EUROPA
Deis 10-11-2010
Pasina 6
Foato 1
Non facciamo la gauche italiana
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che potrebbe essere quella di
Vendola e non di Bersani, per
chee primarie coinvolgono chi
@ maggiormente disponibile a
zmobilitarsie tendono pertanto
a premiare chi ha pitt carisma
Tsondaggi che stiamo leggendo
inqueste settimane a proposito
del Pd confermano questa pre
we'Blsognerebbe quindi cam:
biare scenario. E anche se non
pare questo il caso io credo che
quanti sono convinti in buona
fede che la dirigenza dem stia
sbagliando hanno il dovere ela
responsabilith di insistere nel
denuanciareFerrore e combate
te per correggere il tiro prima
che sia troppo tard.
I combinato disposto “nuo:
0 Ulivograppi unc introd
ce una palese contraddizione
fia la necessita da un lato di
preservare le identita dei vari
partiti appunto in un nuovo
Ulivo che valorizza la varieti
degli upporti politico-culturali
che lo compongono ¢ la cost
tuzione dalfalto di un gruppo
unico che inevitabilmente ri
durrebbe il pluralismo della
coalizione, sia per ragioni di
tattica parlamentare sia peresi-
genze semplificative di com
nicazione mediatica. Loha rile
‘ato Mario Lavia qualche giormo
fa su queste colonne.
La prospettiva del nuovo
Ulivo € ancor pit quella dei
gruppi unici non solo azzera
idea della “vocazione maggio
It Pd non muti il suo dna costitutivo:
il combinato nuovo Ulivo-gruppi unici
fa:diminuire la nostra competitivita
ritaria”, Tunica in realta capace
i offire uno spazio e una di
gnita paritariaalle diverse com
ponen-
ui del
pattito
Ma so
prat
tutto
dimi-
Ta competitivita elettorale del
Pd proprio nel momento in cui
la crisi del berlusconistno apre
spazi insperati che viceversa
andrebbero occupati. A meno
che Tidea sia di superare il pat
to fondativo del Pd per farne il
nuovo partito della sinistra ita
liana: da questo punto di vista
ricondurre il gruppo vendolia
no a unita pud essere oggettiva
mente utile,
Del resto & crescente il ra
gionamento di intellettuali ¢
opinionisti volto a condurte il
Pdaqueste conclusioni. Del Pd
si parla ormai come din par
tito di sinistra pieno di proble
‘mi ma nessuno pitt ne ricorda
le caratteristiche previste allat
todella sua fondazione, La pub:
blicistica @ ormai copiosa alr:
guardo. Ci si lamenta di un Pd
twoppo poco di sinistra; che esso
dovesse invece essere un parti
to di centrosinistra, coerente
evoluzione dell'Ulivo (non
dell Unione) non & pitt un pun:
to tenuto in considerazione.
Peraltro occorre riconoscere
chela crisi economica determi:
nha una crescente “voglia di si-
nistra" da parte di chi ad essa
appartiene o da essa si sente
attratto per via del suo riferi-
mento a battaglie di giustizia
sociale vieppiit ritenute impor
tantiin un periodo come attua-
Te. Questo & tin elemento con il
quale occorze fae i conti che
infatti spinge il Pd verso una
qual certa radicalizzazione of
frendo perd larghi spazi a chi,
come Vendola, ha da sempre
una caratterizzazione decisa-
mente di sinistra e non ha mai
creduto alla scommessa del
Partito democratico.
‘Tuttavia se si vuole davvero
cominciare a costruire da pro:
tagonisti~enon da minoranza
predestinata~il future politico
di questo paese bisogna tener
ne ben presente Fhwmus eletto-
rale, owero la presenza di mol-
+i moderati non pitt disposti a
tollerare Berlusconi e al tempo
stesso non convinti, per tante
ragioni, da Fini e dalla sua re
cente conversione ai valori del
a democrazia e della tolleran-
Ecco perchéil Pd non deve
mutare i suo daa costitutive
pertrasformarsiin una “gauche
italiana’ (adefinizione & di Ma
rio Lavia) priva di reali possibi-
lita di vitoria. Creando, per di
pili, i presupposti per la conclu
sione di un progetto che ai suoi
alboritante speranze aveva evo-
‘ato € tanto entusiasmo aveva
suscitato,
Raeagiio,