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Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizz.

azione sito in Acerra



IMPIANTO 01 TERMOVALORIZZAZIONE 01 ACERRA

RELAZIONE 01 COLLAUDO

Redatto dal1a Commissione di Collaudo 0 M -Je

Prof. Ing. Gennaro Volpicelll (Presldente della Commissione) I ~~ Au...; i. U

Dott.ssa Isabella Annibaldi (Componente della Commisalone] ~ -----e- . < ~T

Dott. Ing. Carlo Botti (Componente della Commissione) 0-

Prof. Ing. Gian Michele Calvi (Componente della Commissione) ~~" ~ ~

Dott. Marcello Fiori (Componente della Gommissione) v ,

Dott. Giuseppe Viviano (Componente della Gommissione} r,:.c.;f!L I. > ',,:~

Roma, 16 Luglio 2010

Commissione di collaudo deH'impianto di termovalorizzazione di Acerra

INDICE

1 La Commissione dl collaudo 1.1 La Composizione

1 .. 2 I compiti della Commissione di collaudo

2. II quadro normative e tecnico di riferimento 2.1 Le disposizioni normative

2.2 La documentazione tecnica

2.2.1 III parere di cornpatibllita ambientale

2.2.2 Contenuti e mcdalita dell'Autorizzazionelntegrata Ambientale 2.2.3 II disciplinare tecnico di collaudo (prestaziani e affidabilita) 2.2.4 II protocollo delle prove di pre-collaudo

3. Ilavori della. Commissione di Collaudo 3.1 Premesse

3.2 Le aperazioni di collaudo 3.3 'I verbal; della Commissione

4. I rlsuuatl del collaudo

4.111 collaudo prestazionale e di affidabilita

4.2 Rilievi della Commissione relativi alta durabilita dei componenti di impianto

4.3 Componenti, sistemi e opere di impianto non collaudati

4.4 Allegati che fanno parte integrante della presente relazione di Collaudo

5. Conclusioni

Commissione di collaudo dell"impianto di terrnovalorizzazione di Acerra

1. La Commissione di collaudo

1.1 La composlzlone

La Commissione di collaudo dell'impianto di terrnovalorizzazione di Acerra e stata istituita con il provvedimento del Vicario del Sottosegretario di Stato n. 812, del 1'2 gennaio 2009.

Con tale provvedimento sono stati individuati il Presidents, componenti ed iI

segretario della Commissione nei sigg.ri:

Prof .. Ing. Gennaro Volpicelli - Presldente

Dott.ssa Isabella Annibaldi - Componente

Dott Ing. Carlo Botti - Componente

Prof. I.ng. Gian Michele Calvi Dott. Marcello Fiori

Dott. Giuseppe Viviano

Dott. Geol .. Roberto Pizzi

- Componente

- Componente

- Componente

- Seg retario

1.2 'I compiti della Commissione di collaudo

I cornpiti della Commissione, inlzialmente individuati dal citato provvedimento., sono statl ridefiniti dall'ordinanza del Presidente del: Consiglio dei Ministri 5 marzo 2009, n. 3745.

L'ordinanza presidenziale all'articolo 1, comma 7, definisce i compiti della Commissione,incaricata di effettuare 11 collaudo tecnico funzionale dell'impianto.

Tali funzioni sono le seguenti:

'(8) control/o, prima del/'avviamento, del corretto funzionamento e taratura del

sistema di monitoraggio dell'impianto di tetmovelorizzezione, can l'impiego delle I

strumentazioni esistenti e can i'osservenze delle procedure standard previste per t!~ tali tipologie di impianti;

b) contro/lo de/la messa a punta di tutti sisiemi efettromeccanici e cfII

controllo che compongono il tennovalorizzatore; /II P b :- ~

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

c) verificare che il termovaiorizzafore so ddisfi tutte Ie condizioni e prescrizioni, alia stregua di quanta disposto all'articolo 1, commi 1 e 2 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 374512009, con particolare riferimento all'accertamento dell 'a wen uta esecuzione delle prescrizioni impiantistiche con ten ute nel parere reso dal Ministro del/'ambiente e della tutela del tetriiorio del 9 febbraio 2005 a; sensi dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del Presidente del 13 agosto 2004, n. 3369, ed in coerenza con il quadro normativo di riferimento reeato dalle ordinanze di protezione civile adottate in materia;

d) prove di avviamento, che avranno 10 scopo ai mettere progressivamente in servizio Ie diverse parti del/'impianto (sistemi di impianto), control/ando Ie sequenze di avviamento e i modi opera iivi, fino al funzionamento a pieno carico dei diversi sistemi che compongono /'impianto medesimo;

e) prove funzionali, ehe avranno 10 scopo di verificare che l'impienio e in grado di rispettare tutti i requisiti ed i parametri funzionali ai diversi carichi operativi, con partico/are attenzione al rispetto delle concentrazioni massime autorizzate delle emissioni in atmosfera ed al rispetto delle concentrazioni massime autorizzate degli scarichi idrici, secondo quanta previsfo ai commi 1 e 2 del/'articolo 1, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio de; Minisfri n. 374512009;

f) prove di affidabmta, che consisteranno nella verifica dell'esereizio industriale continuo del/'impianto e che saranno condotte per un periodo di trenta giomi per ciescune delle tre linee che compongono I'impianto. "

Per quanta attiene alia conduzione delle prove di affidabillta, la Commissione e stata anche incaricata della predisposizione di un apposito disciplinare tecnico, di cui si dira oltre.

I termini per I'espletamento delle operazioni di collaudo inizialmente fissati dall'Autorizzazione Integrata Ambientale (AlA) in sei mesi dalla data del verbale di ultimazione dei lavori, sono stati, successivamente, modificati dall'articolo 7 del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 195 convertito, con madificazioni, dalla legge 26 febbraio

2010, n. 26, che ha individuato tale termine nel 28 febbraio 2010.

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Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

II verbale di ultimazione dei lavori e stato redatto dal Direttore dei lavori in data 11 settembre 2009.

2. II quadro normativo e tecnico di riferimento

2.1 Le disposizioni normative

II decreto legge 23 maggio 2008, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2.008, n. 123, all'articolo 5, autorizza I'esercizio dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra ed il conferimento presso detto impianto di tipologie di rifiuto ulterior! rispetto a quelle qia autorizzate con il parere di compatlbilita ambientale del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio del 9 febbraio 2005 (parere VIA).

La richiamata disposizione normativa, pur derogando parzialmente a tale parere fa, tuttavia, espressamente salve Ie indicazioni a tutela dell'ambiente e quelle concernenti Ie implementazioni impiantistiche migliorative ivi contenute.

Con successive ordinanze di protezione civile sono state introdotte ulteriori disposizioni in relazione all'impianto di termovalorizzazione di Acerra che, limitatamente a quelle d'interesse per 10 svolgimento delle funzioni della Commissione, si vanno di seguito a richiamare.

L'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3745 del 2009 e costituita da un articolo unico nel quale, oltre ai compiti di questa Commissione, si da attuazione all'articolo 5 del decreto legge convertito n. 90 del 2008.

In particolare, in considerazione dell'autorizzazione legislativa all'esercizio dell'impianto, e tenuto conto dell'avvenuta attuazione delle prescrizioni impiantistiche contenute nel parere VIA, sl dispone, in termini di somma urgenza, I'avviamento e jl

I'esercizio provvisorio dell'impianto stesso, fermo restando I'obbligo di provvedere, entre il L'}I

termine di completamento delle operazioni di collaudo, ed ai fini dell'esercizio a regime del r--.rf termovalorizzatore, all'integrazione del sistema di contrallo delle emissioni dell'impianto ~ ; mediante I'installazione di un sistema di monitoraggio in continuo del mercurio, di un Ir;:

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Commissione di collaudo dell'impianto dl termovalorizzazione di Acerra

sistema di prelievo in continuo di microinquinanti organici e di un ulteriore sistema di monitoraggio delle emissioni al camino (SME).

Inoltre, la normativa emergenziale prevede che la rid etta autorizzazione legislativa all'esercizio dell'impianto sia integrata, per Ie fasi di avviamento, di esercizio provvisorio, di collaudo e di esercizio a regime dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra, con Ie prescrizioni di cui agli elaborati tecnici denominati "Contenuti e rnodalita dell'autorizzazione integrata ambientale" (AI:A) e "Piano di monitoraggio e controllo", adottati con provvedimento del Soggetto Vicario del Sottosegretario di Stato all'emergenza rifiuti in Campania n. 44, del 26 febbraio 2009.

La norma, inoltre, prevede alcuni obblighi a carico del costruttore quali la responsabllita della conduzione delle fasi di avviamento e di esercizio provvisorio dell'impianto di Acerra fino ad avvenuta ultimazione delle prove di collaudo con esito positive, 10 svolgimento delle attivita afferenti aile fasi di accensione e di taratura dell'impianto di termovalorizzazione e per la successiva fase di funzionamento, nonche di messa a punto, verifica delle prestazioni ed effettuazione d i prove e collaudi.

Nelle fasi di avviamento e di esercizio provvisorio dell'impianto di Acerra ,inoltre, la Missione tecnico-operativa di cui all'articolo 1, comma 1, lett. b) dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3705 del 2008 e incaricata della redazione e della tenuta dei documenti amministrativi inerenti al complessivo cicio di gestione dei rifiuti in entrata ed in uscita dall'impianto di Acerra, e del conferimento dei rifiuti di cui all'articolo 5, comma 1, del decreto legge convertito n. 90 del 2008.

Per quanto attiene, poi, aile azioni di verifica dei parametri di funzionamento ed alia realizzazione e messa in funzione della rete di monitoraggio della qualita dell'aria tali compiti sono conferiti all'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della regione Campania.

Rilevano, poi, per Ie attivita della Commissione t'articolo 1 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 maggio 2009, n. 3770, che autorizza il Sottosegretario di Stato all'emergenza rifiuti in Campania, di cui all'art. 1 del decreto legge 23 maggio 2008, n. 90, convertito, con modificazioni dalla legge 14 luglio 2008, n. 123, a prorogare la durata della Fase 1 di avviamento delle linee del termovalorizzatore, cosl

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Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

come definita nell' AlA, nel rispetto della tempistica totale autorizzata per I'awiamento dell'impianto, e, comunque, non oltre il 2 luglio 2009.

Tale proroga ha 10 scopo, evidenziato nel disposto emergenziale, di allineare Ie fasi di inizializzazione e di funzionamento delle tre linee di cui si compone I'impianto di termovalorizzazione di Acerra, sl da verificare I'andamento dei dati delle emissioni in atmosfera in condizioni di combustione continua dei rifiuti in termini di rigoroso rispetto dei limiti di emissione posti a tutela della salute pubblica e dell'ambiente.

Successivamente con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 giugno 2009, n. 3785 estata autorizzata I'esecuzione dei necessari interventi volti ad ovviare aile carenze di carattere elettromeccanico comunque accertate, e riguardanti i sottosistemi ausiliari dell'impianto, afferenti, principalmente, all'alimentazione dei circuiti di caldaia, ai reagenti chimici ed al sistema di estrazione scorie. Cia per garantire, nell'ambito della fase di awiamento del termovalorizzatore di Acerra, I'utile conseguimento degli obiettivi di corretta taratura e di messa a punto dell'impianto, assicurandone I'indispensabile "funzionamento in continuo".

Nel medesimo provvedimento emergenziale, all'articolo 2, e state parzialmente modificato iI documento AlA, prevedendo la concentrazione delle fasi 1 e 2 di avviamento e di esercizio provvisorio delle tre linee del termovalorizzatore di Acerra in un'unica fase. A tale fase unificata, continua la norma, si appllcano Ie pertinenti disposizioni dell'AIA e del Piano di monitoraggio e controtlo gia previste per la fase 1, da ritenersi integrate con la specifica previsione di effettuazione, con cadenza quindicinale, di una campagna di autocontrolli, con campionamento dei parametri rilevati in continuo ed in discontinuo al camino per ciascuna delle tre linee che compongono I'impianto, e fino all'ottenimento della

(Po certificazione di qual ita QAL 2 del sistema di monitoraggio dell'impianto stesso. Quindi,

I'articolo 2 in rassegna, conclude prevedendo che gli interventi strutturali di cui alia Sezione C1, punti d), e) ed f) dell'AIA devono essere realizzati entro il termine previsto per la conclusione delle operazioni di collaudo dell'impianto, ferma restando la doveroslta del campionamento sopra descritto, da eseguirsi con metodi equipollenti a quelli effettuati con sistemi fissi di rilevamento.

II decreto legge 30 dicembre 2009, n. 195 convertito, con modificazioni, dalla legge

26 febbraio 2010, n. 26, agli articoli 7 e 8 individua il tennine ultimo ~~r I'effetluazione del b

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Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

col!laudo (28 febbraio 2010) e dispone che, per assicurare il funzionamento del termovalorizzatore di Acerra in termini di coerenza con Ie pecullarita del territorio campano in tema di capacita di smaltimento del rifiuti, ferma restando la tipologia dei rifiuti conferibili a legislaziane vigente, s! applica esclusivamente il criteria del carlco termico nel limite massimo previsto dal progetto dell"impianto.

2.2 La documentazlcne tecnica

La documentazione tecnica di riferimento per Ie attivita della Commi.ssione consiste nel parere del Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio del 9 febbraia 2005, nel provvedimento del Vicario del Sottosegretario dl Stato per I'emergenza rifluti in Campania 26 febbraio 2009, n. 44, recante "Contenuti e modalita dell'autorizzazione integrata ambientale", nel disclplinare tecnico di collaudo (prestazionl e affidabllita) redatto dalla Commissione ed approvato dalla competente struttura tecnica del Sottosegretario di Stato in data 31 dicembre 2009, oltre che nella documentazione di progetto di cui alia nota del responsablle del procedimento (RUP) n. 238 del 11 dicembre 2009 e nelle varianti, disposte con ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3812 del 2009 e n. 3785 del 2009, trasmesse del responsabile unico del procedimento con proprie note n. 3 del 25 gennaio 2010 e n. 10 del 13 febbraio 2010.

Per quanto concerne Ie opere integrative previste ai punti c), d), e), f), g) ed h) del Paragrafo "C1- Interventi StrutturaIi", del documento precedentemente citato "Contenuti e rnodalita dell'autorizzazione integrata ambientale", che non sono state realizzate, in attesa del completamento dell'iter tecnico-amministrativo per J'affidamento dei lavori, sl fa riferimento a quanta disposto dalla nota prot. 34098 del 31 dicernbre 2009 del Soggetto Vicario nella quale vlene definite che tale opere saranno oggetto di collaudo separate una volta realizzate. In dettag.lio tali opere non ancora realizzate, e quindi non oggetto del presente collaudo sono:

c) installazione dl n. 1 portale di rilevarnento radioattivita dei rnezzi conferitori del

rifiuti;

d) duplicazione del sistema di monitoraggio fumi al camino (SM'E) di ogni linea;

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Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

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e)
f)
g)
h)
~ installazione di sistema di monitoraggio in continuo del mercurio al camino di ogni linea;

installazione di un sistema di prelievo in continuo dei microinquinanti organici al camino di ogni linea;

miglioramento dell'inserimento architettonico della struttura dell'impianto di produzione acqua demi;

integrazione e miglioramento del sistema di iIIuminazione esterna dell'impianto finalizzata alia valorizzazione architettonica delle strutture principali ed alia sicurezza dei percorsi interni.

2.2.111 parere di compatibiliti ambientale del Ministro dell' Ambiente e della tutela del territorio 9 febbraio 2005

II parere VIA del 9 febbraio 2005 e state modificato dal decreto legge convertito n. 90 del 2008

(f!!I!I La Commissione, in relazione al citato parere, ha avuto notizia, con nota della

Segreteria tecnica del Sottosegretario di Stato del 22 gennaio 2009, che il Ministero dell'ambiente, in relazione ad eventuali nuove prescrizioni aggiuntive 0 modificative del parere VIA del 2005, in esito aile modifiche legislativamente introdotte, non ha ritenuto di

(!'i!' dover integrare il citato parere.

AII'esito della modifica legislativa Ie prescrizioni del parere VIA di riferimento per la Commissione sono Ie seguenti.

Prescrizione 1

Inquinante Unita di misura Valori garantiti all'emissione
SOx I') mg/Nm3 25
HCI II} mg/Nm3 7
HF ll} mg/Nm3 0,3
NOx P} mg/Nm3 85
Polveri Totali P} mg/Nm3 3
CO ll} mg/Nm3 50 t

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Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

TOG (I) mg/Nm3 5
Gd+TI \<1 mg/Nm3 0,02
Hg (L) mg/Nm3 0,02
L metalli pesanti \<} mg/Nm3 0,2
IPA (<l) mg/Nm3 0,01
PGCD/F (~) mg/Nm3 0,025
(1) = 0 concentrazioni rnedie qiornaliere riferite a fumi anidri con ccncentrazioni di O2 11 Vo In volume (2) valore medio ottenuto con un campionamento di 1 ora.

(3) valore medio ottenuto con un campionamento di 8 ore.

Prescrizione 2

L'impianto dovra prevedere I'inserimento di un reattore SCR DeNOx e di un secondo filtro a maniche.

Prescrizione 3

L'impianto dovra garantire il mantenimento della depressione nella fossa di accumulo CDR anche in caso di fermata delle linee di termovalorizzazione, con trattamento dell'aria aspirata.

Prescrizione 4

L'impianto dovra garantire una velocita di efflusso delle emissioni gassose al camino superiori a 18 m/s.

Prescrizione 5

L'impianto dovra prevedere I'installazione di un sistema di contrallo e di monitoraggio in continuo dei macrainquinanti, in particolare HCI e NOx, sui fumi grezzi posto in ingresso alia linea di trattamento, attraverso il quale costituire un'azione sinergica con il sistema finale sui controllo ed il dosaggio dei reagenti, in modo da limitare l'inerzia riscontrabile nel fronteggiare tempestivamente possibili "piccni" di un inquinante qia in ingresso al tratiamento.

