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corso Venezia 6 20121 Milano

Direttore responsabile: Silva no Marini Progetto grafico: Germano Cremonesi Progetta editoriale e coordinamento: Edelman Tasti scientifici a cura

del datto Andrea Poll e della dott.ssa Franca Marangoni di Nutrition Foundation of Italy [NFl)

Verifiche redazionali: Luciano Lucchini

Stampa: Amilcare Pizzi ~ Cinisellc Balsamo [Mil

Sup~'m.nlo a Co"ior. Modico n. 21 d.I29-0nOO' - Posle 1I,Ii,ne SpA Sp.dili'" In AP. - O.L 353/11103 (conY. 21102/2OO4l. n° 46) 'Ill comma,. OCO Md,,,

© 2005 Ariete Salute Sri

I diritt; dei test; pubblicati in quasto taccicolo sana di pruprieta dell'editore.

Nessuna parte puo assare ripresa, ristarnpeta D fotocopiata senza una specllics eutorizzezlor e

1. Introduzione

Gli acidi grass! polinsaturi (0 PUFAl Omega 3 hanno riscosso, negli ultimi anni, un crescents interesse nel mondo scientifico. I lora molteplici effetti funzionali, documentati da una serie di osservazioni epidemiologiche e cliniche, hanno infatti chiarito l'irnportsnza di questi composti da un lato nell'assicurare la carretta funzionalita di organi e tassuti e dall'altro nel prevenire il rischio di sviluppare specifiche patnloqie.

I PUFA Omega 3 - che come famiglia il nostro organismo non e in grado di produrre e che devono pertanto essere assunti can la dieta - influ81lzano processi fisiologici fondamentali per il mantenimento della stato di salute, come la sensibilita all'insulina,

I svolgono un ruolo strutturale nello sviluppo neuronale e della funzione visiva e, controllando fattori di rischio come Ie dislipidemie, I'aggregazione piastrinica, alcune aritmie, partecipano alia prevenzione di patologie croniche largamente diffuse come Ie coronaropatie.

Questa considerazioni si associano all'evidenza che, n81 corso della storia, Ie abitudini alimentari della specie umana hanna subito grandi cambiamenti e che la dieta, a causa delle modificazioni delle attivita urnane e dello stile eli vita, si 8 arricchita di grassi totali e saturi, impoverendosi mvsce in modo sensibile di PUFA Omega 3 [Fig.1)_ Iutto CID giustifica ampiamente l'ettenzione di clinici e nutrizionisti per i PUFA Omega 3 e per una lora adeguata presenza nella diets, come natura Ii costituenti dei cibi 0 come supplernenti.

Figura 1. Variazioni del contenuto di grassi totali e delle diverse classi di grilssi nella dieta umana dalla preistoria iii giorni nostri (Simopoulo~,19991

Tipo di societa

raccoglitori - cacciatori

agricola

industriale

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-4xl0" annl

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Tempo

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2. Acidi grassi Omega 3

Figura 2. Precursori delle diverse serie metabllliche de !IIi acidi. !lrassi

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La prime osservazioni sugli Omega 3 hanno avuto come oggetto i PUFA di oriains marina, CiOB I'EPA e II OHA, ma oggi I'attenzione del mondo scientlticn 13 focalizzata anche sull'altro acido qrasso della stessa serie, che 13 invece di orig'lne vegetale:

I'acido alfa linolenico a ALA. POlche Ie relazioni tra j diversi acidi grassi e vari aspetti legati alia salutesono strettamente correlate al metabolismo di questi oornposti ad alia loro presenza nella dieta, alcuni oonosttl di base di carattare biochimieo, nutrizionale e clinico possono essere utili per la cornprensione del ruolo degli Omega 3, e dell'ALA in particolare, nalla prevenzione di specifiche patologie e nel mantenimento delle funzioni fisiologiche.

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Omega 9: OA, acido oleico

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Ome!iiil6: LA; :iiiido linoleic

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2.1 Biochimica ed aspetti metabolici elementari

Gli Omega 3, come tutti gli anidl grassi, sono costituenti importanti dei lipidi della cellule di tutti gli organismi vivanti, dove essi svolgono funzioni energetiche, struttuI'ali e di modulazione metabolica.

Gli acidi grassi sono costituiti, sui piano chimico, da una catena dl atomi di carbonio. I pili cornuni ecidi grassi in natura sono quelli con un numero pari di storrs di carbonio ed i piu abbondanti sono quelli costitulti da 16 e 18 atomi. Essi vengono classlficati. a ssconda del numero di doppi legami pressnti nella loro molacola, in saturi, monoinsaturi a polinsaturi.

