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Notiziario dei Democratici per

Greve
Mese di ottobre 2010
n° 6

La sentenza del TAR del Ferrone : un parere di


carattere interlocutorio.

Chi canta vittoria per il recente pronunciamento del TAR sulla


questione Ferrone, dimostra davvero poca responsabilità ….
Basta leggere le motivazioni della sentenza per la quale non è stata
concessa la sospensiva, per capire che si tratta per ora di una fase
istruttoria. Infatti il TAR si è espresso così per il troppo tempo
trascorso (ormai tanto da rendere inutile la sospensione), per il
probabile esito positivo per il ricorrente (già contenuto nelle
premesse del provvedimento comunale) e per l’evidente interesse
pubblico quale motivo ispiratore degli atti (cosa della quale nessuno
ha mai dubitato).

Ci chiediamo quindi a cosa è dovuto questo trionfalismo


irresponsabile e fazioso .

Purtroppo c’è ancora chi fa finta di non capire che tutta la questione è
nata per atti dello stesso Comune di Greve e non per denunce di una
qualsiasi Autorità inquirente .

E a differenza di quello che ha affermato il Sindaco, nessuno delle


Opposizioni si è mosso per difendere nessuno, l’ intento era quello di
evitare un percorso che alla fine procurerà dei danni seri o al
Comune di Greve o a degli artigiani e imprenditori che hanno investito
i loro risparmi per portare lavoro e occupazione nel Comune di Greve
.

Danno che questi ultimi hanno comunque già avuto perché un


provvedimento così grave ha già avuto ripercussioni pesanti
sull’occupazione, sulla vendita degli immobili (ovviamente chi aveva
sottoscritto dei preliminari ha fatto marcia indietro !!!) e sulla sorte
di chi si è esposto per avere i capitali necessari alla realizzazione
dell’intervento!!

Altro che trionfalismo!

Senza dimenticare che chi sta costruendo al Ferrone, non sono degli
abusivi, ma imprenditori e artigiani che hanno una regolare
concessione rilasciata dal Comune di Greve e per la quale hanno
pagato regolarmente gli oneri di urbanizzazione.
E ribadendo anche che chi ha rilasciato le concessioni lo ha fatto
applicando gli strumenti urbanistici attualmente in vigore al Comune
di Greve. Strumenti regolarmente approvati dopo un lungo percorso di
verifica tra gli enti preposti al controllo del Territorio, dalla Regione
alla Provincia fino al Genio Civile…..

Il problema è un altro ed è gravissimo : il Sindaco Bencistà ha voluto


far passare quella che è una diatriba tra Enti frutto delle
interpretazioni esasperate della burocrazia che soffoca le Pubbliche
Amministrazioni, per un problema di Legalità, spacciandosi per il
giustiziere di turno che mette a posto la situazione. Non ha esitato
per i suoi scopi, a dare del Comune di Greve l’idea di una
amministrazione poco trasparente , arrivando persino a paragonarsi
ad Angelo Vassallo il povero Sindaco assassinato dalla camorra. Solo
per questo si dovrebbe dimettere!

Al di la delle interviste, sulla Cultura una


silenziosa assenza …

Mentre in gran parte della Toscana ottobre è stato un mese di grandi


iniziative per promuovere la lettura e la diffusione del Libro … da
Greve solo un triste silenzio.
“Tipi da biblioteca” e “Ottobre piovono Libri” hanno animato gran
parte del territorio toscano coinvolgendo decine di strutture e
centinaia di giovani.

Greve che, grazie a Bencistà non ha neanche l’assessorato alla


cultura, dimostra la pochezza di idee e risorse che il comune di
Greve sta destinando in questo momento allo sviluppo culturale del
territorio e della sua comunità.

Il Governatore della Toscana Rossi sta inaugurando numerose nuove


Biblioteche che sono il fiore all’occhiello di intere comunità, luoghi di
aggregazione e comunicazione. A Greve dopo aver sbeffeggiato i
programmi della Giunta Hagge e aver cercato in ogni modo di
sabotare il progetto, si vive una fase ambigua dove si procede a
malincuore, costretti a finire i lavori per non dover restituire i soldi
alla REGIONE .

Un comune progressista dovrebbe avere nella promozione culturale


uno dei suoi punti di forza, è attraverso la crescita dell’educazione
che una comunità si evolve e consente ad ogni cittadino di acquisire
quei valori morali e civili adeguati ad una società moderna,
democratica ed evoluta.

