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GRUPPO :

Gloria Cecchini , Corso Marco , Gianmarco Corticelli , Arianna D’Aulisa , Michele Di Francesco .

Esperienza n°1
SCOPO:

Determinazione del valore di una resistenza mediante misura volt-amperometrica in corrente


continua.

DESCRIZIONE ESPERIENZA:

Una volta sistemato il circuito come in figura si opera erogando corrente in modo graduale,
tramite l’alimentatore, con incrementi pari al 10% del valore della corrente massima sopportabile
dalla resistenza, fino a raggiungere il 90% di tale corrente. In corrispondenza di ogni incremento si
registrano i valori di tensione e di corrente letti rispettivamente nel voltmetro e nell’amperometro.
Infine si riportano su due grafici distinti l’andamento della tensione ai capi del resistore e della
potenza da esso dissipata in funzione della corrente I che lo attraversa; analizzando i dati ottenuti
si deduce il valore di R.

OSSERVAZIONI:

La corrente massima che possiamo erogare con l’alimentatore non deve essere superiore al valore
in corrispondenza del quale il resistore comincia a dissipare un’eccessiva quantità di energia
termica, in quanto impedirebbe il corretto funzionamento del resistore stesso. Inoltre la
determinazione della resistenza incognita viene effettuata mediante un circuito in cui
l’amperometro viene collegato a monte del voltmetro; in questo modo il valore misurato dal
voltmetro corrisponderà al valore effettivo della tensione sul resistore.
SCOPO:

Determinazione del valore di una resistenza connessa in serie ad una resistenza nota mediante
misura volt-amperometrica in corrente continua.

DESCRIZIONE ESPERIENZA:

Una volta sistemato il circuito come in figura si opera erogando corrente in modo graduale,
tramite l’alimentatore, con incrementi pari al 10% del valore della corrente massima sopportabile
dai due resistori, fino a raggiungere il 90% di tale corrente. In corrispondenza di ogni incremento si
registrano i valori di tensione e di corrente letti rispettivamente nel voltmetro e nell’amperometro.
Infine si riportano su due grafici distinti l’andamento della tensione ai capi dei resistori in serie e
della potenza da essi dissipata in funzione della corrente I che le attraversa. Si deduce attraverso il
calcolo il valore della resistenza R2 incognita e si completano i due grafici precedentemente
tracciati riportando su di essi, in corrispondenza di ogni valore della corrente I misurata, i valori
delle tensioni V1 e V2 che si stabiliscono ai capi delle due resistenze e delle potenze P1 e P2 da
esse dissipate. Sui due grafici si verificano la legge di Kirchhoff delle tensioni e la legge di additività
delle potenze rispettivamente.

OSSERVAZIONI:

La massima corrente con la quale si alimenta il circuito durante le misure non deve superare il più
piccolo tra i valori ammessi da ogni singolo resistore.
SCOPO:

Determinazione del valore di una resistenza connessa in parallelo ad una resistenza nota mediante
misura volt-amperometrica in corrente continua.

DESCRIZIONE ESPERIENZA:

Una volta sistemato il circuito come in figura si opera erogando corrente in modo graduale,
tramite l’alimentatore, con incrementi pari al 10% del valore della corrente massima sopportabile
dai due resistori, fino a raggiungere il 90% di tale corrente. In corrispondenza di ogni incremento si
registrano i valori di tensione e di corrente letti rispettivamente nel voltmetro e nell’amperometro.
Infine si riportano su due grafici distinti l’andamento della tensione ai capi dei resistori in serie e
della potenza da essi dissipata in funzione della corrente I che le attraversa. Si deduce attraverso il
calcolo il valore della resistenza R2 incognita e si completano i due grafici precedentemente
tracciati riportando su di essi, in corrispondenza di ogni valore della corrente I misurata, i valori
delle tensioni V1 e V2 che si stabiliscono ai capi delle due resistenze e delle potenze P1 e P2 da
esse dissipate. Sui due grafici si verificano la legge di Kirchhoff delle tensioni e la legge di additività
delle potenze rispettivamente.

OSSERVAZIONI:

Dato che la ripartizione della corrente tra i due resistori non è nota a priori, è buona norma
alimentare il circuito con una corrente che non superi il più piccolo valore tra quelli consentiti da
ogni singolo resistore.

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