Gli acidi grassi saturi non presentano doppi legami: sono stabili, solidi a temperatura ambients e sana contenuti principalmente nei grassi animali 0 in alcuni oli vegetali di origine tropicale. I monoinsaturi presentano, nella loro molecola, un solo doppia legame: sana densi a temperatura ambiente e sono tra i costituenti maggiori di alcuni qrassi vegetali, soprattutto dellulio d'oliva, ed animali (come quelli del pollol. Infine i polinsaturi a PUFA (polyunsaturated fatty acidsl, caratterizzati dalla pressnza di due 0 piCi doppi leqarni, sana liquidi a temperatura ambiente, relativernente illstabili 8 si trovano in percentuali rilevanti negli oli di semi a nei grassi animali di origins marina.

Oltre al numero dei doppi legami presenti nell'aeido grasso, ancha la posizione del doppio legame terminals B determinants per la sua clessificazione e per la sua funzionallte: da essa prendono il nome Ie diverse serie mstaboliche, che vengono indicate con "Omega" oppure "n" ed un numera. Nella figura 2 sana raffigurati i precur-

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sari delle tre serie metaboliche, e cice Omega g, Omega 6 e Omega 3, che presentano l'ultirno dappio legame in posizioni differenti.

Gli acidi grassi della serie Omega 3 e della serie Omega 6 sono gli acidi gl'855i polinsaturi a lunga catena maggiormente presenti nella dieta. I precursori delle due serie metaboiiche sana rispettivamente I'acido alfa linolenico 0 ALA [alpha linolenic acidl e l'acido linoleico 0 LA. (linoleic acidl. Arnbedue devono essere considerati "essenzia'i' per luornn, che non B in grado di sint§ltizzarli de novo 8 che deve quindi assumerli praforrnsti can le dieta.

L'acido alfa linolenico e I'acido linoleico assunti con la dieta possono essere convertiti nell'orqenismo umano in altri PUFA della stsssa serie, attrsverso l'ezione alternata di enzimi ehe inseriseono un doppio legame (cloe desaturano, desaturasil ed allungano la catena carboniosa (elongasi1. Questi procsssi enzirnatici, che sono comuni per le due seris metaboliche Omega 3 e Omega 6 (Fig. 3)' portano inizialmente alia sintesi. per la serie Omega 3, di acidn eicosapentaenoico a EPA, can 20 atomi di earbonio 8 5 doppi legami, e per la serie Omega 6 di aeido arachidonico, 0 M, con 20 atomi di cerbonio e 4 doppi legami. L'acido arachidonieo 8 a sua volta il precursore degli eicosanoidi e delle prnstaqlendine, importantissimi mediatori bio-

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Figura 3. Uie melaboliche degli ilcidi grassi pulinsaturi

PUFA OMEGA 6 lINOlEI~D (LA) eu VEGETALI Gamma linolenico (HAl olio di borragine, semi di ribes nero

DiomO-9amma linolanico (DHSLAI

Arachidonico (AA) grassi animali, croslacei

DocDsapentaenoico (22:5 Omega 6)

PUFA OMEGA 3

Am II NOlENICD (ALA)

OLIO DI COLZA OLIO DI LIND, NDCI 1B:4 IOmega 3

2U:4 Omega 3

Eieusapantaenninu (EPA) pesci dei mari freudi

logici coinvolti nei processi infiammatori E nella risposta irrmuniteria. In presenza di alti livelli di Omega 3, I'EPA si sostituisoe in parte all'AA, dando origine ad eicosanoidi e prostaqlendins differenti, dotati dl attlvita biologica pili blanda, con conseguente riduzione della sintesi tlj citochine, snstanza proinfiammatorie, ed aurnanto della risposta immunitaria.

Le tappe rnetabuliche successive, di ulteriore allungamento dsi PUFA a 20 atomi di carbonio, che convertono I'EPA in OHA e I'AA in un altro aeido grasso a 22 atomi di carbonic e 5 doppi legami, sono ulteriormente piu complesse, ma uqualrnenta irnportanti poiche il mantenimento dei livelli endogeni di OHA, che e presente in concentrazioni elevate in organi altarnente specializzati come la corteccia cerebrale ed i bastoncelli della retina, e fnndarnentale, soprattutto durante il periodo neanatale, per 10 sviluppa B I'accrescimento di questi organi.

