Sei sulla pagina 1di 16

ANNO IX

SETTEMBRE
OTTOBRE
2010
PERIODICO D’ INFORMAZIONE DELLA PARROCCHIA PREZIOSISSIMO SANGUE IN SAN ROCCO

Bari
la missione
è prima
tra noi

OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010 1


DAZIBAO
8_ Gli appuntamenti, gli incontri, le celebrazioni
Gli appuntamenti di Ottobre
a cura della redazione
PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA
PARROCCHIA PREZIOSISSIMO SANGUE IN SAN ROCCO
CALENDARIO
Redazione: Luigi Laguaragnella, Marilina Pesce, Pietro De
Nicolo, Roberto Cirillo, Stefano Di Tondo. 9_ Il calendario liturgico
Direzione e Redazione: Via Putignani, 237 - 70122 Bari Ottobre 2010
tel. 080/5212135 - fax 080/5212135202 di Roberto Cirillo
Web: www.cppsbari.it - E-mail: occhioallaparrocchia@yahoo.it

Hanno collaborato a questo numero: Franco Camaggio,


Paola Dora Frisone, Isa Palella I MISTERI DELLA SALVEZZA

Progetto grafico e impaginazione: Roberto Cirillo 10 _ 2 ottobre:


Foto di copertina: Missionari del Preziosissimo Sangue Festa degli angeli e dei nonni
di Pietro De Nicolo
Foto: Archivio, Missionari del Preziosissimo Sangue

Stampa: in proprio
INTERVISTIAMO...CI
Tiratura: 500 copie
11_ L’intervista del mese
La missionarietà
IN QUESTO NUMERO: nella Diocesi di Bari - Bitonto
di Luigi Laguaragnella
EDITORIALE
3 _ Lo Spirito Santo, IL LIBRO DEL MESE
il difensore 12 _ Gesù il Salvatore
di Don Benedetto Labate Tempi e luoghi
della sua venuta nella storia
LENTE D’INGRANDIMENTO SU di Paola Dora Frisone
4_ 84a Giornata Missionaria Mondiale
Fratelli universali NOI, COMUNITA’
in una società multietnica 14 _ Prima Comunione 2010
di Franco Camaggio “Io sarò con te”
a cura della redazione
5 _ Rom e burqa.
LIBERA...MENTE
Dove sta andando l’Europa?
a cura Isa Palella 15 _ Piccole regole
per una grande vita
LOOKING AROUND di Marilina Pesce
6 _ Quale futuro
SPECIALE MISSIONE POPOLARE
per la nostra scuola?
di I. P. 16 _ Preghiera per la Missione Popolare
30 ottobre - 14 novembre 2010
7 _ Il Rosario Missionario,
dei Missionari del Preziosissimo Sangue
preghiera universale
di Marilina Pesce

2 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010


EDITORIALE

LO SPIRITO SANTO, IL DIFENSORE

C
ari fedeli, è tempo di ripresa dopo la pausa
estiva, pian piano la nostra comunità si sta ri-
componendo e le attività pastorali rioccupano il
tempo e lo spazio della nostra Parrocchia con il
loro ritmo vivace e calzante.
Purtroppo questo inizio è segnato per noi dalla perdita
del caro Nino Dodaro, uomo di incrollabili valori umani
e cristiani, persona di fede operosa e silenziosa, ma la
sua scomparsa non può che farci sperare che ora las-
sù, davanti al trono della Misericordia, ci sia un altro
angelo – oltre d. Pietro Mercurio, d. Matteo Valenzano,
d. Michele Mariani, d. Matteo Notarangelo – a interce-
dere per noi e implorare grazie divine per il raggiungi-
mento pieno della nostra com-unione.
A questo proposito, anche a costo di essere ripetitivo,
non voglio trascurare di ricordarvi l‟invocazione che
come singoli e come comunità dobbiamo rivolgere allo
Spirito Santo. Il nostro stare insieme è dovuto allo Spi-
rito Santo in forza del Battesimo; il nostro camminare
insieme è nel nome dello Spirito santo in vista della
comunione col Padre per mezzo di Gesù Cristo; il
vincolo che ci tiene saldi nella fede, nella speranza e
nella carità è lo Spirito Santo; quindi niente della no-
stra vita, dal momento che viviamo in Cristo, può rea- PREGHIERA PER INVOCARE
lizzarsi senza lo Spirito Santo, come dice Gesù: “Senza
di me non potete far nulla” (Gv 15,5). LO SPIRITO SANTO
Lo Spirito Santo è la linfa che ci nutre e ci fa crescere;
è il vento gagliardo che spazza via i dubbi, le crisi, le Siamo qui dinanzi a te, o Spirito Santo;
incertezze, l‟ozio; è la luce che rischiara la nebbia della sentiamo il peso delle nostre debolezze,
confusione e le tenebre del peccato; è il fuoco che in- ma siamo tutti riuniti del tuo nome;
fiamma d‟amore i nostri cuori; è il balsamo che guari- vieni a noi, assistici, vieni nei nostri cuori;
sce, tonifica e fortifica; è la fonte che disseta e l‟acqua
che purifica; è la pace del Risorto a noi donata per ren-
insegnaci tu ciò che dobbiamo fare,
dere candida la nostra coscienza. mostraci tu il cammino da seguire,
compi tu stesso quanto da noi richiesto.
Lo Spirito Santo è Colui che guida la nostra conver-
sione personale e comunitaria con l’unico bastone del-
la Verità, seguendo la Via che è Gesù verso il traguar- Sii tu solo a suggerire e a guidare le nostre decisioni,
do della Vita eterna promessa a noi dal Padre. perché tu solo, con Dio Padre e con il Figlio suo,
Ecco perché all‟inizio dell‟anno pastorale dobbiamo
hai un nome santo e glorioso;
invocare la presenza dello Spirito Santo in noi, “come
la cerva anela ai corsi d‟acqua” (Salmo 42,2) così l‟ani- non permettere che sia lesa da noi la giustizia,
ma nostra ha bisogno di desiderare lo Spirito Santo per tu che ami l’ordine e la pace;
potersi svuotare di se stessa (umiltà) e riempirsi di
Dio, per potersi trasformare – come dice San Paolo –
“riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore,
non ci faccia sviare l’ignoranza;
[…] in quella medesima immagine, di gloria in gloria,
secondo l'azione dello Spirito del Signore” (2Cor 3,18). non ci renda parziali l’umana simpatia,
È questa gradualità, questo miglioramento progressivo,
di gloria in gloria, di tappa in tappa, che dobbiamo per- non ci influenzino cariche e persone.
seguire. Esigere il cambiamento radicale da noi e dagli
altri credo ci porti solo a fondamentalismi e giudizi af- Tienici stretti a te e in nulla ci distogliamo dalla verità;
frettati, a frustrazioni e insoddisfazioni, a divisioni e fa’ che riuniti nel tuo santo nome,
pettegolezzi. Proviamo a pregare un po‟ di più, per noi
e per il prossimo, proviamo a fidarci di più di Dio che
sappiamo contemperare bontà e fermezza insieme,
delle nostre capacità, forse vedremo dei miracoli a cui così da fare tutto in armonia con te,
neanche pensavamo: "Impossibile agli uomini, ma non nell’attesa che per il fedele compimento del dovere
a Dio! Perché tutto è possibile a Dio" (Mc 10,27). ci siano dati in futuro i premi eterni.

Buon inizio a tutti! d. Benedetto Amen.

OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010 3


LENTE D’INGRANDIMENTO SU...

