relativi nel trattato di Lisbona attribuzione e gestione delle competenze art.5 TFUE
1.La delimitazione delle competenze
dell'Unione si fonda sul principio di attribuzione. L'esercizio delle competenze dell'Unione si fonda sui principi di sussidiarietà e proporzionalità. Il principio di attribuzione
2. In virtù del principio di attribuzione,
l'Unione agisce esclusivamente nei limiti delle competenze che le sono attribuite dagli Stati membri nei trattati per realizzare gli obiettivi da questi stabiliti. Qualsiasi competenza non attribuita all'Unione nei trattati appartiene agli Stati membri. Completamento competenze solo enunciate (implicite) l’art. 308 CE – art. 352 TFUE Quando un'azione della Comunità risulti necessaria per raggiungere [nel funzionamento del mercato comune] nel quadro delle politiche definite dai Trattati, uno degli scopi della Comunità, senza che il presente trattato abbia previsto i poteri d'azione a tal uopo richiesti, il Consiglio, deliberando all'unanimità su proposta della Commissione e [dopo aver consultato il] previa approvazione del Parlamento europeo, prende le disposizioni del caso. Le novità dell’art. 352 TFUE
Commissione richiama l’attenzione
particolare dei Parlamenti nazionali cui comunica tali progetti
No armonizzazione nei casi in cui i Trattati
la escludono
No perseguimento obiettivi PESC
Il principio di sussidiarietà 3. In virtù del principio di sussidiarietà, nei settori che non sono di sua competenza esclusiva l'Unione interviene soltanto se e in quanto gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri, né a livello centrale né a livello regionale e locale, ma possono, a motivo della portata o degli effetti dell'azione in questione, essere conseguiti meglio a livello di Unione. Le istituzioni dell'Unione applicano il principio di sussidiarietà conformemente al protocollo sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità. I parlamenti nazionali vigilano sul rispetto del principio di sussidiarietà secondo la procedura prevista in detto protocollo. Il principio di proporzione
4. In virtù del principio di proporzionalità, il
contenuto e la forma dell'azione dell'Unione si limitano a quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi dei trattati. Le istituzioni dell'Unione applicano il principio di proporzionalità conformemente al protocollo sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità. Il protocollo sui principi di sussidiarietà e proporzione Creazione di un nuovo contesto istituzionale diffuso dell’Unione: (l’insieme de) i Parlamenti nazionali (PN) Obbligo di comunicare ai PN i progetti legislativi Attribuzione di due voti ad ogni Parlamento Potere dei PN (o di loro camere) di presentare parere motivato contro l’adozione di una proposta legislativa segue: protocollo sussidiarietà
Se i pareri contrari corrispondono ad un
terzo dei voti (metà se la procedura è legislativa ordinaria), il progetto deve essere riesaminato Se i pareri contrari corrispondono a metà dei voti, e la procedura è legislativa ordinaria, Consiglio o PE possono respingere l’atto con maggioranze semplificate Il principio di leale collaborazione: il vecchio art. 10 CE Gli Stati membri adottano tutte le misure di carattere generale e particolare atte ad assicurare l'esecuzione degli obblighi derivanti dal presente trattato ovvero determinati dagli atti delle istituzioni della Comunità. Essi facilitano quest'ultima nell'adempimento dei propri compiti. Essi si astengono da qualsiasi misura che rischi di compromettere la realizzazione degli scopi del presente trattato. Conseguenze: esercizio e accentramento delle competenze in capo alla comunità Norma propulsiva nei rapporti tra ordinamenti – anche nell’ambito del pilastro GAI, pur in assenza di esplicita previsione in TUE Il nuovo testo: art. 4.3 TUE In virtù del principio di leale cooperazione, l'Unione e gli Stati membri si rispettano e si assistono reciprocamente nell'adempimento dei compiti derivanti dai trattati. Gli Stati membri adottano ogni misura di carattere generale o particolare atta ad assicurare l'esecuzione degli obblighi derivanti dai trattati o conseguenti agli atti delle istituzioni dell'Unione. Gli Stati membri facilitano all'Unione l'adempimento dei suoi compiti e si astengono da qualsiasi misura che rischi di mettere in pericolo la realizzazione degli obiettivi dell'Unione. Il problema della scelta della base giuridica diversità dei poteri e delle procedure necessità di operare una scelta sulla base di elementi obiettivi, verificabili dalla Corte – scopo e contenuto dell' atto distinzione tra obiettivi principali e obiettivi accessori scelta delle basi giuridiche: specialità applicazione solo attenuata del principio di specialità: possibile prevalenza della base giuridica generale, alla luce del principio dell'effetto utile e in considerazione della formulazione di obiettivi trasversali eventuale cumulo basi giuridiche ruolo residuale dell'art 308 CE / 352 TFUE basi giuridiche: alcuni esempi dalla giurisprudenza Sentenza 30.5.89, Commissioen/Consiglio, causa 242/87 (Erasmus) Sentenza 11.6.1991, Commissione/Consiglio, causa C- 300/89 (biossido di titanio) Sentenza 4.10.91, PE/Consiglio, causa 70/88 (Chernobyl) Sentenza 5.10.2000, Germania/PE+Consiglio, causa C- 376/98, Pubblicità tabacco Sentenza 12.12.2006, Germania/PE+Consiglio, causa C- 380/03, Pubblicità tabacco