Da un punto di vista nutrizionale e quindi molto importante sottolineare che, mantre la c1isponibilita di ALA e LA per I'organismo dipende esolusivarnente del loro apporto con la dieta, I'EPA, il OHA e fAA possnno essere attenuti In parte per assun-

zione diretta can gli alirnenti, ma in parte anche per sintesi endogena a partin:: dagli aeidi grassi essenziali a 18 atomi di carbonia [ALA ed LA) gia rieordati.

In quest'ottica assume grande importanza la composizione dei grassi della dieta, che e rnolto varia bile poiche in natura i diversi acidi grassi sono presenti in modo selettiva in alimenti di origine diversa.

2.2 Fonti alimentari

I grassi e gil oli rapprssentsno la maggiore fonte di enerqia nell'alirnentazione delI'uomo lcontenandn 9 kcal per grammo contro Ie 4 kcal per grammo di proteine e carboidratil e sono quindi indispensabili per Ie sue esiqenza metaboliche. Inoltre essi forniscono acidi grassi essenziali, contribuiscona in modo importante al senso di saziets che si awerte a stornaco pieno, veicolano le vitarune liposolubili ed aumentano la pelatabilita dei elbi. Gli acidi grassi contenuti negli alimenti sono per il 99% in forma asterificata lcioe non liberal e possono dare luogo a lipidi semplici come i triqliceridi, che costituiscono la maggior parte dei cnsiddetti "grassi visihili" della dieta Iinclusi i condimenti agglllnti1 ,0 a lipidi complessi, come i fosfolipidi che sono invece definiti invisibili (Ci08 sana costituenti strutturali degli alimentil.

La components lipidica <3 presente in quantits molto variabili nei diversi alimenti. Infatti anche se la carne, il latte e i suoi derivati, il pesce, la frutta secca e concimenti sono le fonti prmcipali dei lipidi, molte varieta di frutta e verdul'a ne contengono piccole quantita. In ogni caso I'opinione del mondo scientifioo nei confrontl dei grassi e radicalmsnte cambiata negli ultiml decenni: I'indlcazlone a limital'lle I'assunzione in generale e stata sostituita dalla raccomandazione di assumerne COil moderazioll8, pr8stando grande attenzione ~I'lche alia lora qualita.

La linee guida italiane (LARN 2003) raccomandano infatti ehe i grassi totali contribuiscano al 20-25% delle calorie totali giornallere; 1I 7% delle caloris (pari a circa un terzo dl quelle apportate dai grass! totali] deve dEwivare da grassi polinsaCurl, quali gli Omega 3.

Per quanta riguarda la sarie Omega 6, dopo I'LA, di origine prevalentemente vegetale, I'AA 8 l'acido qrasso pili rsppresenteto: esso SI trove in quantita rilevanti nelle earn] magre, nel tuorlo d'uovo, nel fegato e nel cervello.

Tra gli Omega 3 I'EPA e soprattutto il DHA, contenuti in concentrazioni elevate nei pesei del mari freddi, sono costituenti minori anche delle carni 8, soprattutto, del pallame e delle uova. II precursore ALA e invece un componente minors di alimenti

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dl tipo dlverso, rappresenta un'elevata percentuale dsqli acidi grassi totali nei vegetali a foglie verdi (che in termini assoluti ne contengono paraltro piccole quantitel, rnentre e presents in concentrazioni rilevanti Lcirca 7 g per 100 g) nelle noci (Tab. 11. Anche il burro, a: fronte di un'elevata concentrazuna di grassi saturi, apporta una piccola quota di ALA: inferiore tuttavia a quella epportata da una porzione di fagioli, ohe contengono solo 1'1 % dei grassi del burro. Tuttavia I'alimento pill ricoo in assoluto di ALA e I'olio di colza a basso contenuto erucico che apporta l.4grammi di questa aeido grasso Omega 3, per poraona (circa un cucohiaio da tsvolal,

Le fonti pili importanti in termini assoluti di ALA sono gli oli vegetal] [Fig. 41. Oltre all'olio di semi di lino, ehe per Ie sue caratteristiehe organolettiche non viene utilizzato per l'elimentazinne e che contiene circa il 50% di ALA, sono soprattutto l'ollo di colza, chiamato anche canola, e I'olio di soia gil oli piu ricchi di Omega 3 lil contenuto e, rispettivamente del 9-11 e del 7%). Tuttavia nell'olio canola, caratterizzato da livelli pili contenuti di LA, e migliora il rapporto Omega 3/0maga 6 ..

