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Inquadramento normativo della valutazione dei progetti
La valutazione dei c.d. Grandi Progetti
• Nell’ambito delle normative comunitarie che regolano il finanziamento di
progetti, un’approfondita valutazione è specificamente richiesta per i c.d.
Grandi Progetti.
• L’articolo 25 del Regolamento Generale dei Fondi Strutturali n. 1260/99/CE
definisce un Grande Progetto come:
– un insieme di lavori economicamente indivisibili che svolgono una
funzione tecnica precisa e hanno obiettivi chiaramente definiti
– il cui costo totale, considerato al fine di determinare l’importo della
partecipazione dei Fondi Strutturali, supera i 50 milioni di Euro.
• La definizione conferisce uguale rilevanza, quindi, a:
– dimensione finanziaria dell’investimento;
– dimensione tecnico-funzionale del progetto.
• Per i Grandi Progetti, lo stesso Regolamento Generale specifica le
informazioni fondamentali da fornire alla Commissione Europea, che
coprono uno spettro valutativo molto ampio.
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Inquadramento normativo della valutazione dei progetti
La valutazione dei c.d. Grandi Progetti
• Per gli investimenti infrastrutturali, l’articolo 26 richiede l’elaborazione di
analisi tipiche della valutazione di investimenti pubblici ovvero:
– l’analisi finanziaria, nella quale va evidenziato:
• il piano finanziario e l’ammontare globale delle risorse finanziarie
previste per la partecipazione dei Fondi Strutturali e di eventuali
altre fonti di finanziamento comunitario.
• l’indicazione dell'effetto della partecipazione dei Fondi Strutturali
sulla realizzazione del progetto
– l’analisi dei costi e dei benefici, da sottoporre a valutazione di rischio per
testare la validità economica del progetto in condizioni di variabilità delle
assunzioni di base.
– l’analisi degli effetti diretti e indiretti sull'occupazione, possibilmente a
livello comunitario.
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Le tecniche di valutazione di un progetto infrastrutturale
Il metodo DCF e gli indici sintetici di valutazione
• Sui saldi annuali dei flussi di cassa vengono calcolati tipicamente due indici
di redditività, rappresentati da:
– Valore Attuale Netto (VAN), ovvero la sommatoria dei saldi annuali (Sn)
tra flussi in entrata e in uscita, scontati ad un tasso r predefinito
secondo la relazione:
∑0 Sn
n
VAN =
(1+r)n
– Tasso Interno di Rendimento (TIR), definito come il valore del tasso
che, applicato come sconto ai saldi annuali, rende il valore del VAN pari
a 0.
• Costruiti in tal modo, si ritiene generalmente conveniente un progetto:
– nel caso in cui la somma dei cash flow netti annuali attualizzati risulti
positiva (VAN>0), poiché le risorse da esso generate saranno maggiori
di quelle utilizzate.
– se il TIR è superiore al tasso r utilizzato nel calcolo del VAN per lo
sconto dei flussi.
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TIRF -11,33%
VANF -€ 243.209,60
Progetto di raddoppio ferroviario della tratta RFI Caserta-Foggia tra le stazioni di Cervaro e Orsara. 16
Costo investimento pari a circa 356 Meuro
Le tecniche di valutazione di un progetto infrastrutturale
Analisi finanziaria: sostenibilità
• In mancanza di introiti o di introiti significativi, va dimostrata la capacità del
promotore di sostenere il progetto con tutti gli apporti disponibili (es.
contributi pubblici nazionali).
• Va, quindi, definito il rapporto tra le risorse utilizzate nell’intero arco di vita
del progetto (impieghi) e quelle interne ed esterne all’economia del progetto
utili alla loro copertura (fonti), garantendo la sostenibilità finanziaria
dell’intervento.
• Il quadro fonti-impieghi dovrà presentare saldi nulli o positivi per ciascun
anno di valutazione o, in subordine, l’equilibrio deve essere garantito dai
saldi cumulati (saldo anno n + saldo anno n+1).
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Le tecniche di valutazione di un progetto infrastrutturale
Analisi socio-economica: l’approccio costi-benefici
• L’analisi costi-benefici ha l’obiettivo di valutare quale sia il vantaggio
apportato all’economia dall’intervento oggetto di studio.
