lei al tuo fianco nella testa pensando che lei è una cosa che nessuno mai potrà
sottrarti
Durante la giornata compi azioni solo che lei voglia fare
Sull’altare le giuri amore fedele ed eterno
ti fermi ad ammirarla mentre è impegnata nelle sue faccende
come un amante fedele
La vostra unione è inodissinabile e non può essere distrutta
Adesso che siete marito e moglie ma non avete figli
nemmeno con un martello pneumatico scalfisce la pietra
pensi se tutto questo valgono o no sempre la pena
Le sussurri parole di assoluta dolcezza
Il nostro amore fatto di sottili giochi increduli di Frutto non ancora maturo
spensieratezza
spero che un giorno non diventerà acerbo
ci scatenano più di una canzone dei Rolling
Stones
Alfio un anziano signore di 71 anni seduto su di Un giorno mentre discutano sulla vita la signora che si chiama
una panchina di un parco vicino a casa sua Daria confida di essere sola
anche lei sentimentalmente
Legge il suo giornale tranquillamente in pace tra il
fischiettio degli uccelli in una giornata piena Alfio decise dal giorno in cui mori sua moglie che non si sarebbe
di sole mai più innamorato
Da giovane era un gran playboy, ma adesso Parlando però con Daria nasce una sintonia di confortarsi a
segnato dai segni dell’età non crede più vicenda e di languidi sguardi
nell’amore rimasto solo dopo la morte della sua I due anziani si confortano scambiandosi amore senza
compagna Mariolina promettersi che sia nella vita
Ma solo in quel posto magico tutto loro quella panchina di quel
Mentre legge il giornale Alfio, nota passare parco
un’anziana signora di sessantanove anni e il suo
sguardo si ferma per un attimo Ormai le loro vite stanno per finire ma non dimenticheranno mai
l’amore che racchiudeva tutto una vita in pochi attimi di felice
La signora si avvicina a e si siede vicino per compagnia
scambiare qualche parola con lui
Da quel momento in poi Alfio passa tutti i pomeriggi a parlare
con questa signora