2.3 Effetti benefici degli Omega 3

2.3.1 Euidenze epidemiologiche e nutrizionali

La dncurnentazione degli effetti benefici sulla salute degli acidi grassi Omega 3 assunti can Ie diets ha svuto origine da osservazioni relative al consumo di pesce. In-

Tabella 1. Livelli di grassi e di ALA in alcuni alimenti
ALA
alimento qrassl % glmOg glporzione porzione (g)
NoCi 62 6,B I,D 15
Burro tU 1,2 0,2 15
Latteinte ro 3,3 0,1 0,2 24n
Faulull colt! 1l,6 0,3 0,3 lila
Spinaei erudi 0,4 0,1 0,.1 100 'f
llttU!l8 0,2- il,t a,I tfill
Olio d'aliva IOU 0,18 D,l 15
Olio ~i lIulzl! 10IJ D,3 1,-4 15 t Figura 4. Composizione in acidi grassi di oli uegetali e grilssi anima Ii

mi. c,.,I, OIjD di Gilrtamo Olio di gifllsole Olio di mals

OIi. d',live Oli,;; seta Oli. di ,,"cfiide Oli, ~i semi di coton. lard, ~eu,

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fatti l'ipotesi cha alevati consumi di questa alimento, il pill rieca in Omega 3a lunga catena, sisno assneiati ad una ridotta ineidenza di rnalattie cardiovascolari, nasee dagli studi, nrmai storicl, condotti negli anni '60 del secolo scorso da Bang 8 Oyerberg Guile popolazioni Inuit della Groenlandia, tra le quali era particolarmente bassa la rnortalita per tali patoloqis.

In sequto, un analogo effetto protettivo e state osservato in multi studi, come 10 studio di Chicago [Western Electric Study) lOaviglus 1997) nel cuale il con sumo di almeno 35 grammi di pesce al giorno dimezzava il rischio di infarto e riduceva lineidenza di tutte Ie malattie coronariche del 38%, ed il Nurses' l-iealth Study (Hu et al., 2002). dal quale 8 emerso che il consumo di almeno 5 porzioni di peste alia settimana cornporta la riduzione del rischio di malattia coronariea [-35%) e soprattutto di morts improvvisa (-50%J.

Ancora, il consume di pesce alrneno una volta alia settimana e state messo in relazione con la protezione dall'ictus ischemico nella studio NHANES I (National Health and Nutrition Examination Survey I) [Gillum et al., 19961.

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Tabella 2. Fattori coinllolti nel rischio cardiovascolare ilnfluenzati dagli Omega 3

EFFETTO OEGLI OMEGA 3 A LUNGA CATENA

- Trigliceridi plasmatici

(a digiuno e in tase postprandiale) - Espressione IIi molecule dl adesiane

- Sinresl IIi eicosanoidi pro infiammatori

- Pressione sanguigna

- Funziunalifa eadnteliale

- Trombosi

- Aritmie cardlaehe

- Variabilita della Irequanza card!aca

- Sfallilitil della plaeca atereselerntica

Che il responsabile di questl effetti sia proprio il pesce ad i suoi companenti lipidici e state dimostrato ancora delle studio sui Ie infermiere americane: suddividendo i soggetti dello studio in gruppi con crescente assunzione eli Omega 3. e stato infatti asservato che I'Bffetto protettivo nei confronti della malattia coronar'ica aumentava in relazione all'apporto cli questi PUFA con la dieta [Hu et al., 2002]

L'effetto protattivo clegli acidi grassi Omega 3 a livello cerciovascnlare e mediato cia una seria eli effetti biologici e ferrnecolocici, analizzati in una recente revisinne sisteniatica [Calder, 2004J, eel elencati nella tabella 2. Questi acidi grassi, infatti, riducono illivello di alcuni fattori eli rischio [trigliceridemia e pressione artariosal. rnigliorano la funzione endoteliale lvalutata sia direttamente sia mediante il dosaqqio di molecole di adesionel, hanna effetti antitrombotici ed entinfisrrmatort stabilizzano Ie lesioni ateromasiche e sana cotati di una siqnficativa azione di tipo anti aritmico,

A livello del profile lipidico gli Omega 3 esercitano sostanzialmente un effetto ipntrigliceridemizzante, riducendo la sintesi e 18 secrezione epatica delle VLOL (Ie lipoproteine rioche in trigliceridiJ; I'effetto e piu marcato in presenza di ipertrigliceridemia basale. La colesterolemia totale non viene solitamente modificata in modo

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apprszzabile [Harris, 19971. .