• Si tratta, quindi, di passare dalla verifica della convenienza finanziaria
dell’investimento per gli operatori del trasporto alla valutazione della
convenienza economica per la collettività.
• Anche in questo caso, l’analisi viene svolta in un’ottica incrementale ovvero
considerando i benefici “netti” apportati dall’intervento, rispetto alla
situazione c.d. “senza intervento”.
• La realizzazione di un progetto, infatti, produce una riduzione di risorse
disponibili per utilizzi alternativi, nella misura in cui tali risorse vengono
utilizzate nel progetto stesso, e aumenta l’offerta di beni e servizi intermedi
e finali.
• In assenza dell’intervento, l’utilizzazione di beni e servizi intermedi e finali
sarebbe determinata sia dall’andamento spontaneo della domanda di
trasporto sia dagli scenari di crescita economica, che si concretizzano nel
breve e medio periodo.
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Le tecniche di valutazione di un progetto infrastrutturale
Analisi socio-economica: desiderabilità sociale del progetto
• Il giudizio di convenienza (o desiderabilità) economico-sociale del progetto
viene sintetizzato nel calcolo di indici che, in questo caso, sono
rappresentati da:
– Valore Attuale Netto Economico (VANE), ovvero la sommatoria dei saldi
annuali tra costi e benefici generati dal progetto, scontati ad un tasso
predefinito;
– Tasso Interno di Rendimento Economico (TIRE), ovvero il valore del
tasso che, applicato come sconto ai saldi annuali costi-benefici, rende il
valore del VANE pari a 0;
– Rapporto B/C, ovvero il rapporto dei valori attuali dei costi e dei benefici.
• In analogia con l’analisi finanziaria, il progetto si manifesta conveniente dal
punto di vista della collettività se:
– VANE>0;
– TIRE>tasso di riferimento;
– B/C>1.
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Le tecniche di valutazione di un progetto infrastrutturale
Analisi socio-economica: effetti esterni
• Nella valutazione di un progetto di realizzazione di un’infrastruttura, sono
rilevanti due elementi (già citati):
– gli effetti trasportistici generati dall’intervento ovvero:
• variazione dei tempi di percorrenza tra le O/D collegate,
differenziabile per motivi di spostamento (lavoro, studio, altro);
• variazione dei costi operativi del trasporto
• variazione dell’incidentalità.
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Le tecniche di valutazione di un progetto infrastrutturale
Analisi socio-economica: effetti esterni
• Altri studi forniscono i soli valori dell’oggetto impattato. E’ il valutatore a
ricostruire il processo che, a partire dalle modellizzazioni di traffico arriva
alle variazioni dei fattori inquinanti, all’identificazione dei tipi di danno, per
poi utilizzare quei valori per ottenere il costo esterno generato dal progetto.
• Ad esempio, a partire dalla stima delle emissioni quantificate nella tabella
sotto riportata è possibile arrivare alla stima delle esternalità, utilizzando le
conoscenze che permettono di collegare ad ogni inquinante uno o più
impatti e le valorizzazioni relative.
Inquinante Quantità
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Le tecniche di valutazione di un progetto infrastrutturale
Esempio: cash flow totale (dati in Euro.000)
TIRE 15,95%
VANE € 401.046,37
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Le tecniche di valutazione di un progetto infrastrutturale
Analisi degli impatti occupazionali: metodologia
• Il percorso metodologico di stima dell’impatto, derivante dalla realizzazione
degli investimenti e dall’operatività del sistema infrastrutturale, prevede i
seguenti passaggi:
– definizione dell’insieme degli investimenti da realizzare;
– identificazione delle branche di attività economica interessate
rispettivamente nella fase di cantiere e nella fase operativa;
– calcolo degli impatti nella fase di cantiere e nella fase operativa
attraverso l’impiego dei moltiplicatori relativi alle branche considerate.
• Una volta definito l’ammontare degli investimenti tecnici, la spesa viene
riclassificata ai fini della costruzione del vettore finale di spesa necessario
all'implementazione del modello di valutazione d'impatto.
• I principali aspetti della riclassificazione operata attengono a:
– identificazione delle branche produttive attivate;
– determinazione della provenienza geografica delle merci e dei fattori
produttivi;
– valutazione e suddivisione degli impatti.
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