Prescrizione 6

Commissione di collaudo dell'lmpianto di termovalorizzazione di Acerra

L'impianto dovra prevedere l'installazicne di sisterni di controllo in continuo in uscita da ciascun filtro a maniche, in modo che si abbia I'immediato riscontro dell'eventuale rottura di qualche manica.

Prescrizione 7

L'impianto dovra garantire il trattamento come reflui tecnologici delle acque di prima

piog'gia dell'area delJ'impianto di termovalorizzazione interessata dal'la

movimentazione/trattamento del CDR.

Prescrizione 8

L'impianto dovra utilizzare unicamente CDR rispondente aile caratteristiche indicate dal D.M. 5 febbraio 1998 ..

Va rilevato che la prescrizione 8 e superata dall'articolo 5 del decreto legge 23 maggio 2008, n. 90 convertito, can modificazioni, dalla legge 14 luglio 2008, n. 123. La norma da ultimo citata, autorizza - per i;1 termovalorizzatore di Acerra - il conferimento ed il trattarnento dei rifiuti aventi i seguenti codici GER:. 19.05.01; 19.05.03; 19.1.2.12; 19.12.10; 20'.03.01; 20.03.99,

Prescrizione 9

Per la gestione dell'impianto dovra essere garantito il rispetto di un apposito Manuale dl gestione operativa dell'impianto, con specifica sezione dedicata al controllo delle componenti ambientali, aile procedure d'intervento in caso dl fuori specifica e di emergenza e I'acquisizione della certlficazione ambientale UNI-EN-ISO 14001 0 EMAS.

Prescrizione 10

Dovranno essere effettuate tutte Ie necessane modifiche impiantistiche volte ad

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aumentare l'atfidabilita deU'impianto e consentire un efficace ccntrollo delle emissioni da parte degli enti preposti.

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

2.2.211 provvedimento del Vicario del Sottosegretario di Stato per I'emergenza rifiuti in Campania 26 febbraio 2009, n. 44, recante "Contenuti e modalita dell'autorizzazione integrata ambientale"

In seguito all'attestazione, effettuata dal responsabile unico del procedimento, della conformita dell'impianto ai progetti approvati, e della coerenza del progetto e delle opere in corso di completamento rispetto sia agli atti legislativi afferenti all'impianto, sia aile approvazioni intervenute, il Vicario del Sottosegretario di Stato per I'emergenza rifiuti in Campania ha approvato il documento recante "Contenuti e modalita dell'autorizzazione integrata ambientale"(AIA).

L'AIA disciplina i contenuti e Ie modallta dell'autorizzazione integrata ambientale. Tale documento, tra I'altro, ripartisce in tre fasi I'avviamento del termovalorizzatore. La prima fase e cosi individuata:

linea 1: periodo compreso tra la messa in esercizio ed il sessantesimo giorno di funzionamento;

linea 2 e 3: periodo compreso tra la comunicazione di messa in esercizio ed il sessantesimo giorno (Ia messa in esercizio della seconda e terza linea dovra avvenire entre il 45esimo giorno della messa in esercizio della prima linea).

La seconda fase e il periodo compreso tra il termine della prima fase di ciascuna linea ed il centottantesimo giorno della messa in esercizio della prima linea.

Tali fasi so no state prima prorogate al 2 luglio 2009 in attuazione dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3770 del 2009 e, poi, unificate dall'articolo 2

('!!\ dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3785 del 2009.

La terza fase consiste nel periodo decorrente dal centottantesimo giorno coincidente con I'esercizio a regime delle tre linee dell'impianto.

L'AIA prosegue descrivendo il processo produttivo e I'assetto impiantistico dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra, con particolare riferimento aile caratteristiche tecniche dell'impianto (tipologia, configurazione e dati caratteristici dell'attlvlta), aile materie prime utilizzate, aile sostanze e all'energia prodotta, aile I emissioni ed alia caratterizzazione quali-quantitativa delle stesse, aile misure per iI \

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Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

controllo delle emissioni nell'ambiente (sistema di analisi delle emissioni in atmosfera e dei reflui liquidi e relativi punti di campionamento).

Nella sezione sub C dell'AIA e definite il piano di miglioramento dell'impianto, sia per quante attiene agli interventi strutturali che non strutturali ed ai connessi adempimenti amministrativi.

Nella sezione sub D, infine, so no elencate Ie condizioni generali per I'esercizio dell'impianto.

2.2.311 disciplinare tecnico di collaudo (prestazioni e affidabilita)

II disciplinare tecnico di collaudo, redatto dalla Commissione ed approvato dalla competente struttura tecnica del Sottosegretario di Stato per I'emergenza rifiuti in Campania il 31 dicembre 2009, concerne la programmazione, la tempistica e Ie modalita con Ie quali la Commissione di Collaudo deve effettuare il collaudo di "afftdablllta" e "prestazionale" dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra.

Per gli elementi di dettaglio di tale disciplinare si rinvia all'allegato n. 5 del verbale della Commissione n. 8 del 16 gennaio 2010.

II disciplinare prevede che Ie operazioni di collaudo siano effettuate secondo Ie seguenti fasi e durate, in sequenza e senza interruzioni:

~ Fase 1 - Attivazione dell'impianto (durata prevista 4 giorni) Fase 2 - Stabilizzazione dell'impianto (durata prevista 2 giorni)

Fase 3 - Mantenimento del regime di marcia all'80% (durata prevista 2 giorni) Fase 4 - Regime di marcia al1 00% (durata prevista 7 giorni)

Fase 5 - Verifica del Regime di marcia al 100% (durata prevista 7 giorni)

Fase 6 - Variazioni del Regime di marcia (durata prevista 7 giorni) Fase 7 - Fermata dell'impianto (durata prevista 1 giorni).

II cellaudo di affldabllita dell'impianto consiste nella verifica dell'esercizio industriale dell'impianto - per il periodo di tempo definite - senza anomalie, nel pieno rispetto di tutti i requisiti operativi, funzionali e di legge. Tale collaudo interessa I'impianto nel suo

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complesso, che deve operare in controllo autematico in normali condizioni di esercizio e ai . diversi carichi di funzionamenlo. II collaudo dl affidabilitfl deve iniziare con I'awio della b

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Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

fase 1e terminare alia conclusione della fase 7 per una durata temporale di trenta giorni naturali e consecutivi. L'affldabillta, durante tutta la durata del collaudo, deve essere valutata sia in termini di contlnuita dl esercizio siain termini di rispetto dei requisiti operativl, funzionali, autorlzzativi e di legge. Per quanta attiene ai parametri di funzionamento forni e caldaie da verificare durante 11 collaudo di affidabilita, ai valori limite autorizzati per le emissioni in atmosfera, ai consumi di reagentie del gas metano per la depurazione fumi, ai consumi di additivl per inertizzazione ed agli altri parametri rilevanti per il collaudo funzionale si rinvia a quanto contenuto nel disciplinare.

1.1 collaudo prestazionale dell'impianto ha invece 10 scopo dl verlflcare che i valori dei parametri garantiti di funzionamento e di produzione siano raggiunti ed i valori dei parametri nominali caratterizzanti iI funzionamento e Ie prestazioni previste siano conformi ai dati di progetto. II collaudo prestazionale deve avvenire all'interno del perlodo di tempo nel quale saraeffettuato iI collaudo funzionale, e, in particolare, nel corso della fase 4. Anche per i parametri ed i relativi valori per i quali deve essere verificato il rispetto delle garanzie durante II collaudo prestazionale sl rinvia a quanto contenuto nel disciplinare.

Le operazioni di collaudo, ai sensi del disciplinare, devono aver rig.uardo anche ai rilievi acustici con impianto in marcia e con impianto completamente spento,

Le operazioni di collaudo devono iniziare con le tre linee spente rna pronte ad essere immediatamente attivate, in accordo aile procedure di avviamento, e conil Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (SME) di ogni linea attivo.

Le operazioni di collaudo devono terminate con 10 spegnimento in sequenza delle tre linee e con il Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (SME) di ogni linea attivo

2.2.411 protocoUo delle prove di pre-collaudo

II protocollo delle prove di pre-collaudo e state predisposto dalla Ccmmissione allo scopo di verificare, prima di dare inizio aile operazioni del collaudo funzionaleprestazionale. oltre aile sequenze di sicurezza, la funzionalita delle ridondanze imp.iantistiche sostitutive e cioe di componenti di impianto (indispensabili al funzionamento di intere sezioni dell'impianto), i quali per tipologia e centralita possono essere soggetti ad

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improvvisi e piu frequenti avarie, che porterebbero al blocco di intere sezioni se non fosse prevista la sostitulbilita immediata ed automatica con altra unite di riserva.

Per gli elementi di dettaglio di tale protocollo si rinvia all'allegato n. 2 del verbale della Commissione n. 8 del 16 gennaio 2010.

II protocollo individua i componenti, sistemi e unita elementari dell'impianto sulle quali effettuare Ie prove, con impianto in funzione, ed i criteri con i quali valutare i risultati.

In tale protocollo sono previste prove con tre linee alimentate a rifiuti, una linea alimentata a rifiuti, una linea alimentata a gasolio, prove di blocco del turboaltenatore per apertura del by-pas, prova di distacco del turboalternatore dalla rete di Alta Tensione (isola di carico dell'impianto), prove sui sistema latte di calce e sui sistema soluzione ammoniacale, prove sui componenti di impianto in stand-by, prove per fermate accidentali, prove sui sistemi elettrici (aperture e chiusure di interruttori AT, MT, BT; capability alternatore, blocco del turbogeneratore, distacco delle alimentazioni 110 Vcc al quadro di protezione del turboalternatore, ecc).

3. I lavori della Commissione di Collaudo

3.1 Premesse

I lavori della Commissione si sono svolti nel cantiere dell'impianto ed il resoconto di tali attlvlta e riportato negli 11 verbali, con allegati, (allegati alia presente relazione di collaudo) alJ'epoca sottoscritti, nelle tre relazioni concernenti Ie verifiche propedeutiche al pre avviamento delle linee 1, 2 e 3, nonche nei risultati positivi delle prove di pre-collaudo al cui contenuto ed allegati si rinvia per gli elementi di dettaglio (per la relazione di pre awiamento della linea 1 si rinvia all'allegato n. 1 del verbale della Commissione n. 4 del

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maggio 2009; per i risultati delle prove di pre-collaudo si rinvia all'allegato 3 dell'allegato 1

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17 aprile 2009; per Ie relazioni di pre avviamento della linea 2 e della linea 3 si rinvia rispettivamente all'allegato n. 1 ed all'allegato 3 del verbale della Commissione n. 5 del 12

del verbale della Commissione n. 9 del 13 febbraio 2010).

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

Preliminarmente si evidenzia che i verbali e documenti citati sono stati redatti all'esito delle riunioni plenarie della Commissione, in quanto Ie attivita di collaudo si sono svelte, sempre in presenza di uno 0 plu commissari, in un arco temporale assai prolungato. Oi ciascuno di tali sopralluoghi e state redatto apposito resoconto poi confluito nei verbali sopra richiamati all'esito di disamina dei relativi contenuti ed attivlta da parte dell'intera Commissione.

Tali verbali sono stati redatti in triplice originale e inviati in originale al Responsabile Unico del Procedimento Ing. Michele Mirelli ed al Oirettore Lavori (Ing. Giuseppe Vacca e poi, a far data dall'otto giugno 2009, aWing. Piero Zucchetti) per i seguiti di competenza.

Uno degli originali e conservato agli atti della Commissione.

3.2 Le operazioni di collaudo

Come evidenziato nei capitoli precedenti i compiti della Commissione di collaudo sono definiti dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3745 del 2009.

A differenza di altri collaudi di impianto dell'industria di processo e, cioe, riguardanti la trasformazione della materia e dell'energia, di pubblica utilita e/o a committenza pubblica, I'incarico affidato alia Commissione di collaudo di Acerra fissa direttrici e obiettivi nell'accertamento e nella certificazione della funzlonallta, delle prestazioni e dell'affidabilita dell'opera, da realizzare nel rispetto delle norme ambientali, in misura e secondo previsioni attese e garantite.

II collaudo funzionale prestazionale e ritenuto indispensabile nel privato, percio stesso consuetudinario, tra committente e costruttore ai fini della conformita e dell'accettazione dell'opera; e piu raramente previsto ed assunto nel rapporto pubblico privato.

IIlavoro svolto dalla Commissione di collaudo e inquadrabile sostanzialmente in sei

cicli successivi e concatenati, distinti ed individuati non solo e non tanto per scansione temporale, rna anche per omogeneita di obiettivo e/o affinita operativa.

Cicio 1 - Comprende Ie operazioni preventive alia prima accensione dell'impianto e di verifica del rispetto dei vincoli al parere VIA e dell'AIA.

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

II cicio comprende tutte Ie operazioni propedeutiche all'accensione del forno per ciascuna delle tre linee dell'impianto. Essa e essenzialmente consistita nella taratura e certificazione degli analizzatori delle emissioni al camino, nella messa a punto del sistema di monitoraggio delle emissioni (SME), nella verifica dell'automatico blocco del sistema di alimentazione del forno per tutte Ie segnalazioni di allarmi che sono prescritte dalle norme e dalle autorizzazioni.

La verifica e stata condotta con "inputs" di simulazione in quanto effettuata antecedentemente alia attivazione della accensione del forno; piu in generale il controllo riguarda I'ottemperanza di tutto quanto statuito al riguardo dal parere VIA e dall'AIA.

Laddove una prova non ha fornito risposta positiva, si e provveduto ad individuare la causa del risultato negativo e ad eliminarla; successivamente la prova e stata ripetuta fino al conseguimento dell'esito positlvo.

In questo cicio va incluso il controllo e I'accertamento di conqrulta degli schemi funzionali di impianto e della lora realizzazione costruttiva. Per I'impiantistica della rete elettrica dell'impianto la Commissione ha ritenuto necessario awalersi di tecnici specialisti

('!!" di grande professlonallta specifica ad integrazione delle competenze non del tutto

esaustive in questa peculiare settore dai suoi componenti.

Nel contesto delle verifiche di impiantistica elettrica si e appurato che I'autorizzazione all'esercizio dell'impianto di terra era di imminente scadenza, e se ne e fatto disporre il rinnovo da parte della ditta costruttrice dell'impianto.

Cicio 2 - E il periodo di tempo dedicato all'awiamento ed alia messa a punto dell'impianto e di ciascuna sezione ed unita operativa, il quale a sua volta e suddiviso in tre fasi successive, ciascuna caratterizzata da durata prefissata e con asservimento rigido

~ al sistema di blocco automatico dell'alimentazione dei rifiuti attivato da sforamento dei limiti cautelari di emissioni fissati per ciascuna delle tre fasi (fase 1, fase 2, fase 3) secondo quanto stabilito dall'AIA.

La fase 1 e la piu delicata delle tre, in quanto comprende il primo avviamento dell'impianto e la rice rca del "set" ottimale delle condizioni operative, in particolare del

forno.

L'attivazione dell'impianto, come solitamente avviene per processi non sezionabili con serbatoi intermedi, come per I'incenerimento di rifiuti, a causa della continuita della

if ~17

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

fa~gassosa lungo il processo dal forno al camino, ha comportato un certo numero di int\;fuzioni, in massima parte riconducibili a disfunzione delle pompe (che hanno richiesto manutenzioni straordinarie) e dei compressori (per i quali si e proceduto alia sostituzione dei rnotori), ed al frequente inceppamento del sistema di trasferimento delle scorie, dalla base dei forni alia vasca di raccolta.

Va a tal proposito evidenziato che I'originario sistema di evaeuazione scorie si e rivelato inadeguato ad assicurare la continuita di funzionamento del forno a causa dell'ineeppamento della catena di azionamento del nastro trasportatore. L'inadeguatezza non e intrinseca al progetto; deriva e si e manifestata come insufficienza impiantistica a seguito e per la presenza di pereentuali di ferro a volte di notevole dimensione e di forma allungata nei rifiuti alimentati a forni; tali condizioni di alimentazione sono difformi da quelle progettuali ehe prevedono un'alimentazione ai forni di CDR senza eontenuti massivi di materiali ferrosi sagomati in forma allungata. Per via indiretta si evince che il sistema di evacuazione delle seorie appare dimensionato, per impostazione e realizzazione, in modo corrqruo e presumibilmente efficace e funzionale alia specifieo servizio ancillare della rimozione seorie, che avrebbe dovuto esplicare, se il rifiuto di alimentazione fosse stato CDR di qualita: e inadatto alia differente situazione di alimentazione incontrata. La problematica ha trovato soluzione con la sostituzione del sistema di evacuazione scone con altro di disegno e proporzioni adeguate di comprovata esperienza nel settore, a piu ampia valenza e flessibilita di intervento evacuativo. La presenza di materiali ferrosi non ha comportato effetti peggiorativi distinguibili, ne tanto rneno preclusivi per la qualita delle emissioni gassose, e neppure ha provocato danni meccanici di evidenza aile strutture dei forni.

La presenza di masse ferrose nel rifiuto alimentato ai forni ha comportato, come gia detto, numerose fermate delle linee dell'impianto nella fase 1 del periodo di avviamento rallentando la messa a punta del sistema. Oi eonseguenza si e dovuta prolungare la fase 1

a tutta la durata della fase 2, ed alia scadenza passare direttamente dalla fase 1 alia fase

3, nel rispetto e secondo Ie procedure previste e consentite dall'AIA; a partire dal l. I completamento della fase 3 del periodo di prime avviamento e messa a punto, I'impianto e [,Ut stato eondotto aile normal] condizioni di esereizio.