Fratelli universali in una società multietnica


Riflettendo sulla 84a Giornata Mondiale Missionaria

È
il tema indicato dal Santo Padre Benedetto XVI culture, delle situazioni di disagio e di povertà. Esige
per la “84a Giornata Missionaria Mondiale” che si dalla comunità cristiana un nuovo stile di vita, sempre
celebra il 3 ottobre corrente. Per la nostra comu- in consonanza col Vangelo, per trasformare il cuore e
nità tale “giornata” ha una valenza particolare, l‟agire dell‟uomo.
investe tutto il mese di ottobre, celebriamo “l‟ottobre
La presenza della comunità cristiana deve caratteriz-
missionario”. Tra l‟altro ricade la festa di San Gaspare
zarsi in un annuncio - testimonianza, che è
del Bufalo, fondatore della Congregazione dei Missiona-
“proclamazione silenziosa del Vangelo”. Ciò facilita il
ri del Preziosissimo Sangue, che guidano la nostra Par-
dialogo e favorisce l‟invito a seguire la liturgia, l‟Euca-
rocchia. Quest‟anno celebreremo la “Missione Popola-
restia, la promozione umana, l‟ecumenismo.
re”.
Ci vuole, però, una formazione missionaria, non è suf-
La nostra preparazione parte dalle parole di Gesù:
ficiente una missione popolare. Se prima non c‟è una
“Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni
missione ab intra per poi svolgerla ad extra, nel terri-
creatura. Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine
torio con le sue problematiche. C‟è bisogno di una rin-
del mondo”. E‟ il comando del risorto, che da‟ inizio alla
novata coscienza
missione della Chie-
politica di un‟econo-
sa, che è comunità
mia a misura d‟uo-
dei discepoli che
mo, di una cultura
hanno accolto la
della solidarietà. In
Parola, quindi, l‟im-
tutto questo una
pegno missionario
grande valenza ha il
dell‟annuncio e della
volontariato se vis-
testimonianza delle
suto come espres-
verità del Vangelo.
sione di Chiesa mis-
Essere missionari
sionaria, se esprime
non è facile nel cli-
servizi congeniali ad
ma culturale del
una coscienza di
nostro tempo, ri-
Chiesa. I cristiani,
chiede corretta let-
per essere missio-
tura delle situazio-
nari “anima del
ne, interpretazione
mondo” devono
dei segni dei tempi,
avere una profonda
discernimento pa-
spiritualità nutrita
storale.
dalla Parola di Dio, dalla preghiera, dalla pratica sacra-
Dall‟amore di Dio scaturiscono il dono e l‟impegno alla mentale, aprirsi all‟ascolto, al dialogo, così come è
comunione e alla missione. Gesù, rivelatore del Padre, tratteggiata nel documento “ad gentes”!
nella sua persone e con la vita è “il missionario del Pa-
Il Concilio Vaticano II nella Costituzione Conciliare
dre e il Salvatore dell‟umanità”. Il Risorto ha effuso
“Gaudium et spes”, parla del cammino del Concilio per
sulla Chiesa il suo Spirito e l‟ha resa partecipa della
affermare la missionarietà della Chiesa, la natura della
sua missione. “Come il Padre ha mandato me, anch‟io
missione. Oggi l‟episcopato richiama la necessità la
mando voi” (Gv 20,1). La Chiesa è comunità missiona-
necessità di rievangelizzare l‟Italia, guardando al muta-
ria, tutta la Chiesa è soggetto della missione. Ogni bat-
mento del costume, alla secolarizzazione, alla crisi eti-
tezzato deve avvertire e assecondare le esigenze della
ca; bisogna raggiungere i “lontani”. C‟è bisogno di una
missionarietà della Chiesa, anche attraverso la pluralità
Chiesa pellegrina, orante, aperta a tutti, unita per farsi
dei carismi, dei ministeri. Oggi la Chiesa chiede ai laici
“Maestra”. “La Chiesa è comunità in cammi-
una presenza missionaria per promuovere i valori etici,
no” (Benedetto XVI).
la difesa e il sostegno della vita e della dignità dell‟uo-
mo, la salvaguardia della famiglia. E Don Tonino Bello diceva “Testimoni gioiosi per evan-
gelizzare il mondo, siamo tutti chiamati a questo servi-
Siamo in una società multietnica che presenta grandi
zio. Il mondo è alla ricerca di Dio”.
esigenze: l‟accoglienza, il lavoro, il rispetto delle varie

4 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010


LENTE D’INGRANDIMENTO SU...

Rom e burqa. Dove sta andando l’Europa?