I meccanismi can i quali gil acidl grassi polinsaturi della sElrie Omega 3 esercitano i principali effetti a livella cardiov8scolare sono sis funzionali che metabolici. Dal punta eli vista funzionale essi moclulano !'aggregazione piastrinica intervenendo sui metabolismo dsqli eicosanoidi, svolgorlo una funziane antiaritmica influenzando la funziunalita eli alcuni canali ionici, modulano Ie prsssione sanguigna modificando la fluid ita di membrana e la vasodilatazione, riduconn Ie proteine infiammatorie e Ie molecole di adesione diminuendone l'esprassione genica.

Per quanta riquarda gli as patti metabolici, gli Omega 3 riducono princ.palrnente, come si ricordava, ilivelli plasrnstioi della trigliceridemiaaumentando l'ossidazione degli acldi qrsssi e riducendone la sintesi. L'azione degli Omega 3 sulle lipoproteine LOL e nvece essenzialrnente qualitativa: essi intervengono aumentando il diametro delle lipoproteine stesse lricucendone cosl l'aterncenicital.

2.3.2 Applicazioni terapeutiche

Studi controlleti sugli effetti degli OmegQ 3 sono stati possibili grazie all'impiego di preparazioni farmaceutiche di questi acldi grassi, sia sotto forma di olio di pesce chs come etilesteri purificati. II pili amoio studio di interventD sugli effetti della sURpJementazione can Ome083in Razienti a rischio cardiovascola!'e elevato e il ben nota GISSI Prevenzione, condotto in 172 centri cardiologici italiani su piu di 11.000 pazienti sopravvissuti ad un intarto miocardico. AI termine del periodo di studio il trattamento con Omega 3 ha comportato la I'iduzione deli 0-15% dell'incidenza della mortalita per infsrto del miocardio e del 40% della morte improvvisa; gJi effetti protettivi deoli Omega 3, in q,tJesta studio, erano giE! disc8rnibili [e statisticament8 significativil dopo soli 3 mesi di somministrazione. Questi risultati inducono ad ipotizzare una lmportante funzinns antieritmica per gli Omega 3 che trove supporto sia in studi in vitro [su mioclti di rattol, sia in rnndalli sperirnentali animali, sia aneora nelluomo, nel quale l'uso eli Omega 3 si associa ad un aumento della variabilita della frequenza carcliaca a HRV (Heart Rate VariabilityJ.

Le prnprieta antiaritmiche elegli Omega 3 sono state conferrnate in modo indiretto, rell'uornn, grazie all'analisi della composizione in acidi grassi dei lipidi circolanti, che riflette la composizione dei grassi della dieta [maggiore e l'apporto di Omega 3, pili elevate e la concentreaone dl tali acidi grassi nei lipidi ematiciJ. Correlando la composizione basale in acidi grassi col rischio di morte improvvisa per cause

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cardiache nel corso di 17 anni, autori statunitensi hanno osservato un'ampia riduzione del risohio di incorrere in un evento di questa natura al crsscere dei livelli ematici degli acidi grassi Omega 3 (Albert et al., 20021.

La composizione in acidl grassi dei lipidi circolanti e in effetti ormai rxmsiderata un parametro importante, non solo nella definizione dell'apporto di grassi can la dieta, ma anche come possibile fattore di rischia di specifiche patologie.

Recentemente, dalla metanalisi di una serie di studi clinici, e stata derivata una "scala" di valutazione dei livelli circolanti di Omega 3 EPA e DHA (Fig.5J. Poiche i livelli piu elevati di Omega 3 corrispondono alia maggiore protezione dal rischio di mortal ita per cause cardiovascolari, mentre quelli piu bassi coincidono col rischio maggiore, e stato proposto che la somma dei livelli di EPA e OHA cireolanti venga considerata fattore di risehio cardiovascolare indipendente, fisiologicamente rilevante e facilmente modifieabile can la dieta. Le prime osservazioni riguardavano esclusivamente gli Omega 3 a lunga catena e ad alto grado di insaturazione. Solo in

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Figura 5. Risultati di studi clinici: livelli eleuati di Omega 3

[EPA + DHA) preven gono iI rischio cardiouascolare (Harris & lion Schackv, Ilrev mad 20041

... t--=GISSI-P .and DART: -9.5% ... +-~CHS: -8.9%

... <I------,SCIMD: 8.3%

....... l-+_:.PHS: -7.3%

OART: OIel an~ Relnlarcli@ Trial

GIIS: Gar~io~ascular Health Siudy

SGIMO: Siudy on Ihe pravenVun uf Curunary atherosclerosis by InlervcnUon wilh

Marille Omega 3 FA .:

PIIS: Physicians' Heallh Siudy

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.+--"Seattle: 6.5%

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.... t----.!PHS: -3.9% ~t---"SCIMO: 3.4%

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Prevenzione minima

un secondo tempo e stata accertata I'importanza dell'ALA della dieta, enchs come precursore di EPA B DHA.