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Cicio 3 - E it periodo di normale esercizio dell'impianto, a differenti condizioni di carico, assistito dagli interventi di manutenzione ordinaria e talvolta straordinaria , nonche di verifica e di controllo degli apparati della produzione di energia elettrica e della sua cessione alia rete di distribuzione TERNA. In questo cicio la Commissione si e avvalsa della collaborazione di due analisti esperti per I'esame di "software" elaborativi sviluppato dal costruttore ai fini della determinazione per via indiretta di dati di processo utilizzando algoritmi di calcolo semi-empirici e protocolli di trasmissione dati. In particolare, i valori calcolati di potere calorifico inferiore del rifiuto utilizzato evidenziavano incoerenze al vaglio degli opportuni riscontri. Le incoerenze sono state rimosse con interventi correttivi sui sistema di elaborazione.

Cicio 4 - Le attivita svolte in questo cicio sono dette, nel gergo industriale, di precollaudo. Esse si configurano per tipologia operativa simili a queJli del cicio 1, sotto forma dell'attivazione di un meccanismo automatico di risposta ad una sollecitazione generata dal sistema. La "ratio" motivazionale nei due casi e diversa: finalizzata nel caso del cicio 1 al buon governo del processo di incenerimento a tutela e salvaguardia della qualita dell'ambiente, asservita al fine strumentale del plu proficuo utilizzo della struttura tecnologica nel caso del cicio 4.

Ogni impianto di una certa complessita si articola in sezioni tra lora collegate, ed ogni sezione nelle rispettive apparecchiature costitutive. Ciascuna apparecchiatura e intrinsecamente caratterizzata da un grado di affidabilita A, definito come percentuale del tempo totale in cui la macchina opera secondo gli scopi per cui e stata progettata, owero un grado di rischio R = 1-A, definito come percentuale del tempo totale per cui la macchina e improduttiva a causa di un malfunzionamento. Se piu apparecchiature n sono

e"" collegate in serie, il tattore di affidabilita complessiva A(totale) e il prod otto dei fattori di

affldabilita delle apparecchiature costitutive della serie: A(totale) = A1 X A2 X A3 x ... An. II fattore di rischio complessivo e: R(totale) = 1-A(totale).

I tattori di affldabilita A(totale) e di rischio R(totale) diminuiscono e crescono

rispettivamente con iI numero di apparecchiature collegate in serie. Se un'apparecchiatura ha basso fattore di affldabilita, ovvero un alto fattore di rischio, clo si riflette in un basso valore del tattore di affidabilita totale. In tal caso e opportuno evitare che I'alto tattore di

rischio di un'apparecchiatura si rifletta pesantemente sull'affidabilita COpSiV~; 1: .

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

provvede con una, cosi detta, ridondanza impiantistica dell'apparecchiatura ad alto rischio, installandone un doppione in parallelo tenuto in "stand by", e prevedendone il suo automatico inserimento in sostituzione quando il normale funzionamento di quella attiva venga rneno per qualsivoglia motivo.

Le apparecchiature a piu alto fattore di rischio sono quelle di movimentazione delle correnti e con organi in movimento (pompe, compressori, valvole, ecc). La ridondanza innalza il fattore di affidabilita dell'apparecchiatura ad alto rischio da A a 1-(1-A)(1-A).

Nel corso del cicio 4 e state predisposto il documento di pre-collaudo, in cui sono elencate Ie ridondanze e indicate rnodalita e procedure di contrallo, per accettarne la funzlonalita.

Successivamente si sono eseguiti i contralli ed apportate Ie correzioni agli assetti impiantistici ove ritrovati non ancora a punto per coprire il ruolo designato.

Questa fase e propedeutica ed indispensabile allo svolgimento del collaudo funzionale e prestazionale, e della prova di affidabilita, i quali richiedono la conduzione dell'impianto senza soluzione di continuita per circa 1 mese; il positivo riscontro e anche un indice di garanzia per il successive esercizio post-collaudo.

Nel ciclo di pre-collaudo e stata anche inserita la verifica ed il controllo del funzionamento "in isola" del sistema di praduzione di energia elettrica di cui e dotato I'impianto. A tal proposito va precisato che I'energia elettrica prodotta dall'impianto viene ceduta a Terna tramite collegamento alia Rete di Trasmissione Nazionale (RTN) con il funzionamento dell'impianto cosl detto "in parallelo". Puc accadere che, per motivi estranei alia produzione di energia elettrica dell'impianto, ma dipendenti da fattori tecnici contingenti della rete di trasmissione, il col.legamento per la cessione dell'energia elettrica debba essere interrotto. Occorre allora prevedere e predisporre I'assetto di rete interno, ed il conseguente funzionamento dell'impianto, in modo da attivare un funzionamento, cost detto "in isola", che mantenga I'impianto per il tempo necessario su un regime minimale (autoconsumi dell'irnpianto) senza produzione netta e trasferimento di energia elettrica alia RTN, in condizioni di sicurezza per II turbogeneratore dell'impianto.

La Commissione si e avvalsa, per la verifica di questo aspetto, delle competenze specifiche degli esperti gia intervenuti nel corso del Cicio 1.

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

L'assetto della linea interna non e state trovato predisposto per il passaggio dal collegamento in parallelo al collegamento "in isola". Si sono operate Ie relative correzioni di assetto. Va evidenziato che nel corso delle successive operazioni di collaudo (ciclo 5), la TERNA, per indifferibili interventi da effettuare sulla sua rete, ha richiesto due volte la sconnessione temporanea del "parallelo" con I'impianto.

A tale richiesta non si sarebbe potuto corrispondere con I'indolore passaggio all'assetto "in isola", se non fosse state previsto ed attuato il pre-, mantenendo I'impianto in funzione al regime stretto indispensabile alia produzione dell'energia elettrica per i consumi interni di gestione.

Cicio 5 - C omprende la redazione e I'approvazione del disciplinare tecnico di collaudo prestazionale e di affidabilita. In tale documento sono descritti e regolamentati la sequenza, la durata , la modalita di conduzione, Ie prescrizioni da ottemperare, i risultati da raggiungere, ritenuti necessari e indispensabili alia certificazione finale di collaudo, relativamente all'avviamento, all'esercizio a differenti regimi ed allo spegnimento dell'impianto.

Cicio 6 - Riguarda I'esecuzione del collaudo prestazionale e di affidabilita (durante il quale vengono reperiti i dati richiesti dal disciplinare), I'organizzazione finale della notevole quantita di dati rilevati durante I'intero periodo del collaudo prestazionale e di affldabillta, I'analisi di tali dati, la preparazione e finalizzazione di relazioni specifiche di collaudo cloe sing ole relazioni ognuna dedicata ad un aspetto peculiare del collaudo di cui trattasi. In questa fase la Commissione ha finalizzato Ie seguenti relazioni di collaudo:

Relazione del Collaudo di Affidabilita che riporta i risultati di tale collaudo, relativamente all'affidabilita COS! come definita nel disciplinare tecnico di collaudo, che ha avuto inizio il giorno 24 gennaio aile ore 4,30 ed e terminato il giorno 23 febbraio aile ore 16.06.

Relazione del Collaudo Prestazionale che riporta i risultati del funzionamento dell'impianto ottenuti durante tale collaudo, effettuato all'interno del periodo del Collaudo di Affldabllita, che ha avuto 10 scopo di verificare se i valori dei parametri garantiti di funzionamento e di produzione fossero raggiunti e se i valori dei parametri nomina Ii caratterizzanti iI funzionamento e Ie prestazioni previste fossero conformi ai dati di progetto.

Commissione dl collaudo deH'impianto di termovalorlzzazlone di Acerra

Relazione del Collaudo Ambientale che riporta i risultati dell'indagine fonometrica e delle analisi di laboratorio dl tutti i prelievi e campionamenti (anche dei microinquinanti) effettuati nel periodo del collaudo prestazionale e di affidabilita:

sono inoltre riportati

dati. relativi aile concentrazioni delle emissioni dl

macroinquinanti rilevati dal Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (SME) dell'impianto per tutte e tre le linea durante l'Intero periodo del coilaudo. Relazione sulle caratteristiche deJl'acqua alimento e del vapore in turbina che riportai risultati delle analisi effettuate sui campioni di acqua alimento caldaie e vapore in turbina durante Ie operazioni dii collaudo ..

Relazione del colJaudo prestazionale dell'impianto di inertizzazione ceneri che riportatai risultati di tale collaudo.

Relazione sui Parametri di Funzionamento che riporta i valori del principali parametri registrati durante iI funzionamento dell'impianto sottoposto ai' collaudo prestazionale e di affidabilita; in partieolare nei suoi allegati sono riportati, per ogni giorno del collaudo, e per ogni ora di oqni glomo del collaudo, i valori dei principali parametri di funzionamento dell'intero impianto (Iinee 1, 2, 3, ciclo termieo, turbogeneratore, sistemi comuni aile tre Ilinee, ecc.) rilevati mediante l'ausilio della strumentazione d'impianto e acquisiti e archiviati can il software irnplementato sui Des d'impianto.

Relazione sui consumi che riporta sia Ie quantita dei residui di lavorazione sia Ie quantita di rifiuti, combustibili, reagenti, add.itivi chimici, eec. consumati dall'irnpianto durante I'intero periodo di 30 giomi naturali e consecutivi del Collaudo Prestazionale e di Aftidabifita. In tale relazione Ie quantita riscontrate sona confrontate, ove applicabile, sia can Ie quantita previste nell'Autorizzazione lntegrata Ambientale (AlA) sia can Ie quantita garantite dal costruttore.

3.3

I verbali della Oommisaione

i

Per una comple!a lettura della documen!azione prodotta dalla Commissione ttl

durante il collaudo si rimanda ai verbali della Commissione, ai numerosi rendiconti di I

~ IV ~22tl

Comrniasione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

sopralluogo ed agli allegati ivi richiamati. Di seguito si riporta I'elenco dei verbali ed una sintesi delloro contenuto.

Verbali n. 1 del 9 marzo 2009, n. 2 del 10 marzo 2009, n. 3 del 11 marzo 2009, relativi ai sopralluoghi ed aile attlvita svolte dalla Commissione nei giorni 17, 18, 19 febbraio 2009 e nei giorni 4, 5, 9, 10, 11 marzo 2009.

Nella riunione del 9 marzo sono state esaminate Ie funzioni della Commissione come ridefinite dall'ordinanza del Presidente del Consiglio n. 3745 del 2009.

Inoltre, in relazione alia fase di pre avviamento, si e constatato che la Commissione era tenuta a verificare, prima dell'avviamento della linea 1, I'ottemperanza delle prescrizioni impiantistiche limitatamente alia predetta linea 1, previste dal parere VIA e dall'AIA. Oell'esito di tali verifichee dato compiutamente conto nella relazione tecnica di pre avviamento della linea 1 del 11 marzo 2009,inviata aH'Amministrazione, nella sua qualita di Autorita competente per gli adempimenti previsti dall'articolo 4, comma 8 del decreto legislativo n. 133 del 2005, con nota del11 marzo 2009.

La Commissione, come si evince anche dai verbali n. 2 deli 0 marzo 2009 e n. 3 del 11 marzo 2009, ha svolto:

1. Ie attivita di controllo del corretto funzionamento e taratura del sistema di monitoraggio delle emissioni al camino e dei fumi in uscita dalla caldaia (SME) della linea 1. Tale attivita fa seguito alia nota della Commissione del 23 febbraio 2009 e del Capo della segreteria tecnica del Sottosegretario (entrambe allegate al verbale) nella quale sl evidenziava la necesslta di effettuare la taratura del sistema di monitoraggio di tutte e tre Ie linee con almeno 4/5 punti e non la calibrazione con 2 punti come proposto dal costruttore;

2. Ie attivita di contrallo della state dei sistemi elettrici d'impianto (Alta, Media, Bassa tensione);

3. Ie attivita di contrallo della messa a punta dei sistemi elettromeccanici e di controllo della linea 1 e dei sistemi camuni aile tre linee necessari ai fini dell'avviamento della linea 1;

4. Ie attivita di verifica della sussistenza dei sistemi di blocco dell'alimentazione dei rifiuti nei seguenti casi:

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all'avviamento finche non sia raggiunta la temperatura minima in camera di post combustione di 850 gradi centigradi;

qualora la temperatura della camera di post combustione scenda al di sotto di 850 gradi centigradi;

qualora la concentrazione media su 24h (intesa come media trascinata) di uno degli inquinanti rilevati in continuo dal sistema di monitoraggio al camino superi il corrispondente limite di emissione di cui all'allegato 1, paragrafo a), punta 1, del decreto legislativo n. 133 del 2005;

5. Ie verifiche sull'impianto per il contrallo della messa a punta dei sistemi elettromeccanici e di controllo della linea 1 e dei sistemi comuni aile tre linee necessari ai fini dell'avviamento della linea 1 e, in particolare, e stata verificata la messa a punta dei seguenti sistemi d'impianto:

sistema di aspirazione dell'aria in fossa per il mantenimento della depressione in caso di fermata delle linee di termovalorizzazione e relativo sistema di trattamento dell'aria aspirata (depolverizzazione e filtri a cartucce a carboni attivi);

carri ponte fossa rifiuti, uno dei quali fermo per messa a punto;

portoni ad apertura rapida per I'accesso allo scarico nella fossa rifiuti, azionabili al momento sia in modo manuale localmente, sia da sala gruista, dalla quale vengono decisi i portoni da aprire:

fossa rifiuti, per la quale e stata effettuata la prova di funzionalita del sistema automatico di spegnimento incendio tramite schiumogeni;

zona pesa e accettazione;

impianto di produzione acqua demineralizzata (impianto OEMI), per il quale in fase di commissioning, sono stati eseguiti prelievi di acqua prodotta che hanna mostrato limiti di manganese superiori ai valori consigliati per il suo utilizzo nel circuito termico; tali valori stando aile dichiarazioni di Fisia Italimpianti, a valle del sistema di filtraggio dell'impianto, stesso risultano compatibili; la Commissione, in ogni caso, ha richiesto il prelievo di nuovi campioni per I'esecuzione di nuove analisi chimiche sull'acqua grezza in ingresso all'impianto, su quella in uscita '

It r~24

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

dall'impianto e su quella a valle del sistema di filtrazione; i prelievi sana stati eseguiti nella giornata dell'11 marzo 2009;

sistema di produzione, stoccaggio e distribuzione di aria compressa (strumenti e servizi), per il quale e stata verificata la sequenza di partenza (7,2 bar) e di arresto (8,2 bar) dei tre compressori installati e il funzionamento dei relativi essiccatori, i quali assicurano condizioni di umldita dell'aria adeguate al suo utilizzo per aria strumenti; sana stati inoltre provate Ie diverse configurazioni di funzionamento;

sistema gasolio, nel quale si e notata e comunicata a Fisia Italimpianti la mancanza di un adeguato sistema di raccolta di eventuali fuoriuscite di carburante alia flangia di attacco per iI rifornimento da autocisterna; sistema di smaltimento e trattamento acque di scarico, che risulta pronto per il collettamento di tutte Ie acque tecnologiche e meteoriche di prima pioggia per il convogliamento al sistema (T.AR.) biologico (che ha gia attivato la carica batterica) e chimico - fisico di depurazione;

circuito chiuso acque di raffreddamento e relativi sistemi di alimentazione;

cabina gas metana.

6. prelievo, presso I'impianto di produzione acqua demineralizzata (impianto

f'" OEM I), di nuovi campioni di acqua per I'esecuzione di nuove analisi chimiche; in particolare, sono stati prelevati n. 3 (tre) campioni di acqua da parte dei

tecnici della ditta Clean Sud Sri, incaricata del prelievo da Fisia Italimpianti in punti significativi della linea di acqua OEMI;

Inoltre, la Commissione si e recata nell'area del forno caldaia e nell'area del trattamento fumi della linea 1 per Ie verifiche visive di funzionallta dei sistemi in campo.

La Commissione ha verificato, in sala controllo la sequenza di awiamento della linea 1, partendo da linea ferma. A tale scopo, e stata attivata la sequenza di messa in servizio della linea 1, durante la quale, passando attraverso I'awiamento delle varie apparecchiature componenti la linea 1 e al suo servizio, il purging della camera di combustione, i consensi all'accensione dei bruciatori ausiliari ecc., si e verificata

I'accensione dei bruciatori di preriscaldo ed il progressivo aumento della temperatura nel .

~)Yf~b

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

forno. A questo punto sono state eseguite simulazioni da una condizione di regime di normale funzionamento per verificare:

1. che, finche non sia raggiunta la temperatura minima In camera di post

combustione di 8500 C, venga generato dal sistema di controllo il segnale per blocco alimentazione rifiuti cosl come richiesto dalla vigente normativa;

2. che, a temperature inferiori a 8500 C nella camera di postcombustione,

venga generato dal sistema di controllo il segnale per blocco alimentazione rifiuti cos] come richiesto dalla vigente normativa;

3. che, con una concentrazione media su 24 h (intesa come media trascinata)

di uno degli inquinanti rilevati in continuo dal sistema di monitoraggio al camino che superi il corrispondente limite di emissione di cui al.l'allegato 1, paragrafo a), punto 1, del decreto legislativo n. 133 del 2005, venga generato dal sistema di controllo il segnale per blocco alimentazione rifiuti.

A tale ultimo proposito la Commissione ha verificato I'effettiva generazwne del segnale per blocco alimentazione rifiuti, che al momento della prova non era automaticamente trasferito alia logica di comando del carro ponte. Quindi si e richiesto agli operator: Fisia di inviare il segnale di blocco alimentazione rifiuti alia logica di comando del carro ponte per verificare che 10 stesso segnale inibisse automaticamente al carro ponte di alimentare la tramoggia di carico della linea interessata da una delle tre fattispecie sopra indicate, ovvero nel cas a in considerazione, la tramoggia di carico della linea 1. La Commissione ha verificato che tale segnale inibisce l'operativita del carro ponte.