Il divieto del burqa per riaffermare la libertà

L
’estate appena trascorsa è risultata davvero infuo- che l‟accetti: forse non tutti sanno che sono tante le mam-
cata in campo politico. Abbiamo assistito e conti- me Rom che hanno smesso di mandare i figli a fare gli
nuiamo ad assistere, un po‟ impotenti, a numerose accattoni per le strade, perché esse stesse avevano trova-
diatribe tra i politici nostrani e anche dell‟ambito to un‟occupazione dignitosa. Allora, perché non proviamo
europeo. a dare loro una possibilità di “redenzione” piuttosto che
condannarli senza appello, cacciandoli via?
Non si placa infatti la polemica internazionale sollevata dai
recenti provvedimenti del governo francese in materia di Ad agitare i venti di giustizialismo che animano il nostro
espulsioni dei rom. E‟ nata in seguito alle misure tese a continente, ha contribuito l‟entrata in vigore, sempre in
smantellare circa 300 accampamenti illegali (di cui 200 Francia, della legge che vieta di indossare il velo islamico
sono Rom) nonché ad espellere dalla Francia e rinviare nel integrale nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Una mi-
loro paese d‟origine coloro che hanno violato la legge o sura simile è in via di adozione anche in altri paesi euro-
l‟ordine pubblico. Nel frattempo il Senato francese ha ap- pei, come il Belgio, l‟Olanda e la Spagna. In Italia, dove
provato in via definitiva la legge “antiburqa”. peraltro vige dal 1975 una norma che vieta di indossare
nei luoghi pubblici indumenti e oggetti che impediscano il
Si tratta di provvedimenti particolarmente incisivi che sca-
riconoscimento del volto, si chiede l‟adozione di una nor-
tenano una ridda di reazioni a livello internazionale; in
ma specifica sul burqa.
particolare da parte delle Nazioni Unite e della Chiesa Cat-
tolica, fortemente preoccupati per il loro carattere repres- Va chiarito innanzitutto che né il burqa, né il niqab costi-
sivo nei confronti di gente inerme e spesso perseguitata. tuiscono prescrizioni religiose musulmane, ma rappresen-
In questo dibattito interviene attivamente l‟Unione Euro- tano dei residuati di una antica tradizione di cui non si ha
pea, che apre una procedura di infrazione contro la Fran- traccia nel Corano né nella Summa, la raccolta dei detti di
cia perché ha applicato in maniera discriminatoria la diret- Maometto. Inoltre lo scopo di tali divieti è quello di salva-
tiva sulla libera circolazione dei cittadini nel territorio guardare l‟ordine pubblico e di tutelare la dignità della
dell‟Unione. Questo scatena un vero e proprio putiferio tra donna, promuovendone la effettiva parità con l‟uomo.
gli stati europei che, pur riconoscendo formalmente la su-
Ma ritengo che proibire non aiuti il dialogo. Infatti bisogna
periorità dalla UE almeno in campo economico, hanno
considerare la logica con cui il burqa viene usato qui in
grosse difficoltà a cedere una parte del loro potere per
Europa: secondo alcune autorevoli donne islamiche ciò
raggiungere una reale unità in materia di politiche sociali e
avviene non per costrizione, ma come scelta, certamente
del lavoro.
sbagliata, di utilizzare uno strumento per opporsi ai valori
In Italia il dibattito è ugualmente acceso tra coloro che occidentali in quanto simbolo di differenziazione e di rico-
appoggiano Sarkozy e vorrebbero procedere all‟immediata noscimento. Si manifesta in questo modo tutto il fallimen-
espulsione delle persone senza reddito e fissa dimora e to delle nostre politiche di integrazione sociale. I nostri
quelli che difendono i principi di uguaglianza, libertà e giu- governanti pensano di risolvere questi ineludibili problemi
stizia. adottando una logica sbagliata: via tutti quelli che distur-
bano! Via i Rom, via il velo…a prescindere. E‟ questa la via
Personalmente, considero tutta questa vicenda abbastan-
più immediata che raccoglie maggiori consensi da parte
za sconcertante: come è possibile dimenticare che stiamo
dell‟opinione pubblica (sicuramente la ricerca della media-
parlando di persone, comunque radicate in un territorio, e
zione è più faticosa delle scorciatoie autoritaristiche), ma
non di merci o capi di bestiame che possiamo scacciare a
in questo modo si distruggono tutti i tentativi di dialogo e
nostro piacimento perché ritenuti pericolosi? Accade molto
integrazione fino ad ora esperiti e ci si condanna ad una
spesso che nei momenti di difficoltà i primi a pagare siano
logica di contrapposizione e conflitto permanente.
sempre i più deboli perché sono i più facili da colpire, con
la sicurezza che, tanto, non potranno reagire. Purtroppo negli ultimi anni stiamo assistendo impotenti ad
una caduta vertiginosa dei principali valori morali che sono
Certo, anche in noi sopravvive un profondo pregiudizio nei
alla base della nostra società, innanzitutto in campo politi-
confronti di costoro che vivono in modo singolare, separati
co. Siamo costantemente bombardati da un esasperato
dal resto della società, osservando regole proprie, che non
individualismo che ci contrappone l‟un l‟altro in una conti-
comprendiamo. Li consideriamo in ogni caso degli illegali,
nua lotta per la sopravvivenza, a tal punto che paventia-
perché diversi, e attribuiamo loro qualunque colpa anche
mo le insidie che ci possono pervenire persino dalle perso-
quando non c‟è alcuna ragione: sono sempre loro che
ne che ci sono più vicine. Dimentichiamo che l‟uomo è
commettono i furti, che deturpano le nostre città... Provia-
stato creato come “animale sociale” che vive e progredisce
mo anche un certo fastidio a trovarli sui nostri marciapiedi
solo insieme agli altri (io mi arricchisco e cresco perché
(anche sull’uscio della nostra chiesa), sporchi e troppo
apprendo quello che tu, diverso da me, hai, a tua volta,
insistenti nel domandarci la carità. Per questo sopraggiun-
imparato).
ge un certo sollievo quando veniamo a sapere che li hanno
mandati via. Ci sentiamo liberati da una responsabilità Mi rifiuto di lasciarmi travolgere da questa bufera e, sarò
pesante; che siano gli altri ad occuparsi di loro; questo anche un po‟ tradizionalista, ma preferisco rimanere anco-
problema non ci riguarda! rata alla roccia dei valori cristiani dell‟amore, della tolle-
ranza, del rispetto del diverso e dell‟aiuto a coloro che
Eppure ritengo che la via dell‟accoglienza e l‟impegno ad
sono in difficoltà. Solo così possiamo venirne fuori. Se
una reale integrazione siano l‟unica strada. Ad es. in alcu-
consentiamo al politico di turno di farci ammaliare dalle
ne città del nord hanno smantellato un campo di roulottes,
sue stravaganti idee, perdiamo di vista il nostro vero
ma esse sono state sostituite con delle casette prefabbri-
obiettivo che per noi cristiani è e resta la santità, già su
cate dotate di tutti i comfort. Quando ad una persona Rom
questa terra!
viene data un‟alternativa reale di vita è molto probabile

OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010 5


LOOKING AROUND

Quale futuro per la nostra scuola?


A cosa serve studiare oggi...

D
a pochi giorni la campanella della scuola ha A ciò deve aggiungersi il danno portato dalla recente
ripreso a suonare per centinaia di studenti, pic- riforma della scuola superiore con lo scopo di operare
coli e grandi. E‟ così ripartito un nuovo anno un risparmio economico tagliando il numero degli inse-
scolastico tra le ansie degli insegnanti, preoccu- gnanti; sono stati eliminati tutti i corsi sperimentali e
pati sia per la loro sorte che della scuola pubblica, e le ridotto il numero delle ore relative ad alcuni insegna-
insoddisfazioni dei genitori che vedono i propri figli menti tradizionali, a discapito della preparazione degli
mandati allo sbaraglio in questa società apparentemen- studenti.
te senza futuro.
Risulta davvero necessario recuperare la dimensione
Giovani e adulti sono di nuovo insieme per intraprende- culturale, ormai in secondo piano nella nostra società
re un percorso davvero avventuroso che porterà alla perché con essa, si ritrova uno spessore morale che si
crescita personale e collettiva di una parte importante va assottigliando in modo preoccupante: infatti l‟uomo
della nostra società, spesso trascurata se non addirittu- colto possiede gli strumenti critici e valutativi per deci-
ra soltanto sfruttata a livello economico (i giovani sono dere cosa fare della propria vita e di quella degli altri.
degli ottimi consumatori del mercato globale).
E‟ importante allora la distinzione tra informazione e
Appare pertanto fondamentale una riflessione sulle pro- formazione (o educazione). Si fa informazione quando
spettive della nostra scuola, nonché in generale sul con- si comunicano tutta una serie di nozioni e regole di
tributo che essa comportamento da
può e deve dare tenere nelle diver-
allo sviluppo cultu- se occasioni (ad
rale del nostro es. “ti rendo con-
paese. Possiamo sapevole che fu-
infatti registrare mando, hai una
negli ultimi certa probabilità di
vent‟anni un‟inver- sviluppare un can-
sione di tendenza, cro al polmone”).
anzi, oserei definir- E‟ educazione
lo un vero e pro- quella che offre ai
prio arretramento. ragazzi tutti gli
Allo scopo di mo- strumenti di cono-
dernizzare la pro- scenza che con-
posta formativa, sentano loro di
ferma per lungo confrontarsi con il
tempo alla mondo che li cir-
“riforma Gentile” conda (ad es.
del periodo fasci- “quando ti aiuto
sta, la program- ad individuare i
mazione scolastica motivi per cui vale
della scuola prima- la pena di vivere,
ria e media ha vo- decidendo di non
luto affiancare alle discipline tradizionali numerosi pro- accedere la sigaretta”).
getti relativi ad es. all‟educazione, all‟ambiente oppure
Ecco perché le tradizionali lezioni di letteratura, mate-
all‟alimentazione, all‟educazione stradale, dando ampio
matica, storia, geografia forniscono non semplicemente
spazio ad esperti e consulenti.
delle nozioni da apprendere ma anche, e soprattutto,
L‟obiettivo è sempre quello, meritorio intendiamoci, di l‟occasione per conoscere e confrontarsi con altri uomini
formare dei cittadini consapevoli e responsabili; tuttavia e i loro metodi di soluzione della “questione umana”.
i giovani appaiono sempre più ignoranti: le materie tra-
Naturalmente si tratta di una sfida che necessita di un
dizionali vengono costantemente ridimensionate, per
grande impegno da parte degli insegnanti, spesso de-
dar spazio alle nuove discipline, e “parcellizzate” perché
motivati perché sottostimati e malpagati, ma anche da
si ritiene che così siano più fruibili dalle nuove genera-
parte dei ragazzi e delle loro famiglie che devono accet-
zioni che necessitano, secondo alcuni, di informazione
tare di compiere un cammino più arduo, che però porta
veloci da poter sfruttare ad es. sulla rete.
a risultati più duraturi.
Questo porta ad un nozionismo esasperato, per cui i
Come adulti responsabili abbiamo il compito di educare
nostri ragazzi hanno una competenza anche eccessiva
i nostri ragazzi ad essere persone libere, cioè metterli in
di specifici argomenti, senza possedere una solida cul-
grado dinanzi ad un bivio, innanzitutto di riconoscerlo e
tura generale di base sulla quale radicarli, l‟unica che
poi di scegliere una strada piuttosto che un‟altra; te-
può dare una reale competenza e che consenta di af-
nendo conto che in ogni caso si possono commettere
frontare con sicurezza il mondo del lavoro.
degli errori ma avendo anche le capacità per risolverli.