Gil Omega 3, inoltre, sono efficaci anche nella staoilizzazione della placca aterosclerotica (Thies et al., 2oo3J; la maggiore stabilita della placca stessa (8 quindi la minore propensione alia rottura, che innesca i meccanismi della formazione del trombo e dell'oeclusione vasalel potrebbe spiegare la riduzione di eventi cardiovascolari fatall e non fatali associata all'aumento dell'apporto di questi acidi grassi.

Le importanti evidenze raccolte negli ultimi anni sull'efficacia degli Omega 3 nella prevenzione del rischio cardiovascolare hanno indotto l'American Heart Association a stilare un documento di linee guide in base aile quail si promuove una dieta ricca di Omega 3 per motlvi di carattere salutistico; questl acidi grassi possono essere apportati consumando almeno due porzioni alia settimana di pesce 0 uti Ilzzando grassi vegetall contenenti aeido alfa linolenlco lcennla, cios colza e soiaJ, indipendentemente dal rischio cardiovascolere.

Negli ultimi anni si e anche assistito allo sviluppo di una letteratura scientifica preIlminare, rna di estremo Interesse concettuale, sui benefici degli Omega 3 nel trattarnento di malattie infiammatorie, come I'artrite reumatoide e il morbo di Crohn, nella prevenzione di patologie neurodegenerative come II morbo di Parkinson e I'AIzheimer e nella terapia della depressione. Questi dati. che necessitano di ulteriori conferme, potranno aprire altre aree di impiego degli Omega 3 nell'uomo con obiettivi di mantenimento della state di salute .

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3. ALA: Omega 3 di origine ue.getale

3,1 Studi epidemiologici e clinici

Come si ricordava precedantemente, ricerche sperimentali ed epidemiologiche hanna dimostrato che I'aumento a il mantenimento di alte concentrazioni di Omega 3 nell'organismo dipendono non solo dallapporto con la dieta di EPA e DHA, ma anche dai livelli di assllnzione del pre curs ore ALA. Si spiaqa cos) la crescente attenzione nei confronti di questo scido gra550 essenziale, delle sue pro prieta salutistichee degli alimenti che ne sono ricchi. La rilevanza nutrizionale dell'ALA e supportata da dati epidemiologici e clinici, tre i quali si puc sottolineare ·Ia considerazione che la dieta Mediterranea. particolarmente rices di questa Omega 3, protegge dal rischio cardiovascolare.

L'analisi dei questionari alimentari compilati daisoggetti del Physicians' Health Study americano, per esempio, he permesso di rilevsre un'assooiszione negative tra il consumo di noci, ricche in ALA, e il rischia di marta improvvisa per cause cardiovascolari (Albert at aI., 2.0021. In particolare, tra colora cbe consumavano Ie noci 2 0 pili volte alia settimana, il rischia relative 8 risultato ridotto di circa il 50% rispetto a coloro cha non ne consumavano mai. Anche l'eserne dei dati ottenuti dal Nurses Health Study ha dimostrato chs il rischio di malattia ischemica caronaria fatale era ridotto del 45% tra Ie consumatrici di 1 ;36 grammi di ALA al giorno ll-lu, 1999J.

A questi studi, di carattere osservazionale, hanno tatto seguito protocolli controllati di mtarvanto pel' i quali sana stati utilizzati alimenti naturalmente ricchi di ALA, co-

me Ie nuol e I'olio dl colza, a alimenti che 10 contengono. .

II primo grande studio di intervento 1stato il Lyon Diet Heart Study [de Lorgeril, 1994) che ha dimostrato I'efficacia di1 gramme al giorno di ALA, incol'Qorato In una mal'garina a base di olio di colza nellariduzione della mortal ita in pazienti gia infartuati. II calo della mortal ita osservato era molto ampio, e pari al 50-70'%. Anche se non e ancora stato chiarito se I'ALA sla ef(icace in quanta preoursore dei PUFA a pili lunge catena a come tale, recenti studi di intervento hanno farnito informezioni SUI possibili meccanismi d'azione di questo aeido grasso. Ricerche sperimentsli hanna dirnostrato che I'ALA e efficace quanta EPA e DHA nella prevenzione della fibrillazione ventricolare indotta da ischemia e nel controllo della prsssione arteriosa. Studi nelluomo hanno confermato i benefici nella riduzione degli eventi coronarici e pili precisamente di alouni fattori di rischio cardiovascolare come il profile lipidico, i parametri inflammatori, Ie molacole di adesione [vedi tabella seguentaJ. In

un recente studio condotto su bambini ipercolesterolemici, in particolare, I'ALA ha indotto un lieve ma significativo calo della colesterolemia LDL, a dlfferenza di quanta osservato nella quasi total ita degli studi can Omega 3 a lunga catena (EPA e DHAJ.