In sala controllo, poi, la Commissione ha constatato che i dati visualizzati dal terminale del sistema di monitoraggio delle emissioni (installato nella cabina SME), trasmessi al computer dedicato presente in sala, non riportavano valori coincidenti; inoltre, il valore relativo alia portata de; fum; al camino risultava pari a zero nonostante fossero in attivita i bruciatori ed il ventilatore estrattore di coda. La Commissione rilevava inoltre che il

valore del parametro velocita dei fumi in uscita al camino non e rappresentato nelle pagine video del sistema di supervisione, gestione e controllo (DCS). Anche in questo caso, la

Commissione ha chiesto che si procedesse quanto prima alia verifica delle cause di tali

anomalie e alia risoluzione delle stesse.

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

Verbale n. 4, del 17 aprile 2009, relativo ai sopralluoghi ed aile attivita svolte dalla Commissione nei giorni 12, 13 marzo 2009 e 8,9,10,15,16,17 aprile 2009.

La Commissione ha verificato I'ottemperanza delle prescrizioni impiantistiche contenute nel parere VIA nonche nell'AIA ed ha presenziato all'effetiuazione delle attivita di taratura del sistema di monitoraggio emissioni al camino (8, 9 e 10 aprile 2009) e di taratura dell'analizzatore fumi di processo uscita caldaia (15, 16 e 17 aprile 2009), entrambi can riferimento alia linea 2.

Verbale n. 5 del 12 maggio 2009, relativo ai sopralluoghi ed aile attivita svolte dalla Commissione nei giorni 27,28 aprile 2009 e 11, 12 maggio 2009.

Nel verbale si da atto che la Commissione in data 27 e 28 aprile 2009, si e riunita per verificare I'ottemperanza degli adempimenti al parere VIA e all'AIA nonche all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3745 del 2009 della linea 2 dell'impianto e ha prodotto la relativa Relazione tecnica del preavviamento della seconda linea alia data del 28 aprile 2009, trasmessa con nota della Commissione del 30 aprile 2009 all'Autorita competente ai sensi dell'AIA.

Analogamente la Commissione ha prodotto la Relazione del preavviamento della terza linea dell'impianto alia data del 28 aprile 2009, trasmessa con nota del 6 maggio 2009. La Commissione, infine, ha effettuato un sopralluogo pressol'impianto, in data 30 aprile 2009, durante il quale e stata eseguita la taratura pre-esercizio dell'analizzatore dei fumi in uscita dalla caldaia della linea n. 3. Oi tale attivita e stata acquisita, in data 6 maggio 2009, la relazione tecnica di taratura. Tutto quanto sopra richiamato, e stato trasmesso all'Autorita competente ai sensi dell'AIA con lettera prot. 8-sexties del 6 maggio 2009.

Verbale n. 6, del 13 maggio 2009

La Commissione predispone il programma di attivita per determinare 10 state di avanzamento della Linea 1, attiva dal 18 marzo 2009.

Tali attivita consistono nella:

1.

verifica dei dati di funzionamento registrati dalla linea 1, dalla sua prima accensione (18 marzo 2009), fino al 10 maggio 2009, per complessivi 52

giorni;

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

2. verifiche per il passaggio alia fase 2 della linea 1, alia conclusione della fase 1 prevista dall' AlA per il giorno 16 maggio 2009. Dette verifiche riguardano:

I'attuazione di tutti gli adempimenti propedeutici previsti dal parere VIA, dall' AlA e dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3745 del 2009;

il grado di funzionalita raggiunto nella messa a punta del processo, delle sezioni costruttive e dei sistemi e servizi comuni necessari al funzionamento della linea.

Relativamente al punto 1 la Commissione di Collaudo nelle sue diverse visite e sopralluoghi ha gia seguito ed esaminato i dati di funzionamento dell'impianto. AI fine di disporre della documentazione sull'intero periodo di funzionamento della linea 1, la Commissione di Collaudo ha richiesto alia FISIA la seguente documentazione, relativa al funzionamento della linea 1 dalla sua prima alimentazione con rifiuti al 10 maggio 2009:

report delle emissioni al camino della linea1; copia dellibro di conduzione dell'impianto; quantita di rifiuti inceneriti;

certificati delle analisi delle scorie, delle ceneri e delle acque reflue.

Alia data del 13 maggio 2009 FISIA ha trasmesso:

un report delle emissioni al camino della linea1 dalla sua accensione al 12/05/2009;

copia dellibro di eonduzione dell'impianto, dalla sua aeeensione a oggi; quantita di rifiuti inceneriti, dalla sua aeeensione al 10/05/09;

certificati delle analisi delle seorie e delle polveri da filtri di abbattimento.

Relativamente all'attuazione di tutti gli adempimenti propedeutici previsti da VIA, AlA e dall'ordinanza del presidente del Consiglio n. 3745 del 2009, con riferimento al

documento della Commissione di eollaudo denominato "Relazione tecnica pre-avviamento della linea 1 di termovalorizzazione" datata 11 marzo 2009, par. 4 si evidenzia quanto

segue.

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

Relativamente aile prescrizioni del parere VIA sub 1, 4, 5 limitatamente all'azione sinergica verificabili solo con la linea in funzione, si e proceduto a verificarne 10 stato di attuazione al 13 maggio 2009 con i seguenti esiti:

la prescrizione 1, concernente i limiti aile emissioni, non e ancora verificabile in quanto relativa alia fase 3 di avviamento dell'impianto;

la prescrizione 4, concernente la velocita dei fumi al punto di emissione in atmosfera, non sempre risulta adempiuta in dipendenza delle condizioni di alimentazione al forno e della temperatura dei fumi in uscita al camino. I dati di portata e di temperatura dei fumi emessi, consentono il calcolo della velocita dei fumi in uscita al camino, noto iI diametro interne del camino, pari a 2,45 m, rilevabile dal par. 5.4.7 doc. FI NAP A S8 G 001, rev. D. Da tale calcolo non sempre risulta che la velocita di uscita dei fumi al camino rispetti la prescrizione VIA di 18 m/s. Infatti la FISIA ha comunicato verbalmente di aver predisposto ed approvvigionato idonei cappellotti da apporre all'estremita dei camini per ridurre ulteriormente la sezione di sbocco. La commissione ha verificato che detti cappellotti sono gia disponibili a pie' d'opera;

la prescrizione 5, relativamente all'azione sinergica, non risulta ancora compiutamente realizzata.

('!>o Relativamente aile prescrizioni AlA esse sono state completamente attu ate , gia

prima della attivazione della linea 1.

Relativamente aile prescrizioni dell'ordinanza n. 3745 del 2009 (art. 1 comma 7) risultano gia ottemperate quelle relative ai punti: 1, 3, 4 e 5; relativamente ai punti 3 e 6 la

If" Commissione ha provveduto a verificare nel corso dei presenti sopralluoghi la loro corretta realizzazione.

Per quanto attiene alia taratura del sistema di monitoraggio delle polveri aile emissioni (SME), possibile solo con impianto in funzione, la FISIA ha comunieato ehe la parte relativa di rilevamenti sui campo e gia stata espletata, che Ie analisi e Ie elaborazioni dei dati erano in corso al 13 maggio 2009.

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Relativamente alia verifiea del grado di funzionalita raggiunto nella messa a punto

del processo, delle sezioni eostruttive e dei sistemi e servizi eomuni necessarl al D

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Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

funzionamento della linea, aile ore 11 del 12 maggio 2009 la Commissione si recava in sala gruista al fine di verificare Ie modalita di pesatura e registrazione dei rifiuti avviati mediante benna polipo aile tramogge di carico dei forni. Era in funzione solo la linea 1 e pertanto solo la relativa tramoggia veniva alimentata. Dalla verifica risultava che il sistema di pesatura non era ancora state collegato al sistema di supervisione e controllo (DCS) presente in sala controllo. Le pesate venivano registrate su un sistema dedicato che produceva una striscia stampata su supporto cartaceo, che periodicamente a fine turno veniva consegnata al capo turno. Durante iI sopralluogo si notava un leggero odore caratteristico dei rifiuti della fossa di stoccaggio, evidenza questa della necessita di ottimizzare la pressurizzazione del locale.

La Commissione,poi, si recava in sala controllo e seguiva dai monitor collegati il funzionamento del processo di incenerimento in corso lungo la filiera impiantistica, in particolare acquisendo dal sistema di monitoraggio i dati di concentrazione degli inquinanti in emissione e di conduzione dell'impianto. I dati visionati evidenziavano che i valori istantanei e i valori medi semiorari risultavano, per HCI e CO, superiori ai valori di limite di media trascinata di 24 ore di funzionamento continuo, da rispettare nel periodo di fase 1.

Non essendo tuttavia ancora trascorso il periodo contlnuativo di marcia con rifiuti di 24 ore, per poter determinare la media trascinata, I'impianto risultava in marcia. La portata fumi al camino risultava pari a 192.270 Nm3/h con una temperatura di 170 DC ed una veloclta di uscita dalla bocca del camino pari a 20,21 m/s. La produzione di vapore surriscaldato era pari a 78 tlh con una pressione di 64 bar ed una temperatura di 450 DC.

Nel verbale in questione, inoltre, sono state descritte Ie sequenze accadimentali del sistema osservato in marcia, ad evidenziare esemplificativamente una situazione, una tra

("'I Ie tante, di diversa tipologia, che possono occorrere nella fase 1 di messa a punto ed

ottimizzazione, che possono comportare la interruzione del funzionamento della marcia dell'impianto.

Nel corso della visita si e avuta una interruzione della alimentazione elettrica proveniente dalla rete Enel a 220 kV, con conseguente mancanza di tensione su tutte Ie utenze elettriche dell'impianto ad eccezione delle utenze non industriali (illuminazione dei locali, ecc.) alimentate da altra rete Enel a 20 kW. Tale mancanza di tensione determinava, in particolare, la fermata del ventilatore di estrazione fumi della linea 1,

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Commissione di collaudo deil'impianto di termovalorizzazione di Acerra

senza che automaticamente entrassein funzione il motore ausiliario asservito al suddetto ventllatore, necessario per consentire comunque un adeguato mantenimento della depressione nella camera dl combustions e impedire che la stessa andasse In sovrappressione Parimenti non si e verificata I'attivazione dei bruciatori ausiliari e I'attivazione dei servizi necessari ad una fermata graduale e controllata della linea,

In relazione a tale evento, la Commissione di Collaudo ha proceduto ad esaminare insieme a PI Claudio Pastorino della FISIA '10 "schema elettrico generale unifilare" FINAP A2TE051 rev. R. Da tale esame, sulla scorta degli accertamenti fatti dai tecnici FISI.A sull'accaduto, veniva cornunicato che I'evento SI era verificato in conseguenza all'apertura, dell'interruttore GS 120/52-A posto sulla linea a 220 kW, L'apertura di tale interruttore provocava la mancanza di tensione sulla sbarra da 6 kW di alimentazione delle utenze della linea. In ogni caso la linea di soccorso a 20 kV manteneva in alimentazione i quadri ad essa collegati (utenze servizi cornuni). ma l'interruttore GS 002, che doveva chiudersi autornaticarnente per mancanza del 220 kW, non si azionava can conseguente non alimentazione di tutte Ie utenze ad esse sottese. II mancato azionamento in automatico non avveniva in quanto preventivamente inibito nell'attuale fase di messa a punto e di ottimizzazione delle sequenze operative dell'impianto. Questo in quanto Ie utenze sottese al quadro di tale interruttore non sono ancora state predisposte nel loro assetto sequenziale definitivo ,

Veniva inoltre evidenziato che la non entrata in servizio dei generatori ausiliari non si era avuta in quanta il sistemain ogni caso vedeva disponibile la tensione a 20 kV.

Proseguendo i propri lavori la Commissione di Collaudo, in data 1.3/05/2009, si e nuovamente recata in sala controllo al fine di seguire Ie attivita di gestione dell'impianto, constatando che la linea 1 era in marcia mentre Ie linee 2 e 3 erano spente e Sl stavano apprestando Ie fasi di preavviamento del turbogeneratore a vapore ..

La Commissione prendeva visione, dal sistema di acquisizione del dati del sistema di monitoraggio delle emissioni della linea 1, delle concentrazioni degli inquinanti in

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trascinata di 24 ore di funzionamento continuo, da rispettare nel periodo di fase 1, era /

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ernissione e rilevava i dati di conduzione della Linea 1., I dati visionati evidenziavano che jl

solo valore istantaneo e semiorario che risultava superiors al valore limite di media

Commissione di collaudo deil'impianto di termovalorizzazione di Acerra

quello del CO. Non essendo tuttavia ancora trascorso il periodo continuativo di marcia di 24 ore, per poter determinare la media trascinata, I'impianto risultava in marcia.

La Commissione prendeva anche visione del funzionamento delle varie parti del processo e seguiva la conduzione rilevando i dati di funzionamento delle varie sezioni a intervalli regolari di tempo.

Verbale 7! del 11 e 12 settembre 2009! relativo ai sopralluoghi ed aile attivita svolte dalla Commissione nei giorni 2, 3,4, 11, 12 settembre 2009.

La Commissione prendeva atto che I'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, 26 giugno 2009, n. 3785 dispone cambiamenti nella attuazione di alcune prescrizioni dell'AIA. In particolare, I'articolo 2 della ordinanza dispone:

"In re/azione aIle inizisiive da intraprendersi ai sensi de/tart 1, Ie disposizioni di cui

ag/i eteborett tecnici denominati "Contenufi e modalita della Autorizzazione Integrata Ambientale" e "Piano d! monitoraggio e conirollo", adottati con II Prowedimenlo n. 44 in

data 26 febbraio 2009 del Soggetto Vicario del Sottosegretario di Stato all'emergenza

rifiuti in Campania in premessa citato, devono intenders; in parte modificale can la concentrazione delle test 1 e 2 di avviamento e di esercizio provvisorio delle linee del termoveiorizzetore dl Acerra in un'unica fase, rispetto a cui sf applicano Ie pertinenti disposizioni dei sopra eitali e/aborati tecnici gia previste per la fase 1, da ritenersi integrate

eon la specitice previsione di attuazione con cadenza quindicinete, dl una campagna di autocontrolli, con campionamento de; parametri rilevatl in continuo ed in discontinuo al camino per ciascuna delle tre linee che compongono l'impiento, e fino a/l'ottenimento della cerfifieazione di qualita QAL2 del sistema di monitoraggio dell'lmpianto stesso; conseguentemente, gil interventi strutturali di cui alia sezione C1, punti d), e), ed f) del

citato elaborato tecnico denominato "Conienuti e modelite della eutorizzezione integrata ambientale" devono essere reetizzeti entro if termine pre vis to per la conclusione delle operezioni di collaudo dell'impianto, ferma restando la doverosite del campionamento soprs descritto, da eseguirsi can metod; equipollent; a quell; effettuati con sistemi tissi di rilevamento. "

La Commissione si e recata in Sala Contrallo, osservando I'assetto di marcia e i piu significativi parametri operativi, con particolare riguardo aile emissioni in atmosfera in rapporto agli specifici limiti prescritti. Gli andarnenti osservati diret!amente in tempo reale, ~

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per circa un'ora, e Ie schermate delle registrazioni delle ore precedenti, mostravano valori inferiori ai limiti previsti nell'attuale fase di funzionamento e inferiori ai limiti che dovranno essere rispettati nella fase 3.

La Commissione richiedeva alia FIBE 10 stato delle operazioni relative alia verifica della assicurazione di qualita QAL2 e del calcolo dell'indice di accuratezza relativo IAR. La FIBE faceva presente che tutte Ie operazioni erano state espletate per lie tre linee dell'impianto e che i relativi dati erano stati inseriti nei rispettivi SME. A tale proposito consegnava copia delle lettere con cui aveva comunicato agli intestatari I'effettuazione del QAL2.

La Commissione dava quindi incarico al suo Presidente di richiedere a FIBE: copia delle relazioni tecniche relative aile QAL2 delle tre linee;

copia delle relazioni tecniche relative alia verifica della IAR per Ie tre linee;

i certificati di taratura, con trasmissione ufficiale, dei sistemi di rilevaziane e misura delle polveri in uscita ai camini (verbale n° 6 del 13 maggio 2009) e delle analisi relative aile acque reflue (verbale n° 6 del 13 maggio 2009).

II 12 settembre la Commissione ha proseguito Ie operazioni di verifica in sala controllo dello stato di funzionamento dell'impianto e sono stati acquisiti ed esaminati i dati di alimentazione dei rifiuti al forno mediante fogli di pesatura delle singole bennate relativamente ai giorni 9 e 10 settembre, per Ie Ii nee attive.

Verbale n. 8 del 16 gennaio 2010, relativo ai sopralluoghi ed aile attivita svolte dalla Commissione nei giorni 12, 13, 14, 15, 16 gennaio 2010.

La Commissione ha evidenziato che il periodo di funzionamento in continuo dell'impianto occorrente per I'espletamento del collaudo funzionale dovra essere, ai sensi del disciplinare di collaudo approvato, di circa un mese. AII'interno di tale periodo sono

previste tre macrofasi:

1. avviamento;

1.

verificare che I'impianto sia in perfetto state di assetto funzionale per 11

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raggiungimento e il mantenimento delle condiZion~esc~ re~e ::0

2. regime a differenti condizioni di carico;

3. spegnimento.

Preventivamente all'avvio del collaudo funzionale occorre inoltre:

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

periodo prestabilito di prova;

accertare la funzionalita delle ridondanze impiantistiche sostitutive e cioe di unlta elementari (indispensabili al funzionamento di intere sezioni dell'impianto), Ie quali per tipologia e centralita possono essere soggette ad improwise e plu frequenti avarie, che porterebbero al blocco di intere sezioni se non fosse prevista la sostitulblhta immediata ed automatica con altra unita di riserva.

