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6 27 AGOSTO 2010 VITA


La rabbia bianca
La rabbia adulta è qualcosa verso cui dovremmo tendere per
il marasma disarticolato che impedisce ogni nostro movimento

GIOVANI. Le confessioni di uno scrittore rivelazione del 2010

GIORGIO VASTA
TUTTO IN UNO SGUARDO
P
alermo è una città distante. Con il suo libro «Spaesamento» ha scavato la realtà che aveva 1970 -, vi fosse una sospetta collusione: a
Distante, nell’immaginario e fronte di un incremento esponenziale di
nella realtà, tanto dal centro intorno a lui, nella sua Palermo. «E ho capito che quello di cui velocità (pensiamo alle comunicazioni,
politico quanto da quello eco- c’è bisogno è la disponibilità di uno sguardo» di Marco Dotti alla rete, a come i nostri messaggi viaggi-
nomico e culturale d’Italia. no quasi istantaneamente, in un tempo
Distante da Roma e da Milano, distante zero tra elaborazione e fruizione), si ha bi-
da Bologna e Torino. Eppure è proprio da sogno che il tempo non scorra. Diversa-
Palermo, luogo esemplare per la storia del mente precipito in una storicizzazione
nostro Paese, che Giorgio Vasta parte per che mi mette in crisi, perché non capisco
tracciare un lungo itinerario di rabbia. Il come affrontarla. Non so se è soltanto una
suo Spaesamento, da poco edito per i “ti- suggestione narrativa o potrà realmente
pi” di Laterza, figura già tra i libri più ap- accadere, ma sarebbe bello che Harold
prezzati del 2010, e racconta l’incapacità Lloyd si staccasse da quella lancetta, lo la-
del protagonista di rapportarsi con un sciasse libero di muoversi e di scorrere,
luogo e con un tempo di cui nessuno sem- scendesse dal grattacielo e azzardasse un
bra più possedere le giuste coordinate. nuovo percorso. Perché accanto alla pau-
Necessario, osserva l’autore, riconvertire ra può esserci pure la meraviglia: per que-
quella rabbia ingenua e farla, in qualche sta ragione dovremmo scendere dall’oro-
modo, maturare, riportandola a livello logio e lasciarlo andare, accettando il fatto
delle cose, per dar- che c’è un azzardo, un rischio da correre e
le uno scopo e un che questo non è soltanto un trauma, ma
senso. una grandissima occasione.
VITA: A proposito VITA: Dove sono i padri, dove i figli, fini-
di Palermo, la sua ta la stagione delle contestazioni e del di-
città natale, l’e- sincanto? Che cosa si è perso in questo
spressione che le passaggio?
viene di usare in VASTA: Abbiamo l’abitudine di concen-
apertura del suo LA LANCETTA DI HAROLD LLOYD. Per Vasta è la fotografia dell’immobilismo giovanile trare lo sguardo soltanto su ciò che si è per-
libro è «rabbia bianca». Che cosa inten- so, ed è comprensibile perché il retaggio è
de esprimere?  CHI ÈI così forte che noi guardiamo solo i limiti,
GIORGIO VASTA: Nel senso comune la È come se, oggi, per più guardiamo solo ciò che manca. Accettan-
rabbia viene descritta come uno stato d’a- generazioni - tra le quali  NARRATORE SICILIANO. do il limite, probabilmente, capiremo che