6 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010


LOOKING AROUND

Rosario missionario, preghiera universale


La preghiera per i popoli sparsi per il mondo

C
on il Rosario Missionario la preghiera del cri- BIANCO: LA DECINA È PER L’EUROPA
stiano si fa universale. Per questo la corona è E PER IL SOMMO PONTEFICE,
formata da cinque decine di colore diverso a SEGNO DELLA NOSTRA UNITÀ
rappresentare i cinque continenti.
Maria, Madre della speranza,
I colori del mondo sono: veglia sulla Chiesa in Europa:
sia essa trasparente al Vangelo,
VERDE: LA DECINA È PER L’AFRICA. autentico luogo di comunione;
CI RICORDA LE VERDI FORESTE viva la sua missione di
E IL COLORE SACRO DEI MUSULMANI. annunciare, celebrare e servire
il Vangelo della speranza
O Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa, per la pace e la gioia di tutti. Amen.
alla vigilia di una nuova Pentecoste
per la Chiesa in Africa, Madagascar ed isole attigue, AZZURRO: LA DECINA È PER L’OCEANIA
il popolo di Dio con i suoi Pastori CON LE INNUMEREVOLI ISOLE
a Te si rivolge e insieme con Te implora: SPARSE NELLE AZZURRE ACQUE DEL PACIFICO.
l'effusione dello Spirito Santo
faccia delle culture africane, O Stella maris,
luoghi di comunione nella diversità, luce di ogni oceano e Signora delle profondità,
trasformando gli abitanti di questo grande continente guida i popoli dell'Oceania
in figli generosi della Chiesa, che è Famiglia del Padre, attraverso ogni mare oscuro e tempestoso,
germe e inizio in terra di quel Regno eterno affinché possano giungere
che avrà la sua pienezza nella Città al porto della pace
il cui costruttore è Dio: preparato in Colui che ha calmato le acque.
Città di giustizia, di amore e di pace. Amen. Mentre ci avventuriamo per gli oceani del mondo,
e attraversiamo i deserti del nostro tempo,
ROSSO: LA DECINA È PER L’AMERICA, mostraci, o Maria, il Frutto del tuo grembo,
CHE EBBE COME PRIMI ABITANTI IPELLEROSSA. poiché senza il Figlio tuo siamo perduti. Amen.

Signore Gesù, GIALLO: LA DECINA È PER L’ASIA,


ti ringraziamo perché il Vangelo dell'Amore del Padre, LA TERRA DELSOL LEVANTE, LA CULLA DELLE CIVILTÀ.
con il quale sei venuto a salvare il mondo,
è stato ampiamente proclamato in America O Madre Santa,
come dono dello Spirito Santo volgi il tuo tenero sguardo sulla Chiesa
che fa fiorire la nostra gioia. che il tuo Figlio ha piantato sul suolo d'Asia.
Concedici di essere testimoni fedeli Sii guida e modello mentre continua la missione
della tua Resurrezione e proteggila da ogni potere che la minaccia.
davanti alle nuove generazioni d'America, Prega affinché, tutti i popoli dell'Asia
perché conoscendoti ti seguano possano giungere a conoscere il Figlio tuo
e trovino in Te la loro pace e la loro gioia. Amen. Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo. Amen.

Le tre Ave Maria finali vengono recitate per i missionari


sparsi in tutto il mondo.

«Il Rosario è preghiera orientata per sua natura


alla pace, anche per i frutti di carità che produ-
ce”, tra cui il “desiderio di accogliere, difendere e
promuovere la vita, facendosi carico della soffe-
renza dei bambini in tutte le parti del mondo”; di
“testimoniare le beatitudini nella vita di ogni
giorno”; di “farsi „cirenei‟ in ogni fratello affranto
dal dolore o schiacciato dalla disperazione”. Di
diventare, in una parola, “costruttori della pace
nel mondo” e di “sperare che, anche oggi, una
battaglia‟ tanto difficile come quella della pace
possa essere vinta”».
Giovanni Paolo II ,
Lettera apostolica, Rosarium Virginis Mariae

OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010 7


DAZIBAO

Gli appuntamenti del mese di Ottobre


26 settembre 2010:
ore 09.30 turno Prima Comunione
3 ottobre 2010:
ore 09.30 turno Prima Comunione
ore 12.00 Supplica alla Madonna di Pompei
ore 12.15 turno Prima Comunione
7 ottobre 2010:
ore 20.30 Corso prematrimoniale
10 ottobre 2010:
ore 09.30 turno di Prima Comunione

11 ottobre 2010:
ore 18.00 Inizio catechismo. Ciascun gruppo inizierà il proprio corso secondo il giorno stabilito.
17 e 18 ottobre 2010:
Pellegrinaggio ai luoghi di San Gaspare ad Albano Laziale e Roma.
18 ottobre 2010:
Ore 15.30 Inizio anno della Scuola Gratuita di Sostegno “D. Pietro Mercurio”.

24 ottobre 2010:
84° Giornata Mondiale Missionaria

Festa di SAN GASPARE DEL BUFALO


Fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue

Dal 30 ottobre al 14 novembre 2010:


MISSIONE POPOLARE
guidata dai Missionari del Preziosissimo Sangue
e dalle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo.
Il programma delle giornate sarà reso noto in Parrocchia e sulle brochure.

30 ottobre - 1 novembre 2010:


Tempo dello Spirito - Albano Laziale (Roma)
26 - 28 novembre 2010:
Incontro di orientamento vocazionale - Albano Laziale (Roma)
21 novembre 2010:
MEETING D’AUTUNNO Giovani U.S.C. a Lucera (FG)

DAL 2 AL 5 gennaio 2011:


XXV CONVEGNO NAZIONALE Giovani U.S.C. a Frascati (Roma)

8 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010


CALENDARIO

CALENDARIO LITURGICO DI OTTOBRE 2010


Il Santo e la liturgia giorno per giorno
1 Venerdì S. Teresa di Gesù Bambino (m) - [II] - Liturgia: Gb 38,1.12-21; 40,3-5; Sal 138; Lc 10,13-16