Per quanto riguarda iI punto 1) va osservato che, a partire dal passaggio alia fase 3

2.

del collaudo, I'impianto ha funzionato per tutte e tre Ie linee con buona efficienza e contlnulta, rna ha richiesto periodiche fermate per iI miglioramento di funzioni ausiliarie (nastri trasportatori delle scorie, blocchi a pompe e compressori, ecc.).

Per iI punto 2), riguardante Ie ridondanze impiantistiche, come e prassi per tali tipologie di impianto, si e stabilito di effettuarne la verifica, simulando il blocco e controllando Ie entrate in funzione delle relative ridondanze.

Per questo rnotivo, la Commissione, dopo aver seguito con continuita Ie attivita di

~ cantiere, ritenendo che il collaudo funzionale dell'impianto dovesse essere preceduto da quello delle ridondanze, ha redatto una prima bozza del disciplinare di pre-collaudo, stilato successivamente in forma definitiva con il titolo "Prove di pre-collaudo". Nelle date 12 - 15

dicembre 2009 la Commissione ha rilevato talune crltlcita preclusive per I'inizio del

f" collaudo, che richiedevano interventi di manutenzione e riparazione. AII'uopo, con propria nota del 14 dicembre 2009, il Presidente della Commissione richiamava I'attenzione di FI BE Spa su tali crltlclta, evidenziando che tali problematiche andavano risolte prima di avviare Ie operazioni di collaudo.

In data 29 dicembre 2009, il Presidente ha comunicato con propria nota alia FIBE,

al RUP e alia Direzione Lavori che in occasione del sopralluogo del 12 - 15 dicembre 2009, la Commissione aveva redatto i documenti delle prove di pre-collaudo e la bozza di disciplinare di callauda funzianale-prestazianale, discussi can il referente Fibe, ing. Palitta, ~

f!'- nei giorni precedenti e ricevuto Ie relative osservazioni sui valori dei reagenti. . 'j

Nella stessa data del 29 dicembre 2009, il Presidente evidenziava alia Struttura del I[

Sottosegretario ed al RUP che Ie osservazioni di Fibe in merito ai valori dei reagenti

contrastavano con quelli disposti dalla Commissione nel proprio disciplinare di collaudo,

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Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

che riprende i consumi calcolati sulla base dell'AIA. Nella medesima nota si chiedeva alia Struttura un pronunciamento in merito.

In data 30 dicembre 2009 il disciplinare di collaudo e state ufficialmente trasmesso dal Presidente, in forma definitiva, per la conseguente approvazione, precisando che, a t:""

seguito della riunione tenutasi a Palazzo Salerno il 29 dicembre 2009 alia presenza di

qualificati rappresentanti della Struttura del Sottosegretario, i consumi dei reagenti fanno riferimento ai dati del documento AlA e che 10 "slip" di ammoniaca e pari a 5 mg/Nmc.

In data 13 gennaio 2010 il RUP comunicava I'awenuta approvazione del disciplinare di collaudo in data 31 dicembre 2009 da parte della Struttura del Sottosegretario.

Dal 13 al 15 gennaio 2010, la Commissione, awalendosi della collaborazione dell'ing. Aurelio Solari, ing. Davide Corrente, P.1. Giuliano Cerofolini, P.1. Gaetano Ciappi, ha svolto Ie attivita attinenti al pre-collaudo dell'impianto risultanti dai resoconti allegati al verbale n. 8.

La Commissione, tenuto conto dell'imminente termine delle attivita di collaudo fissato al 28 febbraio 2010 dal decreta legge 195 del 2009 che impone I'avvio a breve scadenza delle relative operazioni, visto che:

1. Fisia Italimpianti ha gia eseguito talune prove di pre-collaudo, come risultante dai certificati attestanti I'esito posltivo:

la prova dell'isola di carico dell'impianto (distacco dalla rete di alta tensione)

2.

effettuata da Fisia Italimpianti con esito positivo, con Ie tre caldaie alimentate a gasolio, e stata ripetuta, con esito positlvo, alia presenza della Commissione, ma con Ie tre caldaie alimentate a rifiuto;

3. la Commissione ha completato iI quadro delle prove, risultate positive ad eccezione della prova concernente la partenza in auto matico del compressore aria in stand - by (ripetuta iI giorno 19 gennaio 2010), della prova di portata vapore alia turbina pari a 100 tlora e della prova di fermata accidentale di una linea (che verranno effettuate prima di spegnere I'impianto per dare inizio al collaudo prestazionale e di affidabilita):

stabilisce di iniziare Ie operazioni di collaudo funzionale-prestazionale a partire dal 20

gennaio 2010, previa effettuazione delle prove mancanti, con esito positivo, e previa ,

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Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

comunicazione della conclusione delle attivita connesse alia fase di pre-collaudo da parte di FIBE e della contestuale possibilita di avviare Ie attlvlta di collaudo funzionaleprestazionale.

Verbale n. 9 del 13 febbraio 2010, relativo ai sopralluoghi ed aile attivita svolte dalla Commissione nei giorni dal 2.0 gennaio a! 31 gennaio 2010 e dal 1 febbraio al 13 febbraio 2010.

" Presidente relaziona sinteticamente sulle attivita svolte dalla Commissione di collaudo dalla data del16 gennaio 2010.

In particolare, il Presidente riferisce che, in data 20 gennaio 2010, sono state ultimate Ie tre prove di pre-collaudo mancanti (richiamate nel verbale di Commissione n. 8 del 16 gennaio 2010). Considerato che risultava completato il quadro di tutte Ie prove di pre-collaudo, con esito positive, si e dato avvio, nel pomeriggio della stessa giornata del 20 gennaio 2010, aile attivita di collaudo con la fase 1, come previsto nel disciplinare tecnico di collaudo. Si e dato inizio ai campionamenti dei microinquinanti aile emissioni relativi alia linea 1 e successivamente alia linea 2, che sono stati portati regolarmente a termine. Nella sera del 21 gennaio 2010 il persona Ie di turno dell'impianto ha rilevato un difetto di tenuta di una guarnizione sulla linea di adduzione del vapore alia turbina In corrispondenza di un accoppiamento flangiato.. Conseguentemente Ie operazioni di collaudo venivano interrotte in quanto FIBE comunicava I'intenzione di sostituire la guarnizione. La Commissione decideva di ripartire con la fase 1 a seguito dell'intervento sopra citato facendo salvi i campionamenti dei microinquinanti aile emissioni relativi aile linee 1 e 2 gia eseguiti in fase di attivazione delle linee. A partire dal giorno 23 gennaio 2010, alia presenza di almeno un componente della Commissione, e fino al giorno 2 febbraio 2010, sono state condotte Ie operazioni relative aile fasi di collaudo 1, 2, 3 e 4, questa ultima relativamente sia al primo giorno di inizio, sia al periodo di 72 ore per la rilevazione dei parametri garantiti e di legge.

La fase 1 ha avuto inizio iI giorno 24 gennaio 2010 aile ore 4.30 con I'accensione dei bruciatori di preriscaldo, ed e terminata il 27 gennaio 2010 aile ore 9.00. In tale fase sono stati eseguiti i campionamenti dei microinquinanti aile emissioni della linea 3. La fase 1 sf e svolta regolarmente e senza alcun inconveniente, tanto che e terminata in anticipo di

un giorno rispetto alia durata prevista di quattro giorni.

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Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

La fase 2 ha avuto inizio il glorno 27 gennaio 2010 aile ore 9.00 ed e terminata iI 28 gennaio 2010 aile ore 9.00. Con I'inizio della fase 2 decorre il periodo di venticinque giorni per la verifica di affidabilita dell'impianto prevista dal disciplinare tecnico di collaudo. In tale fase sono stati eseguiti i campionamenti delle scorie, dell'acqua alimento caldaie, del vapore, delle ceneri volanti e delle polveri, degli scarichi idrici e dell'acqua in ingresso all'impianto. Anche questa fasee terminata in anticipo di un giorno rispetto ai due giorni previsti avendo constatato la rapida stabilizzazione della produzione di vapore surriscaldato al valore impostato.

La fase 3 ha avuto inizio il glomo 28 gennaio 2010 aile ore 9.00 ed e terminata il 29 gennaio 2010 aile ore 9.00. Durante questa fase e state mantenuto il regime dell'impianto previsto, riducendo la durata della fase ad un giorno rispetto ai due giorni previsti, in considerazione del costante mantenimento del valore medio del suddetto regime.

La fase 4 ha avuto inizio il giorno 29 gennaio 2010 aile ore 9.00 ed e terminata il 5 febbraio 2010 aile ore 9.00. AII'interno di tale fase, dalle ore 14.11 del giorno 30 gennaio 2010 aile ore 14.11 del 2 febbraio 2010, e stata eseguita la citata prova di performance delle 72 ore e sono stati prelevati tutti i campioni previsti dal paragrafo 9 del disciplinare tecnico di collaudo.

Prima dell'inizio della fase 4 la Commissione ha riscontrato alcune discrepanze nel calcolo indiretto del potere calorifico del rifiuto tra i risultati dell'algoritmo di calcolo sviluppato da Fisia Babcock e quanto codificato nel software del DCS. Queste discrepanze sono state fatte presenti a Fibe che ne ha preso atto. La Fibe ha informato la Commissione che avrebbe proceduto ad una verifica degli algoritmi del potere calorifico presenti nella logica di caleolo del DGS e che successivamente avrebbe comunicato tale esito alia Commissione.

E' state altresl rilevato che il rifiuto da ineenerire, conferito in questa fase di collaudo, era caratterizzato da un valore del potere calorifico non sufficiente a saturare la massima capacita dell'impianto (in termini di input termico ai forni) necessaria per la fj" verifiea delle prestazioni massime raggiungibili dall'impianto stesso in termini di produzione di energia elettrica. Si e notato, peraltro, che in alcuni conferimenti il rifiuto il risultava visibilmente bag nato. Piuin particolare, s! e constatato che anche aumentando la

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portata di rifiuto ai forni oltre iI valore nominale di progetto (27'~ uffnefno3: a

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzaz.ione di Acerra

maggiorarla del 10% (circa 30 t/h per linea), di sicura compatibilita con Ie caratteristiche della griglia, ]'aumento di portata non compensava il difetto di carico termico al forno riconducibile al minor potere calorifico del rifiuto. Permanendo tali condizioni di alirnentazione non e state possibile verificare la produzione massima di progeUo di energia elettrica prevista per I'impianto (107,5 MW), prestazione che l'lmplanto, sulla base dei riscontri seppur parziali ad ogg.i effettuati, sembra essere in grado di pater raggiungere. Tali considerazioni sono state riportate in una nota del Presidente della Commissione del 2 febbraio 2010 indirizzata alia Struttura del Sottosegretario ed aJ RUP al termine della quale si chiede per quanta possibile di conferire all'impianto un rifiuto con minor urnidita, e cioe con rnaqqior potere calorifico.

II Presidente informa inoltre che durante un soprallucqo effettuato sull'irnpianto in data 30 gennaio 2010 e stata notata la presenza, sui piano di calpestio fronte forno linea 1, di alcuni frammenti di materiale refrattario probabHmente estratti dalla coclea di raccolta ceneri volanti di caldaia, posta alia fine del secondo passaggio fumi della caldaia, e pertanto provenienti dai surriscaldatori della linea 1,

In sede di stesura del Certificato dl Collaudo la Commissione, relativamente a tale evento,. suqqerira l'opportunita di far effettuare Ie idonee verifiche all'interno del sistema forno/caldaia.

II Presidente riferisce che in data 4 febbraio 2010 aile ore 13.45 e pervenuta al gestare dell'irnpianto la richiesta telefonica, da parte di TERNA,. di procedere urgentemente ad una temporanea disconnessione (uscita dal parallelo) dell'impianto dalla rete elettrica nazionale a causa di problemi tecnici ad un interruttore ENEL posto nella cabina ENEL di consegna dell'energia elettrica prodotta dall'irnpianto. A seguito di questa richiestal'impianto e stato portato in isola senza che si verificassero anomalie. Aile ore 21' ,20 Terna comunicava telefonicamente di aver completato i proprl interventi tecnici manutentivi e pertanto davail consenso a rientrare in parallelo. Canseguentemente, aile

ore. 21,25 e stata esequita, senza che si verificassero anomalie, la chiusura ~

dell'interruttore di macchina, con conseguente fine dall'assetto di funzlonarnento in isola e (

rientro in parallelo con la rete eleltrica nazionale. Successivamente, nel pomeriggio del 6 itt

febbraio 2010 e pervenuta nuovamente la richiesta telefonica, da parte di TERNA, dj /

procedere urgentemente ad

una ulteriore ternporanea disconne~nepPia~ da~b

Commissione di coHaudo deU'impianto di termovalorizzazione di Acerra

reteelettrica nazionale per risolvere definitivarnente, a mezzo sostituzione, j problemi teenici al medesimo interruttore ENEL che aveva reso necessario uscire dal parallelo in data 04 febbraio. Come per la precedents richiesta il gestore ha portato I'impianto in isola e aile are 05.00 del 7 febbraio 2010, dopa aver ricevuto de TERNA il consenso a rientrare in parallelo, e stata eseguita la chiusura dell'interruttore di macchina, con conseguente fine dall'assetto di funzionamento in isola e rientro in parallelo con la rete elettrica nazionale.

Anche questa volta, con I'uscita dal parallelo, con il mantenimento in isola deJl'impianto, e con il rientro in parallelo.J'impianto ha risposto a questi repentini transitori e differenti assetti di marcia senza che si verificassero anomalie,

II Presidente riferisce che in data 5 febbraio 2010, al termine della Fase 4, si possono ritenere posifivamente riscontrate la funzionalita ed i rendimenti delle trasformazioni energetiche dell'impianto, a cui tale fase del Disciplinare e dedicata rna, a causa del potere calorifico inferiore del rifiuto, sensibilmente minore di quello nominale di progetto non e possibile attuare correttamente Ie verifiche prestazionali perche vengono a mancare Ie condizioni proprie operative necessarie. E' stato ritenuto possibile tuttavia accertare se I'impianto sia in grado di erogare la potenza garantita purche gli venga assicurato I'input termico (prodotto della portata di rifiuto alimentato per il suo potere calorifico inferiore) nella. rnisura adeguata compensando il difetto di carico termico al forno, riconducibile al minor potere calorifico del rifiuto, aumentando la portata alimentabile ai forni, Tale richiesta e stata fatta, per Ie vie brevi a Fibe.

II Presidente riferisce chein data 8 febbraio 201'0 Fibe informava che aveva provveduto ad una verifica degli algoritmi per il calcolo del potere calorifico presenti nella log'ica di calcolo del DCS ed informava che gli stessi erano corretti e che I'errore nel calcolo del potere calorlficoera dovuto a discrepanze che eonsistevano in errori sia di

trascrizione che di incongruenze tra Ie units di misura utilizzate nel codiee di calcolo e quelle trasmesse dal DCS. Ne risultavano conseguentemente deviazioni sisternatiche tra i

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inoltre che, a partire dalla data dell' 08 febbraio 2010, era disponibile sui' DeS una (

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poteri calorifici calcolati "on line" dal DCS e quanto computabile dalla procedura di calcolo resa disponibi.le alla Commissione in forma di foglio di calcolo "EXCEL" in base aile

grandezze misurate dalla strumentazione e registrate dal DCS stesso. Fibe informava

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

versione emendata dell'algoritmo di calcolo e conseguentemente il valore del potere calorifico riportato a DCS era da considerarsi corretto.

A. seguito di questa informazione e stato richiesto a Fibe di predisporre un documento che validasse quanto da loro asserito per una verifica della Commissione.

II Presidente riferisce che in data 12 febbraio 2010 al termine della Fase 4 Fibe, a seguito della richiesta della Commissione del 05 febbraio 2010, ha eseguito una prova di prestazione della durata di due ore incrementando la portata di alimentazione rifiuto fino a circa 11 limite massimo previsto dal diagramma di combustione (31.38 Uh per linea). La prova ha avuto successo in quanto si e avuta una potenza lorda massima generata dal turbogeneratore pari a 117,05 MW con una media nelle due ore di prova pari a 105,26 MW.

Verbale n. 10 del 27 febbraio 2010, relativo ai sopralluoghi ed aile attivita svolte dalla Commissione nei giorni dal 13 febbraio al 24 febbraio 2010.

II Presidente relaziona sinteticamente sulle attivita svolte dalla Commissione di collaudo dal13 febbraio al 24 febbraio.

In particolare il Presidente riferisce che in tale periodo I'impianto ha funzionato regolarmente con la prosecuzione della Fase 6 (iniziata in data 12 febbraio), che ha avuto termine in data 22 febbraio, e con I'effettuazione della Fase 7 fino al completo spegnimento dell'impianto avvenuto senza anomalie, in data 23 febbraio aile ore 16.06.

Nella Fase 7, fase di spegnimento dell'impianto, sono stati effettuati campionamenti delle emissioni del microinquinanti di tutte e tre Ie linee.

Come da Disciplinare si e provveduto, con impianto spento, a far approntare la strumentazione per il monitoraggio ambientale della componente rumore nelle stesse postazioni utilizzate per la precedente campagna di rilevamento (Fase 4) in ottemperanza

a quanta prev.isto nel Disciplinare che prevede. che al termine della fase 7 sia effettuata la ~

determinazione del "bianco" della rurnorosita ambientale con impianto spento. \ ....

