Oggi i miei difensori - dopo avere peraltro a lungo ribadito ed
argomentato la manifesta incompetenza territoriale di Pescara- hanno
potu to finalmente ristabilire, attraverso la serrata analisi degli atti di indagine, la verita vera di questa incredibile vicenda processuale, dolorosa per me ma soprattutto fatale per una grande esperienza politica di radicale rinnovamento della Amministrazione della Regione Abruzzo.
Questa verita e scolpita negli stessi atti di indagine che dovrebbero
accusare me e la Giunta che ho avuto I'onore di presiedere per volonta deUa grande maggioranza degli abruzzesi; mentre le accuse contro di noi rimangono disperatamente avvinghiate a null'altro - e certo non a caso- che ai soliloqui calunniosi di quei soggetti per i quali la politica di riforma della Sanita abruzzese aveva significato la fine del lungo ed indisturbato regno di Bengodi.
I miei difensori hanno potuto approfonditamente evidenziare come non
noi, ma gli stessi rapporti di Polizia Giudiziaria - NAS e Guardia di Finanza- abbiano per quasi due anni dovuto raccontare una storia di rigore, di risanamento finanziario e di ritorno alia legalita ed alia trasparenza nella Sanita Abruzzese, che costituiscono esattamente la ragione per la quale siamo da due anni all'indice, imputati di gravissimi reati e di fatto destituiti dal compito affidatoci democraticamente dal popolo abruzzese.
In sintesi, gli atti di indagine dicono che:
• Non appena insediata, la Giunta da me presieduta ha
completamente riscritto le regole ed i protagonisti dei meccanismi e degli strumenti ispettivi sulla sanita pubblica e soprattutto su quella privata convenzionata. Uno dei primi atti fu la convocazione, a luglio del 2005, di tutti i rappresentanti delle cliniche convenzionate abruzzesi, alle quali fu comunicato che la Giunta avrebbe modificato le piu evidenti storture del sistema vigente dei controlli ispettivi, voluto e condiviso alia \ unanimita _. e bene ricordarlo- proprio dalle cliniche abruzzesi. Seguirono delibere giuntali gia a partire dall'autunno del 2005, che culminarono nella approvazione definitiva di un nuovo protocollo nel 2006 • Sono sempre gli atti di questa indagine ad aver ricostruito, nella - parte relativa alia amministrazione Pace, la decisiva strumentalita del sistema ispettivo, allora concepito in accordo con le",cliniche abruzzesi, per la realizzazione di tutto iI complesso di iIIeciti che la Procura della Repubblica contesta ( non sta a me dire con quanta fondatezza)a quegli imputati • Sono gli atti di indagine svolti da GDF e NAS ad evidenziare in modo esplicito che queste radicali modificazioni - nelle persone e nelle regole- del sistema ispettivo determinarono un impressionante recupero di denaro pubblico nella spesa Sanitaria abruzzese. E'. la stessa Procura della Repubblica di Pescara a definire "imbarazzantfl,1 iI dato di raffronto, rilevando - sulla scorta inconfutabile di quegli atti di indagine- che mentre nell'anno 2004 iI sistema ispettivo regionale della Giunta Pace aveva complessivamente accertato, a carico delle cliniche convenzionate abruzzesi, prestazioni iIIegittime ed inappropriate per complessivi € 225 mlla, quello ricostruito dalla Giunta Del TUi"CO aveva accertato per iI 2005 analoghe iIIegittimitit per oltre 36 milioni di Euro e nel 2006 per oltre 35 milioni di Euro. • A questa autentica rivoluzione si aggiungano due fondamentali leggi di riforma approvate da questa Giunta: innanzitutto la legge 20/2006, con la quale abbiamo abbattuto ope legis iI numero dei ricoveri, limitato i ricoveri ripetuti (la voce piu grave di speculazione evidenziata dalle indagini a carico delle cllnlche convenzionate abruzzesi), ridefinito in senso rigoristico la nozione di "inappropriatezza" dei ricoveri, introdotto severe sanzioni patrimoniali per i trasgressori. Solo queste ultime -per la cronaca- furono da noi irrogate (fino alia data del nostro arresto) per I'importo di oltre 27 milioni di Euro. • in secondo luogo, la legge 