2 Sabato Ss. Angeli Custodi (m) - [P] - Liturgia: Es 23,20-23; Sal 90; Mt 18,1-5.10

3 Domenica XXVII DOMENICA TEMPO ORDINARIO (anno C)


Liturgia: Ab 1,2-3; 2,2-4; Sal 94; 2Tm 1,6-8.13-14; Lc 17,5-10

4 Lunedì S. FRANCESCO D'ASSISI patrono (f) - [P] - Liturgia: Gal 6,14-18; Sal 15; Mt 11,25-30

5 Martedì S. Placido martire - [III] - Liturgia: Gal 1,13-24; Sal 138; Lc 10,38-42

6 Mercoledì S. Bruno (mf) - [III] - Liturgia: Gal 2,1-2.7-14; Sal 116; Lc 11,1-4

7 Giovedì B.V. Maria del Rosario (m) - [III] - Liturgia: Gal 3,1-5; Cant. Lc 1,69-75; Lc 11,5-13

8 Venerdì S. Pelagia, Brigida, Ivano - [III] - Liturgia: Gal 3,7-14; Sal 110; Lc 11,15-26

9 Sabato Ss. Dionigi e compagni (mf) - [III] - Liturgia: Gal 3,22-29; Sal 104; Lc 11,27-28

10 Domenica XXVIII DOMENICA TEMPO ORDINARIO (anno C) - S. Daniele vescovo missionario [IV]
Liturgia: 2Re 5,14-17; Sal 97; 2Tm 2,8-13; Lc 17,11-19

11 Lunedì S. Firmino vescovo, Emanuela - [IV] - Liturgia: Gal 4,22-24.26-27.31; 5,1; Sal 112; Lc 11,29-32

12 Martedì S. Serafino da Montegranaro - [IV] - Liturgia: Gal 5,1-6; Sal 118; Lc 11,37-41

13 Mercoledì S. Edoardo re - [IV] - Liturgia: Gal 5,18-25; Sal 1; Lc 11,42-46

14 Giovedì S. Callisto I (mf) - [IV] - Liturgia: Ef 1,1-10; Sal 97; Lc 11,47-54

15 Venerdì S. Teresa di Gesù (m) - [IV] - Liturgia: Ef 1,11-14; Sal 32; Lc 12,1-7

16 Sabato S. Margherita M. Alacoque (mf) - [IV] - Liturgia: Ef 1,15-23; Sal 8; Lc 12,8-12

17 Domenica XXIX DOMENICA TEMPO ORDINARIO (anno C) - S. Ignazio di Antiochia (m) -


Liturgia: Es 17,8-13; Sal 120; 2Tm 3,14-4,2; Lc 18,1-8

18 Lunedì S. LUCA (f) - [P] - Liturgia: 2Tm 4,9-17; Sal 144; Lc 10,1-9

19 Martedì S. Paolo della Croce (mf) - [I] - Liturgia: Ef 2,12-22; Sal 84; Lc 12,35-38

20 Mercoledì S. Irene, Aurora - [I] - Liturgia: Ef 3,2-12; Cant. Is 12,2-6; Lc 12,39-48

21 Giovedì SAN GASPARE DEL BUFALO, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue (f) - [P]
Liturgia: Is 52,7-10; Sal 95; Eb 13,12-15.20-21; Lc 4,16-21
22 Venerdì S. Donato vescovo, Apollo - [I] - Liturgia: Ef 4,1-6; Sal 23; Lc 12,54-59
23 Sabato S. Giovanni da Capestrano (mf) - [I] - Liturgia: Ef 4,7-16; Sal 121; Lc 13,1-9

24 Domenica XXX DOMENICA TEMPO ORDINARIO (anno C) - S. Antonio M. Claret (mf) - [II]

25 Lunedì S. Crispino, S. Daria, Gaudenzio - [II] - Liturgia: Ef 4,32-5,8; Sal 1; Lc 13,10-17


26 Martedì S. Evaristo papa - [II] - Liturgia: Ef 5,21-33; Sal 127; Lc 13,18-21
27 Mercoledì S. Fiorenzo vescovo, Delia - [II] - Liturgia: Ef 6,1-9; Sal 144; Lc 13,22-30

28 Giovedì Ss. SIMONE e GIUDA (f) - [P] - Liturgia: Ef 2,19-22; Sal 18; Lc 6,12-16

29 Venerdì S. Ermelinda, S. Massimiliano, Michela - [II] - Liturgia: Fil 1,1-11; Sal 110; Lc 14,1-6
30 Sabato S. Germano vescovo, Benvenuta - [II] - Liturgia: Fil 1,18b-26; Sal 41; Lc 14,1.7-11

31 Domenica XXXI DOMENICA TEMPO ORDINARIO (anno C) - S. Lucilla, S. Quintino - [III]


Liturgia: Sap 11,23-12,2; Sal 144; 2Ts 1,11-2,2; Lc 19,1-10

LEGENDA: (m) memoria obbligatoria - (f) festa - (mf) memoria facoltativa - [P] liturgia dal Proprio del santo - [I] Prima settimana
del Salterio - [II] Seconda settimana del Salterio [III] Terza settimana del Salterio - [IV] Quarta settimana del Salterio.

OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010 9


I MISTERI DELLA SALVEZZA

2 OTTOBRE: FESTA DEGLI ANGELI E DEI NONNI


Dalla Chiesa… alla casa: gli angeli di oggi sono i nonni.

L
a Chiesa celebra il giorno del 2 ottobre la festa Lo sapevi che…
degli angeli custodi. Noi tutti siamo stati affidati
da Dio ad un angelo custode a cui, ogni giorno,
dovremmo chiedere consiglio, forza spirituale e
LA FESTA DEI NONNI
saggezza.
La Festa dei nonni è una ricorrenza civile introdotta
Ma chi sono esattamente gli angeli? Che tipo di relazio- in Italia con la Legge 159 del 31 luglio 2005, quale mo-
ne intercorre tra loro e noi? mento per celebrare l'importanza del ruolo svolto dai
nonni all'interno delle famiglie e della società in gene-
La parola “angelo” vuol dire: messaggero, tutta la sto- rale.
ria della salvezza, dall'Antico al Nuovo Testamento è
costellata della presenza di angeli che in qualità di Tale festa è stata istituita in Italia grazie a Noceto,
messaggeri, appunto, sono da tramite tra l'uomo e paese promotore che ha voluto rendere omaggio a tutti
Dio. Sono creature puramente spirituali, invisibili, sen- i nonni d'Italia.
za un corpo ma dotati di una loro intelligenza e volon-
tà; contemplano incessantemente il volto di Dio e ven- La Festa dei Nonni è stata introdotta negli Stati Uniti
gono in nostro aiuto e in nostra guida. nel 1978 durante la presidenza di Jimmy Carter su pro-
È dunque una presenza reale! Purtroppo molto spesso posta di Marian McQuade, una casalinga del West Virgi-
accade che dimentichiamo di pregare il nostro angelo, nia, madre di quindici figli e nonna di quaranta nipoti.
magari perché troppo presi dalla carriera e dall'effime- La McQuade iniziò a promuovere l‟idea di una giornata
ro vivere terreno. Non dimentichiamo mai la nostra nazionale dedicata ai nonni nel 1970, lavorando con gli
professione di fede! Il credo ci fa riflettere a merito e anziani già dal 1956. Riteneva, infatti, obiettivo fon-
recita così: Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, damentale per l’educazione delle giovani genera-
creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visi- zioni la relazione con i loro nonni, portatori di co-
bili e invisibili… Molte cose sono invisibili ai nostri noscenza ed esperienza.
limitati sensi, realtà empiricamente indimostrabili, gli
angeli, come altre presenze spirituali fanno parte del Negli Stati Uniti la festa nazionale dei nonni
mondo invisibile che ci circonda ma non per questo (Grandparents Day) viene celebrata ogni anno la prima
vanno dimenticate. domenica di settembre dopo il Labor Day.