II monitoraggio ambientale della componente rumore e iniziato in data 23 febbraio {

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aile ore 20.00 ed e terminato il giorno seguente (24 febbraio) alia stessa ora. UU(

II Presidente riferisce sugli esiti della prova di inertizzazione delle ceneri volanti e ~

polveri. Tale prova era originariamente prevista nella Fase 5 poi rimandata alia Fase 6 su I \ richiesta di Fibe. La prova doveva iniziare il giorno 16 febbraio, poi rinviata al giorno ~

~ If r 40

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

seguente per I'intasamento di una coclea. II giorno seguente, 17 febbraio, prima di iniziare la prova, veniva eseguito, alia presenza del Presidente della Commissione, iI campionamento delle ceneri e delle polveri da sottoporre a trattamento. Durante la prova sono emerse perc alcune difficolta di comunicazione per I'attivazione da remoto (DCS) di alcune macchine; conseguentemente e state necessario di nuovo rimandare al giorno seguente la prova per permettere a Fibe di far ripristinare i comandi operativi da remoto.

In data 18 febbraio si e proceduto, alia presenza del Presidente della Commissione, a far eseguire la prova di inertizzazione che si e svolta regolarmente. Alia fine della prova, al termine del cicio di inertizzazione, il prodotto e state scaricato in un container dotato di chiusura mobile e lasciato a maturazione per i due giorni previsti.

II Presidente precisa che I'impianto di inertizzazione, non e state mai utilizzato dal

~ gestore dell'impianto in quanto Ie ceneri e Ie polveri sono state smaltite dal\a struttura

competente tal quali fuori Regione; anche iI futuro gestore, da quanto comunicato verbalmente, non intende utilizzarlo prevedendo anch'esso 10 smaltimento di tali materiali di risulta tal quali. II Presidente precisa inoltre che il sistema di inertizzazione e state

f1" messo a disposizione della Commissione solo di recente per Ie prove di sua competenza, in quanto la Commissione ha ritenuto, indipendentemente dalla futura utilizzazione 0 meno di tale sistema, di doverne verificare la funzlonalita cosl come da Disciplinare.

II Presidente riferisce che in data 17 febbraio Fibe ha consegnato la relazione "Validazione del metodo indiretto per il calcolo del PCI dei rifiuti" per iI riscontro tra i risultati di calcolo "on line", disponibili a DCS, con computazioni effettuate mediante la versione dell'algoritmo implementato su foglio di calcolo. Questa relazione e conseguenza della richiesta della Commissione a Fibe di predisporre un documento che validasse i dati

("'< disponibili a DCS (vedere verbale nog del 13 febbraio 2010 della Commissione di Collaudo). La Commissione ha poi proceduto, con esito posltivo, ad una verifica di tale validazione utilizzando la procedura di calcolo del PCI secondo quanto riportato nel disciplinare tecnico di collaudo.

II Presidente riferisce che in data 18 febbraio, giudicato positivamente iI risultato prestazionale ottenuto nella prova del 12 febbraio (vedere verbale nog del 13 febbraio

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2010 della Commissione di Collaudo), nella quale si era raggiunta una potenza lorda generata di 105,26 MW, presuntivamente ancora migliorabile au~npar~termi:: b

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazlone di Acerra

di alimentazione al forno, 5i e ritenuto opportune far ripetere la prova con cendizioni operative plu idonee ad evidenziare appieno Ie potenzialita dell'irnpianto aumentando 181 portata di rifiuto alimentata ai forni anche oltre ill valore di progetto ma comunque entre i limiti di cornpatibilita dell'impianto secondo 181 valutazlone del costruttore proprietario. l.a prova ha avuto luoqo alia presenza del Presidente; 181 potenza massima lorda media generata dal turbogeneratore e stata di 109,23 MW, con una temperatura ambiente media, nel periodo di prova, di circa 16 °C, addirittura di, poco maggiore di quella garantita pari a 107 MW alia temperatura ambiente di 4,4°C.

AI termine della prova, e stato perc constatato che non risultavano registrati i valori medi semiorarl relativi aile emissioni dl Linea 1 e quelli relativi aile ernissioni dl Linea 3. Risultavano invece regolarmente registrati tutti! i valori medi semiorari delle ernlsslonl della Linea 2. La mancata registrazione dei dati di emissione delle linea 1 e 3 era conseg.uenza dellaeffettuazione di attivita di manutenzione perlodica del sisterni SME delle due linee dl cui 181 Commissione di Collaudo non era stata preventivamente informata. Tutti i valori registrati, sia quelli della Unea 2 senza soluzione dl contlnulta temporale, sia quelli delle Linee 1 e 3 limitatamente ai dati disponibili, risultavano arnpiarnente contenuti nei limiti consentiti. Tuttavia il Presidente, tenuto conto dei contenuti del disciplinare tecnico di collaudo per la prova prestazionale che includono la verifica del risperto del limiti di emissione al camino, si e riservato di portare all'atlenzione e dlscutere con qli altri componenti della Commissione di Collaudo la valutazione della certificabilita dei risultati della prova effettuata. La Commissione, a seguito della richiesta del Presidente, decide che i risultati della prova siano da considerarsi nelle valutazioni delle prestazioni energetiche dell'impianto ma che tale prova debba essere ripetuta con II sistema til monitoraggioemissioni attivo su tutte e tre Ie llnee. La Commissione da mandate 811 Presidente di richiedere a Fibe, per Ie vie brevi, di ripetere tale prova l'indornani, 28

febbraio. {))

II Presidente riferisce che all'interno della Fase 6, e stata effettuata can esito l \ .t

positivo la verifica di flessibilita dell'impianto ed in particolare I'esercizio di ogni linea al lj I

carico minima di funzlonamento, con Ie altre due linee in normale esercizio. Si e proceduto U~

quindi, su dl una linea per volta, al ragg'iungimento di tale carico mantenendolo poi per un

~

42

periodo di sei are. II valore del carico minima e stato finalizzato considerando che 11

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

funzionamento della linea sottoposta a prova doveva rimanere in parallelo con Ie altre due, operanti pero in condizioni di normale esercizio.

II Presidente riferisce poi che e terminato il collaudo di affidabilita iniziato con la Fase 1, per la verifica dell'attivazione dell'impianto senza anomalie, proseguito ininterrottamente con un funzionamento regolare dell'impianto dalla Fase 2 alia Fase 6 e terminato con la Fase 7 con 10 spegnimento senza anomalie dell'impianto.

Dall'inizio della Fase 1 al termine della Fase 7 I'impianto ha funzionato regolarmente senza evidenziare anomalie e nel rispetto dei limiti di concentrazione dei macroinquinanti monitorati in continuo dallo SME; se anche i risultati delle analisi dei campioni prelevati durante Ie varie fasi, de; quali si attendono i certificati, risulteranno entre i limiti normativi ed autorizzativi, il collaudo di affldablllta risultera conseguentemente positive.

Per quanta concerne Ie campagne di prelevamento dei campioni effettuate durante Ie varie fasi del collaudo (sia prestazionale che di affidabllita) il Presidente sottolinea che, relativamente aile emissioni in atmosfera dei microinquinanti, alia fine di ogni campagna di rilevamento, i campioni prelevati sono stati confezionati in appositi contenitori e, previa sigillatura effettuata dal dott. Giuseppe Viviano, avviati al Laboratorio Ecochimica Romana di Roma per Ie operazioni di analisi. L'apertura dei campioni presso il laboratorio, constatata l'inteqrita dei sigilli, e avvenuta sempre alia presenza di un componente della Commissione di Collaudo.

Verbale n. 11 del 28 febbraio 2010

II Presidente relaziona sinteticamente sulle attivita svolte dalla Commissione di collaudo il giorno 28 febbraio.

In particolare, il Presidente riferisce che nella stessa mattina e stata effettuata, con esito positive, la ripetizione della prova del 18 febbraio. II Presidente informa che con I'effettuazione di questa prova si possono considerare concluse Ie attivita di collaudo

presso iI cantiere del termovalorizzatore. Le attivita della Commissione dovranno ora J92. I'

proseguire con I'analisi e I'elaborazione dei risultati otten uti durante il periodo del collaudo t \!i

prestazionale e di affidabilita e con I'acquisizione, e Ie relative considerazioni, sia dei GV

certificati delle analisi di laboratorio conseguenti ai vari prelievi e campionamenti effettuati

durante il periodo del collaudo stesso, sia dell'indagine fonometrica effettuata durante la

~;r r 43

Commissione di coUaudo dell'lmplanto di termovalorizzazione di Acerra

Fase 4 ed alia fine della Fase 7. Vista I'enorme mole di dati acquisiti e ancora da acquisire (certificati di analisi di laboratorio e risultati dell'indagine fonometrica) il Presidente propone, e la Commissione approva, di effettuare Ie anallsi e Ie elaborazioni per Ie vie brevi senza dover di volta in volta convocare uffiCialmente la Commissione.

Inoltre, la Commissione concorda il contenuto di una nota can la quale viene comunicato al Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri la conclusione delle operazioni di collaudo, incaricando II Presidente dl provvedere all'inoltro della missiva.

4. I risultati del CoUaudo

4.1 'II Collaudo Prestazionale e di Affidabilita svolto dalla Commissione in accordo a quanta definito nel Disciplinare Tecnico

I risultati del Collaudo Prestazionale e di Afftdabjlita, collaudo svolto dalla Commissione in accordo a quanto definito nel Disciplinare Tecnico per H collaudo prestazionale e di affidabilita, sono riportati in apposite Relazioni Specifiche di CoJlaudo cioe in singole relazioni (complete di numerosi allegati) ognuna dedlcata ad un aspetto peculiare del collaudo di cui trattasi, allegate alia presente relazione, ed aile quall si rimanda per una lora completa lettura.

Oi seguito vengono riportate, per ogni relazione specifica, Ie conclusioni, present! in ogni relazione, aile quali la Commissione di collaudo e giunta analizzando i dati, che tali relazioni contengono, e conseguenti aile operazioni di collaudo cosl come definite nel

Disclplinare Tecnico. (

Relazione del CoUaudo di Affidabilitii che riporta i risultati di tale cOliaUdO'~ [( relativamente all'affidabilita cosl come definita nel Dis.ciplinare Tecnico, che ha

avuto lnizio H giorno 24 gennaio aile ore 4,30 ed e terminato il giorno 23 febbraio aile ore 16.06.

I

~IY ~ 44b

Commissione d'i collaud'o dell'impianto di termovalorizz.azione di Acerra

Come conseguenza di quanta riportato nei vari paragrafi della Relazione di Collaudo di Affidabilita, la Commissione dl Col/audo e giunta alIa conc/usione, che l'impianto, nel suo comp/esso, nef 30 glomi di col/audo, ha mostrato f'affidabififa richiesta in quanta:

o ei fini deff'affidabi/ita come continuiie di esercizio:

• l'atfivazione de/f'impianto e avvenuta senza inferruzioni

significative,

• l'impianto ha successivamente funzionato ininterrottamente e regolarmente mostrando un'affidabilila del 100%,

• la fermata del/'imp/anto e avvenuta senza enomelie;

o ai fin! del/'affidabilita, come rispetta dei pararnelri significativi di funzionamento gli stessi son a risu/tati in linea con if rispetto del requisiti operativi funziona/i de/I'impianto;

o at fin! del/'affidabilita reiativamente af parametri sia garantiN dal costruttare che nomina/i, g/I stessi sono risuiteti contermeti;

o ei fini dell'affidabiliM relativamenle af livelli di concentrazione delle emissioni, sia de; macroinquinanti che dei microinquinanti, gl/ stessi sono risulieii sempre intetioti ai iimiii prescritti da//'Auforizzazione Integrata Ambientale (AlA), af Ifmiti impost; dalle normative vigenti in materia, ai limiti di emissione garant/tf dal costruttore;

o ei fin; del/'affidabilita relativamente ag/i incombusti nelle scone, alia temperatura fumi in uscita dalla zona di post combustione ed al tempo dl permanenza del fumi nella zona di post combustione, ; va/ori deg/i stessi sono risu/tati conformi can la normativa vigente;

o ei fini deJ/'affidabilita relativamente ei consumi delle materie prime, g/i stessi sana risultali interior! ai consumi previsti in AlA a attesi dal costruttore;

o ei fin! dell'affidabilita relativamente agli scarichi idrici ed a/ rumore, i valori degli

stessi sana risulteti conform! can la normativa vigente. ~

I

{~

R.elazione del Collaudo Prestazionale che riporta i risultati del funzionamento dell'impianto ottenuti durante tale collaudo, effettuato all'interno del periodo del

~/r r 45

(

b

Commissione di collaudo dell'lrnplanto di termoval'orizzazione di Acerra

Collaudo dl Affidabilita, che ha avuto 10 scopo di verificare se i valori dei parametri garantiti di funzlonarnento e di produzione fossero raggiunti e se i valori dei parametri nominal: caratterizzanti il funzionamento e Ie prestazioni previste fossero conformi ai dati di progetto.

Come conseguenza di quanto riporiato nei vari paragrafi della Relazione di Collaudo Prestazionale, /a Commissione di Col/audo e giunta alla cone/us/one, che:

o sulfa base del valori direttamente tisconireti durante le operazioni di collaudo,

o suf/a base delle varie analisi di laboratorio effettuate sui cempioni prelevati alia presenza della stessa Commissione,.

o tenuto canto delle caraUeristiche del combustibile rifiuto disponibile, che ha presen ta to, per t'intere durata del col/audo, un Potere Calorifico tnteriore (PCI) significativamente min are rispetto a quel/o previsio a progetto,

la verifica de! valori de; peremeiri garantiti oi funzionamento e di produzione e la verifica dei valorf de; oeremetri nominalf ceretierizzenti II funzionamento e le prestazioni previsie e positiva.

Infalti

o La Portala Oraria di combust/bile rifiuto e stata in linea can quanta previsto dal progetto (continune di tunzionememo) in quanta i torni delle tre linee sono steti in grado di risoettere la continuiie di funzionamento al di la di quelli che sono j confini contreitueli espressi dal diagramma di combustione.

a L' Input Termico e stato in linee con quanta previsto dal progetto (continulla di funzionamento) in quanta dal punt! di funzionamento reg/straN durante Ie prove, e riportati sui diagrammi di combust/one, i {ami delle ire linee sana sieii in grado di tispetiere la continuiie di tunzionemento et di la di quelli che sana i contini contrattuali espressl dal diagramma di combustione.

a I valori di Carbonio Organico Totale negli incombusti delle scorie prodolte da ciascuna delle tre linee sf sono mantenuti ampiamente al di sotto del va/ore garantito cost come sana risu/tatf interioti al limite della normativa vigente i velori di Perdita per Ignizione delle scorle di ciascuna delle tre linee.

I

[

o Ciascuna caldaia e in grado di assicurare una Produzione di Vapore pad al

valore qereniito. ~ ~ f 46 U

Comm.issione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

o La Temperatura fumi in uscita dalla zona di post combustione di ogn/ fomo e sempre stata maggiore del velore garantito (limite di /egge).

o 1/ Tempo di permanenza dei fumi nella zona dl post combustione e sempre stato maggiore del valore garantito (limite di legge),

o La Temperatura fumi usc/ta economizzatore di ogni caldaia risu/ta sostanzialmenfe in linea can il valore nominale di progetto.

o La Ve/oclta dei fumi in uscita da ogni camino e sempre stata superiore a/ valore minima garantito ..

o La Temperatura vapore in usciie da ogni ca/daia Sl e sempre mantenuta all'interno del campo di valori garantiti.

o I Consumi dl metana per II funzionamento del sistema SCR, per la tiduzione delle concentrezioni nelle emissioni in atmosfera degli Ossidi di Azota, e ampiamente a/ di sotio del valare garantito.

o I livelli di concentraz/one nelle emissioni sia del Macroinquinanti che del Microinquinantf s! sana mantenuti ampiamente inferiorf ai valorf limite autorizzati.

o /I livello di concentrazione nelle emissioni dell' Ammoniaca sf e mantenuto ampiamente inferiore al valore garantito.

o L'impiento e in grado di assicurare una Portala di Vapore alia turbine pari a superiore al vetore garantito.

o /I turbogeneratore a vapore e in grado di ass/curare una Potenza Elettrica Lorda pari a superiore al valore garantito.

o L' impianto e in grado di assicurare una Efficienza Globale Netta pan 0 superiore al valore garantito.

o L' impianto e in grado di assicurare una Produzione Netta Specifica di Energia Elettrica pari a superiore al valore qerentito.

o fI Consumo dei Reagenti per 18 tiduzione delle concentrazioni delle sostenze ,

incuinenti nelle emissioni e inferiore ai valori garanlili. ~ /,~

Relazione del Collaudo Ambi.entale che riporta ,i risultati deU'indagine fonometrica

e delle analisi di laboratorio di tutti i prelievi e campionamenti (anche dei

~ f1 P47

Commissione di collaudo dell'imptanto di termovalorizzazione di Acerra

microinquinanti) effettuati nel periodo del Collaudo Prestazionale e di Affidabilita:

,

sono inoltre riportati j dati relativi aile concentrazioni delle emissioni di macroinquinanti rilevati dal Sistema di Monitoraggio in continuo delle Ernissioni (SME) dell'impianto per tutte e tre Ie linee durante I'intero periodo del collaudo. Come conseguenza di quanto riportato nei vari paragrafi della Relazione del Collaudo Ambientale, fa Commissione, sulla base degli elementi ecquisiti nella tempistiea definita nel Oisciplinare Teenieo di Col/audo, e giunta alia eone/usfone che f'impianto ha funzionato, per l'iniero periodo di funzionamento ininterrotto dura to 30 glomi solari e consecuiivi, nel rispetto dei limiii prescritti dal/'Autorizzazione Integrata Ambientale (AlA), de; limit; imposti dalle normative vigenti in materia relativamente ai parametri da esaminare e previsti nel Disciplinare Teenieo di Col/audo e de; limW di emissione garantiti da Fibe.