Anche la cancellazione della STAGIONE TEATRALE dopo quasi 15 anni


di grandi eventi è un'altra tappa in controtendenza che sottolinea le
anomalie di questa Amministrazione. Quasi tutti i comuni hanno
capito dopo Greve (che lo aveva intuito 15 anni fa !!!) l’importanza di
mantenere in vita spazi come il cinema e il Teatro e così si assiste a
una vera esplosione di proposte, di cartelloni, di iniziative che
vedono i Comuni Toscani riprendere la via dell’Arte e della Cultura
come conoscenza e coscienza di una collettività.

Quello che rattrista è che tra i tanti cittadini, i numerosi giovani, i


tanti che in questi anni hanno seguito e incoraggiato gli sforzi del
Comune, NESSUNO a Greve stia protestando, stia reagendo,
evidentemente tanta è la delusione e la rassegnazione per questo
crepuscolo grevigiano.

Ma diciamo a tutti di non perdere le speranze, bisogna resistere e


preparasi con calma: pian piano anche i più restii capiranno l’errore
fatto e quando sarà il momento, tutti insieme prepareremo un Futuro
diverso per Greve, un futuro dove la Cultura non sia considerata uno
spreco e l’Amministrazione sia “Amica” della cittadinanza e non il suo
pubblico ministero !!

L’Asilo nido di Strada in Chianti .


Le conclusioni del Gruppo di Lavoro che i gruppi di opposizione
hanno costituito con l’obbiettivo di stabilire la verità sulla mancata
costruzione dell’Asilo nido di Strada in Chianti .

La scelta.
Bencistà e la sua giunta hanno privato le famiglie grevigiane di una
struttura d’avanguardia, già finanziata e pronta per essere costruita.
Cercando poi di mitigare tale gravissima decisione con dati
mascherati che hanno ingannato la cittadinanza e l’opinione
pubblica.

La necessità .
La struttura era stata pensata :
per venire incontro alle richieste delle famiglie di Strada e San polo,
per sgravare l’asilo di Greti in modo da lasciare spazio alle famiglie di
Greve e Panzano,per assorbire le future richieste provenienti dai
nuovi insediamenti di Palaia, dell’Alma, della Calosina.

Un progetto quindi programmato per garantire in futuro un servizio


fondamentale alle famiglie della zona nord del territorio grevigiano.

Le menzogne: prima è stato detto che non c’erano richieste e poi


sono stati finanziati due asili privati a San polo e Strada in Chianti.

E’ stato detto che a Greti non c’erano liste d’attesa, invece c’erano,
solo che sono state fatte sparire. ( Ne abbiamo una copia !!)

La Struttura.
L’edificio che doveva essere costruito era una struttura avanzata
realizzata con i moderni requisiti dell’architettura ecosostenibile, con
una progettazione all’avanguardia per i materiali e gli spazi, con una
superficie di 580 mq e un giardino di 800 mq. Un gioiello che è stato
strappato alla comunità con scuse ridicole e senza una vera
motivazione.
Le menzogne: l’aumento del costo ( da 627.000 a 853.000 ) non era
un mistero ma era CHIARAMENTE scritto nella delibera ed era
motivato con la realizzazione di un piano seminterrato dovuto ad
esigenze costruttive. Tale spazio sarebbe stato dedicato ad attività di
integrazione scuola famiglia e come luogo di incontro a disposizione
dei giovani della frazione.

I Conti.
Su questo punto le falsità più gravi: sono stati resi noti dall’Assessore
Burgassi e da Paolo Sottani dei dati volutamente mischiati dove tutto
appare come un COSTO. In verità il costo complessivo per 30 anni di
gestione, grazie al contributo della Regione, sarebbe costato al
Comune quanto la gestione dell’asilo di Greti (120.000 € all’anno)
con in più 1.514.387 € corrispondenti al costo di realizzazione
dell’Asilo, per di più pagati in 30 anni.

Con le cifre contenute nel PROJECT quindi il Comune avrebbe offerto


un servizio efficiente e si sarebbe ritrovato un Asilo modernissimo ed
efficiente di sua proprietà .

Con la scelta del comune invece, oltre a rimandare indietro il


contributo regionale di 436000 €, sono stato pagati quasi 80.000 € di
penali, verranno spesi ogni anno decine di migliaia di euro per tenere
aperti tre Asili privati, il servizio comunque sarà peggiore e non verrà
costruito l’Asilo Pubblico.

Quindi di fronte a questi dati inoppugnabili il Gruppo di lavoro


esprime un giudizio estremamente negativo su questa scelta contro
la cittadinanza, contro ogni logica di buon Governo e rileva ancora una
volta come per Bencistà siano più importanti le sue vendette e la sua
irresponsabile guerra al passato , anziché il bene della Comunità e dei
suoi cittadini.

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