6/2007, con la quale abbiamo drasticamente ridotto iI numero dei posti letto accreditati sia alia Sanitit pubblica che a quella privata. Ovviamente anche questa legge - come tutte le precedenti iniziative di riforma della Sanitit abruzzese da noi realizzata- fu immediatamente aggredita dalle Case di Cura, sempre unanimi, avanti la Corte Costituzionale. Pochi giorni fa e stata depositata la sentenza con la quale la Corte ha affermato la piena legittimitit di quella legge. • La tesi della Pubblica Accusa e che questa politica di rigore e di risanamento, incontestabile, fu pero concepita e realizzata solo a scopi estorsivi, per assecondare iI nostro "istinto predatorid', scatenatosi in danno del malcapitato Enzo Maria Angelini (e di lui solo,peraltro), del quale siamo definiti "gli aguzzinl'. Questi infatti, dopo molti tentennamenti, ripensamenti e rassicurazioni, mi accusa di averlo concusso per oltre sei milioni di euro in contanti,
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dei quali non e rimasta traccia, all'esito delle indagini, nemmenodi un centesimo che sia uno. • La tesi e anche che avremmo concusso Angelini per favorirlo (una tesi tecnicamente e logicamente a dir poco singolare, tutta fondata sulle profluviali deposizioni - ben 16- del secondo nostro Grande Accusatore, iI Presidente dell'AIOP Abruzzo dott. Luigi Pierangeli). Si tratta dello stesso Pierangeli che, in quella sua quallta, aveva concordato, ideato e sottoscritto iI previgente sistema delle pseudo- ispezioni che la stessa Accusa Pubblica denunzia e contesta come radicalmente e pesantementeiIIecito. • I mie difensori hanno dunque evidenziato come l'Accusa si riduce alle dichiarazioni accusatorie di due soggetti entrambi protagonisti della sanita privata convenzionata abruzzese, in 'forte ed irriducibile concorrenza imprenditoriale tra di loro, entrambi durissimamente colpiti, nei rispettivi profitti imprenditoriali, dalla politica di rigore e risanamento della mia Giunta, e per di piu in insanabile contraddizione logica tra di essi, I'uno denunziando di essere stato concusso ed "ammazzatd' dalla mia Giunta, I'altro accusando la Giunta di avere indecentemente ed iIIecitamente favorito iI primo • La mia difesa ha infine dimostrato la manifesta natura calunniosa delle accuse di Angelini. Innanzitutto, si e evide.nziato come le indagini, incredibilmente approfondite, di natura patrimoniale sui sottoscritto e sulla propria famiglia, hanno fornito non solo una risposta negativa (nemmenoun centesimo di provenienza iIIecita 0 sospetta, ne la minima traccia di una qualche operazione sospetta), ma ha soprattutto fornito la prova che tutte le operazioni di tipo bancario, finanziario 0 immobiliare riferibile ad Ottaviano Del Turco ed alia sua famiglia e ricostruibile e tracciabile fino al piu marginale dettaglio, come d'altronde accade a tutte le personeche hannovissuto onestamente. • In secondo luogo, la mia difesa ha fornito la prova davvero inconfutabile che i pretesi "riscontri" delle accuse di Angelini, e eloe i famosi telepass che pretenderebberodi dimostrare i viaggi di costui nella mia casa di Collelongo,attestano tempi di percorrenza materialmente incompatibili con la venuta in Collelongo. Sono certo che la decisivita di tale argomento convincera iI GUP ad accogliere la richiesta formulata dai difensori di svolgere un esperimento giudiziale volto a confermare, con estrema semplicita, che i tempi di percorrenza necessari per effettuare i viaggi che Angelini assume di avere effettuato a casa mia con milioni di Euro nelle mani, e quelli descritti dai Telepass depositati alia Procura di Pescara, e confermati nel contenuto nel corso dell'incidente probatorio, sono assolutamente incompatibili ••
Non so quale potra essere I'esito di questa udienza preliminare: so per
certo che oggi sia stata finalmente raccontata la verita di questa incredibile vicenda giudiziari,ae politica, una verita scritta negli stessi atti con i quali si pretenderebbe di accusarmi