Effetti dell'assunzione di ALA in protezione cardlovascetare

La sastltuzlene dei grassi alimentari con margarina a base Ii.i olio Iii colza per 2 anni

ha riliotlo i livelli Iii prateina C reatllva in pazienti ipercolestemlemici (Bemelmans, 2004). L'AllI BSB.nro con 16 ml di olio Iii semi di linD per 12 settimane sl e dimostrato efticaeB neRa rlduzj0ne dll livelli dilia rnoleBola dl adesiDn~ VCAM-l (Ralladll, 2004).

15-22 grammi Iii olio Iii colza al gioFOo per B mesi hanna migliorato il profilo

lipoproteicD (riduzione di TG, colesterolo totale e colesterolo LOlJ in bamhini alleW

I da ipercolesterolemia Iarniliare (Gulesserian, 2002).

~ IIIlDllsurnm dl elmo 5 gramml dl II LA con 'I neel ha InfilJanuta pOlltlvamanta la funzlonaUta 00II01111111111 in pllZlonti ipercolesterulemld (Aos, 211D4).

~ !llivallo Iii calcillcazlune della placehe a livello corona rico it risultatn correlato negativamente ai livelli di ALA nella dietaJDjousse, 2005).

L'analisi del profilo degli addi grassi circolanti ha poi confermato ohe I'assunzione di alti livelli di ALA aumenta Ie concentrazioni non solo della stesso aeido grasso, ma anche degli altri Omega 3 e soprattutto di EPA [Karvonen 2002; Chisholm 19981

3.2 AppartD alimentare di ALA

Nanostante i benefic' attribuibili alia presenza di ALA nella nostra dieta siano evidanti, I'apparta medio di questo composto con un'alimentazione di tipo occidentale e piuttosto limitato. Un ampia studio europeo condotto in diversi Paesi per Individuars il contenuto dei diversi acidi grassi nell'alirnentszione, ha fornito informazioni sulle diverse abitudini alimentari Il-lulshot, 19991. I risultati indicano chs, in gene~ rale, I'apporto di ALA e elevato tra Ie papolazlOni che hanna una dieta ricca in grassi totali mentre laddove la dieta ha una minore componente lipidica, come nei Paesi di area mediterranea, i livelli di assunzione so no lantani dai 2-3 grammi al giorno indlcati dalle linee guida [lSSFALl [Fig.6J.

Clinici a nutrizlonlsti sana quindi concordi nel suggerire I'introduzione nslla dieta di cibi naturalmante rlcchi 0 arricchiti di Omega 3, e in particolare di ALA. in un'attica di prevell2ione E di salute.

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5. Valle Allegee Omega 3

La margarina Valle Allegee con naturale presenzs di Omega 3 rappresenta una valida alternativa ai grassi e ai condimenti abituali in quanto ha un rid otto tenore di grass! e la naturale presenza di Omega 3, definiti anohe "grassi buoni".

Valle Allegee ha infatti soltanto il 60% di materia grassa ed un'elevata percentuale di qrassi polinsaturi, in particolare di ALA.

Proprio per questa contribuisce in modo significativo al fabbisogno giornaliero di Omega 3 raccomandato: basta utllizzarne un cucchiain raso (30 g circa) in cottura per le prspsrszione di pietanze 0 a crudo per raggiungere il 50% della dose quotidiana di questi praziosi grassl che, non venendo prodotti dal corpo urneno, devono essere assunti con I'alimentazione.

Per consumare 30 grammi di prodotto al giorno e sufficiente utilizzare Valle Allegee Omega 3 - dal gusto gradevole, delicato e leggermente sslsto - per la prepsrazione a freddo e a caldo delle piatanza 0 dei dalci in sostituzione dei grassi abituali.