nimo disarticolato, caotico, tutt’altro che Nato a Palermo il 12 marzo 1970, vive e non si tratta di “tirare su” a forza dal passa-
razionale, che dà luogo a comportamenti
metto anche la mia - lavora a Torino. A Palermo torna spesso: to un alfabeto sociale, un alfabeto del rap-
anch’essi disarticolati. Da parte mia, ho vi fosse una sospetta la città siciliana è al centro dei suoi due porto tra le generazioni che appartiene,
invece cercato di frugare all’interno della collusione: a fronte di un lavori di maggior respiro: il romanzo magari, a chi ha vissuto in un’altra storia,
moltitudine di sentimenti che compon- incremento esponenziale d’esordio Il tempo materiale (Minimun in un altro tempo. Dobbiamo provare a
gono le nostre “rabbie quotidiane”. Mi so- Fax, 2008) e il recente Spaesamento congegnarne un altro, a elaborarne un al-
no quindi reso conto che la rabbia disarti-
di velocità si ha bisogno (Laterza). I racconti e i romanzi di Vasta tro di alfabeto. Per molto tempo si è pen-
colata è, nella maggior parte dei casi, re- che il tempo non scorra. sono tradotti in francese da Gallimard. sato che l’uccisione dei padri fosse, sim-
gressiva e infantile, ma che ciò nonostan- bolicamente, la pratica giusta per deter-
te appartiene all’umano. A me, però, inte- minare un passaggio tra le generazioni e
ressa una rabbia adulta. La rabbia adulta è quando si cercano materie prime, anziché VASTA: Mi viene in mente una scena di una trasmissione dell’esperienza. A me
qualcosa verso cui dovremmo tendere per osservata passivamente, come spettatori Safety Last, un film del 1923 con Harold continua a sembrare molto più potente il
trasformare il marasma disarticolato che dinanzi a un flusso che non ci riguarda, Lloyd, attore che oggi gode di minore no- modo in cui tutto questo viene affrontato
impedisce ogni nostro movimento nel ma alla fine ci travolgerà. Con Spaesamen- torietà rispetto a Buster Keaton. In un da Collodi, nel suo Pinocchio, nel mo-
combustibile di un’azione che è a tutti gli to ho tentato di carotare la rabbia e la realtà passaggio del film, Lloyd sta salendo su un mento in cui si rende conto che invece di
effetti un’azione matura. Dovremmo es- che mi stavano attorno, un’estate, a Paler- grattacielo, ma quando ha quasi raggiun- uccidere, si può compiere un’azione più
sere capaci di trasformare l’inarticolato in mo. Nelle Meditazioni milanesi, Carlo to la cima cade e si aggrappa alla lancetta dolorosa, meno drastica ma molto più
qualcosa che salvi e per certi versi incre- Emilio Gadda scrive che bisogna prestare di un grande orologio che sporge dal grat- sfumata e complessa che è farsi carico. Pi-
menti la nostra capacità di procedere. attenzione a tutta la realtà sensibile per tacielo. Questa è una situazione nella qua- nocchio per uscire dal ventre del pesceca-
VITA: L’altro volto di quella rabbia “in- operare buone sintesi. Questa richiesta di le, in maniera del tutto preterintenziona- ne deve mettersi Geppetto sulle spalle e
fantile” sembra coincidere con una for- una disponibilità dello sguardo nei con- le, si fotografa una esperienza del tempo provare a meritarsi il passaggio dal legno
ma di indignazione permanente e social- fronti di tutto, senza gerarchie, senza rite- forse più significativa oggi, rispetto a alla carne, incarnandosi letteralmente
mente condivisa, ma non ha alcun effet- nere che esista, nella realtà sensibile, un quanto non fosse all’inizio del Ventesimo nell’età adulta, portandosi come Enea con
to concreto sulla realtà… elemento più degno di nota di un altro è secolo, quando la sensazione era quella di Anchise il padre sulle spalle. Aveva capito
VASTA: Il problema e la domanda che mi per me un punto di partenza imprescin- un movimento continuo. Perché io credo tutto David Foster Wallace, quando in
hanno mosso coincidono col tentativo di dibile. A decidere di una scala di valori e che oggi ci siano generazioni intere che, un’intervista del 1993 diceva: «Noi dob-
capire quali sono le azioni concrete nutri- della sua pregnanza è lo sguardo che le os- come Harold Lloyd, rimangono aggrap- biamo essere i genitori». È quel “dobbia-
te dalla rabbia adulta che siano al tempo serva, attraverso il quale si può scoprire pate a quella lancetta in una sorta di com- mo”, la parola centrale. Lo svezzamento
stesso efficaci e umane. Abbiamo infatti la che dentro una certa cosa, anche la più plicità con l’immobile. Perché sì, è vero, non accade più come accadeva un tempo.
sensazione di vivere in una frantumazio- umile, sussiste una potenzialità probabil- queste generazioni rischiano di precipita- È una scelta, una decisione, non un pro-
ne sociale talmente potente da non riusci- mente inespressa. re e quindi devono restare ferme, ma han- cesso fisiologico. È scendere dalla lancetta
re a individuare comportamenti rilevanti, VITA: Lei presta molta attenzione al tem- no pure bisogno che quella lancetta non si di Harold Lloyd, prendersi i genitori sulle
se non quelli simbolici. Anche per questa po, come elemento chiave per capire la muova, altrimenti si crolla tutti assieme. spalle e affrontare cinquemila chilometri
ragione, io credo che la realtà vada “caro- società italiana in questo scorcio di nuo- È come se, oggi, per più generazioni, tra le di ghiaccio.
tata”, così come si fa con il sottosuolo vo millennio… quali metto anche la mia - io sono nato nel © RIPRODUZIONE RISERVATA

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