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Diritto dell’Unione europea

Prof. Bernardo Cortese

Le competenze e i principi ad esse


relativi nel trattato di Lisbona
attribuzione e gestione
delle competenze
art.5 TFUE

1.La delimitazione delle competenze


dell'Unione si fonda sul principio di
attribuzione.
L'esercizio delle competenze dell'Unione si
fonda sui principi di sussidiarietà e
proporzionalità.
Il principio di attribuzione

2. In virtù del principio di attribuzione,


l'Unione agisce esclusivamente nei limiti
delle competenze che le sono attribuite
dagli Stati membri nei trattati per
realizzare gli obiettivi da questi stabiliti.
Qualsiasi competenza non attribuita
all'Unione nei trattati appartiene agli
Stati membri.
Completamento competenze
solo enunciate (implicite)
l’art. 308 CE – art. 352 TFUE
Quando un'azione della Comunità risulti necessaria
per raggiungere [nel funzionamento del mercato
comune] nel quadro delle politiche definite dai
Trattati, uno degli scopi della Comunità, senza che
il presente trattato abbia previsto i poteri d'azione
a tal uopo richiesti, il Consiglio, deliberando
all'unanimità su proposta della Commissione e
[dopo aver consultato il] previa approvazione del
Parlamento europeo, prende le disposizioni del
caso.
Le novità dell’art. 352 TFUE

 Commissione richiama l’attenzione


particolare dei Parlamenti nazionali cui
comunica tali progetti

 No armonizzazione nei casi in cui i Trattati


la escludono

 No perseguimento obiettivi PESC


Il principio di sussidiarietà
3. In virtù del principio di sussidiarietà, nei settori che non
sono di sua competenza esclusiva l'Unione interviene
soltanto se e in quanto gli obiettivi dell'azione prevista
non possono essere conseguiti in misura sufficiente
dagli Stati membri, né a livello centrale né a livello
regionale e locale, ma possono, a motivo della portata o
degli effetti dell'azione in questione, essere conseguiti
meglio a livello di Unione.
Le istituzioni dell'Unione applicano il principio di
sussidiarietà conformemente al protocollo
sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di
proporzionalità. I parlamenti nazionali vigilano sul
rispetto del principio di sussidiarietà secondo la
procedura prevista in detto protocollo.
Il principio di proporzione

4. In virtù del principio di proporzionalità, il


contenuto e la forma dell'azione dell'Unione
si limitano a quanto necessario per il
conseguimento degli obiettivi dei trattati.
Le istituzioni dell'Unione applicano il principio
di proporzionalità conformemente al
protocollo sull'applicazione dei principi di
sussidiarietà e di proporzionalità.
Il protocollo sui principi di
sussidiarietà e proporzione
Creazione di un nuovo contesto istituzionale
diffuso dell’Unione: (l’insieme de) i
Parlamenti nazionali (PN)
Obbligo di comunicare ai PN i progetti
legislativi
Attribuzione di due voti ad ogni Parlamento
Potere dei PN (o di loro camere) di
presentare parere motivato contro
l’adozione di una proposta legislativa
segue: protocollo sussidiarietà

Se i pareri contrari corrispondono ad un


terzo dei voti (metà se la procedura è
legislativa ordinaria), il progetto deve
essere riesaminato
Se i pareri contrari corrispondono a
metà dei voti, e la procedura è
legislativa ordinaria, Consiglio o PE
possono respingere l’atto con
maggioranze semplificate
Il principio di leale collaborazione:
il vecchio art. 10 CE
Gli Stati membri adottano tutte le misure di
carattere generale e particolare atte ad assicurare
l'esecuzione degli obblighi derivanti dal presente
trattato ovvero determinati dagli atti delle
istituzioni della Comunità. Essi facilitano
quest'ultima nell'adempimento dei propri compiti.
Essi si astengono da qualsiasi misura che rischi di
compromettere la realizzazione degli scopi del
presente trattato.
Conseguenze: esercizio e accentramento delle
competenze in capo alla comunità
Norma propulsiva nei rapporti tra ordinamenti –
anche nell’ambito del pilastro GAI, pur in assenza
di esplicita previsione in TUE
Il nuovo testo:
art. 4.3 TUE
In virtù del principio di leale cooperazione, l'Unione e
gli Stati membri si rispettano e si assistono
reciprocamente nell'adempimento dei compiti
derivanti dai trattati.
Gli Stati membri adottano ogni misura di carattere
generale o particolare atta ad assicurare
l'esecuzione degli obblighi derivanti dai trattati o
conseguenti agli atti delle istituzioni dell'Unione.
Gli Stati membri facilitano all'Unione l'adempimento
dei suoi compiti e si astengono da qualsiasi misura
che rischi di mettere in pericolo la realizzazione
degli obiettivi dell'Unione.
Il problema della scelta
della base giuridica
 diversità dei poteri e delle procedure
 necessità di operare una scelta sulla
base di elementi obiettivi, verificabili
dalla Corte
– scopo e contenuto dell' atto
 distinzione tra obiettivi principali e
obiettivi accessori
scelta delle basi
giuridiche: specialità
 applicazione solo attenuata del principio
di specialità: possibile prevalenza della
base giuridica generale, alla luce del
principio dell'effetto utile e in
considerazione della formulazione di
obiettivi trasversali
 eventuale cumulo basi giuridiche
 ruolo residuale dell'art 308 CE / 352
TFUE
basi giuridiche: alcuni
esempi dalla
giurisprudenza
Sentenza 30.5.89, Commissioen/Consiglio, causa
242/87 (Erasmus)
Sentenza 11.6.1991, Commissione/Consiglio, causa C-
300/89 (biossido di titanio)
Sentenza 4.10.91, PE/Consiglio, causa 70/88
(Chernobyl)
Sentenza 5.10.2000, Germania/PE+Consiglio, causa C-
376/98, Pubblicità tabacco
Sentenza 12.12.2006, Germania/PE+Consiglio, causa C-
380/03, Pubblicità tabacco

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