Fioura6. LiueHi di assunzione

di ALA (oldiel in diuersi Paesi Europei (dati da lIulshu!, 19991

Grecia ===== Francia ===== Pnrtngallu :. ======-= Spagna =======:.iIl Italia =====-====:a::

GBrmania =========

Gran Bratagna =============

Svazla :~~~~~~~~~~~~~~~

NORlBgia

Olanda

8BIgio =============== Finlandia ==~=!!!!::===========

Danimarca ~~~~~~~~~~~~~~~::~~=~=~

Islamla =

n

0,5

1,5

2,5

gfdie

4. Conclusioni

Gli acidi grassi Omega 3 sono componenti essenziali di uno stile elirnentere orientato alia rice rca ed al mantenimento della salute. Studi di carattere eplderniuloqlcn ad i risultati di alcuni ben condotti trials contrnllati di intervento mostrano, in psrticolare, come sia gli acidi grassi Omega 3 a lungs catena [EPA e DHAJ sia I'acido alfa linolenico (ALA), se consumeti aile dosi suqperite delle linee guida internazionali, riducano in maniera sensibile il rischio cardiovascolere e. soprattutto, il rischio di morte improvvisa.

poicilr§ anche nel mondo mediterraneo i'apRorto di questi acidi grassi e inferiore rispetto aile raooomandazioni Internazionali, e campito dei medicI e dei nutrizionisti promuovere il oonsumo di cibi naturalmente ricchi, 0 arricchiti in guesti acidi

ql'assi nella popolazione generale.

Testi scientifici a cura del datto Andrea Poli e della dott.ssa Franca Marangoni di Nutrition Foundation of Italy (NFl)

5.1 Informazioni nutrizionali

.Informazioni nutrizionali ~per 100 g

VALORE ENERGETICO Proteine

540 KCAL - 2220 KJ Og

CartJoirlmti

o u

Grassi

di cui: safuri monoinsaturi polinsaturi

di cui Omega 3

601 g

17 g 29,3 !I 13,30 3,4 g

Vltali'lina E

11 mg*

• pan a 5.1 rng D8r la dose glorrJaliera rauuornandata di 3.0 grarnrnl di Valle AIIBQBH Ornega 3. (5.1 rnililgrarnrni di vifarnina f. coprorio il 50%nclia ROA - tahblsonno giornaliero raccornandato)

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5.2 Composizillne deillrodotto

Vallee Allegee 8 costituita da una rniscels di ali vegetali, rappresentati per pili del 50% da olio di colza che con II 9-11 % e il pili ricco di ALA tra gli oii vepetaf per usa alimentare. II risultato 8 una favorevole composizione in acidi grassi, can un rapporto Omega 6!Omega 3 pari a 3. Inoltre la presenza di divers! entiossidanti, tra i quaii la vitamina E Ii rende stabile e resistente all'irrencidimento.

L'olio di colza (0 ravizzonel 8 ottenuto per premitura dei semi di Brassica, una pianta dal ceratteristioo fiore giallo (Fig. 7), aha per la sua adettabilita anche al clirna pili rigido e al terreno piu difficile, e stata sernpre ampiamente coltivata, anche in Italia, fin dalla meta del secolo scorso. N,el nostro Paese l'nlio di colza per LIsa alirnentsre grazie aile moderne tecniche di coltivazione e prod otto e utilizzato sia come tale che come base per la preparazione di margarine e grassi alimentari.

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L'olio di colza esicuro e benefico per I'uomo. Vero. Non solo il suo consllmo non comporta rischi per I'organismo umano, rna il basso contenuto di grassi saturi

e gli elevati livelli di monoinsaturi e di polinsaturi 10 rendono malta interessante dal punto di vista nutrizionale.

L'olio di colza.presenta alti livelli di acido erucico. Falso. La moderne tecniche di Icoltivazione hanna fatto in modo che I'olio di colza attualmente conlenga non pin del 2% di aeido erucieo e non comportialeun risehio per il consumator.e.

La c.olza utilizzata per prepara.re I'olio e stata nttemrta attrauerso modifjcazioni genetiche. Falso. La colza e stata modifieata negli anni '70 del secolo seorso, prima della diffusione dell'ingegneria genetica, con tradizionali tecniche diriproduzione.

L'uso dell'olio di colza nell'alimentazione umana e diffuso.

Hero. rOil. 0 .. di cD.lza. e il terzo olio P,BJ usa alimentare al mondo ed e iI primo olio uegetale per proUuziolle ill Canada.

L'olio di colza!e anche fonte di antiossidanti.

Uero. I semi di colza contengono quantitil apprezzabiJi di lIitamina E, composti fenali!:i e flavoimidi, composti con capacita antiossidante e ancile dopo la pracessazioneindustriale danna origine a un olio che apporta 2,9 mg di uitamina E per porzione leueehiaial, cioe circa un quinto della razinne giornaliera raccomandata.

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