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Pur riguardando sempre dati che interessano il tema affrontato, le sche- de contenutistiche possono raccogliere: Q trascrizioni testuali: brani o tabelle, espressioni importanti tratti da un’ opera, riportati letteralmente; a schemi e sintesi: idee di un autore, di un libro, di un testo o brano, dati Statistici, riassunte o riprodotte schematicamente ma fedelmente; Q rimandi o riferimenti: indicazione dei libri, degli autori, dei passaggi o testi che si riferiscono a un argomento, per poterli poi usare nel mo- mento della elaborazione del materiale; Q critiche ¢ riflessioni: osservazioni personali ¢ rilievi critici sul tema stu- diato e sugli autori e opere che lo hanno affrontato precedentemente. Perché possano rispondere alla loro funzione nell’economia generale del lavoro scientifico, questi diversi tipi di schede devono osservare alcune caratteristiche fondamentali. 1) Unitarieta: ogni scheda contenutistica deve comprendere un solo da- to completo, riportato, ordinariamente, su una sola facciata. In altre parole, una scheda perché sia funzionale deve costituire una unita di informazione, da utilizzare autonomamente nell’ insieme della documentazione. Se, per la complessita dell’argomento, si considera necessario raccogliere pit dati in una sola scheda, bisognera poi ricorrere ad altre schede di rimando per i punti interessati. Altrimenti riuscira difficile ordinare e utilizzare nel mo- mento € posto giusto i dati trascritti. In qualche caso, sara preferibile tra- scrivere il testo tante volte quanti sono i temi completi che interessano (si risparmiera tempo!). 2) Integrita: una scheda deve contenere tutti gli elementi indispensabili per capire il dato completo, nel contesto in cui fu collocato dall’autore, evitando travisamenti di senso ed estrapolazioni. Nelle trascrizioni letterali si aggiunga, se necessario, una sintesi essenziale dei paragrafi che prece- dono e seguono il brano riportato testualmente, tra virgolette. Per poter classificare e utilizzare le schede contenutistiche é consiglia- bile attribuire ad ogni scheda un breve titolo che corrisponda fedelmente al contenuto, visto dalla prospettiva del ricercatore e del lavoro in corso. Pud essere anche utile aggiungere una o pit sigle (lettere o numeri) per indica- re il tipo di materiale e la sezione dello schema a cui si riferisce quella de- terminata scheda. Non manchi mai la indicazione del luogo (libro, docu- mento, pagina) da cui é stato tratto il dato raccolto. Bastera in forma ab- breviata, se é stata gia fatta la corrispondente scheda bibliografica. Si pre- sti attenzione, soprattutto quando si tratta di una trascrizione letterale, di indicare le pagine di inizio e fine dell’articolo in modo da non dover torna- te in biblioteca per completare la citazione dell’articolo da inserire nella bibliografia finale del lavoro.

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