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“fons ® Does Té di Don Chisciotte La guida urbana di un moderno cavaliere errante Chiesa dei Santissimi Quattro Coronati Se da Piazza di San Giovanni in Laterano percorrete Via dei $s. Quattro Coronati vi troverete di fronte all'omonima chiesa, la cui origine risale al IV secolo. Sormontata da una torre possente, la chiesa domina il quartiere Celio con quella grave antorevolezza propria dei borghi medievali. Forse pochi sanno che nella portineria delle monache, a destra lungo il cortile esterno della chiesa, @ ancora conservata e visible Tantica "ruota” dei neonati abbandonati. La botola rotante funziona tuttora, ma solo per deporre l'offerta che vi permette di visitare Tadiacente oratorio medievale di San Silvestro. Nessun cartello vi splega come entrare o cosa fare, percid non testa altro che stwonare il campanello della portineria. Una delle monache vi rispondera da una finestrella con grata di ferro. Una volta deposto il vostro obolo all'interno della “ruota", che si richiuderd ermeticamente, la porta delforatorio si apre con un congegno automatico. Per ‘quanto oramai abituati ad ogni sorta di automatismo coatto, questa procedura, complici forse la penombra claustrale e la scarsita di visitatori, rende quasi incantato il vostro ingresso nell'oratorio. Appena entrati, seguirete il monito della monaca a richiudere la porta dietro di voi. Cid vi permette di ammirare realmente, ¢ in sana solitudine, il cielo di affreschi bizantineggianti e le decorazioni ancora ben conservate delloratorio. Villa dei Quintili - Via Appia Nuova 1092 Alfaltezza del quarto miglio di Via Appia Nuova, si stagliano i resti appartenenti a Villa dei Quintili la pitt ‘grande tra le ville adagiate sulla pianura ondulata nei dintorni di Roma. Un dedalo di corridoi, vasche termali © aule scoperchiate é cid che rimane dell'intero complesso edilizio. A ridosso dell'Appia Antica giacciono i resti di un ninfeo, separato dal nucleo principale della villa da un vasto prato incolto. C8 una linea di confine = quasi impercettibile ~ tra il “basso continuo” del traffico dell’ Appia Nuova e habitat sonoro che avvolge la villa. Attraversare il confine sonoro é forse Fesperienza pil intensa che si prova durante questo tragitto tortuoso tra erba e pietra. Nel punto pit clevato del pianoro, in prossimita della cisterna adibita un tempo alla raccolta dell'aequa, & pit facile udire, senza riuscire a decifrari,trllie richiami di insetti, anfibi e uecelli. ‘Seppure non immediatamente visibili, sono loro i veri, eloquenti, abitanti della villa Itrione ¢ il vivaio di San Saba Sul “piccolo Aventino”, a ridosso delle Terme di Caracalla, si estende sonnacchioso il rione San Saba, il cui appellativo deriva dalomonima chiesa. La piazza, punto pit elevato del rione, @ cinta da palazzi sommessi ma non disadomi, Le case a schicra, le facciate ¢ i cornicioni, con scabre decorazioni di mattoni a vista, ricordano vagamente un quartiere anglosassone. Impressione prontamente smentita dai colori e dalle forme della vegetazione - inequivocabilmente mediterranea — dei giardini, Spingendovi verso i confini del rione in direzione delle Terme di Caracalla, sulla sinistra, trovate il Vivaio Te Mura. Colpisce subito, appena entrati, tuna poderosa parete di bambii che costeggia il primo tratto del sentiero. Cuore del vivaio é il giardino sensoriale per non vedenti: una cornucopia di piante in miniatura disposte lungo un passamano di bambi. Ma prima di iniziate il percorso vi consiglio di toccare, a occhi chiusi, i pannelli di terracotta con i disegni in rilievo delle piante. Per conoscere e ~provare a riconoscere. Piazza Lancellotti Stretta tra Via dei Coronari e Lungotevere Tor di Nona, questa piazzetta rettangolare rimane appartata dalle folle di turisti che gravitano attorno a piazza Navona. La sua bellezza risiede nel contrasto trail tono dimesso di 8. Simeone, la chiesetta medievale diroecata e semifatiscente, e il prineipesco Palazzo Lancellotti. Al centro della Piazza un ulivo secolate. Solitario, maestoso e inevitabilmente assediato da machine e motorini.. Sev capita di vagabondare da queste parti, vi consiglio una sosta sotto questo rassicurante ulivo “esliato” nella pietra. Museo Nazionale degli strumenti musicali - Santa Croce in Gerusalemme 9/A Leggermente “appartato” rispetto a Piazza Santa Croee in Gerusalemme, il Museo si trova a poche centinaia i metri da San Giovanni, in un'area di grande importanza storico-archeologica. 840 strumenti musicali, dislocati in 18 sale al primo piano secondo un criterio misto, cronologico e tipologico (strumenti meceanici, extraeuropei, militari, popolari, etc..). Particolarmente interessante la parte dedicata al restauro degli strumenti, con una serie di video riguardant il processo di restauro, gli esempi pratici ei professionisti del settore. Tl museo merita di essere visitato per la straordinaria ricchema e varieta della collezione, chiudendo un occhio sull'incompletezza — a tratti ~ delle descrizioni (alcune espressioni in italiano erano probabilmente gia desuete ai tempi di Dante!) e sullallestimento decisamente datato della ‘mostra. Come per tutti i musei che si rispettino, vi consiglio di andarci nel primo pomeriggio, scegliendo alcune sale, ¢ ritornate successivamente: 840 strumenti non sono pochi... La Citta delU'Utopia - Via Valeriano 3F (Tel. 06/59648311) Con le prime brezze primaverili, notoriamente, si risvegliano salutari impulsi al vagabondaggio. Se qualche Don Chisciotte gia scalpita, ma ¢ ancora restio ad uscire dalle mura cittadine (per pigrizia o altro), una gita nel quartiere della Garbatella potrebbe fare il caso suo, alla fine di Viale Leonardo da Vinei, tra palazzoni anonimi e sonnaechiosi, si erge un montagnola di terra ed erba incolta. La citti dell'Utopia si trova proprio sul eucuzzolo: un casolare di mattoni gre7zi, graffiti sparsi, cespugli e piante rampicanti. Non ricorda propriamente un borgo medievale cinto da mura, ma ha un suo indiscutibile fascino. Che si fa Hi dentro? Parecchie cose, Si tratta di un laboratorio sociale che coordina diversi progetti di valorizzazione del territorio sul piano ambientale e culturale, volontariato internazionale e molto altro. Libreria Qffidani — Viale Mazzini, 83 11 primo a parlamne é stato lo serittore Marco Lodoli nel suo libro Isole ~ guida vagabonda di Roma. Si tratta 4i una minuscola libreria, 10 metri quadri in tutto, incastonata tra i palazzi affacciati su Viale Mazzini, Uno spazio che appare ancora pill angusto a causa della immensa quantita di volumi impilati ovunque. Li dentro potete trovarci di tutto: libri nuovi e usati, edizioni introvabili, rarita impolverate oppure il bro che cereavate da tempo senza sucesso. A guidarvi, quando mostrate qualche timido cenno di spaesamento, ¢ il signor Offidani, un omino arguto che sa tutto dei libri. Una cosa @ certa: c' molto da esplorare e potreste non rendervi conto del tempo che passa. Acura di Valentina Palmieri ®T8 di Don Chisciotte & un marchio registrato ‘Copyright © tut riservati

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