Infatti

o va/ori di coneentrazione del maeroinquinanti (eompresa /'ammoniaca) sie

come medie giornaliere e sia come medie semiorarie, costantemente rile vat; dal Sistema ai Monitoraggio Emission; in atmosfera, sf sono sempre ampiamente mantenutf inferior; af limitl oresctitti 0 garantiti.

o / valori dl eoncentrazione del microinquinantf, campionati nelle emission; in atmosfera, durante Ie varie fasi del eol/audo, sf sono sempre ampiamente mantenuti inferiori ai limit; preserifti.

o /I eontenuto deg/i ineombusti nelle scone rientra nei limiti del DLgs 13312005 sia come valore dl Carbonio Organico Totale (TOC) sia come veiore di Perdita per /gnizione; inoltre si riseontra ehe Ie scorie vengono elassificate "riiiuto non perlcoloso" secondo ilDLgs 15212006.

o Le snelisi de; campioni pteieveti dal pozzetto S3 d; scetico acque nel canale "Venti Palmi" risultano conformi alia normative vigente.

o / risultati del/'indagine tonomeirice eseguita porta no alia conclusione che i limiti impost; dalla normativa sono rispettati.

Note

Per quanto concerne fa caratterizzazione delle ceneri volanti e delle polveti e

risullato ctie, come prevedibile per queste tipologie di maleriali~SUrste:~

Commissione di colJaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

dl depurazione fum! deg/i impianti di incenetimento titiuti, Ie stesse non possono essere sma/tite ne in discariche per rifiuti non oettcolosi ne in discariche per tiiiuti peticolosi sui territorio nazionale senza un opportuno pre tretiemento.

Relazione sulle caratteristiche delJ'acgua alimento e del vapore in turbina che riportai risultati delle analisi effettuate sui campioni di acqua allrnento caldaie e vapore in turbina durante Ie operazloni di collaudo.

Come conseguenza di quanta riportato nei vari paragrafi della Relazione di Collaudo sui Ie caratteristiche dell'acqua alirnento e del vapore in turbina la Cornrnissione, Premesso che:

o La qualita de/l'acqua e del vapore nel circuito chiuso del cicto termico non ha rilevanza in termini ai prestazioni ambientali ed energetiche dell'impianto, ma incide esclusivamente sulla durabilita de! component; metallici del circuiio;

o E' interesse prim a rio del gestare dl un impianta mantenere Ie caratteristiche dell'acqua alimento caldaie, e del vapore prodotfa dalle stesse, entro limitl tali da non provocare corrosioni e/o incrosfazloni del componenti il cicIo termico al fine di eviiere sie danneggiamentf dei component! if cicio, con conseguente fermata de1f'impianfo per riparazione 0 sostituzione del componente danneggiato, sia fermate non programmate dell'impianfo per inierventi dl pufizia e manufenzioni.

o Per quanta sopra e normale ptess! che I gestori dl impianti, nei quali e presente un cicIo termico, sf affidino a societe specia/izzate con contralti di essisienz a che assicurino, con frequenti visife sull'imp;anto, un costante controllo de/la quetii« def/'acqua e del vapore, prelevando de; campioni per

sonopotli poi ad ana/lsi. Sulla scotts del risultatl delle an a lisi, basandosl sulla

loro esperienza e sutie normative prese a riferimento, Ie societe spec/a/izzate

intervengono poi indicando a1 gestore sia g/i spurghi da eseguire sia i1 dosaggio dei veri reagent; da immettere nel cicIo termico al fine dl mantenere Ie caratteristiche dell'acqua alimento caldaie, e del vapore prodotto delle

steese, entro limiti accettabili.

Commissione d,j collaudo dell'implanto di termovalorizzazione di Acerra

o FfBE, e successivamente Parienope AmbIente (A2A), nell'ambito della gestione delf'impianto dl fermovalorizzazione dl Acerra, sf e aftidata, per if controtlo della quetii« dell'acqua e del vapore, alia soc/eta specializzata ASHLAND ltalia Technologies.

o La societe specia/izzata ASHLAND ftalia Technologies he eseguito prima, durante e dopo il periodo di effettuazione de/ Col/audo una setie dl ana/isi sufl'acqua alimento ca/daie e suI vapore prodotta dalle caldafe stesse; i risultati di tali enelisi, per i pararnelri presi In eseme, mostrano che i dosaggl effettuatl dei veri reeqenti mantengono Ie caratteristiche dei fluidl in esame entro hmiti eccettebili.

o Le ana/isi esequiie dalla ASHLAND ttelie Technologies non hanna Interessato tuiii i persmetri ticniesti dalla normativa VGB-R-450-Le limitandosi a quel/i che tale societe ritiene pill significativ; per la determinazione delle caratteristiche de/l'acqua e de! vepore.

o La Commissione ritiene che i risu/tati delle eneiis! del campioni pre/evati dal/'acqua a/lmento caldale e dal vapore prodotto dal/e caldaie stesse, prefevati durante la Fase 2 e la Fase 4 del col/audo, essendo elcuni valori dl eicuni peremeiri eccessivemenie elevatl, siano da titenersi valori enomeli.

Per quanto In premessa /a Commissione tiiiene che per velutete se Ie caratteristlche del/'acqua elimenio caldaie, e del vapore prodotto dalle stesse, sf siano mantenute, durante il funzionamento de Il'impia n to, indipendentemente da! periodo del collaudo, entro I limiti dl cui alia normativa VGB-R-450-Le, ed in ogni caso entro limiti acceffabili, siano maggiormenfe sign;ncativi, seppur mancanti del valori til concentrazlone di elcuni parametri, i risu/taN delle analisi eftettuate da ASHLAND Italia Technologies rispetto ai risultati delle enelisi dei campioni pre/evafi

durante la Fase 2 e la Fase 4 del col/audo. ('

Prendendo qulndi a rtferimento i nsuliet) d; tali enetisi te Commissione, mentref< tt~ ritiene che sf possa considerare, con i dati in suo possesso, che Ie caratteristiche h del/'acqua alimento caldaie, e del vapore prodotto dalle stesse si siano mantenute, U / durante Ie fast del col/audo, entro limiti sosfanzialmenfe accettabili, prescrive che it

qestore delJ'impianto faccia effetluare con maggior frequenza le enetisi prendend~

~ ;r 50

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

in eonsiderazione tutti i parametri tichiesti dalla normetive VGB~R~450-Le (Tabella 6.3 per l'ecque alimento cekieie e 6.10 per il vapore in useita cekieie) ed effettui interventi e dosaggf dei veri reagenti in modo tale da man tenere Ie concenfrazioni di tutti i parametri tre il/ivello N ed il/lvello AL2.

Relazionedel collaudo prestazionale dell'impianto diinertizzBzione ceneri che riporta i rlsultatl di tale collaudo. Dai risultati delle analisi di laboratorio riportati nella relazione del collaudo prestazionale dell'impianto di inertizzazione ceneri e emerso ehe II proootio defl'impianto di inertizzezione e clessiticebile come "non perieoloso" ai sensi del DLgs. 15212006, me non rientra net limitl di aceettabilita per diseariche di rifiuti "non oericoiosi" stabilitl in tabella 5 del D.M. 03.08..2005. La Commissione ha altresi verificato che, per i parametrl Piombo, Zinco e Cloruti, esso non rientra neanche nei limit; di aecettabifita per diseariche di ritiut! "peticolosi" stabiliti in tabella 6 del D.M. 03.08.2005. Pertanto la prova condotta non ha avutoesito positive, in termini oi caratteristiche del prodotto ottenuto al termine del processo. La Commissione rileva a riguardo che rimoiento di inertizzazione, come gia accennato al paragrafo 1 della presente reiezione, per sceite gestionale, non e uiilizzeto ne sara, verosimilmente, utiJizzato in tuturo. Pertanto e stato attivato e messo a disposizione della Commissione esclusivamente per la conduzione delle prove di col/audo. Durante Ie prove il sistema ha mostrato di essere petiettemenie funzionante dal punta di vista elettromeccanico, pertanto la Commissione titiene che if mancafo raggiungimento delle caratteristiche aftese per if prodolto ineriizzeto debba essere eitribuiio ad una mancata oitimizzezione della "ricetie" utilizzata,

ossie delle auentiie relative iii additiv! utifizzati. E chiaro che tale affinamento puo

essere ragg/unto solo con una significativa serie df tentetivi successivi fino 1\( all'ottenimento del risulteio de s ide ra to. tJ llv Pertanto, la Commissione, at fini del colleudo de//'impianto di inertizzazione, ritien~~ sufficiente averne verificalo la corretta 'tunzionelne", prescr/vendo cbe, qualora in I; futuro sf volesse utilizzare tale impianto per modificare Ie scefte gestionafi di ~ I smalt/mento delle ceneri, si proceda al perseguimento dell'otiimele rapporlo delle

(, ,

o

51

Commissione di collaudo dell'Irnplanto di termovaJorizzazione di Acerra

quantita dei vari additivi mediante successivi tenietivi supportati da analisi di /aboratorio.

Relazione sui Pa~rametri d'i Funzionamento che riporta i valori dei principali parametri registrati duranteil funzionamento dell'impianto sottoposto al collaudo prestazionale e di affidabllita: in particolare nei suoi allegati sono riportati, per ogn.i giorno del collaudo, e per ogni ora di ogni giorno del collaudo, i valori dei principall parametri di funzionamento dell'intero impianto (Iinee 1, 2, 3, cicio termico, turbogeneratore, sistemi comuni alle tre linee, ecc.) rilevati mediante l'ausilio della strumentazione d'impianto e acquisiti e archiviati con il software implementato sui DeS d'impianto.

Dall'analisi dei veiori dei peremetri di cui alIa presente reiezlone, e dei suoi allegati, sulla scoria de; sopralluoghI ettetiueti durante I'iniero periodo del Col/audo, e considerando Ie conclusioni positive di cui alia "Retezione del Col/audo Ambientale", la Commissione e giunta alia conclusione che I'impianto ha funzionalo rego/armente ed ininterrotlamente, per I'intero periodo del 30 giomi soleri e consecutivi, net tispetio de; lim itt prescritti da/I'Autorizzazione Integrata Ambienta/e (AlA), dei limitf impost; dal/e normative vigenti in materia, relativamente ai peremeiti da esaminare e previsti nel Dlsciplinere Tecnico di Col/audo, e dei limiti di emissione garantiti da Fibe.

Relazionesui consumi, che riporta sia Ie quantita dei residui di lavorazione sia Ie quantlta di rifiuti, combustibili, reagenti, additivi chimici, ecc .. consumati dall'irnpianto

durante I'intero periodo di 30 giomi naturali e consecutivi del Collaudo Prestazionale e di Affidabilita.ln tale relazione Ie quantita riscontrate sana confrontate, ave

applicabile, sia con Ie quantita previste nell'Autorizzazione Integrata Ambientale

(

(\1 ~~

r

(AlA) sia conle quantita garantite dal costruttore.

Considerando one, can impianto sempre attivo, nei 30 giomi di prova:

o i rifiuti smaltiti son a sieii pari a 58.021 t,

o le scorie prodotte sana state 8. 139, 74 t pari al14, 03 % del rifiuto smeliiio,

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

o Ie po/veri derivanti dalla depurazione tumi sono state pari a 3.539,34 t pari al 6, 1 % del riiiuto smeltiio,

o i valori dei consumi dei reeqenti e del metana registrati sono risultali al di soiio dei consumi garantiti (per un'analisi di detlaglio sf veda la "Relazione del Col/audo Prestazionale'),

o ; valori deg/i eddiiiv! chimici consumati sono risu/tati ampiamente al di sotto dei consumi previsti in AlA,

o if consumo del gasolio e stato in linea can il consumo previsto in AlA;

la Commissione e giunta aI/a conclusione che i consumi previsti in AlA ed f consumi garantiti dalla FIBE sana steti tispetteti.

4.2 Rilievi della Commissione relativi alia durabllita dei componenti di impianto

Nel corso delle operazioni di collaudo sono state osservati i seguenti eventi:

o prima di dare inizio aile operazioni del Collaudo Prestazionale e di Affidabilita si e verificata la foratura di alcuni tubi dei surriscaldatori del 30 passaggio fumi caldaia della linea 1 in corrispondenza dei soffiatori di fuliggine poi prontamente riparati e protetti con delle coppiglie metalliche,

o un difetto di tenuta, che ha ritardato I'inizio delle operazioni del Col.laudo Prestazionale e di Affidabilita, di una guarniz.ione sulla linea di adduzione del vapore alia turbina, in corrispondenza di un accoppiamento fiangiato, a valle delle valvole di regolazione del vapore e a monte della sezione di immissione della turbina che ha richiesto la sostituzione della guarnizione con una di riserva presente nella scorta a magazzino.

o la presenza, duranteil Collaudo Prestaz.ionale e di Affldabilita, sui piano di calpestio fronte fornolinea 1, di alcuni frammenti di materials refrattario probabilmente estratf dalla coclea di raccolta ceneri volanti di caldaia, posta alla fine del secondo passaggio fumi della caldaia, e pertanto provenienti dai

surriscaldatorl della caldaia della linea 1. ~

Gli eventi sopra riportati danno 10 spunto per precisare che Ie rnooalita di collaudo

stabilite nel Disciplinare approvato {e redattoin accordo ai compiti di cui all'lncarlco \ '

~ If 53 a

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

ricevuto) non consentono di eseguire alcune verifiche di affidabilita meecaniea a fungo termine che normalmente, per impianti di questa tipo, vengono condotte sulla base di specitiche garanzie di durata del componenti elettrorneccanici previste dal contratti stipulati tra il committente e II costruttore dell'impianto.

In particolare, il Disciplinare stabilisee cosa debba intendersi per Collaudo di Affidabilita deH'impianto (sostanzialmente il funzionamento ininterrotto dell'intero implanto nel pieno rispetto dei valori dei parametri di funzionamento, dei valori dei pararnetri ambientali, dei valori del consurni delle materia prime). Tale definizione e ovviamente legata al periodo di osservazione previsto nel Disciplinare e pari a 30 giorni.

Tuttavla, rnolti componenti degli impianti di termovalorizzazione (essenzialmente Ie parti refrattariate del forno, i tubi di caldaia ed i tubi del surriscaldatori, i componenti della 9ri91ia, ecc.) han no caratteristiche di durabilita (doe in questo caso di affldabilita meceanica) tali da richiedere periodi di osservazione ben piu lunghL

Normalmente queste osservazioni vengono eseguite, dopo un anna di funzionarnento, fermandola linea e provvedendo ad una serie di ispezioni e determinazioni (per esempio ispezionando le parti di rivestirnento refrattario per constatarne 10 state e per provvedere poi al r.ifacimento delle partl ammalorate, determlnando con apposita strumentazione gil spessori residui dei tubi per la lore eventuale sostituzione, ecc.)

Le stesse osservazioni vengono poi eseguite dopo due anni di funzionamento per finalizzare la durabllita (cloe la capacita di durare nel tempo resistendo alle azioni dell'arnbiente in cui sl trova).

E evidente che l'attivita della Commissione di Collaudo, COS! come prevista dal Dlsclpllnare, non puc contemplare verifiche di durabilita a fungo termine .. Ci6 sia per l'impossibilita di condurre tali verifiche nei trenta giomi disciplmati, sia per fa mancanza di riferimenti sulla durabilita e sulla garanzia prestata dal costruttore per alcuni componenti fondamentali dell'impianto,

E infatti buona prassiindicare nei contratti dl costruzione, ad esempio, if tempo di marcia annuale calcolato come media annuals delle ore cornplessive di marcia, la

percentuale massima della superficie della grig.lia e delle parti esposte al fuoco sostituita

( dalla data di primo awiamento in relazione aile are di funzionamento prese a riferimento, s:

~ )rf;Z 54 li ..

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

la percentuale massima di superficle refrattariate della zona di combustione e della zona di post combustione ripristinata dalla data di primo avviamento in relazione aile ore di funz.ionamento prese a riferimento, 10 spessore residuo dei tubi delle pareti membranate, dei tubi dei surriscaldatori e del riporti di saldatura dalla data di primo avviamento In relazione aile ore di funzionamento prese a riferimento, le ore/anno minime di funzionamento dell'implanto per Ie altre parti di Impianto dedicate all'incenerimento e per quelle dedicate alia produzione di energia, ecc.). Esistono inoltre altre prestazioni da verificare sui. lungo periodo, quali ad esempio il quantitativo minimo annuo di rlfiuto bruciato e di energia prodotta.

Tali informazioni, in ogni caso, non sono disponibili perla Commissione di Collaudo che, pertanto, raccomanda e suggerisce all'Amministrazione di fame espressa menzione nei contratti che andra a stipulare per I'acquisto dell'impianto, essendo assolutamente indispensablle avere dei valori garantiti di riferimento all'atto delle verifiche alungo termine che dovrebbero essere eseguite nel corso della vita dell'impianto ..

4.3 Componenti,sistemi e opere di impiant.o non collaudati

Non sono stat 1 oggetto di collaudo i componenti, sistemi e opere di impianto di seguito elencate.