Quindi cari amici sforziamoci di voler bene al nostro Nel Regno Unito, introdotta nel 1990, dal 2008 viene
caro angelo custode, pensiamolo spesso durante il celebrata la prima domenica di ottobre.
giorno, ricordiamolo con una preghierina affinché ci
aiuti ad incontrare Cristo, che è la nostra vera pace! In Canada viene celebrata dal 1995 il 25 ottobre.
Infine ma non per ultimo un pensiero in questa festa
va al ricordo dei nostri cari nonni e genitori, nostri be- In Francia, i nonni e le nonne sono festeggiati ogni an-
nefattori e maestri di vita e di fede e, se ci pensiamo, no separatamente. La Festa della Nonna già dal 1987,
non è affatto un caso che la Chiesa colleghi queste due la prima domenica di marzo. Dal 2008 è stata introdot-
immagini molto belle: gli angeli custodi e i nonni. ta la Festa del Nonno la prima domenica di ottobre.
Buona festa degli angeli a tutti! (fonte: Wikipedia)

10 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010


INTERVISTIAMO...CI

La missionarietà nella Diocesi di Bari - Bitonto


Intervista a Don Andrea Favale, Direttore dell’Ufficio Missionario

P
arlando di missione e conoscendo, tra le mura che, tra l‟altro, rimane pur sempre una maniera di es-
parrocchiali, termini come missionari e missiona- sere solidali: pregare per i lontani. E‟ una richiesta che
rietà, potrebbe essere di maggior aiuto per tutti giunge direttamente dagli operatori missionari”.
noi, scoprire il ruolo dell‟Ufficio Missionario Dio-
cesano, che ha la propria sede nella Curia Arcivescovi- Esistono progetti che l’Ufficio Missionario gesti-
le. sce?
Per comprendere più a fondo l‟attività di quest‟ufficio In realtà i progetti vengono realizzati dai missionari e
ho intervistato il Direttore, don Andrea Favale, che ha dalle Congregazioni. L‟Ufficio Missionario tenta di colle-
risposto cordialmente e amichevolmente ad alcune do- gare, fa‟ da tramite tra i Paesi dove avviene la missio-
mande. ne e il nostro territorio. Raggruppa tutte le necessità e
le richieste, impegnandosi a risolverle. Oltre all‟aiuto
Don Andrea, qual è l’obiettivo dell’Ufficio Missio- materiale che è sempre importante, si tenta anche di
nario? curare e rendere migliore, in quei luoghi, l‟aspetto del-
“Occorre premettere che missionarietà la liturgia. Per esempio nella missione in
nella Chiesa significa dare continuità all‟o- Etiopia è stata fatta richiesta di spedire
pera di Gesù. Egli è venuto sulla terra dei paramenti liturgici e tutto l‟occorren-
affinché tutti siamo salvati. Per ogni uo- te per rendere degna la Celebrazione
mo essere salvato corrisponde a trovare Eucaristica. Inoltre, insieme alle Pontifi-
la sua serenità, la sua felicità. Proprio per cie Opere Missionarie, abbiamo soste-
questo obiettivo è fondamentale la mis- nuto il progetto per la costruzione di un
sione, ossia la maniera attraverso cui far ponte, ancora in Etiopia, per rendere più
conoscere Gesù, la salvezza Incarnata. semplice il percorso che i bambini svol-
Quindi si può affermare che l‟obiettivo è gono ogni mattina per andare a scuola
affidato a tutta la Chiesa.” ed, in più, la costruzione di una chiesa in
un territorio dove la presenza dei cristia-
Certo è un obiettivo che spetta ad ni è in minoranza. Infine, ma non da
ogni credente, ma che funzioni svol- trascurare, l‟Ufficio si occupa della ge-
ge l’Ufficio? stione degli affidi.
“L‟Ufficio Missionario Diocesano è un or-
ganismo della Chiesa che coordina tutte L’Ufficio come tenta di informare e
le forze affinché si impegnino a far cono- sensibilizzare il territorio, la Dioce-
scere il messaggio di Cristo. L‟Ufficio col- Don Andrea Favale si?
labora con le missioni, con le Congrega- Attualmente, per far fronte a tutte le
zioni religiose, con i sacerdoti e con le esigenze che arrivano dalle missioni, il
associazioni in missione. Inoltre l‟Ufficio Missionario mezzo di informazione più utilizzato è internet, special-
cura l‟aspetto dell‟annuncio evangelico delineato dalle mente il sito dell‟arcidiocesi di Bari-Bitonto, in costante
Pontificie Opere Missionarie cercando nel contempo di aggiornamento. Per una maggiore efficienza del nostro
relazionarsi con le Parrocchie attraverso iniziative di ufficio bisogna partire obbligatoriamente dal locale e
formazione. quindi mantenere i contatti con le Parrocchie.
Oggi si parla di nuova evangelizzazione. Si sta rivalu- L‟Ufficio Missionario propone anche un percorso forma-
tando la missione “ad gentes”: portare la salvezza a tivo dove ogni operatore pastorale può partecipare.
tutti i popoli. Attraverso l‟esperienza del viaggio ogni Durante l‟anno si alterneranno momenti di preghiera e
uomo viene a conoscere una nuova realtà. Grazie al di incontri. Il tema di quest‟anno è: “Spezzare pane
contatto con i missionari nei differenti paesi è possibile per tutti i popoli”, partendo proprio dal centro di ogni
gestire le necessità. Ovviamente la missione favorisce fedele: l‟Eucarestia.
anche un vero e proprio scambio di conoscenza”.
Don Andrea, come direttore dell’Ufficio Missiona-
Nelle missioni che l’Ufficio coordina c’è anche rio Diocesano, ha qualche richiesta da lanciare
l’impegno di laici? alle Parrocchie, alla gente, agli operatori pastora-
“Certamente sì. L‟Ufficio Missionario ha numerosi con- li?
tatti con i Padri Comboniani e i Missionari di Padre Kol- Bisognerebbe “aiutarsi insieme”, cioè aiutare l‟Ufficio a
be, ma attorno c‟è il grande impegno di molti laici sia rendere più efficienti le missioni. E‟ importante, perciò,
nelle missioni che nel loro sostegno. Anche dei sacer- che vengano coinvolte più realtà e che le stesse realtà
doti diocesani, chiamati “fidei donum” (sacerdoti, dia- possano diffondere il loro operato in rete”.
coni o laici che vengono inviati a realizzare un servizio
temporaneo in un territorio di missione diverso dalla Ha un’ultima cosa da dire?
propria Diocesi, ndr) mettono a servizio della Chiesa il Il compito dell‟Ufficio Missionario è di coordinare tutte
loro ministero per la missione. La nostra diocesi ha le forze umanitarie. Mi soffermo sulla parola
alcuni suoi sacerdoti in Etiopia (due), Albania (uno) e “umanitarie”. In questo ruolo di responsabilità deve
Cina (uno). essere primario l‟essere disponibili all‟uomo in quanto
Ogni fedele, però può svolgere un compito importante creatura fatta a immagine e somiglianza di Dio”.
OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010 11
IL LIBRO DEL MESE

GESU’ IL SALVATORE
Tempi e luoghi della sua venuta nella storia

L
a scelta di don Nicola Bux di dedicare l‟ultima separabili, in quanto è sempre la stessa persona a spe-
sua fatica letteraria a Gesù Salvatore a me sem- rimentarle» (p.12)
bra un autentico gesto profetico. Sì, perché an-
Attraverso un ricco intreccio di testimonianze scritte e
che in quella parte della società che si definisce
archeologiche, più o meno coeve, epigrafi, monumenti,
cristiana e che pretende di conoscere e vivere i valori
tradizioni liturgiche, scrupolosamente esaminate
del cristianesimo, la figura di Gesù si è talmente sbia-
dall‟autore, emerge “ il mistero di Gesù nella sua infan-
dita da essere concepita quasi come un mito. Viene,
zia”. Tra gli scritti, in primis, il Protovangelo di Giaco-
pertanto, privata della sua concretezza, della sua stori-
mo, un apocrifo tenuto in alta considerazione dalla Tra-
cità, al contrario di quanto avviene per i personaggi
dizione, getta luce su particolari che altrimenti non co-
celebri del passato , come Platone, Aristotele, G. Cesa-
nosceremmo circa la natività di Maria, la sua infanzia, i
re ecc. di cui nessuno metterebbe in dubbio l‟esistenza.
suoi genitori Gioacchino e Anna. Ora, pensare a Gesù
Perché questa differenza di giudizio? La spiegazione ce inserito in un normale contesto familiare ove sono pre-
la fornisce lo stesso autore, là dove dice: «Non sono da senti finanche le figure dei nonni materni, non può che
condividere quelle posizioni esegetiche che hanno ne- radicare nella storia questo personaggio, sentirlo uno
gato la storicità dei fatti e li hanno ridotti al genere di noi, uno come noi. Padre Bruckberger ne “La Storia
letterario del “racconto d‟in- di Gesù Cristo” ricorda che
fanzia”, quasi che la rivelazio- Gesù, nel fare riferimento a
ne sia avvenuta fuori della sé, non usa mai la terza per-
storia e renda impossibile ve- sona, non usa mai il suo no-
rificarla col metodo stori- me, non dice “Gesù”, ricorre
co» (p.12). invece a un appellativo:
“Figlio dell‟Uomo” che abbrac-
Papa Ratzinger, nella premes-
cia tutta la razza umana. Ge-
sa al suo “Gesù di Nazaret”
sù ha fatto suo questo titolo
del 2007, analizzava la situa-
che non ha nulla di speciale,
zione in questi termini: «Al
che non aggiunge nulla alla
tempo della mia giovinezza…
qualifica di semplice uomo.
l‟immagine di Cristo veniva
«L‟ambizione di Gesù» - se di
delineata a partire dai vange-
ambizione si può parlare - «fu
li: come Egli visse sulla terra
quella d‟essere uomo, sempli-
e come, pur essendo intera-
cemente, pienamente, e di
mente uomo, portò nello stes-
porsi al centro della storia
so tempo agli uomini Dio con
come un modello compiuto
il quale, in quanto Figlio, era
d‟umanità» (pp.17-18).
una cosa sola… A cominciare
dagli anni Cinquanta la situa- Questo Gesù, nato in modo
zione cambiò. Lo strappo tra il così straordinario, annunciato
“Gesù storico” e il “Cristo del- dall‟Angelo a Maria poco più
la fede” divenne sempre più che adolescente, è il Figlio di
ampio; l‟uno si allontanò Dio fatto Uomo: «Quando
dall‟altro a vista d‟occhio», a venne la pienezza del tempo,
tal punto che «la figura di Ge- Dio mandò il suo Figlio…»
sù, su cui poggia la fede, di- Quale potente mistero! Rive-
venne sempre più nebulosa, lazione e storia, ora, comba-
prese contorni sempre meno ciano. La prima, pur travali-
definiti… Una simile situazione cando la seconda, non può
è drammatica per la fede perché rende incerto il suo prescindere da essa: l‟Incarnazione è avvenuta nella
autentico punto di riferimento». storia! Nella scheda di approfondimento su “Il santo
Luogo dell‟incarnazione”, Bux manifesta la sua grande
In Gal 4,4, l‟apostolo Paolo scrive: «Quando venne la
emozione: «La prima visita che vi feci, il 15 novembre
pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da
1985, avvenne con comprensibile timore e stupore,
donna, sotto la legge». La pienezza del tempo va inte-
pensando che qui Dio si è fatto carne, dando inizio alla
sa come il compiersi dei tempi stabiliti da Dio per i suoi
novità vera nella storia del mondo».
interventi. E questo tempo culmina con la nascita di
Gesù, Figlio di Dio. La personalità di Gesù, dunque, E‟ nell‟accettazione del Dio-fatto-uomo il discrimine tra
appartiene simultaneamente al tempo e all‟eternità: credenti e non credenti, tra Gesù e i personaggi del
come erede del Padre egli domina il tempo, come vero passato di cui nessuno oserebbe negare l‟esistenza.
uomo egli appartiene alla sua epoca. Questa duplice «Prima che Abramo fosse, Io Sono» - dice Gesù in Gv
appartenenza, che è espressione delle sue due nature, 8,58, quasi a estrapolare la sua esistenza terrena
giustifica l‟affermazione dell‟autore secondo cui «fede e dall‟eternità, un frammento di eternità che fa irruzione
storia come fede e ragione seppur distinte non sono nella storia o un segmento di tempo che viene a coinci-

12 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010


IL LIBRO DEL MESE

dere con l‟eterno. Quale dei personaggi “terreni” po- L’autore del libro
trebbe fare una simile affermazione? Allora, probabil-
mente, è l‟esistenza divina di Gesù che fa cadere in DON NICOLA BUX
oblio la sua vita terrena, rendendola a noi inconcepibi-
le, ma la Scrittura parla chiaro: «Quando venne la pie- Don Nicola Bux, nato a Bari il
nezza del tempo, Dio mandò suo Figlio…» 30/11/1947 e ordinato sacerdote
dell'arcidiocesi di Bari - Bitonto il
E‟ vero che le eresie in genere e quelle cristologiche in 06/12/1975, ha studiato e insegna-
specie hanno attraversato la vita della Chiesa, provo- to a Gerusalemme e a Roma.
cando al suo interno scismi e divisioni (senza comun- Professore di liturgia orientale e di
que trascurare che, grazie ad esse, la teologia ha com- teologia dei sacramenti nella Facol-
piuto passi in avanti, ha potuto chiarire e consolidare la tà Teologica Pugliese, è stato perito
dottrina cristiana), ma è altrettanto vero che nel pas- al Sinodo dei Vescovi sull'Eucari-
sato i credenti si sono sempre schierati da una parte o stia.
dall‟altra per difendere le loro posizioni, giuste o sba- E' consultore delle Congregazioni
gliate che fossero. Oggi, distratti come siamo dai tanti per la Dottrina della Fede e per le
problemi, non ci accorgiamo nemmeno delle eresie che Cause dei Santi e consulente della
liberamente circolano tra di noi (e non sono pochi colo- rivista teologica internazionale "Communio"; docente
ro che negano la divinità di Gesù, o la sua piena uma- presso la Facolta‟ Teologica e ISSR.
nità), oppure le sottovalutiamo in nome di un irenismo
che oscura le differenze, come quelle esistenti tra il Dio Sono sue le seguenti pubblicazioni:
unico, ma uno e trino dei cristiani e il Dio unico e asso-
lutamente uno degli ebrei o degli islamici, per cui „una CODICI LITURGICI LATINI DI TERRA SANTA, Schena
religione vale l‟altra‟ secondo un luogo comune abba- Editore, 1990;
stanza diffuso. Questo irenismo, il cui frutto è una pace IL QUINTO SIGILLO. L’UNITA‟ DEI CRISTIANI VERSO IL
solo apparente, ha, invece ripercussioni nella vita del
TERZO MILLENNIO, Libreria Editrice Vaticana, 1997;
singolo e della collettività.
PERCHÉ I CRISTIANI NON TEMONO IL MARTIRIO, Piem-
Nell‟omelia me, 2000;
dell‟11 giugno IL SIGNORE DEI MISTERI. NELL‟EUCARESTIA ESPOSTO AL
u.s., a con- RELATIVISMO, Cantagalli, 2005;
c l u s i o n e DOVE EGLI DIMORA. IL SENSO DELL‟ADORAZIONE NELLA
dell‟anno sa- VITA CRISTIANA, San Paolo, 2005;
cerdotale, PIETRO AMA E UNISCE. LA RESPONSABILITA‟ PERSONALE
Benedetto DEL PAPA PER LA CHIESA UNIVERSALE, ESD, 2006;
XVI dice te-
I MISTERI DEGLI ORIENTALI. COMPARATI CON LA LITUR-
stualmente
GIA ROMANA E I RITI GIUDAICI, Cantagalli, 2006;
che: «non si
LA RIFORMA DI BENEDETTO XVI. LA LITURGIA TRA INNO-
tratta di amo-
VAZIONE E TRADIZIONE, Piemme, 2008;
re se si lascia
proliferare GESÙ IL SALVATORE. LUOGHI E TEMPI DELLA SUA VENU-
l‟eresia, il TA NELLA STORIA, Cantagalli, 2009.
travisamento
e il disfaci- Il testo di don Nicola, di taglio divulgativo, in realtà
mento della riflette tutto lo spessore interiore dello studioso,
fede, come se dell‟uomo di cultura, dello storico che vaglia accurata-
noi autono- mente ogni singola fonte, cristiana e non, prima di pro-
mamente nunciarsi, cercando di essere sempre obiettivo, impar-
inventassimo ziale nel giudizio, rispettoso dei principi che regolano
la fede. Come l‟indagine e l‟esposizione storica. Sintetizzando, si può
non fosse più affermare che il metodo da lui utilizzato appartiene alla
dono di teologia storica che ha per se stessa il compito di forni-
Dio…». Dob- re «il fondamento reale dei fatti per tutto l‟edificio della
biamo, dun- scienza teologica» (Pfeilschifter).
que, rafforza-
re la nostra
identità cri-
stiana!
La lettura di questo testo “Gesù il Salvatore” ci riporta La tua Parrocchia è
nel giusto alveo della questione: Gesù, nostro Salvato- anche ON LINE su
re, è vero Dio e vero uomo. Egli è venuto al mondo in
un luogo e in un tempo preciso; è vissuto – come ogni
figlio di famiglia – sottomesso ai suoi genitori e, solo
quando è giunta la “sua ora” ha abbracciato in toto la
volontà del Padre celeste. Egli è Colui che ha manife-
stato a noi il Padre che “nessuno ha mai visto”.

OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010 13


NOI, COMUNITA’

PRIMA COMUNIONE 2010

Catechista:
Ernesta Dodaro
Barberini Francesco
Bitetto Salvatore
Castiello Giorgia
Chiapperini Davide
Giaquinto Francesco
Liberti Luca
Lonigro Roberto
Melibeo Filippo
Mercurio Michele
Catechista: Pentrelli Davide
Serenella Specchia Persia Alessia
Barracano Ruben Povino Alessia
Blattmann D' Amely Ettore Rafaschieri Ivan
Candeliere Emilia Sarnataro Pasquale
Candeliere Maria Pia Sirago Augusta
Carnimeo Davide Troccoli Cherubina
Carretta Francesca Maria
Cirenza Vittorio
De Fiore Simone
Catechisti:
Deceglie Daniela Marilina Pesce - Marcello Longo
Dell' Erba Antonio Armando Cascione Chiara
Dell' Erba Giuseppe Colella Carlotta
Della Chiesa Angela D' Ambra Simone
Fratino Sveva D' Urso Miriam
Lanzo Marco De Stefano Daniele
Michetti Alessio Fumai Giovanni
Mortara Maria Gismondo Achille
Santoro Francesco Grassi Enrico
Sasanelli Donato Grieco Claudio
Traversa Gabriele Lerario Francesco
Trotto Daniele Losacco Anna Claudia
Losacco Mariangela
Catechista: Marchese Dario
Nuzzo Simona
Irene Proscia Panza Nicolò
Rossi Sofia
Antonacci Danilo
Squicciarini Enrico
Antonucci Giovanni
Barile Giovanni
Catalano Francesco Catechisti:
Chiapperini Nicole
D' Addario Gianmarco Cecilia Dentamaro - Lucia Tasselli
De Benedictis Vito Angarano Matteo
Mencaroni Sonia Bellomo Erica
Merra Giulia Caiati Maria
Milia Marinella Condò Davide
Mongelli Andrea Filippo De Vito Ruben Cristian
Natale Domenico Di Cagno Alessandro
Natale Riccardo Diana Gaia
Nuzzi Giorgio Favia Dario
Pagano Valerio Guida Sabrina
Petruccelli Francesco Laricchia Claudia
Poliseno Francesco Martucci Lydia
Rana Viola Maria Maurantonio Gennaro
Rogliero Noemi Miraglia Sara
Sivo Francesco Montedoro Giorgio
Tartarino Enrica Pagliaro Dario
Stornelli Ada Maria

14 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010


LIBERA...MENTE

Vita
Solo per oggi mi impegnerò a vivere semplicemente questa giornata, senza voler risolvere di
colpo tutti i problemi della mia vita.
Cura
Solo per oggi dedicherò più cure alla mia persona e
mi comporterò in maniera educata. Non criticherò
nessuno. Non cercherò di correggere o migliorare gli
altri ma solo me stesso/a.
Felicita’
Solo per oggi vivrò nella consapevolezza che sono
creato per la felicità non solo per l’altro mondo ma
già in questo.
Realismo
Solo per oggi mi adatterò alle circostanze senza pre-
tendere che le circostanze si adattino ai miei desideri!
Leggere
Solo per oggi destinerò dieci minuti del mio tempo
ad una buona lettura. Come il cibo è necessario alla
vita del corpo, la lettura è necessaria alla vita dell’ani-
ma.
Agire
Solo per oggi compirò una buona azione. E non lo
racconterò a nessuno.
Superare
Solo per oggi farò qualcosa per cui non provo alcuna
voglia. Se mi dovesse dispiacere interiormente, farò
sì che nessuno se ne accorga.
Pianificare
Solo per oggi stabilirò un programma preciso. Forse non mi ci atterrò esattamente. Però lo
scriverò e cercherò di evitare due mali: la fretta e l’indecisione.
Coraggio
Solo per oggi non avrò alcuna paura. Soprattutto non avrò alcuna paura di rallegrarmi di tutto
ciò che è bello e crederò alla bontà.
Fiducia
Solo per oggi crederò con fermezza (anche se le circostanze dovessero indicare il contrario)
che la benigna Provvidenza di Dio si prende cura di me, come se non esistesse nessun altro al
mondo.

OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010 15


SPECIALE MISSIONE POPOLARE

30 ottobre - 14 novembre 2010

Signore Gesù, Aiutaci ad accogliere i Missionari


Tu sei stato il grande missionario come Te in persona.
del Padre. Aiutaci a fidarci di più di Te,
Egli ti ha inviato nel mondo facendo nostra la tua Parola.
per la nostra salvezza.
Apri il nostro cuore
Tu hai percorso le vie della Palestina per mezzo della Spirito Santo,
annunciando il Vangelo, e per intercessione
invitando tutti alla conversione. della tua Santissima Madre
Maria, Regina delle Missioni
Quelli che hanno ascoltato il tuo invito del Preziosissimo Sangue,
hanno ricevuto la tua salvezza! di San Gaspare del Bufalo
e di Santa Maria De Mattias
Salvaci, Signore, con il Sangue Prezioso! donaci la tua benedizione.
Non c’è speranza se non in Te.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Lungo la storia hai inviato messaggeri
a prolungare la tua predicazione. Amen.

16 OCCHIO ALLA PARROCCHIA - SETTEMBRE_OTTOBRE 2010

Potrebbero piacerti anche