1. Le opere integrative previste ai punti c), d), e), f), g) ed h) del Paragrafo "C1 - lntervenii Sirutiuteli" del documento "Modalita e contenuti de/l'AI.A ", non ancora realizzate in attesa del completamento dell'iter tecnlco-arnminlstrativo per I'affidamento del lavori. Tali opere, come disposto dalla nota prot. 34098 del 31 dicembre .2009 del Soggetto Vicario, saranno oggetto di collaudo separato:

c) instellezione di n. 1 portale di rilevamento radioattivita dei mezzi contetitori de; rifiuti;

d) duplicazione del sistema di monitoraggio fum; al camino (SME) a1 camino di og~

linee ; t~

e) insieliezione di sistema di monitoraggio in continuo del mercurio al camino di I

~/fr55U

ogni linea;

Commissione di collaudo dell'implanto d'i termovalorizzazione di Acerra

f) instal/azione di un sistema di prelievo in continuo del mieroinquinanti organiei al camino di ogni linea;

g) miglioramento dell'inserimento erchiteitonico della struttura de/l'impianto di produzione aequa demi;

h) integrazione e mlglioramento del sistema dl illuminazione esterna dell'impianto finalizzata alia valorizzazione architettonica delle strutture prineipalf ed alia sicurezza del percorsi interni;

2. II cireuito di recupero del calore DeNOx, stante l'indisponibihta meccanica degli scarnbiatorl di calore posti, per ciascuna linea, sui percorso di uscita fumi dal sistema DeNOx SCR. Nel corso del collaudo Ie unlta di scarnbio termico sono andate tutte fuori servizio. I tentativi di riparazione "in loco" non hanno sortito l'effetto sperato di restituire la piena e prolungata funzionallta. E probabile ehe si trattl di un difetto intrinseco costruttivo che si manifesta con rotture e deformazioni sotto le sollecitazioni termiche del regime di marcia, e che occorra un'analisi accurata nelle officine attrezzate della ditta fornitrice per trovare soluzioni adeguate. Polche a fine anna 2009 tutti gli scambiatori per il recupero del calore DeNOx erano fuori uso e non riparabili in tempi compatibili con la data di conclusione del coilaudo, questo e stato condotto eliminando Ie unita di scambio termico dalla linea di trattamento deifumi. Ai firri del collaudo prestazionale, la soppressione della scambiatore termico del OeNOx comporta la perdita del relative recupero termico che si traduce nella riduzione calcolabile di circa 1 MW della potenza elettrica erogata cosl come riportato Oi tale mancato contributo, sl tiene conto aJ flni delle verifiche prestazionali nella "Relazione del Collaudo Prestazionale".

3. l.'irnpianto di inertizzazlone ceneri per quanto concerne il solo aspetto delle capacita prestazionali, avendone potuto verificare nel corso del collaudo la sola funzionalita stante la scelta gestionale di non utilizzare tale sistema nell'ambito dell'esercizio del termovalorizzatore e di smaltire Ie ceneri tal quali in discariche autorizzate ovviamente

previa caratterizzazione per il trasporto ed il conferimento. R

L'impossibjllta dl collaudare i suddetti component! sistemi ed opere d'impianto non l \ ha minirnarnente pregiudicato I'esecuzione del collaudo nei termini disposti dal

Disciplinare. Infatti, va precisato quanta segue:

Commissione di collaudo dell'implanto di termovalorizzazione diAcerra

il portale di radioattivita e momentaneamente sostituito da ccntrollo manuals operata dalla struttura rnilitare di supporto presente inimpianto;

la duplicazione dello SME, come dice la parola stessa, ha la finalita di aumentare l'affidabilita del sistema di controllo fumi duplicanda Ie apparecchiature gia installate, Ie quali di per se sono gia sufficienti al monitoraggio dei furni: pertanto la duplicazione puo solamente migliorare [e prestazioni dell'impianto in termini di affidabilita meccanica e di protezione ambientale rispetto a quanto potuto constatare dalla Commissione;

l'installazione dei sisterni di monitoraggio in continuo del mercurio e di prelievo in continuo dei microinquinanti sono attualmente surrogati dall'esecuzione dei campionamenti in discontinuo previsti dalla normativa dl settore. Anche tali integrazioni, certamente auspicabili, possono solamente migllorare Ie prestazioni dell'impianto in termini di protezione ambientale rispetto a quanta potuto constatare dalla Commissione;

il miglioramento architetlonico dell'impianto Demi ed il miglioramento del sistema di illuminazione estern a non hanno alcuna valenza nell'ambito delle finalita del presente Collaudo;

l'indisponibilita degJi scambiatori di calare posti, per ciascuna linea, sui percorso di uscita fumi dal sistema DeNOx SCR, ha come unica conseguenza una minor produzione di energia elettrica, calcolabile in circa 1 MW con tre linee in funzione. Pertanto, iI contributo di tali scarnbiatori avrebbe ulteriormente miglioratole positive prestazioni energetiche dell'impianto (vedi "Relazione del Collaudo Prestazionale")

il sistema di inertizzazione, incluso nel progetto, non e stato mai utilizzato nella gestione in quanto Ie ceneri e Ie polveri sana state smaltite dalla struttura competente tal quail fuori regione; anche in futuro, il gestare non intende utilizzarlo prevedendo anch'esso 10 smaltimento di tall materiali di risulta tal quali. Pertanto il

',' I

sistema e stat a attivata e messo a disposizione della Commissione esclusivamente \

l\ .~

per la conduzione delle prove di collaudo. Durante Ie prove il sistema ha mostrato di V

essere peliettamente funzionante dal punta di vista elettromeccanico, ma non haQl data Ie prestazioni attese in termini di capacita inertizzante delle ceneri .. A riguardo

la Commissione ritiene che il mancato raggiungimento del~ca~stiCh~0tte:: b

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

per il prodotto inertizzato debba essere attribuito ad una mancata ottimizzazione della "ricetta" utilizzata, ossia delle quantita relative dl additivi utilizzati. E chiaro che tale affinamento puo essere raggiunto solo can una significativa serie di tentativi successivi fino all'ottenimento del risultato desiderato (vedi "Relazione del Collaudo Prestazionale dell'lmpianto di Inertizzazione Ceneri").

4.4 Allegati che fanno parte integrante della presente relazione di Collaudo

Fanno parte integrante della presente Relazione di Collaudo i seguenti allegati:

1) "Relazione del Collaudo di Affidabilita" completa dei suoi allegati

o Prava delle 72. are (Allegata A)

o Prava del 12. febbraio (Allegata B)

o Prova del 18 febbraio (Allegata C)

o Prava del 28 febbraia (Allegata 0)

o Valutazione dei parametri elettrici (Allegata E)

2) "Relazione del Collaudo Prestazionale"

3) "Relazione del Collaudo Ambientale" completa dei suoi allegati

o Report Emissioni Maeroinquinanti

• SME

• NH3

o Report Emissioni Microinquinanti

.' Fase 1

• Fase 4

• Fase 7

o Report Analisi Seorie

• Fase 2

• Fase 4

o Report Ceneri Volanti e Palveri

• Fase 2

• Fase 4

o Report Analisi Rifiuto

o Report Seariehi Idrici

o Report Rumore

• Fase 4

• Fase 7

4)

"Relazione sulle caratteristiche turblna" completa del suoi allegati

o Risultati delle analisi Fase 2

o Risultati delle analisi Fase 4

o Lettera Fibe del 26/03/2010

(Allegata A) (Allegata A_1) (Allegata A_2) (Allegata B) (Allegata B_1) (Allegata B_2) (Allegata B_3) (Allegata C) (Allegata C_1) (Allegata C_2) (Allegata 0) (Allegata 0_1) (Allegata 0_2) (Allegata E) (Allegata F) (Allegata G) (Allegata G_1) (Allegato G_2)

dell'acqua alimento e del vapore

(Allegata A) (Allegata B) (Allegata C)

~ tr &

58

Commissione di collaudo dell'Impianto di termovalorizzazione di Acerra

o Relazione Fibe sulla qualita acqua e vapore

5)

"Relaziona detcollaude prestazionale cenerl'' completa del suoi allegati

o Analisi pre inertizzazlone

o Analisi inertizzato

deU'impianto di inertizzazione

(Allegata D)

7)

"Relazione sui consumi" cornpleta del suoi allegati

o Riepiloghi

o Smaltimentl

o Reagenti chimici

o Bolle di cansegna

o Staccaggi

o Ossido di calcio

o Carbone attivo

o Reagente mista

o Soluziane arnmoniacale

o Additivi chimici

o Foto staccaggi ante callaudo

o Fata staccaggi post callauda

o Rapporti di esercizio

(Allegata A) (Allegata 8)

6) "Relazione sui Pararnetri di Funzionamento" completa dei suoi allegati

o Elenco per identificaziane (Allegata A)

o Elenco riferimenti linee 1,2,3 (Allegata B 1)

o Elenca P&I linee 1,2,3 (Allegato 82)

o Report valori di funzianamento linea 1 (Allegato B3)

o Report valori di funzionamento linea 2 (Allegata B4)

o Report valorl di funzlonarnento linea 3 (Allegato 85)

o Elenca riferimenti parti comuni (Allegata C 1)

o Elenco P&I partl comuni (Allegata C2)

o Report valori dl funzionamento parti cornuni (Allegata C3)

(Allegata A) (Allegato B) (Allegata C) (Allegato D) (Allegata E) (Allegata F) (Allegata G) (Allegata H) (Allegate I) (Allegata L) (Allegata M) (Allegata N) (Allegata 0)

8) Verbale della Commissione n. 1 (9 marz. 2009) completo dei suoi allegati

o Convocaziane (Allegato 1.)

o Ordinanza (Allegate 2)

o Valutazione di impatta ambientale del 9/02/2005 (Allegata 3)

o Cantenuti dell'autarizzazione integrata ambientale (Allegata 4)

o Nota del Capo della segreteria tecnica (Allegata 5)

o Nota della Cammissione (AHegata 6)

o Nota del Capo della segreteria tecnica (Allegato 7)

o Nota della FISIA (Allegata 8)

o Resoconto del 17, 18 ed il 19 febbraio 2009 (Allegato 9)

o Resoconta del 4 e iI 5 rnarzo 2009 (Allegato 10)

\~ ~

W

10) Verbale della Commissione n. 3 (11 marz. 2009) COieto tv°i all~ati 59

9) Verbale della Commissione n .. 2 (10 marz. 2009) complete dei suoi allegati

o Prova antincendio (Allegata 1)

o Schemi logici (Allegata 2)

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

o Relazione Tecnica d! prea vviamento linea 1

(Allegata)

11) Verbale della. Commissione n. 4 (17 apr. 2009) complete dei suoi allegati

o Sopraluogo (Allegato)

12) Verbale della Commissione n. 5 (12 mag .. 2009) completo dei suoi allegati

o Relazione Tecnica di pre avviamento linea 2 (Allegata 1)

o Lettera (Allegata 2)

o Relazione Tecnica di pre avviamento linea 3 (Allegata 3)

o Taratura pre-esercizio analizz. fumi uscita dalla caldaia (Allegato 4)

13) Verbale della Commissione n. 6 (13 mag. 2009) completo dei suoi allegati

o Repart emissioni al camino della lineal (Allegato 1)

o Copia del libro di conduzione detl'impianto (Allegato 2)

o ouentlta di rifiuti inceneriti dalla accensione (Allegata 3)

o Certifieati delle analisi delle seorie (Allegato 4)

o Certifieati delle anallsi polveri da filtri (Allegata 5)

o doc. FI NAP A SB G 001 (Allegata 6)

o Pesate registrate (Allegata 7)

o Dati della SME (Allegata 8)

o Schema elettrico generale unifilare (Allegata 9)

o Dati dello SME (Allegata 1)0

o Dati di funzionamenta (Allegati da 11/1 a 11/20)

14) Verbale della. Commissione n. 7 (12 sett. 2009) completo dei suoi allegati

o OPCM n. 3785 del 26 giugno 2009 (Allegata 1)

o Capia lettera espletamenta QAL 2 linea 1 (Allegata 2)

o Copia lettera espletamento QAL 2 linea 2 (Allegata 3)

o Copia lettera espletamenta QAL 2 linea 3 (Allegata 4)

o Quantita anmentate di rifiuti al farno (Allegata 5)

15) Verbale della Commissione n. 8 (16 gen. 2010) completo del suoi allegati

o Verbale di sopralluogo (Allegato 1)

o Protocollo di pre-collaudo (Allegato 2)

o Lettera (Allegata 3)

o Lettera (Allegata 4)

o Disciplinare Tecnico dl Callaudo (Allegata 5)

o Lettera (Allegata 6)

o Verbale di sopralluogo (Allegata 7)

o Verbale di sopralluogo (Allegata 8)

o Verbale dl sopralluogo (Allegata 9)

o Certificati di pre-collaudo (Allegata 10)

I \

16) Verbale della. Commissione n. 9 (13 feb. 2010) complete dei suoi allegati r2D \\\

o Verbale di sopralluogo (Allegata 1) ~ \j

o Lettera (Allegato 2) I

o Verbale di sopralluogo (Allegata 3) ~

o Verbale di sopralluogo (Allegato 4) y

~ tv r 60

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

17) Verbale della Commissione n. 10 (27 feb. 2010) completo dei suoi allegati

o Verbale di sopralluogo (Allegato 1)

o Apertura campioni microinq. c/o Ecochimica Romana (Allegato 2)

18) Verbale della Commissione n. 11 (28 feb. 2010) completo dei suoi allegati

o Esiti prova (Allegato 1)

o Comunicazione comp1etamento operazioni di collaudo (Allegato 2)

5. Conclusioni

AII'esito dello svolgimento delle complesse operazioni di collaudo, effettuate dalla Commissione sulla base dell'incarico conferito ai sensi dell'ordinanza 3745 del 2009, e emerso che I'impianto risponde, sia in termini funzionali che prestazionali, aile prescrizion.i recate dal parere VIA e dall'AIA come risulta dai capitoli precedenti e dagli allegati alia presente relazione.

Le prove di collaudo si sono svolte secondo il calendario del Disciplinare tecnico di collaudo con esito positive, nel rispetto delle prescrizioni a tutela e salvaguardia dell'ambiente.

Per quanta attiene alia funzionalita, aile prestazioni, ed alia affidabilita dell'impianto Ie prove effettuate nel corso delle operazioni di collaudo dimostrano il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Si rileva, in ogni caso, che la prova prestazionale in senso stretto non si e potuta effettuare, in quanto non era disponibile rifiuto da incenerire della qualita prevista a progetto (Combustibile Derivato da Rifiuti di potere calorifico inferiore pari a 15.070 kJ/kg). Si e comunque accertato che I'impianto realizzato e in grado di assicurare la produzione di energia elettrica di progetto purche il forno sia alimentato con un carico termico equivalente, compensando il difetto di potere calorifico con una maggior portata.

Su questa base si puo prevedere che, se si disponesse di rifiuto come da progetto, Ie \

"

prestazioni al carico massimale progettuale di 27,05 t/h per linea di Combustibile Derivato \>\.\

da Rifiuti con potere calorifico di 15.070 kJ/kg sarebbero anche superiori a qG11le di\\.~ I "'\

progetto. ~ V

~ fr r 61 a

Commissione di collaudo dell'impianto di termovalorizzazione di Acerra

Per quanto attiene aile caratteristiche dell'acqua alimento caldaie, e del vapore prodotto dalle stesse la Commissione ritiene di prescrivere che il gestore dell'impianto faccia effettuare con maggior frequenza Ie analisi prendendo in considerazione tutti i parametri richiesti dalla normativa VG8-R-450-Le (Tabella 6.3 per I'acqua alimento caldaia e 6.10 per il vapore in uscita caldaia) ed effettui interventi e dosaggi dei vari reagenti in modo tale da mantenerele concentrazioni di tutti i parametri tra il livello N ed iI livello AL2 di cui alia normativa stessa.

Per quanto attiene all'impianto di inertizzazione ceneri, durante le prove il sistema ha mostrato di essere perfettamente funzionante dal punta di vista elettromeccanico, pertanto la Commissione ritiene che il mancato raggiungimento delle caratteristiche attese per il prodotto inertizzato debba essere attribuito ad una mancata ottimizzazione della "ricetta" utilizzata, ossia delle quantita relative di additivi utilizzati. E chiaro che tale affinamento puo essere raggiunto solo con una significativa serie di tentativi successivi fino all'ottenimento del risultato desiderato. Pertanto, la Commissione, ai fini del collaudo dell'impianto di inertizzazione, ritiene sufficiente averne verificato la corretta "funzionalita", prescrivendo che, qualora in futuro si volesse utilizzare tale impianto per modificare Ie scelte gestionali di smaltimento del.le ceneri, si proceda al perseguimento del.I'ottimale rapporto delle quantita dei vari additivi mediante successivi tentativi supportati da analisi di laboratorio.

Per quanto attiene i tre scambiatori di calore posti, per ciascuna linea, sui percorso di uscita fumi dal sistema DeNOx SCR, la Commissione raccomanda, se gli stessi dopo riparazione saranno nuovamente installati, di far monitorare il lora funzionamento e I'effettiva capacita di operare aile temperature aile quali sono sottoposti.

Per quanta attiene alia durabilita dei componenti di impianto [a Commissione raccomanda di far effettuare ispezioni e rilevamenti, in particolare sui componenti del forno

e della caldaia, e sui componenti della linea adduzione vapore in turbina, per accertarne 10

stato di usura 0 di sollecitazione definendo precedentemente i criteri di accettabilita.

Rimandando ai paragrafi precedenti per l'anallsi di dettaglio delle operazioni di

collaudo, cicio per cicio e concluse con I'attuazione delle prove del Disciplinare, si puo

Commissione di collaudo dell'impianto di termovaloriz.zazione di Acerra

concludere che il collaudo funzionale, prestazionale e la prova di affldaoihta hanno fatto registrare esito positive.

Si puo pertanto affermare che I'impianto di termovalorizzazione di Acerra puc essere positivamente coll.audato.

La Commissione di collaudo

pro~:::ro von ::u d,ella Commissione) 9ot~pa Isabella. A. nnibaldi (Componente della Commissione)

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Do~arlo Bo;!b (Componente della Commissione)

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Prof, Ing. Gian Michele Calvi (Componente della Commissione)

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Dott. ~~EaC~IIO Fiori (Componente della Commissione)

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Dott. : seppe Viviano (Componente della Commissione) f~r .,

Roma, 16 luglio 2010

63

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